martedì 16 luglio 2019 09:12 Età: 5 yrs

Alitalia: scenario rete operativa e ancora incognite

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Archivio, Dossier, Low cost, Convegni, Comitati , Aerolinee

 

Meno velivoli e meno voli e meno destinazioni!

Prospettive inevitabili per una aerolinea in crisi perenne. Tra personale sovrabbondante, flotta inadeguata e rete operativa sottoposta a esiti concorrenziali penalizzanti ecco, al momento, una prima bozza del piano Delta Air Lines per Alitalia.

Tagli alla flotta di corto/medio raggio e abolizione delle destinazioni non profittevoli con una immediata e scontata reazione delle rappresentanze politiche e delle comunità interessate. Non bastava un Piano Nazionale Aeroporti-PNA, con bacini di traffico e scali di riferimento inadeguati, il conflitto e incremento degli scali hub, la concorrenza alimentata dai “potentati” locali ai voli low cost, una incongrua concorrenza “interna” al Belpaese con l'ex aerolinea di bandiera in sofferenza costante e crescente con le stesse low cost.

Con una prima iniziativa territoriale del ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli. A seguito di una Conferenza di servizi, con un decreto ministeriale ecco imporre gli oneri di servizio pubblico su alcune rotte “periferiche”. Gli aeroporti di Trapani e Comiso, nel quadro di norme europee sulla continuità territoriale, tali collegamenti devono essere garantiti. Quanti altri scali potranno usufruire di tale normativa?

Qualora fosse confermata l'eliminazione della flotta dei 15 Embraer E175  Regional CityLiner i voli della rete e le rispettive destinazioni sarebbero cancellati.

Quali le prospettive alternative per gli scali che collegano Fiumicino e Linate con Trieste, Trapani, Brindisi, Parma, Ancona, Perugia e Napoli?. Lo scenario di altrettanti voli, sottoscritti con accordi di co-marketing, tra il territorio interessato ed aerolinee low cost non sarebbe inevitabile?

Quali invece le opzioni per la rete dei voli long range? L'ipotesi di altri tagli in attesa di acquisire velivoli “competitivi” con finanziamenti ingenti appare una operazione, comunque, anch'essa inevitabile e contraddittoria. Un contesto nel quale i governi e le amministrazioni del Belpaese opera in costante supporto finanziario dei voli low cost, dei voli su scali periferici con oneri di servizio pubblico e, infine, della stessa ex compagnia di bandiera.