giovedì 29 novembre 2018 05:48 Età: 5 yrs

Aeroporto Bologna, AUSL sulla salute dei cittadini “aeroportuali”

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Malpensa, Aerobasi, Bologna, Archivio, Dossier, Ambiente, Convegni, Imp. gassoso

 

Lo sostiene uno studio della Azienda Unità Sanitaria Locale! E gli altri scali?

Le 15 pagine del “Profilo di salute della popolazione residente in prossimità dell’Aeroporto G. Marconi di Bologna -Relazione del 26 novembre 2018” sono una straordinaria novità e verità in Italia sui cittadini insediati nell'intorno di uno scalo aereo. Aerohabitat ha inquadrato, anche recentemente, tali questioni nella news “Inceneritori e aeroporti: chi inquina di più è noto? Ma non verificato!” dello scorso 19 Novembre 2018.

Che la questione sia oltremodo nota lo riporta lo stesso dossier quando sottolinea che “In particolare i residenti manifestano preoccupazioni per il rumore e per la qualità dell’aria della zona intorno all’aeroporto. Il rumore e l’inquinamento atmosferico sono riconosciuti fattori di rischio con effetti a breve ed a lungo termine sulla salute (WHO 2011, WHO 2013, Basner 2014) ed il traffico aeroportuale ne è una fonte. In letteratura sono presenti alcuni studi che hanno tentato di investigare la possibile associazione tra l’inquinamento atmosferico prodotto dagli aeroporti e gli effetti sulla salute con risultati piuttosto limitati che non permettono di trarre delle valutazioni conclusive (Iavicoli 2014). Più numerosi risultano gli studi condotti per valutare i problemi associati al rumore aeroportuale che hanno evidenziato un aumentato rischio di problemi cardiaci, di ipertensione (Aydin 2007, Jarup 2008), di disturbi cognitivi (Hygge 1993), del sonno (WHO 2009) e psicologici (Babisch 2009, Hardoy 2005)”.

Il limite di questo studio – utile ribadire comunque la sua essenzialità nel panorama del Belpaese – è rappresentato da una analisi che inquadra ilo solo impatto acustico generato dall'aeroporto di Bologna-Marconi. Le emissioni gassose-atmosferiche non sono state trattate e si spera che ciò configuri una indagine specifica, magari già in essere e in corso d'opera.

Ma quali sono stati i risultati di questa “inchiesta”?

L'obiettivo era quello di “studiare lo stato di salute dei residenti intorno all’aeroporto G. Marconi di Bologna confrontandolo con quello dei residenti nel quartiere di San Donato-San Vitale della città di Bologna”.

“Sono state studiate, selezionate secondo i criteri di seguito indicati, 2 popolazioni presenti tra il 1 gennaio 2013 ed il 31 dicembre 2016:

 

- I residenti all’interno dell’area delimitata dalla linea isofonica di 50 db della mappa acustica prodotta dalla società Aeroportuale nel 2013. La mappa rappresenta il territorio intorno all’aeroporto G. Marconi suddiviso in aree omogenee per livello di rumore aeroportuale (50-55, 55-60 e >60 db). A partire dalla mappa acustica, utilizzando gli indirizzi dei residenti del Comune di Bologna e dei comuni limitrofi, è stato possibile georeferenziare la popolazione in studio.

 

- I residenti nel territorio circostante l’aeroporto secondo quanto stabilito dal DM 31/10/1997 e definito dalla zonizzazione acustica aeroportuale. La zonizzazione acustica individua 3 zone intorno all’aeroporto: zona A, B, C.”

 

In definitiva l'analisi dell'inchiesta ha, quindi, inquadrato una situazione di “rumore aereo”, di impatto acustico certificato dalla classificazione acustica comunale e dalle zone Lva aeroportuali: ritenute il riscontro reale delle emissioni acustiche da un lato e rispondenti a “comparate” ancorché non definite emissioni gassose”.

Sono parametri essenziali, ma nel contempo non verificati, che pur nella loro parzialità sono risultati indispensabili per realizzare uno studio che deve essere sicuramente ritenuto “pioneristico”. Uno stadio preliminare per una inchiesta più ampia e articolata. In grado di identificare il reale impatto delle emissioni acustiche e atmosferiche nell'intorno di uno scalo aereo. Sia esso di attività aerea civile-commerciale quanto di aerobasi militari.

I risultati rimandano alle “esistono evidenze di associazioni, in prima istanza, con il rumore e, secondariamente, con l’inquinamento atmosferico”. Anche se la popolazione interessata dall'inchiesta è quella determinata dai parametri “acustici” sopra evidenziati.

La popolazione complessiva ammonta a 109.379 soggetti, residenti tra il 1 gennaio 2013 ed il 31 dicembre 2016 nell’area intorno all’aeroporto o nel quartiere San Donato-San Vitale. La tabella 1 presenta le caratteristiche della popolazione analizzata in termini di genere, età, residenza e tassi per gli esiti studiati.

Le conclusioni dell'indagine sono state le seguenti:

“Dalle analisi condotte si osserva che la popolazione residente in prossimità dell’aeroporto si differenza per alcuni esiti dalla popolazione del quartiere San Donato-San Vitale.

Rispetto alla popolazione di confronto, tutte le analisi evidenziano un aumento significativo del rischio di essere visitato o aver avuto prestazioni otorinolaringoiatriche nella popolazione in studio.

Si osserva anche un maggior rischio di essere utilizzatore dei farmaci considerati (farmaci per i disturbi correlati all’acidità gastrica, antiipertensivi, sedativi/ansiolitici/antidepressivi, per malattie ostruttive delle vie respiratorie) Le altre differenze statisticamente significative sono meno consistenti nelle diverse analisi.

Il profilo di salute è uno strumento che consente di descrivere la popolazione del territorio in relazione ad alcuni indicatori di salute e nell’uso dei servizi sanitari e di evidenziare eventuali differenze rispetto alla popolazione di confronto. Non è uno strumento idoneo per evidenziare delle relazioni causali tra esiti di salute ed esposizione; non tiene infatti in considerazione, a parte l’età e il genere, i molteplici fattori di rischio che possono essere alla base di eventuali differenze tra le popolazioni. Fattori di confondimento o modificatori di effetto quali fumo, dieta, altri fattori legati a stili di vita, livello stato socioeconomico, educazione, occupazione potrebbero spiegare almeno una parte dei risultati. I risultati devono quindi essere valutati con cautela e discussi alla luce della letteratura epidemiologica già esistente sugli effetti sulla salute associati al traffico aeroportuale e di risultati di altri studi locali. Infatti diseguaglianze in salute tra aree del territorio aziendale sono state osservate anche nei recenti profili di salute dell’Azienda USL di Bologna e nello studio “Equità nel Diritto alla Salute della Città di Bologna”. Tale studio ha evidenziato un eccesso di mortalità e di ricoveri per alcune cause in specifiche aree statistiche del Comune di Bologna, alcune delle quali comprese nell’area di studio. Complessivamente dall’esame di alcuni indicatori si può dire che la popolazione che vive in prossimità dell’aeroporto presenta delle vulnerabilità rispetto al resto dell’azienda. Il numero di visitati in otorinolaringoiatria, di utilizzatori di farmaci antiipertensivi, per problemi allo stomaco, per malattie ostruttive delle vie respiratorie, sedativi/ipnotici/antidepressivi non indica necessaria la presenza di morbosità, ma sicuramente la presenza almeno di un disagio”.