martedì 09 luglio 2019 14:05 Età: 5 yrs

Aeroporto Catania, tra masterplan e un ruolo nel PNA

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Archivio, Dossier, Convegni, Std ICAO ENAC, Aerolinee

 

Scenario privatizzazione e rilancio e nomine!

Il quadro e le prospettive del maggior scalo Siciliano e del Sud Italia delineato, ma solo in parte, nell'interrogazione presentata dall'onorevole Stefania Prestigiacomo (Fi) e on. Occhiuto

"I sottoscritti chiedono di interpellare il ministro dello Sviluppo economico, il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, 

per sapere, premesso che:

l'aeroporto internazionale di Catania, primo scalo del Mezzogiorno per traffico totale passeggeri e secondo scalo italiano per il traffico nazionale, è gestito da Sac Società Aeroporti Catania SpA, con capitale sociale detenuto per il 61,22 per cento dalle camere di commercio di Catania, Ragusa, Siracusa, per il 12,24 per cento ciascuno rispettivamente dalla città metropolitana di Catania, da Irsap Palermo e dal Libero consorzio comunale di Siracusa e per il 2,04 per cento dal comune di Catania;

come riportato dai maggiori organi di stampa il 29 aprile 2019, è stato eletto il nuovo consiglio di amministrazione della Sac SpA e, come ravvisato da Codacons, sono state rilevate una serie di incongruenze e presunte irregolarità in merito alle procedure di nomina da parte della camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura (Cciaa) del Sud-est Sicilia;

in primo luogo, come si evince dalla delibera n. 27 del 23 aprile 2019 della giunta della Cciaa del Sud-est Sicilia, si apprende che la procedura di voto si è svolta a scrutinio palese, ma al tempo stesso non si riesce a prendere atto del dato relativo alla presentazione dei curricula, ovvero se essi siano stati presentati sulla base di preventive candidature e in quale misura valutati nella prospettiva dell'incarico da conferire;

a quanto consta agli interpellanti in riferimento all'istanza di accesso agli atti proposti dal Codacons (prot. n. 74/IST/2019 del 2 maggio 2019 e prot. n. 80/IST/2019 del 15 maggio 2019), la Camera di commercio del Sud-est Sicilia, inspiegabilmente si sarebbe limitata a trasmettere le delibere in questione e non i curricula dei designati al nuovo consiglio di amministrazione della Sac SpA.;

a ciò si aggiunge che dalla predetta delibera non si evince se i soggetti designati che figurano anche all'interno della giunta della Cciaa, sui quali sembrano gravare evidenti profili di incompatibilità, oltre ad astenersi si siano anche allontanati dal luogo della votazione;

in tal senso l'articolo 24, comma 1, dello statuto della Cciaa del Sud-est Sicilia stabilisce che 'll presidente della Cciaa, i componenti della giunta e del Consiglio devono astenersi dal prenderà parte alle deliberazioni e dall'adottare atti nei casi di incompatibilità previsti dalla legge con l'oggetto in trattazione' e il medesimo articolo, al comma 2, prevede che 'il divieto di cui al precedente comma comporta anche l'obbligo di allontanarsi dalla sala delle sedute';

gli evidenti profili di incompatibilità si prefigurano poiché i soggetti designati dalla Cciaa, signori Privitera e Gambuzza, sembrerebbero figurare all'interno della giunta della Cciaa del Sud-est e nel consiglio di amministrazione della Società Soaco (controllata dalla medesima Cciaa in palese violazione rispetto a quanto stabilito dall'articolo 43, comma 5, dello statuto camerale della Cciaa del Sud-est Sicilia;

parimenti, meritevole di attenzione è il dato relativo al fatto che tra i tre soggetti designati dalla Cciaa del Sud-est Sicilia non vi sia alcun soggetto di sesso femminile, violando quanto stabilito dall'articolo 44, comma 6 e articolo 46, comma 4, dello statuto della Cciaa del Sud-est Sicilia ai sensi del quale è garantita la presenza di genere diverso per almeno un terzo nel caso in cui il numero dei designati sia superiore a due;

il rinnovo del consiglio di amministrazione della Sac Spa rappresenta un momento fondamentale per l'aeroporto di Catania anche dal punto di vista economico, considerato che la gestione della privatizzazione della stessa società, di cui si parla da anni, vale circa un miliardo di Euro;

a ciò si aggiunge che le polemiche relative alla privatizzazione della società sono altresì legate alle modalità di accorpamento di dubbia fattibilità delle camere di commercio di Siracusa, Ragusa e Catania che, allo stato attuale, detengono il 61,22 per cento del capitale sociale della società citata–:

se il Governo, anche alla luce dei rilievi avanzati dal Codacons, non intenda adottare le iniziative di competenza, anche in relazione alle perplessità avanzate in ordine al procedimento di designazione dei vertici della società Aeroporti Catania SpA, in particolare istituendo un tavolo tecnico ministeriale, al fine di assicurare trasparenza e correttezza nei confronti della collettività e dagli utenti, per uno scalo aeroportuale di estrema rilevanza anche sul piano nazionale".