martedì 16 aprile 2019 04:39 Età: 5 yrs

Aeroporto Parma, tra masterplan, Urban District e Rischio Terzi

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Pubblicazioni, Archivio, Dossier, Convegni, Imp. acustico, Imp. gassoso, Human factor, Piani di rischio

 

Il caso di Treviso S.Angelo con il tetto a 16.300 voli/anno è, comunque, un modello!

La Relazione del Piano di Sviluppo Aeroportuale - Masterplan 2018-2023 - STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE, nelle note Documento di integrazioni e controdeduzioni richieste con nota prot. n. 3084/DVA del 07/02/2019 rivela alcuni scenari possibili e praticabili sul futuro dello scalo. Ma pone anche alcuni interrogativi del tutto evidenti, quanto contraddittori.

L'aggiornamento del Piano di Rischio con gli spazi laterali a 1000 metri e la valutazione dell'impatto di rischio da potenziali incidenti aerei, ovvero l'adozione dell'Art. 715, Rischio Terzi-Risk assessment, sono in parallelo due obiettivi inevitabili e quanto scontati.

Anche se il Regolamento per la costruzione e l'esercizio degli aeroporti-RCEA,  ENAC ha previsto l'adozione del Rischio Terzi con volumi di traffico di 50mila movimenti/anno il caso operativo dell'aeroporto Treviso San Angelo che ha stimato un tetto a 16.300 voli/anno (dopo una valutazione di rischio terzi-risk assesement) ed il masterplan del nuovo aeroporto di Firenze Peretola dove ENAC, ancorchè con traffico inferiore a 50mila/anno, ha sottoposto a rischio terzi non solo con il modello usuale SARAS (Sapienza Airport Risk Analysis Software) dell'Universita La Sapienza di Roma, ma anche verificato con il FAA (Federal Aviation Administration, Ente americano per la sicurezza del volo e del trasporto aereo) con lo specifico “Airport Cooperative Research Program” (ACRP) sul “Airport Safety Risk Management”!

Quali dovranno risultare, quindi, gli strumenti “cognitivi-predittivi” per l'impatto ambientale e del rischio terzi sulla pista parmense?

Disporre del modello FAA USA, cioè dell'Aviation Environmental Design Tool (AEDT) per l'analisi dell'impatto acustico e atmosferico per gli scenari di VIA al 2023-2030, quanto per l'operato della Commissione aeroportuale da un lato e le stime del rischio terzi-risk assessment per le prospettive correlate ai volumi di traffico aereo stimato con il modello FAA-USA Airport Cooperative Research Program” (ACRP) per il “Airport Safety Risk Management” dall'altro, appaiono una operazione integrata, inevitabile quanto scontata.