sabato 16 novembre 2019 15:58 Età: 4 yrs

Droni, APR, quelli sotto 250 grammi sarebbero solo giocattoli

Categoria: Pubblicazioni, Safety Security , Archivio, Dossier, Std ICAO ENAC, Aviazione G.

 

L'ennesima versione del “Regolamento” ENAC!

Nelle 37 pagime dell'ultimo “Regolamento mezzi aerei a pilotaggio remoto” edizione 3 del 11 novembre 2019, settima formulazione tra versioni e aggiornamenti, sono state previste norme e requisiti per una attività di volo che dovrebbe inquadrare le fondamentali problematiche operative e di security e safety.

La normativa riguarda Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto con massa operativa al decollo minore di 25 kg , le cosiddette operazioni non critiche, quelle con massa operativa al decollo minore o uguale a 2 kg, con decollo maggiore o uguale a 25 kg .

Con gli articoli sulla registrazione e identificazione dell'APR e del “pilota”, lo stesso certificato acustico, la manutenzione del SAPR, l'attestato di Pilota in operazioni non critiche e critiche, al loro addestramento agli APR, alle regole di circolazione e in determinati spazi aerei l'intento è quello di risvolvere gli interrogativi associati a quella che, al momento, appare una sorta di “libera circolazione”, senza, peraltro, una qualche sistematica ed efficace misura per fronteggiarare e monitorare, in ogni dove, tali operazioni di volo.

E' utile ricordare come la flotta dei “droni” sia inquadrata nell’articolo 743 del Codice della Navigazione “Nozione di aeromobile” e “prevede, nella definizione di aeromobile, i mezzi aerei a pilotaggio remoto: “Per aeromobile si intende ogni macchina destinata al trasporto per aria di persone o cose. Sono altresì considerati aeromobili i mezzi aerei a pilotaggio remoto, definiti come tali dalle leggi speciali, dai regolamenti dell’ENAC e, per quelli militari, dai decreti del Ministero della Difesa. Le distinzioni degli aeromobili, secondo le loro caratteristiche tecniche e secondo il loro impiego, sono stabilite dall'ENAC con propri regolamenti e, comunque, dalla normativa speciale in materia”.

L'ennesima formulazione del “Regolamento” sui APR-Droni sarà ultima e definitiva o occorrerrà qualche ulteriore aggiornamento e/o revisione? La materia dovrà comunque corrispondere ad un “monitoraggio” di questa attività “remota” del volo. A chi toccherà censire la flotta operativa e quella di futura acquisizione?

Chi è in grado di garantire un controllo sistematico del volo APR nei centri storici delle città e metropoli e nei pressi di siti a rischio rilevante e nei pressi degli aeroporti/aerobasi? Quali dispositivi radar/elettronici e/o capillari criteri di controlli-diretti-a-vista sono al momento in grado di assicurarlo? Quale soggetto “pubblico-privato” potrà identificare e denunziare il “pilota”?

Sotto i 250 grammi dovranno essere assicurati e sottoposti all'attestato al volo e saranno esentati da criteri sanzionatori? Le domande, al solito, sono tante e le risposte potranno trovare spazio nel corso delle operazioni di volo del prossimo periodo.

La mania del “drone” esige pertanto attestati, perciò addestramento, esami, patente e assicurazione, ma se ai professionisti civili-commerciali si affiancano quelli militari, probabilmente una flotta in grado di assicurare safety e security, nell'universo degli APR dei piloti del settore ludico-ricreativo, degli appassionati di ogni età quali sono le garanzie che questo “Regolamento” le risolve?