sabato 27 luglio 2019 09:49 Età: 5 yrs

Aeroporti, addizionale comunale, tassa imbarco, IRESA e Comuni

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Archivio, Dossier, Ambiente, Convegni, Imp. acustico, Imp. gassoso, Comitati , Aerolinee

 

Ancora una Interrogazione.

All'origine c'è l'IRESA - Imposta Regionale sulle Emissioni Sonore degli Aeromobili Civili, nel 2001,attivata come tributo per fronteggiare e/o a sostegno della riduzione dell'inquinamento acustico nelle aree limitrofe agli aeroporti. Irisorse per le reti di monitoraggio acustico ( emagari atmosferico). In seguito l'istituzione di una addizionale comunale sui diritti di imbarco, da devolvere ai Comuni di sedime aeroportuali e/o comunque coinvolti nelle ricadute “negative” di una infrastruttura aeroportuale. La realtà è quando in alcune regioni è stata adottata l'RESA non è mai stata riscossa. Altrettanta la sorte dell'addizione comunale: sostanzialmente inaplicata. La materia è spinosa e da anni irrisolta.

Il senatore Antonio Misiani (Pd) ripropone una interrogazione che, in passato aveva già inoltrato:

"Ai ministri dell'Economia e delle finanze, delle Infrastrutture e dei trasporti e dell'Interno. 

Premesso che:

l'addizionale comunale sui diritti di imbarco è stata istituita con l'articolo 2, comma 11, della legge 24 dicembre 2003, n. 350 (legge finanziaria per il 2004), per il riconoscimento di risorse commisurati ai costi sostenuti per molteplici servizi dai Comuni sui cui territori è presente sedime aeroportuale, proprio a causa dell'operatività aeroportuale;

più precisamente, l'articolo 2, comma 11 della legge finanziaria per il 2004 prevedeva che beneficiari delle somme fossero i 'Comuni del sedime aeroportuale o con lo stesso confinanti secondo la media delle seguenti percentuali: percentuale di superficie del territorio comunale inglobata nel recinto aeroportuale sul totale del sedime; percentuale della superficie totale del comune nel limite massimo di 100 chilometri quadrati';

nel documento 'Informazioni preliminari sul rapporto sui trasferimenti finanziari dello stato agli enti locali per gli anni 2003 - 2004 - Prime Informazioni sul rapporto per gli anni 2003-2004' veniva riportato che l'addizionale andava letta 'come un segnale di attenzione al problema relativo alla sicurezza negli aeroporti', rappresentando anche 'una misura di sostegno, seppure modesta, agli enti locali che sopportano la ricaduta della presenza di un aeroporto'; tuttavia, sin dalla sua istituzione, gran parte degli introiti dell'addizionale erano destinati all'Enav (Società nazionale assistenza al volo) ed al comparto sicurezza;

l'importo dell'addizionale comunale, nel corso degli anni, è cresciuta da 1 Euro a 6,50 Euro a passeggero. Non è cambiato, invece, il fatto che essa sia destinata solo secondariamente ai Comuni interessati; oggi infatti, la legge dispone che la ripartizione dei 6,50 Euro sia la seguente: 5 Euro vengono destinati all'Inps; 0,50 Euro al servizio antincendio negli aeroporti; 1 Euro viene ripartito tra Enav per i costi sostenuti per garantire la sicurezza ai propri impianti e per garantire la sicurezza operativa (30 milioni di Euro), il 60 per cento per cento della parte eccedente i 30 milioni destinati all'Enav al 'comparto sicurezza' per il finanziamento di misure volte alla prevenzione e al contrasto della criminalità e al potenziamento della sicurezza nelle strutture aeroportuali e nelle principali stazioni ferroviarie, il 40 per cento per cento della parte eccedente i 30 milioni destinati all'Enav ai comuni di sedime;

da notare che, a fronte di un aumento di passeggeri del 5,8 per cento nel 2018, per il medesimo anno è stata erogato ai Comuni a titolo di addizionale comunale un importo pari a 6.489.908 Euro, inferiore del 1,4 per cento rispetto a quanto erogato nell'anno 2017;

in ogni caso, dal 2005 sono stati erogati ai Comuni, a titolo di addizionale sui diritti di imbarco, importi sensibilmente inferiori rispetto a quelli che, ai sensi di legge, sarebbero stati di effettiva spettanza degli stessi, con un flusso di finanziamenti discontinuo e contrassegnato da mancate assegnazioni e non rispondenza degli importi dovuti con il totale dei passeggeri viaggianti;

la perdita di gettito per i Comuni aeroportuali è stata dunque molto consistente; il versamento parziale delle quote dell'addizionale è stato giustificato con quanto disposto dall'articolo 1, commi da 615 a 617, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria per il 2008), che prevede che le somme in entrata derivanti dall'addizionale comunale contribuiscano a ridurre l'indebitamento dello Stato; tuttavia, a quanto risulta all'Ancai, l'Associazione nazionale comuni aeroportuali, cui aderiscono 37 Comuni, che ospitano un aeroporto sul proprio territorio, è stata decurtata esclusivamente la quota parte destinata ai Comuni;

per recuperare le somme non versate sono state avviate varie iniziative da parte dei Comuni interessati: nel 2015 un atto di diffida al ministero dell'interno ed al ministero dell'Economia; 19 Comuni Ancai hanno poi deciso di procedere giudizialmente per il recupero dell'addizionale comunale sui diritti di imbarco aeroportuali non versata per il periodo 2005-2015; in collaborazione con Anci la tematica è stata portata all'ordine del giorno di due sedute della Conferenza Stato-Città nel 2016; è stato, altresì, sollecitato un intervento dei ministeri competenti volto ad assicurare la necessaria trasparenza alle procedure di acquisizione e di riparto del gettito e per la riassegnazione delle risorse non attribuite ai Comuni nel periodo 2007- 2015; in questo senso, e per favorire la soluzione di questo annoso problema, nel corso della XVII legislatura, l'interrogante ha presentato alla Camera dei deputati l'atto di sindacato ispettivo 4-11592, a sua prima firma, nonché la proposta di legge A.C. 3546, in materia di ripartizione dell'addizionale comunale sui diritti di imbarco aeroportuali;

Ancai ha stimato che le mancate risorse che avrebbero dovuto confluire nelle casse comunali abbiano oggi raggiunto la cifra di oltre 160 milioni di Euro; tali risorse consentirebbero ai Comuni di intraprendere e realizzare tutte quelle azioni ed opere di mitigazione e di compensazione correlate all'attività aeroportuale, che sono fondamentali per contrastare e contenere i disagi generati dall'inquinamento acustico ed ambientale,

si chiede di sapere:

se i ministri in indirizzo, ciascuno per quanto di propria competenza, intendano indicare a quanto ammontino le risorse dovute ai Comuni a titolo di addizionale comunale sui diritti d'imbarco di passeggeri sugli aerei, nel loro complesso e per ciascun comune;

se intendano individuare, ed in quale tempistica, soluzioni efficaci volte a garantire:

a) il ristoro delle somme dovute e non versate ai Comuni a titolo di addizionale aeroportuale;

b) la rimozione degli ostacoli di natura normativa o interpretativa, in particolare i commi 615, 616 e 617 della legge finanziaria per il 2008, che hanno condotto i ministeri competenti a modificare i criteri di determinazione dell'ammontare complessivo spettante ai Comuni;

c) la verifica delle motivazioni degli scostamenti fra stime di traffico dei passeggeri ed il versamento di quote dell'addizionale da parte delle compagnie aeree, nonché il rafforzamento delle misure di vigilanza sul corretto versamento degli importi dovuti dalle compagnie medesime".