venerdì 29 giugno 2018 04:15 Età: 6 yrs

Aeroporto di Peretola, un progetto a rischio o no? Chi decide?

Categoria: Aeroporti, Firenze, Pubblicazioni, Archivio, Dossier, Ambiente, Convegni, Imp. acustico, Piani di rischio, Comitati

 

Quali e quante sarebbero le deroghe agli Art. 707, 709, 711, 714 e 715 del C. di N.? Nessuna?

Nei primi giorni di giugno 2018 il sindaco di Sesto Falchi ha inviato una lettera ai ministri del nuovo governo M5S-Lega per bloccare l'ampliamento di Peretola: la rotazione della pista, il suo allungamento e tanto altro?

Il 26 Giugno il Sindaco di Firenze replica a sostegno del nuovo masterplan con l'approvazione della variante Castello per spostare Mercafir.

Una variante urbanistica al Pue (Piano urbanistico esecutivo) dell'area di Castello. “Uno strumento che permette di rivoluzionare l'intero quadrante variante nord-ovest della città”.

In realtà l'operazione blocca il consumo di suolo, riducendo le aree edificabili da 352mila metri/ quadri a 188mila, con una riduzione del 46%. Con la riqualificazione e l'adozione di un nuovo parco di 80 ettari: nello spazio dell'attuale pista di Peretola non si fa altro che spostare Mercafir a nord-est rispetto alla Scuola Marescialli dei carabinieri liberando spazio per edificare il nuovo stadio della Fiorentina.

Se da un lato il Sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, si rivolge aai Ministri

delle Infrastrutture, Danilo Toninelli e dell'Ambiente, Sergio Costa, di fermare il progetto della nuova pista di Peretola, con l'analisi del Piano di Rischio, del Rischio Terzi, del Piano Ostacoli e del Carico Antropico sorvolato in aggiunta alle “eventuali-possibili” deroghe agli Art. 707, 709, 711, 714, 715 del Codice di Navigazione e, magari, una loro sistematica e puntuale elencazione sono richieste del tutto ammissibili e doverose. Al punto che anche una richiesta di incontro diretto e la seguente dichiarazione dello stesso Sindaco appaiono

scontate ed inevitabili:

“La posizione di contrarietà di alcune delle forze della maggioranza di governo rispetto al nuovo aeroporto è nota auspichiamo quindi che su questo possa instaurarsi un rapporto proficuo che fermi quest'opera, la cui realizzazione da parte del privato è resa possibile da centinaia di milioni di euro pubblici stanziati dal governo”. “E' l'occasione per la politica di riappropriarsi del proprio ruolo e tornare a decidere nell'interesse del territorio e delle comunità quell'attenzione e quella considerazione fino ad oggi ostinatamente negate”.

“Il nostro non è un 'no' allo sviluppo, ma il tentativo estremo, e per questo perseguito anche attraverso l'iter giudiziario-amministrativo, di tutelare, inascoltati, l'ultimo polmone verde di questo territorio”, ha sostenuto ancora il Sindaco Falchi.