giovedì 24 gennaio 2019 05:19 Età: 5 yrs

Aeroporto Trapani Birgi, co-marketing e Guardia di Finanza

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Archivio, Dossier, Low cost, Comitati , Aerolinee

 

Indagine sui fondi pubblici erogati per incentivare i voli!

Lo scorsa settimana il Presidente in pectore di ENAC Nicola Zaccheo aveva annunciato l'intenzione di analizzare ed elencare gli accordi di co-marketing intercorsi tra territorio (Regioni, Provincie, Comuni e altre aziende pubbliche e parapubbliche) ed aerolinee low cost nel corso di questi ultimi 20 anni, che i media hanno estesamente riportato l'indagine a carico dell’Airgest, società che gestisce l’aeroporto di Trapani Birgi. 

Da quanti anni sono stati sottoscritti accordi in tale senso ed a quanto ammontavano? Non solo a Trapani ma anche altrove. E' solo grazie a tali co-marketing che alcuni scali aerei hanno potuto attivare e mantenere voli regolari e/o qualche aerolinea ha volato senza tali “impegni promozionali”?

L'inchiesta proposta e che sarà avviata da ENAC, tuttavia, rimanda alla “sostanza” di tali accordi, in ogni realtà aeroportuale del Belpaese..

La vicenda delle indagini coordinate dalla procura di Trapani ed eseguite dalla Guardia di Finanza dovrebbero riguardare atti di malversazione di fondi pubblici, al “comarketing” che ha, nello specifico, riguardanti in prevalenza i collegamenti e le frequenze dei voli Ryanair operanti all’aeroporto di Birgi. A riguardo sono stati notificati quindici avvisi di garanzia a personalità presenti in mansioni e ruoli diversi negli ultimi tre Consigli di Amminstrazione della società di gestione Airgest di Trapani-Birgi. Gli interrogativi inquadrano innanzi tutto l'utilizzo illecito dei finanziamenti stanziati dalla Regione e dai Comuni. In aggiunta anche l'ipotesi di reato di falso in bilancio per il mancato pagamento della tassa addizionale comunale spettante sui diritti d’imbarco dei passeggeri.

L'iniziativa della Procura risulterebbe come lo scontato proseguimento della decisione presa dal Tar sul ricorso di Alitalia presentato per chiedere e ottenere un bando pubblico per l'assegnazione dei collegamenti da e per l'aeroporto di Trapani. Una circostanza che ha, in sostanza, determinato la cancellazione dei voli della Ryanair dallo scalo trapanese.