lunedì 18 giugno 2018 04:37 Età: 6 yrs

Droni, accordo tra ENAC e Torino: quando, invece, contro il ”turismo aereo”?

Categoria: Aeroporti, Safety Security , Archivio, Dossier, Convegni, Human factor, Std ICAO ENAC, Comitati , Aviazione G., Aviation topics

 

Un esempio, Venezia, tra l'altro, dove volano ancora su San Marco!

La moda dei “droni” turistici è una realtà quasi inevitabile nelle città invase dai visitatori interessati a filmare ogni dove dall'alto e dal basso. Sabato 16 Giugno, ancora una volta, intorno alle 13.00 i vigili avrebbero identificato e multato turisti (moldavi e svedesi) che con i loro droni planavano indisturbati in Piazza san Marco. La multa (circa 200 euro) e la denuncia penale per “droni” di piccola dimensione e peso, tuttavia, non scongiurano un diffuso “allarme terrorismo”. Una sorta di escalation di eventi similari potrebbe riguardare altre città del Belpaese.

Il drone, questo oggetto volante, un "aeromobile a pilotaggio remoto (APR)" , in definitiva una flotta aerea con tipologie di varie dimensioni necessita di una abilitazione, di una certificazione di ENAC (e altri enti equivalenti per turisti altri Paesi?) per farlo volare.

L'articolo 1216 del codice della navigazione (navigazione senza abilitazione) punisce "l’esercente che impiega un aeromobile non abilitato alla navigazione ovvero con certificato di navigabilità (o di collaudo) che non sia in vigore". Qualora il possessore del drone non fosse informato chi “mappa” e identifica gli autori dei “voli in libertà” al di fuori di qualche isolato vigile comunale? In attesa di specifiche disposizioni relative al controllo del territorio cittadino, allo spazio aereo soprastante le zone maggiormente coinvolte dal “turismo dei droni” delle città, dei monumenti e altro, con accordi tra Comuni, ENAC ed altri soggetti specifici per identificare i trasgressori con modalità sistematiche e continuative, proponiamo come lo scorso 6 Giugno ENAC e Comune di Torino abbiano firmato un protocollo d'intesa sui droni. Ma riguarda lo sviluppo del settore degli Aeromobili a Pilotaggio Remoto, i cosiddetti droni, nel campo dell'innovazione dei servizi e come nuove opportunità di lavoro.

Obiettivo prioritario dell'accordo, che avrà la durata di tre anni, è quello di lavorare sinergicamente per promuovere e sostenere lo svolgimento di attività di sperimentazione su tecnologie impiegate per il volo dei droni, contribuendo a favorire, in questo modo, la ricerca nel campo dei velivoli a pilotaggio remoto e lo sviluppo di un settore, come quello dell'aerospazio, strategico per il sistema economico del territorio torinese.

Ecco il relativo comunicato stampa:

CITTÀ DI TORINO ENAC E CITTÀ DI TORINO FIRMANO PROTOCOLLO D’INTESA PER COOPERAZIONE IN MATERIA DI SISTEMI AEROMOBILI A PILOTAGGIO REMOTO L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile e la Città di Torino hanno firmato ieri, 5 giugno 2018, un Protocollo d’Intesa relativo allo sviluppo del settore degli Aeromobili a Pilotaggio Remoto, i cosiddetti droni, nel campo dell’innovazione dei servizi e come nuove opportunità di lavoro. Obiettivo prioritario dell’accordo, che avrà la durata di tre anni, è quello di lavorare sinergicamente per promuovere e sostenere lo svolgimento di attività di sperimentazione su tecnologie impiegate per il volo dei droni, contribuendo a favorire, in questo modo, la ricerca nel campo dei velivoli a pilotaggio remoto e lo sviluppo di un settore, come quello dell’aerospazio, strategico per il sistema economico del territorio torinese. L’Amministrazione comunale del capoluogo piemontese intende incoraggiare le richieste di sperimentazioni innovative provenienti da industria, centri di ricerca e atenei, anche attraverso il suo progetto “Torino City Lab”. L’impegno dell’ENAC, invece, è quello di facilitare le iniziative volte ad operare con droni in modo convenzionale e non convenzionale, ad esempio per la sperimentazione BVLOS (Beyond Visual Line of Sight), cioè oltre la portata visiva del pilota a terra consentendo di ottenere profili di missione del drone molto più estesi, e di facilitare le procedure relative alle richieste di utilizzo dello spazio aereo. L’accordo prevede, inoltre, che l’ENAC favorisca le esigenze del Comune di Torino di monitoraggio del territorio agevolando l’utilizzo degli aeromobili a pilotaggio remoto, anche mediante l’identificazione concordata di specifiche aree definite ad hoc come idonee a sperimentazioni da parte di aziende impegnate nell’evoluzione di tale tecnologia per gli usi urbani. Il Protocollo d’Intesa è stato firmato da Daniele G. Carrabba, Direttore Centrale Regolazione Aerea dell’ENAC e da Paola Pisano, Assessora Smart City, Innovazione, Servizi Demografici, ICT del Comune di Torino. Si tratta del primo accordo firmato dall’ENAC con un’altra Amministrazione pubblica finalizzato a implementare le attività con i droni su uno specifico territorio. Il Direttore Generale dell’ENAC, Alessio Quaranta, ha accolto favorevolmente l’intesa commentando: “Il settore dei mezzi a pilotaggio remoto sta crescendo in maniera esponenziale e sta cambiando l’approccio a una serie di professioni, consentendo all’occhio di arrivare, senza rischi per l’uomo, in ambiti una volta considerati a rischio, sempre nel rispetto della sicurezza. Con il Comune di Torino abbiamo trovato un percorso di interesse comune che ci permette di autorizzare operazioni specializzate in ambiti concordati al fine di rispondere alle esigenze di sviluppo e progresso di un settore in continua evoluzione”. “L’intesa sottoscritta con ENAC – sottolinea l’Assessora Paola Pisano – ci permette di lavorare insieme per semplificare le procedure relative alle autorizzazioni necessarie al volo dei droni e, altro elemento importante, ci consente individuare specifiche aree nel territorio urbano da destinare alle attività di sperimentazione dei velivoli a pilotaggio remoto. Si tratta di una collaborazione – aggiunge Pisano - rilevante anche per gli effetti positivi che potrà avere sulla crescita di un settore che, nell’ambito dell’aerospazio, può oggi essere sicuramente considerato strategico per lo sviluppo industriale ed economico di Torino e del Piemonte”.