mercoledì 20 gennaio 2021 13:08 Età: 3 yrs

Aeroporti e COVID-19: una interrogazione anche sui due scali “toscani”

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Archivio, Dossier, Ambiente, Imp. acustico, Imp. gassoso, Piani di rischio, Std ICAO ENAC, Comitati

 

Prosegue la serie di “interventi parlamentari” sulle crisi indotte dalla Pandemia

Il repentino e costante calo del traffico aereo e le ripercussioni sull'intero sistema aeroportuale, la cassa integrazione correlata, la paralisi dell'indotto, l'attesa per le ipotizzati prossimi licenziamenti, le preoccupanti prospettive di ripresa e rilancio del settore, attese per il 2024 hanno innescato la presentazione di tante “interrogazioni parlamentari”.

Il congelamento dei masterplan, dei piani di finanziamento delle opere autorizzate sembrerebbero aver posto in secondo piano le questioni della compatibilità ambientale delle stesse, come del superamento e risoluzione delle inadempienze e “deroghe” alle conformità dei regolamenti RCEA, EASA, ICAO ed al Regolamento UE 139/2014.

La sottostante “interrogazione” ipotizza sulle possibili iniziative per sostenere e rilanciare settore nazionale e gli aeroporti toscani, predisponendo interventi per piena operatività, è stata presentata dall'onorevole Laura Cantini (Pd)

"Al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti. 

Per sapere, premesso che:

tra i tanti effetti che la pandemia sta causando si registrano gravissime perdite economiche in tutto il comparto del trasporto aeroportuale con pesantissime ripercussioni sull'indotto. Infatti, il settore aeroportuale nazionale ha registrato tra settembre 2019 e settembre 2020 un crollo del numero di passeggeri pari al 70 per cento. Ciò ha comportato un aumento del numero di lavoratori aeroportuali messi in cassa integrazione che ad oggi risultano essere più di 10.000 in tutta Italia;

la Toscana con gli scali di Firenze e Pisa ha registrato nel primo semestre 2020, secondo quanto descritto dall'amministratore delegato di Toscana Aeroporti, un calo di oltre 9 milioni di fatturato ed un calo del 70 per cento di passeggeri rispetto all'esercizio precedente;

i dati degli scali toscani hanno obbligato 'Toscana Aeroporti' a mettere in cassa integrazione circa 900 dipendenti al netto dei dipendenti che fanno riferimento alle aziende sub-concessionarie come bar, negozi e ristoranti;

il settore aeroportuale a causa del Covid-19 registrerà pesantissime perdite anche in termini di traffico turistico oltre che commerciale; infatti, a soffrire di questa situazione non saranno solo le realtà minori ma anche quelle che con il traffico turistico fanno i maggiori volumi di trasporto passeggeri. Il protrarsi di questa situazione genererà conseguenze occupazionali gravissime che avranno ripercussioni in tutta Europa oltre che in Italia;

per alleggerire la situazione 'nell'ambito del programma Garanzia Italia destinato al sostegno delle imprese italiane colpite dall'emergenza Covid-19', misura ricompresa nel 'Decreto Liquidità', Sace ha concesso a Toscana Aeroporti un finanziamento pari a 85 milioni di Euro. Il finanziamento consentirà alla Società di rafforzare i livelli di liquidità necessari per le attività aziendali e sostenere gli investimenti previsti nei siti aeroportuali di Firenze e Pisa. Si tratta di risorse significative ma sicuramente non sufficienti per sostenere la piena operatività degli scali di Firenze e Pisa e sostenere anche gli attuali livelli occupazionali–:

quali iniziative il ministro, per quanto di competenza ed alla luce dei fatti sopra esposti intenda assumere al fine di sostenere e rilanciare il settore aeroportuale nazionale ed in particolare gli aeroporti toscani, predisponendo interventi affinché gli stessi possano tornare presto alla piena operatività".