giovedì 21 febbraio 2019 05:50 Età: 5 yrs

Aeroporti, voli e co-marketing: una storia infinita

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Low cost, Convegni, Std ICAO ENAC, Comitati , Aerolinee, Aviation topics

 

Belpaese: dai pochi voli del 2000 ad oltre metà dei voli complessivi!

Da quanti anni sono in vigore questi accordi di co-marketing tra un territorio ed una aerolinea? Aerohabitat ha analizzato e descritto tali “procedure di sostegno ai voli” dal lontano 2001.

Nel corso degli anni, dopo uno stentato avvio, la dinamica dei voli low cost si è affermata da pochi scali aerei, alla quasi generalità del sistema aeroportuale del Belpaese.

Nel 2004 le quote di traffico tra le low cost e i vettori tradizionali era pari a 6,5 milioni di passeggeri contro 99 milioni delle compagnie storiche. Nel 2017 è avvenuta la svolta storica e le low cost con il 51% con quasi 89 milioni di utenti, ha superato le aerolinee classiche con circa il 49% e circa 89 milioni di passeggeri.

Anche nel 2018, nel quadro di una costante aumento dei voli e del numero dei passeggeri movimentati, nei 39 aeroporti del Piano Nazionale Aeroporti, mentre i passeggeri totali sono diventati 185,7 MLN con un incremento del 5,9%. cresciuti di 10.3 milioni nello stesso anno, con  1,6 MLN di movimenti aerei, equivalente ad un incremento annuale del 3,1% , anche l'incidenza dei voli low cost è aumentata.

La concorrenza delle low cost ha sbaragliato e superato le aerolinee tradizionali, diventando leader del mercato con tariffe competitive e “insuperabili”. Ma come è possibile che non ci sia confronto?

La storia delle low cost, probabilmente, non sembrerebbe aver equali nella storia del “mercato” aviation.

Ma “gli economisti” gli analizzatori del sistema aviation come registrano tali eventi?

I dati finanziari ed i bilanci delle aerolinee low cost con quale trasparenza le operazioni di co-marketing tra sottoscrittori di tali accorsi ed aerolinea? Le società, le aziende a partecipazione pubblica hanno reso trasparente, nel corso degli anni, i termini ed i costi ti tali operazioni “a sostegno ai voli” su determinati aeroporti?

Sono contratti con modalità di assistenza handling (servizi aeroportuali), di incentivazione commerciale, di fornitura di servizi di marketing; con tariffe di servizi aeroportuali e compensazioni, di serie di benefit aggiuntivi, che, probabilmente, non sono il risultato di regolari gare di appalto. Materia che in questo periodo, dopo la denunzia di qualche aerolinea, sarebbe oggetto di attenzione da parte della magistratura.

Sono contratti onerosi e, probabilmente, anche rigorosamente segreti.

Le tariffe, ad esempio, di handling service - documenti, piano di carico, settaggio tecnico, folder meteo, carico e scarico bagagli, pulizie di bordo e di acque nere, staff di rampa e altro, probabilmente sono stati concordati con sconti rilevanti.

Tasse d'imbarco passeggeri, addizionali comunali, tasse governative e incentivi commerciali vari consentirebbero alle low cost in sostanza offerte-tariffe competitive per il biglietto aereo sottoscritto dal singolo passeggero. Sono cifre che una indagine “accurata” potrebbe rilevare e comparare con quelle sostenute dalle aerolinee tradizionali e/o non sottoscrittrici da tali accordi di co-marketing.

Ma qualora qualche sentenza della Magistratura italiana o la stessa Commissione Europea con l'intervento della Corte di Giustizia dell’unione, rilevasse tali accordi di co-marketing quali aiuti e sussidi pubblici illegali e anticompetitivi, magari anche con la restituzione delle somme “agevolate”, quale scenario “aviation-aeroportuale” potrebbe rivelarsi?