Anche nel biennio 2019-2020 Ryanair con 30 destinazioni da Bari e 17 da Brindisi continuerà ad offrire voli e tariffe in grado di incrementare i volumi di traffico dai due aeroporti pugliesi, dopo aver raggiunto il traguardo di 4 milioni di passeggeri nel 2018. Destinazioni nazionali e internazionali potranno alimentare l'offerta “turistica” e i media riportano generalizzati commenti euforici che, al solito, dovrebbero essere controbilanciati dalla trasparenza sulla tipologia di accordo di co-marketing sottoscritto.
Ancora una volta invece manca la discussione sulla tipologia dell'accordo. A quanto ammonta il finanziamento e con quale “formula” è stato ratificato l'ennesimo co-marketing?
Quali interlocutori regionali hanno sottoscritto l'accordo con la Ryanair? E' stata forse indetta una sorta di gara d'appalto per tali destinazioni e per il pacchetto complessivo dei voli e/o è stato confermato e/o rinnovato un accordo/intesa pre-esistente?
I media regionali segnalano comunque come, a fronte di accordi per 70 milioni/euro/anno, il costo sarebbe stato ridotto a soli 12 milioni/anno. Nonostante un incremento del numero dei voli. Possibile? Con un inevitabile interrogativo: chi aveva ratificato il co-marketing precedente? ENAC e Ministero dei Trasporti hanno valutato tali accordi?