Secondo le prime ricostruzioni la loro presenza nell’impianto strumentale dell’ATR 72 della Mistral Air, che collega le piste di Palermo Punta Raisi con l’isola di Pantelleria e viceversa, si insinua attraverso i tubi di Pitot.
Basterebbero i pochi minuti precedenti alla messa in moto dei propulsori, quando sono rimossi i copritubi (peraltro per evitare l’ingestione di sabbia) degli stessi Pitot: due prese per la pressione statica e aerodinamica.
In quale delle due “prese di pitot” potrebbe essere entrata/e le eventuali api che hanno reso indispensabile interventi dei tecnici della manutenzione per la loro completa rimozione? L’ostruzione del canale Pitot, infatti, potrebbe determinare malfunzionamenti e/o avarie nel sistema impianto IAS e rilevazione della velocità in volo dell’aeromobile. La presa statica e quella in dinamica dei Pitot sono decisive, e il malfunzionamento poteva, potrebbe può originare distorsioni nella velocità rilevata dall’aeromobile in volo. Uno scenario critico che, purtroppo, non è una novità. Nella casistica incidentale si ricorda il Boeing 757 TC-GEN Birgenair 301 che il 6 febbraio 1996 è precipitato, per un errore del pilota causato da malfunzionamento della strumentazione Pitot e nella percezione della velocità IAS di volo, a 26 km NE da Puerto Plata nella Repubblica Dominicana. Era decollato dall’Aeropuerto Internacional Gregorio Luperón, Puerto Plata con destinazione Aeroporto di Francoforte sul Meno, Germania con 176 passeggeri e 13 membri di equipaggio.
Le circostanze dell’ATR 72 della Mistral Air, le difficoltà insorte nella percezione dell’indicazione sul manometro-strumento IAS dei piloti avrebbero indotto il rientro al parcheggio per ulteriori controlli. In due eventi uno avvenuto a Pantelleria, l’altro a Palermo Punta Raisi con il velivolo impegnato nella corsa di decollo. Il ritardo dei due voli, in entrambi i casi (martedì e mercoledì 24-25 Aprile) i tecnici avrebbero recuperato insetti/o nelle tubature dei pitot (in quale posizione dei sensori di determinazione della velocità dell’aeroplano). Quale realtà operativa ha originato l’intrusione? Erano api, vespe, calabroni e/o altro e dove erano posizionati eventuali nidi? Quali misure precauzionai e/o preventive potrebbero essere attivate per scongiurare situazioni similari? E’ avvenuto inizialmente a Pantelleria e/o a Palermo? Le segnalazioni dei piloti costituiscono i presupposti per un “inconveniente grave” con la necessità di istituire una specifica inchiesta da parte di ANSV e/o di ENAC?
L’insolita e anomala causa incidentale è il primo caso o anche nel Belpaese, magari nelle stagioni più calde sono state, negli anni, registrate situazione equivalenti?