giovedì 14 febbraio 2019 05:38 Età: 5 yrs

Aeroporti e le deroghe agli standards tecnici ENAC ed EASA

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Safety Security , Archivio, Dossier, Ambiente, Convegni, Piani di rischio, Std ICAO ENAC, Comitati

 

Conformità di piste, rullaggi, piazzole e tanto altro, sono da verificare!

Qualora su alcuni aeroporti il Regolamento UE n. 139/2014 della Commissione UE del 12 febbraio 2014 non risultasse conforme, in parte e/o in maniera sostanziale cosa fare? Autorizzare in deroga, con riipercussioni sul “rischio terzi” e/o limitare i voli e/o l'attività aerea per garantire adeguati livelli di sicurezza aerea e/o del volo e/o tutelare cittadini e territorio circostante?

Alla normative e regolamenti ENAC, l'EASA - Agenzia europea per la sicurezza aerea  - European Aviation Safety Agency) organo di controllo del settore aeronautico dell'Unione europea ha definito requisiti tecnici e le procedure amministrative relativi agli aeroporti ai sensi del Rregolamento (CE) n. 216/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio UE.

“L'obiettivo di stabilire e mantenere un livello elevato ed uniforme di sicurezza dell’aviazione civile in Europa con l’adozione di norme attuative dettagliate, in particolare per quanto riguarda la regolamentazione in materia di sicurezza degli aeroporti, al fine di mantenere un livello elevato ed uniforme di sicurezza dell’aviazione civile nell’Unione perseguendo nel contempo l’obiettivo di un miglioramento generale della sicurezza aeroportuale”.

Attraverso le “norme di attuazione per stabilire le condizioni per la progettazione e il funzionamento sicuro degli aeroporti al fine di garantire una transizione graduale e un livello elevato di sicurezza dell’aviazione civile nell’Unione, le norme attuative devono rispecchiare lo stato dell’arte e le migliori pratiche nel settore aeroportuale; tener conto delle norme e delle pratiche raccomandate applicabili dell’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile - ICAO, rispettando in tal modo la classificazione rispettiva dell’ICAO in tutto il sistema delle norme; tener conto delle esperienze operative degli aeroporti a livello internazionale, nonché del progresso tecnico e scientifico nel settore aeroportuale; essere proporzionate alle dimensioni, al traffico, alla categoria e alla complessità dell’aeroporto e alla natura e al volume delle operazioni che vi sono effettuate; prevedere la necessaria flessibilità per la conformità richiesta; e tener conto dei casi in cui l’infrastruttura dell’aeroporto è stata sviluppata prima dell’entrata in vigore del presente regolamento,

nel rispetto dei diversi requisiti previsti dalle legislazioni nazionali degli Stati membri”.

Ma quale la relatà degli aeroporti del Belpaese?

Quanti scali aerei “intrappolati”, affossati storicamente nelle cittadine, città e metropoli hanno verificate tali conformità e standard EASA-ICAO ed ENAC hanno verificato tali conformità?

Nella formulazione di novi masterplan sottoposti a VIA e VAS, probabilmente, devono valutare l’adozione di norme attuative dettagliate, in particolare per quanto riguarda la regolamentazione in materia di

sicurezza degli aeroporti, hanno, si suppone, enumerato e classificato tali “criteri” in termini di lunghezza pista, di spazi laterale e di fine e oltre testata pista (RESA, CWY, ecc.). Anche la posizione dei terminal-aerostazioni, della localizzazione dei depositi di carburante, del livello di rischio e rischio terzi. Ma anche delle criticità sull'impatto volatili e itticolture e limitazioni ostacoli, nelle mappe di impatto acustico e atmosferico e tanto altro.

Come verificare ed evidenziarlo? In attesa che ENAC possa elencarlo in una qualche sede specifica, probabilmente, nella fase di “osservazioni” di VIA e VAS, i tanti Comitati dei cittadini ed i Comuni aeroportuali coinvolti potranno sicuramente registrare eventuali “deroghe e criticità” relative nelle Relazioni, nei Piano di Sviluppo Aeroportuale, nei rapporti Preliminari Ambientali, e precisarli.

Le società di gestione aeroportuale proponenti, infatti, lo dovranno segnalare. E' perciò indispensabile sottolineare eventuali “non conformità” agli standards EASA.