sabato 22 febbraio 2020 17:43 Età: 4 yrs

Flotta elicotteri AVES, una interrogazione

Categoria: Archivio, Dossier, Human factor, Elicotteri, Flotta militare

 

Aviazione dell’Esercito: dalle operazioni di volo, alla safety, ma sullo staff

La flotta degli elicotteri AVES – Aviazione dell'Esercito ha un ruolo fondamentale, non solo come una attività aerea ed il ruolo di professionisti impegnati in attività “militare” ma anche “sociale”. Come garantire e assicurare tali interventi? L'interrogazione elenca la tipologia della flotta, senza valutare livelli di safety, di efficienza e altro, che si ritiene del tutto scontata ed ai massimi livelli.

E' stata presentata dall'onorevole Salvatore Deidda (FdI)

"Al ministro della Difesa. 

Per sapere, premesso che:

oggi l'Aves è una forza professionale di circa 6000 uomini, profondamente coinvolta nel servizio all'Esercito, alla Difesa ed all'intero Paese, sia in Patria, attraverso le attività istituzionali tra le quali gli interventi in soccorso della popolazione in caso di pubbliche calamità, sia all'estero, attraverso la partecipazione a tutte le più importanti missioni;

l'Aves è costituita da un comando di livello divisionale, denominato appunto comando Aviazione dell'Esercito, sito in Viterbo, che si occupa di:

a) formare gli incarichi specialistici della specialità;

b) elaborare dottrina e procedure di pertinenza;

c) gestire le attività attinenti alla sicurezza del volo;

d) coordinare la cosiddetta 'generazione delle forze' delle unità in partenza per l'estero e la validazione finale delle stesse prima del dispiegamento fuori area;

dal comando dipendono direttamente alcuni enti, quali il reggimento elicotteri operazioni speciali ed il centro addestrativo Aves, e due comandi di livello brigata, ovvero la Brigata Aves, che inquadra la maggior parte dei reggimenti operativi, e la Brigata di sostegno Aves, da cui dipendono le unità di supporto logistico e manutenzione di 2° livello. Due Reggimenti dell'Aviazione dell'Esercito, il 5° e il 7°, dipendono dal comando forze operative nord e non dal comando Aves, che comunque ne cura il rispetto degli standard addestrativi, di sicurezza del volo, e l'alimentazione del personale specializzato costituente gli equipaggi volo;

le linee di volo dell'Aves comprendono diversi tipi di elicotteri;

le cosiddette linee 'legacy', AB-206, A-109, AB-205, AB-212 e AB-412, sono aeromobili multiruolo che, nonostante abbiano costituito l'ossatura della specialità per molti anni ed abbiano permesso di conseguire gli obiettivi dell'aviazione dell'Esercito in Patria e all'estero per decenni, sono giunti quasi al termine della loro vita operativa, e che verranno a breve sostituiti dal nuovo elicottero denominato Luh, Light Utility Helicopter, che verrà presto introdotto in servizio;

la componente da trasporto pesante è invece composta dalla flotta di elicotteri CH-47F, che ha sostituito recentemente la precedente versione 'Charlie', ampiamente utilizzata sia nelle missioni all'estero in tutto il mondo, sia in Patria per sostenere gli sforzi di protezione civile ed antincendio boschivo;

un'altra macchina di recente introduzione è stata l'NH-90, entrato in servizio a partire dal 2008 e attualmente ancora in consegna nella sua versione finale, denominata MR1. Si tratta di un aeromobile dotato di caratteristiche avanzate, equipaggiato con comandi di volo fly-by-wire e sistemi antighiaccio per poter volare anche in condizioni marginali, con capacità di effettuare volo strumentale, grazie a sistemi avionici avanzati di ausilio alla navigazione, che permettono di ridurre il carico di lavoro dei piloti migliorando nel complesso l'operatività;

l'Aviazione dell'Esercito ha sempre riscosso e tuttora riscuote grande apprezzamento per l'altissima professionalità, l'umanità del suo personale ed il coraggio dimostrato, come testimoniato dalle numerose decorazioni ottenute sul campo;

è noto, soprattutto agli addetti ai lavori, che si tratta di capacità che richiedono ingenti investimenti di risorse, che devono peraltro essere considerate con un approccio olistico, senza operare separazioni tra componente tecnologica ed umana–:

se per le flotte di recente completamento (CH-47F), per quelle ancora in consegna (NH-90), e per quelle di prossimo approvvigionamento, sia stata prevista piena dotazione finanziaria, sia per la fornitura delle macchine, sia per il loro mantenimento e pieno funzionamento nel tempo (incluso il supporto logistico manutentivo del 3° livello, cioè quello di competenza delle ditte, sia per le parti di ricambio, sia per gli eventuali 'retrofit');

se sia assicurato l'afflusso di adeguato personale da formare e destinare ai pregiati incarichi specialistici, o se vi siano piuttosto conclamate carenze organiche tali da inficiarne l'operatività e l'efficienza, anche con riferimento al rapporto tra esodi pensionistici e nuovi ingressi".