mercoledì 22 gennaio 2020 14:56 Età: 4 yrs

Comitati e Commissione Trasporti, una audizione di No-Fly-Zone

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Capodichino , Archivio, Dossier, Ambiente, Piani di rischio, Std ICAO ENAC, Comitati , Aviation topics

 

Obiettivo Capodichino City Airport e Grazzanise Hub

Il comunicato dello stesso comitato napoletano:

"Il giorno 15 gennaio 2020 si è tenuta presso il Senato della Repubblica – VIII Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) l’audizione del Comitato No Fly Zone di Napoli in merito al DDL n.727 (delega trasporto aereo).

Nell’ambito dell’audizione, il Comitato ha esposto le note criticità ambientali e di sicurezza dell’aeroporto di Napoli-Capodichino l’insufficienza progettuale di Napoli-Pontecagnano e la necessità di reinserire lo scalo di Napoli-Grazzanise nel sistema aeroportuale Campano e nel nuovo Piano Nazionale Aeroporti.

Dalla lettura del DDL n.727 si percepisce che le proposte in esso contenuto siano quasi esclusivamente incentrate sui problemi dei lavoratori e dei passeggeri del settore aeroportuale con evidente assenza di riferimenti alla safety e alla security degli aeroporti nazionali , strutture che operano nella quasi totalità in deroga.

Nel corso dell’audizione il Presidente del Comitato ha evidenziato che purtroppo il DDL descrive anche l’indifferenza con la quale si affrontano le problematiche di milioni di cittadini sottoposti al sorvolo degli aerei ed il totale disinteresse al loro diritto alla salute, alla sicurezza ed alla tutela dell’ambiente, argomenti strettamente legati ai temi dell’ecosostenibilità e dell’ecocompatibilità.

I No Fly Zone napoletani hanno inoltre chiesto una profonda revisione dell’attuale sistema delle concessioni aeroportuali e maggiori garanzie di trasparenza nelle procedure di assegnazione delle stesse, oltre ad un rigoroso controllo di quelle in atto.

Il Comitato dopo anni di approfondimento sulle sperequazioni del sistema aeroportuale ha chiesto infine a gran voce alla Commissione ed ai suoi componenti che con il riordino del PNA si vengano a creare posti di lavoro e sviluppo socio economico anche al Sud attraverso un’equa localizzazione sul territorio nazionale di infrastrutture del trasporto".