martedì 18 febbraio 2020 12:43 Età: 4 yrs

Aeroporti e Belpaese: scenario al 2040, ma già saturo al 2020

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Aerobasi, Safety Security , Archivio, Dossier, Convegni, Imp. acustico, Imp. gassoso, Piani di rischio

 

I volumi di traffico attuali sono già oltre i limiti!

Il Piano Nazionale Aeroporti-PNA designa e riconfigura ruolo e bacini di traffico, prospetta una evoluzione del traffico, in termini di numero di movimenti e di voli per le singole piste aeroportuali, quando le analisi di compatibilità tra infrastruttura aeroportuale e territorio sono, almeno sulle piste più intasate, ormai oltre i limiti. Gli scenari europei e italiani proposti da Eurocontrol non autorizzano deroghe di sorta, quando il contesto operativo degli scali del Belpaese dovrebbe imporre, probabilmente avrebbe dovuto già definirlo, un numero massimo dei voli (orario/giornaliero/annuo) su ogni singola pista di volo.

Le stime di crescita della capacità di gestione si contrappone alle “carenze” infrastrutturali, ad una capacità aeroportuale, di sistema, estesa alla rete del Piano Nazionale Aeroporti.

Il Rapporto 2018 Eurocontrol, nelle 40 pagine “The Challenges of Growth studies aim to deliver the best-achievable information to support long-term planning for aviation in Europe”.

Ma il Paese Italia è in grado di fronteggiare “What are the challenges of growth for commercial aviation in Europe between now and 2040?”

Prima delle politiche e disponibilità degli slot aeroportuali, nelle fasce orarie differenziate, prima del numero massimo di voli consentiti per pista, nelle fasi di decollo e atterraggio, diventa fondamentale analizzare e riflettere sulle implicazioni inerenti la localizzazione delle piste di volo, la dimensione del sedime, sul lay out piazzali-rullaggi-terminal (Land-side, Air-side), sulle verifiche derivate dalle compatibilità correlate al Piano di Rischio, dal Rischio Terzi-Curve di Isorischio, dai vincoli aeronautici imposti da Limiti-Piano Ostacoli e dagli impatti ambientali e ricadute varie sulla Comunità e sul Territorio circostante.

La coesistenza tra infrastruttura e territorio rappresenta, storicamente, una questione primaria, ma ancora del tutto irrisolta. L'aver strutturato il PNA del 2015 sull'esistenza dei campi di volo e delle piste militari della I e II Guerra ha determinato, ha comportato, nel XXI secolo, sedimi aeroportuali localizzati e affossati da quartieri e città metropolitane, insediamenti commerciali, sociali e industriali con densità abitative rilevanti.

La realtà operativa degli aeroporti identificati nel PNA non permette un minimo potenziamento dei voli, lo stesso ampliamento infrastrutturale appare del tutto impraticabile. E' peraltro “non pianificabile” lo stesso efficientamento e/o ottimizzazione delle stesse “funzionalità aeroportuali”. I traguardi di un incremento dei livelli di traffico, sulla maggioranza degli scali, si presenta come un obiettivo “non sostenibile”. E trovano nei vincoli dell'impatto ambientale e di “safety complessiva” un ulteriore handicap (Regolamento UE 139/2014) .

Le questioni del carico antropico e degli indici di affollamento esistenti oltre il recinto aeroportuale, attiva considerazioni sia della sicurezza delle operazioni di volo (safety) quanto della tutela delle popolazioni. Pertanto il rilievo e traguardo posto da Eurocontrol con “What are the challenges of growth for commercial aviation in Europe between now and 2040?”, esige una risposta ed inevitabile risoluzione. In tempi stretti.

ENAC e Ministero dei Trasporti e dell'Ambiente, nel frattempo, quali alternative posso presentare se non l'imposizione di un tetto di volo massimo su ogni singolo aeroporto?

Come prescindere, dopo le precarietà nell'adozione della Legge n. 58 del del 1963 e delle servitù-vincoli aeronautici, dall'urgenza di un catasto-rilevamento sistematico delle edificazione in deroga all'Art.707 del CdN, una puntuale elaborazione delle curve di isorischio (Art.715 del CdN) (anche per piste inferiori a 50mila/voli anno), gli sforamenti orografici e delle costruzioni esistenti del Piano Limitazione Ostacoli rappresentano gli strumenti in grado di verificare le “criticità” esistenti al fine di elaborare il fondamentale “tetto massimo” dei voli su ogni singola aeroporto del Piano Nazionale Aeroporti-PNA.