giovedì 05 dicembre 2019 15:59 Età: 4 yrs

Aeroporto Treviso, il Ministero blocca il VIA-Masterplan 2030

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Treviso, Archivio, Dossier, Convegni, Ambiente, Imp. acustico, Imp. gassoso, Impatto volatili

 

Ma perché il Canova, unico in Italia, ha un tetto/anno ai voli?

Lo stop al nuovo masterplan, probabilmente, scaturisce dalle motivazioni, ancora ignote, che hanno determinato tale vincolo. Ecco quindi che diventa fondamentale inquadrare l'operatività di uno scalo dalle “supposte” cause del limite/anno.

Quali potrebbero essere quindi le criticità che hanno determinato il tetto di 16.300 voli/anno (22.500 voli/anno nel masterplan 2030)? Sono forse le ricadute ambientali (emissioni acustiche e atmosferiche) di un sedime aeroportuale ristretto, la localizzazione della pista nel Parco del Sile, il rischio impatto volatili in relazione agli allevamenti ittici/pesci prospicienti, la mancanza di una via parallela di rullaggio, la posizione del Terminal, del deposito carburante avio, delle edificazioni lungo i sentieri di avvicinamento/atterraggio, degli eventuali sforamenti a vincoli limitazioni/ostacoli, delle eventuali deroghe al Piano di Rischio (Art. 707 CdN) ed ex vincoli aeronautici ex Legge 58/1963, curve di isorischio-rischio terzi (Art. 715 CdN)?

Sono considerazioni che devono essere associate all'adozione del Piano di Governo del Territorio dei Comuni interessati e che determinano l'adozione del Piano di Emergenza Aeroportuale-PEA ed il Piano di Emergenza Esterno-PEE. Ebbene dopo tanti anni nei quali il Canova ha operato con il limite di 16.300 voli/anno non è ancora noto, perlomeno non è trasparente, il motivo di tale “vincolo” (ancorché il suo rispetto effettivo). E tale vincolo potrebbe , qualora trasparente, pregiudicare qualsivoglia potenziamento dello scalo. Imponendo invece la predisposizione, di misure e interventi qualificati, esclusivamente, la sua messa in “sicurezza-safety”.

Anche senza l'approvazione del prossimo Masterplan dovrebbe, tuttavia, essere cantierato almeno lo spostamento dell'Asilo Parrocchiale di S. Giorgio di Quinto.

Una operazione, probabilmente, indispensabile per la sua messa in “sicurezza-safety”.

Il Comitato intanto, nel dibattito aperto dopo lo “stop” ha divulgato la seguente lettera aperta al sindaco di Treviso e proposto una conferenza stampa congiunta al Sen. G. Girotto, che si terrà sabato 7 Dicembre dalle ore 09.00-11.00 nelle Scuderie di Palazzo Bomben-Caotorta a Treviso.,

“Egregio signor Sindaco di Treviso leggiamo con stupore sue imbarazzanti dichiarazioni sullo stop al masterplan dell'aeroporto Canova. Perché ci stupiamo? Perché anche il più sprovveduto dei servi eviterebbe di dimostrarsi così privo di pudore, di dignità e di senso di responsabilità! Chiariamo i punti di priorità cui un sindaco dovrebbe riferirsi in qualità di Primo cittadino :

la salute, la sicurezza, il benessere esistenziale e culturale degli abitanti che hanno inteso eleggerlo a tutore della qualità della vita.

Il sindaco Conte parla come se fosse l'amministratore delegato di una società, non da primo cittadino. Con spudorata chiarezza il sindaco Conte si schiera a difesa dei guadagni del Canova come se i proventi fossero equamente e saggiamente distribuiti tra i suoi “amministrati”.

Si preoccupa il sindaco Conte delle gravi conseguenze sulla salute derivate dall'attività

aeroportuale? Si preoccupa , il sindaco Conte del disagio che interi quartieri soffrono a causa del rumore, dell'inquinamento e dei rischi che gravano in caso di eventuali incidenti? Si preoccupa il sindaco Conte del danno economico di decine di milioni di euro derivato dal crollo del valore immobiliare delle migliaia di abitazioni costrette a subire il traffico aereo? Punge vaghezza al sindaco Conte che le osservazioni del comitato sono pertinenti, serie, fondate su dati oggettivi e conoscenza delle problematiche generate da una attività, come quella dell'Aeroporto definita “ad alto impatto ambientale” da qualsiasi protocollo internazionale ?

NO, il sindaco Conte ignora la materia ,le sue implicazioni, i suoi rischi e sicuramente non ha mai letto la documentazione, ricca, articolata e di indubbia competenza che una semplice associazione di cittadini ha prodotto negli anni. La prima risorsa di un territorio, egregio signor Sindaco, sono i suoi abitanti, quelli di cui lei si onora, a nostro disdegno, di essere il primo cittadino.

L'aeroporto Canova ha da anni raggiunto il suo massimo di passeggeri ignorando, da oltre un decennio, vincoli, prescrizioni, leggi, senza che fosse ripreso dalle autorità di controllo, senza che il Primo cittadino dicesse alcunché sulle molte violazioni in essere. Lei parla di sviluppo armonico del territorio, di grande opportunità per la città rappresentato dal Canova. In tutta sincerità crediamo che lei non sappia neanche distinguere tra armonia e impatto, tra sviluppo e speculazione. Caro signor sindaco Conte, per rappresentare i cittadini bisognerebbe documentarsi e approfondire, rispettare e conoscere, confrontarsi, processi e atteggiamenti a lei ignoti nella pratica e nella teoria.

Noi abbiamo percepito i suoi interventi come portavoce della società Aertre cercando di darsi un tono favorendo gli interessi privati , egregio signor sindaco ci smentisca altrimenti, crediamo sia modesto anche in questo nuovo dichiarato incarico.

Noi non demordiamo, è nostro impegno prima della fine dell'anno organizzare un incontro pubblico per esporre le ragioni del nostro ricorso e della nostra richiesta alla segreteria tecnica del Ministro Sergio Costa. Inviteremo tutte le autorità a discutere dell'argomento e naturalmente Lei è invitato.”

COMITATO PER LA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AEROPORTO DI TREVISO