giovedì 18 aprile 2019 08:01 Età: 5 yrs

Alitalia, in attesa di scenari futuri, ancora una Interrogazione

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Archivio, Dossier, Low cost, Convegni, Comitati , Aerolinee, Aviation topics

 

Quale soluzione per assicurare un futuro all’ex compagnia di bandiera?

Per rilanciare la compagnia di bandiera con un piano industriale le ipotesi sono sempre da verificare sui fatti e sulla tipologia di finanziamenti e partecipazioni di altre aziende ed aerolinee. Quale ruolo sul long range e quale prospettiva sul corto-medio raggio per fronteggiare l'invasione delle low cost? Il quadro non appare semplice, ma a queste problematiche ecco una ennesima “interrogazione parlamentare presentata dall'onorevole Stefano Fassina (LeU).

"Al ministro del Lavoro e delle politiche sociali, al ministro dello Sviluppo economico.

Per sapere, premesso che:

nei giorni scorsi, grazie alla previsione di cui all'articolo 1, comma 1-bis, del decreto-legge n. 38 del 2018, recante misure per assicurare la procedura di cessione dei complessi aziendali facenti capo ad Alitalia SpA che impone in capo ai commissari straordinari precisi obblighi informativi verso il Parlamento, sono state rese pubbliche (tramite il sito web dell'amministrazione straordinaria) tutte le relazioni trimestrali che hanno permesso di ricostruire la storia del conto economico della società dall'inizio della gestione di Etihad sino a tutto il primo semestre del 2018. Inoltre, estrapolando dalle medesime relazioni le tendenze in atto sia in relazione alla crescita dei ricavi che al contenimento dei costi di produzione è facilmente stimabile anche il secondo semestre, permettendo così di formulare una previsione di risultato economico per l'intero anno in corso;

da un'attenta analisi dei suddetti documenti contabili emerge, tra l'altro, con assoluta chiarezza: 1) che le perdite di Alitalia SpA sono ingenti; 2) che nulla è dato sapere sulla massa debitoria della società che ha notoriamente accumulato ingenti ritardi nel pagamento dei fornitori; 3) che si registra una importante flessione del costo del lavoro a fronte della Cassa integrazione guadagni straordinaria a partire dal secondo semestre del 2017;

riguardo al punto sub 3) a fronte di un numero di oltre 1500 cassintegrati la differenza del costo del lavoro si limita a 20 milioni nel 2017 e a poco più di 30 milioni nel 2018, un risultato, a parere dell'interrogante, ascrivibile alle seguenti ipotesi:

a) la cassa integrazione non è mai stata applicata al taglio di circa 1600 dipendenti come richiesto dai commissari straordinari, ovvero gli esuberi effettivamente non sono mai esistiti nella dimensione dichiarata dall'azienda ma soltanto in misura funzionale a giustificare eventuali licenziamenti dei dipendenti in prossimità di un eventuale accordo di vendita ad un competitor;

b) il costo del lavoro è aumentato a fronte di una spesa per la buonuscita dei dirigenti licenziati per assumerne di nuovi, spesa che avrebbe assorbito i risparmi per la Cassa integrazione guadagni straordinaria;

a parere dell'interrogante sarebbe opportuno conoscere, ai fini di una necessaria e completa trasparenza rispetto alla corretta applicazione della Cassa integrazione guadagni straordinaria, la documentazione inerente ai consuntivi relativi alle ore di Cassa integrazione guadagni straordinaria utilizzate nell'ultimo biennio dalla stessa Alitalia SpA in amministrazione straordinaria suddivisi per periodi ed aree contrattuali, nonché per qualifiche e/o settori di riferimento:

se il Governo sia a conoscenza, con riferimento alla suddetta contrazione del costo del lavoro, del reale ammontare del relativo risparmio e di quale sia stata la sua effettiva destinazione;

quale sia stato, nell'ultimo biennio, il monte ore di Cassa integrazione guadagni straordinaria concessa ad Alitalia SpA in amministrazione straordinaria e se e con quali criteri quest'ultima sia stata applicata".