venerdì 05 febbraio 2021 13:25 Età: 3 yrs

Trasporto aereo e COVID19, senza vaccini nessuna ripresa

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Archivio, Dossier, Low cost, Std ICAO ENAC, Comitati , Aerolinee, Aviation topics

 

Quale futuro per l'Aviazione Commerciale Italiana, Europea ed extra?

Le stime della IATA, ACI ed equivalenti associazioni ed istituti avevano previsto un livello di voli pre-Pandemia solo nel 2024, ma i riscontri di questi mesi recenti, nel quadro dei primi 6-8 mesi 2021 hanno già obbligato a rivedere al ribasso i target.

Quali politiche e sostegni devono essere adottati per agevolare un rapido ripristino dei voli? Il rischio contagi in volo ed in aeroporto e l'esigenza di voli-COVID-19 FREE, con l'adozione di passaporti sanitari, il sostegno alle aerolinee in “bancarotta”, alle sovvenzioni economiche e contratti/concessioni varie, richieste dai gestori aeroportuali, al supporto con cassa integrazione allo staff e finanziamenti alle aziende, tuttavia, si consuma una serie di iniziative, spesso contraddittorie.

A riguardo è utile proporre anche la seguente “interrogazione europea”.

 

Interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione

Articolo 138 del regolamento Silvio Berlusconi (Ppe), Antonio Tajani (Ppe), Salvatore De Meo (Ppe), Herbert Dorfmann (Ppe), Fulvio Martusciello (Ppe), Giuseppe Milazzo (Ppe), Aldo Patriciello (Ppe), Massimiliano Salini (Ppe) 

Oggetto: Covid-19 – Ritardi nella consegna dei vaccini

Nell'ambito della strategia europea per accelerare lo sviluppo, la produzione e la diffusione di vaccini efficaci e sicuri contro Covid-19, la Commissione europea ha finanziato la ricerca sui vaccini attraverso sovvenzioni ad alcune aziende farmaceutiche private, negoziando il costo delle dosi e supervisionandone la distribuzione.

L'azienda statunitense Pfizer ha tagliato la fornitura dei vaccini destinati in questi giorni all'Italia di circa il 30% della quantità stabilita, senza procedere ad una preventiva comunicazione. Lo stesso fenomeno si è ripetuto negli altri Paesi europei.

Il contratto firmato dalla Commissione europea con le aziende che producono il vaccino prevede che la fornitura di vaccini debba essere omogenea ed eventuali modifiche debbano essere comunicate con un anticipo congruo; la citata riduzione della fornitura rischia di compromettere la funzionalità del piano vaccinale.

Alla luce di quanto sopra, la Commissione europea:

1 È a conoscenza di quanto sta accadendo in Italia e nel resto dell'Unione? In caso affermativo, intende intervenire per verificare il mancato rispetto dei termini contrattuali da parte di Pfizer?

2 Intende rivelare quali clausole contenute nel contratto definiscono i termini temporali e quantitativi della distribuzione dei vaccini, ed eventualmente quali penali sono previste?

3 Quali iniziative intende adottare per ovviare alla carenza nella distribuzione delle dosi?