venerdì 27 settembre 2019 09:54 Età: 5 yrs

Aeroporti e rumore aereo, la UE impone altri parametri

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ENAC modificherà le Circolari APT 26 e 29 sul contenimento acustico!

Lo annuncia anche ENAC nel Il Programma Nazionale per la Safety dell’Aviazione Civile (State Safety Programme – Italy o SSP-Italy).

Il Safety Plan l’ENAC pone, specifici obiettivi:

• Attuare le decisioni strategiche adottate nello State Safety Programme

• Mettere in atto le safety actions attribuite agli stati membri da parte di EASA

• Mettere in atto le safety actions individuate a livello nazionale

• Realizzare le azioni di mitigazione dei rischi identificati.

Tra le varie iniziative, anche in relazione al REGOLAMENTO (UE) N. 598/2014 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 16 aprile 2014 che istituisce norme e procedure per l’introduzione di restrizioni operative ai fini del contenimento del rumore negli aeroporti dell’Unione, nell’ambito di un approccio equilibrato.

L'obiettivo dichiarato è “l’introduzione di restrizioni operative negli aeroporti dell’Unione, ad opera degli Stati membri in base alla valutazione di ogni singola situazione, pur limitando le capacità, può contribuire a migliorare il clima acustico nell’intorno degli aeroporti. È tuttavia possibile che un uso inefficiente delle capacità esistenti provochi distorsioni della concorrenza oppure ostacoli l’efficienza dell’intera rete aeronautica dell’Unione. Poiché l’obiettivo specifico di abbattimento del rumore del presente regolamento non può essere conseguito in misura sufficiente dagli Stati membri ma, a motivo delle norme armonizzate sulla procedura per l’introduzione di restrizioni operative nell’ambito del processo di gestione del rumore, può essere conseguito meglio a livello dell’Unione, quest’ultima può intervenire in base al principio di sussidiarietà sancito dall’articolo 5 del trattato sull’Unione europea. Il presente regolamento si limita a quanto è necessario per conseguire tale obiettivo in ottemperanza al principio di proporzionalità enunciato nello stesso articolo. Tale metodo armonizzato, oltre a non imporre obiettivi qualitativi in materia di rumore, che continuano ad emanare dalla direttiva 2002/49/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (1) o da altre norme o legislazione pertinenti dell’Unione in ciascuno Stato membro, non pregiudica la scelta effettiva di misure”.

La nuova metodologia del rumore aeroportuale dovrebbe essere adottata entro il 2020:

“Le autorità competenti garantiranno l’uso di metodi di determinazione del rumore elaborati in conformità del doc. 29 della Conferenza europea dell’aviazione civile, dal titolo «Standard Method of Computing Noise Contours around Civil Airports», terza edizione.

Descrittori:

1. L’impatto del rumore generato dal traffico aereo è rappresentato almeno tramite i descrittori di rumore Lden e L night, definiti e calcolati in conformità dell’allegato I della direttiva 2002/49/CE.

2. Possono essere usati anche altri descrittori di rumore supplementari che abbiano una base oggettiva.”

In attesa della promulgazione “acustica” aeroportuale cosa accade? Le mappe acustiche in LVA che dovrebbero essere state elaborate nel corso di questi anni, in correlazione con l'incremento del traffico aereo, su ogni pista e/o sedime aeroportuale, probabilmente, esclusivamente con il modello INM, a che anno risalgono? I Sindaci dei Comuni aeroportuali e i tanti Comitati esistenti hanno rivendicato il sistematico adeguamento delle loro ricadute acustiche! Quanti aeroporti, in attesa che le Commissioni Aeroportuali impongano dell'utilizzo del modello AEDT, hanno mappe acustiche “vecchie” di 5-10-15 anni?

La novità rappresentata dall'acquisizione da parte di ENAC, con le Circolari APT 26 e APT 29 , del REGOLAMENTO (UE) N. 598/2014 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 16 aprile 2014, potrà soddisfare le legittime richieste dei cittadini che vivono nei pressi del sedime aerportuale sotto le rotte dei voli, registrando più “realistiche” misurazioni?