martedì 12 febbraio 2019 08:21 Età: 5 yrs

Aeroporto di Parma: in attesa del “Piano di Governo del Territorio”

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Safety Security , Archivio, Dossier, Piani di rischio, Std ICAO ENAC, Comitati

 

Tra carico antropico e indice di affollamento e risk-assessment!

Le vicende in corso, tra il Piano di Rischio-PdR che doveva essere aggiornato nel 2011, l'avvio delle cantiere per il The Mall-concessioni edilizie rilasciate dal Comune per la realizzazione del centro commerciale a Baganzola, il sequestro del 18 ottobre, la proposta del masterplan con l'allungamento di 800 metri della pista, l'aggiornamento dello stesso PdR per l'attuale lunghezza di pista, un ulteriore PdR per la pista allungata, con equivalenti analisi di rischio terzi-risk assessment per entrambe le lunghezza delle piste, devono, comunque, inquadrare quello che si chiama “Piano di Governo del Territorio”.

Le future deliberazioni edilizie devono, pertanto, essere analizzate e verificate nei termini del carico antropico, delle eventuali modifiche alle destinazioni d’uso, al volume geometrico, perciò del “Piano di Governo del Territorio”. Le, modifiche e integrazioni alla PdR, dopo l'identificazione delle Zone A, B, C e D e delle aree soggette al rischio valutazione contro terzi, devono essere sottoposte alle verifiche delle destinazioni d’uso, delle varianti urbanistiche al Piano di Governo del Territorio. Con uno scontato quanto inevitabile adeguamento dello curve di isorischio relative allo stato del presente-attuale e futuro masterplan. La realtà territoriale, l’attuazione di interventi edilizio-urbanistici storici devono essere identificate e segnalate in relazione al carico antropico e all'indice di affollamento.

Indispensabile ricordare i seguenti vincoli:

“ Zona di tutela A: è da limitare al massimo il carico antropico. In tale zona non vanno quindi previste nuove edificazioni residenziali. Possono essere previste attività non residenziali, con indici di edificabilità bassi, che

comportano la permanenza discontinua di un numero limitato di persone. Vanno comunque evitati: insediamenti ad elevato affollamento; costruzioni di scuole, ospedali e, in generale, obiettivi sensibili; attività che possonocreare pericolo di incendio, esplosione e danno ambientale.

 Zona di tutela B: si può prevedere una modesta funzione residenziale, con indici di edificabilità bassi, e attività non residenziali, con indici di edificabilità medi, che comportano la permanenza di un numero limitato di persone.Vanno comunque evitati: insediamenti ad elevato affollamento; costruzioni di scuole, ospedali e, in generale, obiettivi sensibili; attività che possono creare pericolo di incendio, esplosione e danno ambientale.

 Zona di tutela C: si può prevedere un ragionevole incremento della funzione residenziale, con indici di edificabilità medi, e nuove attività non residenziali. Vanno comunque evitati: insediamenti ad elevato affollamento; costruzioni di scuole, ospedali e, in generale, obiettivi sensibili; attività che possono creare pericolo di incendio, esplosione e danno ambientale.

 Zona di tutela D: in tale zona, caratterizzata da un livello minimo di tutela e finalizzata a garantire uno sviluppo del territorio in maniera opportuna e coordinata con l’operatività aeroportuale, va evitata la realizzazione di interventi puntuali ad elevato affollamento, quali centri commerciali, congressuali e sportivi a forte concentrazione, edilizia intensiva, ecc...”.

Nelle Zone di tutela A, B e C vanno, comunque evitati:

“- insediamenti ad elevato affollamento, quali centri commerciali, congressuali e sportivi e forte concentrazione, edilizia intensiva, ecc... ; costruzioni di scuole, ospedali e, in generale, obiettivi sensibili; attività che possono creare pericolo di incendio, esplosione e danno ambientale”.

Il Piano di Governo del Territorio deve pertanto evidenziare eventuali “situazioni” d discordanza con le norme presenti al fine di valutare l'ammissibilità e della loro compatibilità in coerenza con le disposizioni in tema di rischio aeroportuale, individuando i parametri di riferimento quali:

- il Carico antropico (Ca), per funzioni di tipo residenziale;

- l’Indice di affollamento (Ia), per tutte le altre tipologie di funzioni, compresi i servizi e le attrezzature pubbliche e di uso pubblico.

Per quanto riguarda gli insediamenti esistenti gli indici di edificabilità, i parametri individuati nella normativa di settore nella definizione di prescrizioni tecniche per la tutela del territorio, devono essere applicati nel Piano di Governo del Territorio vigente e stimato.

La classificazione delle destinazioni d’uso devono inquadrare le attività industriali e artigianali, la produzione avanzata (high-tech), i depositi, logistica e magazzini, i livelli commerciali, residenziali, agricoli, produttivi, le strutture di vendita a vari livelli, le grandi strutture di vendita per commercio e e vendita di merce alimentari e non sopra 2.500 mq., spazi di vendita organizzate in forma unitaria, store e centro commerciali, parchi commerciale, commercio all’ingrosso, vendita merci ingombranti, aree artigianali di rilevanza commerciale, spazi per alimenti e bevande, attività extra-commerciali e terziarie, aree turistico-ricettive, quali strutture ricettive alberghiere e non, aree e funzioni di intrattenimento e svago, spazi e strutture di interesse culturale, aree per terziario direzionale e intrattenimento sportivo, edificazioni per il trasporto e la distribuzione di carburanti.