giovedì 25 giugno 2020 11:52 Età: 4 yrs

Aerolinee low cost, ENAC, i tanti accordi co-marketing e le tariffe stralciate

Categoria: Aeroporti, Archivio, Dossier, Low cost, Std ICAO ENAC, Comitati , Aerolinee, Aviation topics

 

Una specifica indagine era stata avviata nel lontano 2005!

Era il 2005, il 17 Marzo, quando ENAC con un comunicato stampa informava l'apertura di una “indagine conoscitiva sui rapporti tra aeroporti e compagnie aeree”.

Il testo era in seguente:

“L’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile rende noto di aver ripreso il programma di verifiche sui rapporti economici che legano gli aeroporti nazionali ad alcune compagnie aeree tradizionali e low cost.

Obiettivo dell’indagine è l’acquisizione di informazioni su politiche commerciali adottate dai gestori aeroportuali in tema di tariffe di handling (servizi a terra) applicate ai vettori utenti degli aeroporti; verifica della correttezza ed imparzialità delle tariffe applicate; valutazione della trasparenza degli incentivi di marketing corrisposti dai gestori ai vettori in modo da favorire l’apertura di nuove rotte.

L’analisi di tali aspetti è volta a garantire una corretta concorrenza nel mercato del trasporto aereo e ad escludere sconti che possano gravare sui costi della comunità qualora tali sconti vengano praticati da società di gestione con capitale a partecipazione pubblica”.

Quali sono stati i risultati se, dopo 15 anni il Corriere della Sera, lo scorso 20 Giugno, con l'articolo “Alitalia e l'accusa agli aeroporti: Basta discriminazioni tariffarie a favore delle low cost” ha illustrato uno scenario caotico?

Quattro giorni prima, il 16 Giugno sullo stesso Corsera l'articolo “Aerei, le low cost in Italia grazie  a 391 milioni di incentivi all’anno”, aveva inquadrato, nel dettaglio, i costi, i patti e la mancata trasparenza.

Una realtà operativa del tutto anticompetitiva, causata dei numerosi accordi di co-marketing intercorsi tra Enti, aziende pubbliche e para-pubbliche con vettori low cost.

Negli ultimi 15 anni il divario concorrenziale, nel corso del tempo, è progressivamente squilibrato senza che alcuno, in Italia e nella UE, fatto salvo alcune interrogazioni parlamentari, avesse posto interventi e misure correttive. In attesa di un qualche riscontro, intanto, sarebbe utile conoscere i risultati di quella indagine ENAC.