giovedì 14 novembre 2019 16:23 Età: 4 yrs

Aeroporti di Puglia e il Piano Emergenza Aeronautico, ma non è il PEE?

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Aerobasi, Safety Security , Archivio, Dossier, Convegni, Piani di rischio, Std ICAO ENAC, Comitati

 

Da Bergamo, invece, il Protocollo di intesa per il PEE!

Con una conferenza stampa Aeroporti di Puglia ha presentato oggi 14 Novembre il volume "Maxi emergenza – Prevenzione e gestione dell’incidente aeronautico", in sostanza una procedura/questione che ogni aeroporto dovrebbe aver concepito nel PEE, ovvero nel Piano Emergenza Esterno e/o aeronautico degli scali aerei della Regione Puglia.

Gli eventi aeronautici che potrebbero implicare tali interventi, perciò conseguenti a “incidenti” che accadono all'esterno del sedime aeroportuale. Situazioni che potrebbero verificarsi in relazione alla loro gravità - Regolamento (UE) n. 376/2014, ex Regolamento (UE) n. 996/2010 - da evento (incident); incidente (accident); inconveniente grave (serious incident).

La presentazione è avvenuta nella sala conferenza dell’aeroporto Karol Wojtyla di Bari, alla presenza di rappresentati delle Istituzioni, degli Enti di Stato e del comparto aeronautico. Con interventi del Presidente del Comitato Regionale Protezione Civile, Ruggiero Mennea, del Vice Presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Vasile e del Direttore Generale di Aeroporti di Puglia, Marco Catamerò.

Perché tanta evidenza ad una procedura che, dovrebbe essere stata adottata nella totalità degli aeroporti del Belpaese?

Le oltre 100 pagine del testo “Maxi-emergenza Gaetano Dipietro - Cosima Nastasia Jenny Gioffrè

Presentazioni di Guido Francesco Villa e Donato D’Auria, avrebbero, tuttavia, una prima edizione del Luglio 2019.

Il testo sopracitato sarebbe stato curato da Gaetano Dipietro Past-Presidente Nazionale Associazione Italiana Medicina delle Catastrofi Direttore U.O.C. Centrale Operativa Sovraprovinciale 118 Bari-BAT A.O.U. Policlinico Bari Cosima Nastasia Safety Manager Aeroporti di Puglia S.p.A. Giovanna (Jenny) Gioffrè Psicoterapeuta esperta in Psychological Disaster Management Dipartimento di Salute Mentale di Messina, la materia è stata efficacemnte sintetizzata, ma diventa decisiva la predispisizione delllo stesso Piano di Emergenza Esterno in relazione all'incidente aeronautico.

La materia e tale predisposizione organizzativa non solo per gli aeroporti ma anche per le aziende a rischio di incidente rilevante, dovrebbe esere stata attivata da tempo e, regolarmente, sperimentata con esercitazioni almeno ogni 12 mesi. Nelle Prefetture di ogni aeroporto in realtà dovrebbe, peraltro, essere stato adottato il Piano di Emergenza Esterna (PEE).

Interventi di emergenza su aeromobili per:

Emergenza per incidente ad elevato impatto

Emergenza per incidente a basso impatto (con o senza incendio)

Emergenza per interruzione decollo

Emergenza per avaria carrello (anter.,poster., dx,sx)

Emergenza per incendio a bordo

Emergenza per incendio motore

Emergenza per avaria impianto pressurizzazione

Emergenza per incendio carrello (freni surriscaldati, scoppio dei pneumatici)

 

PROTOCOLLO D’INTESA TRA

LA PROVINCIA DI BERGAMO,

LA PREFETTURA DI BERGAMO

E I COMUNI INTERESSATI PER LA PIANIFICAZIONE DI EMERGENZA PROVINCIALE PER L’AEROPORTO INTERNAZIONALE “IL CARAVAGGIO” DI ORIO AL SERIO.

IL GIORNO 8 DEL MESE DI GIUGNO DELL’ANNO 2012 TRA LA PROVINCIA DI BERGAMO, CON SEDE A BERGAMO IN VIA T. TASSO N. 8 (C.F. 80004870160) QUI RAPPRESENTATA DALL’ASSESSORE ALLA PROTEZIONE CIVILE FAUSTO CARRARA, IN ATTUAZIONE DELLA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE N. 166 DEL 29/05/2012

LA PREFETTURA – UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO NELLA PERSONA DEL PREFETTO PRO-TEMPORE, CAMILLO ANDREANA

I COMUNI NELLA PERSONA DEL SINDACO O DI UN SUO DELEGATO:

AZZANO SAN PAOLO

BAGNATICA BERGAMO

BRUSAPORTO

GRASSOBBIO

ORIO AL SERIO

SERIATE

ZANICA

 

SI CONVIENE E STIPULA QUANTO SEGUE

Art.1 (Oggetto) Finalità del presente protocollo è definire tra le parti i termini e le modalità per la redazione del piano di emergenza provinciale per l’Aeroporto Internazionale “Il Caravaggio” di Orio al Serio integrato con i singoli piani di emergenza dei Comuni interessati, che semplifichi i rapporti tra gli enti e contribuisca ad offrire risposte rapide ed efficaci alle eventuali situazioni di emergenza derivanti da incidenti aerei al di fuori del sedime aeroportuale. Con la stipula del presente protocollo, le parti prendono atto che l’adozione del piano di emergenza provinciale per il rischio di incidente aereo esterno all’area aeroportuale - nel rispetto delle nuove normative e, in particolare, delle linee guida di cui alla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 6 aprile 2006 – comporterà la sostituzione del vigente piano prefettizio, approvato con decreto del Prefetto di Bergamo n. 43/002/6.5/P.C./Gab in data 7 marzo 2002 e, quindi, antecedente alla redistribuzione delle competenze in materia di protezione civile.

Art.2 (Impegni dei soggetti sottoscrittori del protocollo di intesa) I soggetti firmatari dell’intesa si impegnano a collaborare alla redazione del piano in relazione alla proprie competenze: 4 istituendo un gruppo di lavoro tecnico tra le parti con enti/strutture operative interessate dal piano; elaborando procedure operative condivise al fine di garantire il governo delle emergenze ponendo particolare attenzione al flusso di informazioni degli enti e all’utilizzo delle risorse umane e strumentali. In particolare:

a) la Provincia attua il coordinamento generale nella redazione del piano, delle attività e il necessario flusso di informazioni; istituisce e convoca il gruppo di lavoro tecnico con enti/istituzioni coinvolte nella redazione del piano; definisce un crono programma dei lavori; individua le aree interessate dalla redazione del piano; elabora il piano sia per quanto riguarda la parte testuale che cartografica; consegna ai soggetti partecipanti il gruppo di lavoro la bozza del documento e raccoglie le eventuali osservazioni; modifica la bozza del documento con le osservazioni del gruppo di lavoro condivise; distribuisce al gruppo di lavoro ed enti/istituzioni interessati la versione finale del documento; approva con delibera di consiglio il documento finale del piano ; si occupa della divulgazione del piano ad enti/istituzioni interessati attraverso il sito internet della Provincia, anche attraverso il portale cartografico SITER@;

b) la Prefettura Fatte salve le specifiche competenze ad essa assegnate dalla vigente normativa di protezione civile: concorre nell’attività di coordinamento generale e partecipa al gruppo di lavoro per la redazione del piano; condivide procedure operative e di comunicazione con Provincia al fine di garantire una efficace e efficiente interazione; supporta la Provincia nel recupero di tutte le informazioni e dati utili dagli enti/istituzioni in particolare per le forze statali per la redazione del piano; mette a disposizione le informazioni necessarie e utili in suo possesso per la redazione del piano; supervisiona la bozza di piano elaborata dalla Provincia, anche formulando eventuali osservazioni;

c) i Comuni interessati partecipano al gruppo di lavoro per la redazione del piano; mettono a disposizione le informazioni e dati in loro possesso necessarie e utili per la redazione del piano; forniscono osservazioni alla bozza di piano elaborata dalla Provincia; integrano nelle forme ritenute più opportune i propri piani di emergenza comunali con le informazioni contenute nel documento di piano approvato; 5 elaborano le cartografia di rispettiva competenza; approvano la parte di propria competenza relativa al Piano Comunale di Emergenza - rischio aeronautico; In particolare il Comune di Bergamo fornisce la struttura di base testuale e cartografica per la redazione della pianificazione di livello comunale.

Art.3 (Durata) La durata del presente protocollo è fissata dalla data di sottoscrizione del presente atto fino all’approvazione del piano da parte del Provincia.

Art.4 (Controversie) Per ogni controversia che possa verificarsi in ordine all’adempimento del presente atto, competente è il Foro di Bergamo.