martedì 29 settembre 2020 17:05 Età: 4 yrs

Traffico aereo e COVID19, taglio dei voli e licenziamenti

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Archivio, Dossier, Low cost, Std ICAO ENAC, Comitati , Aerolinee, Aviation topics

 

Il recupero operativo del 2019 è stimato al 2024!

La secca riduzione dei volumi di traffico mondiale ed Europeo, la crisi dell’aviazione civile in genere, con ripercussioni dirette sulle aerolinee quanto sugli aeroporti è inevitabile. Verificata nella prima fase del Lockdown, e prosegue nell'attesa di una, possibile, ulteriore fase di criticità estreme.

Aerolinee ed aeroporti hanno registratto perdite ben superiori al 50%, nel numero dei voli, nei passeggeri trasportati. . L'effetto COVID-19 ha allontanato i passeggeri dai voli e gestori aeroportuali ed i manager delle aerolinee hanno pianificato una secca riduzione del personale di volo e di terra. Cassa integrazione e taglio negli stipenti rivelano uno stato di crisi, al momento senza sbocco.

Il riscontro di agosto del traffico aereo internazionale è crollato del 92% sullo stesso mese 2019.

Dai 10 milioni di passeggeri al giorno nell'era pre virus al milione del 2020.

La stima IATA della perdita di oltre 7 milioni di posti di lavoro nell'aviazione civile è reale?

Le voragine nei bilanci delle aerolinee e dei gestori aeroportuali riflettono numeri che l'esteso supporto e finanziamenti con pur ingenti aiuti pubblici non risolvono alcunchè.

Quali scenari prospettare in attesa di quel vaccino in grado di risolvere alla radice il rischio contagi?

In Europa le principali compagnie europee come Air France, la tedesca Lufthansa e British Airways rivelano la riduzione di decine di migliaia di posti di lavoro. Una situazione analoga per le low cost EasyJet e Ryanair. Lufthansa taglierebbe 22.000 posti di lavoro, British Airways annuncia 12.000 tagli, Air Canada 19.000, Air France parla di 10.000 esuberi. EasyJet prevede di licenziare 4.500 persone, Ryanair circa 3.300.