sabato 15 dicembre 2018 05:59 Età: 5 yrs

Aeroporti, ENAC, i gestori e lo studio naturalistico ambientale

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Aerobasi, Pubblicazioni, Archivio, Dossier, Ambiente, Convegni, Impatto volatili, Piani di rischio

 

La durata di tali analisi e il rinnovo: automatismi procedurali?

Quando scadono le certificazioni in corso? E' possibile disporre tali studi naturalistici per ogni singolo aeroporto? Magari con una semplice richiesta dei singoli cittadini e/o dei comitati interessati a tali procedure?

E' una analisi che, probabilmente, il gestore aeroportuale affida a specifici istituti, aziende e/o dipartimento universitario che lo determina in base ad un periodo di studio che inquadra le quattro stagioni annuali. Con determinato periodio di riferimento e con una scadenza precisa. Quando scade tale “studio” o viceversa ogni quale periodo deve essere rinnovata? La circolare ENAC APT-01A inquadra le modalità di questa ricerca, che concepisce un'area di studio ben più ampia del sedime aeroportuale, con obiettivi prestabiliti:

o Identificazione dei volatili presenti in aeroporto

o Identificazioni dei mesomammiferi presenti in aeroporto (lepre, coniglio)

o Valutazione dell’utilizzo degli habitat

o Andamenti mensili delle popolazioni residenti

o Orari preferiti di presenza

o Zone di concentrazione nell’aeroporto

o Descrizione dei movimenti giornalieri

o Localizzazione delle eventuali fonti di attrazione dei volatili presenti in aeroporto.

 

Le tante e diversificate fonti attrattive sono esercitate da una varietà di ambienti naturalistici, parchi, coltivazioni, zone boschive e le aree umide e attività come itticolture e peschiere e altro. Con l'articolo 711 del Codice di Navigazione, tutte le opere ed attività che possono rappresentare un potenziale richiamo per la fauna selvatica e quindi un pericolo per la navigazione aerea, gli aspetti ambientali con quelli di sicurezza, verificano il potenziale incremento di rischio di impatto degli aeromobili con volatili ed altre specie selvatiche alle zone da sottoporre a vincolo individuate come previsto dall’articolo 707 del CdN.

ENAC a riguardo precisa:

“Ciascuna società di gestione di un aeroporto certificato dovrà predisporre uno studio di tipo naturalistico-ambientale sulla base del quale intraprendere azioni di mitigazione per prevenire rischi di wildlife strike.

Lo studio deve contenere:

1. inquadramento ambientale dell’aeroporto, identificazione delle specie di avifauna presenti, loro abbondanza mensile, habitat utilizzato, orari di presenza, aree di concentrazione all’interno del sedime, evidenziazione di eventuali rotte di passaggio, presenza di altra fauna selvatica potenzialmente pericolosa per il traffico aereo;

2. localizzazione delle eventuali fonti di attrazione per volatili ed altra fauna selvatica presenti in aeroporto e nelle aree limitrofe il sedime aeroportuale;

3. valutazione della potenziale pericolosità delle presenze faunistiche per la navigazione aerea.

Lo studio ha una durata non inferiore a 12 mesi consecutivi, non interrompe l’uso dei sistemi di prevenzione eventualmente già in uso e deve essere inviato, una volta concluso, all’ENAC - Bird Strike Committee Italy ed in copia alla Direzione Operazioni ed alla Direzione Aeroportuale competente per territorio. L’ENAC - BSCI, entro 60 giorni dall’acquisizione dello studio comunicherà le eventuali osservazioni al gestore e, per informazione, alla Direzione Operazioni ed alla Direzione Aeroportuale competente. Lo studio, commissionato dal gestore aeroportuale, che se ne assume la piena responsabilità nei confronti dell’ENAC, deve essere eseguito da professionisti, enti, società o altri organismi con documentata esperienza specifica nel settore, in grado di garantire un adeguato livello scientifico.

Lo studio ha una validità temporale di cinque anni. Trascorso tale periodo è necessario predisporre un nuovo studio aggiornato che contenga tutte le informazioni sopra richieste; alternativamente le informazioni di cui sopra possono essere raccolte dal gestore attraverso un adeguato piano di monitoraggio valutato favorevolmente dall’ENAC-BSCI ed inserite all’interno delle relazioni annuali wildlife strike”.