mercoledì 06 febbraio 2019 05:22 Età: 5 yrs

Aeroporto Trieste, il rapporto tra voli e co-marketing

Categoria: Aeroporti, Ronchi L., Archivio, Dossier, Low cost, Convegni, Std ICAO ENAC, Comitati , Aerolinee

 

Sulle prospettive dopo l'aggiudicazione del 55% dello scalo!

Le destinazioni dirette dei voli che decollano dalla pista di Ronchi dei Legionari portano i passeggeri imbarcati a Roma-Fiumicino, Milano-Linate, Napoli, Bari, Catania, Londra-Gatwick, Valencia, Monaco e Francoforte. Le destinazioni sugli aeroporti Hub di Monaco, Francoforte e Roma Fiumicino consentono di raggiungere aìoltre 500 destinazioni nel resto del mondo. Da un lato quindi il fondo F2i sgr con una offerta di 32,8 milioni/euro, 300 mila oltre la soglia di base d’asta di 32,5 milioni di euro dovrebbe rilanciare la policy dello scalo. Ma con quali propsettive e con quali finanziamenti ulteriori?

Le aeroline che operano dal Triest Airport, in questo periodo invernale, sono le compagnie di bandiera, quali Alitalia e Lufhtansa e le aerolinee low cost come Ryanair e Volotea. La Ryanair vola su Bari con Boeing 737-800solo due voli a settimana (mercoledi e domenica), Catania tre voli settimanali (mercoledi, venerdi e domenica (!)), Londra Stansted 3 volte (lunedi, venerdi e domenica) e Valencia 2 voli (giovedì e domenica).

Volotea invece opera con Boeing 7I7 (ex MD 95) su Napoli Capodichino con due voli, lunedì (!) e venerdì. Lufhansa invece utilizza il bimotore jet Bombardier CR/900 da 50 passeggeri su Monaco di Baviera con 7 voli settimanali, su Francoforte invece due frequenze giornaliere con CR/900 da Lunedì a Venerdì e volo singolo per Sabato e Domenica.

Alitalia con Embraer 75, aereo Regional di 88 posti, su Linate per 5 voli settimanali (L-M-M-G-V), su Fiumicino opera con quattro voli quotidiani con modelli Embraer 75 (due voli) e con Airbus 319 (fino a 145 posti) e Airbus 320 (fino a 160 posti). Flotte con bimotori Regional e, con l'esclusione dei bi-jet Boeing 737-800 a grande capacità (162-189 posti), le frequenze quotidiane/settimanali, a fronte delle nove destinazioni, inquadrano l'operatività di una infrastrutturale aeroportuale identificabile come uno “scalo regional”. Il nuovo partner della Regione FVG in Triest Airport dovra pertanto rilanciarlo e ri-disegnare un piano industriale con traguardi che devono investire su un bacino di traffico con una popolazione residente esigua.

Come inoltre incrementare il numero di passeggeri trasportati se non aggiungendo altre destinazioni, con maggiori frequenze giornaliere e la disponibilità di aeromobili a maggior capienza?” Il network italiano ed europea F2i potrà agevolare le prospettive dello scalo regionale? Ma il fattore chiave e decisivo è sempre il medesimo: quale sarà il ruolo delle aerolinee low cost, delle loro destinazioni correlate agli accordi di co-marketing?

Da dove partire? Gli attuali accordi operativi di co-marketing dei voli low cost, Ryanair e Volotea, da chi sono sottoscritti e quanto costano? Qualora fossero indispensabili specifiche gare d'appalto per assegnare e/o stipulare accordi di co-marketing con le aerolinee, quali prospettive potranno determinare il network operaivo del Trieste Airport?