mercoledì 04 dicembre 2019 17:49 Età: 4 yrs

Aeroporto Comiso, è stato dichiarato strategico: tra Catania e Palermo

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Archivio, Dossier, Low cost, Std ICAO ENAC, Comitati , Aerolinee

 

Una operazione nel quadro competitivo dei voli low cost e del corto/medio raggio!

Il bacino di traffico del Piano Nazionale Aeroporti ha identificato in Sicilia orientale il ruolo e le prospettive degli scali di Catania e Comiso e di quella della Sicilia occidentale con Palermo, Trapani, Pantelleria e Lampedusa).

La regione ha circa 5 milioni di abitanti, una superficie di 25 832,39[2] km² e 390 Comuni.

Con la privatizzazione in corso di Catania Fontanarossa ad Est ed il tentativo di rilancio di quello di Trapani all'Ovest in questi giorni l'attenzione si è, tuttavia, polarizzata sull'operazione Aeroporto di Comiso.

Il Governatore della Sicilia, Nello Musumeci, ha manifestato l'intenzione di acquisire il 35% della quota pubblica al fine di potenziare lo scalo: è stato, infatti, ritenuto strategico per l'assetto dei collegamenti aerei della Regione Siciliana. Anche il Sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, dopo aver verificato l'attenzione sul 35% della SOACO per controbilanciare la privatizzazione di quello di Fontanarossa.

Qual'è il senso di tali operazioni? Quali garanzie, quali opportunità operative vanno inquadrate nel processo di ridefinizione e rilancio degli scali siciliani?

In attesa che il Piano Nazionale Aeroporti sia aggiornato e/o ridisegnato dal Governo di Roma l'iniziativa siciliana potrà essere integrata e/o si imporrà come una anomalia del tutto avulsa dal mercato, dalla liberalizzazione, dalle politiche di marketing dei Comuni del territorio, magari in contraddizione col tentativo di “salvare” Alitalia dalla concorrenza sul corto/medio raggio?