mercoledì 06 maggio 2020 15:33 Età: 4 yrs

ENAV, tra nuovo management e scenari industriali futuri

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Archivio, Dossier, Low cost, Std ICAO ENAC, Comitati , Aerolinee, Aviation topics

 

Una interrogazione rivela una situazione “precaria!

Nel COVID-19 Time, il calo del traffico in sorvolo e la drastica riduzione del numero di decolli ed atterraggi, con relative mancate riscossioni delle tariffe, inquadrano una realtà, che, a fronte dei dividenti distribuiti negli ultimi anni, necessitano una policy aziendale in grado di sostenere una ristrutturazione complessiva di “impianti, processi, procedure” e un ri-assetto industriale.

L'interrogazione è stata presentata dal senatore Massimo Ruspandini (FdI)

"Ai ministri dell'Economia e delle finanze e delle Infrastrutture e dei trasporti. 

Premesso che:

Enav è la società per azioni che gestisce, attraverso i 4 centri di controllo d'area e le torri di controllo sugli aeroporti di competenza, il traffico civile nell'ambito dello spazio aereo di spettanza italiana;

la società, dal 26 luglio 2016 quotata in Borsa a seguito del collocamento sul mercato azionario del 46,7 per cento del proprio capitale, è controllata dal ministero dell'Economia e finanze-Mef- (che ne detiene il 53,3 per cento del restante capitale) e vigilata dall'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) e dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit);

nel triennio 2016-2018, il Gruppo Enav, che ad oggi consta di circa 4200 dipendenti, ha distribuito dividendi per un valore complessivo pari ad Euro 304,5 milioni;

il consiglio di amministrazione di Enav, riunitosi nella seduta consiliare del 12 marzo 2020, ha approvato il progetto di bilancio relativo all'annualità 2019 ed il bilancio consolidato di gruppo con il quale, a fronte di ricavi consolidati pari ad Euro 902,9 milioni, è stato realizzato un utile consolidato di 118,3 milioni di Euro: la proposta di distribuzione del dividendo, per l'annualità 2019, è pari a 113,2 milioni di Euro;

dal mese di marzo la gravissima ed imprevedibile situazione emergenziale derivante dal noto Covid-19 e le connesse misure nazionali ed internazionali di contenimento e di gestione del virus stanno determinando a livello mondiale, oltre che uno scenario socio-economico in continua evoluzione, un 'costo economico' enorme ed inevitabile;

sia a livello nazionale che transfrontaliero il settore maggiormente colpito è senza ombra di dubbio quello del trasporto aereo dove, a livello mondiale, su 170 vettori, solo 60 continuano ad operare e riducendo sino al 95 per cento i collegamenti aerei previsti prima dell'insorgenza delle patologie virali derivanti dal Covid-19;

Eurocontrol, l'organizzazione intergovernativa civile a cui partecipano gli Stati europei al fine di sviluppare e mantenere un efficiente sistema di controllo del traffico a livello europeo, ha registrato dal 15 marzo al 15 aprile 2020, sullo spazio italiano, una riduzione del traffico di quasi il 90 per cento rispetto allo scorso anno: detta organizzazione stima, nel cosiddetto 'worst scenario' per l'annualità 2020, una riduzione media del volato di circa il 50 per cento rispetto alla passata annualità;

l'evidenziata crisi del trasporto aereo impatta enormemente sul business di Enav in quanto i relativi ricavi derivano dai cosiddetti servizi di traffico aereo erogati che si suddividono in: servizi di rotta (relativi al sorvolo dello spazio italiano) e servizi di terminale (riconducibili al controllo del traffico in fase di avvicinamento, decollo o atterraggio con riferimento agli aeroporti nazionali);

gli Stati membri di Eurocontrol, al fine di supportare le compagnie aeree che operano in Europa, hanno disposto un rinvio dei relativi pagamenti delle tasse di controllo del traffico aereo, per un valore di 1,13 miliardi di Euro, sino a novembre del 2020: detta posticipazione dei pagamenti determina per gli 'Air Navigation Service Provider' europei e, quindi, per Enav una significativa difficoltà nel mantenere stabilità finanziaria;

l'indubbia contrazione dei ricavi di Enav, derivante dalla citata riduzione dei flussi di traffico aereo, e l'incertezza finanziaria per il mancato incasso sino a novembre 2020 delle tasse per il controllo del traffico aereo impongono delle 'azioni di governance' immediate che presuppongono una approfondita conoscenza sia della situazione economico-finanziaria di Enav che del business aziendale e dei relativi meccanismi di funzionamento, estremamente complessi in relazione all'attività svolta, notoriamente 'safety for life';

quanto rappresentato impone, vista anche la strategicità per il 'sistema Italia' del controllo del traffico aereo, di far gestire agli attuali vertici di Enav la situazione di emergenza venutasi a creare che, nel breve periodo, potrebbe portare a significative ricadute sugli attuali livelli occupazionali;

sembrerebbe, invece, che l'attuale compagine governativa, a differenza delle altre società partecipate dal ministro dell'Economia e delle finanze, abbia designato per Enav, sia un nuovo amministratore delegato che un nuovo presidente nonostante: un mercato di riferimento esposto ad una crisi senza precedenti, stante il calo dei flussi di traffico aereo esposti; 

la necessità di dare corso, con la massima celerità, alle menzionate 'azioni di governance', che andranno ad impattare anche sul piano industriale del Gruppo Enav; 

i dividendi distribuiti in questi anni al ministero controllante; 

la qualità dei servizi di traffico aereo erogati per i quali, per il 2019, a fronte di un obiettivo di rotta pari a 0,11 minuti di ritardo per volo assistito, Enav ha registrato un risultato pari a 0,021 minuti/volo, a fronte di un dato medio dei maggiori partner europei di 0,9 minuti di ritardo per volo; la continua implementazione tecnologica orientata sia ad una massimizzazione della safety aerea che ad una maggiore efficienza del controllo del traffico aereo; 

le iniziative finalizzate alla tutela ambientale; 

la costante riduzione dei costi esterni attraverso procedure di appalto orientate alla massima trasparenza e concorrenzialità,

si chiede di sapere se, con riferimento al designato consiglio di amministrazione di Enav, i ministri in indirizzo non ritengano di ritirare l'attuale lista riformulandola per assicurare la continuità di governance, considerato che tale soluzione è l'unica azione idonea a permettere la protezione del personale, del business e degli interessi degli azionisti, stante la necessità di porre in essere azioni d'intervento immediate che sono possibili solo ed esclusivamente sulla base di una solida e profonda conoscenza della società, che non può aversi da parte chi subentrasse con il cambio dei vertici e dell'intero attuale consiglio di amministrazione di Enav".