L’Aeroporto di Orio ha chiuso nel 2017 ben 16 anni/aumenti di voli e passeggeri con 12.336.137 passeggeri, oltre 10,54% sul 2016, con 84.554 voli senza il traffico aerotaxi. In aumento nel corso del 2018. Ma è tutto sotto controllo? Quale è il punto sulle ricadute sul territorio? Tra quelle ambientali e le altre l'aeroporto di Orio al Serio – Bergamo come ha risolto, ad esempio, in relazione agli Art. 707 e 715, perciò alla relazione alle zone A, B, C e D del Piano di Rischio dei Comuni interessati, ovvero Azzano San Paolo, Brusaporto, Grassobbio, Orio al Serio, Bagnatica, Bergamo e in parte minima Zanica, hanno integrato e coordinato le relative delibere e autorizzazioni con i vincoli del Regolamento per la Costruzione ed Esercizio degli Aeroporti-ENAC a tutela delle popolazioni residenti?
La valutazione del carico antropico nelle diverse aree di tutela dei singoli Comuni, di quelli coinvolti dall'Art. 707 e di quelli riguardanti l'Art. 715, perciò inerenti al Rischio Terzi, con la designazione delle curve di isorischio è stato definito nella Policy di Attuazione dell'Art. 715. La materia, come noto, rimanda ai livelli di carico antropico sia in fase di autorizzazione che di realizzazione delle stesse opere.
Tali autorizzazioni, tuttavia, non riguardano il rilascio di eventuali autorizzazioni circa le problematiche degli ostacoli alla navigazione aerea. I Comuni risultati “carenti”, almeno anni addietro alla adozione del Piano di rischio (Art. 707) non avrebbero potuto essere autorizzate nuove costruzioni e attività. A riguardo lo stesso Piano di Emergenza Provinciale per Rischio di Incidente Aereo del 2013, approvato con Delibera del Consiglio Provinciale n. 50 del 13.05.2013, 229 pagine redatte dal seguente Gruppo di lavoro:
Prefettura
Regione Lombardia - UO Protezione Civile
Regione Lombardia - STER Bergamo
Provincia - Servizio Protezione Civile
Provincia - Settore Viabilità e Trasporti
Comuni: Azzano San Paolo, Bagnatica, Bergamo, Brusaporto, Grassobbio, Orio al Serio, Seriate, Zanica
ASL Bergamo
SSUEm 118 Bergamo
ARPA Lombardia – sede di Bergamo
Questura
Comando Provinciale Carabinieri
Comando Provinciale Guardia di Finanza
Comando Provinciale Corpo Forestale dello Stato
Sezione Polizia Stradale
Provincia - Corpo Polizia Provinciale
Polizia di Frontiera Orio al Serio
Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco
Esercito AVES Aquila
ENAC
ENAV
ANSV
SACBO
Aeroclub Taramelli
Autostrade per Italia Secondo Tronco
Croce Rossa Italiana (CRI)
Organizzazioni di volontariato di protezione civile,
inevitabilmente dovrà essere aggiornato con il Piano di Rischio e Rischio Terzi coordinato dai sette Comuni interessati. Qualè la situazione?
“Al fine ottemperare alle normative ENAC e ottimizzare “la pianificazione di livello provinciale e fornire
un supporto ai Comuni per la redazione del Piano Comunale di Emergenza relativo al rischio aeronautico e dato che in caso di evento incidentale per caduta di un aeromobile occorre assicurare la massima protezione dell’integrità della vita, dei beni e dell’ambiente attraverso l’immediata e coordinata attivazione di tutte le risorse necessarie disponibili sul territorio, è stato stipulato tra Provincia di Bergamo, Prefettura di Bergamo e i Comuni interessati un protocollo d’intesa per la pianificazione di emergenza provinciale per l’aeroporto internazionale “Il Caravaggio” di Orio al Serio. Finalità di questo protocollo è definire tra le parti i termini e le modalità per la redazione del piano di emergenza provinciale per l’Aeroporto integrato con i singoli piani di emergenza dei Comuni interessati, che semplifichi i rapporti tra gli enti e contribuisca ad offrire risposte rapide ed efficaci alle eventuali situazioni di emergenza derivanti da incidenti aerei al di fuori del sedime aeroportuale.
Con la stipula del presente protocollo, le parti prendono atto che l’adozione del piano di emergenza provinciale per il rischio di incidente aereo esterno all’area aeroportuale - nel rispetto delle nuove normative e, in particolare, delle linee guida di cui alla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 6 aprile 2006 e aggiornamenti – comporterà la sostituzione del vigente piano prefettizio, approvato con decreto del Prefetto di Bergamo n. 43/002/6.5/P.C./Gab in data 7 marzo 2002 e, quindi, antecedente alla redistribuzione delle competenze in materia di protezione civile.
I soggetti firmatari dell’intesa si impegnano a collaborare alla redazione del piano in relazione alla proprie competenze istituendo un gruppo di lavoro tecnico tra le parti con enti/strutture operative interessate dal piano ed elaborando procedure operative condivise al fine di garantire il governo delle emergenze ponendo particolare attenzione al flusso di informazioni degli enti e all’utilizzo delle risorse umane e strumentali.
In particolare la Provincia e la Prefettura concorrono nell’attività di coordinamento generale del gruppo di lavoro per la redazione del piano, i Comuni oltre a mettere a disposizione le informazioni e dati in loro possesso necessari e utili per la redazione del piano integrano nelle forme ritenute più opportune e aggiornano i propri piani di emergenza comunali con le informazioni contenute nel documento di piano
approvato prendendo come esempio la struttura di base testuale e cartografica del piano del Comune di Bergamo - rischio aeronautico; come previsto dalla L. 100/2012 ogni Comune deve dotarsi del piano di emergenza comunale - (Piano di Emergenza Provinciale per Rischio di Incidente Aereo)”.