lunedì 24 febbraio 2020 14:01 Età: 4 yrs

Aeroporto Pontecagnano, annullato il decreto V.I.A. di ampliamento dello scalo

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Safety Security , Archivio, Dossier, Ambiente, Convegni, Imp. acustico, Imp. gassoso, Piani di rischio

 

Accolta la richiesta dei cittadini ricorrenti!

L'opposizione al decreto Via e al Decreto di compatibilità ambientale e collegati ha acquisito un primo straordinario risultato. Il masterplan configurava – sostenevano i ricorrenti - non solo un allungamento della pista ma la realizzazione di una opera, di un intervento che avrebbe potuto compromettere la coesistenza con il territorio e la comunità dei cittadini insediata nella immediata prossimità.

In attesa di poter leggere ed analizzare il dettaglio della sentenza  n. 259 del 24.2.2020 con la quale i giudici del TAR Salerno hanno annullato il Decreto del Ministero dell’Ambiente  che sanciva la compatibilità ambientale del Master plan relativo all’ampliamento dello scalo di Salerno, Costa d’Amalfi, è utile enfattizare l'entusiasmo dei cittadini che si sono battuti, tra di questi il dott. Vincenzo Petrosino Medico Chirurgo specialista in Oncologia Chirurgica di Pontecagnano e  “aventi diritto “.

L'immediata battuta di arresto del sistema aeroportuale regionale Campano che avrebbe dovuto integrare lo scalo di Capodichino con quello di Salerno-Pontecagnano rilancia l'ipotesi di recuperare il progetto iniziale dello scalo di Grazzanise com scalo hub dell'intera area dell'Italia Centrale. La convinzione che il traffico nazionale, internazionale ed intercontinentale di quel bacino di traffico potesse gravitare su questi due scali, con traguardi di oltre 17 milioni di passeggeri, Capodichino e Pontecagnano, due infrastrutture affossate nella metropoli napoletana e un insediamento supercritico Salerno, con investimenti complessivi, tra pubblico e privato, per 230 milioni di euro” dovrà essere riconsiderato.

Perché non sostenere che è uno scenario fallito e superato?

Ma sono analisi che potranno trovare risposte adeguate, non solo per questo bacino di traffico, dei dettagli dello stesso decreto. Quali sono le considerazioni che hanno annullato il Decreto di coesistenza e compatibilità con il territorio e la comunità circostante interessata?

Rimanda alle “sole” ricadute ambientali e/o sono state rilevate le questioni attinenti alle problematiche di standards operativi ICAO-EASA-ENAC ed alla congruità dei livelli di safety perseguiti? Le curve di isorischio attuali e future prospettate nel masterplan sono state adeguatamente valutate o rappresentano un ulteriore stadio di dibattito ed analisi? I TAR Regionali ed il Consiglio di Stato, qualora interpellati su considerazioni di “rischio terzi”, hanno potuto verificare la rispondenza dei masterplan agli Art. 707 e 715 del CdN.?