sabato 28 aprile 2018 04:31 Età: 6 yrs

Aeroporti Pantelleria-Palermo, davvero sono state le api a bloccare un Mistral Air

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Ma solo nidi e voli isolati di vespe, calabroni e api: vedi il caso Birgenair con 189 vittime!

Secondo le prime ricostruzioni la loro presenza nell’impianto strumentale dell’ATR 72 della Mistral Air, che collega le piste di Palermo Punta Raisi con l’isola di Pantelleria e viceversa, si insinua attraverso i tubi di Pitot.

Basterebbero i pochi minuti precedenti alla messa in moto dei propulsori, quando sono rimossi i copritubi (peraltro per evitare l’ingestione di sabbia) degli stessi Pitot: due prese per la pressione statica e aerodinamica.

In quale delle due “prese di pitot” potrebbe essere entrata/e le eventuali api che hanno reso indispensabile interventi dei tecnici della manutenzione per la loro completa rimozione? L’ostruzione del canale Pitot, infatti, potrebbe determinare malfunzionamenti e/o avarie nel sistema impianto IAS e rilevazione della velocità in volo dell’aeromobile. La presa statica e quella in dinamica dei Pitot sono decisive, e il malfunzionamento poteva, potrebbe può originare distorsioni nella velocità rilevata dall’aeromobile in volo. Uno scenario critico che, purtroppo, non è una novità. Nella casistica incidentale si ricorda il Boeing 757 TC-GEN Birgenair 301 che il 6 febbraio 1996 è precipitato, per un errore del pilota causato da malfunzionamento della strumentazione Pitot e nella percezione della velocità IAS di volo, a 26 km NE da Puerto Plata nella Repubblica Dominicana. Era decollato dall’Aeropuerto Internacional Gregorio Luperón, Puerto Plata con destinazione Aeroporto di Francoforte sul Meno, Germania con 176 passeggeri e 13 membri di equipaggio.

Le circostanze dell’ATR 72 della Mistral Air, le difficoltà insorte nella percezione dell’indicazione sul manometro-strumento IAS dei piloti avrebbero indotto il rientro al parcheggio per ulteriori controlli. In due eventi uno avvenuto a Pantelleria, l’altro a Palermo Punta Raisi con il velivolo impegnato nella corsa di decollo. Il ritardo dei due voli, in entrambi i casi (martedì e mercoledì 24-25 Aprile) i tecnici avrebbero recuperato insetti/o nelle tubature dei pitot (in quale posizione dei sensori di determinazione della velocità dell’aeroplano). Quale realtà operativa ha originato l’intrusione? Erano api, vespe, calabroni e/o altro e dove erano posizionati eventuali nidi? Quali misure precauzionai e/o preventive potrebbero essere attivate per scongiurare situazioni similari? E’ avvenuto inizialmente a Pantelleria e/o a Palermo? Le segnalazioni dei piloti costituiscono i presupposti per un “inconveniente grave” con la necessità di istituire una specifica inchiesta da parte di ANSV e/o di ENAC?

L’insolita e anomala causa incidentale è il primo caso o anche nel Belpaese, magari nelle stagioni più calde sono state, negli anni, registrate situazione equivalenti?