venerdì 05 giugno 2020 17:42 Età: 4 yrs

Emergenza COVID-19 a bordo, ENAC e quel metro di separazione!

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Archivio, Dossier, Ambiente, Low cost, Std ICAO ENAC, Comitati , Aerolinee, Aviation topics

 

Chi deve applicare le misure di tutela dal contagio? Il passeggero e/o la aerolinea?

La “stringente” normativa del metro di separazione, rappresenta una severa imposizione impraticabile per ragioni di load factor, peraltro prossima ad essere dismessa con un ampio e/o liberalizzato utilizzo dei sedili, che i manager delle aerlinee hanno auspicato presso autorità aeronautiche e governi?

Non è forse vero, sostiene il mondo delle organizzazioni delle aerolinee e del trasporto quali aereo quali IATA, ICAO, EASA, FAA, NASA, ecc., che l'utilizzo dei filtri HEPA - High Efficiency Particulate Air filter, anche “filtro anti-particolato ad alta efficienza” installato sulle “moderne” flotte di velivoli commerciali (ma anche su condizionatori, aspirapoveri e tanto altro) rendono salubre la qualità dell'aria in cabina passeggeri/piloti?

In attesa di capire l'avvicendarsi dei prossimi eventi, dinnanzi alla prospettata risoluzione delle problematiche dell'emergenza “sanitaria” del COVID-19 e la ripresa dei voli con il rilancio dell'economia e delle attività industriali, segnaliamo la nota informativa diffusa da ENAC: “Coronavirus COVID-19: informazioni ai passeggeri” del 5 Giugno on-line sul sito web dello stesso ENTE Italiano:

“Si precisa che l’ENAC, così come previsto dal DPCM del 17 maggio 2020, non è responsabile del rispetto delle misure sanitarie ivi imposte che prevedono il distanziamento nella misura di 1 mt. tra i passeggeri.

Ai sensi dell'all. 15 del suindicato DPCM, in vigore fino al 14 giugno, TUTTI i vettori operanti in Italia, indipendentemente dalla nazionalità sono tenuti all'obbligo di tale distanziamento.

Dopo il 14 giugno, in mancanza di diverse indicazioni del Ministero della salute, in Italia si applicheranno le Linee guida EASA, le quali non sono prescrittive, ma suggeriscono che, ove possibile, si debba rispettare a bordo la distanza di 1.5 mt. 

I vettori che vendono tutti i posti da ora al 14 giugno senza tenere conto dell'obbligo di distanziamento lo fanno a rischio di sanzione (che viene accertata all'arrivo in Italia, e quindi a posteriori) anche penale. 

L'ENAC provvede prontamente a verificare e segnalare al Ministero della salute i casi sospetti che si evincono dal numero maggiore di passeggeri rispetto al coefficiente consentito dell'aeromobile.

I componenti di nuclei familiari conviventi possono sedere vicini.

Inoltre con nota del Direttore Generale ENAC-DG-26/05/2020-0051694-P - Obbligo del rispetto del distanziamento interpersonale a bordo degli aeromobili, negli aeromobili che hanno configurazione con due file di sedili da tre posti, in base a quanto stabilito nell'all. 15 del DPCM 17 maggio 2020, se i sedili sono disposti nella direzione di marcia dell'aeromobile, può non essere rispettato il distanziamento verticale perché i passeggeri sono separati dallo schienale e si danno le spalle (cioè non si trovano faccia a faccia). A queste condizioni si può lasciare libero il sedile di mezzo e occupare tutte le file dell'aeromobile.

Rimane fermo l'obbligo di indossare la mascherina per tutto il viaggio.

Non esistono deroghe se non per i voli di rimpatrio coordinati da Maeci (concessa da Ministero della salute)”.