sabato 09 novembre 2019 08:54 Età: 4 yrs

Aeroporto Parma, voli, pista allungata e scalo chiuso

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Safety Security , Archivio, Dossier, Piani di rischio, Std ICAO ENAC, Comitati , Aviation topics

 

Tra un masterplan e un Piano di Rischio da integrare con “The Mall”!

Ma cosa sta accadendo all'aeroporto "Giuseppe Verdi" di Parma. Ma l'ENAC è al corrente dei lavori in corso? L'ultima notizia di queste ultime giornate, tuttavia, segnala che lo scalo resterà chiuso fino al 13 novembre per lavori di rifacimento della pista. Una sorta di manutenzione/nuove opere, iniziata il 3 Novembre con oltre 150 operai e 80 mezzi per un costo di circa 3,6 milioni di Euro sarebbe. Ma sarebbe una prima fase di lavori, un primo cantiere con un obiettivo: l'allungamento della pista.

Quale sarà la lunghezza pista del Verdi? Solo di ulteriori 120metri e/o per un dimensionamento totale pari a 2800metri?

I media segnalano come il comitato Nocargo Parma abbia presentato a riguardo un esposto in Procura chiedendo "indagini approfondite in merito alle dichiarazioni dei vertici di Sogeap sull'allungamento di 120 metri della pista".

Ma a fronte dell'attesa dell'integrazione del Piano di Rischio, dopo che l'iniziale delibera del Commissario Straordinario Ciclosi n. 143 del 28.02.2012 - pur di fronte alle modifiche adottate da ENAC con l'aggiornamento del 27.10.2011 al Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti (con le zone di tutela D) - per quale ragione il nuovo masterplan e l'ex area Salvarani non sono state sottoposti all'evidenza di tali vincoli?

Se ENAC in data 20 dicembre 2017 aveva formalmente richiesto l'integrazione del Piano di Rischio Aeroportuale; con il riscontro riguardante le delibere del Comune di Parma, con le autorizzazioni al Centro Commerciale Parma Urban District e la permanenza del masterplan, entrambi i cantieri non avrebbero dovuto essere bloccati?

Il Comune di Parma ha forse deliberato la Zona D e l'etensione della C ottenendo da ENAC l'autorizzazione all'estensione della pista e, nel contempo, alla costruzione del The Mall? La compatibilità con i vincoli del Piano di Rischio aeroportuale assicurano entrambe le progettualità? Sembrerebbe improbabile. Le Zone di tutela C e D sono precise e rigorose. Gli interrogativi posti sono numerosi e abbisognano di risposte esaurienti quanto inequivoche.

Nel quadro delle soprastanti evidenze è indispensabile proporre - come esempio – e illustrare le restrizioni ed i vincoli elencati da uno dei Comuni aeroportuali che hanno deliberato sul Piano di Rischio:

Zona di tutela C

All’interno dell’area è escluso il nuovo insediarsi dei seguenti usi:

(a) attività direzionali in strutture complesse (centri di attività terziarie; palazzi edifici e aggregati d'uffici autonomamente organizzati quali sedi direttive e gestionali di enti, istituzioni, agenzie, aziende pubbliche e private; fiere ed esposizioni merceologiche; centri congressuali e di ricerca);

(b) commercio in grandi strutture e centri commerciali (con superficie di vendita oltre i 2.500 mq) o equivalenti aggregazioni di esercizi commerciali come i "complessi commerciali di vicinato" o le "gallerie commerciali di vicinato" (con un massimo di 3.500 mq di Sv);(c) commercio in medio-grandi strutture (con superficie di vendita superiore a 1.500 fino a 2.500 mq) o equivalenti aggregazioni di esercizi commerciali come i "complessi commerciali di vicinato" o le "gallerie commerciali di vicinato";

(d) distribuzione di carburanti (stazioni di servizio);

(e) servizi ricreativi, spettacolo, sport, cultura, tempo libero (impianti per lo spettacolo sportivo quali stadi e palasport; multiplex e multisala cinematografici, cinema, teatri; spazi espositivi e museali; discoteche e sale da ballo; centri e sale polivalenti; centri per il fitness e la pratica sportiva, piscine, palestre);

(f) servizi alla popolazione di livello locale: scolastici (fino alla media inferiore), socio-sanitari, religiosi;

(g) servizi alla popolazione di livello sovralocale: scolastici (università escluse), ospedalieri e socio-sanitari;

(h) servizi per la formazione universitaria.

 

Zona di tutela D.

All’interno dell’area è escluso il nuovo insediarsi dei seguenti usi:

(a) attività direzionali in strutture complesse (centri di attività terziarie; palazzi edifici e aggregati d'uffici autonomamente organizzati quali sedi direttive e gestionali di enti, istituzioni, agenzie, aziende pubbliche e private; fiere ed esposizioni merceologiche; centri congressuali e di ricerca);

(b) commercio in grandi strutture e centri commerciali (con superficie di vendita oltre i 2.500 mq) o equivalenti aggregazioni di esercizi commerciali come i "complessi commerciali di vicinato" o le "gallerie commerciali di vicinato" (con un massimo di 3.500 mq di Sv);

(c) commercio in medio-grandi strutture (con superficie di vendita superiore a 1.500 fino a 2.500 mq) o equivalenti aggregazioni di esercizi commerciali come i "complessi commerciali di vicinato" o le "gallerie commerciali di vicinato".;

(d) distribuzione di carburanti (stazioni di servizio);

(f) servizi ricreativi, spettacolo, sport, cultura, tempo libero (impianti per lo spettacolo sportivo quali stadi e palasport; multiplex e multisala cinematografici, cinema, teatri; spazi espositivi e museali; discoteche e sale da ballo; centri e sale polivalenti; centri per il fitness e la pratica sportiva, piscine, palestre) con più di 400 utenti contemporanei.