sabato 17 febbraio 2018 05:38 Età: 6 yrs

Aeroporto Forlì, oltre il PNA e a pochi km da Rimini e Bologna

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Voli e collegamenti tra concorrenza e co-marketing!

Il Piano Nazionale Aeroporti,-PNA nella più recente formulazione, dopo aver individuato dieci bacini di traffico omogeneo, aver identificato 38 aeroporti di interesse nazionale, con criteri riconducibili al ruolo strategico, all’ubicazione territoriale, alle dimensioni e tipologia di traffico e all’inserimento delle previsioni dei progetti europei della rete Treanseuropea dei trasporti.

Nel bacino di traffico nazionali del Centro Nord sono elencati gli scali di Bologna, Pisa, Firenze, Rimini, Parma, Ancona, ovvero manca la pista di Forlì. Ma tra Forli e Rimini ci sono 60-80 km, tra Forli Bologna, altri 80km. Dopo Ancona e Rimini ecco un bacino di traffico estremamente trafficato di piste civili-commerciali e gestioni aeroportuali. Distanza Forlì e Parma 170 km, Parma a Rimini 196 km, Parma a Bologna 86 km. Nonostante la prossimità del bacino di traffico del Nord Ovest (Milano Malpensa, Milano Linate, Torino, Bergamo, Genova, Brescia, Cuneo) e quello del Nord Est (Venezia, Verona, Treviso, Trieste), quali reali obiettivi di razionalizzazione del settore, sono in realtà perseguiti? I bacini di traffico inquadrati da una analisi prevalentemente “regionale” ritenuta omogenea, sono stati, magari ritenuti riconducibili a criteri e al ruolo strategico, all’ubicazione territoriale, alle dimensioni e tipologia di traffico e alle previsioni dei progetti di traffico al 2030-2050.

Possibile che in questo contesto e prospettiva operativa lo scorso 14 Febbraio ENAC ha emanato un “affidamento in concessione di gestione totale trentennale dell'aeroporto "L. Ridolfi" di Forlì”, una “Procedura di scelta del contraente: 01-Procedura aperta per un importo dell'appalto: € 6.150.000,00.”

Quali ulteriori considerazioni, oltre alle valutazioni sui bacini di traffico e ploicy di co-marketing e concorrenza tra gli scali di prossimità, possono essere poste?

Con un comunicato Stampa n. 2/2018 ENAC precisa a riguardo di un articolo sul “bando di concessione” soprastante.

“Con riferimento ad un articolo di stampa sul bando di gara pubblicato dall’ENAC il 12 febbraio u.s. per l’affidamento in concessione dell’Aeroporto di Forlì, che riporta alcune affermazioni non esatte, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile precisa quanto segue.

Il titolo dell’articolo “ENAC chiede 6 milioni per salvare Forlì” è fuorviante e non corretto rispetto al contenuto del bando, in quanto tale cifra non riguarda eventuali canoni concessori che il gestore dovrà corrispondere all’ENAC.

L’importo di circa 6.150.000,00 euro riportato nella documentazione di gara riguarda il valore finanziario che la concessione della gestione totale di Forlì assume per il potenziale vincitore della gara, sulla base di una stima di traffico coerente con l’attuale capacità dell’aeroporto e della durata trentennale della concessione.

In particolare, tale determinazione è stata fatta ai fini della previsione dell’art. 35 del d.lgs 50/2016 e dell’assolvimento dell’obbligo di contribuzione ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione).

Questo importo, quindi, non riguarda canoni o altre entrate a favore dell’ENAC. Precisiamo, peraltro, che i canoni di concessione che l’ENAC percepirà dalla società che all’esito della gara risulterà affidataria della concessione, sono determinati con meccanismi fissati per legge, connessi al volume di traffico che verrà prodotto sullo scalo e, comunque, sicuramente di un valore finanziario inferiore all'importo indicato come valore della concessione”.