Cervinia, 26 Febbraio, è precipitato un elicottero

Con una vittima ed un ferito grave! Poche e ritardate le notizie. Lo schianto di un elicottero è avvenuto lo scorso 26 Febbraio. Il bilancio è di una vittima e un ferito grave, la località dell'incidente riportata è quella delle Cime Bianche, ad una quota intorno a 3.000 metri, in Valle d'Aosta.

L'allarme è scattato dallo stesso velivolo, con il dispositivo automatico Elt, ed i soccorsi sono arrivati, in una zona impervia, intorno alla mezzanotte.

I due occupanti, entrambi italiani, data la prossimità, sono stati trasportati in un ospedale di Berna.

I due uomini, dopo aver sciato nel pomeriggio, erano intenzionati a rientrare nel comprensorio sciistico valdostano, con un elicottero Robinson. 2 Marzo 2021

Caserta, precipita elicottero ultraleggero

Con una vittima e un ferito grave! E' accaduto domenica 28 Febbraio 2021, quando nella fase successiva al decollo a Caiazzo, in provincia di Caserta, la pilota di 50 anni alla guida di un Robinson R22-DMS, immatricolato I-D125 si schiantato al suolo nella zona del Monte Maggiore, tra Pontelatone e Bellona. L'altro occupante dell'elicottero-ultraleggero, un 68enne, ha riportato lesioni gravi è stato prontamente portato in ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta,

Gravemente danneggiato l’elicottero.

Quali le cause? Un guasto al propulsore? Il pilota avrebbe tentato un atterraggio d'emergenza, senza successo. L’ANSV ha aperto un’inchiesta  di sicurezza e ed un investigatore sta analizzando le dinamiche.

L'intervento dei vigili del fuoco dei carabinieri non ha potuto che constatare gli eventi e recuperare il corpo della vittima. 1 marzo 2021

Mosca, Boeing 777-300 atterra in emergenza per avaria motore: GE 90

Inconveniente “engine out” ad un propulsore, ma è nella casistica/statistica! Stavolta la procedura “one engine out” ha coinvolto un propulsore General Electric – GE 90 115 B – ed il Boeing 777-300 della Rossiya, aerolinea cargo, è atterrato su una pista 24 Left dell'aeroporto Moscow Sheremetyevo – Russia.

Dopo essere decollato dall'aeroporto di Hong Kong-Chek Lap Kok International Airport (HKG/VHHH), il volo FG-4520, Boeing 777-300, immatricolato EI-GET, nella giornata di sabato 26 Febbraio, era in discesa a Mosca, per uno scalo intermedio, con destinazione finale Madrid.

Nelle fasi di discesa sullo scalo della capitale russa l'equipaggio ha rilevato un malfunzionamento al sistema di controllo del motore sinistro. Nello specifico del FADEC (Full Authority Digital Engine Control), che ha reso inoperativo lo stesso propulsore.

L'atterraggio è risultato regolare. Sono in corso investigazioni sul malfunzionamento/avaria. 26 Febbraio 2021

Dopo i due casi PW Pratt&Whitney la FAA emana una ulteriore EAD

Sono interessati: W4074, PW4074D, PW4077, PW4077D, PW4084D, PW4090, e PW4090-3 mode.

Il contesto è successivo al Boeing 747-400 cargo, con un motore Pratt&Whitney 4056 perde pezzi dopo il decollo e del Boeing 777-200 e dell'esplosione del propulsore Pratt & Whitney PW 4000, dopo il decollo da Denver-USA lo scorso sabato 20 Febbraio 2021.

Alla iniziale Emergency Directive della FAA, che riguardava i propulsori Pratt & Whitney PW 4000, disponendo ispezioni dettagliate. Attivando ispezioni dettagliate per PW 4000 installati sulla flotta Boeing 777-200. Una flotta di 128 velivoli.

La flotta interessata dall'ulteriore EAD FAA, dopo due giorni, ha esteso l'Emergency Airworthiness Directive EAD-2021-05-51 alla seguenti tipologia di propulsori:

“Feb 23rd 2021 the FAA released their Emergency Airworthiness Directive EAD-2021-05-51 for:

all PW4074, PW4074D, PW4077, PW4077D, PW4084D, PW4090, and PW4090-3 model turbofan engines.

The FAA argues: "This emergency AD was prompted by the in-flight failure of a 1st-stage low-pressure compressor (LPC) blade on a PW4077 model turbofan engine resulting in an engine fire during flight. This condition, if not addressed, could result in 1st-stage LPC blade release, damage to the engine, and damage to the airplane." The EAD requires operators to "Before further flight, perform a thermal acoustic image (TAI) inspection of the 1st-stage LPC blades for cracks using a method approved by the FAA." If any 1st-stage LPC blade fails the inspection, remove the blade from service and replace with a part eligible for installation before further flight”.

La serie dei propulsori PW 4000 coinvolge le seguenti flotte:

- PW4000-94: Boeing 747-400 · Boeing 767-200/-300 · Boeing MD-11 · Airbus A300-600 · Airbus A310-300

- PW4000-100: Airbus A330-300 · Airbus A330-200 · Airbus A330-200F

- PW4000-112: Boeing 777-200 · Boeing 777-200ER · Boeing 777-300. 25 Febbraio 2021

 

Boeing 747-400 cargo, motore Pratt&Whitney 4056 perde pezzi dopo il decollo

Dutch Safety Board (DSB) ha aperto una inchiesta, si attendono I primi risultati! E' accaduto sabato 20 febbraio 2021, un B-747/400 BCF Longtail Aviation volo LGT5504, il propulsore n.1 è esploso - uncontained engine failure – e frammenti e spezzoni di palette della turbina sono state lanciate nell'aria per precipitare sul villaggio di Meerssen, a circa 2 km dalla fine pista 21 dell'aeroporto di Maastricht (Olanda).

Il volo con destinazione New York JFK,NY (USA) era nella fase di decollo inziale alla quota di 1400 piedi quando si è verificato l'incidente al motore esterno alare di sinistra.

Erano le ore 16.20 locali e, dopo aver raggiunto la quota di 10000 piedi (FL 100), dopo aver scaricato carburante è dirottato su uno scalo alternato, atterrando sulla pista 22 di Liegi.

Il Boeing 747-400 è atterrato in emergenza , comunque in piena sicurezza.

Spezzoni di palette della turbina sono precipitate, causando due feriti, sfiorandone altre e colpendo alcune auto al suolo.

The Dutch Onderzoeksraad/Dutch Safety Board (DSB) opened an "exploratory investigation" into the occurrence.

On Feb 22nd 2021 the DSB reported: "Shortly after take-off from Maastricht Aachen Airport, one engine of the cargo aeroplane encountered a failure. The crew then diverted to Liege Airport in Belgium and made a safe landing. The aeroplane lost some parts of the engine above the village of Meerssen. This resulted in two people suffering from minor injuries and, among other things, damage to some cars. The Dutch Safety Board has started an investigation into the cause of this occurrence." (Editorial note: according to local media the second minor injury occurred, when a boy touched one of the still hot blade fragments). 24 Febbraio 2021

 

Boeing 777-200 e Pratt & Whitney PW 4000, FAA con un Emergency Directive: stop ai voli

La serie PW 4000, tuttavia, è installata anche su altre flotte! Dopo l'incidente occorso sabato 20 Febbraio alle ore 13.04 locali (20.04 UTC), volo UA 3025, un Boeing 777/200 della aerolinea United Airlines, dopo il decollo dalla pista 24 dell'aeroporto di Denver-Colorado USA, a seguito di un guasto/avaria alla paret anteriore del propulsore di destra, una parziale esplosione/incendio, alcune parti spezzoni del motore sono precipiati/piovuti al suolo.

L'impatto è avvenuto nella zona residenziale di Broomfield,CO, localizzata a circa 16 miglia ad ovest della pista di Denver, nella 13 strada e di Elmwood Street, i rottami hanno colpito un tetto e case adiacenti, nel raggio di circa 2km, senza, tuttavia, colpire e/o ferire alcuna persona.

Il volo 328 United Airlines, con 231 passeggeri e 10 membri d’equipaggio era diretto ad Honolulu-Hawaii. e, dopo aver interrotto la salita a 13000 piedi, è rientrato con un atterraggio di emergenza sulla pista 26 dopo 23 minuti dal decollo.

Non sono stati registrati feriti neppure tra gli occupanti del velivolo.

L'ente NTSB - National Transportation Safety Board – USA, in una prima ispezione ha rilevato la “frattura” di due fan blades – palette del rotore/compressore ed estese danneggiamenti sulle restanti:

The initial examination of the airplane indicated most of the damage was confined to the number 2 engine; the airplane sustained minor damage. The examination and documentation of the airplane is ongoing.

The initial examination of the Pratt & Whitney PW4077 engine revealed:

- The inlet and cowling separated from the engine

- Two fan blades were fractured:

- One fan blade was fractured near the root

- An adjacent fan blade was fractured about mid-span

- A portion of one blade was imbedded in the containment ring

- The remainder of the fan blades exhibited damage to the tips and leading edges.

La FAA-Federal Aviation Administration USA ha emanato una specifica Emergency Directive su questa tipologia di propulsori Pratt & Whitney PW 4000, disponendo ispezioni dettagliate.

La flotta del Boeing 777-200 interessata è di 128 velivoli.

Le aerolinee coinvolte sarebbero, oltre alla United Airlines, le compagnie giapponesi All Nippon Airways-ANA e Japan Airlines-JAL.

Occorre, tuttavia, ricordare come la serie dei propulsori PW 4000 è installata anche sulle seguenti flotte:

- PW4000-94: Boeing 747-400 · Boeing 767-200/-300 · Boeing MD-11 · Airbus A300-600 · Airbus A310-300

- PW4000-100: Airbus A330-300 · Airbus A330-200 · Airbus A330-200F

- PW4000-112: Boeing 777-200 · Boeing 777-200ER · Boeing 777-300.

Quante sarebbero quindi le aerolinee interessate? Quanti gli aeromobili coinvolti? 23 Febbraio 2021

Rapporto Preliminare: incidente Sriwijaya Boeing 737-524 Giacarta

Il 10 febbraio 2021 il KNKT indonesiano ha divulgato il suo rapporto preliminare.

Incidente: Sriwijaya B735 a Giacarta il 9 gennaio 2021, ha perso quota e ha colpito il Mar di Giava

 

Il 10 febbraio 2021 il KNKT indonesiano ha pubblicato il suo rapporto preliminare.

 

Il KNKT ha riferito: "Al momento dell'emissione di questo rapporto preliminare, l'unità di memoria del Cockpit Voice Recorder (CVR) non è stata recuperata e la ricerca continua".

 

Il KNKT ha riportato la sequenza degli eventi a bordo dell'aereo fino ad ora nota:

 

Il 9 gennaio 2021, un Boeing 737-500, registrazione PK-CLC, era operato da PT. Sriwijaya Air su un volo di linea passeggeri dall'aeroporto internazionale Soekarno-Hatta (WIII), Jakarta1, all'aeroporto internazionale Supadio (WIOO), Pontianak. Il numero del volo era SJY182. Secondo il piano di volo presentato, la durata del carburante era di 3 ore e 50 minuti.

 

Alle 0736 UTC (1436 LT) in condizioni di luce diurna, il volo SJY182 è partito dalla pista 25R di Jakarta. C'erano due piloti, quattro assistenti di volo e 56 passeggeri a bordo dell'aereo.

 

Alle 14:36:46 LT, il pilota SJY182 ha contattato il controllore Terminal East (TE) ed è stato istruito "SJY182 identificato alla partenza, tramite SID (Standard Instrument Departure) livello di salita senza restrizioni 290". L'istruzione è stata riletta dal pilota.

 

Alle 14:36:51 LT, i dati del Flight Data Recorder (FDR) hanno registrato che il sistema Autopilot (AP) si è attivato a un'altitudine di 1.980 piedi.

 

Alle 14:38:42 LT, i dati FDR hanno registrato che quando l'aereo ha superato 8.150 piedi, la leva di spinta del motore sinistro ha iniziato a ridursi, mentre la posizione della leva di spinta del motore destro è rimasta. I dati FDR hanno anche registrato che il motore sinistro N1 stava diminuendo mentre il motore destro N1 è rimasto.

 

Alle 14:38:51 LT, il pilota SJY182 ha richiesto al controller TE un cambio di rotta a 075 gradi per evitare le condizioni meteorologiche e il controller TE ha approvato la richiesta.

 

Alle 14:39:01 LT, il controllore TE ha ordinato al pilota SJY182 di interrompere la loro salita a 11.000 piedi per evitare conflitti con un altro aereo con la stessa destinazione che stava partendo dalla pista 25L. L'istruzione è stata riletta dal pilota SJY182.

 

Alle 14:39:47 LT, i dati FDR hanno registrato l'altitudine dell'aereo di circa 10.600 piedi con una prua di 046 gradi e in continua diminuzione (cioè, l'aereo stava girando a sinistra). La leva di spinta del motore sinistro continuava a diminuire. La leva di spinta del motore destro è rimasta.

 

Alle 14:39:54 LT, il controller TE ha istruito SJY182 a salire a un'altitudine di 13.000 piedi e l'istruzione è stata riletta da un pilota SJY182 alle 14:39:59 LT. Questa è stata l'ultima trasmissione radio registrata del volo.

 

Alle 14:40:05 LT, i dati FDR hanno registrato l'altitudine dell'aereo era di circa 10.900 piedi, che era l'altitudine più alta registrata nel FDR prima che l'aereo iniziasse la sua discesa. Il sistema AP si è quindi disinnestato a quel punto con una rotta di 016 gradi, l'angolo di beccheggio era di circa 4,5 gradi con il muso in alto e l'aereo ha rotolato a sinistra di oltre 45 gradi. La posizione della leva di spinta del motore sinistro ha continuato a diminuire mentre la leva di spinta del motore destro è rimasta.

 

Alle 14:40:10 LT, i dati FDR hanno registrato il disinnesto del sistema di acceleratore automatico (A / T) e l'angolo di beccheggio era superiore a 10 ¢ X naso verso il basso. Circa 20 secondi dopo, FDR ha interrotto la registrazione. L'ultima coordinata del velivolo registrata era 5 ° 57'56.21 "S 106 ° 34'24.86" E

 

Alle 14:40:37 LT, il controller TE ha chiamato SJY182 per richiedere la rotta dell'aereo ma non ha ricevuto alcuna risposta dal pilota. Alle 14:40:48 LT, l'obiettivo del radar dell'aereo è scomparso dallo schermo radar del controller TE.

 

Alle 14:40:46 LT, il controller TE ha nuovamente chiamato SJY182 ma non ha ricevuto alcuna risposta dal pilota. Il controller TE ha quindi messo un vettore di misurazione sull'ultima posizione nota di SJY182 e ha informato il supervisore della scomparsa di SJY182. Il supervisore ha quindi segnalato il fatto al responsabile operativo.

 

Il controller TE ha ripetutamente chiamato SJY182 diverse volte e ha anche chiesto ad altri velivoli che volavano vicino all'ultima posizione nota di SJY182 di chiamare SJY182. Il controller TE ha quindi attivato la frequenza di emergenza di 121,5 MHz e ha chiamato SJY182 su quella frequenza. Tutti gli sforzi non hanno avuto successo per ottenere alcuna risposta dal pilota SJY182.

 

Circa 1455 LT, il responsabile dell'operazione ha segnalato il fatto all'agenzia indonesiana di ricerca e salvataggio (Badan Nasional Pencarian dan Pertolongan / BNPP).

 

A 1542 LT, il fornitore di servizi di traffico aereo (ATS) ha dichiarato la fase di incertezza (INCERFA) del SJY182. La fase di pericolo di SJY182 (DESTRESFA) è stata successivamente dichiarata a 1643 LT.

 

Il capitano (54, ATPL, 17.904 ore totali, 9.023 ore di tipo) è stato assistito da un primo ufficiale (34, CPL, 5.107 ore totali, 4.957 ore di tipo). L'aereo, prodotto il 31 maggio 1994, aveva accumulato 62.983 ore di volo in 40.383 cicli di volo da quando era nuovo. Il registro tecnico del velivolo mostrava due voci recenti:

 

- Segui le indicazioni sull'esperienza operativa.

- Rivedere gli aiuti alla formazione.

- Consapevolezza della posizione dell'aeromobile, dell'assetto, dei sistemi dell'aeromobile mediante il monitoraggio attivo dello stato dell'aeromobile in ogni fase del volo.

- La consapevolezza della configurazione dell'aeromobile, della posizione della leva di spinta / impostazione della potenza e delle modalità del sistema di controllo del volo, ogni volta che l'aereo devia dallo stato previsto deve essere corretta immediatamente.

- L'equipaggio della cabina di pilotaggio è responsabile dell'inserimento di resoconti chiari e accurati di eventuali discrepanze, inclusi eventuali incidenti o osservazioni di anomalie nell'AML, l'uso di FRM (737NG) e / o la descrizione esauriente delle informazioni sulle discrepanze.

 

Il 28 gennaio 2021, la Divisione Standard, Qualità e Addestramento di Sriwijaya Air ha incluso l'addestramento per il recupero dei disturbi come parte del programma di formazione nel successivo Line Oriented Flight Training (LOFT) - Pilot Proficiency Check (PPC).

 

Il 2 febbraio 2021, la Divisione Qualità e Sicurezza di Sriwijaya Air ha emesso raccomandazioni sulla sicurezza alla sua Direzione Operativa e Direzione Tecnica. (dettagli in allegato alla relazione preliminare)

 

(Nota editoriale: non si fa menzione di alcun input di controllo manuale da parte dell'equipaggio nell'intero rapporto preliminare, non ci sono nemmeno informazioni sui parametri del motore sinistro). 16 Febbraio 2021

Domenica 14 Febbraio, precipita anfibio, due vittime

Indaga l'ANSV! L'incidente è avvenuto nel pomeriggio della domenica, intorno alle 17.30 locali nei pressi di strada al Salto, in località Buccella, vicino al Ticino.

Dopo il decollo dall'aviosuperficie Leonardo da Vinci di Cascina Scoglio, il campo di volo tra la frazione Morsella di Vigevano e Parona, l’aeromobile SeaMax M22 anfibio, immatricolato I-7608, si è schiantato in località Buccella, comune di Vigevano (PV). Nell'impatto il velivolo è andato distrutto, con la morte dei due occupanti, il pilota di 72 anni, il passeggero di 25anni.

Il pilota – riportano i media locali - era appassionato di volo sportivo, operava da almeno 45 anni, era istruttore di volo ed era titolare dell'idrovolante e di alcuni ultraleggeri.

L'intervento dell'elisoccorso, di un'ambulanza non ha potuto che registrare gli eventi conclusivi del volo. Non sono note le cause, la fase del volo, questioni sulle quali indagherà l'investigatore nominato dall'ANSV. 15 Febbraio 2021

Indonesia, incidente Boeing 737-524, primi riscontri e interrogativi

Investigazioni in stallo, ma le evidenze confermano l'urgenza di specifiche ispezioni! Una flotta che dalla prima versione 737-100 a quella 737-8/900 MAX, alle NG (New Generation), alle varianti militari prodotte dal 1967, ha un primato ineguagliabile: quasi 11.000 consegnati e quasi 5000 da consegnare. Quanti di questi sono ancora operativi nei vari Continenti del Pianeta?

Ecco perché diventa inevitabile analizzare ognuno di questi incidenti.

Dopo le criticità associate al Boeing 737-8/900 MAX ed alle complicazioni della ripresa dei voli, avvenuto a seguito della messa a terra di questa versione del Boeing 737, ecco come l'alert attuale, dopo l'incidente occorso all'Aerolinea Sriwijaya, inabissatosi in mare con 62 vittime evidenzia problematiche ancora più ampie.

Stanno emergendo evidenze che potrebbero coinvolgere altre tipologie dei Boeing 737, non solo uno specifico aereo, ma la versione -500 delle stessa aerolinea?

Lo scorso 9 Gennaio 2021, dopo il decollo dall'aeroporto Jakarta verso Pontianak (Indonesia) con 56 passeggeri e 6 membri di equipaggio, mentre in salita per FL 290, attraversando 10,800 piedi sul mare, causa una sostanzale perdita di controllo, il Boeing 737-524 ha perso quota, precipitando nel mare di Java.

Un incidente che ha portato il Boeing, in quaranta secondi ad impattare il mare, con un rateo di picchiata oltre 26mila/piedi al minuto.

Le investigazioni attivate da parte della Boeing, FAA, NTSB e del Ministero Agenzia di Safety Indonesiani - Komite Nasional Keselamatan Transportasi - KNKT ,con il recupero del Flight Data Recorder (FDR) e la difficoltà – probabilmente l'impraticabilità - di reperire il Cockpit Voice Recorder (CVR), sono in attesa di acquisire risultanze utili sono state intraprese

ispezioni sulle serie Boeing 737-300, 737-400 e 737-500 operative in Indonesia.

 

Le inchieste in atto, dopo aver recuperato i rottami localizzati in uno spazio di 110x80 metri ad una profondità tra 16 e 23 metri, hanno inquadrato alcuni interrogativi, precisamente:

- l'ipotesi di un malfunzionamento nel sistema automanetta che regola la potenza/spinta dei due propulsori, con una asimmetria della spinta;

- nessuna evidenza di una esplosione;

- nessun riscontro del velivolo spezzatosi prima dell'impatto con il mare;

- i due propulsori erano operativi fino all'impatto con l'acqua;

- la presenza dei cumulinembi era sparsa e localizzata, non costituiva pericolo di sorta.

Nel Novembre 2020 il velivolo aveva ottenuto il certificato di aeronavigabilità con scadenza 17 Dicembre 2021, secondo quanto disposto dalla Airworthiness Directive AD 2020-14-03 della FAA il 24 Luglio 2020, riguardante lesioni:

- “fatigue cracking on the left nacelle support overwing fitting flange fastener hole, and ensured within the November 2020 examination that this AD had been followed”.

Il Ministero Indonesiano aveva attestato:

- "it was confirmed that the Sriwijaya Air SJ 182 aircraft was in an airworthy condition before flying." 4 Febbraio 2021

 

Aviazione Commerciale 2019: l'Aviation Safety Network (ASN) Report

La sintesi degli “incidenti” proposta da A.S.N.. Secondo le statistiche pubblicate oggi dall'Aviation Safety Network (ASN), l'industria aerea internazionale nel 2020 ha subito otto incidenti mortali che hanno provocato 314 decessi, entrambi al di sotto della media quinquennale del settore.

Tra i totali del 2020 sono inclusi due eventi in cui aerei di linea sono stati inavvertitamente abbattuti, uccidendo 182 passeggeri ed equipaggio.

Otto incidenti mortali sono i meno registrati per un anno intero.

L'anno più sicuro nella storia dell'aviazione è stato il 2017 con 10 incidenti mortali e 44 vite perse.

La pandemia globale COVID-19 ha avuto un grave impatto sul settore dell'aviazione nel 2020, provocando un calo significativo del numero di voli operati. Studi di settore suggeriscono che il traffico aereo mondiale nel 2020 era circa la metà di quello del 2019. L'anno scorso sono stati operati poco più di 19 milioni di voli, che è circa lo stesso numero di quelli volati nel 1999, quando l'ASN ha registrato 43 incidenti mortali che hanno provocato 689 vittime.

Negli ultimi 20 anni sono stati apportati importanti miglioramenti alla sicurezza aerea, ma rimangono sfide significative e due di queste sono state sottolineate nel 2020: incidenti di avvicinamento e atterraggio e voli commerciali sulle zone di conflitto.

Gli incidenti in pista in Turchia e in India hanno provocato 23 vittime.

"Questi due incidenti in pista evidenziano il fatto che molto deve ancora essere fatto per prevenire gli sconfinamenti e per assicurarsi che gli ambienti delle piste seguano le raccomandazioni dell'International Civil Aviation Organization (ICAO)", ha affermato Harro Ranter, CEO di ASN.

"L'aviazione internazionale fornisce connettività economica e sociale fondamentale, ma la natura globale dell'aviazione può metterla a rischio quando i voli sorvolano zone di conflitto", ha affermato il Presidente e CEO della Fondazione Dr. Hassan Shahidi. “Tutti i paesi devono aderire alle linee guida ICAO stabilite per gli aeromobili che volano attraverso zone di conflitto. È responsabilità dello Stato fornire informazioni tempestive sui rischi alle compagnie aeree durante i conflitti militari e chiudere il proprio spazio aereo se necessario ".

Le statistiche ASN si basano su tutti gli incidenti mortali a livello mondiale di aeromobili commerciali (voli passeggeri e merci) che coinvolgono aeromobili civili il cui modello di base è stato certificato per il trasporto di 14 o più passeggeri.

L'Aviation Safety Network è un'organizzazione indipendente con sede nei Paesi Bassi. Fondata nel 1996, il suo obiettivo è fornire a chiunque abbia un interesse professionale per l'aviazione informazioni autorevoli, aggiornate, complete e affidabili sugli incidenti aerei e sulle questioni di sicurezza. ASN è un servizio esclusivo di Flight Safety Foundation. Le cifre sono state compilate utilizzando il database degli incidenti aerei di linea dell'Aviation Safety Network, il leader Internet nelle informazioni sulla sicurezza aerea. La rete per la sicurezza aerea utilizza informazioni provenienti da fonti autorevoli e ufficiali.

Maggiori informazioni:

Sito web della rete per la sicurezza aerea

Tabelle dati con elenco infortuni 2020 e statistiche

Panoramica di tutti gli incidenti mortali aerei di linea nel 2020

Reporter: iscriviti subito alla nostra mailing list per la stampa per ricevere i nostri comunicati stampa nella tua casella di posta.

Harro Ranter

la rete per la sicurezza aerea

e-mail: hr@aviation-safety.net

twitter: @AviationSafety 13 Gennaio 2021

Boeing 737-800 MAX: il risarcimento di 2,5 miliardi di Dollari USA

Come riguadagnare la fiducia dei passeggeri e staff? L'accordo raggiunto tra Boeing ed il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) per “sancire” le accuse penali riguardanti i due dipendenti che un comportamento ritenuto fraudolento nei riguardi dell'Aircraft Evaluation Group (AEG) della FAA sulla “safety” correlate ai due crash che hanno coinvolto il velivolo Boeing 737-800 MAX è ancora una questione che divide.

La cifra di 2,5 miliardi $ somma l'accusa penale di $ 243,6 milioni e 1,77 miliardi $ come compensazione ai due vettori aerei coinvolti. Per risarcire i famigliari delle vittime dell'ottobre 2018 del volo Lion Air 610 e dell'incidente del marzo 2019 del volo 302 della Ethiopian Airlines è stata creato un fondo di 500 milioni di $.

Il DOJ hanno sentenziato come il Flight Technical Pilots del Boeing 737-800 MAX abbiano frodato l'AEG della FAA sul meccanismo Maneuvering Characteristics Augmentation System (MCAS).

La modifica del sistema di controllo del volo, imputata come la causa primaria dei due incidenti, il sistema automatizzato alla fine ha portato a due incidenti, è risultato decisivo quanto rilevante al punto che, il pilota non era in grado di contrastarlo.

Il MCAS inoltre era in grado di attivarsi in progressione, anche ogni cinque secondi,, rendendo impraticabile al pilota, il controllo del velivolo.

Dinamiche spesso, se non sempre ignorate dal pilota. Misconosciute, probabilmente, anche per una inadeguata informativa sui manuali di volo. Di fronte alle iniziali segnalazioni dei piloti la Boeing avrebbe tentato di coprire gli eventuali segnalazioni.

E' un capitolo chiuso?

Quali operazioni potranno essere intraprese dalla Boeing per riguadagnare la sua reputazione “aeronautica”? Come ripristinare la sua credibilità?

La “safety” al primo posto e un cambiamento nella leadership, nella cultura e nel pensiero, non solo come operazione di marketing, mettendo in secondo piano il “profitto”, basterà? 12 Gennaio 2021

Incidenti, precipita Boeing 737-524, tre minuti dopo il decollo

E' scomparso in mare con 62 occupanti! Il volo Sriwijaya Air flight 182 era in salita, stava attraversando la quota di 10,800 piedi, a 11 miglia a nord dell'aeroporto di Jakarta-Soekarno-Hatta International Airport, era decollato alle 14.36, ore locali, dalla pista 35 Destra, il 9 Gennaio 2021.

Si è schiantato nel mare di Giava - Java Sea dopo la perdita del contatto radio e radar.

La perdita di quota è stata rapidissima, da quasi 11mila/piedi (circa 3500 metri), in quaranta secondi ha impattato il mare, con un rateo di oltre 26mila/piedi al minuto.

Il Boeing 737-524 (WL), immatricolato PK-CLC, volava da quasi 27 anni, era equipaggiato con due propulsori CFMI CF M56-3B1 ed operava sulla tratta Jakarta – Pontianak.

Le condizioni meteo, con qualche sparsa previsione di temporali, erano buone.

Quale le cause e la dinamica dell'incidente? I soccorsi hanno, intanto, recuperato numerosi rottami. Sono state identificate, ma ancora non recuperate, le due “scatole nere”. 11 Gennaio 2021

Padova, precipita ultraleggero, una vittima

L'incidente è avvenuto Sabato 28 Novembre! Stavolta lo scenario è di un velivolo Eurofly-Firefox biposto, immatricolato I-4723 ribaltato nella fase di atterraggio intorno alle 12.45 locali.

Il 52enne pilota, abitante a Due Carrare, unico occupante del biposto e sola vittima, era ai comandi dell'ultraleggero ribaltato e capovolto sulla pista dell'avio superficie di Pozzonovo, probabilmente, per una perdita di controllo.

Al momento sono ignote le cause, errore umano e/o guasto tecnico? Il pronto intervento dei sanitari del Suem, nonostante una rapida rianimazione, è risultato inutile. Sono stati coinvolti anche carabinieri e Vigili del fuoco di Este. Il velivolo ha subito danni sostanziali. 30 Novembre 2020

Flotta arzilla, Antonov 124 fuoripista in atterraggio

E' accaduto Venerdì 13 Novembre. Operava come un volo di trasferimento tra l'aeroporto di Novosibirsk (Russia) a Vienna (Austria) con 14 passeggeri a bordo. Il volo 4066 era originato dallo scalo di Seoul-Incheon in South Korea con destinazione Vienna-Schwechat.

Il cargo Volga-Dnjepr Antonov AN-124, immatricolato RA-82042, volo VI-4066, nella tratta in servizio, non aveva imbarcato merce cargo, era decollato dalla pista 25 di Novosibirsk alle 12.08 locali (05.08GMT).

Nella fase iniziale di salita, alla quota di 1800 piedi/ground, dopo aver perso il contatto radio e segnale ATC, i piloti sono rientrati per l'atterraggio. Dopo una virata a circa 3,5 miglia di distanza, sulla pista 07 e concluso con un fuori pista di 200 metri oltre la stessa, è accertata l'avaria al propulsore n.2 nella fase di decollo, una sorta di “ uncontained failure”. Gli occupanti del quadrigetto non hanno riportato ferite, gravi e sostanziali danni alla fusoliera, propulsori ed ali.

Il velivolo era equipaggiato con 4 propulsori Lotare v D-18T e aveva fatto il primo volo nel 1991. 13 Novembre 2020

Cervinia, precipita elicottero

Uno dei due occupanti è deceduto, l'altro ferito! Lo schianto sul monte Breithorn, in provincia di Aosta, è avvenuto la notte del 25 ottobre. Uno dei due uomini a bordo è deceduto, l'altro è rimasto ferito, l’elicottero R44, immatricolato I-OLLI, è precipitato nei pressi di Cervinia.

Poco prima di mezzanotte, nella zona di Cime Bianche, a quota 3000 metri, in una zona impervia lontano dalle piste di sci. Il Soccorso Alpino Valdostano e Sagf hanno raggiunto l'elicottero e recuperato i due occupanti. L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha avviato l’inchiesta di sicurezza. La visibilità sarebbe stata ridotta per la presenza di nubi in quota e per nebbia. 26 Ottobre 2020

 

Flotta arzilla, Antonov 32 fuoripista in atterraggio

Feriti i quattro membri di equipaggio! L'Antonov AN32, immatricolato OB-2120P, che è finito fuoripista il 14 Ottobre, dopo un atterraggio all'aeroporto Iquitos in Peru, aveva fatto il suo primo volo nel 1989.

Partito dallo scalo di Lima-Jorge Chavez International, il volo cargo Aer Caribe, con quattro membri di equipaggio, era in atterraggio alle ore 18.12 Z del 14 Ottobre, sulla pista 06, e aveva riportato problemi meccanici nell'estensione del carrello. Nel fuoripista laterale si sono spezzate le ali, la fusoliera si è troncata in due parti, si è attivato un rapido ed esteso incendio ed il mezzo è risultato completamente distrutto.

L'equipaggi si è salvato, anche se con ferite minori, è stato trasportato in ospedale. 16 Ottobre 2020

28 Settembre, Francia, precipita Cirrus SR-22 SE Turbo

Il Monomotore precipitato ha causato tre vittime, pilota e due occupanti. La località dello schianto è nei pressi di Doubs, in prossimità del confine svizzero, tra Berna e Ginevra, intorno alle 10.15 locali.

Il velivolo Cirrus SR-22 SE Turbo immatricolato N918SE) rimasto coinvolto è un Cirrus SR-22 SE Turbo, il quale era decollato da Caen con destinazione Besançon-La Veze.

A circa 10 km dall'atterraggio, nella fase di crociera, dopo aver perso quota, schiantandosi in un bosco. 

Il velivolo che operava per conto di Caen M C S Inc Trustee è andato completamente distrutto. 28 Settembre 2020

Pilastro-Cremona, precipita Pilatus PC 6

Incidente ad un velivolo da 9 posti utilizzato per lancio paracadutisti! Era domenica 20 Settembre, intorno alle 10.00 quando il velivolo Pilatus Porter PC6, immatricolato T7-SKY, dopo essere decollato dall'aeroclub del Migliaro, era impegnato nel lancio di paracadutisti nella frazione di Livrasco, nel comune di Castel Verde, in provincia di Cremona. Il Pilatus si sarebbe incendiato nella fase di volo. Cinque paracadutisti si sarebbero lanciati, prima dell'evento incidentale, mentre un sesto ed il pilota sarebbero rimasti incastrati a bordo.

Quali le cause e la dinamica incidentale? L'ipotesi del distacco di pezzo di ala, causata dalll'impatto con un paracadustista dovrà essere analizzata da ANSV che ha emanato uno specifico comunicato stampa con il quale informa dell'apertura di una specifica inchiesta di sicurezza.

I media riportano la testimonianza da terra: un cacciatore dopo un ascoltato una sorta di “botto” avrebbe visto il velivolo in picchiata verso il suolo, in una colonna di fumo. 21 Settembre 2020

 

Teramo, Civitella del Tronto, precipita ultraleggero

Salvi il pilota di 71anni ed il passeggero! E' accaduto oggi, sabato 19 Settemebre, nel primo pomeriggio, nel corso dell'avvicinamento all’aviosuperficie “Villa Selva Airpark”. La successiva fase di atterraggio non è avvenuta per una manovra emergenziale con atterraggio di fortuna in un terreno di stoppie. Quali le cause?

Dopo aver sbattuto e distrutto una siepe al lato di una strada di campagna, si è staccata una ruota e, dopo la fuoriscita del pilota e del passeggero di 66anni dal cockpit, il Tecnam P92 biposto si è incendiato.

L'ultraleggero pur dopo essere stato spento, con l'intervento dei vigili del fuoco, con un’autopompa e un’autobotte inviata in supporto dal Comando di Teramo, è risultato distrutto. 19 Settembre 2020

Flotta Boeing 737-800 MAX: sotto accusa la Boeing e la FAA

Solo errori di progettazione e certificazione? “The House Transportation Committee” USA ha rilasciato un “investigative report” sul “caso Boeing”. La Commissione parlamentare Usa ha riscontrato una serie di irregolarità nella progettazione dell'aereo e nei Test di prova della FAA. Il “Report” di circa 250 pagine, sono elencate le “supposte irregolarità” che avrebbero causato i due crash che hanno determinato 346 vittime.

Da Mercoledì 16 Settembre si è potuto leggere che "a disturbing pattern of technical miscalculations and troubling management misjudgments" by Boeing, combined with "numerous oversight lapses and accountability gaps by the FAA." Lion Air Flight 610 crashed in October 2018, and Ethiopian Airlines Flight 302 crashed in March 2019, both Boeing 737 Max aircraft.

"The Max crashes were not the result of a singular failure, technical mistake, or mismanaged event," the committee report says. Instead, "they were the horrific culmination of a series of faulty technical assumptions by Boeing's engineers, a lack of transparency on the part of Boeing's management, and grossly insufficient oversight by the FAA."

Il Presidente dell'”House Transportation Committee Chairman” Peter DeFazio, ha sostenuto, tra l'altro:

-"both FAA and Boeing came to the conclusion that the certification of the Max was compliant" with FAA regulations”:

- “mind-boggling."

-"The problem is it was compliant and not safe. And people died";

-"clear evidence that the current regulatory system is fundamentally flawed and needs to be repaired."

In sintesi il “Report”, sostiene, come gli incidenti potrebbero essere derivati da una:"agghiacciante culmine di una serie di presupposti tecnici errati da parte dei tecnici della Boeing, una scarsa, ridotta, trasparenza da parte del management di Boeing e una supervisione inadeguata da parte della FAA". 18 Settembre 2020

Tolmezzo FVG, deltaplano in emergenza

Una frattura per il “pilota”! E' accaduto Martedi 15 Settembre: Non riuscendo a fare quota ha tentato una atterraggio d'emergenza.

Il deltaplanista residente a Ovaro, di 40 anni, dopo il decollo dal monte Tenchia ha cercato un atterraggio di emergenza nella zona di Casera Ramaz. L'impatto con il suolo non è stato quello auspicato e il 40enne ha riportato una frattura esposta alla gamba.

L'elisoccorso della Regione FVG, le squadre di terra del Soccorso alpino della stazione di Forni Avoltri, i soccorritori della Guardia di finanza di Tolmezzo e i vigili del fuoco sono prontamente intervenuti.

Il ferito è stato elitrasportato all'ospedale di Tolmezzo. 17 Settembre 2020

10 Settembre, altro ultraleggero precipita al decollo

Salvi i due occupanti! Erano circa le 14.30 locali di Giovedì 10 Settembre, quando un Tecnam P2004 Bravo, con due occupanti, impegnato in un decollo Avio Superficie Il Falco di Mazzè – Chivasso-Torino - si è schiantato al suolo.

A bordo il pilota di 77anni ed un passeggero di 39anni, sono usciti dalla carlinga un attimo prima dell'incendio che si è propagato. L'impatto è avvenuto su una strada tra  Rondissone e Mazzè sulla strada provinciale 90. L'aereo è andato distrutto. L'incendio è stato domato dall'intervento dei Vigli del Fuoco. 11 Settembre 2020

Lodi, 5 settembre, altro ultraleggero precipita in decollo

Ancora incidenti di Aviazione Generale! Stavolta è avvenuto a Comegliano Laudense, intorno alle 15.30, in un terreno adiacente via I Maggio a circa 300 metri da un gruppo di casa. Tra covoni nei pressi di roggia e del muro di cinta del cimitero.

I vigili del fuoco di Lodi sono rapidamente intervenuti nella località in prosismità della stessa cittadina.

Come spesso accade l'incidente è occorso nella fase di decollo. La dinamica e le cause sono ancora ignote ed il 56enne pilota, ferito, è stato estratto col cockpit dagli stessi pompieri.

Alcuni testimoni avrebbero riportato come il pilota, per lo spegnimento del motore, sarebbe stato impegnato in una sorta di atterraggio in emergenza. 7 Settembre 2020

Belluno, 4 settembre, precipita ultraleggero

Due gli occupanti, ma stavolta, solo feriti! Cosa è avvenuto nella fase del decollo dal campo volo del Comune della Destra Piave? L'ultraleggero si è schiantato a Fant di Santa Giustina, nel bellunese, intorno alle 19.00 di Venerdì 4 Settembre. Il velivolo Nando Groppo Trial del Campo di volo “Fant air club” si sarebbe incendiato nell'impatto con il terreno. L'immediata richiesta di soccorsi al 118 ha fatto arrivare i Vigili del fuoco con tre mezzi e 7 uomini che hanno spento le fiamme. 5 Settembre 2020

Cosenza, 26 Agosto precipita altro velivolo

Ancora un incidente in pochi giorni, due le vittime! Da un lato l'ANSV - Agenzia nazionale sicurezza volo ha aperto una inchiesta di sicurezza a seguito dell’incidente occorso ieri 26 agosto all’aeromobile Aviamilano P-19, immatricolato I-CAVL, dall'altro la Procura di Castrovillari (Catanzaro) che ha disposto l’autopsia sui corpi dei due 66enni deceduti nello stesso incidente di Cassano allo Jonio.

Il monomotore P-19 Aviamilano si è schiantato in un aranceto, ed ha preso fuoco, con i due componenti intrappolati nell'incendio. Le cause e la dinamica conclusiva del volo saranno indagate. Il velivolo, all'origine, era partito dal Piemonte, dalla zona di Vercelli. 

Dopo una sosta/transito a Corigliano Rossano, aveva operato anche dall’aviosuperficie “Sibari Fly”. La segnalazione dell'incidente è stata fatta dal proprietario di un terreno vicino, che aveva sentito una forte esplosione.

La Spezia, scompare un deltaplano a motore

Ritrovato anche il pilota, il giorno dopo! Era partito lunedì 24 Agosto da Borghetto Vara, era diretto alle Cinque Terre. La segnalazione del mancato arrivo era stata fatta dai famigliari. L'allarme e la ricerca de vigili del fuoco non avevano portato ad una rapida identificazione del 58enne pilota e del deltaplano con ali di colore bianco ed arancione. In volo tra le 11 e le 13.00 dello stesso giorno.

L'intenzione, a detta della figlia, sarebbe stata di volare per circa 60 minuti sulla zona a mare. Era decollato dal campo base della associazione sportiva di Borghetto Vara. Il giorno dopo, 25 Agosto, è stato ritrovato, prima il mezzo, in seguito il pilota deceduto, in una zona boschiva, precipitato a pochi chilometri da casa, nei pressi di monte Bardellone, in val di Vara. 27 Agosto 2020

Flotta arzilla, Antonov 26 precipita dopo il decollo

Sette vittime su otto occupanti! L'Antonov 26B della South West Aviation operava da quasi 40anni, aveva fatto il primo volo nel 1981 e aveva a bordo 3 membri di equipaggio e 5 passeggeri.

Sabato 22 agosto l'AN26B Cargo, immatricolato YI-AZR, era in decollo dalla pista di Juba nel Sud Sudan, avrebbe perso quota impattando su una fattoria presso il quartiere Hai Referendum, a circa 3 miglia dall'inizio pista , intorno alle ore 08.30 locali (05.30z).

L'Antonov 26, trasportava un carico pannelli solari e di paghe in moneta/contanti ed aveva per destinazione l'aeroporto di Aweil, anch'esso in Sud Sudan. 25 Agosto 2020

Precipita parapendio, deceduta una 17enne

E' accaduto nella mattinata di domenica 23 Agosto! La causa del decesso, tuttavia, probabilmente, potrebbe non essere stata la perdita di controllo del parapendio o un suo malfunzionamento, ma la caduta in una canale ENAC e annegamento. La zona è la piana che da Domo porta a Villadossola, nell'alessandrino. Il corpo della ragazza recuperato dai soccorsi nel canale, probabilmente, nella fase di atterraggio, in prossimità del campo volo di frazione Siberia alle porte di Domodossola. 24 Agosto 2020

Ragusa, 18 Agosto, precipita un deltaplano

Deceduto il pilota! Dopo che l‘ANSV aveva aperto una inchiesta di sicurezza sull’incidente che, lo scorso 15 agosto, aveva coinvolto l’aliante DG-800B, immatricolato HB-2342, nel territorio di Alto Sermenza, in Valsesia, a circa 2000 metri di altitudine, ecco un nuovo incidente.

Un deltaplano a motore, in mattina all'alba (poco dopo le 06.00), mentre era in volo in un'area vicina alla pista di volo dell'Oasi del Re in prossimità di Marina di Modica, in provincia di Ragusa, si è schiantato al suolo. Il pilota, un 50enne, ha perso la vita. I soccorsi, il personale dei vigili del fuoco e 118, prontamente intervenuto ha solo potuto spegnere le fiamme, e constatare il decesso. 18 Agosto 2020

 

Ferragosto, precipita un aliante

Morto il pilota! L'incidente è avvenuto nel pomeriggio del 15 Agosto. Il velivolo è precipitato in Piemonte, fra le montagne della Valsesia (Vercelli). Il pilota è un cittadino svizzero di 70anni. I soccorsi hanno constatato l'esito dello schianto, ma, al momento non si hanno notizie dell'aeroporto di partenza, la destinazione e le dinamiche che hanno determinato l'incidente. 17 Agosto 2020

 

India, un Boeing 737- 800 fuoripista in atterraggio

La safety area (RESA) è di 93 m x 90 m. ICAO raccomanda 240 m. E' avvenuto il 7 Agosto 2020, volo 1344. Un Boeing-737-800, immatricolato VT-AXH della Air India Express, è finito oltre la finepista 10 (runway excursion), lunga 2845 metri dello scalo Kozhikode-Kerala Airport, India.

Il volo era decollato con 184 passeggeri e 7 membri di equipaggio da Dubai Airport-United Arab Emirates alle 10.15 UTC, atterrato alle ore 14.11 UTC (19.45 LT) con una procedura ILS sulla pista 10, ha proseguito la corsa oltre la stessa pista arrestandosi in un avvallamento profondo 35 metri, spezzandosi in due tronconi e incendiandosi. Al momento sono stati registrati 16 vittime ed oltre 130 feriti. Le condizioni meteo registravano vento moderato (260/12) con pioggia recente e moderata. Il velivolo era in servizio da 13 anni e 9 mesi. 7 Agosto 2020

Verbania-Piemonte, 5 Agosto: incidente ad un aliante

Il pilota è stato elitrasportato in ospedale! Il l'incidente è avvenuto nel pomeriggio di mercoledì 5 Agosto. Dopo il decollo dall’aeroporto di Calcinate del Pesce, il Standard Cirrus, immatricolato D-1251 è precipitato in una boscaglia nella zona di Piancavallo (VB). Il pilota ha potuto abbandonare la cabina del velivolo, con escoriazioni e traumi minori. L'aliante è rimasto incastrato tra i rami e gli alberi. Non si conoscono le cause dell'impatto e/o perdita di controllo del velivolo. L’ANSV ha aperto una inchiesta di sicurezza. 6 Agosto 2020

Olbia, precipita ultraleggero

In emergenza al Pevero Club di Porto Cervo! E' accaduto giovedì 30 Luglio. Incolumi i due occupanti. Era decollato dall’Aviosuperficie di San Teodoro ed ha completato il volo sul green del Pevero Club, in prossimità della buca n. 9. La causa, a detta dei due occupanti, mentre volavano all'altezza di Arzachena, dopo un iniziale malfunzionamento, sarebbe stata una avaria al propulsore.

L'atterraggio di emergenza è avvenuto sulla distesa del green del Pevero Golf Club. Danni limitati anche al velivolo, elica, motore e carrello. I frangenti della planata sul green, probabilmente, sono stati osservati dal personale e dagli ospiti della terrazza del ristorante dell’esclusivo Golf club della Costa Smeralda. 1 Agosto 2020

Parapendio disperso, trovato un corpo, sette giorni dopo

Era scomparso sabato, intorno alle 18.30 del 25 Luglio! Nelle ricerche sono intervenuti Polizia cantonale, l’Esercito,  REGA, Soccorso alpino svizzero, Guardie di confine, il Care Team e altri soccorsi. Il pilota di parapendio, un ticinese di 35 anni stava volando sulle montagne tra l’Ossola e la Svizzera. Dopo le prime ricerche, ripetute lunedì, martedì e marcoledì scorso, operazioni che si erano concentrate soprattutto in Canton Ticino (in Vallemaggia dove era stata rintracciata la cella del suo telefono. Nella giornata del venerdì 31 luglio, introno alle 11.30, è stato trovato il corpo del 34enne parapendista svizzero, domiciliato nel Locarnese.

Il ritrovamento è stato eseguito con l’impiego di un elicottero dell’esercito  Eurocopter EC635), in una zona impervia, a circa 1700 metri, della valle del Chignolasc. 31 Luglio 2020

Pavia, Giovedì 23 Luglio, precipita ultraleggero

E' Estate, ancora un incidente di A.G.! Lo schianto è avvenuto in mattinata, tra i campi in prossimità dell’autostrada A21Torino-Piacenza.

A bordo il pilota 76enne trasportato in codice giallo al San Matteo di Pavia, non sarebbe in pericolo di vita. L'impatto è avvenuto nel territorio comunale di Arena Po, nei pressi della carreggiata sud.

L'ultraleggero, mentre era in atterraggio in un campo di volo adiacente, avrebbe sbattuto contro un cavo dell'alta tensione, provocando un conseguente incendio della sterpaglia a terra nei paraggi del velivolo.

Il rapido intervento dei vigili del fuoco e dei soccorsi, in aggiunta ai tecnici dell'ENEL, ha permesso l'estinzione dell'incendio ed il ripristino della corrente elettrica. 23 Luglio 2020

Lago di Varese, precipita/ammara un aliante

E' accaduto sabato 18 Luglio! L'incidente è avvenuto intorno alle 11.30 ed ha riguardato un aliante Duo Discus T, immatricolato D-KSEI con due occupanti. L’aeromobile di traino era decollato dall’aeroporto di Calcinate del Pesce (VA), e causa un rientro immediato di cui non sono note le ragioni, il velivolo ha completato il suo volo con un ammaraggio nel Lago di Varese.

L'aliante, un tipo utilizzato per addestramento, è risultato distrutto mentre i due occupanti hanno riportato lievi ferite. L'ammaraggio “controllato?” sarebbe avvenuto nel territorio di Buguggiate. Ed è stato osservato da numerosi gitanti in riva al lago. Sono intervenuti i vigili del fuoco con il supporto del soccorso acquatico, il Reparto Volo Lombardia, il «Drago 82» e il nucleo sommozzatori di Milano, per il recuperare aliante e occupanti. ANSV ha aperto una inchiesta. 20 Luglio 2020

Roma, Sabato 10 Luglio, precipitato un elicottero ultraleggero

E' stato ritrovato sul fondale del fiume Tevere! Due le vittime, pilota e accompagnatore, dell’incidente occorso ieri 10 Luglio. L'elicottero ultraleggero era un velivolo autocostruito, immatricolato I-9679, è finito nel Tevere, nella zona di Nazzano (Roma), L’ANSV ha aver aperto l’inchiesta di sicurezza. Quali le possibili circostanze e le cause del crash in volo che lo avrebbe fatto precipitare in una zona della riserva naturale di Nazzano Romano? Alcuni testimoni, impegnati in bird-watching, lo avrebbero visto cadere nel pomeriggio, intorno alle 16.00, dopo l'impatto in volo con fili di alta tensione. 11 Luglio 2020

Roma Fiumicino, Boeing 787 in emergenza al decollo, rientra

I media rivelano: per il “cargo” è il quarto incidente in una settimana! Il Boeing 787-9 United Airlnes, immatricolato N27958, UA-2860, era decollato il 7 Luglio, ore 20.13 locali, dalla pista 25, dopo aver dichiarato emergenza ha fermato la quota di salita a livello 150. Dopo aver ridotta la velocità sotto 300 kts, ha consumato e scaricato carburante nel Tirreno, prima di portarsi all'atterraggio sulla pista 16 Destra di Fiumicino. La velocità di atterraggio è stata di 191 Kts, sopra la norma, a causa di una avaria, si sospetta, al sistema/meccanismo flap/slats. L'atterraggio è risultato regolare, senza alcuna conseguenza sull'aeromobile, che ha proseguito il rullaggio verso il parcheggio

Il Boeing 787-9 Dreamliner, è stato consegnato alla United Airlines nel Settembre 2015 con 4.8 anni di operatività. I media hanno rivelato che lo stesso aeromobile ha registrato tre altri incidenti nell'arco negli ultimi setti giorni. Era rientrato dal volo due volte dopo il decollo dall'aeroporto Narita di Tokyo-Giappone lo scorso 2 Luglio e il 3 Luglio per inconvenienti al sistema “leading edge flaps”. Di estensione e retrazione degli slats. L'ultimo incidenti lo scorso 5 Luglio a San Francisco. Da San Francisco a Chicago e quindi a Roma Fiumicino. Da Fiumicino il Boeing 787-9 aveva destinazione Newark NJ– USA. 9 Luglio 2020

Aviazione Generale e incidenti ultraleggeri: una Interrogazione

Dopo le ultime due tragedie aeree ed altri recenti inconvenienti gravi. Quanti incidenti minori e schianti al suolo sono avvenuti nel recente periodo? Quanti nl corso degli ultimi 12 mesi? Quali inchieste sono state attivate oltre a quelle dell'ANSV? Il ruolo dell'ENAC e dell'Aeroclub Italia sono alcune delle considerazioni proposte dall'interrogazione presentata dall'onorevole Carmela Grippa (M5S).

Indispensabile aprire una specifica “inchiesta parlamentare” con esperti nazionali ed EASA, extra ENAC e ANSV.

"Al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti.

Per sapere, premesso che:

nelle scorse settimane si è appreso dalla stampa di due tragedie che hanno coinvolto due ultraleggeri, aereli destinati esclusivamente al volo da diporto. In ultimo, e a pochi giorni dal velivolo biposto che si è inabissato nel Tevere a Roma, un ultraleggero con a bordo due giovani promesse del nuoto è precipitato pochi secondi dopo il decollo a Nettuno, a pochi chilometri dalla capitale. Per i due atleti non c'è stato nulla da fare. Toccando terra il piccolo aereo si è incendiato ed in pochi istanti è stato completamente avvolto dalle fiamme. Le due vittime, il pilota Gioele Rossetti, 23 anni romano, ed il passeggero Fabio Lombini, 22enne di Castrocaro Terme, erano atleti della Fin e Lombini era stato finalista anche agli europei di vasca corta a Copenaghen;

sul sito web istituzionale (www.ansv.it) dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ad oggi è possibile consultare solo il 'Rapporto informativo sull'attività svolta e sulla sicurezza dell'aviazione civile in Italia - Anno 2019'. Esso fa il punto sull'attività svolta dall'Ansv nel periodo 1° gennaio-31 dicembre 2019 e sul livello generale di sicurezza dell'aviazione civile in Italia, così come previsto dall'articolo 4, paragrafo 5, del regolamento (Ue) n. 996/2010;

tra le informazioni più significative contenute nel rapporto in questione si segnalano le seguenti: nel 2019, l'Ansv ha aperto 36 inchieste di sicurezza per incidenti/inconvenienti gravi, occorsi, in Italia, ad aeromobili civili; giova ricordare, in proposito, che un evento investigato non è sempre necessariamente catastrofico. Ansv ha altresì accreditato propri investigatori in 54 inchieste di sicurezza aperte da autorità investigative straniere a seguito di incidenti/inconvenienti gravi, occorsi all'estero, ad aeromobili civili di interesse italiano (cioè iscritti nei registri italiani o progettati/costruiti in Italia o eserciti da operatori nazionali);

il 17 novembre 2010 è entrato in vigore, con decreto del presidente della Repubblica 9 luglio 2010, n. 133, il nuovo regolamento di attuazione della legge 25 marzo 1985, n. 106, concernente la disciplina del volo da diporto o sportivo pubblicato in (Gazzetta ufficiale, serie generale, n. 193 del 19 agosto 2010 - Supplemento ordinario n. 197)–:

se il ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e quali iniziative di competenza ritenga di adottare per approfondire la sicurezza del comparto del volo diportistico nonché per chiarire le modalità dell'accaduto, anche tramite il coinvolgimento degli enti preposti alla regolamentazione, al controllo e alla sicurezza dei voli civili e, in particolare, per accertare: la proprietà dell'ultraleggero, le manutenzioni, le revisioni, i collaudi e le omologazioni dello stesso; il soggetto alla guida, il conseguimento ed il mantenimento delle idonee abilitazioni al volo da parte di quest'ultimo;

se non ritenga di avviare eventualmente una riflessione sulla necessità di adottare iniziative per modificare la normativa vigente in materia, rispetto al peso del velivolo ed alle prescrizioni di sicurezza da rispettare prima di ogni impiego". 4 Luglio 2020

 

Sabato 27 Giugno, precipita un elicottero-ultraleggero

Ferito il pilota! Un 56enne di Arta Terme (Friuli) era alla guida di un elicottero monoposto Konner, nelle campagne di Caorle nel Veneto intorno alle 16.00 quando ha tentato un atterraggio di emergenza nella zona di Caposile. La cronaca riporta come, causa una avaria al motore, incerto tra un ammaraggio sul fiume Livenza e un crash-landing su alcuni campi di granoturco, avrebbe toccato “terra” con danni sostanziali all'elicottero ultraleggero presso la Strada dei Salici,.

Sarebbe stato lo stesso pilota ad attivare i soccorsi con un telefonino. Era decollato dall'aviosuperficie di Amaro presso Tolmezzo in Friuli con destinazione Caorle. 29 Giugno 2020

Palermo, Sabato 20 Giugno, precipita elicottero

ANSV ha aperto una inchiesta sull'Eurocopter Ecureuil! L'incidente si è verificato intorno alle 12.00 nei pressi di Collesano in Provincia di Palermo. Un elicottero della società Helixcom stava operando a ridosso di una parte rocciosa, nei pressi di abitazioni, in via Isnello, quando con un boato si è registrato lo schianto su un costone.

L'Ansv (Agenzia nazionale sicurezza volo) ha aperto l'inchiesta di sicurezza sull’incidente che ha riguardato l’elicottero AS-350B3, immatricolato I-MLTA. Il pilota e l'operaio al suolo colpito da parti dell'elicottero sono stati recuperati dai soccorsi e trasportati in ospedale. Non avrebbero riportato ferite di sorta. Numerosi presenti avrebbero ripreso foto e video dell'incidente, con l'elicottero che, in parte, scivolando sulle roccie sui terreni sottostanti, si sarebbe incendiato. Spezzoni dell'elicottero sono stati trovati anche a 500 metri di distanza. 22 Giugno 2020

Domenica 31 Maggio, Nettuno – Roma, precipita ultraleggero

Dopo pochi giorni, un secondo incidente nella zona di Roma! Erano le 10.40 quando, dopo il decollo dalla pista di Nettuno, un ultraleggero Tecnam-P92S, immatricolato I-8534, della scuola di volo Crazy Fly, è precipitato. I due occupanti sono deceduti, non si ha notizia sulle eventuali cause. Il pilota era un 23enne, nell'impatto/schianto, avvenuto nella prospiciente via Avezzano, il velivolo si è incendiato. L'intervenuto dei vigili del fuoco, con cinque mezzi, i carabinieri, la polizia ed il personale medico del 118 non ha potuto che constatare il disastro. L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha aperto un'inchiesta di sicurezza. 1 Giugno 2020

Fiume Tevere, Roma, velivolo in emergenza in un ammaraggio

Un disperso, l'allievo pilota! Erano circa le 15.00 del 25 Maggio 2020 quando il Diamond DA20 C1 Eclipse, immatricolato I-DADL, con due persone a bordo, un istruttore ed un allievo, poco dopo il decollo, ha tentato un ammaraggio .

La zona del fiume Tevere, dove dopo aver toccato l'acqua, il biposto si è inabissato è quella tra via Vitorchiano e l'aeroporto dell'Urbe. Una qualche avaria (piantata motore?) al propulsore del velivolo della scuola di volo dell'Urbe, sarebbe la causa della perdita di quota ed il tentativo, in emergenza, di gestire la situazione. L'istruttore pilota, liberatosi dalle bretelle, si è salvato, mentre l'allievo, al momento, risulta ancora disperso. L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha aperto l'inchiesta di sicurezza. 26 Maggio 2020

Airbus 320 precipita nella fase di atterraggio, impatto tra le palazzine

Del tutto ignote le cause dell'avaria (?) che avrebbe reso inagibili i motori. L'incidente ha coinvolto il volo PK803, A320-2140, immatricolato AP-BLD della PIA, Pakistan International Airlines, decollato il 22 Maggio da Lahore con destinazione Karachi (Pakistan). Partito alle ore 13:05 locali era atteso a Karachi intorno alle 14:45 locali. Autorizzato all'atterraggio sulla pista 25 Sinistra, alle ore 14,.35 l'equipaggio aveva comunicato l'inizio di una riattaccata per problematiche alla mancata estensione del carrello. Avendo richiesto il rientro sulla stessa pista 25 Sinistra, procedura ILS, era stato istruito ad una prua 110° e la salita a 3000 piedi, nella successiva manovra per l'atterraggio, dopo aver segnalato il May Day per lo spegnimento dei due propulsori CFMI-CFM56-5B4/P(lost engines) era stato autorizzato all'atterraggio, a scelta, su una delle due piste.

L'Airbus 320 è precipitato sui caseggiati identificati Model Colony, palazzine multipiano, a cira 500 metri, lateralmente all'inizio pista 25 Sinistra. A bordo era imbarcato un equipaggio di otto persone e 99 passeggeri, l'aeromobile A 320-214 operava da anni e 9 mesi. Le condizioni meteo erano, sostanzialmente, buone, vento di 14 kts in asse pista. L'aeromobile si è spaccato in almeno tre tronconi, incendiandosi, in parte. Il pronto intervento sei soccorsi avrebbe salvato alcune delle persone a bordo. Non si hanno notizie di vittime tra gli abitanti del complesso di palazzine impattato nello schianto. 22 Maggio 2020

 

USA, Boeing 737 in atterraggio e una vittima al suolo, nel sedime

Anomalo incidente all'aeroporto Austin-Bergstrom (Texas). IL 7 maggio, intorno alle 20.10 locali il B-737-7H4 (WL), immatricolato N401WN, della Southwest Airlines volo WH1392 proveniente da Dallas era nella fase di atterraggio sulla pista 17 Destra. I piloti hanno riportato alle “torre” la presenza di una persona.

In seguito la vittima identificata, era un giovane di 22 anni, gli interrogativi sulla presenza non sarebbero stati ancora risolti.

La sequenza delle trasmissioni tra i piloti ed il controllore ATC di torre è stato il seguente:

20:06:49 (SWA1392): Tower, good evening, Southwest 1392, approaching JEDYE for the ILS 17R

20:06:55 (Austin Tower): Southwest 1392 ??? runway 17R, cleared to land.

20:06:59 (SWA1392): Cleared to land 17R, Southwest 1392.

20:12:17 (Austin Tower): Southwest 1392 ??? golf, taxi ??? golf-golf ??? ((possibly golf, then golf-2))

20:12:21 (SWA1392): Tower, stand by, 1392.

20:12:26 (SWA1392): Tower, tower, Southwest 1392, we believe there might be a person on the runway.

20:12:32 (Austin Tower): -west 1390, re...Delta 819 go around, uh, fly heading 175, maintain 3000

20:12:38 (Delta 819): Heading 175 at uh 3000, Delta 819

20:12:41 (Austin Tower): Southwest 1392 uh, where exactly do you see the man?

20:12:46 (SWA1392): Well they uh, they're behind us...they're behind us right now.

20:12:58 (Austin Tower): Southwest 1392 roger, so you saw them just as you touched down?

20:13:02 (SWA1392): Affirm

20:13:05 (Austin Tower): 1392 roger, your discretion taxi via golf-golf to your ???

20:13:13 (SWA1392): Tower, Southwest 1392, we're gonna turn onto golf and hold position.

20:13:17 (Austin Tower): 1392, r-

20:13:52 (Austin Tower): Any op vehicles on frequency?

20:14:35 (Austin Tower): OP200 ground, uh, two ??? are reporting that a Southwest ??? somebody possibly on runway

20:14:46 (Austin Tower): Affirmative, uh, the Southwest has parked on golf right now, they're just holding on position uh, they said when they touched down on runway 17R, they spotted somebody on foot on the runway out there.

20:15:26 (???): Affirm, I'm on ground frequency sir.

20:16:47 (Austin Tower): (mostly unclear, but may be to close runway 17R)

20:17:27 (Austin Tower): Southwest 1392, I have a number for you to copy down, the uh supervisor would like to talk to you um, just, if you have any more questions.

20:17:35 (SWA1392): And uh we're ready

20:17:36 (Austin Tower): 1392, that number is 512-***-**** ((censored for privacy))

((tower and SWA1392 continue their discussion up to 20:18:38 after SWA1392 is informed to continue taxiing) 15 Maggio 2020

Incidente ad un Cargo Fedexpress MD 11: perso un ruotino in decollo

Flotta arzilla: da quanti anni era in servizio? Il volo FX-454 Fedex Federal Express - McDonnell Douglas MD-11, immatricolato N619FE era decollato, intorno alle 12.40 locali, dalla pista 22 di San Antonio,TX con destinazione Memphis,TN (USA) con tre membri di equipaggio.

Era Lunedì 7 Aprile ed il cargo MD 11 ha continuato la salita raggiungendo la quota di crociera di FL370. In seguito è atterrato sulla pista sulla pista 18C di Memphis, circa 85 minuti dopo.

Solo un controllo di ispezione, nel corso del transito a terra dell'aeromobile è stata evidenziata la mancanza del suddetto ruotino. 9 Aprile 2020

IATA, presentato il Safety Report 2019

“Accidents” ovvero gli “incidenti aeronautici” (esclusi inconvenienti gravi e inconvenienti). La Iata (International Air Transport Association) ha reso disponibile on-line il Safety Report l 2019. I dati relativi al numero degli incidenti occorsi ha rivelato un miglioramento del livello di Safety delle aerolinee, sia in relazione al 2018, quando alla media dei cinque anni precedenti. La presentazione on-line del testo introduttivo del 56 Safety Report ha elencato il numero degli incidenti registrati e la loro localizzazione regionale/continentale.

 

“The airline industry saw its safety performance improve again in 2019, as the number of total accidents, fatal accidents and fatalities all declined compared to 2018 as well as to the five-year trend lines, even as the number of flights rose to a record 46.8 million. Airlines on the IATA Operational Safety Audit (IOSA) registry—which includes all IATA airlines—outperformed airlines that are not on the registry. 

Loss of control-inflight and hard landings caused the highest number of fatalities in 2019, reinforcing the need to continue identifying risks and threats and take steps to mitigate them.

The 56th edition of the Annual Safety Report (2019), includes in-depth review of these and other global and regional aviation statistics, including:

Essential insight into global and regional accident rates and contributing factors

Maintenance Errors Analysis from the Global Aviation Data Management programs

Regional overview of the safety metrics and corresponding activities for targeted risk management

 

Did you know?

4.54 billion travelers, the equivalent of more than half the world’s population flew safely on 46.8 million flights in 2019

There were 53 aircraft accidents and 240 fatalities in 2019.

The all accident rate (including Substantial Damage and Hull Loss accidents for IATA and non-IATA jets and turboprops) improved from 1.36 accidents per million sectors in 2018 to 1.13 in 2019. The 2019 all accident rate of 1.13 was also an improvement over the rolling five-year average rate of 1.56 per million sectors for 2014-2018.

The number of fatalities in 2019 decreased compared to 2018 (240 vs. 523)

The all accident rate for airlines on the IOSA registry was 0.92 per 1 million sectors, versus 1.63 for non-IOSA

 

All major 2019 safety performance indicators improved compared to 2018 and to the average of the 2014-2018 period as shown below:

There were also 7 fatalities on the ground in the accident involving Busy Bee Congo

“The safety and wellbeing of our passengers and crew is aviation’s highest priority. The release of the 2019 Safety Report is a reminder that even as aviation faces its deepest crisis, we are committed to making aviation even safer. Based on the 2019 fatality risk, on average, a passenger could take a flight every day for 535 years before experiencing an accident with one fatality on board. But we know that one accident is one too many. Every fatality is a tragedy and it is vital that we learn the correct lessons to make aviation even safer,” said Alexandre de Juniac, IATA’s Director General and CEO.

Jet hull loss rates by region of operator (per million departures)

Five regions showed improvement in 2019 compared to the previous five years (2014-2018) in terms of the jet hull loss rate.

REGION

2019

2014-2018

Global

0.15

0.24

Africa

1.39

1.01

Asia Pacific

0.00

0.30

Commonwealth of Independent States (CIS)

2.21

1.08

Europe

0.00

0.13

Latin America and the Caribbean

0.00

0.57

Middle East and North Africa

0.00

0.44

North America

0.09

0.17

North Asia

0.15

0.00

Turboprop hull loss rates by region of operator (per million departures)

All regions except for Latin America and the Caribbean showed improvement when compared to their respective five-year rates. Accidents involving turboprop aircraft represented 41.5% of all accidents in 2019 and 50% of fatal accidents.

REGION

2019

2014-2018

Global

0.69

1.40

Africa

1.29

5.40

Asia Pacific

0.55

0.87

Commonwealth of Independent States (CIS)

15.79

16.85

Europe

0.00

0.15

Latin America and the Caribbean

1.32

0.26

Middle East and North Africa

0.00

3.51

North America

0.00

0.67

North Asia

0.00

5.99

IOSA

In 2019, the all accident rate for airlines on the IOSA registry was nearly two times better than that of non-IOSA airlines (0.92 vs. 1.63) and it was more than two-and-a-half times better over the 2014-18 period (1.03 vs. 2.71). All IATA member airlines are required to maintain their IOSA registration. There are currently 439 airlines on the IOSA Registry of which 139 are non-IATA Members.

Fatality Risk

Fatality risk measures the exposure of a passenger or crew to a catastrophic accident with no survivors. The calculation of fatality risk does not consider aircraft size or how many were on board. What is measured is the percentage of fatalities among those on-board. This is expressed as fatality risk per millions of flights. The 2019 fatality risk of 0.09 means that on average, a person would have to travel by air every day for 535 years before experiencing an accident with at least one fatality. On average, a person would have to travel every day for 29,586 years to experience a 100% fatal accident.” 7 Aprile 2020

Manila, aeroambulanza jet bimotore si incendia in decollo

Aereo distrutto, con otto vittime! Il IAI -124 Westwind della Lion Air era impegnato nella fase di decollo, domenica 29 Marzo intorno alle 20.00 locali, dalla pista 24 dell'aeroporto di Manila-Ninoy Aquino International Airport (MNL) nelle Filippine con destinazione Tokyo-Haneda i Giappone. Il volo RP-C5880 era un volo ambulanza con 2 persone di equipaggio e sei passeggeri. Il velivolo aveva fatto il primo volo nel 1981. 30 Marzo 2020

Precipita Tecnam P-92, due vittime

L'incidente è avvenuto Domenica 1 Marzo 2020. Un velivolo Tecnam P-92 immatricolato “germania” è precipitato nella fase di decollo dalla pista di UL-Flugplatz Hoym in Germania Si è schiantato al suolo per cause imprecisate. Le due vittime sono un uomo di 52 anni ed una donna di 36. 3 marzo 2020

Sabato 29 Febbraio, un ultraleggero precipita tra i vigneti

Lievi ferite per il pilota! Il pilota era impegnato nella fase di aterraggio sulla pista dell'aviosuperficie Arca-Bessica nel Comune di San Zenone degli Ezzelini (Vicenza), quando si è schiantato tra i filari di un vigneto. E' accaduto intorno alle 17.30 di Sabato 29 Febbraio. Quali le cause?

Al momento le notizie sono poche, salvo il velivolo distrutto ed il pilota ricoverato al pronto soccorso di Castelfranco Veneto per un lieve trauma cranico ed una frattura ad una caviglia. L'ultraleggero era pilotato da un 71enne di Castelfranco, ex colonnello dell’Esercito. Era decollato dalla stessa pista.

Aeroporto Treviso, P66 perde una ruota in un touch&go

Giovedì 27 Febbraio 2020. Come spesso accade le notizie sono ancora frammentarie. L'incidente sarebbe avvenuto poco dopo mezzogiorno e avrebbe interessato un velivolo Partenavia P 66 C, immatricolato I-IABS, della scuola di volo localizzata all'aeroporto Canova. Il velivolo avrebbe perso una ruota nella fase di atterraggio & decollo, touch&go, con istruttore e allievo ai comandi, l'aeroporto Canova è stato immediatamente chiuso al traffico. Il distacco del ruotino anteriore avrebbe causato una dinamica con l'elica che ha toccato il manto asfaltato della stessa pista. Il pilota addestratore avrebbe preso i comandi e controllato il velivolo che avrebbe potuto finire fuoripista. L'intervento dei vigili del fuoco e dei mezzi di emergenza avrebbe constatato l'incolumità degli occupanti e, in seguito, la rimozione del Partenavia. 29 Febbraio 2020

Aprilia-Latina, precipita ultraleggero

Si è verificato Sabato 15 Febbraio, salvi gli occupanti! E' accaduto intorno alla 14.00 che una chiamata ha allertato i Vigili del Fuoco del Comando di Latina, e informato di un velivolo precipitato nelle campagne tra Cisterna di Latina e Aprilia, in zona Campoverde, in prossimità di via Carano.

A bordo un uomo e una donna, probabilmente pilota e accompagnatore.

Al momento non si hanno notizie specifiche sull'incidente, il velivolo, dalle foto, appare parzialmente distrutto e l'ANSV non ha, ancora, qualora di sua competenza, aperto una investigazione. 17 Febbraio 2020

Siracusa, precipita ultraleggero

Incidente del 12 Febbraio 2020! Le vittime sono l'istruttore ed il giovane allievo, occupanti del velivolo schiantatosi intorno alle 09.10 del mattino in contrada Cannellazza nelle campagne di Carlentini nel siracusano. Il Tecnam P-2002JS, immatricolato I-CTAC era decollato per un volo di addestramento dall'aero Club di Catania. Nell'impatto il velivolo si è incendiato i soccorsi hanno solo potuto constatare la realtà: rottami e aereo distrutto. La Procura di Siracusa e l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) hanno aperto un'inchiesta. 13 Febbraio 2020

Argelato-Bologna, precipita ultraleggero

L'incidente di Martedì 11 Febbraio 2020, intorno alle 09.52 locali. Un velivolo Tecnam P2002S, immatricolato I-B276, è precipitato poco dopo il decollo dall’aviosuperficie Reno Air Club di Argelato. Nello schianto avvenuto nelle campagne bolognesi fra Boschetto e Malacappa, al margine di un fiume, il velivolo si è incendiato ed è rimasto distrutto. Il pilota a bordo, solo occupante, è l'unica vittima. Aveva 23 anni.

Era stato estratto dalla carcassa in gravi condizioni e trasportato in eliambulanza al Maggiore di Bologna. I vigili del fuoco, intervenuti tempestivamente, hanno spento l'incendio. ANSV, Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, ha inviato un proprio investigatore ed aperto una inchiesta. 12 Febbraio 2020

Boeing 737-500 atterra prima della testata pista

Sono stati registrati solo due/tre feriti minori! E' toccato, stavolta, all'aeromobile della UTAir, volo 595, Boeing 737-524, immatricolato VQ-BPS. Con un atterraggio a circa 15 metri prima della pista asfaltata il carrello principale si è schiantato (schiacciato/rientrato a seguito di una toccata pesante) nella fase del “touchdown” sulla pista 13 dell'aeroporto Usinskin Russia.

Era decollato da una pista dell'aeroporto di Moscow's Vnukovo di Domenica 9 Febbraio 2020, con 94 passeggeri e 6 membri di equipaggio atterrando intorno alle 12.20 locali.

Il Boeing 737-500 senza controllo si è posizionato perpendicolarmente alla stessa pista. Gli occupanti hanno abbandonato il velivolo con una evacuazione rapida, attraverso gli scivoli sulle ali, prima dell'arrivo dei soccorsi.

Le condizioni meteo, con temperature di circa -20 gradi e leggera neve depositata a terra, visibilità di circa 1200 metri-RVR 1700 mt, risultavano comunque buone. Le luci di avvicinamento e atterraggio sarebbero state spente e/o non funzionanti. Il velivolo aveva fatto il primo volo nel 1997 ha subito danni sostanziali alla struttura e fusoliera. 10 Febbraio 2020

Ancora un Boeing 737-800 fuoripista, stavolta in atterraggio

Vento in coda e fusoliera spezzata in tre tronconi! L'incidente è avvenuto intorno alle 18.20 locali di Mercoledì 5 Febbraio dopo l'atterraggio all'aeroporto Sabiha Gokcen di Istanbul. Il volo 2193 della Pegasus Airlines flight 2193, Boeing 737-800-86J (WL), immatricolato TC-IZK, era decollato dallo scalo di Izmir in Turchia con 177 passeggeri e 6 membri di equipaggio ed era atterrato sulla pista 06. I piloti stavano atterrando, con vento segnalato, leggermente trasversale e piovaschi su una lunghezza pista di 3000 metri: una operazione di volo, uno scenario che, sembrava, del tutto “ordinario”.

Nella fase conclusiva della planata in pista il vento avrebbe, cambiando direzione e diventando in coda, intensificato l'intensità a 11 kts con raffiche a 30kts. Alcune segnalazioni, da verificare, hanno riportato anche punte di raffiche di fino fino a 63 kts.

Dopo la toccata del carrello principale in pista, un atterraggio lungo, a circa 1900 metri dalla testata ed a velocità elevata (193 kts), l'aeromobile avrebbe virato sulla sinistra, finendo in un canalone laterale profondo oltre 10 metri, a circa 170 metri oltre la stessa pista. L'impatto con il terreno e la recinzione laterale del sedime aeroportuale avrebbe spezzato ali e fusoliera in tre tronconi. I soccorsi, immediatamente intervenuti, dopo aver spento un principio di incendio – un propulsore di è staccato dalla fusoliera - hanno evacuato passeggeri ed equipaggio. Almeno tre sono le vittime registrate, mentre oltre un centinaio di passeggeri sono stati ricoverati, con ferite gravi e minori, negli ospedali della zona. Il Boeing 737-800 aveva fatto il primo volo nel 2009. 6 Febbraio 2020

NTSB: Embraer ERJ-175, emanate 10 Raccomandazioni di Sicurezza

Provvedimento comunicato alla FAA il 16 Gennaio 2020: “Pitch control incident”. La flotta di Embraer ERJ-175 è, complessivamente di oltre 600 velivoli e opera in ogni Continente, nell'Aviazione Commerciale e in quella Militare. Sono interessate trentuno aerolinee civili.

L'intervento della NTSB-USA è avvenuto dopo le indagini preliminari a seguito dell'incidente che ha coinvolto il volo 4439 della Republic Airways lo scorso 6 Novembre 2019. I piloti avevano dichiarato una emergenza subito dopo il decollo da una pista dell'Atlanta-Hartsfield-Jackson International Airport negli USA.

Un anomalo, non intenzionale comportamento dell'automatismo del trim aveva reso ingovernabile il velivolo. Il comandante ed il primo ufficiale avevano potuto ri-prendere un “precario” controllo positivo dell'aeromobile solo con un intervento sui comandi “simultaneo a quattro mani”. Il rientro all'atterraggio, in 15 minuti, è stato comunque possibile, senza altre conseguenze.

Sarebbero i corso analisi ed ispezioni sull'intera flotta Embraer ERJ-170/175/190/195 and Lineage 1000 series airplanes. 30 Gennaio 2020

Precipita Bombardier Global Express E-11A

Incidente aereo e/o guerriglia in alta quota? Lunedì 27 Gennaio intorno alle 13.10 locali, il Bombardier E-11A, immatricolato 11-9350, è precipitato in Afghanistan, nella provincia di Ghazni. Le informative sull'incidente occorso sono del tutto anomale e rimandano anche al possibile abbattimento: colpito da un missile lanciato dai Talebani.

Se inizialmente il comunicato dello schianto, avvenuto a seguito di un incendio e/o esplosione in volo, aveva identificato il velivolo come un volo della Ariana Afghan Airlines, in seguito è stato accertato come l'aeromobile fosse in forza al il 430 EECS stormo, nel Battlefield Airborne Communications Node (BACN) – forze militari USAF - di stanza sull'aerobase di Kandahar-Afghanistan.

Il volo, con decollo e destinazione finale nello stesso scalo di Kandahar-Afghanistan, sarebbe stato “colpito” mentre operava ad una quota di crociera. Il velivolo aveva fatto il primo volo nel 2009. 29 Gennaio 2020

Un MD 83 fuoripista in atterraggio

Ancora in primo piano la questione del “rischio terzi”, stavolta oltre il sedime dello scalo! Il bigetto della Caspian Airline è finito lungo dopo l'atterraggio sulla pista 13 dell'aeroporto, di Mahshahr, lunedì 27 Gennaio 2020. Il volo IV-6936 decollato da Tehran Mehrabad con destinazione Mahshahr (Iran) con 136 passeggeri e 8 membri di equipaggio era atterrato su una pista lunga 2695 metri/8840 piedi alle ore 07.50 locali.

Nel fuoripista ha superato il recinto aeroportuale, arrestandosi oltre 170 metri, con il carrello collassato, nello spazio autostradale Mahshahr-Sarbandar Expressway. Non ci sono state conseguenza per equipaggio e passeggeri che hanno evacuato il MD 83. Il bimotore McDonnell Douglas, immatricolato EP-CPZ, aveva fatto il suo primo volo nel 1994. Le condizioni meteo erano buone, con CAVOK e temperature 06/04 sopra lo zero termico. 28 Gennaio 2020

Flotta arzilla, Australia, precipita C 130 Hercules

Tre le vittime! Lo schianto del C 130 si è verificato Giovedì 23 Gennaio 2020, intorno alle 14.00 in una zona a sudovest di Sydney. Il C-130 Hercules era in volo, manovrando impegnato in attività antincendio con tre membri di equipaggio. La Coulson Aviation, l'aerolinea per cui operava il quadrimotore, come primo provvedimento ha sospeso i voli dell'intera flotta C-130 in dotazione, sottoponendo gli aerei ad una revisione/ispezione sistematica. Il Lockheed C-130 Hercules precipitato nelle Snowy Mountains, aveva fatto il primo volo nel 1981. 24 Gennaio 2020

 

Moncalvo, ultraleggero precipita: in piazza,

L'incidente è avvenuto Sabato 18 Gennaio 2020, alle ore 16.30! Poche le notizie. L'ultraleggero ha finito il suo volo schiantandosi nella piazza Carlo Alberto del paese di Moncalvo in Provincia di Asti. La vittima è il pilota di 71 anni. Un ferroviere in pensione con la passione del volo, spesso sui cieli del circondario. Nessun altra persona è rimasta coinvolta nell'impatto dell'aereo. Inutili sono stati gli interventi, tempestivi, dei soccorsi del 118 di Alessandria e dei Vigili del fuoco. Le gravissime lesioni riportate dal pilota hanno reso superfluo anche il ricovero in ospedale. 20 Gennaio 2020

Boeing 737-700 da Olbia rientra con fumo a bordo

Erano le 19.55 di Venerdì 17 Gennaio! La dichiarazione di una passeggera subito dopo lo sbarco: “20 minuti di panico estremo” - rilasciata a Radio Capital - potrebbe aver sintetizzato la situazione vissuta a bordo dai passeggeri. L'incoveniente tecnico, tuttavia, sembrerebbe essersi risolto nel migliore dei modi. Come classificare tale evento? Inconveniente e/o inconveniente grave?

Il volo IG 1113, Boeing 737-700 dell'Air Italy, con destinazione Roma – Fiumicino, ha comunicato lo stesso vettore aereo, causa un qualche malfunzionamento tecnico, è atterrato dopo circa 20 minuti “in sicurezza e tutti i passeggeri sono stati sbarcati normalmente”.

L'emergenza sarebbe scattata per la presenza di fumo, forse originatosi nella stessa cabina passeggeri. Dopo una accurata ispezione, il velivolo, sarebbe, regolarmente, ripartito per la destinazione di Fiumicino. 18 Gennaio 2020

Boeing 777-200 Delta Airline, in emergenza, scarica carburante su una scuola

Quanti quintali di carburante sono arrivati al suolo? L'evento incidentale si è verificato il 14 Gennaio 2020 dopo il decollo dal Los Angeles International Airport.

A causa di uno stallo di uno dei compressori motore del volo DL-89 della Delta Airline, Boeing 777-200 , immatricolato N860DA, da Los Angeles,CA (USA) a Shanghai Pudong (China) con 181 occupanti era in salita dopo il decollo dalla pista 24L, il volo ha fermato la salita a quota 8000 piedi. Dopo aver segnalato l'emergenza sul motore Trent 892 di destra aver richiesto il rientro immediato avrebbe iniziato lo scarico di carburante. La procedura per l'atterraggio sulla pista 25R, con l'attivazione dei sistemi di emergenza a terra,

Il Boeing 777-200 è atterrato in sicurezza, senza alcuna conseguenza per passeggeri ed equipaggio, dopo 25 minuti dal decollo.

I vigili del fuoco del “Los Angeles Fire Department” hanno riportato come a causa di questa emergenza la scuola Elementary School, localizzata nella zona del Park Avenue, a circa 15 km dalla pista.

Oltre 70 vigli del fuoco, infatti, erano intervenuti per contrastare le conseguenze di sostanze-liquidi-carburante scaricati dall'aeromobile in volo. Sono “piovuti” senza una preliminare informativa all'ATC ed ad una quota inferiore a 15.000 piedi, con il rischio che il carburante non si sia “vaporizzato” prima dell'impatto con il suolo. Almeno una sessantina di scolari, che studiavano/giocavano negli spazi esterni all'istituto, sarebbero stati “contaminati”.

Ma quale quantità è stata scaricata? Il Boeing 777-200 ha, inoltre, potuto atterrare con un carico/peso inferiore a quello massimo di atterraggio? Ma sono rilievi che potranno essere appurati solo dalle investigazioni della NTSB. 16 Gennaio 2020

Boeing 737-800 fuoripista in atterraggio

Incidente occorso il 5 Gennaio 2020. Il Boeing 737-800 – 8CT (WL) della Westjet, immatricolato C-FUJR, sul volo WS-248 da Toronto con destinazione Halifax (Canada), con 172 passeggeri e 6 membri di equipaggio è atterrato sulla pista 14 di Halifax (lunga 7.700 piedi/2350 metri) alle ore 12.07 locali con una visbilità di 4000 piedi (circa 1200 metri).

Il livello di frenata (breaking action) non era stata notificata, ma sulla pista lo strato di neve rilevato era del 100%. Dopo la toccata in pista i piloti hanno informato la torre sulla difficoltà nelle operazioni di frenata. Una volta fermato l'aeromobile e l'impossibilità di conoscere la reale posizione raggiunta, se in pista e/o fuoripista, i piloti hanno spento i motori, mantenendo il sistema APU acceso.

Un mezzo aeroportuale ha raggiunto l'aeromobile e verificato una posizionr di fuoripista. Il Boeing 737-800 è stato rimorchiato nella zona dei parcheggi.

La posizione rilevata velivolo nel fuoripista, superata la pista stessa e le zone di sicurezza pavimentate, era risultato di 76 metri, nella zona della testata pista 32.

I passeggeri e l'equipaggio sono risultati incolumi, nessun danno sostanziale per il velivolo. 11 Gennaio 2020

Boeing 737-800 precipita in decollo, 176 vittime

La versione B 737-8KV(WL) non è sottoposta al blocco a terra FAA. Stavolta il velivolo della UIA-Ukraine International Airlines Boeing è un Boeing 737-800, immatricolato UR-PSR in volo come PS-752 da Tehran Imam Khomeini (Iran) a Kiev (Ukraine) con 167 passeggeri e 9 membri di equipaggio. Era stato autorizzato a decollare sulla pista 29R, stava salendo verso la quota di crociera quando, attraversando il livello 80, a circa 12 miglia nord ovest quando è sparito dal radar. Erano le 06.18 locali dell'8 Gennaio 2020. Si è schiantato al suolo ad una distanza coincidente con la sparizione dei radar dell'ATC, nei pressi di Parand, un borgo di Tehran. L'intervento dei soccorsi non ha potuto che constatare la carcassa del Boeing incendiatosi nello schianto, avvenuto a minuti dall'inizio decollo in pista.

Quali le possibili cause e concause? L'agenzia Iraniana Civil Aviation Authority CAO dovrà investigare tra le problematiche tecniche, l'errore dei piloti, l'impatto con un drone e/o qualche “missile” vagante e/o manovrato. Le condizioni meteo erano CAVOK con temperature inferiori allo zero (- 1/- 4).

Lo scenario “bellico” di queste giornate non potrà che rendere difficoltose le indagini.

Il Boeing 737-800 aveva fatto il primo volo il 21 Giugno del 2016 ed era equipaggiato con due propulsori CFMI CFM56-72B24E. 8 Gennaio 2020

Boeing 737-800 fuoripista in atterraggio

Istanbul, 7 Gennaio 2020. Il Boeing 737-800 è finito fuoripista, lateralmente in condizioni meteo caratterizzate dal forte vento e intensa pioggia (gust and heavy rain). Il volo PC-747 della Pegasus Airline, aeromobile immatricolato TC-CCK, era decollato da Sharjah (United Arab Emirates) con destinazione Istanbul Sabiha Gokcen (Turkey) con 164 persone abordo ed era atterrato sulla pista 06. Dopo aver toccato la pista ha “virato” sulla sinistra, alle ore 09.09 locali, arrestandosi nel terreno soffice antistante, a circa una trentina di metri. Dopo aver toccato il suolo ad una distanza di 1000 metri dei 3300 della stessa pista. I passeggeri sono stati evacuati dagli scivoli di emergenza, senza riportare ferite e/o conseguenze. Il velivolo stesso avrebbe riportato danneggiamenti minimi alla struttura della fusoliera e sulle ali. Le investigazioni dovranno valutare quali conseguenze possano essere attribuite al fattore umano e/o alla situazione meteo e/o altro. 7 Gennaio 2020

Flotta arzilla, Antonov An-12 precipita dopo il decollo

Era un aeromobile militare utilizzato per aiuti umanitari! L'incidente all'Antonov An-12 militare è avvenuto Giovedì 2 Gennaio. Il quadrimotore di fabbricazione russa aveva fatto il primo volo nel 1962 ed è precipitato dopo il decollo dall'aeroporto di El Geneina, capitale dello Stato del Darfur Occidentale, nell’ovest del Sudan. Dopo aver portato a termine aiuti comunitari (farmaci, medicinali vari ed attrezzature ospedaliere) ed era ripartito per la capitale Karthoum con 7 membri di equipaggio e 11 passeggeri.

Si è schiantato al suolo ad una distanza di circa 5 km dal punto di decollo, completamente distrutto ed incendiato, nessuno degli occupanti del volo si è salvato. 3 Gennaio 2020

Fokker 100 precipita dopo il decollo, sulle case

Stavolta l'incidente è avvenuto dalla pista 05R di Almaty Airport (ALA A) in Kazakhstan. Il volo Z9-2100 della Bek Air, velivolo Fokker 100, immatricolato UP-F1007, con 93 passeggeri e 5 membri di equipaggio decollato alle 07.21locali (01.21Z) ha perso quota, improvvisamente, impattando il suolo, e dopo aver distrutto un muretto di cemento avrebbe finito la sua corsa schiantadosi – almeno - su un edificio di due piani, limitrofo.

La carcassa dell'aeromobile non si è incendiata e 66 occupanti, grazie ai soccorsi e ad una evacuazione improvvisata hanno potuto essere trasportati in ospedale. Tra di questi alcuni in condizioni critiche. Al momento sarebbero state identificate 16 vittime, tra di esse almeno un soccoritore. Quante tra gli occupanti del velivolo e quanti tra quelli residenti nell'edificio?

Il Fokker 100 aveva fatto il suo primo volo nel 1996. In attesa di riscontri dalle indagini/investigazioni le autorità dell'aviazione del Kazakhstan hanno sospeso i voli Fokker 100 e l'attività dell'aerolinea Bek Air.

Dai dati radar il velivolo dopo aver raggiunto una quota di circa 50-100 piedi, con una virata a destra avrebbe impattato l'edificio localizzato a circa 3000 metri dal fine pista, lateralmente di circa, dal centro pista, 750 metri. 27 Dicembre 2019

Venezuela, aereo scompare dai radar e precipita

Della serie flotta arzilla! L'incidente è avvenuto Sabato 21 Dicembre 2019. Sono nove le vittime del Beechcraft King Air 100 privato, immatricolato YV-1104, scomparso dai radar ad una distanza di cinque miglia nautiche dalla pista di atterraggio di Caracas Oscar Machado Zuloaga, Charallave, nello stato di Miranda.

Il biturbo 100 era partito dall’aeroporto di Guasipati - stato di Bolivar, con due piloti e sette passeggeri e l'allerta per il mancato atterraggio è stato diramato 30 minuti dopo, alle 18.00 locali.

La serie Model 100 di questo velivolo, il primo tipo era stato il 90, è dei primi anni settanta dello scorso secolo, quello distrutto nello schianto aveva fatto il primo volo nel 1976. 23 Dicembre 2019

Boeing 737-800 MAX, da Gennaio lo stop alla produzione

E' il preludio alla cancellazione della linea produttiva? Tempi lunghi e/o lunghissimi per la ri-certificazione alla flotta Boeing 737-800 Max e la società Boeing ha deciso la sospensione della linea di montaggio della versione del velivolo all'origine dei due incidenti che nel 2019 hanno causato 346 vittime. Ma è una scelta di marketing, una opzione produttiva i grado di superare il “surplace” commerciale di questa “tipologia” di velivolo e rilanciare le restanti versione del 737-800? La bufera “mediatica” conseguente ai due incidenti ha bloccato le vendite della versione 800-Max e che ha potenziato il concorrente Airbus 320-321 al punto di superare l'aeromobile USA. La concorrente Airbus non ha solo superato la Boeing su velivoli corto-medio raggio, ma anche attratto investitori. Il blocco a terra della flotta Boeing 737-800 Max rappresenta una problematica aggiuntiva, con riflessi sull'operativo di numerose aerolinee e possibili extra costi per assicurazioni e penali per il costruttore. Un quadro di condizioni finanziarie ed economiche rilevanti.

Il colosso storico, a livello mondiale, produttore di aerei, deve fronteggiare la concorrenza dell'Airbus e serve una strategia industriale radicale.

L'iniziale stop alla linea di produzione della versione 800-Max e successiva cancellazione consente da un lato un recupero d'immagine per la Boeing che, comunque, offre l'opportunità di vendita della serie 800NG e magari di uno nuovo modello 800Max riconfigurato.

Il ruolo della FAA in questi frangenti potrebbe rappresentare non solo un sostegno tecnologico per una rinnovata “versione” della serie 800 ma la “nuova” certificazione di “progetto” derivato. In alternativa alla “riprogettazione” del sistema anti-stallo MCAS (Maneuvering Characteristics Augmentation System - is a longitudinal stability enhancement. It is not for stall prevention (although indirectly it helps) or to make the MAX handle like the NG (although it does); it was introduced to counteract the non-linear lift generated by the LEAP-1B engine nacelles at high AoA and give a steady increase in stick force as the stall is approached as required by regulation).

Un MCAS nell'inalterata versione 800 MAX, infatti, non risolve il “marketing” aggregato. Il danno dell'immagine insito nel modello 800 MAX qualora “FAA let Boeing 737 Max continue to fly even as review found serious crash risk”, con l'opzione stop-cancellazione alla linea produttiva, sarebbe, perciò, del tutto risolta. 18 Dicembre 2019

Dash 8-400 in decollo finisce fuoripista

Una avaria minore diventa un “severo” overrun! L'incidente è avvenuto Martedì 10 Dicembre sulla pista di Juba (South Sudan) sul volo ET357 della Ethiopian Airlines, biturbelica DHC-8-402Q con destinazione Addis Ababa.

Il de Havilland Dash 8-400 era in accelerazione sulla pista 31 quando, probabilmente per il distacco/cedimento della ruota sinistra del carrello principale è finito fuori pista, lateralmente, oltre la testata.

Il velivolo ha fermato la corsa nel terreno morbido con una pala dell'elica che è affondata nello stesso terreno incastrandosi nella fusoliera. Nessuna conseguenza tra i 4 membri di equipaggio e tra i 21 passeggeri a bordo. Danni sostanziali al carrello ed alla fusoliera.

Cile, scompare C-130 Hercules, con 38 persone

Della serie flotta arzilla: primo volo nel 1978. Un Lockheed C-130H della Fuerza Aérea de Chile Grupo de Aviación Nº 10 era in volo da una base Antarctica quando è scomparso dai radar alle 18.13 ora locale del 10 Dicembre.

Dopo essere decollato da Santiago alle 10.21 ed atterrato a Punta Arenas nel sud dek Cile alle 14.44 e un rifornimento di carburante era ri-decollato alle 16.53. Dopo aver sorvolato il waypoint HORNO alle 17.44 con direzione waypoint DRAKE non sono stati messaggi radio. La destinazione finale era l'aerobase “Presidente Eduardo Frei Montalva” in Antartica, le condizione meteo in rotta erano buone.

A bordo erano imbarcati tre membri di equipaggio, 14 militari e 21 civili.

Il cargo C-130 H aveva fatto il primo volo nella U.S. Marine Corps nel1978 come KC-130R (aereo da rifornimento in volo) ed ha iniziato ad operare per le forze Cilene con la versione C-130H di trasporto nel Luglio 1995.

In una conferenza stampa il portavoce cileno, ha presentato l’elenco dei passeggeri a bordo del velivolo, e informato delle ricerche disposte, con due navi commerciali, altre due della Marina, e undici aerei di Cile, Uruguay e Argentina. Al momento, nonostante l'utilizzo di immagini di tre satelliti non ci sono tracce del velivolo. 11 Dicembre 2019

ATR 72 in emergenza per ghiaccio in salita

Quali le cause: meteo e/o sistema antighiaccio? L'incidente è avvenuto Domenica 8 Dicembre 2019. Sul volo interno TF-336 Braathens Reginal, un ATR-72-212A, immatricolato SE-MKB, decollato da Stockholm Bromma con destinazione Helsingborg era in salita , attraversando livello FL130 da Bromma Airport quando l'equipaggio ha segnalato una situazione di difficoltà, di emergenza. Una improvviso accumulo di ghiaccio sulle ali, nonostante l'attivazione dell'impianto alare antighiaccio e/o rimozione dello stesso, la richiesta di una rapida discesa a quote inferiori e temperature più elevate è risultata l'unica procedura/operazione compatibile per assicurare la riduzione dello strato di ghiaccio e la “governabilità” del velivolo. Dopo circa 15 minuti il biturbo è atterrato nello scalo alternato di Skavsta Airport di Stoccolma. Passeggeri ed equipaggio sono atterrati in sicurezza. Alcune delle persone a bordo avrebbero dichiarato come il velivolo, nelle fasi critiche, in salita tra le nuvole, la fusoliera e le ali fossero oltremodo in turbolenza e sbalottati.

Quali le cause? Le investigazione, probabilmente dovranno indagare sulla piena funzionalità dell'impianto antighiaccio e/o sulle condizioni meteo estremamente critiche e severe. 10 Dicembre 2019

Piemonte 29 Novembre, precipita ultraleggero

I due occupanti sono ricoverati gravi! L'incidente è avvenuto intorno alle 11.00 locali in Val d'Ossola. L'ultraleggero è precipitato con a bordo due persone nella fase immediatamente successiva al decollo. La zona dell'impatto è quella di Megolo, frazione di Pieve Vergonte. Il rapido intervento dei soccorsi del 118 e vigili del fuoco, richiesto dagli stessi interessati, ha permesso il trasporto in ospedale di Novara in gravi condizioni all’ospedale di Novara. Il velivolo ultraleggero incidentato, probabilmente per un guasto e/o perdita di potenza del propulsore, sarebbe un Firefox. 29 Novembre 2019

Dornier 228-201 precipita in decollo: sulle case

Il velivolo aveva fatto il primo volo nel 1984! Il volo della “Busy Bee” Congo, un velivolo Dornier 228-201, immatricolato 9S-GNH era decollato da Goma con destinazione Beni nel Congo con 17 passeggeri e 2 piloti dalla pista 17 alle ore 09.10 locali del 24 Novembre. Le prime informazioni hanno constatato che il bimotore non sarebbe riuscito a prendere quota e precipitare, conseguentemente, sulle limitrofe case di un'area densamente popolata. Ha impattato la zona di Birere appena a sud della stessa pista causando feriti e vittime anche tra la popolazione. Al momento delle prime indagini sarebbero state identificate 25 vittime totali. Le condizioni meteo nelle fase del decollo del biturboelica di linea regionale ad ala alta, erano buone. 25 Novembre 2019

Marche, 23 novembre: precipita ultraleggero

Gravi i due occupanti! Le notizie al solito sono poche. I due occupanti di un ultraleggero impegnato nella fase di atterraggio circa alle ore 18.15 nei pressi di Porto Recanati in provincia di Macerata. La prima causa sarebbe il vento che improvvisamente, con una o più raffiche lo ha sbattuto a terra i nella zona industriale Squartabue. Una località nelle vicinanze dei una sorta di campo di volo in terra battuta. I due occupanti sono stati rapidamente trasportati. Uno con l’eliambulanza all’ospedale di Torrette, l’altro con l’automedica in quello di Ancona. 23 Novembre 2019

USA: due Talon T-38C in mid-air collision

Due le vittime, istruttore e allievo pilota! L'incidente è avvenuto alle 09.10 locali del 21 Novembre, una collisione in volo tra i due velivoli in voli di routine di addestramento nei pressi dell'aerobase "Vance" in Oklahoma. I due piloti di uno dei Northrop Talon T-38C sono periti mentre gli altri due sono stati ricoverati in ospedale con ferite minori. I due “caccia” sono andati letteralmente distrutti.

Il comunicato del 71st Flying Training Wing riporta che la coppia di velivoli era nella fase di atterraggio quando uno dei due “landed inverted and slid several yards” mentre l'altro ha potuto comunque atterrare.

Negli ultimi due anni sono state registrate altre due air-collision con Talon T-38C. 22 Novembre 2019

Libia, precipita e/o viene colpito drone italiano

E' un MQ 9 Reaper (Predator B) dell'Aeronautica-AMI! Il comunicato dell'’Esercito Nazionale Libico (LNA) guidato dal feldmaresciallo Khalifa Haftar sostiene di aver “abbattuto un velivolo teleguidato italiano MQ 9 Reaper (Predator B) in volo non lontano da Tarhouna, città a una sessantina di chilometri a sud di Tripoli e roccaforte dell’LNA nell’offensiva scatenata il 4 aprile scorso per la conquista della capitale libica”.

L'evento “incidentale” è avvenuto il 20 Novembre ed a riguardo lo Stato Maggiore della Difesa, Italiano informa come sia stato perso "il contatto con un velivolo a pilotaggio remoto dell'Aeronautica militare, successivamente precipitato sul territorio libico".

Constatato che la contraerea Libica non sarebbe in grado di colpire un aereo a quota superiore 6.000 metri (circa 18.000piedi) e che il drone MQ 9 Reaper Predator B impegnato dell'operazione “Mare Sicuro” e vede la Marina garantire la sicurezza dello spazio marittimo antistante le coste libiche incluse le piattaforme off-shore dell’ENI), e avrebbe operato ad una quota di 20.000 piedi l'abbattimento dello stesso non sembra probabile.

La località dell'impatto del drone, segnalata nell'entroterra pone perciò interrogativi sull'eventuale abbattimento dello stesso perche colpito dalla contraerea. Ecco quindi che l'abbattimento del drone Reaper 32° Stormo dell’Aeronautica Militare basato ad Amendola (Foggia) in missione sul Meditterraneo, si contrappone con “l’ipotesi prevalente e più accreditata” da parte della Difesa italiana che è quella di “un incidente provocato da un problema tecnico”, abbisogna di una indagine specifica. Magari congiunta.

 

Nota Aeronautica-AMI

“Il velivolo MQ-9A "Predator B", costruito dalla General Atomics, è un Aeromobile a Pilotaggio Remoto (APR) impiegato dall’Aeronautica Militare per svolgere missioni di ricognizione, sorveglianza e acquisizione obiettivi. Il velivolo, con un’apertura alare di oltre 20 metri, una velocità superiore ai 400 Km/h e una capacità di volo a media ed alta quota, garantisce una grande autonomia di volo, permettendo di ottenere elevate prestazioni sia nella condotta di missioni ISTAR (Intelligence, Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance) e sia, in ambito marittimo e terreste, nell’ambito di operazioni di Pattugliamento, Ricerca e Soccorso. I Predator B dell’Aeronautica Militare sono in grado di assolvere un’ampia gamma di compiti dimostrando elevate doti di flessibilità, versatilità ed efficacia. È possibile, ad esempio, rilevare la presenza di minacce quali ordigni esplosivi improvvisati che rappresentano il pericolo più insidioso e diffuso nei teatri operativi odierni. Possono inoltre essere effettuate missioni in ambienti operativi ostili, in presenza di contaminazione nucleare, biologica, chimica o radiologica, oppure acquisire dati ed informazioni relativi ad obiettivi di piccole e grandi dimensioni in zone potenzialmente oggetto di operazioni. Inoltre, i velivoli Predator B permettono di contribuire in modo unico alla creazione e mantenimento della cosiddetta “Situational Awareness”, ovvero al controllo dell’evoluzione della situazione da parte delle autorità responsabili del comando delle attività. Le caratteristiche di autonomia, velocità, persistenza e raggio d’azione, unite ai bassi costi di esercizio, rendono il Sistema uno degli strumenti migliori per il controllo dei confini, il monitoraggio ambientale, il supporto alle forze di polizia e l’intervento in caso di calamità naturali.

Il Sistema d’Arma si compone almeno di tre elementi: 

il velivolo, equipaggiato con un motore “Turboprop” ad alte prestazioni;

la Ground Control Station (G.C.S.), stazione di controllo a terra che grazie ad un collegamento satellitare può controllare il velivolo durante le operazioni anche a centinaia di chilometri di distanza;

la Exploitation Data Station (E.D.S.), dove vengono analizzate in tempo reale le immagini ricevute dal velivolo e, attraverso un nodo di telecomunicazioni, trasmesse agli utenti operativi.

La stazione di controllo è una vera e propria cabina di pilotaggio posta a terra, collegata tramite antenne e ricevitori in grado di comunicare con il velivolo anche via satellite. I sensori elettro-ottici, infrarossi e radar posti sotto la fusoliera, permettono capacità di osservazione e di rilevamento uniche, in grado di operare anche di notte; il sensore radar ad apertura sintetica, in particolare, consente, con ogni condizione di tempo, la capacità di ottenere immagini ad alta definizione. I filmati e le immagini acquisiti grazie al Sistema Predator B vengono immediatamente analizzate all’interno della E.D.S. dal personale “Intelligence” che ha superato un lungo percorso formativo per divenire “Analista Dati Immagine” e che ora ha il compito di fornire tempestive informazioni e documenti ai Comandanti ed alle Unità operative. Le telecamere poste sul muso dell’aeroplano rappresentano, invece, “gli occhi” del pilota, e sono i preziosi strumenti utilizzati durante le fasi di decollo ed atterraggio." 21 Novembre 2019

Chicago, Embraer ERJ-145 fuoripista in atterraggio

Le condizioni riportate della pista erano: “frenata povera”! Luned' 11 Novembre un velivolo Envoy Embraer ERJ-145, immatricolato N619AE, volo AA-4125 da Greensboro,NC a Chicago O'Hare,IL (USA) con 38 passeggeri e tre membri di equipaggio, dopo l'atterraggio sulla pista10L, alle ore 07:40 locali, dopo la toccata ed essere slittato (skidded) fuoripista lateralmente, a circa 1630 metri oltre lo stesso fine pista. Il velivolo si è fermato in prossimità della via di rullaggio N1, dove non passavano e/o stazionavano altri aeromobili.

Il semicarrello di destra dell'Embraer si è disarticolato-staccato nel corso della dinamica al suolo, prima di arrestarsi sul terreno circostante. Le condizioni meteo riportate avevano segnalato “braking action was poor” ovvero frenata povera. Un situazione critica associata al manto ghiacciato della pista. Gli occupanti del bimotore hanno potuto essere evacuati senza alcuna conseguenza.

La configurazione layout del sedime aeroportuale, senza terminal e/o parcheggi di aeromobili e altre edificazioni lungo il percorso emergenziale del velivolo, hanno garantito l'assoluta incolumità a passeggeri ed equipaggio. 13 Novembre 2019

Dovera - Cremona: precipita ultraleggero (era un deltaplano?)

Solo ferito e non in pericolo di vita il pilota! Al solito i dati sono frammentari, così come la dinamica dell'incidente. L'evento è avvenuto nel pomeriggio di domenica 10 Novembre dove un ultraleggero (era forse un deltaplano?) è precipitato in prossimità del campo di volo Jkf di Dovera. Lo schianto del velivolo di propriteà del 47enne a bordo sarebbe avvenuto per una imprecisata “perdita di controllo” dello stesso mezzo, il volo si è concluso in un terreno agricolo. La località dell'impatto è prospiciente alla provinciale Bergamina, a circa un chilometro del paese di Dovera e non lontano dal campo volo JFK.

Sul posto, oltre ai soccorritori del 118, anche i Vigili del Futrollo, sono stati i Vigili a recuperare il pilota rimasto incastrato nella cabina di pilotaggio. 11 Novembre 2019

Marina Militare, elicottero Sh-101 si ribalta in appontaggio

In buona salute il personale on-board! L'incidente è occorso nella nottata del 6 Novembre (ore 23.30 circa) nel corso di una esercitazione notturno al largo delle coste della Sicilia (Mar Tirreno centrale), un mal riuscito appontaggio pesante sul cacciatorpediniere Caio Duilio in navigazione. Sei a bordo, tra equipaggio e occupanti dell'Sh-101 che si sarebbe rovesciato su un fianco del ponte di volo poppiero.

A riguardo il comunicato della Marina Militare Italiana sostiene:

“L'unità è impegnata in attività addestrativa nel Mar Tirreno Centrale

Questa sera, durante un’attività addestrativa nel Mar Tirreno Centrale, l’elicottero SH 101 del cacciatorpediniere Caio Duilio della Marina Militare, nel corso di un volo di addestramento notturno, ha effettuato un appontaggio pesante. La squadra di sicurezza della nave è immediatamente intervenuta per scongiurare il rischio di un incendio. I sei membri dell’equipaggio sono usciti autonomamente dall’elicottero e, subito visitati dal medico di bordo, risultano in buono stato di salute.

Le cause dell’evento sono in corso di accertamento.

Il decollo e l’appontaggio da una nave, in particolare quello notturno, sono attività peculiari dell’Aviazione Navale e richiedono un addestramento complesso e continuo, in relazione all’instabilità e alle ridotte dimensioni della piattaforma.

L’SH 101 è un elicottero medio-pesante imbarcato in grado di svolgere compiti antisommergibile, antinave, comando e controllo di operazioni aeronavali, Maritime Patrol Helicopter, Ricerca e soccorso (S.A.R.) ed eliassalto”. 8 Novembre 2019

Reims-Cessna contro cavi alta tensione, La Tolfa 1 Novembre

L'evento incidentale occorso in provincia di Roma! L'incidente è avvenuto intorno alle 16.00 di venerdì 1 Novembre in prossimità dell'aviosuperficie Monti dell Tolfa, nel cielo di Santa Severa, all’altezza del II° Battaglione, in località Marina di Tolfa. L'ANSV ha aperto l'inchiesta sul biposto Reims-Cessna F-150L immatricolato I-FFSQ, incidente nel quale uno dei due occupanti è deceduto. L'altro – come riportano i meida – ustionato è stato seriamente ferito.

La dinamica dell'evento ipotizza uno scontro/urto con alcuni cavi elettrici di media tensione e un traliccio, si ignora se nella navigazione aerea e/o durante una incontrollata perdita di quota. L'impatto avrebbe incendiato il velivolo.

Sul posto sono intervenute tre squadre di vigili del fuoco del comando di Roma da Cerveteri e Civitavecchia.

L’eliambulanza prontamente intervenuta e in codice rosso ha trasportato pilota ed occupante al policlinico Gemelli. Entrambi settantenni. 4 Novembre 2019

Canada, interviene con una AW sulla flotta Airbus 220-300

Il provvedimento emanato a 20 giorni dal blocco a terra degli A 220-300 in Svizzera. Con la nota “Flotta Airbus A220-300 Swissair: a terra per ispezioni ai motori”, proposta da Aerohabitat lo scorso 17 Ottobre 2019 ecco, finalmente, che anche il Regulator Transport Canada ha emanato una Emergency Airworthiness Directive (AD) per limitare l'utilizzo di specifici “power settings” sui propulsori installati sulla flotta canadese Airbus A220. Ma se il precedente provvedimento svizzero era avvenuto a seguito di due “avarie” stavolta le “avarie” sarebbero diventate tre.

La flotta mondiale A 220-300 è di ben 463 velivoli 123 serie -100, 339 serie -300, e le iniziative delle agenzia Svizzera e Canada riguarda ancora una minoranza di velivoli, a fronte dell'iniziale all'Airworthiness Direcitive - AD della FAA-USA. La Federal Aviation Adminsitration del 26 Settembre, i propulsori serie Pratt & Whitney P&W PW1500G che equipaggiano la flotta globale non sarebbero stati del tutto “ispezionati”.

I tre incidenti, ovvero lo spegnimento in volo degli stessi propulsori, sono avvenuti rispettivamente lo scorso 25 Luglio, il 16 Settembre e il 15 Ottobre 2019 sulla flotta Airbus 220-300 (che volavano anche come Bombardier CSeries 300) con Pratt & Whitney PW1524G-3) sarebbero stati causati dall'avaria/anomalia del “low-pressure compressor (LPC)), del primo rotore, danneggiando l'intero propulsore.

Lo scorso 26 Otttobre con l'emanazione del AD ha, come misura cautelativa, con un aggiornamento del Aircraft Flight Manual (AFM), l'impiego del motore ad un limite del 94% del settaggio, a quota superiori a 29.000 piedi di quota. Basterà? 2 Novembre 2019

Boeing 737-800 MAX, il Final Report KNKT del volo Lion Air 610

Dopo 12 mesi dall'incidente l'analisi: in 322 pagine! Il Final Report pubblicato dal Komite Nasional Keselamatan Transportasi (KNKT) Indonesiano evidenzia la serie dei riscontri che hanno determinato preceduto il crash in mare subito dopo il decollo del Lion Air, volo 610, del Boeing 737 MAX 8. Il volo decollato dal Jakarta-Soekarno-Hatta International Airport, Indonesia, con 189 occupanti e quello storico incidente sarebbe correlato al malfunzionamneto dell'aletta identificata nello SPEED TRIM FAIL e nell'illuminazione del segnale MACH TRIM FAIL.

 

Il Final Report in premessa sostiene:

 

“This Final Report is published by the Komite Nasional Keselamatan Transportasi (KNKT), Transportation Building, 3 rd Floor, Jalan Medan Merdeka Timur No. 5 Jakarta 10110, Indonesia. The report is based upon the investigation carried out by the KNKT in accordance with Annex 13 to the Convention on International Civil Aviation, the Indonesian Aviation Act (UU No. 1/2009) and Government Regulation (PP No. 62/2013). Readers are advised that the KNKT investigates for the sole purpose of enhancing aviation safety. Consequently, the KNKT reports are confined to matters of safety significance and may be misleading if used for any other purpose. As the KNKT believes that safety information is of greatest value if it is passed on for the use of others, readers are encouraged to copy or reprint for further distribution, acknowledging the KNKT as the source.”

 

Nelle conclusioni, dopo aver rilevato i seguenti 89 riscontri – Findings:

 

Findings are statements of all significant conditions, events or circumstances in the

 

accident sequence. The findings are significant steps in the accident sequence, but

 

they are not always causal, or indicate deficiencies. Some findings point out the

 

conditions that pre-existed the accident sequence, but they are usually essential to

 

the understanding of the occurrence, usually in chronological order.

 

The KNKT identified findings as follows:

 

1. MCAS is designed to function only during manual flight (autopilot not

 

engaged), with the aircraft’s flaps up, at an elevated AOA. As the

 

development of the 737-8 (MAX) progressed, the MCAS function was

 

expanded to low Mach numbers and increased to maximum MCAS command

 

limit of 2.5 of stabilizer movement.

 

2. During the Functional Hazard Analysis (FHA), unintended MCAScommanded stabilizer movement was considered a failure condition with

 

Major effect in the normal flight envelope. The assessment of Major did not

 

require Boeing to more rigorously analyze the failure condition in the safety

 

analysis using Failure Modes and Effects Analysis (FMEA) and Fault Tree

 

Analysis (FTA), as these are only required for Hazardous or Catastrophic

 

failure conditions.

 

3. Uncommanded MCAS function was considered Major during the FHA.

 

Boeing reasoned that such a failure could be countered by using elevator

 

alone. In addition, stabilizer trim is available to offload column forces, and

 

stabilizer cutout is also available but not required to counter failure.

 

4. FMEA would have been able to identify single-point and latent failures which

 

have significant effects as in the case of MCAS design. It also provides

 

significant insight into means for detecting identified failures, flight crew

 

impact on resolution of failure effect, maintenance impact on isolation of

 

failure and corresponding restitution of system.

 

5. Boeing conducted the FHA assessment based on the FAA guidance and was

 

also based on an assumption that the flight crew was highly reliable to

 

respond correctly and in time within 3 seconds. The assessment was that each

 

MCAS input could be controlled with control column alone and subsequently

 

re-trimmed to zero column force while maintaining flight path.

 

6. The flight crew did not react to MCAS activation but to the increasing force

 

on the control column. Since the flight crew initially countered the MCAS

 

command using control column, the longer response time for making electric

 

stabilizer trim inputs was understandable.

 

7. During the accident and previous LNI043 flights, the flight crew initially

 

responded by pulling back on the control column, however, they did not

 

consistently trim out the resulting column forces as had been assumed. As a

 

result the Boeing assumption was different from the flight crew behavior in

 

responding to MCAS activation.

 

8. During FHA, the simulator test had never considered a scenario in which the

 

MCAS activation allowed the stabilizer movement to reach the maximum

 

MCAS limit of 2.5 degrees. Repetitive MCAS activations without adequate

 

trim reaction by the flight crew would make the stabilizer move to maximum

 

deflection and escalate the flight crew workload and hence failure effects

 

should have been reconsidered. Therefore, their combined flight deck effects

 

were not evaluated.

 

9. In the event of multiple MCAS activations with repeated electric trim inputs

 

by flight crew without sufficient response to return the aircraft to a trimmed

 

state, the control column force to maintain level flight could eventually

 

increase to a level where control forces alone may not be adequate to control

 

the aircraft. The cumulative mis-trim could not be countered by using

 

elevator alone which is contrary to the Boeing assumption during FHA.

 

10. Any out of trim condition which is not properly corrected would lead the

 

flight crew into a situation that makes it more difficult for them to maintain

 

desired attitude of the aircraft. The flight crews in both the accident flight and

 

the previous flight had difficulty maintaining flight path during multiple

 

MCAS activations.

 

11. The procedure of runaway stabilizer was not reintroduced during transition

 

training and there was no immediate indication available to the flight crew to

 

be able to directly correlate the uncommanded nose down stabilizer to the

 

procedure. Therefore, the assumption of relying on trained crew procedures to

 

implement memory items was inappropriate

 

12. During the accident flight, multiple alerts and indications occurred which

 

increased flight crew’s workload. This obscured the problem and the flight

 

crew could not arrive at a solution during the initial or subsequent automatic

 

aircraft nose down stabilizer trim inputs, such as performing the runaway

 

stabilizer procedure or continuing to use electric trim to reduce column forces

 

and maintain level flight.

 

13. In the event of MCAS activation with manual electric trim inputs by the flight

 

crew, the MCAS function will reset which can lead to subsequent MCAS

 

activations. To recover, the flight crew has 3 options to respond, if one of

 

these 3 responses is not used, it may result in a miss-trimmed condition that

 

cannot be controlled.

 

14. The flight crew of LNI043 eventually observed and recognized the uncommanded stabilizer movement and moved the stabilizer trim cutout

 

switches to the cutout position. Stopping the stabilizer movement enabled the

 

flight crew to continue the flight using manual trim wheel to control stabilizer

 

position. On that flight, stabilizer cutout was used to counter the repetitive

 

MCAS-commanded stabilizer. Boeing reasoning that the stabilizer cutout is

 

available but not required is incorrect.

 

15. Boeing considered that the loss of one AOA and erroneous AOA as two

 

independent events with distinct probabilities. The combined failure event

 

probability was assessed as beyond extremely improbable, hence complying

 

with the safety requirements for the Air Data System. However, the design of

 

MCAS relying on input from a single AOA sensor, made this Flight Control

 

System susceptible to a single failure of AOA malfunction.

 

16. During the single and multiple failure analysis from the air data system worst

 

case scenario of “failure of one AOA followed by erroneous AOA”, Boeing

 

concluded that the effect would be hazardous until the flight crew recognized

 

the problem and took appropriate action to mitigate it. Since the training or

 

the guidance for actions taken in such situation were not provided, the effect

 

category should have remained hazardous.

 

17. Since the FCC controlling the MCAS is dependent on a single AOA source,

 

the MCAS contribution to cumulative AOA effects should have been

 

assessed.

 

18. The MCAS software uses input from a single AOA sensor only. Certain

 

failures or anomalies of the AOA sensor corresponding to the master FCC

 

controlling STS can generate an unintended activation of MCAS. Anticipated

 

flight crew response including aircraft nose up (ANU) electric trim

 

commands (which reset MCAS) may cause the flight crew difficultly in

 

controlling the aircraft.

 

19. The MCAS architecture with redundant AOA inputs for MCAS could have

 

been considered but was not required based on the FHA classification of

 

Major.

 

20. If the probability of an undesirable failure condition is not below the

 

maximum allowable probability for that category of hazard, redesign of the

 

system should be considered. If the uncommanded MCAS failure condition

 

had been assessed as more severe than Major, the decision to rely on single

 

AOA sensor should have been avoided.

 

21. The DFDR data indicated that during the last phase of the flight, the aircraft

 

descended and could not be controlled. Column forces exceeded 100 pounds,

 

which is more than the 75-pound limit set by the regulation (14 CFR 25.143).

 

22. Pulling back on the column normally interrupts any electric stabilizer aircraft

 

nose-down command, but for the 737-8 (MAX) with MCAS operating, that

 

control column cutout function is disabled.

 

23. During the accident flight erroneous inputs, as a result of the misaligned

 

resolvers, from the AOA sensor resulted in several fault messages (IAS

 

DISAGREE, ALT DISAGREE on the PFDs, and Feel Differential Pressure

 

light) and activation of MCAS that affected the flight crew’s understanding

 

and awareness of the situation.

 

24. The stick shaker activated continuously after lift-off and the noise could have

 

interfered with the flight crew hearing the sound of the stabilizer trim wheel

 

spinning during MCAS operations. Therefore, the movement of stabilizer

 

wheel might not have been recognized by the flight crew.

 

25. The aircraft design should provide the flight crew with information and alerts

 

to help them understand the system and know how to resolve potential issues.

 

26. Boeing did not submit the required documentation and the FAA did not

 

sufficiently oversee Boeing ODA. Without documenting the updated analysis

 

in the stabilizer SSA document, the FAA flight control systems specialists

 

may not have been aware of the design change.

 

27. Boeing considered that MCAS function is automatic, the procedure required

 

to respond to any MCAS function was no different than the existing

 

procedures and that crews were not expected to encounter MCAS in normal

 

operation therefor Boeing did not consider the failure scenario seen on the

 

accident flight. The investigation believes that the effect of erroneous MCAS

 

function was startling to the flight crews.

 

28. The investigation believes that flight crew should have been made aware of

 

MCAS which would have provided them with awareness of the system and

 

increase their chances of being able to mitigate the consequences of multiple

 

activations in the accident scenario.

 

29. Without understanding of MCAS and reactivation after release the electric

 

trim, the flight crew was running out of time to find a solution before the

 

repetitive MCAS activations without fully retrimming the aircraft placed the

 

aircraft into in an extreme nose-down attitude that the flight crew was unable

 

to recover from.

 

30. Flight crew training would have supported the recognition of abnormal

 

situations and appropriate flight crew action. Boeing did not provide

 

information and additional training requirements for the 737-8 (MAX) since

 

the condition was considered similar to previous 737 models.

 

31. The aircraft should have included the intended AOA DISAGREE alert

 

message functionally, which was installed on 737 NG aircraft. Boeing and the

 

FAA should ensure that new and changed aircraft design are properly

 

described, analyzed, and certified.

 

32. The absence of an AOA Disagree message made it more difficult for the

 

flight crew to diagnose the failure and for maintenance to diagnose and

 

correct the failure.

 

33. For the safety assessment of aircraft systems, the 14 FAR 25.1309 set the

 

requirements for the design and installation of systems which include analysis

 

of effects and probabilities of single, multiple and combined failures of

 

systems. It assumed that flight crew would correctly respond to flight

 

conditions in case of such failures. Human error is not included in the

 

probability analysis, even though the flight crew is often used as a means to

 

mitigate a failure condition.

 

34. When performing safety assessments to comply with 14 FAR 25.1309,

 

Boeing followed the procedures set in FAA AC 25.1309-1A and the SAE

 

ARP 4761 as the acceptable means of compliance. When doing the analysis,

 

Boeing assumed that the flight crew are completely reliable and would

 

respond correctly and appropriately to the situations in time. During the

 

accident and previous LNI043 flights, some of these assumptions were

 

incorrect, since the flight crew responded differently from what was expected.

 

35. 14 FAR 25.671 (c) requires that probable malfunctions of the flight control

 

system must be capable of being readily counteracted by the flight crew. This

 

necessitates that normal flight crew should be able to readily identify

 

problems and respond quickly to mitigate them. However, during the accident

 

flight multiple alerts and indications concealed the actual problem and made

 

it difficult for the flight crew to understand and mitigate it.

 

36. The Flight Standardization Board (FSB) process for the Boeing 737-8 (MAX)

 

utilized airline line pilots to help ensure the requirements are operationally

 

representative. The FAA and OEMs should re-evaluate their assumptions for

 

what constitutes an average flight crew’s basic skill and what level of systems

 

knowledge a ‘properly trained average pilot’ has when encountering failures.

 

37. In the accident flight, the system malfunction led to a series of aircraft and

 

flight crew interactions which the flight crew did not understand or know how

 

to resolve. It is the flight crew response assumptions in the initial design

 

process which, coupled with the repetitive MCAS activations, turned out to

 

be incorrect and inconsistent with the FHA classification of Major.

 

38. The first problem reported on PK-LQP aircraft of SPD and ALT flags

 

appeared on Captain’s PFD occurred on 26 October 2018 during the flight

 

from Tianjin to Manado and reappeared 3 times within 5 flight sectors.

 

209

 

39. The SPD and ALT flag did not occur on the flight from Denpasar to Lombok

 

and return. This was consistent with the result of AOA sensor examination

 

which indicated that the resolver 2 became unreliable during cold

 

temperature.

 

40. The engineer in Manado suggested to the flight crew to continue the flight as

 

problem rectification would be better to be performed in Denpasar and

 

considering that the SPD and ALT flags had no longer appeared on the

 

Captain’s PFD. This indicated that the aircraft was released with known

 

possible recurring problem.

 

41. On the flight from Manado to Denpasar on 28 October 2018, the DFDR

 

recorded the A/T disengaged on takeoff roll and the SPD and ALT flags on

 

the captain’s PFD most likely had appeared after the engine start. The

 

altimeter and speed indicator are airworthiness related instruments and must

 

be serviceable for dispatch. The decision to continue the flight was contrary

 

to the company procedure.

 

42. The engineer in Denpasar considered that the problem had appeared

 

repeatedly and decided to replace the left AOA sensor. Replacement of AOA

 

sensor proved to be the solution to rectify the SPD and ALT flags that were

 

reported to have appeared on the Captain’s PFD, however the installed AOA

 

sensor was misaligned by about 21° and resulted in different problems.

 

43. The Boeing test result indicated that a misaligned AOA sensor would not pass

 

the installation test as the AOA values shown on the SMYD computer were

 

out of tolerance and “AOA SENSR INVALID” message appeared in the

 

SMYD BITE module. This test and subsequent testing verified that the

 

alternate method of the installation test could identify a 20 or 21° bias in the

 

AOA sensor.

 

44. Comparing the results of the installation test in Denpasar and Boeing, the

 

investigation could not determine that the AOA sensor installation test

 

conducted in Denpasar with any certainty.

 

45. The BAT LMPM required the engineer to record the test values to ensure that

 

the test results were within tolerance. The engineer did not record the value of

 

the AOA angle deflection during the AOA sensor installation test. Therefore,

 

neither BAT nor Lion Air identified that the documentation had not been

 

filled out.

 

46. After LNI043 was airborne, the left control column stick shaker was active

 

and several messages appeared. The Captain of LNI043 was aware to the

 

aircraft condition after discussion with the engineer in Denpasar. This

 

awareness helped the Captain to make proper problem identification.

 

47. The Captain action of transferring the control prior to crosscheck of the

 

instruments may have indicated that the Captain generally was aware of the

 

repetitive previous problem of SPD and ALT flags and the replacement of the

 

left AOA sensor on this aircraft.

 

48. The LNI043 flight crew performed NNC of Runaway Stabilizer Trim by

 

selecting the STAB TRIM switches to cut-out, which resulted in termination

 

of AND activations by MCAS, and the aircraft became under control with

 

consequences of inability to engage the autopilot, and requirement for manual

 

operation of stabilizer trim by hand.

 

49. The Captain’s decision to continue to the destination was based on the fact

 

that a requirement to “land-at-the-nearest-suitable-airport” in the three NonNormal-Checklists was absent.

 

50. The Captain of LNI043 felt confident to continue the flight to the destination

 

because the aircraft was controllable and the expected weather along the route

 

and at the destination was good.

 

51. The LNI043 flight crew decision to continue with stick shaker active is not

 

common in comparison to previous events of erroneous stick shaker. When

 

combined with the runaway stabilizer situation recognized by the flight crew,

 

the decision to continue was highly unusual.

 

52. During the descent to destination they requested uninterrupted descent path

 

profile. This action suggested that the flight crew were aware of their existing

 

flight condition (continuous stick shaker, manual flying, manual trimming,

 

FO PFD was the primary instrument) required a simplified flight path

 

management until approach and landing.

 

53. During flight, the Captain of LNI043 kept the fasten seat belt sign on and

 

asked the deadheading flight crew to assist the cockpit tasks. These actions

 

indicated that the Captain was aware of the need to use all available resources

 

to alleviate the matter to complete the flight to the destination, despite the

 

increased workload and stressful situation.

 

54. The AFML entry for LNI043, which did not contain additional details about

 

what was experienced, was not in accordance with company guidance

 

provided in OM-Part A, Section 11.4.9 which lists reportable events to

 

include “Warning or alert, including flight control warnings, door warnings,

 

stall warning (stick-shaker), fire/smoke/fumes warning.”

 

55. The SS Directorate did not notice the occurrence since the report was filed

 

outside normal office hours and the report to SS Directorate was not

 

processed until the office hours on the following day.

 

56. The insufficient SMS training and inability of the employees to identify the

 

hazard might also be indicated by the incomplete post-flight report of the

 

problems that occurred on LNI043. The incomplete report became a hazard as

 

the known or suspected defects were not reported which might make the

 

engineer unable to properly maintain the airworthiness of the aircraft.

 

57. Content of the report did not trigger the Duty Management Pilot to assess this

 

as a Serious Incident and enable a safety investigation. The risk of the

 

problems that occurred on the flight LNI043 were not assessed to be

 

considered as a hazard on the subsequent flight.

 

58. The LNI043 flight that experienced multiple malfunctions were considered

 

caused or could have caused difficulties in controlling the aircraft. According

 

to the ICAO Annex 13, CASR part 830 and OM-part A, the flight is classified

 

as serious incident which required investigation by the KNKT in accordance

 

with the Aviation Law Number 1 of 2009 and Government Decree Number

 

62 of 2013.

 

59. The definition of an aircraft repetitive problem was different between Lion

 

Air CMM and BAT AMOQSM. This difference indicated that the Lion Air

 

did not monitor the repetitive problem policy of the BAT as a subcontracted

 

entity.

 

60. The requirement to report all known and suspected defects is very critical for

 

engineering to be able to maintain the airworthiness of the aircraft.

 

61. The fault code was not documented in the AFML. The engineer did not

 

record the maintenance message that appeared in the OMF in the AFML.

 

Being unaware of the maintenance message and the fault code, this would

 

increase the difficulty for trouble shooting by the engineer.

 

62. The IFIM tasks of “ALT DISAGREE” and “IAS DISAGREE” have

 

repetition on the leak test in steps (3) and (4) as they are referring to the same

 

AMM tasks. This repetition was inefficiency and does not contribute to the

 

problem solving.

 

63. The inhibited AOA DISAGREE message contributed to the inability of the

 

engineer to rectify the problems that occurred on the LNI043 flight which

 

were caused by AOA sensor bias.

 

64. The lack of an AOA DISAGREE message did not match the Boeing system

 

description that was the basis for certifying the aircraft design. The software

 

not having the intended functionality was not detected by Boeing nor the

 

FAA during development and certification of the 737-8 MAX before the

 

aircraft had entered service.

 

65. During the LNI610 flight preparation, the CVR did not record flight crew

 

discussion about previous aircraft problems recorded in the AFML. This

 

might have made the flight crew of LNI610 would not be aware of aircraft

 

problems that might reappear during flight, including the stick shaker

 

activation and uncommanded AND trim. This would lead to the inability of

 

the flight crew to predict and be prepared to mitigate the events that might

 

occur.

 

66. Just after liftoff, the left stick shaker activated and numerous messages on the

 

PFD were displayed, repetitive MCAS activation after the flaps were

 

retracted and the ATCo communication increased the flight crew workload.

 

67. The FO asked the controller of the aircraft altitude and the indicated speed on

 

the ATC radar display in an attempt to obtain another source of information.

 

However, the ATC radar receives altitude data transmitted by the aircraft

 

therefore, no additional data may be acquired. Being unable to determine

 

reliable altitude and airspeed might increase stress to the flight crew.

 

68. The inability for the FO to perform memory items and locate the checklist in

 

the QRH in a timely manner indicated that the FO was not familiar with the

 

NNC. This condition was reappearance of misidentifying NNC which showed

 

on the FO’s training records.

 

69. Despite the flight crew’s attempt to execute the NNC, due to increased

 

workload, and distractions from the ATC communication, the NNC was

 

unable to be completed in that situation. The unfinished NNC made it

 

difficult for the flight crew of LNI610 to understand the aircraft problem and

 

how to mitigate the problem.

 

70. The reappearance of difficulty in aircraft handling identified during training

 

in the accident flight indicated that the Lion Air training rehearsal was not

 

effective.

 

71. The controller provided eight heading instructions after the flight crew

 

reported that the aircraft was experiencing a flight control problem, which

 

was not considered as an emergency condition according to ATS SOP of

 

AirNav Indonesia branch JATSC. There was also no objection by the flight

 

crew to the heading instructions and the flight crew did not declare an

 

emergency. These conditions increased the flight crew workload.

 

72. The absence of a declaration of urgency (PAN PAN) or emergency

 

(MAYDAY), or asking for special handling, resulted in the ATCo not

 

prioritizing that flight. With priority, ATC would not require LNI610 to

 

maneuver repeatedly.

 

73. The AOA DISAGREE message was inhibited on the accident aircraft

 

therefore, flight crews would not be aware that this message would not appear

 

if the AOA DISAGREE conditions were met. This would contribute to flight

 

crew being denied valid information about abnormal conditions being faced

 

and lead to a significant reduction in situational awareness by the flight crew.

 

74. No information about MCAS was given in the flight crew manuals and

 

MCAS was not included in the flight crew training. These made the flight

 

crew unaware of the MCAS system and its effects. There were no procedures

 

for mitigation in response to erroneous AOA.

 

75. Both flight crew of LNI610 being preoccupied with individual tasks indicated

 

that the crew coordination was not well performed. The Captain and FO did

 

not have a shared mental model of the situation as exhibited by their lack of

 

clear and effective communication. Most of the components of effective crew

 

coordination were not achieved, resulting in failure to achieve the common

 

goal of flying the aircraft safely.

 

76. During the multiple MCAS activations, the Captain managed to control the

 

aircraft altitude. The Captain did not verbalize to the FO the difficulty in

 

controlling the aircraft and the need for repeated aircraft nose up trim. The

 

FO was preoccupied with completing the NNC and not monitoring the flight

 

progress. Subsequently, the FO did not provide adequate electric trim to

 

counter multiple MCAS activations.

 

77. The requirement to describe specific handling situation to the flight crew

 

receiving the control was not required per Lion Air procedure or Indonesia

 

requirement. The absence of Captain’s specific description contributed to the

 

FO’s difficulty to understand the situation and may have contributed to his

 

inability to mitigate the problem.

 

78. The content of the manual of Lion Air and BAT contain several

 

inconsistencies, incompleteness, and unsynchronized procedures.

 

79. The investigation found that the engineers were prone to entering the problem

 

symptom reported by the flight crew in the IFIM first instead of reviewing the

 

OMF maintenance message. Conducting this method might lead the engineers

 

into the inappropriate rectification task.

 

80. The investigation found that all AFML pages received by the investigation

 

did not contain fault codes. The absence of the fault code reported by the

 

flight crew may increase the workload of the engineer and prolong the

 

rectification process.

 

81. The investigation considered that the amount of time to cover the hazard

 

identification topic in the SMS training syllabus was insufficient. This may

 

reduce the ability of employees to define and report a hazard.

 

82. A subsequent comparison of the accuracy specifications found that the Peak

 

SRI-201B API accuracy met the requirement stated on the CMM revision 8.

 

The investigation did not find a written instruction to operate the Peak

 

Electronics SRI-201B API.

 

83. Despite the lack of API specific written instructions for the alternate

 

equipment, Xtra Aerospace nevertheless obtained acceptance of their API

 

equipment equivalency report from the FAA FSDO. The lack of an API

 

written procedure was not detected by the FAA’s FSDO. This indicates

 

inadequacy of FAA oversight.

 

84. The Xtra Aerospace visit concluded that performing the required testing and

 

calibration defined in CMM Revision 8 using the Peak API could potentially

 

introduce a bias into both resolvers if the REL/ABS (Relative/Absolute)

 

switch on the Peak Electronics API was inadvertently positioned to REL.

 

85. The OMF has the history page which contains record of the aircraft problems

 

which can be utilized as a source for aircraft problem monitoring. The BAT

 

has not utilized the OMF information as the source of aircraft problem

 

monitoring.

 

86. On the subsequent flight, a 21 difference between left and right AOA sensors

 

was recorded on the DFDR, commencing shortly after the takeoff roll was

 

initiated. This immediate 21 delta indicated that the AOA sensor was most

 

likely improperly calibrated at Xtra Aerospace.

 

87. As noted, utilization of the Peak Model SRI-201B API by Xtra Aerospace for

 

the test and calibration of the 0861FL1 AOA sensor should have required a

 

written procedure to specify the proper position of the REL/ABS switch.

 

88. The aircraft was equipped with an airframe-mounted low frequency

 

underwater locator beacon (ULB) which operated at a frequency of 8.8 kHz.

 

The beacon was mounted on the forward side of the nose pressure bulkhead.

 

During the search phase, multiple surveys were conducted to detect a signal at

 

8.8 kHz, however no such signals were detected in the area where wreckage

 

was recovered.

 

89. On 10 March 2019, an accident related to failure of an AOA sensor occurred

 

involving a Boeing 737-8 (MAX) registered ET-AVJ operated by Ethiopian

 

Airlines for scheduled passenger flight from Addis Ababa Bole International

 

Airport (HAAB), Ethiopia to Jomo Kenyatta International Airport (HKJK),

 

Kenya with flight number ET-302.

 

 

 

Ha riportato i seguenti “fattori rilevanti - Contributing Factors” che hanno determinato l'incidente:

 

 

 

“Contributing factors defines as actions, omissions, events, conditions, or a

 

combination thereof, which, if eliminated, avoided or absent, would have reduced

 

the probability of the accident or incident occurring, or mitigated the severity of the

 

consequences of the accident or incident. The presentation is based on

 

chronological order and not to show the degree of contribution.

 

1. During the design and certification of the Boeing 737-8 (MAX),

 

assumptions were made about flight crew response to malfunctions which,

 

even though consistent with current industry guidelines, turned out to be

 

incorrect.

 

2. Based on the incorrect assumptions about flight crew response and an

 

incomplete review of associated multiple flight deck effects, MCAS’s

 

reliance on a single sensor was deemed appropriate and met all certification

 

requirements.

 

3. MCAS was designed to rely on a single AOA sensor, making it vulnerable

 

to erroneous input from that sensor.

 

4. The absence of guidance on MCAS or more detailed use of trim in the flight

 

manuals and in flight crew training, made it more difficult for flight crews to

 

properly respond to uncommanded MCAS.

 

5. The AOA DISAGREE alert was not correctly enabled during Boeing 737-8

 

(MAX) development. As a result, it did not appear during flight with the

 

mis-calibrated AOA sensor, could not be documented by the flight crew and

 

was therefore not available to help maintenance identify the mis-calibrated

 

AOA sensor.

 

6. The replacement AOA sensor that was installed on the accident aircraft had

 

been mis-calibrated during an earlier repair. This mis-calibration was not

 

detected during the repair.

 

7. The investigation could not determine that the installation test of the AOA

 

sensor was performed properly. The mis-calibration was not detected.

 

8. Lack of documentation in the aircraft flight and maintenance log about the

 

continuous stick shaker and use of the Runaway Stabilizer NNC meant that

 

information was not available to the maintenance crew in Jakarta nor was it

 

available to the accident crew, making it more difficult for each to take the

 

appropriate actions.

 

9. The multiple alerts, repetitive MCAS activations, and distractions related to

 

numerous ATC communications were not able to be effectively managed.

 

This was caused by the difficulty of the situation and performance in manual

 

handling, NNC execution, and flight crew communication, leading to

 

ineffective CRM application and workload management. These

 

performances had previously been identified during training and reappeared

 

during the accident flight. 31 Ottobre 2019

Amendola - Foggia, 23 Ottobre, un Predator (APR) in un atteraggio fuori campo

Una operazione completata con successo! L'evento “incidentale” è avvenuto Mercoledì 23 Ottobre intorno alle 13.30. Un Predator A+ del 32 Stormo di Amendola sarebbe stato “pilotato” in atterraggio in una zona non abitata all'esternoo de sedime dell'aerobase di Amendola-Foggia. La dinamica del volo: dopo il decollo causa una perdita di potenza e/o avaria al propulsore avrebbe obbligato il controlore in remoto del velivolo ad una immediata procedura di atterraggio/planata in una aerea prossima alla stessa pista di involo.

Una squadra di soccorso, prontamente intervenuta, dopo aver verificato lche l'atterragio era avvenuto su un campo agricolo e senza il coinvolgimento di persone e “cose”. Il “drone-UAV-APR” militare non avrebbe riportato danni sostanziali.

L’Aeronautica Militare, attraverso il 28° Gruppo “Le Streghe” del 32° Stormo di Amendola, impiega due tipologie di aeromobili a pilotaggio remoto – MQ9-A (Predator “B”) e MQ1-C (Predator “A+”) – per attività di intelligence, ricognizione e sorveglianza (ISR)

SCHEDA TECNICA DEL ‘PREDATOR’ by AMI

L’RQ-1A “Predator”, costruito dalla General Atomics, è un velivolo senza pilota (UAV) concepito essenzialmente per compiti di ricognizione, sorveglianza e acquisizione obiettivi. Il sistema d’arma si compone di tre elementi: il velivolo, equipaggiato con motore a pistoni con elica spingente, la Ground Station, la stazione di controllo a terra che grazie al data-link satellitare può controllare il velivolo anche a centinaia di chilometri dal Teatro di Operazioni, ed il sistema di trasmissione a terra in tempo reale delle informazioni raccolte. Il controllo del velivolo avviene tramite la stazione di controllo, una vera e propria cabina di pilotaggio spostata a terra, collegata al velivolo tramite antenne e ricevitori in grado di lavorare sia via radio che via satellite. Una telecamera posta sul muso del velivolo riproduce praticamente gli occhi del pilota, mentre sotto al velivolo sono installati i sensori di bordo utilizzati dagli operatori per le riprese elettro-ottiche ed infrarossi del territorio. Queste immagini sono trasmesse ad un operatore a terra, anch’esso presente all’interno della ground station, che ha il compito di interpretarle e trarne le informazioni necessarie. Il Predator può volare fino ad 8.000 metri di quota e per oltre 20 ore consecutive.L’Aeronautica Militare ha di recente implementato la flotta Predator con la versione A+, equipaggiata con sensori ottici più evoluti ed in grado di realizzare immagini di risoluzione ancora maggiore rispetto alla versione A attualmente impiegata fuori area. Bassa visibilità da parte del nemico, lunga persistenza sull’obiettivo e nessun rischio per il personale impegnato nella gestione della missione: caratteristiche, queste, che rendono il Predator un assetto aereo prezioso per la sorveglianza di aree ad alto rischio come alcuni degli attuali Teatri Operativi all’estero, nonché per il controllo di aree o punti sensibili in occasione di eventi di particolare rilevanza (ad es. summit internazionali). E’ quello che è accaduto ad esempio a L’Aquila nei giorni del G8, dove l’Aeronautica Militare, nell’ambito delle misure messe in atto per la sicurezza del Vertice, ha impiegato il Predator A+ per la sorveglianza aerea del capoluogo abruzzese. Partendo dal 32° Stormo di Amendola, dove sono normalmente di base i velivoli senza pilota dell’A.M., l”occhio elettronico” del Predator ha registrato e trasmesso alle sale operative, minuto per minuto, tutto ciò che è accaduto a terra. Oppure, per fare un altro esempio reale, è quello che accade ogni giorno in Afghanistan dove i Predator si alzano in volo dalla base aerea di Herat, dove ha sede la Joint Air Task Force del contingente italiano, per andare a controllare zone di particolare interesse o punti sensibili per la sicurezza del personale impegnato nelle operazioni a terra. Accade, ad esempio, che prima della partenza di un convoglio mezzi, venga effettuata una ricognizione del percorso stradale per verificare che non vi siano situazioni sospette, o come avvenuto in Iraq – dove i Predator italiani sono stati impiegati nell’ambito dell’operazione ‘Antica Babilonia’ – che i velivoli senza pilota vengano utilizzati per la sorveglianza aerea durante eventi di particolare rilevanza come le elezioni governative del 2006.

Predator

apertura alare: 14,8 m;

lunghezza: 8,2 m;

altezza: 1,82 m;

velocità di crociera: 135-160 km/h;

tangenza operativa: 7.800 m;

autonomia: 24 ore “on station” a 926 km dalla base di partenza ;

peso max al decollo: 952 kg;

motore Rotax 912 a quattro cilindri; carico utile: 204 kg (sensori elettroottici, radar ad apertura sintetica). 25 Ottobre 2019

Flotta arzilla, Douglas Cargo DC3 in mare a Nassau, prima della pista

Il bimotore aveva fatto il primo volo nel 1945! Il cargo DC3 volava per l'Atlantic Air Cargo ed operava da Miami Opa-Locka,FL (USA) allo scalo di Nassau (Bahamas) con due piloti di equipaggio quanto alle 16.27 locali del 18 Ottobre è finito in mare ad una distanza di circa 4km dalla pista 14, in avvicinamento alla pista.

L'equipaggio ha dichiarato una avaria ad uno dei due propulsori Pratt & Whitney R-1830. L'ammaraggio conseguente ed il rapido intervento della Guardia Costiera con il recupero dei due piloti illesi ha completato la “vita operativa” del DC 3. Dopo 74 anni di volo il DC3 si è immerso nell'oceano. Non sono – al momento - stati verificati i danni sopportati dall'arzillo bimotore.

Atlantic Air Cargo opera con altri due DC-3s, immatricolati N437GB and N705GB.

Quanti altre DC3 “storici” sono ancora in volo nei tanti Continenti e sui mari del Pianeta Terra? 21 Ottobre 2019

Flotta Airbus A220-300 Swissair: a terra per ispezioni ai motori

Nel mondo, probabilmente, operano 463 Aiibus 220, 123 serie -100, 339 serie -300! E' una iniziativa scontata, conseguente all'Airworthiness Direcitive -AD della FAA-USA. La Federal Aviation Adminsitration in data 26 Settembre ha, infatti, emanato iniziali e ripetute ispezioni sui propulsori serie Pratt & Whitney P&W PW1500G.

A seguito di due avarie occorse il 25 Luglio 2019 (ore 1305 locali, Swissait A220-300, volo LX348, an immatricolato HB-JCM) e una seconda il 16 Settembre 2019 (Swissair volo LX358, Bombardier CSeries 300, immatricolato HB-JCA), entrambi su Pratt & Whitney PW1524G-3.

L'avaria sembrerebbe stata causata da inconvenienti al “low-pressure compressor (LPC) stage 1 rotor, which resulted in the rotor disk releasing from the LPC case and damaging the engine”.

La Swiss International Air Lines Airbus ha blocca a terra la sua flotta di Airbus 29 A220.

Anche l'agenzia francese “Bureau français d’enquêtes et d’analyses (BEA)” dopo una indagine aveva segnalato come erano stati ritrovati al suolo pezzi al titanio dei motori della lunghezza di 30 cm in aree boschive sottostanti.

La flotta Airbus 220 non è altro che gli ex Bombardier CSeries, aeromobili narrow body, ora identificati nelle due serie 100 e 300. Aeromobile progettato nel 2004 e costruito dal 2008: Dal luglio 2018 è commercializzato come Airbus-220 e sono equipaggiati con motori PW1500G. Nel mondo volano 462 velivoli, 123 Airbus 220-100 e 339 Airbus 220-300. Quanti di questi velivoli operano per aerolinee europee e quanti atterrano e decollano sugli scali del Belpaese? 17 Ottobre 2019

Biassono (Monza), ultraleggero si ribalta in atterraggio

Illeso il pilota di 80 anni. L'emergenza con l'attivazione di ambulanza, elicosoccorso, vigili del fuoco e carabinieri è avvenuta Venerdì 11 Ottobre intorno alle 17.30. La segnalazione dei testimoni sarebbe stata immediata, precisa e circostanziata.

Nelle fasi dell'atterraggio su una pista-campo di volo privato annesso ad una azienda, in località via Locatelli a Biassono. Il velivolo si è ribaltato. Quale l'effettiva dinamica conclusiva?La situazione meteo com'era, il velivolo ha forse riportato una qualche avaria e/o è derivato dal fattore umano nella fase finale? A chi toccherà indagare su un “incidente” che non ha riscontrato conseguenze per il pilota e – si suppone – danni -ancorchè limitati - sull'ultraleggero? 15 Ottobre 2019

Valtellina, precipita ultraleggero P92

ANSV ha aperto una inchiesta! I VVFF hanno potuto recuperare immediatamente un ferito, l'altro occupante del velivolo, rimasto incastrato tra i fili di una seggiovia con l'ultraleggero sospeso, solo più tardi, con altri mezzi.

L'insolito incidente - volava troppo basso, non ha visto i fili delle seggiovia, ha perso quuota per una avaria - è accaduto Domenica 6 Ottobre nella zona di Prato Valentino, comune di Teglio in provincia di Sondrio.

L'aeromobile ultraleggero P92, immatricolato I-9615, era decollato dall’aviosuperficie di Caiolo, probabilmente per un volo turistico, ha in sostanza, impattato i cavi. I due occupanti erano due uomini, uno di 55, l'altro di 62 anni. 7 Ottobre 2019

Flotta arzilla, è precipitato anche un Boeing B-17 – Fortezza Volante

Stavolta il velivolo “storico” aveva fatto il primo volo nel 1943! Il Boeing B-17G Flying Fortress, immatricolato N93012, ha finito il suo ultimo volo sbattendo contro un edificio dell'infrastruttura aeroportuale dello scalo internazionale di Bradley-USA. Era nella fase di rientro dal volo.

L'aerolinea “Collings Foundation's Wings of Freedom Tour” operava con il Boeing B-17G Flying Fortress con un equipaggio di 3 membri e 10 persone-passeggeri. Dopo il decollo dalla pista 06 alle 09.45 del 2 Ottobre, con una virata aveva cercato di ri-atterrare per problemi-malfunzionamenti al propulsore n.4. Nell'impatto sono state identificate sette vittime. Il velivolo risulta completamente distrutto. La NTSB – USA ha aperto una specifica inchiesta. 5 Ottobre 2019

Antonov 12 Cargo si schianta in atterraggio, prima della pista

Flotta “arzilla”: ancora un incidente! Il cargo Antonov avrebbe fatto il suo primo volo nel lontano 1968, ma era ancora operativo. Ha attraversato in volo l'intera Europa. Volava per UAA Ukraine Air Alliance, immatricolato UR-CAH, operava coome UKL-4050 dallo scalo di Vigo (Spagna) con destinazione Lviv (Ukraine) con sette membri di equipaggio ed un passeggero. Era nella fase di avvicinamento alla pista di Lviv, a circa 7.4 miglia quando la traccia radar è scomparsa dai video. L'aeromobile si è schiantato ad una dista di circa 0.8 miglia (circa 1000 metri) dalla pista 31, allineato, nelle piantagioni e vegetazione circostante, nei pressi di uno stadio di calcio ed un cimitero. Erano le 03.30 locali del 4 Ottobre.

L'equipaggio avrebbe tentato un atterraggio di emergenza. É stata registrata una casta perdita di carburante, probabilmente, risultato dell'impatto con il suolo. I soccorsi hanno riscontrato cinque vittime e tre feriti, che sono stati ospedalizzati. 4 Ottobre 2019

Materano, 29 Settembre, precipita deltaplano

Ricoverato il pilota! L'incidente si è verificato in contrada Lumelli Imperatore, in territorio di Bernalda (Matera), le notizie sono sempre scarne. Nella mattinata di Domenica 29 Settembre, dopo aver tranciato un elettrodo di media tensione, un deltaplano ultraleggero a motore, si è schiantato al suolo.

La dinamica è ancora da chiarire. Ha colpito il cavo della tensione ed è finito al suolo e/o il pilota aveva perso il controllo del “velivolo” per una qualche avaria e/o per errore umano ed è finito sul cavo?

I soccorsi intervenuti hanno recuperato e trasportato in ospedale il pilota. 30 Settembre 2019

Orsogna-Chieti, precipita biposto Kit Fox

Nessuna vittima! Le notizie sono scarne, il dato certo è che il biposto Kit Fox si è schiantato al suolo ad Orsogna, in provincia di Chieti, nei pressi della Strada provinciale la Pescarese. L'incidente è avvenuto nel pomeriggio di Sabato 21 Settembre, i due occupanti, marito e moglie, hanno riportato rispettivamente, la donna fratture varie ed il marito illeso , e sono, comunque, stati trasportati dalle ambulanze del 118 in ospedale. Era stato attivato anche un elicottero, decollato da Pescara, sono intervenuti altri mezzi di soccorso. Il volo si è concluso in un campo tra gli alberi, che avrebbero aggravato la distruzione del velivolo. Erano partiti da una aviosuperfice nei pressi di Alanno (Pescara) con destinazione Termoli (Campobasso). Una prima ipotesi della dinamica incidentale identifica la causa prima in una avaria/malfunzionamento del propulsore e un conseguente atterraggio/planata in emergenza . La flotta dei kit fox, nelle varie tipologie, rimanda ad ultraleggeri molto “popolari” tra i piloti di aviazione leggera. 23 Settembre 2019

Bergamo, 21 Settembre precipita velivolo/ultraleggero

A bordo padre e tre figlie! L'ANSV (Agenzia Nazionale per la sicurezza del volo) ha aperto l'inchiesta di sicurezza per l’incidente avvenuto nella giornata di Sabato 21 settembre intorno alle 10.15 del mattino. Il velivolo Mooney M20K, immatricolato D-EISE, è precipitato nella fase del decollo dalla pista di Bergamo Orio al Serio, con quattro occupanti e destinazione Venezia Tessera.

Lo schianto sarebbe avvenuto a poche decine di metri dall'Aeroclub, tra due alberi prossimi al sedime dello scalo, mentre per qualche ragione/causa che sarà indagata stava rientrando all'atterraggio. L'elevata velocità avrebbe indotto il pilota ad una riattaccata.

La dinamica, almeno al momento, descrive un velivolo che inclinato a destra avrebbe sbattuto terra tra due “piloni/alberi” con la rottura di una semiala e sversamento del carburante depositato.

Gravissimo il pilota e deceduta una figlia, ricoverate le altre due. 21 settembre 2019

Venerdì 13 Settembre, precipita parapendio/paramotore

Una vittima, il pilota. Nella serata di venerdi,intorno alle 19.30, nella zona di Villa Estense nel padovano il “velivolo” è precipitato al suolo.Il paramotore, una sorta di parapendio con elica a motore sulle spalle del pilota permette l'involo anche in zone pianeggianti. Dopo il decollo dal campo volo Tegoina, nei pressi dell'alloggio agrituristico Ca' Vascon il “velivolo” si sarebbe schiantato da una altezza di alcune decine di metri. Quali le cause e la dinamica dell'incidente mortale? Chi indagherà? I soccorsi, rapidamente intervenuti, non hanno che potuto constatare il decesso del pilota. 16 Settembre 2019

Sabato 7 Settembre, precipita ultraleggero e si incendia

Una vittima e un ferito grave! L'ennesimo ultraleggero è precipitato in un campo di granoturco e ha, immediatamente, preso fuoco. I due a bordo, fratelli, la vittima è il maggiore di 60anni. Il velivolo era decollato da un campo di volo nei pressi di Bevazzana intorno alle 14.50 e lo schianto sarebbe avvenuto dopo circa 200 metri dal fine pista. Toccando terra l'incendio generato è stato spento dai vigili del fuoco rapidamente intervenuti dalla vicina località balneare di Bibbione. La zona dell'incidente è qella di San Michele al Tagliamento in Veneto e l'ultraleggero, probabilmente, era decollato dalla pista del campo di volo – riportano di media - dall'Azienda Agricola Toneatti. 9 Settembre 2019

Aeroporto Malpensa, scontro a terra tra trattorino e Cessna

Errore umano e/o segnaletica inadeguata? Erano circa le 23.00 di Giovedì 5 Settembre, quando a seguito di una scontro tra un mezzo della società di handling Aviapartner e un Cessna in inizio rullaggio con destinazione Vienna, mentre cadeva un pioggia continua, si è verificato uno scontro. L'impatto ha causato un danno all'ala del velivolo con fuoriuscita di parte del carburante stivato nel serbatoio.

Questione di mancata precedenza o qualche altra causa nella dinamica dei due mezzi hanno determinato la sospensione dei voli. La chiusura di circa due ore delle due piste per il recupero del carburante, quindi una delle due riaperta ha consentito il prosegua dell'operatività dello scalo.

E' un inconveniente (incidente?) sul quale siamo in attesa di sapere quale autorità “aeronautica” aprirà una inchiesta. 6 Settembre 2019

Arcene (Bergamo) 4 Settembre, precipita altro ultraleggero

Del tutto incolume il pilota! Interessato sarebbe stato un velivolo Jodel D18, schiantatosi al al suolo, praticamente senza le due ali, quasi ripiegate. Le notizie, sempre scarne e dal web, riferiscono che era decollato dalla provincia di Monza con destinazione Bergamo e/o Verona. E' atterrato in emergenza, intorno alle 18.00 di mercoledì 4 Settembre, in un terreno coltivato nei pressi di una azienda agricola. Nella zona del concessionario d'auto Rivoltella. La localizzazione sarebbe lateralmente alla provinciale 127 in direzione di Castel Rozzone.

Alcuni testimoni hanno riferito di un possibile spegnimento del motore e che le ali potrebbero essersi staccate nell'impatto con allberature circostanti. A chi tocca indagare? 5 Settembre 2019

Boeing 787-800 di Fiumicino, ANSV emana tre raccomandazioni di sicurezza

E', forse, una situazione “emergenziale”? In solo 24 giorni, dopo che lo scorso 10 Agosto il velivolo B787-800 della Norwegian Long Haul, sul volo DY-7115 da Roma Fiumicino (Italy) a Los Angeles,CA (USA), dopo il decollo dalla pista 16R e l'avaria (esplosione?) di un propulsore RR Trent 1000, con pezzi di metallo dello stesso motore caduti su caseggiati e auto sottostanti e rientro dal volo, è stata varata una iniziativa, quasi, immediata.

ANSV in relazione all’inconveniente grave in questione ha pertanto emanato, a fronte di una inchiesta ancora in corso, tre raccomandazioni di sicurezza, indirizzate all’EASA (European Union Aviation Safety Agency) e, in sostanza alle aerolinee che operano con questa tipologia di propulsori. La stessa EASA quale organismo di certificazione del propulsore in questione sarebbe, peraltro, direttamente interessata alle criticità emerse sul Trent 1000.

 

On Sep 4th 2019 the ANSV released three safety recommendations explaining the motivation for those recommendations were:

the borescope inspection of the engine Trent 1000 G/01A SN 10166, performed after the IFSD event occurred to the B787-8 registration marks LN-LND, highlighted the fracture of two IPT blades. One of these is attributable to the same corrosion fatigue fracture mechanism that was responsible for ten previous cases of IFSD in the Trent 1000 fleet. In one of those cases, in addition to IFSD the blade release also caused damage on the LPT drive arm, proving further negative effects on safety could be possible as a consequence of a IPT blade fracture beside what happened in the B787-8 marks LN-LND event, in which damages to the aircraft and to objects on the ground were recorded. Indeed, for this matter EASA has already recognized the need to maintain fleet safety and has mandated several Rolls-Royce recommended safety actions in the last two years through 6 ADs, the latest and only live action being issued in NMSB 72-AK186, which instructs a hard life for pre-modification blades and is mandated by EASA AD 2019-0135. However, the in-flight IPT blade failure of the Trent 1000 G/01A SN 10166 happened 200 flight cycles before the hard life limit, demonstrating this not sufficient to avoid detrimental effects on safety.

 

The ANSV recommends to EASA:

Safety Recommendation ANSV-9/1147-19/1/I/19.

To take immediate actions to achieve an higher level of safety, also taking in consideration, but not limiting EASA initiatives to, defining different and more stringent time limits for the Trent 1000 pre-mod 72-H818 IPT blades.

Safety Recommendation ANSV-10/1147-19/2/I/19.

To re-evaluate the whole validity of the service management adopted by the manufacturer for the Trent 1000 pre-mod 72-H818 IPT blades, endorsed by the AD 2019-0135.

Safety Recommendation ANSV-11/1147-19/3/I/19.

To evaluate provisions relevant to the de-pairing of pre-mod 72-H818 engines, avoiding two engines of the same pre-mod status being installed on the same aircraft, thus further lessening the possibility of a DIFSD.

 

The ANSV reports that at about 1200 feet and 200 knots over ground climbing out of runway 16R the left hand engine vibration warning activated followed by “EEC MODE L”, “LOSS OF TPR L”, “ENG L EGT RED” (UTC 14.46.14), “ENG LIMIT EXCEED L” (UTC 14.46.16) and “OVERHEAT ENG L” (UTC 14.46.20) EICAS fault messages. The crew shut the engine down and returned to Fiumicino Airport. About 4kg of debris was recovered. 

 

The ANSV released following preliminary data analysis:

 

Following the event, data were downloaded on site from the Engine Monitoring Unit (EMU) and from the Continuous Parameter Log (CPL). The Enhanced Airborne Flight Recorders (EAFR, picture 11) were downloaded at the ANSV laboratories.

 

The preliminary analysis of the EAFR data shows that at 14.46.05 UTC (about 6 s before the “Eng1_Vib_Warn” discrete parameter activation) an abrupt decrease of left engine N1 (from 90% to less than 60%, figure 4). At the same time, left engine N2 and N3, oil temperature and pressure slightly increased (figure 5). From the point onward the overall vibration level of the left engine increased (figure 6/7). The left engine IFSD was commanded by the crew at 14.48.06 UTC. The engine manufacturer reviewed the EMU (5 Hz sampling rate) data, confirming the above evidence as well as highlighting, in addition, that the behavior of the engine was compatible with an Intermediate Pressure Turbine (IPT) blade damage. In more detail, the EMU data shows that the drop in N1 happened after IP tracked order vibration increased (as a result of the IPT blade release). Therefore, the most likely sequence of events is (figure 8):

- IPT blade release resulting in IP tracked order vibration increase;

- IPT blade release causes downstream damage to the LP turbine and a reduction in LP shaft speed and increase in LP tracked order vibration;

- the engine control system then attempts to restore power before the pilot shuts down the engine.

No significant variations in the vibration level or other engine related parameters were recorded from the left engine prior to the event. 4 Settembre 2019

Domenica 1 settembre, precipita ultraleggero (deltaplano?)

Una vittima, il pilota! L'incidente è avvenuto nella serata di Domenica 1 Settembre. Le notizie, anche due giorni dopo, sono scarne e imprecise. Era un deltaplano e/o un ultraleggero? Un esperto pilota di circa 60anni è l'unica vittima dell'incidente occorso dopo il decollo dalla pista del campo di volo di Dosolo nel Mantovano. Lo schianto del velivolo è avvenuto nei campi che circondano la pista. I soccorsi, prontamente intervenuti non hanno che potuto appurare una situazione mortale per il pilota. Quali cause? Qualche commentatore-testimone rivela la rottura di un'ala da una altezza di circa 70-80 metri. A chi toccherà investigare sull'incidente aereo? Sicuramente la magistratura, ma la valutazione di un qualche esperto tecnico diventa decisivo per inquadrare la realtà operativa e la dinamica incidentale. 3 Settembre 2019

Boeing 737-800 con un solo motore operativo, in emergenza, continua il volo

Perché il bigetto della Smartwings non è atterrato nel primo scalo disponibile? Lo scorso 23 Agosto il Boeing 737-800, immatricolato OK-TVO, operava sul volo QS-1125 da Samos (Grecia a Praga (Cechia) con 170 persone a bordo e, dopo aver “spento” per una qualche avaria uno dei due propulsori CFM56, in numero 1, ovvero quello di sinistra, ha proseguito il volo fino a destinazione per altre 2 ore e 20 minuti.

Quale la ragione di tale scelta operativa quando una situazione di “emergenza”, il volo con un solo motore, non è atterrato sul primo aeroporto disponibile?

La supposta “avaria” al propulsore sarre occorso a FL 360, 36mila piedi, nel mare Egeo a circa 100 miglia a nord di Atene. Il Boeing 737-800 dopo essere disceso ad una quota di bvolo di FL 240-24milapiedi, ha invece proseguito il volo, senza ulteriori conseguenze, per la destinazione finale originaria. Nel corso della crociera l'equipaggio avrebbe tentato, due volte, il “restart” del propulsore. Lo stesso Boeing 737-800, dopo l'atterraggio e dopo un intervento di manutenzione durato 17 ore ha ripreso l'attività di volo.

Per quale ragione l'equipaggio ha operato in difformità agli standards operativi internazionali. Il controllo del traffico aereo greco, ungherese e austriaco sono stati informati dell'emergenza in corso? I passeggeri erano stati informati della realtà operativa esistente?

Inquadrare il costo di una “emergenza”, di un atterraggio su un extra scalo, della cancellazionedi un volo e dell'assistenza ai passeggeri, delle riprotezioni, delle priorità e delle scelte di marketing, della gestione dei ritardi, degli obiettivi aziendali, dei livelli di safety dichiarati e perseguiti dalle aerolinee e della professionalità dei piloti è sicuramente una analisi decisiva in questo contesto di liberalizzazione dei voli, dei sistemi tariffari delle low cost e dei vettori delle ex-compagnie di bandiera. Ma sono indagini che spettano le agenzie di sicurezza e di analisi del sistema aviation, quali ICAO, EASA ed ENAC in Italia. Quali infrazioni sono avvenute sul volo QS-1125? Quale autorità nazionale e/o sovranazionale dovrà, intanto, indagare su tale “volo” e sul comportamento dei piloti? 28 Agosto 2019

Piper PA-28 si schianta presso il Passo del Sempione

Era domenica 25 Agosto, tre le vittime! Era decollato dall'aeroporto Lausanne-La Blécherette Airport (QLS/LSGL), Canton Vaud, intorno alle 9 del mattino con destinazione (non precisata) in Italia quando dopo circa 90 minuti, mentre volava, probabilmente, alla quota di crociera, ad una altezza di 2000metri, il velivolo Piper PA-28 RT 201 Arrow IV marche G-BVDH, ha sbattuto in prossimità del Simplon Pass, in territorio svizzero. Vittime i tre occupanti del volo. I soccorsi hano potuto solo riscontrare l'incendio dei rottami del velivolo. L'agenzia investigativa svizzero sulla sicurezza (SISI) ha aperto la rituale inchiesta. 27 Agosto 2019

Maiorca, collisione in volo tra elicottero e ultraleggero

Sette le vittime. Era domenica 25 agosto quando un elicottero Bell 206L-3 Long Ranger III, immatricolato D-HOTT, e un ultraleggero Aeroprakt A22L Foxbat, immatricolato EC-GU1 si sono scontrati in volo all'isola di Inca, nell'arcipelago di Maiorca. Erano le 13.35 quando sono precipitati in una zona agricola, vicino a un centrato abitato. Nei pressi di una piscina. Le sette vittime, due volavano sull'ultraleggero, le restanti sull'elicottero. I due velivoli, probabilmente, volavano ad una quota bassa e con separazione a vista.

Con l'impatto al suolo i due mezzi si sono incendiati. Quali erano i piani di volo e quali le destinazioni dei due velivoli. Gli investigatori lo dovranno appurare. 26 Agosto 2019

Valfurva, elicottero militare atterra in emergenza: tre feriti a terra

A 24 ore dell'incidente le notizie sono ancora scarne! L’elicottero dell’Esercito, probabilmente uno dei CH - 47 CHINOOK in dotazione, proveniente da Viterbo e in servizio operativo per trasportare carburante e un grosso gruppo elettrogeno. Il supporto era destinato per le esigenze di rimozione della frana del Ruinon (provincia di Sondrio), ma si è trasformata in una sorta di atterraggio di emergenza tra i caseggiati dove avrebbe dovuto concludersi il volo.

Il grosso elicottero a doppia elica è  atterraggio a Santa Caterina Valfurva. Il risultato, probabilmente a causa il cedimento di una fune per il trasporto del “gruppo elettrogeno” ha comportato l'impatto in una zona nei pressi di un parco giochi e a un bar nello spazio antistante la partenza della funivia, caseggiati e impianti di risalita.

Erano circa le 13.00 di venerdì 23 agosto 2019 e, sostanzialmente, con il cedimento di una delle quattro funi, il distacco di alcune coperture in lamiera staccatesi dai tetti investiti direttamente e, probabilmente, anche dal flusso dell'aria, dalla manovra di “atterraggio di emergenza”, sono stati coinvolte tre persone.

Nello specifico un bambino di 10 anni, un ragazzo di 18 anni ed un uomo di 65 anni.

La zona della Valfurva è una località dell’alta Valtellina. 24 Agosto 2019

Germania, 22 Agosto, Cessna si schianta in un campo di grano

Ancora un incidente di Aviazione Generale. Era partito dalla pista dell'aerobase di Diepholz e, mentre sarebbe stato nella fase di crociera, per la destinazione finale (non segnalata dai media che hanno riportato la notizia), quando si è schiantato intorno alle 13.10 locali in un campo di grano nei pressi di Steinfeld (distretto di Vechta) vicino a Osnabruck, i Germania.

Il monomotore immatricolato D-EHLG, C/n 150-73550, il Cessna 150 L con il solo pilota a bordo, unica vittima, è andato completamente distrutto. L'agenzia federale BFU ha aperto la rituale inchiesta. 23 Agosto 2019

Meduno, Pordenone, precipita parapendio

Ancora incidenti in volo! Dopo un lancio dal Monte Valinis in Provincia di Pordenone, lunedì 19 Agosto un parapendio è precipitato in un'area boschiva. Gli alberi hanno attenuato l'impatto e, il “pilota” pur con alcuni traumi è stato trasportato in ospedale. Il ferito soccorso è stato recuperato con un elicottero dei Vigili del Fuoco proveniente da Venezia il parapendista di 46 anni, originario dell’Austria. All’operazione di soccorso hanno partecipato anche le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico di Maniago, i Vigili del Fuoco e i Carabinieri della Stazione di Meduno (Pordenone). 20 AGosto 2019

Asiago 13 Agosto, precipita Cessna in atterraggio

Ancora una inchiesta per l'ennesimo incidente agostano. Il velivolo impegnato nella fase di atterraggio all'aeroporto di Asiago, probailmente, avrebbe tentato una riattaccata per evitare di finire lungo in pista, sarebbe precipitato finendo in una boscaglia in località Gastagh, al confine tra Asiago e Gallio.

Il Cessna 152 era decollato da una pista presso Palmanova (Udine) con destinazione l’aeroporto “Romeo Sartori” di Asiago. Il comunicato ANSV a riguardo precisa che:

“ANSV ha aperto una inchiesta di sicurezza a seguito dell’incidente occorso oggi, in prossimità dell’aeroporto di Asiago, al velivolo monomotore Cessna 152 marche di identificazione I-SANW. Danni estesi all’aeromobile, ferite le due persone a bordo. L’ANSV ha disposto l’invio di un proprio investigatore sul luogo dell’incidente per l’effettuazione del sopralluogo operativo.”

Sulla zona dell'incidente sono intervenuti i soccorsi, un’ambulanza del Suem 118, due mezzi dei vigili del fuoco, i carabinieri, i carabinieri forestali e anche i volontari del soccorso alpino di Asiago. Per le gravi condizioni dei feriti, pilota e passeggero, è stato chiesto l’intervento sul posto di due elicotteri, uno giunto da Trento e l’altro da Treviso. Il pilota è stato trasportato all’ospedale di Bassano del Grappa, mentre il passeggero, con gravi politraumi, è stato invece trasferito al San Bortolo di Vicenza. 14 Agosto 2019

Le esibizione delle Frecce Tricolori e quel drone malandrino

Domenica 11 Agosto: Lignano Sabbiadoro-FVG. Come tradizione la Pattuglia Acrobatica Nazionale, ha presentato a Lignano il classico air show estivo. Davanti a quasi 200mila persone le Frecce Tricolori hanno svolto le loro acrobazie nel corso di due ore. Ma tra questi occhi, telecamere, telefonini puntati sui 10 velivoli MB 339 PAN, Team Paracadutisti, il Team Audace e sette paramotoristi, l’elicottero di soccorso HH139 e i Flying Donkeys ecco spuntare un drone.

Avrebbe volato indisturbato ad una altezza pericolosa (500 metri?) prima che potesse essere individuato l'autore di questa inattesa e imprudente incursione. Probabilmente senza alcuna autorizzazione. Alla fine sarebbe stato rintracciato un giovane polacco, anche in possesso di un qualche brevetto di volo.

E' la prima volta che avviene e/o è la prima scoperta di attività di volo incrociate? Bisognerà indagare e impedire che questo possa ripetersi. La 59esima stagione acrobatica Pan, la 29esima della riviera friulana ha svelato problematiche di security e safety che dovranno essere gestite preventivamente, in ogni manifestazione aerea e non aerea. Ma come, intanto, deve essere classificato tale “evento incidentale a livello di safety aeronautica? 13 Agosto 2019

Aeroporto Fiumicino, Boeing 787 in decollo perde pezzi di motore

Rientra in emergenza sulla stessa pista 16R! Quali le cause, palette staccate dallo statore e/o dalla turbina, ingestione di volatili e/o di droni? Nella giornata di lunedì 12 Agosto ANSV ha emanato il seguente comunicato:

“ Terminato il sopralluogo operativo effettuato nell’immediatezza dell’evento da un proprio investigatore, l’ANSV ha aperto l’inchiesta di sicurezza sull’inconveniente grave occorso il 10 agosto a Roma Fiumicino al Boeing 787-8 marche di identificazione LN-LND; l’aeromobile, decollato da pista 16 R, è rientrato subito dopo il decollo per problemi a un motore.”

L'evento incidentale “classificato” come “inconveniente grave” da ANSV ha coinvolto il Boeing 787-8 Dreamliner della Norwegian Airlines decollato sabato 10 Agosto dalla pista 16R con destinazione Los Angeles. Il velivolo, in sostanza avrebbe perduto pezzi da uno dei propulsori Trent 1000. L'equipaggio ha fermato la salita a 3000 feet/piedi, rientrando in sicurezza sulla stessa pista dopo 23 minuti di volo. I frammenti del motore avrebbero interessato 25 veicoli al suolo e 12 abitazioni. 12 Agosto 2019

Vigevano, 9 Agosto, precipita ancora un ultraleggero

Gravemente ustionati dell'incendio i due occupanti! Ancora un incidente ad un ultraleggero nella prima settimana di Agosto. Le notizie, al solito sono piuttosto scarne. La dinamica dell'evento riportano che nella fase successiva ad un decollo da una pista e/o da un campo di volo in Lomellina, in Lombardia, nella giornata di Venerdì 9 Agosto, l'ultraleggero si sarebbe schiantato in un terreno coltivato a mais, incendiatosi. Il pilota di 67 anni e il passeggero di 39anni, pur riportando ustioni sono sopravvissuti. Quale il velivolo interessato, quali le cause, chi investigherà l'incidente? Dovrebbero essere gli interrogativi decisivi per inquadrare casistica e resoconti in questo genere di incidentalità. 10 Agosto 2019

Agosto, ancora incidenti di Aviazione Generale e ultraleggeri

Altri tre eventi, il 3, 7 e 8 Agosto! In data 6 Agosto ANSV con un comunicato ha riportato un incidente di tre gironi prima: “L’ANSV, terminata l’acquisizione delle informazioni necessarie alla corretta classificazione dell’evento, ha aperto un’inchiesta di sicurezza sull’incidente occorso, il 3 agosto, al velivolo SMG-92 marche HA-YDI. Quest’ultimo, dopo essere decollato dall’aeroporto di Casale Monferrato per lanciare dei paracadutisti, subiva, mentre si trovava alla quota di 10.000 piedi, al momento della relativa apertura, il distacco del portellone, il quale, nella caduta, impattava il lato sinistro del piano orizzontale di coda, arrecando allo stesso seri danni. Dopo l’evento, completate le operazioni di lancio dei paracadutisti, il velivolo riusciva ad atterrare senza ulteriori problemi. Il citato portellone veniva recuperato al di fuori del perimetro aeroportuale”.

Il 7 Agosto è invece precipitato nelle acque di Vignola in Gallura l'ennesimo ultraleggero, stavolta decollato dall'aerosuperficie privata di Trinità d’Agultu e Vignola con destinazione Bologna. Il pilota di 56 anni si è salvato.

L'8 Agosto invece un deltaplano è caduto nel fiume della piana del Boesio. Intorno alle 15 del pomeriggio ambulanze e vigili del fuoco sono intervenuti a Laveno Mombello. L'elisoccorso di Como hanno trasportato il paziente nell'ospedale di Varese. 9 Agosto 2019

6 Agosto: Liguria, precipita ultraleggero

Un Diamond DA-20A1 e due vittime! Il velivolo era decollato da Vercelli con destinazione Villanova d'Albenga. Con due a bordo, il pilota e passeggero. L'impatto sarebbe avvuento in tarda serata di Martedì 6 Agosto in condizioni meteo precarie, i media parlano di “nebbia”.

ANSV – riporta il comunicato dell'agenzia - ha aperto un’inchiesta di sicurezza sull’incidente occorso ieri, nel Comune di Bardineto (SV), all’aeromobile DA-20 marche I-GVBU, ritrovato, nella notte, in località molto impervia. Decedute le due persone a bordo. L’ANSV ha disposto l’invio di un investigatore sul luogo dell’incidente, per effettuare il sopralluogo operativo. Il Diamond DA-20A1 Katana che volava sopra Savona sarebbe stato recuperato nella tarda nottata sul Monte Carmo nei pressi di Calizzano. Pilota e passeggero avevano rispettivamente 70 e 35 anni. 8 Agosto 2019

Primo sabato di Agosto, precipitano due ultraleggeri

Sono un monoplano e un elicottero ULM. Uno è precipitato Sabato 3 Agosto in una boscaglia nella fase di decollo dalcampo di volo al Boglietto di Costigliole d'Asti in Piemonte. Era un volo di prova per acquistare lo stesso velivolo. L'impatto attutito dagli alberi ha salvato il pilota che ha infomato i soccorsi, rimasto incolume.

L'elicottero ULM è invece caduto intorno alle 12.00 dello stesso Sabato 3 Agosto nei pressi del paese di Borca di Cadore, in vicinanza della statale Alemagna. I due a bordo, pilota e passeggero e/o istruttore sono rimasti illesi i due piloti. L'ipotesi è quella di un atterraggio di fortuna e/o atterraggio di emergenza per l'elicottero R22 che si è ribaltato nell'impatto con il suolo. I soccorsi hanno potuto constatare i danni al velivolo.

In entrambi gli incidenti dovrebbe essere aperta una inchiesta per ricostruire cause e dinamiche degli incidenti: a chi toccherà investigare? Con quali possibili risultati? 5 Agosto 2019

Pakistan, velivolo militare precipita su un villaggio: almeno 20 vittime

Poche le notizie sulle cause e sulla dinamica incidentale! Un Beechcraft B300 King Air 350i dell'Aeronautica Militare Pakistana si è schiantato su una zona residenziale di Rawalpindi nel Punjab. E' accaduto intorno alle 02.00 ore locali del 30 Luglio. Le vittime, tra di questi I due piloti e altri tre membri dell'equipaggio, deveno essere sommate ai cittadini abitanti della zona. I soccorsi non avrebbero ancora completato le operazioni di recupero dell'area interessata e la probabilità che i cadaveri, in prevalenza ustionati nell'incendio susseguente, siano superiori alle prime stime è, quasi, inevitabile. Sono numerosi anche I feriti. Il velivilo coinvolto aveva fatto il primo volo nel 2011. Erano in corso manovre/procedure addestrattive, al momento, imprecisate. 31 Luglio 2019

29 luglio, ultraleggero si schianta su una autostrada

Una vittima, il pilota, di 81 anni! A 24ore dall'incidente sono ancora pochi dati riguardanti l'ultraleggero precipiato e/o schiantatosi sull'autostrada A26 Genova - Gravellona Toce. L'impatto con l'asfalto sarebbe avvenuto al km 65 tra gli svincoli di Alessandria Sud e della A 21 Torino-Piacenza.

Nel Comune della provincia del Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte. Il rapido intervento del 118 e della Croce Verde non hanno potuto che rilevare il crash e soccorrere un passante in stato di choc per aver osservato i resti del rottame del velivolo e il decesso del pilota nella carreggiata. Nessun auto o altro mezzo è stato coinvolto nell'impatto al suolo la cui dinamica e le cui cause dovranno essere indagate.. A chi tocca l'inchiesta? Il velivolo era, forse, un ultraleggero avanzato, decollato dal campo di volo di Predosa, in provincia di Alessandria, e dove era diretto, a quale quota e con quale reale destinazione? Quale attività di volo aveva accumulato il pilota? Ha avuto un malore e/o tutto è scaturito da una avaria in volo? Come spesso accade in questa tipologia di incidenti gli interrogativi non hanno immediate e adeguate risposte. Quale inoltre l'incidenza dell'errore umano, human factor, non solo l'errore del pilota e dell'inadeguatezza eventuale della manutenzione dei velivoli “pesa” in questo genere di incidentalità? I brevetti e gli attestati al volo dei piloti di aviazione ultraleggera a quale verifica sono, periodicamente sottoposti? Nel Belpaese, la casistica incidentale, quella degli inconveniente gravi e degli inconvenienti della flotta di aviazione generale e degli ultraleggeri non sembrerebbe, inoltre, essere rilevata e/o accessibile. 30 Luglio 2019

22 Luglio, precipita elicottero, in mare: antistante La Gorgona

Due le vittime, una recuperata, l'altra dispersa! L'elicottero Robinson 66, immatricolato RA-07370 con due occupanti, è precipitato in mare davanti a Livorno, nei pressi dell'isola della Gorgona. Il velivolo, un monoturbina a 5 posti, classificato come ultraleggero, era decollato in mattinata da Como e dopo uno scalo all'aeroporto di Cinquale nel comune di Montignoso (Massa), era ripartito verso le 16 con destinazione la Sardegna.

L'intervento della Capitaneria di porto di Livorno e dei vigili del fuoco, con il supporto di un elicottero della Guardia ha identificato l'elicottero gallegiante in superficie e con palloni gonfiabili e sommozzatori avrebbe impedito l'affondamento. L'ANSV har disposto l'apertura dell'inchiesta di sicurezza di competenza ed il contestuale invio di personale investigativo nell'area dell'incidente. 23 Luglio 2019

Tirolo, Cirrus SR22 GTS si schianta su una montagna

Nella collisione in quota, il velivolo si è incendiato! L'incidente è avvenuto intorno alle 17.30 di Giovedì 18 Luglio 2019. L'aeromobile Cirrus SR-22 GTS X precipitato da 2300 metri di quota contro la montagna Wetterstein in Tirolo, era decollato dall'aeroporto di Montichiari -Brescia con destinazione Schwabish Hall-Hessental Airport. Le condizioni meteo era buone quando è avvenuto lo schianto sopra Garmisch Partenkirchen. in Germania, una località a circa 20 miglia dalla stessa città di Innsbruck.

La destinazione intermedia sarebbe stato Innsbruck, in Austria. L'aeromobile è risultato distrutto, con tre vittime, gli occupanti del volo. 20 Luglio 2019

Aeroporto Venezia, ATR 72 con avaria motore in pista

I media hanno segnalato ritardi nella rimozione del velivolo fermo in una zona operativa! Nella mattinata di Giovedì 18 Luglio il volo Airserbia ATR 72 – volo JU57 con destinazione Belgrado si è fermato in pista 04 mentre si allineava per il decollo. Intorno alle 10.10 ore locali, una avaria ad uno dei due propulsor ha obbligato i piloti ad attivare la procedura di spegnimento di entrambi i motori, una circostanza che in attesa dell'intervento dei soccorsi avrebbe costretto l'equipaggio ad evacuare i passeggeri.

Una situazione generata dalla elevata temperatura a bordo, in mancanza di aria condizionata, nell'insofferenza e calura e nel perdurare dell'attesa i passeggeri sbarcati dal velivolo sarebbero stazionati nell'area circostante. Passeggeri ed equipaggio sono stati riportati al terminal senza alcuna conseguenza, se non il ritardo e/o cancellazione del volo. 19 Luglio 2019

Pavia, Cessna C172N atterra in una risaia e capovolto

La news ANSV sull'incidente ha reso pubblico il caso! E' accaduto Mercoledì 10 Luglio, intorno alle 14.00 e la notizia è stata segnalata ufficialmente dall'ANSV che ha aperto la rituale inchiesta di sicurezza sull’incidente occorso in località Alperolo di Albuzzano (PV), al velivolo Cessna C172N immatricolato I-DAFE. Quali le cause e le circostanze che hanno generato un “fuoricampo”, un atterraggio forzato in una risaia?

Sul monomotore di quattroposti volavano due occupanti, dei quali il pilota, che ha finito la sua corsa ribaltato, con il carrello all'aria. “Ammarato” capovolto in una risaia a lato della ex Statale 234 Pavia-Cremona, fra Albuzzano e Linarolo.

I due a bordo hanno lasciato la carlinga autonomamente, del tutto illesi. Gli interrogativi da risolvere concernono la dinamica dell'incidente: avaria motore e/o imperizia e/o human factor generico associato alla operatività del velivolo? L'inchiesta ANSV dovrà accertarlo. 12 Luglio 2019

Gemona del Friuli, precipita con deltaplano

Il pilota si è salvato con il paracadute di emergenza! Quali le cause della perdita di controllo del 48enne polacco che, alla fine della problematica dinamica del volo, atterra ad una quota di 1500 metri in un pianoro di pochi metri quadri?

Nel pomeriggio di sabato 5 Luglio in volo, dopo essere partito dalla zona di Tolmino ha concluso le evoluzioni con il deltaplano, quindi dopo aver lanciato l'allarme per il fuori controllo, si è sganciato con un paracadute di emergenza, atterrando sullo limitato spazio in quota sul Monte Chiampon nelle Prealpi Giulie.

I soccorsi sopraggiunti hanno potuto recuperare il pilota, in quota, con un verricello di 60 metri, calato da un elicottero. Con fratture varie ed altre lesioni il deltaplanista è stato ricoverato nell'Ospedale di Udine. 6 Luglio 2019

Aeroporto Malpensa, Boeing 737-300 rientra in emergenza

Operazioni negli standards procedurali in volo e nell'assistenza a terra! Il volo Malpensa Lampedusa del 4 Luglio 2019 era decollato intorno alle 19.30 locali, con circa 60 minuti di ritardo e solo 15 minuti dopo, causa (riportano i media) un surriscaldamento ad uno dei due propulsori (CFM56) i piloti hanno predisposto l'esecuzione della procedura di spegnimento dello stesso motore.

Il Boeing 737-300 della Maleth Aero che operava per conto della Blue Panorama Airlines, immatricolato 9H-ZAK, volo BV-2986 da Milan Malpensa a Lampedusa (Italy), era in salita alla quota di FL 190 dopo il decollo dalla pista 35Destra. L'atterraggio è avvenuto dopo circa 25 minuti dalla partenza sulla stessa pista 35 Destra. Nessuna conseguenza per passeggeri ed equipaggio, l'atterraggio è stato regolare. Il volo per Lampedusa è stato cancellato e i passeggeri sono stati ospitati in un albergo. 5 Luglio 2019

1 Luglio, Bombay/Mumbai, Boeing 737-800 fuoripista in atterraggio

Quale sarebbe risultato lo scenario nelle piste affossate nelle città storiche? Poco prima delle mezzanotte, 23.51 Locali Time, un aeromobile della Spicejet B738, immatricolato

VT-SYK, volo SG-6237 da Jaipur a Mumbai (India), dopo aver atterrato sulla pista 27, in condizioni meteo di forte pioggia, ha fermato la sua corsa 160 metri oltre il fine pista stessa.

Il ruotino anteriore della fusoliera è collassato. I passeggeri e l'equipaggio non hanno riportato ferite e/o contusioni, e sono sbarcati con mezzi esterni, senza l'ausilio di una evacuazione rapida dagli scivoli.

Il velivolo ha riportato danni sostanziali alla struttura. La constatazione da porsi è che in presenza di piste lunghe e con spazi di safety adeguati anche un fuoripista non si risolve in un disastro aereo, come potrebbe, invece, avvenire per atterraggi/decolli su piste di 2000-2400 metri di lunghezza senza gli spazi standards di RESA di 240 ed EMAS di arresto. Indispensabili sono, anche, spazi di sedime adeguati e terminal passeggeri distanziati dalle piste di volo. 2 Luglio 2019

Pista di Cerrione, Giovedì 27/6: ultraleggero precipita in atterraggio

Ma chi registra i tanti inconvenienti gravi e incidenti occorsi? Il caso dell'ultraleggero schiantatosi al suolo Giovedì 27 Giugno all'aviosuperficie di Cerrione, è uno di questi. A fronte di una costante analisi di “incidenti” di aviazione generale avvenuti nel Belpaese troppo spesso i media non riferiscono alcunchè! Quale la ragione? Spesso, tuttavia, se non ci sono esiti gravi, anche qualora il velivolo registra e non danni sostanziali e irreversibili, non si hanno notizie specifiche. E' appunto quanto sarebbe avvenuto a Cerrione, lo ha riportato “la Nuova Provincia di Biella”. Il pilota e un tecnico dell'officina sarebbero stati portati al pronto soccorso. Le ferite risulterebbero minori. Danni irreparabili, invece, per velivolo. La notizia non ha avuto alcun riscontro su altri media.

Qualche nota aggiuntiva sull'aviosuperficie di Cerrione.

“L’Aeroporto Pietro Venanzi di Biella-Cerrione (ICAO: LILE), di proprietà di Air Vergiate, si trova nel comune di Cerrione, in frazione Vergnasco, a sud-est di Biella e servito della Autostrada A4 (uscite Carisio da Milano, di Santhia da Torino).

Inaugurato il 26 ottobre 1968, dispone di una pista in asfalto di 1320 x 30 metri (lunghezza complessiva 1500 metri), di piazzali e raccordi in asfalto per 45000 mq, hangar per 3500 mq, uffici operativi per 1200 mq e palazzina aerostazione per 400 mq.;  gli “ingressi” alla pista sono a “0” , sull’aeroporto insiste un VOR e immediatamente a sud un NDB.

L’Aeroporto si trova tra i CTR di Malpensa e Torino Caselle ma al di fuori degli stessi e non ne subisce quindi alcun condizionamento, non è influenzato da attività di volo commerciale e/o industriale ed è completamente al servizio delle operazioni della scuola di volo e delle attività turistiche”. 1 Luglio 2019.

Antonov 24 atterra in emergenza, in fiamme a terra, sbatte su un edificio

Aereo distrutto, due le vittime! E' accaduto Giovedì 27 Giugno Il 27 giugno sul volo 2G-200 dall'aeroporto di Ulan-Ude a quello di Nizhneangarsk (Russia) con 43 passeggeri e 4 membri di equipaggio quando ha registrato un'avaria al propulsore di sinistra.

L'equipaggio aveva segnalato l'emergenza circa 30 km (16 miglia) prima dell'aeroporto, nella fase di avviciamento alla pista. Il velivolo An 24 RV, immatricolato RA-47366, serie 77310804. Il comandante e il pilota avevano oltre 10mila ore di volo. L'arzillo bimotore aveva fatto il primo volo nel 1977 ed ha toccato le ruote sulla pista 22 alle ore 10.24 locali. Dopo un atterraggio regolare, tuttavia, il velivolo e uscito dalla pista sulla destra finendo fuori dall'asfalto nel terreno erboso schiantandosi su un edificio/capannone limitrofo: incendiandosi.

Il comandante e il motorista sono, al momento, le solo vittime, i restanti passeggeri ed equipaggio hanno potuto evacuare il bimotore. I soccorritori hanno segnalato 22 passeggeri feriti, incolumi i restanti. 28 Giugno 2019

Aeroporto Nizza, Boeing 777 -300: una estremità alare contro il loading bridge

La “via di rullaggio” è troppo prossima ai ponti di imbarco? Quale la causa? Errore umano del pilota che nel rullaggio non manteneva la center-line del percorso e/o la configurazione curvatura, arco piazzali/pista/rullaggi è troppo stretta per un Boeing 777-300 che dispone di una apertura alare rilevante? Il Boeing 777-300 Extended Range della Kuwait Airways ha una ala di oltre 60 metri e l'estremità sinistra ha urtato la parte superiore della torretta del braccio d imbarco posizionata nei piazzali davanti alla aerostazione.

L'incidente è avvenuto all'aeroporto Nice Côte d’Azur Lunedì 24 Giugno 2019 intorno alle 17.20. Probabilmente il Boeing 737-300 ER della Kuwait Airways, immatricolato 9K-AOJ, proveniente da Parigi C.DeGaulle e con destinazione finale l'Emirato Arabo, stava rullando per posizionarsi al parcheggio quando ha urtato l'ala sinistra contro la parte più elevata di uno dei ponti d'imbarco. I passeggeri sono stati in seguito sbarcati ed il volo di rientro al Kuwait è stato cancellato.

Le investigazioni dovranno, innanzi tutto, sicuramente appurare se gli spazi di rullaggio sono compatibili con la movimentazione al suolo di un velivolo Boeing 777-300 ER. 26 Giugno 2019

Lecco, precipita con parapendio

Le investigazioni (!) dovrebbero appurare le cause dell'evento incidentale! Il volo del giovane toscano di 31 anni è finito con lo schianto al suolo dopo un salto per decine di metri.

Le ali del parapendio non si sarebbero completamente estese, una delle due sarebbe rimasta chiusa, questo avrebbero testimoniato alcune persone. La zona dell'incidente è quello dell'Alpe Chiaro, area del monte Muggio, nel pomeriggio (intorno alle 15.00) di domenica 23 Giugno. Il rapido intervento di pronto soccorso con un elicottero ed il ricovero in ospedale, non ha scongiurato l'esito mortale. 24 Giugno 2019

Sabato 15 Giugno, precipita, ancora, un ultraleggero

Una sola vittima! Altro week-end con incidenti di Aviazione Generale. Stavolta un ultraleggero si è schiantato a Urgnano, nella frazione Basella, in provincia di Bergamo. Il pilota, un sessantenne è l'unica vittima, nell'incendio successivo alla perdita di quota (repentina?) e l'impatto con il terreno ed un forte boato. L'incidente è avvenuto intorno alle 18.00 di sabato 15 Giugno. I soccorsi prontamente intervenuti non hanno potuto che registrare l'evento. Alcune testimonianze – riferite dai media - avrebbero riferito che il velivolo volava nella zona soprastante casa propria. 17 Giugno 2019

Flotta Boeing 737 NG e MAX: ancora verifiche

Sono in scadenza i 10 giorni per l'esecuzione del Service Bulletin e della direttiva FAA. Le investigazioni che hanno riguardato la flotta Boeing 737-800 MAX hanno, infatti, evidenziato, altre criticità. Stavolta nel mirino, associate alle analisi che riguardano i due incidenti della Lion Air ed Ethiopian Airlines per il malfunzionamento del software relativo al sistema allert allo stallo, sono gli apparati/sistemi slat posizionati sulle due ali. Interessati sono ben 148 parti/componenti prodotte da ditte che riforniscono Boeing. I velivoli interessati sono stati identificati negli esemplari 737NG e 737MAX . Di questi, sono installati su 32 NG e 33 MAX operativi negli Stati Uniti, mentre i restanti volano nel restanti continenti per un totale di 133 NG e 179 MAX .

Le ispezioni straordinarie imposte dalla Boeing e dalla FAA-USA, per rilevare possibili “difetti” operativi e prestazionali e la loro sostituzione, nei modelli MAX ed NG (New Generation) che includono esemplari delle serie Boeing 600-700-800-900, probabilmente, interessano velivoli che operano sugli aeroporti del Belpaese e/o che sorvolano lo spazio aereo della Penisola.

Quali sono in Europa le aerolinee interessate? Quali operano in Italia? Hanno ispezionato i loro velivoli? 10 Giugno 2019

Friuli V.G., 4 Giugno, precipita un deltaplano

Il pilota è rimasto vittima dello schianto! Era appena decollato dall'aviosuperficie del Parco Livenza. L'incidente è avvenuto intorno alle 18.30 a San Stino di Livenza ed il velivolo ha finito la corsa a ridosso di un caseggiato. Con il deltaplano, immatricolato I-8482, distrutto su un terrapieno, su alberature adiacenti. La dinamica e le eventuali cause dovranno essere investigate e accertate.

Il 54enne pilota era noto nella zona. Aveva una storia anche come progettista di velivoli.

Aveva ottenuto la certificazione per un velivolo ultraleggero. Una tipologia di barca volante Ramphos, un anfibio, ma anche in grado di planare sulla terra e nelle marine/acqua. 6 Giugno 2019

Lazio, 1 Giugno, Fiano Romano, precipita aereo acrobatico

Vittima il pilota 49enne! L'incidente è avvenuto nel cielo di Fiano Romano, probabilmente, nel corso di una esercitazione e/o addestramento acrobatico. Il decollo dal campo volo “Arrow” del Midget Mustang M1, dopo alcuni volteggi cielo campo, intorno alle 16.00 di sabato 1 Giugno, avrebbe cercato un atterraggio di emergenza. Lo schianto sarebbe avvenuto a circa 200 metri dalla stessa pista, con una posizione/prua in picchiata, quasi verticale con il muso sul terreno. 5 giugno 2019

Sassuolo, 2 Giugno, precipita ultraleggero

L'incidente occorso dopo lo sgancio del traino di un aliante. Una sorta di avaria al motore e/o una mancanza di carburante avrebbe costretto il pilota ad un atterraggio precauzionale in planata. Era decollato dall’aeroporto Paolucci di Pavullo, il pilota, anche istruttore di volo era impegnato al traino e successivo lancio di un aliante. Era il primo pomeriggio di Domenica 2 Giugno e nella fase di rientro sulla pista di partenza e una graduale perdita di quota avrebbe permesso l'atterraggio nella zona industriale di Sassuolo, nella provincia di Modena. Il volo, comunque una procedura di emergenza, è finito nei pressi di una collinetta di terra localizzata tra capannoni, aziende e caseggiati. Il pilota sarebbe rimasto ferito in maniera minore, è stato trasferito in elicottero all'ospedale di Baggiovara.

Il velivolo Robin DR400-180R Remo dell'Aero Club Pavullo, immatricolato I-ITBD, aveva fatto il primo volo nel 2008. 4 Giugno 2019

Umbria, 2 Giugno: precipita Cessna 172F

Feriti i due occupanti! Pilota e passeggera del velivolo, marito e moglie, romani, di 77anni e 73 rispettivamente sono stati trasferiti in codice rosso, dopo essere precipitati in zona Collesseco intorno alle 11.30 di domenica. I coniugi si sono schiantati nel comune di Gualdo Cattaneo (PG), tra gli alberi di un oliveto. ANSV ha aperto l'inchiesta relativa all’aeromobile Cessna 172F, immatricolato I-ELVF che era decollato dall'aeroporto di Roma Urbe. 3 Giugno 2019

Velivolo Cessna C 210 precipita nel fiume Adige

Salvi pilota e passeggero. Il volo si è concluso nelle acque del fiume Adige in località Settimo, nel comune di Pescantina in provincia di Verona. Il pilota in a. qua ha estratto il passeggero rimasto inizialmente incastrato, salvandolo. I vigili del fuoco hanno temepestivamente recuperato i due occupanti, erano trasportati dalla corrente e con verricello li hanno issati a bordo di un elicottero che li ha trasportati ad un pronto soccorso ospedaliero.

L'ANSV ha emanato il seguente comunicato: “a seguito dell’incidente che, nel pomeriggio di oggi 17 maggio, ha coinvolto l’aeromobile Cessna C210 marche di identificazione N6973N a Verona, l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha aperto un'inchiesta di sicurezza per appurarne le cause, disponendo contestualmente l’invio di un proprio investigatore sul sito dell’evento. Feriti i due occupanti; danni all'aeromobile in via di accertamento”. 20 Maggio

Aeroporto Malpensa, ancora un Airbus 330 che rientra dal volo!

Avrà scaricato il carburante per un atterraggio nei limiti di peso? Il volo Airbus 330 AZ Alitalia con destinazione New York era decollato intorno alle 12.35 di venerdì 17 Maggio ed è rientrato all'atterraggio dopo circa un'ora e mezzo dal decollo. La causa- sostengono i media che hanno riferito la notizia – è attribuita al mancato blocco del carrello. Era quello anteriore e/o l'inconveniente ha riguardato uno dei due carrelli principali?

Il volo in salita verso la quota di crociera per l'attraversata Atlantica si sarenne interrotta dalle parti di Casale Monferrato nel Piemonte, dove sarebbe “orbitato” per risolvere l'avaria. Gli interrogativi da porre, tuttavia, riguardano i 90 minuti trascorsi prima dell'atterraggio.

I piloti hanno adottato la procedura di “scarico di carburante” ovvero il dumping di alcune decine di migliaia di litri di carburante? Tale operazione è stata eseguita e completata nel golfo Ligure, come da standard operativo? L'avaria, probabilmente, non era una emergenza grave e/o immediata perciò lo scarico di carburante non avrebbe costituito una operazione da iniziare prima di raggiungere il mare del Tirreno.

L'atterraggio è avvenuto regolarmente, senza alcuna ripercussione per i passeggeri, che sono stati imbarcati su altri voli. L'unico disagio dovrebbe essere risultato il ritardato arrivo a New York. 18 Maggio 2019

Treviso, ancora un ultraleggero, stavolta precipita su un caseggiato

Due le vittime, pilota e passeggero: chi era ai comandi? L'incidente è avvenuto giovedì 16 Maggio, intorno alle 20.00 alla periferia di Caerano San Marco nella provincia di Treviso. Alcune testimonianze hanno riferito su una improvvisa perdita di quota e lo schianto su un camino/tetto per franare su terrazzo sottostante di una casa. Pilota e passeggero hanno perso la vita ma non sono stati registrati danni tra gli abitanti del caseggiato colpito. Una parete sarebbe stata demolita nell'impatto.

Quali la dinamica e le cause? I due appassionati del volo sarebbero decollati da un campo di volo circostante con un velivolo, probabilmente di loro fabbricazione? Era stato certificato/omologato ed era in corso una prova di volo e/o sperimentazione? Era invece un velivolo autorizzato all'attività aerea? Ancora una volta una qualche inchiesta dovrà investigare e ricostruire l'evento incidentale che ha distrutto il velivolo. 17 maggio 2019

Alaska: collisione in volo tra due idrovolanti

Cinque sono le vittime, dieci i sopravvissuti! L'incidente è avvenuto il 13 Maggio 2019 ed ha coinvolto in quella che viene chiamata id-air collision, al largo della costa USA con passeggeri a bordo.

I due seaplane, un de Havilland Canada DHC-3T Vazar Turbine Otter; e un Havilland Canada DHC-2 Beaver, rispettivamente con undici e cinque tra piloti e passeggeri, si sono scontrati nello spazio aereo di Coon Cove nei pressi di George Inlet, a una distanza di 8 miglia nautiche da Ketchikan, in Alaska.

Il DHC-3 stava tornando da un tour ai Misty Fjords in Alaska's Misty, con 10 passeggeri ed il pilota.

La FAA USA ha riportato come a bordo del DHC-2 Beaver, anch'esso impegnato in un giro turistico, la vittima è risultata il pilota. I superstiti di entrambi i velivoli sono stati recuperati in mare. I passeggeri di entrambi gli idrovolanti erano sbarcati dalla nave Royal Express in navigazione in quei mari nordici. Il de Havilland Canada DHC-3T Vazar Turbine Otter aveva fatto il primo volo nel 1956. 15 Maggio 2019

Aeroporto Myammar, Embraer 190 atterra senza carrello anteriore

Nessun ferito tra passeggeri ed equipaggio! E' accaduto all'aeroporto Mandalay-Birmania, sulla pista 17 intorno alle 09.00 locali del 12 Maggio 2019, dove, dopo aver orbitato in attesa di consumare carburante sufficiente per un atterraggio al minor peso possibile è atterrato in emergenza “precauzionale” senza l'estensione del carrello anteriore. Il volo Myanmar National Airlines ERJ-Embraer 190, immatricolato XY-AGQ, operava sul volo UB-103 da Yangon a Mandalay (Birmania-Myanmar) con 82 passeggeri e 7 membri di equipaggio. L'avaria al carrello era stata confermata, anche dopo l'estensione alternata, manuale. L'atterraggio è stato, comunque, regolare salvo, dopo aver tenuto il muso sollevato, la fusoliera anteriore ha, strusciato, frenando, sul manto asfaltato della pista, assistito dai mezzi di “emergenza” aeroportuale. Passeggeri ed equipaggio hanno evacuato l'aeromobile dagli scivoli laterali. 13 Maggio 2019

Convertiplano Agusta AW609: quattro rinviati a giudizio

L'incidente del 2015 aveva causato due vittime: i piloti! L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) aveva inviato un team investigativo. L'incidente occorso il 30 ottobre 2015 all’aeromobile AW 609, immatricolato N609AG, nel quale era deceduti i due occupanti. In realtà il velivolo era un “convertiplano” sperimentale, completamente distrutto nell'impatto con il terreno.

Secondo alcuni testimoni, i piloti, avrebbero evitato che il velivolo si schiantasse sui caseggiati. Il “quadriplano” volava basso e in fiamme e avrebbe concluso il suo volo sui campi di mais, in prossimità di un cimitero. Il velivolo sperimentale militare era partito da Vergiate, in provincia di Varese, localizzato nei pressi dell'aeroporto di Malpensa, dove ha sede l'Agusta Westland. Il velivolo precipitato, Agusta Westland Aw 609, era una sorta di "ibrido" aereo-elicottero e – avrebbero sostenuto testimoni oculari - avrebbe preso fuoco sull'abitato.

L'innovativo progetto avrebbe registrato frequenti incidenti: era stato progettato per il decollo verticale e, con la rotazione dei motori, delle ali e delle eliche di novanta gradi, avrebbe potuto operare con un aeromobile in volo livellato e/o salita e discesa.

Il sostituto procuratore Ezio Domenico Basso avrebbe, all'epoca, aperto una inchiesta per "omicidio colposo con disastro aviatorio".

L’attività industriale del “convertiplano”, come segnalato dalla relazione al bilancio 2018 di Leonardo del convertiplano prosegue, vedi nota di pagina 74:

“Il programma AW609 prosegue verso la certificazione con la Federal Aviation Administration (FAA). Nel corso dell’anno è iniziata la sperimentazione in volo per l’acquisizione dei carichi di volo. È stato approntato un nuovo prototipo (Aircraft 4, AC4) che verrà utilizzato nel corso del 2019 per la verifica e validazione dei sistemi avionici; sempre nel 2018 è stata avviata la costruzione di AC5 che rappresenta la prima macchina di pre-produzione per condurre le prove di funzionalità e affidabilità previste per la futura immissione in servizio del Convertiplano”.

Il Giudice dell'udienza preliminare di Vercelli ha, intanto, rinviato a giudizio quattro dipendenti del gruppo Leonardo che erano indagati. I reati contestati rimandano a danno colposo, in relazione agli articoli del codice penale sul disastro aviatorio e sull’omicidio colposo. Il progetto del “covertiplano” nato negli Stati Uniti, è una collaborazione tra l’americana Bell e l’ex AgustaWestland. 11 Maggio 2019

Mantova, elicottero si schianta su una cabina gas-metano: una vittima

Il pilota era un appassionato di questa tipologia di volo! Lo schianto al suolo è avvenuto il 3 Maggio 2019 nella zona industriale di Pegognaga, verso le 11.30 del mattino. L'elicottero sorvolava l'area di Pegognaga, nel Mantovano, il pretesto operativo sarebbe stato: salutare un amico. Alcuni osservatori avrebbero riportato una situazione assimilabile ad uno stallo, con il distacco di una pala del rotore e conseguente schianto su una cabina del gas-metano distribuito sulla aziende del territorio industriale. Il pilota ai comandi del Robinson R22 Beta 2, biposto dalla Eli company elicopter service, Alessandro Foglio Bonacini, di 37 anni di Reggio Emilia - della Cellular Italia – è rimasto vittima dell'impatto da una quota di circa 200 metri.

L'allarme e l'intervento dei Vigili del fuoco, carabinieri e polizia è stato tempestivo ed ha consentito di fermare una “fuga-di-gas” generato dal crash sulla “cabina”.

Per sicurezza almeno tre capannoni sono stati evacuati. E' stata impedita una possibile “emergenza” per la zona industriale di Pegognaga, localizzata nei pressi del casello autostradale dell’Autobrennero.

L'elicottero era stato noleggiato ed era decollato dall’aeroporto di Carpi, sulle cause dovra indagare l'investigatore nominato dall'ANSV che ha emanato il seguente comunicato: “L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha aperto un’inchiesta di sicurezza sull’incidente che, oggi 3 maggio, a Pegognaga (MN), ha coinvolto l’elicottero R22 marche di identificazione I-GPES. Deceduto il pilota, unico occupante; distrutto l’aeromobile. L’ANSV ha contestualmente disposto l’invio di un investigatore sul luogo dell’evento, per lo svolgimento di un sopralluogo operativo”. 7 Maggio 2019

 

Aeroflot SU 95, in fiamme dopo un atterraggio in emergenza

Quarantuno le vittime! Altri 35 occupanti del volo sono evacuati dagli scivoli. Il birettore Sukhoi Superjet 100-95 Aeroflot, immatricolato RA-89098, operativo sul volo SU-1492 era decollato dalla pista 24 C di Sheremetyevo di Mosca, Domenica 5 Maggio, con 73 passeggeri e 5 membri di equipaggio alle ore 15.04 Z ma, in salita, alla quota di FL 100 ha dichiarato in sequenza una perdita di comunicazione radio, la segnalazione di emergenza via ATC- transponder e immediato rientro con atterraggio sulla pista 24L, dopo 26 minuti. Era al secondo tentativo di atterraggio. Alcuni video – disponibili on-line nelle ore successive all'incidente - non hanno riscontrato “fiamme” prima del secondo tentativo di rientro, cioè prima dell'atterraggio.

Dopo l'atterraggio, invece, nel roll-out seguente, fiamme improvvise hanno avvolto la fusoliera. Il bigetto, uscito d alla pista sulla sinistra, sul prato erboso. Dagli scivoli e dalle porte anteriori l'evacuazione degli imbarcati con le fiamme nella parte posteriore della fusoliera è stato osservata in un video on-line su ogni canale televisivo. Con l'intervento dei soccorsi e dei vigili del fuoco subito intervenuti, le fiamme sono state, tuttavia, estinte solo dopo 45 minuti.

L'atterraggio non è classificabile come un crash-landing.

Quali le cause dell'incidente catastrofico? Agenzie russe hanno segnalato tra le cause un “fulmine” che avrebbe provocato una totale avaria elettrica a bordo costringendo l'equipaggio ad un rientro immediato, in emergenza. L'emergenza, tuttavia, sembrerebbe avvenuta nella fase iniziale di salita a quota FL 100. Le condizioni meteo sul campo, comunque, non riportavano attività temporalesca in atto. Quali invece le origini delle improvvise fiamme nella parte posteriore della fusoliera? L'aeromobile era equipaggiato con due propulsori PowerJetSaM146 e aveva fatto il primo volo nel 2017: era nuovissimo. 6 Maggio 2019

Boeing 737 800, lungo fuoripista, nel fiume

Salvi passeggeri ed equipaggio! L'incidente è avvenuto alle 21.43 locali, alle 03.43 Z di sabato 4 Maggio 2019 sulla pista di Jacksonville, in Florida. Il Boeing 737-800 della Miami Air International, immatricolato N732MA operava sul volo GL-293 sulla pista di Guantanamo Bay Naval Air Station (Cuba) a Jacksonville Naval Air Station,FL (USA) con 136 passeggeri e 7 membri di equipaggio. E' atterrato sulla pista 10 e, dopo il fine pista, ha continuato la sua corsa fino ad arrestarsi nelle acque basse (laguna?) limitrofa del St. John's River. Lo stop è avvenuto 380 metri/1250 piedi dopo il fine pista. Con una rapida evacuazione passeggeri ed equipaggio si sono salvati, anche se 21 passeggeri sono stati trasportati in ospedale per accertamenti.

La condizioni meteo nella fase di atterraggio non erano buone. Temporali e forti venti, di direzione variabile, sono stati, probabilmente, fattori determinanti nella dinamica incidentale. La NTSB ha aperto la rituale inchiesta. 4 Maggio 2019

Parapendio, atterraggio sbagliato, precipita per sei metri

La ragazza avrebbe riportato ferite, comunque, non gravi! L'incidente è avvenuto intorno alle 19.00 del 3 Maggio nell'area di Idroland, a Baitoni, in Comune di Bondone di Storo nel Trentino. Un errato atterraggio avrebbe causato un salto, più in basso, da un dirupo di sei metri di altezza. Il lancio è stato osservato da un gruppo di amici, di escusionisti, che hanno immediatamente segnalato il caso ai soccorsi. Sono prontamente intervenuti ambulanza, elicottero ed il soccorso alpino. La ragazza del parapendio, una 36enne tedesca, avrebbe subito contusioni alla testa ed alla schiena e sarebbe stata immobilizzata dal soccorso, in seguito, anche, ricoverata all'ospedale Santa Chiara di Trento. 3 Maggio 2019

Trentino, jumper in tuta alare si schianta al suolo

Da una base dove dal 2000 sono state registrate 25 vittime! La base del lancio è localizzata nel Trentino su uno sperone denominato e conosciuto com il Becco dell’Aquila. L'ultimo incidente è avvenuto due giorni addietrao, alle sette del mattino ed ha riguardato un 47enne norvegese. Era venuto da lontano per provare l'ebbrezza di saltare dalla base-jumper che dagli anni '90 ha attratto numerosi lanciatori.

Inizialmente era stata la meta prediletta per ex-paracadutisti e, rapidamente è diventata, tramite il web, una destinazione agognata per gli sportivi ed appassionati di questa tipologia di lancio-voli.

La causa/cause e le dinamiche dell'ultino volo, così come di tanti altri, diffcilmente saranno ricostruite. La tuta alare indossata dal juper non si è aperta e/o qualche estrema modalità operativa è all'orine dell'ennesimo incidente.

Cosa fare per limitare tali rischio e rendere la “pratica” ammissibile solo per “professionisti”?

In sindaco del Comune di Dro – luogo della base jumper - ha dichiarato l'impossibilità di limitare l'accesso al Becco dell'Aquila: come fare, infatti, a chiudere la scalata alla postazione di lancio? 23 Aprile 2019

Boeing 737-800, il carrello non si retrae, 800 Max ancora a-terra

La restante flotta Boeing 737-800 è comunque operativa! Almeno 100 vettori avvano in attività la versione Boeing 737-800, ma esistono anche e varianti Max 7, Max 9 e Max 10, a-terra in attesa delle risultanze delle investigazioni e della proposta di una variante al sistema relativo “all’assetto e all’indicatore di velocità”.  Nel frattempo operano le numerose versioni del Boeing 737, tra le quali anche il modello Boeing 737-800.

Nella giornata di domenica 7 Aprile uno della United Airlines con Boeing 737-800, immatricolato N27205, volo UA-848 da Chicago O'Hare (IL) a Orlando(FL) (USA), nella fase di salita dopo il decollo dalla pista 09R di Chicago la ha interrotto a 15,000 piede per l'impossibilità di retrazione del carrello. Mantenendo una velocità massima di 250 kts è riatterrato senz aulteriorei incoveniente sulla pista 28C, un'ora, circa. dopo il decollo.

Alla flotta Boeing 737-800 e altre versioni, comunque operative, si registrano i primi, al momento contraddittori riscontri relativi alle investigazioni della flotta MAX ancora a-terra.

Nella conferenza stama dello scorso 4 Aprile tenuta dal Ministro dei Trasporti Etiopico sono stati illustrati di dati preliminari, peraltro, proposti dal Washington Post, dove in risposta ad un interrogativo posto da un giornalista, la replica sarebbe risultata la seguente: "Moges did not mention MCAS by name during Thursday’s news conference, despite repeated questions from journalists, but her comments suggested that the system was activated during the flight and that the pilots were not able to disable it using the company’s recommended procedures."

Il giorno dopo, tuttavia, il National Trasport Safety Bureau-NTSB avrebbe sostenuto: "The preliminary report issued Thursday April 4, 2019, by the Ethiopia Aircraft Accident Investigation Bureau presents the initial information developed during their investigation of the crash of flight 302. NTSB investigators and technical advisers reviewed the draft preliminary report and provided input. The NTSB, FAA and Boeing have had access to the Flight Data Recorder data since it was downloaded, and investigators and technical advisers continue to analyze the data in coordination with Ethiopian authorities." 8 Aprile 2019

Domenica 31 Marzo, altri due incidenti ULM, uno in Valle Aosta, altro in Veneto

In totale due vittime, i piloti, un passeggero in ospedale. Stavolta il volo in Valle d'Aosta avrebbe contrassegnato la fine della stagione invernale con il lancio di coriandoli a Chantornè, nel comune di Torgnon, a circa 1800 metri di altezza. Il velivolo Zlin Aviation Shock Cub, immatricolato I-C783, intorno alle 15.30 è precipitato, al momento, senza cause apparenti, nei pressi delle piste di sci. La vittima, il pilota, ex campione di slittino e mountain bike Corrado Hérin, valdostano di 52 anni, secondo il passeggero ricoverato in ospedale, non avrebbe riportato e riferito di alcuna avaria tecnica nei frangenti precedenti allo schianto al suolo. Quali le cause e le dinamiche che hanno determinato il crash al suolo? L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha aperto un’inchiesta di sicurezza e l’invio di un proprio investigatore sul sito dell’evento, per lo svolgimento di un sopralluogo operativo.

Il secondo incidente di un ultraleggero di domenica 31 Marzo è accaduto anch'esso poco dopo le 15, in una area boschiva a Cassola, nel Vicentino. Decollato dall'aviosuperficie di Cassola è precipitato a circa due km dalla testata pista. Il rapido intervento dei soccorsi e della Polizia di Stato non ha potuto che rilevare il decesso del pilota. Su questo secondo incidente ANSV non ha ancora (serata di lunedì 1 Aprile) notificato l'apertura di una specifica inchiesta. 2 Aprile 2019

Sabato 30 Marzo, Umbria, precipita un aereo acrobatico

Ennesimo incidente del week-end, una vittima! Lo schianto al suolo è avvenuto nell'Orvietano, in Umbria, nel primo pomeriggio di sabato 30 Marzo nei pressi dell'aviosuperficie di Castel Viscardo, probabilmente, durante le peripezie acrobatiche del 71enne pilota. Il crash sarebbe occorso pochi minuti dopo il decollo in prossimità della pista, a qualche centinaio di metri. Le esercitazioni, forse, avvenivano sul cielo campo!

L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) in una nota ha segnalato che: “ha disposto l’apertura di un’inchiesta di sicurezza sull’incidente che, oggi 30 marzo, nei pressi dell’aviosuperficie Alfina, a Castel Viscardo (TR), ha coinvolto l’aeromobile Zlin 50 LA, marche di identificazione I-DRAW. Deceduto il pilota, unico occupante; distrutto l’aeromobile. L’ANSV ha disposto altresì l’invio di un investigatore sul luogo dell’evento, per lo svolgimento di un sopralluogo operativo”. 1 Aprile 2019

Iran, Fokker 100 atterra con anomalie all'estensione del carrello

Problematiche associate a inconvenienti e manutenzione e anzianità di servizio? Dopo solo quattro giorni ecco un secondo caso riguardante il ciclo di retrazione/estensione del carrello alla flotta dei Fokker 100. Stavolta il bimotore della Fokker operava per l'aerolinea Iran Aseman, volo EP-840, con 81 passeggeri e 8 membri di equipaggio era decollato dall'aeroporto di Tehran Mehrabad a Ilaam. Un volo interno, quando in atterraggio la gamba destra del carrello non si è estesa. Dopo aver riciclato il carrello, estensione e successiva estensione, senza successo. Con il carrello in posizione down i piloti hanno deciso di dirottare su uno scalo alternato:Kermanshah. L'assenza di assistenza e manutenzione su detto scalo ha obbligato i piloti al rientro sullo scalo di partenza, di Tehran.

Dopo ripetuti tentativi up/down il carrello si è sbloccato e l'atterraggio è avvenuto regolarmente sulla pista 29 Sinistra. Circa due ore e mezzo dopo la partenza.

L'analogia con il Fokker 100 dello scorso 19 Marzo, quando il velivolo immatricolato ED-IDG operativo sul volo IR-215 da Qeshm Internatioal Airport con destinazione l'aeroporto Tehran Mehrabad (Iran), era atterrato senza carrello, probabilmente, apre alcuni interrogativi sulla residua flotta Fokker 100 e la modalità di manutenzione per velivoli con quasi 30anni di servizio di linea. 26 Marzo 2019

Iran, Fokker 100 atterra con anomalie all'estensione del carrello

Problematiche associate a inconvenienti e manutenzione e anzianità di servizio? Dopo solo quattro giorni ecco un secondo caso riguardante il ciclo di retrazione/estensione del carrello alla flotta dei Fokker 100. Stavolta il bimotore della Fokker operava per l'aerolinea Iran Aseman, volo EP-840, con 81 passeggeri e 8 membri di equipaggio era decollato dall'aeroporto di Tehran Mehrabad a Ilaam. Un volo interno, quando in atterraggio la gamba destra del carrello non si è estesa. Dopo aver riciclato il carrello, estensione e successiva estensione, senza successo. Con il carrello in posizione down i piloti hanno deciso di dirottare su uno scalo alternato:Kermanshah. L'assenza di assistenza e manutenzione su detto scalo ha obbligato i piloti al rientro sullo scalo di partenza, di Tehran.

Dopo ripetuti tentativi up/down il carrello si è sbloccato e l'atterraggio è avvenuto regolarmente sulla pista 29 Sinistra. Circa due ore e mezzo dopo la partenza.

L'analogia con il Fokker 100 dello scorso 19 Marzo, quando il velivolo immatricolato ED-IDG operativo sul volo IR-215 da Qeshm Internatioal Airport con destinazione l'aeroporto Tehran Mehrabad (Iran), era atterrato senza carrello, probabilmente, apre alcuni interrogativi sulla residua flotta Fokker 100 e la modalità di manutenzione per velivoli con quasi 30anni di servizio di linea. 26 Marzo 2019

Domenica 24 Marzo, precipitano altri due alianti

Entrambi, stavolta, nel Veneto! Giornata di Primavera, cielo limpido e temperature elevate, giornate ideali per scampagnate, corse e voli dalle aviosuperfici, con ultraleggeri ed alianti. Intorno alle 15.45 un aliante avrebbe perso quota e sarebbe precipitato “in emergenza” in una zona parallela alla SS51 di Alemagna, nei pressi di Peron di Perarolo di Cadore. Il 54enne pilota sarebbe uscito indenne dallo schianto che ha quasi distrutto il velivolo. Quali le cause? Dalle notizie dei “media” locali la ricostruzione appare alquanto poco verosimile: “avrebbe perso quota”. Ma qualsiasi “velivolo” senza motore “perde quota” e deve essere governato per le manovre e le planate e acrobazie eventuali predisposte dal pilota in volo. Nel contesto dei venti e dell'orografia circostante. Da dove era decollato e con quale “missione” e/o destinazione? Le operazioni di soccorso sono state tempestive. L'atterraggio in una zona pianeggiante avrebbe agevolato il contatto con il terreno ed i i vigili del fuoco ed i carabinieri della Compagnia di Cortina hanno svolto il loro compito. L'eliambulanza prontamente intervenuta è rientrata senza il pilota avrebbe rifiutato il ricovero. Chi investigherà sull'incidente e sulle dinamiche che hanno portato all'ennesimo aliante “fuori controllo”?

Un secondo schianto di aliante, questo una mezzora prima, intorno alle 14.00, è stato registrato all'aeroporto di Thiene. Era in fase di atterraggio e sarebbe planato su alcune alberature localizzate a ridosso della pista. Nell'impatto il 74 pilota avrebbe riportato lesioni e portato in ospedale mentre il velivolo, rovesciatosi, sarebbe quasi distrutto. A riguardo ANSV ha emanato la seguente nota: “l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha disposto l’apertura di un’inchiesta di sicurezza sull’incidente che, oggi 24 marzo, a Thiene (VI), nelle immediate vicinanze del sedime aeroportuale, ha coinvolto l’aliante Diana 2 marche di identificazione SP-3809. Ferito il pilota, unico occupante; notevoli danni all’aeromobile.

L’ANSV ha disposto altresì l’invio di proprio personale investigativo sul sito dell’evento per lo svolgimento di un sopralluogo operativo.” 25 Marzo 2019

Un volo Iran Air - Fokker 100 atterra senza carrello

Una emergenza risolta con passeggeri ed equipaggio incolumi! E' accaduto il 19 Marzo, intorno alle 21.30 locali quando il velivolo immatricolato ED-IDG operativo sul volo IR-215 da Qeshm Internatioal Airport con destinazione l'aeroporto Tehran Mehrabad (Iran), un volo interno in Iran, con 24 passeggeri a bordo è atterrato sulla pancia. Una operazione di emergenza, con il ruotino anteriore esteso e, causa la mancata estensione del carrello principale, strisciando sulla parte inferiore della fusoliera (belly landing).

Il Fokker 100 era equipaggiato con due propulsori Rolls-Royce Tay 650-15, installati sotto la coda, e aveva fatto il primo volo il 30 Gennaio 1991 (con 28 anni e due mesi di servizio di linea).

Nonostante un principio di incendio per l'attrito con la pista, sottostante alla fusoliera, subito estinta dai servizi di sicurezza aeroportuali, passeggeri ed equipaggio hanno abbandonato il velivolo senza ulteriori conseguenze. La fusoliera e le ali hanno riportato danni sostanziali. 23 Marzo 2019

Aeroporto Malpensa, Oman Air Airbus A330-300 rientra dal volo

E', forse, indispensabile l'intervento di ANSV? Era decollato dalla pista 35 Destra venerdì 15 Marzo alle 09.52 locali con destinazione Muscat (Oman), immatricolato A4O-DC, volo WY-142 da Milano-Malpensa aveva completato la retrazione dei carrellie flap/splats, quando l'equipaggio a interrotto la salita alla quota di circa 8000 piedi (FL80) ed avrebbe chiesto il rientro per un malfunzionamento al sistema di pressurizzazione in cabina. L'atterraggio è avvenuto rapidamente, sulla pista 35 Sinistra dopo circa 25 minuti di volo.

Nel corso degli interventi di verifica dell'impianto del dopo atterraggio, una sosta di 3 ore e 20 minuti, prima della ripartenza verso Muscat, i tecnici avrebbero riscontrato anomalie nella chiusura di uno dei portelloni del bagagliaio/cargo.

Nell'atterraggio erano stati attivati, come previsto, le squadre dei vigili del fuoco aeroportuali e del soccorso, posizionati lateralmente alla pista. Il loro intervento non è risultato necessario e passeggeri ed equipaggio non hanno sopportato alcun inconveniente. La traiettoria del volo Oman Air Airbus 330-300, dal decollo fino all'atterraggio sulla pista 35 Sinistra è visibile sul sito https://www.flightradar24.com con un tracciato radar ad arco con virata a destra e rientro immediato. Il volo si è mantenuto soprastante una area lombarda

Il buon esito della vicenda, tuttavia, non può non evidenziare qualche interrogativo sulla procedura adotata dai piloti per il rientro all'atterraggio:

quale era il peso al decollo dell'Airbus 330-300?

l'atterraggio è avvenuto con un peso superiore al massimo consentito?

è stato scaricato carburante per ridurre il peso all'atterraggio?

quanto carburante, eventualmente, è stato scaricato?

In quale zona e per quanti minuti?

la quota è risultata di 8000 piedi?

L'ANSV-Agenzia Nazionale Sicurezza del Volo ha, forse, aperto la rituale inchiesta di sicurezza per l’incidente/inconveniente occorso, nominando il personale investigativo? 21 Marzo 2019

Torino, 17 Marzo, Domenica, era precipitato anche un'altro aliante

L'ANSV ha aperto due inchieste per entrambi gli alianti! Dopo quello avvenuto nel Comunedi di Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo, l'incidente occorso all’aliante ASW 27-18 “ASG 29”, immatricolato D-4086, sarebbe avvenuto mentre il velivolo, con pilota tedesco di 54 anni, sorvolava le Valli di Lanzo. Avrebbe perso rapidamente quota precipitando in strada Castagnole, tra le località di Gias e Gritlera. L'intervento dei vigili del fuoco e del personale della Croce Rossa è stato rapido ed il pilota, con ferite alle vertebre e un trauma all'addome, è stato trasportato con elisoccorso dal 118 al Cto di Torino. 20 Marzo 2019

Toscana, domenica 17 Marzo, precipita un aliante

Il velivolo in stallo si è schiantato al suolo! La località nella quale è avvenuto l'incidente, poco dopo le 14.00 del pomeriggio è quella di Castroncello, nel comune di Castiglion Fiorentino (Arezzo). La vittima è il pilota. L'aliante dell'incidente era stato acquistato da poco tempo e operava dall'aviosuperficie erbosa di Castroncello Podere Sant'Apollonia. Durante la corsa di decollo era agganciato al verricello, ma qualche dinamica improvvisa dopo uno sgancio, probabilmente anomalo, avrebbe fatto stallare l'aliante a poche decine di metri dal suolo. Lo schianto al suolo ha provocato la morte del pilota ai comandi dell'aliante. 18 Marzo 2019

Piemonte, è precipitato un aliante

Danni rilevanti al velivolo, appena ferito il pilota! L'incidente si è verificato sabato 9 Marzo ed è stata la stessa ANSV a rivelarlo con una news sul suo sito web in data 14 Marzo. La notizia riportata è stata la seguente: “LAN SV ha aperto un’inchiesta di sicurezza sull’incidente occorso, sabato 9 marzo, nei pressi di Rubiana (TO), all’aliante Rolladen-Schneider LS6-A marche di identificazione D-6086, decollato dall’aeroporto di Torino Aeritalia. Ferito il pilota, unico occupante; estesi danni strutturali all'aliante”.

Qualche altro dettaglio è stato riferito dai “media” locali, “aliante precipitato al Col del Lys, tra i comuni di Viù e di Rubiana”. L'incidente è avvenuto nel primo pomeriggio e il pilota italiano di 46 an, segnalato come parecchio fortunato, era risultato quasi illeso. Rapidamente era stato trasportato in ambulanza all'ospedale di Rivoli. 16 Marzo 2019

Houston, disastro Boeing 767: ecco un primo resoconto NTSB

Ancora un velivolo fuori controllo? Che fare? In una nota che rappresenta un primo aggiornamento dell'inchiesta della NTSB-National Transport Safety Bureau relativa al Boeing 767 Cargo precipitato lo scorso 23 febbraio 2019 nella baia-laguna prospiciente la pista di atterraggio all'aeroporto di Houston, volo Atlas Air flight 3591, Boeing 767-375BCF, con tre vittime di equipaggio, le evidenze sono inaspettate.

L'ultima quota raggiunta in discesa per l'atterraggio sulla pista 26 Sinistra è stata di 6200 piedi in discesa, in una situazione meteo di precipitazioni, e vettori radar con 270° di prua ed una velocità di 230 nodi, quando dopo a seguito di un improvviso incremento della spinta dei motori al massimo della potenza, un nose up/cabrata di 4° e una immediata discesa di circa 49°. Una picchiata davvero anomala conseguente ad una pressione sulla barra/volantino di comando. Una fase nella quale non, comunque, intervenuto l'avviso di stallo - stall warning (stick shaker) did not activate.

Sulla prua di 270° il Boeing 767-375 – hanno riportato i riscontri delle scatole nere e non solo - FDR, radar, and ADS-B data – si è trovato in una configurazione di rapida discesa raggiungendo una velocità di 430 nodi. Nella fase immediatamente precedente all'impatto dell'aeromobile nella laguna la pendenza sarebbe stata ridotta di 20°, comunque, ancora un pitch down di quasi 30°.

La nota investigativa NTSB abbisogna di maggiori dettagli sulla effettiva dinamica degli eventi. Anche in relazione alla situazione meteo (erano forse in corso intense precipitazioni con aree-cellule temporalesche?), al carico di pallet imbarcato e al bilanciamento del velivolo e, ovviamente, all'eventuale malfunzionamento, di avarie e segnalazioni tecniche specifiche sulle prestazioni del Boeing 767 Cargo.

Il velivolo in questione era equipaggiato con due propulsori General Electric CF6-80C2B6F e aveva fatto il primo volo il 21 Aprile 1992, aveva svolto per 26 anni e 10 mesi servizio nell'aviazione commerciale. Dopo le criticità innescate dalla flotta Boeing 737-800 Max ecco uno scenario di altro incidente con la distruzione dell'aereo, di un velivolo fuori controllo senza cause trasparenti, concause, al momento, inesplicabili. Una questione tecnica e/o operativa? FAA, EASA e Boeing dovranno necessariamente, motivarlo. In attesa di una eventuale sospensione dei voli dell'intera flotta Boeing 767-300? 15 marzo 2019

Boeing 737 800 Max, anche USA e Canada bloccano i voli

La sospensione dei voli è, quasi, totale! Anche India, Nuova Zelanda, Dubai, oltre ai due Paesi del NordAmericai hanno deciso la sospensione dei voli della flotta Boeing 737-800 e 900. La novità dell'iniziativa riguardante gli Stati Uniti D'America, tuttavia, è rappresentato dal ruolo svolto dal Presidente USA Donald Trump.

E' stato lo stesso Presidente USA nella giornata del 13 Marzo con un ordine esecutivo ad annunciare il blocco a terra della flotta sostenendo:

"It's a terrible, terrible thing. Boeing is an incredible company, they are working very hard right now. Hopefully they will very quickly come up with an answer, but until they do the planes are grounded."

Il provvedimento ha deciso che "con effetto immediato", gli aeromobili in questione arrivati a destinazione dovranno rimanere a terra. Fino ad ulteriori notizie.

Nel frattempo le investigazioni della NTSB-National Transportation Safety Board (NTSB) e della Federal Aviation Administration (FAA) and the Ethiopian Civil Aviation Authority." in attesa che le “scatole nere” Voice & Data e Cockpit Recorder-registratori di volo possano rivelare gli ultimi minuti del volo ET-302.

A chi tocca decrittare le “scatole nere”? Dopo la rinuncia degli espert della Germania, recuperare i dati toccherebbe ai “francesi. Ma è una operazione ritenuta complicata, difficile a causa delle malformazioni delle stesse “scatole nere”! In attesa dei risultati, le vicende susseguenti alle anomalie all'apparato installato sulla flotta Boeing 737-800/900 Max i media riferiscono delle numerose segnalazioni dei piloti, relative al mancato aggiornamento operativo degli stessi piloti. Taluni hanno, infatti dichiarato, di non aver espletato training specifici per eventuali per l'attivazione e/ contromisure e procedure di emergenza per la disattivazione dell'impianto. Questioni quindi che rimandano non solo al safety bulletin della Boeing ma anche alle diposizioni interne emanate dalle singole aerolinee.

Ma quali sono in realtà le posizioni della stessa NTSB, della Boeing Corporatione e della FAA sulla idoneità presente della flotta Boeing 737-800/900 MAX? La decisione del Presdiente Trump è stata concordata e condivisa?

Alle ore 15.00 del 13 Marzo, comunque, la FAA ha emanato la seguente news:

“The FAA is ordering the temporary grounding of Boeing 737 MAX aircraft (PDF)operated by U.S. airlines or in U.S. territory. The agency made this decision as a result of the data gathering process and new evidence collected at the site and analyzed today. This evidence, together with newly refined satellite data available to FAA this morning, led to this decision.

The grounding will remain in effect pending further investigation, including examination of information from the aircraft’s flight data recorders and cockpit voice recorders. An FAA team is in Ethiopia assisting the NTSB as parties to the investigation of the Flight 302 accident. The agency will continue to investigate. “

La vicenda, inoltre, riporta in primo piano gli esisti della guerra commerciale tra i due colossi globali degli aeromobili commerciali, ovvero tra Airbus e Boeing. I rilevanti investimenti e le commesse per l'acquisto di nuovi velivoli è uno scenario di interessi e prospettive che non deve essere trascurato. 14 Marzo 2019

Flotta Boeing 737-800 Max, anche la UE-EASA sospende i voli

Iniziativa precauzionale dopo il divieto adottato dalla CAA-Inglese! Alla fine, ad oltre cinque mesi dall'incidente della Lion Air-Flight 610, mentre negli USA la FAA ritiene la flotta Boeing 737-800 e 900 Max idonea ai voli, l'autorità UK dell'aviazione civile ha annunciato “with respect to Boeing 737 MAX: "The UK Civil Aviation Authority has been closely monitoring the situation, however, as we do not currently have sufficient information from the flight data recorder we have, as a precautionary measure, issued instructions to stop any commercial passenger flights from any operator arriving, departing or overflying UK airspace." The CAA added: "The UK Civil Aviation Authority's safety directive will be in place until further notice. We remain in close contact with the European Union Aviation Safety Agency (EASA) and industry regulators globally."

In sequenza anche la EASA – European Union Aviation Safety Agency, alcune ore dopo ha deciso, dalle ore 19.00 la sospensione dei voli della flotta Boeing 737-800/900 Max nello spazio aereo europeo.

ENAC, invece, con il comunicato Stampa n. 16/2019 ha disposto lo:

“...stop a Boeing 737 Max 8 dalle ore 21:00 di oggi Roma, 12 marzo 2019 – Dalle 21:00 di oggi, 12 marzo 2019, visto il perdurare della mancanza di informazioni certe in merito alla dinamica dell’incidente dell’Ethiopian Airlines, avvenuto domenica 10 marzo e che ha coinvolto un velivolo Boeing 737 Max 8, e del precedente incidente di ottobre scorso in Indonesia, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, per motivi precauzionali, ha disposto la chiusura dello spazio aereo italiano a tutti i voli commerciali operati con aeromobili di questo tipo. In accordo con quanto in corso in Europa, gli aeromobili di questo modello non possono più operare da e per gli aeroporti nazionali fino a nuove comunicazioni. Si ricorda che tutti i velivoli Boeing, e quindi anche i Boeing 737 Max 8, sono certificati dalla FAA – Federal Aviation Administration, Ente americano per l’aviazione civile. Le certificazioni degli aeromobili che operano nelle flotte europee sono convalidate dall’EASA - European Aviation Safety Agency, Agenzia europea per la sicurezza aerea. L’ENAC continuerà a seguire l’evolversi della situazione in contatto con l’Agenzia europea per la sicurezza aerea. L’Ente, inoltre, invita le compagnie aeree operative da e per gli aeroporti nazionali e che utilizzano tali velivoli, a riprogrammare i voli cercando di ridurre al minimo i disservizi per i passeggeri, fornendo tutte le informazioni necessarie nel rispetto dei regolamenti comunitari di riferimento”.

Negli USA frattanto il dibattito è inquadrato dalle seguenti note:

For the past several months and in the aftermath of Lion Air Flight 610, Boeing has been developing a flight control software enhancement for the 737 MAX, designed to make an already safe aircraft even safer. This includes updates to the Maneuvering Characteristics Augmentation System (MCAS) flight control law, pilot displays, operation manuals and crew training. The enhanced flight control law incorporates angle of attack (AOA) inputs, limits stabilizer trim commands in response to an erroneous angle of attack reading, and provides a limit to the stabilizer command in order to retain elevator authority. The FAA says it anticipates mandating this software enhancement with an Airworthiness Directive (AD) no later than April. We have worked with the FAA in development of this software enhancement.  It is important to note that the FAA is not mandating any further action at this time, and the required actions in AD2018-23.5 continue to be appropriate.A pitch augmentation control law (MCAS) was implemented on the 737 MAX to improve aircraft handling characteristics and decrease pitch-up tendency at elevated angles of attack. It was put through flight testing as part of the certification process prior to the airplane entering service. MCAS does not control the airplane in normal flight; it improves the behavior of the airplane in a non-normal part of the operating envelope. Boeing’s 737 MAX Flight Crew Operations Manual (FCOM) already outlines an existing procedure to safely handle the unlikely event of erroneous data coming from an angle of attack (AOA) sensor. The pilot will always be able to override the flight control law using electric trim or manual trim. In addition, it can be controlled through the use of the existing runaway stabilizer procedure as reinforced in the Operations Manual Bulletin (OMB) issued on Nov. 6, 2018. 13 Marzo 2019

Colombia, arzillo DC 3 precipita al suolo e si incendia

Era un bimotore ad elica con 74 anni di volo! Ma quante ore di volo aveva? E' un incidente del tutto anomalo perchè ha, innanzi tutto coinvolto un bimotore ad elica che ha volato dal 1945, Prima nella flotta Air Force USA, con la Navy USA, per la Università del Texas, finchè dal 1980, con una nuova immatricolazione HK-2494 ha continuato il servizio aereo con altri operatori. Freedon Exposrt, SAEP, SADELCA e, infine, con la LASER.

Come Laser Aereo Colombia il Douglas DC-3, matricola HK-2494, in volo tra San Jose del Guaviare e Villavicencio (Colombia), sabato 9 Marzo, con 3 piloti e 11 altre persone a bordo, dopo aver dichiarato una situazione di emergenza, intorno alle 10.40 locali, si è schiantato nella fase di atterraggio e incendiato, senza superstiti. L'impatto al suolo è avvenuto nei pressi di San Martin-Finca La Bendicion a 19 miglia dalla pista. Quali peraltro scontate considerazioni possono essere fatte?

L'ente colombiano DGCA – direzione dell'aviazione nazionale che, probabilmente, aveva certificato ed autorizzato l'attività di volo del DC3 sovraintende ad altri storici velivoli con oltre 50anni di servizio? La loro manutenzione e certificazione periodica assicure adeguati livelli di sicurezza delle operazioni di volo da un lato e la tutela delle comunità, dei cittadini localizzati sotto le rotte di volo?

Il DC3 incidentato operava solo all'interno della Colombia o volava anche su rotte internazionali? Gli organismi di sicurezza internazionali quale ruolo di controllo svolgono in tale ambito? 12 Marzo 2019

Boeing 737-800 Max, precipita nella fase di salita iniziale: 157 vittime

Incidente similare a quello della Lion-Air del 29 Ottobre 2018. Quali sarebbero state le conseguenze se lo schianto fosse avvenuto presso aeroporti localizzati nella grandi città, metropoli e/o comunque su centri abitati? Il nuovissimo Boeing 737-800 Max è precipitato dopo 6 minuti dal decollo, quello della Lion-Air dopo 13 minuti dal decollo.

Il volo ET-302, immatricolato ET-AVJ della Ethiopian Airlines era decollato dalla pista 07R di Addis Abeba con destinazione Nairobi-Kenia con 149 passeggeri e 8 membri di equipaggio alle ore 08.38 locali, alle 08.44 i radar hanno perso la traccia radar. Il velivolo che aveva fatto il primo volo quattro mesi prima ha impattato al suolo in prossimità di Bishoftu, a circa 17 miglia a sud sudest della pista. Il Boeing in salita avrebbe livellato alla quota di circa 9000 piedi e il pilota avrebbe chiesto un rientro immediato per imprecisati problemi tecnici. Una prima ricostruzione dello schianto ha rivelato una configurazione di forte picchiata con il terreno. Ulteriori informazioni stampa hanno segnalato che il Boeing era stato recentemente sottoposto a manutenzione: “the aircraft had undergone last "rigorous first check maintenance" on Feb 4th 2019”. Il Boeing 737-800 Max aveva fatto l'ultimo volo in mattinata, aveva operato la tratta Johannesburg (South Africa) Addis Ababa, prima di imbarcare passeggeri per Nairobi, senza segnalazioni tecniche specifiche. Le condizioni meteo lungo la traiettoria del decollo erano risultate normali-ottimali.

Questa tipologia di velivolo, l'ultima variante del modello 737 che aveva fatto il primo volo nel 1968, rappresenta la quarta generazione. Una serie che ha raggiunta una capacità di 230 passeggeri, ed era stato certificato dalla FAA nel 2017, nello stesso anno sono iniziate le prime consegne.

Le caratteristiche e le prestazioni avanzate dell'ultima serie del 737, serie Max 8 ed anche Max 9, hanno raggiunto ordini per oltre 5000 esemplari di cui oltre 350 sono operativi e in servizio di linea, ma anche causato due incidenti con schianto al suolo senza controllo del velivolo e senza superstiti, al punto che la NTSB e la FAA USA sono immediatamente intervenuti. La FAA con una Airworthiness Directive (AD) 2018-23-51. La direttiva di emergenza è stata trasmessa a tutti gli operatori dei Boeing Model 737-8 and -9. Aerohabitat ha descritto tale iniziativa nella news “Incidente Lion Air Boeing 737, anemometro imputato numero uno!” lo scorso 10 Novembre 2018. Anche la Boeing aveva emanato uno specifico “safety bulletin” a tutte le aerolinee. Sono disposizioni che avrebbero dovuto essere state “riproposte” dagli enti nazionali sulla sicurezza del volo. Le aerolinee che operano la flotta dei Boeing 737-800 Max, infatti, collegano anche numerosi aeroporti europei e di altri continenti.

Il catastrofico scenario di un volo che, dopo pochi minuti dal decollo, a seguito alla perdita di controllo dei piloti, precipita nell'intorno di una pista, è una prospettiva inconcepibile.

News USA,. Bloomberg ad esempio hanno scritto: “under some circumstances, such as when pilots are flying manually, the Max jets will automatically try to push down the nose if they detect that an aerodynamic stall is possible.” “It's the sensor readings that are thought to incorrectly show that such a stall is possible.

A Boeing statement said that its safety bulletin, sent to airlines on Tuesday, directs flight crews to “existing flight crew procedure” on how they should respond to erroneous data for the sensor which monitors an aircraft’s "angle of attack," a vital measurement in determining lift after takeoff.” Aerospace industry expert Jon Ostrower writes via his blog The Air Current that “the erroneous (angle of attack) input can pitch the aircraft’s stabilizer trim down for up to 10 seconds at a time.”

Boeing’s bulletin is said to include instructions to pilots on how to compensate for automated controls that may be triggered by incorrect sensor readings.” 11 marzo 2019

 

Piemonte, domenica 3 Marzo: precipita ultraleggero

Due feriti gravi, gli occupanti! Nel primo pomeriggio del 3 Marzo un ultraleggero è precipitato nelle zona di Montalto Dora (Piemonte).

Era decollato con due occupanti, il pilota e un passeggero, padre e figlio, si è schiantato al suolo, in un boschetto, dopo il decollo, a circa due chilometri dalla testata pista.

Gli occupanti, estratti dal velivolo, sono stati trasportati con un elicottero al Cto di Torino, gravemente feriti.

Vigili del fuoco di Ivrea e Castellamonte con i carabinieri  sono rapidamente intervenuti. Da una prima analisi e ispezione sono state anticipate le possibili cause dell'evento incidentale: un inconveniente e/o guasto tecnico al propulsore. L'ultraleggero incidentato è stato posto sotto sequestro. 6 marzo 2019

Incidente ad un ultraleggero, si schianta subito dopo il decollo

Gravemente ferito il pilota! E la stessa Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha segnalare l'apertura di un’inchiesta di sicurezza sull’incidente del 2 marzo al P2002 Sierra, immatricolato I-7731, a Rubbiano di Solignano (Parma). Rilevanti i danni al velivolo, ferito grave il pilota di 61 anni ricoverato all'ospedale Maggiore.

L'incidente si è verificato nel primo pomeriggio (14.30 locali) di sabato al campo volo tra Fornovo e Solignano sull'Appennino emiliano. Poco dopo il decollo il velivolo si è schiantato su una collina dopo poche centinania di metri dal decollo.

Alcuni cittadini, abitanti in prossimità delo schianto al suolo hanno chiamato i soccorsi. Dopo pochi minuti sono arrivati automedica  ambulanza della Croce Verde Fornovovese ed l’elisoccorso, con Vigili del Fuoco da Parma e la volante dei Carabinieri di Borgotaro. 5 Marzo 2019

Londra Stansted, Airbus 320 abortisce in decollo: evacuazione di emergenza

Probabile causa, l'esplosione di un motore! L'incidente è occorso ad un Laudamotion A320-214 a London-Stansted sabato 1 Marzo intorno alle 20.00 ore locali. Il bimotore, volo OE326, era in decollo sulla pista 22 con destinazione l'aeroporto di Vienna-LOWW con 169 passeggeri e sei membri di equipaggio, quando, dopo, una forte esplosione ad uno dei due propulsori CFM56, i piloti hanno attuato uno stop takeoff, aborto in pista, con conseguente evacuazione con gli scivoli di emergenza per passeggeri ed equipaggio. In questa fase otto passeggeri avrebbero riportato leggere ferite. L'aeroporto è rimasto chiuso per circa tre ore:"No-one was seriously injured just minor things."

L'Air Accident Investigation Branch-AAIB inglese, organo deputato all'allanisi di incidenti ed inconvenienti nel settore aereo, ha inviato un team di esperti per investigare sulle cause dell'incidente e sulle dinamiche operative conseguenti. 4 Marzo 2019

Houston-USA: Boeing 767-300 cargo precipita in mare, in atterraggio

Tre vittime, l'equipaggio! Sabato 23 febbraio il volo Atlas Air Boeing 767-300 della aerolinea Amazon Prime, immatricolato N1217A, volo 5Y-3591 da Miami,Florida con destinazione Houston Intercontinental,TX (USA) con tre membri di equipaggio, intorno alle ore 12.40 locali, dopo la discesa dalla quota di crociera di Flight Level 400, dopo una discesa regolare fino a 6300 piedi, una immediata perdita del contatto radar e radio, sarebbe precipitato, probabilmente verticalmente, nel mare di Trinity Bay, presso Anahuac.

Il velivolo Boeing 767-300, che aveva fatto il primo volo nel 1992 (quasi 27 anni di volo), era equipaggiato con due propulsori General Electric CF6-80C2B6F, si sarebbe inabissato ad una distanza di 60 km Est Sud Est dell'aeroporto di destinazione Houston-George Bush Intercontinental Airport.

Il velivolo cargo è stato recuperato nella posizione N29.7636 - W94.7145 dopo l'impatto con l'acqua, uno dei tre corpi dell'equipaggio è stato recuperato nella zona dei rottami sparsi in superficie. Lo scenario dei resti-rottami di piccole dimensioni del velivolo si sono sparpagliati lungo uno spazio/area di circa 3 miglia ed una profondità di 5 piedi.

FAA e NTSB hanno attivato due inchieste parallele. FAA avrebbe, nel contempo, emanato un specifico Alert sulla flotta Boeing 737-300 di cui non si conoscono ancora I dettagli. 25 Febbraio 2019

Lago di Como, precipita ultraleggero

Salvo il pilota! L'incidente si è verificato nella giornata di Sabato 9 Febbraio. Un ultraleggero di cui si ignora – almeno al momento – la pista di decollo è precipitato (ammarato?) nel ramo lecchese del lago di Como. L'evento, comunque, di emergenza in acqua sarebbe avvenuto nella mattinata e il 59enne a bordo, subito recuperato sarebbe stato trasportato in codice giallo in ospedale per ipotermia. I testimoni oculari avevano prontamente allertato i soccorsi immediatamente intervenuti. 11 Febbraio 2019

Piper Malibu, sparito nel Canale della Manica, ritrovato 12 giorni dopo

Un volo operato, probabilmente, in condizioni meteo estreme! Il velivolo era decollato da Nantes-Francia lo scorso 21 Gennaio con destinazione Cardiff in Gran Bretagna e nell'attraversamento del Canale della Manica con pilota e un noto calciatore argentino di football.

L'AAIB (Air Accident Investigation Branch) ha localizzato il velivolo inabbisato nel pomeriggio di domenica 3 Febbraio, a circa 20 km a nord dell’isola di Guernesey ed stata attivata la procedura di recupero dei resti dell’aereo nella stessa giornata. Una prima analisi del relitto confermerebbe la causa dell'incidente: le estreme condizioni meteo, con neve e ghiaccio, il volo a bsaa quota e la difficoltà del Piper di mantenere il volo di crociera. Il velivolo era scomparso dai radar e ritrovato ad una profondità di 207 piedi/63 metri ed un solo corpo.

AAIB ha impiegato le due navi Geo Ocean III e Blue Water, che hanno identificato il velivolo immatricolato N264DB usando strumentazioni sonar side-scan sonar. L'inchiesta aviation dovrebbe affiancarsi all'indagine della Polizia francese e inglese: “The AAIB is now considering the next steps, in consultation with the families of the pilot and passenger, and the police.” 7 Febbraio 2019

Cessna 414 precipita sulle case, 5 vittime

Della serie piste di volo e caseggiati limitrofi! L'incidente è avvenuto intorno alle 13.45 locali di domenica 3 Febbraio su una casa a due piani in California, Le vittime sarebbero, oltre al pilota del Cessna bimotore 414 due maschi e due donne della stessa famiglia che risiedevano nel caseggiato. Nello schianto si è verificato un incendio nel quale tra i vigili antincendio (Orange County Fire Authority) dei soccorsi intervenuti nello spegnimento ci sarebbero stati feriti, almeno tre, gravi e ustionati.

Il bimotore sarebbe precipitato nella fase di prima virata dopo il decollo dall'aeroporto di Fullerton nella cittadina di Yorba Linda (Los Angeles). Nei giardini dei caseggiati vicini sarebbero stati rinvenuti “pezzi” dello stesso velivolo."A district facilities team will be walking our campus checking for possible debris, including rooftops and play areas"- NTSB ha aperto una inchiesta. 4 Febbraio 2019

Puglia, precipita ultraleggero

Nello schianto al suolo due vittime! L'incidente ha riguardato un velivolo Pro.Mecc Freccia che è precipitato nella giornata di domenica 27 Gennaio, intorno alle 15.00 nei pressi di Ugento, nel Salento. Lo schianto a terra ha innescato l'incendio dell'ultraleggero causando la morte delle due persone imbarcate. L'impatto con il suolo si è verificato nelle vicinanze della strada provinciale che collega Ugento con la frazione di Gemini a poca distanza da alcune abitazioni. Pilotava un 73enne imprenditore edile di Gagliano del Capo (Lecce), affiancato da una persona di 43 anni e, riportano i media, il velivolo era impegnato in una virata dopo il decollo nelle vicinanze del limitrofo campo di volo.

Il velivolo biposto, sottoposto a sequestro dalla Magistratura, è un modello Freccia fabbricato dalla salentina Promec. Ultraleggero di recente generazione, in carbonio e vetroresina con prestazioni avanzata e con rilevanti performance e velocità di crociera di 250 km/h e con paracadute balistico. 29 Gennaio 2019

Valle D'Aosta, collisione in volo tra elicottero e velivolo

Venerdi 25 Gennaio nel primo pomeriggio! I soccorsi sono prontamente intervenuti sul ghiacciaio del Ruitor, località dove, dopo una collisione in volo tra un elicottero e un velivolo, sono precipitati sul costone nevoso.

Al momento sarebbero due sopravvissuti, un francese e uno svizzero, trasportati all'ospedale di Aosta. L’incidente ha coinvolto un elicottero AS350, immatricolato I-EDIC e un velivolo Jodel D.140E, immatricolato F-PMGV, in prossimità del ghiacciaio Rutor, nel vallone di La Thuile in Valle d'Aosta. Le vittime sarebbero cinque. L'elicottero era partito con un gruppo di sciatori da Courmayeur, di ditta privata specializzata in tour di “eliski”, l'aereo da Megève, in Francia. 26 Gennaio 2019

Iran, Boeing 707 cargo: fuorrpista, sulle case e distrutto

La pista non era quella autorizzata per l'atterraggio! Il Boeing 707-3J9C Cargo della Saha Airlines, immatricolato EP-CPP era decollato dalla pista dell'aeroporto di Bishkek (Kyrgyzstan) con destinazione Karaj (Iran) con 16 tra equipaggio e passeggeri ed era stato autorizzato per l'atterraggio alla pista 30 (di 3600 metri di lunghezza). L'equipaggio ha frainteso la procedura ed è atterrato sulla pista 31 del vicino aeroporto di Fath, di soli 1000 metri di lunghezza. Uno scalo distante lateralmente circa 8-10 km.

L'inevitabile fuoripista è avvenuto intorno alle 08.30 del mattino (03.00 GMT di Lunedì 14 Gennaio, un overrun che ha portato l'aeromobile a superare il perimetro dello scalo e arrestarsi tra i caseggiati di un quartiere localizzato oltre il fine pista. Tra le fiamme e il crash del velivolo, l'aereo è praticamente distrutto, è stato registrato un solo sopravvissuto. Il “motorista” dell'equipaggio. 15 Gennaio 2019

Francia, caccia Mirage 2000D sparito dai radar: due le vittime

Quali le cause? Il maltempo? L'incidente è avvenuto giovedì 9 Gennaio. Il caccia francese era impegnato in un addestramento e, probabilmente, l'ora dello schianto era circa delle 10.15-11.00 locali. Un testimone a riportato il frastuono e un botto improvviso, probabilmente, quello causato dal velivolo lungo un corridoio aereo utilizzato per tali operazioni.

Le condizioni meteo erano avverse e solo quasi due giorni dopo sono stati avvistati i resti del velivolo.

La zona dello schainto è risultato la parte meridionale francese a cavallo del confine svizzero, una fascia montuosa dove le ricerche, prontamente attivate con elicotteri di soccorso, hanno tuttavia trovato ostacoli, in una tempesta di neve e bassa visibilità e nebbia.

Quali le cause della probabile perdita di controllo e schianto del caccia francese con pilota e navigatore a bordo? Il ritrovamento dei resti del velivolo, di un paracadute e di una cartina, è avvenuto sugli altipiani di Mignovillard (a 1.050 metri di altezza). I detriti del Mirage 2000D erano sparsi in un'area di circa 1/2 ettari. I corpi delle due vittime, dopo estese ricerche, non sono ancora stati ritrovati. 12 gennaio 2019

Sommacampagna (VR), precipita ultraleggero

Il pilota, unica vittima dello schianto al suolo! L'incidente è occorso intorno alle 16.00 di Sabato 5 Gennaio, causando una vittima, il pilota, unico a bordo. Quali le cause? Ancora una volta la possibile inchiesta avrà difficoltà nell'individuare eventuali cause e concause. L'ultraleggero del 71enne pilota era decollato dal proprio campo volo privato localizzato a Castelnuovo del Garda. I media hanno riferito come, probabilmente, il pilota era di volo per fotografare una specifica area quando avrebbe toccato un cavo/i elettrico/i di media tensione, e quindi sarebbe precipitato nei pressi di uno scalo merci ferroviario di un'azienda a Sommacampagna nel comune di Sommacampagna. 7 gennaio 2019

Airbus 320 British Airways atterra per odore di bruciato nel cockpit

Il volo Londra Gatwick – Torino è stato completato con altro velivolo! Nella giornata del 26 Dicembre il volo BA 2578 Airbus 320-200 immatricolato G-GATH dopo il decollo da Gatwick avvenuto alle 15,35. L'arrivo a Caselle era previsto alle 18,20. Durante la fase di crociera alla quota di FL 350 a circa 25 miglia nautiche sudovest dallo scalo di Paris' Charles de Gaulle Airport ha dirottato sullo scalo francese atterrando sulla pista 08 Destra dopo circa 25 minuti. L'atterraggio di emergenza è stato motivato da un odore di bruciato percepito dai piloti nella canina di pilotaggio. I passeggeri hanno potuto raggiungere la destinazione originaria di Torino-Italia dopo circa 5 ore, con altro velivolo sostitutivo Airbus 320-200. Non si hanno, al momento, notizie su eventuali cause e origini dell'odore di bruciato percepito. Le investigazioni sono in corso. 28 Dicembre 2018

Congo, ancora un Antonov 26B, stavolta fuoripista in atterraggio

Congo, ennesimo incidente aereo. Nessuna vittima nel volo dell'Air Force of the Democratic Republic del Congo finito fuoripista in atterraggio, il 24 Dicembre 2018, all'aeroporto di Beni nel nordest del Paese. Il velivolo Antonov 26B, immatricolato 9T-TAB, operava un trasporto di truppa, era decollato da Kinshasa allo scalo di Beni Mavivi via Kisangani, con quattro membri di equipaggio e 65 militari. Circa 40 di questi ultimi sono stati ospedalizzati dopo il fuoripista, e con una dinamica che ha registrato il distacco di parte di un'ala, la sinistra, con un incendio che è stato rapidamente spento dai soccorsi rapidamente intervenuti. Il vettore militare congolese, coinvolto in questo incidente - riportano alcuni media in lingua inglese – sarebbe nella lista delle aerolinee banned – bandite dallo spazio aereo ed aeroporti Europei. 27 Dicembre 2018

Congo, Antonov 26B precipita nella fase di discesa

Sette le vittime: l'equipaggio! L'Antonov dopo aver decollato dall'aeroporto di Tshikapa con destinazione la capitale del Congo Kinshasa N'Djili Airport, D.R.è precipitato a circa 37 km dalla pista. Il velivolo Antonov An-26B, immatricolato 9S-AGB- della compagnia Gomair, aveva fatto il primo volo nel 1984, volava da 32 anni. L'aeromobile è scomparso dai radar in un fase prossima all'avvicinamento, prima della fase finale per l'atterraggio sulla pista 06. Al momento non si hanno notizie sulle possibili cause. L'incidente è avvenuto intorno alle ore 10.00 locali di Giovedì 20 Dicembre 2018. 22 Dicembre 2018

Giappone, collisione in volo tra un F-18 Hornet e un KC-130

Serie di incidenti della Marina USA e Japan! E' accaduto nella mattinata di Giovedì 6 Dicembre mentre era in corso un rifornimento di carburante in volo. Per una operazione di addestramento della flotta aerea della Marina Militare giapponese tra un F/A-18 Hornet sottoposto al rifornimento e un KC-130 velivolo aerocisterna.

L'esercitazione era in corso dell'area di Capo Muroto, nella prefettura giapponese di Kochi,

ed era conseguente al decollo di entrambi i velivoli dalla aerobase giapponese di Iwakuni e le cause dell'incidente-collisione non sono ancora note.

Sulla zona nella quale sono precipitati il caccia e l'aerocisterna sono rapidamente intervenuti aerei ed elicotteri di soccorso, ad imbarcazioni della marina militare. Che hanno potuto solo recuperare una delle vittime. Sei altri membri degli equipaggi sono ancora dispersi.

Un incidente simile, circa un mese addietro, aveva coinvolto un F-18 Super Hornet USA decollato dalla portaerei USS Ronald Reagan: era precipitato in mare nella zona marina dell'isola Kita Daitojima.

Il 19 ottobre, era toccato invece ad un elicottero MH-60 Seahawk della marina militare USA, schiantato in decollo sullo stesso ponte della portaerei. 7 Dicembre 2018

Fly Jamaica Boeing 757-200, lungo e di lato, fuoripista

La causa: una estesa avaria idraulica! Le flotte “arzille”? Solo sei feriti per un atterraggio d’emergenza per il volo Fly Jamaica OJ-256 con destinazione Toronto e rientrato all'atterraggio per una varia idraulica. Il Boeing 757-200 era decollato da Georgetown (Guyana) con 120 passeggeri e 8 membri di equipaggio, immatricolato N524AT, ha arrestato la salita a livello FL 200, dopo 18 minuti dalla partenza.

L'atterraggio avvenuto sulla pista 06 alle ore 02.53 locali del 9 Novembre con avaria idraulica è risultato problematico per il sistema estensione e blocco del carrello, il mantenimento della direzione e dello stesso sistema frenante. Il carrello principale si sarebbe staccato, anche uno dei due propulsori (di destra) ed una ala, dopo la fase di toccata lungo la pista, si sono divisi dalla fusoliera. Era equipaggiato con due Rolls-Royce RB 211-53E4.

Probabilmente la fortuna e la perizia dei piloti hanno consentito lo stop fuoripista a destra della stessa senza altre severe conseguenze.

L'aeroporto è stato bloccato per oltre due ore, fino alla rimozione della carcassa della fusoliera e dei “pezzi” staccati nella corsa in pista. Gli interrogativi sull'avaria idraulica sopportato dal Boeing 757-200 in servizio nella Fly Jamaica dal marzo 2012, aveva fatto il primo volo nel 1982, riguardano la vetustà del velivolo (36 anni) e la regolarità e tipologia della manutenzione operata. La questione delle flotte “arzille” riguarda forse solo le aerolinee aeree del terzo mondo? Che comunque volano/operano con destinazione aeroporti americani, europei e asiatici. 12 Novembre 2018

Incidente Lion Air Boeing 737, anemometro imputato numero uno!

Allerta della Boeing e nuovo AD – FAA sul rischio sensori! La responsabilità prima dell'incidente al Boeing 737 – 800 Max della Lion-Air avvenuto a Giacarta il 29 Ottobre e che ha causato 189 vittime è attribuibile ad un malfunzionamento del sistema sensore/anemometro? La stessa avaria sarebbe stata segnalata anche negli ultimi quattro voli – incluso quello dell'incidente - dello stesso velivolo. Il nuovissimo modello Boeing 737-800, di cui sarebbero stati ordinati oltre 4.500 esemplari è stato prontamente interessato da una specie di “safety warning”, ovvero un emergency Airworthiness Directive (AD 2018-23-51) della FAA – Federal Adminstration Authority.

Anche l'agenzia indonesiana NTSC in proposito ha rivelato come le segnalazioni riguardassero precisamente AOA (Angle of Attack) l'angolo di atttaco dei sensori degli anemometri stessi.Anche la Boeing in data 7 Novembre aveva emanato uno specifico Operations Manual Bulletin (OMB) per l'intera flotta Boeing 737 MAX per investigare eventuali anomalie al Angle of Attack Sensors che avrebbero potuto comportare segnali incorretti causando trimmaggi a picchiare non coerenti e non commandati allo stabilizzatore orizzontale del velivolo.

L'Operation Manual Bolletin - OMB segnala l'importanza che "operators to existing flight crew procedures to address circumstances where there is erroneous input from an AOA sensor." Attivando infine specifiche procedure imponendo “reiterates the Stabilizer Runaway” anche nel “non-normal checklist”. 10 Novembre 2018

Aeroporto Lamezia Terme, volo Alitalia rientra in emergenza

Scarse le notizie sull'incidente e sul ritardo dei passeggeri! Nella giornata di lunedi 7 Novembre, nella prima mattinata, l'Airbus 321, volo AZ 1162 con destinazione Roma - Fiumicino è tornato all'atterraggio per una qualche avaria ad uno dei due propulsori.

Sono stati attivati Vigili de Fuoco e d è scattato il Piano di Emergenza aeroportuale ma il volo è rientrato senza ripercussioni per i 179 passeggeri a bordo. Non si hanno notizie sulla tipologia del malfunzionamento/avaria al motore (destro o sinistro?) e sull'eventuale riprotezione del volo: se è stato ripristinato il volo per Fiumicino dopo la manutenzione dell'Airbus 321 o, diversamente, se da Fiumicino è partito un nuovo aeromobile per trasferire gli stessi passeggeri. In entrambe le ipotesi non è dato sapere il ritardo con il quale gli stessi passeggeri hanno potuto raggiungere Roma. 8 Novembre 2018

Canada, collisione in volo tra due velivoli di Aviazione Generale

Il Piper PA – 42 atterra, il Cessna 150 precipita. L'incidente nel quale è rimasta vittima un pilota è avvenuto nella mattinata – circa ore 10..0 locali - del 4 Novembre a circa 30Km da Ottawa -a Carp, nell'Ontario - in Canada.

Sarebbe stato lo stesso Piper PA – 42 720 Cheyenne III, bimotore 11 posti, con due persone a bordo, padre e figlio, in avvicinamento alla pista, a segnalare al radar l'avvenuta collisione, di essere stato colpito nei piani di coda con il distacco di una parte del carrello richiedendo un atterraggio di emergenza. Il Cessna 150, monomotore si è schiantato al suolo nei terreni pressi di McGee Side Road ad est della 417 in Carp - Ottawa.

Gli investigatori della Transportation Safety Board of Canada, prontamente intervenuti dopo aver registrare l'avvenuto incidente, hanno avviato l'analisi del volo dei rispettivi velivoli (erano impegnati in volo a vista e/o strumentale?) e le condizioni meteo esistenti con la visibilità orizzontale e verticale. Il luogo della collisione è risultato essere in prossimità della pista di Carp, non supportata da servizio air-traffic-control e lo scenario di condizioni di volo a-vista per il Cessna 150 appare inevitabile. 6 Novembre 2018

Caorle, precipita velivolo, due le vittime

Il pilota e l'allievo sarebbero stati impegnati in operazioni di addestramento a doppio comando! L'incidente è avvenuto intorno alle 13.30 di sabato 3 Novembre. Il velivolo SF260, un Siai Marchetti immatricolato I-ISAE, di cui non è ancora noto l'anno del primo volo, sarebbe precipitato in verticale da una altezza di circa 50 metri, in un terreno sul quale poteva essere eseguito, un atterraggio di emergenza.

Quale la ragione? Un inconveniente tecnico e/o un errore umano, magari quest'ultimo derivato da un malore del pilota? L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) “ha aperto un'inchiesta di sicurezza sull'incidente occorso oggi 3 novembre, in prossimità dell’aviosuperficie di Caorle (VE)”.

Dalle foto disponibili on-line il velivolo appare integro, anche se non è nota l'eventuale estensione del carrello prima dell'impatto con il suolo. Questa tipologia di monomotore monoplano aveva fatto il primo volo nel 1964. 5 Novembre 2018

Giacarta, Boeing 737-8 si inabissa dopo 13' dal decollo: 189 vittime

Quale l'avaria/guasto tecnico per la richiesta di rientro in aeroporto? Il decollo del volo JT-610 Lion Air, Boeing 737-800 MAX, immatricolato PK-LQP, dall'aeroporto di Giacarta con destinazione Pangkal Pinang (Indonesia) – con 181 passeggeri e 8 membri di equipaggio era avvenuto alle ore 06.33 locali del 29 Ottobre (23.33 Z time). La richiesta di rientro sarebbe stata comunicata solo dopo tre minuti dal distacco dalla pista.

La sparizione nel mare a circa 35 miglia nautiche a nordest dell'aeroporto, dopo aver raggiunto una quota massima di circa 5400 piedi, è avvenuto dopo circa 12 minuti dalla partenza. L'equipaggio aveva segnalato un guasto/avaria tecnica e, probabilmente, era in atto un qualche procedura prima di tornare all'atterraggio. I soccorsi marini prontamente attivati senza trovare sopravvissuti, ma qualche rottame in superficie con una estesa macchia di carburante. La profondità dello spazio di mare nella zona del crash di circa 30-35 dovrebbe favorire il recupero della restante parte del velivolo. L'aeromobile Boeing 737-800 Max era nuovissimo. Aveva solo 800 ore di volo ed era stato certificato lo scorso 15 Agosto 2018. Il comandante aveva un bagaglio totale di circa 6000 ore di volo, 5000 il copilota. Il velivolo sarebbe stato interessato da una operazione di manutenzione nella nottata prima della partenza.

In relazione alla sicurezza operativa definita dalla Commissione Europea-EASA, in data 14 Giugno 2018 era stata rimosso il divieto ai voli nella UE alle aerolinee Indonesiane. La Lion Air era invece rientrata nella EU Air Safety List in data 16 Giugno 2016. 30 Ottobre 2018

USA, la flotta F-35 è stata messa a terra, in Italia invece...

Il Pentagono ha imposto una verifica su ogni singolo velivolo. La sospensione delle operazioni di volo della flotta USA F-35 Lightning II, o Joint Strike Fighter-F35, un caccia multiruolo di ultima generazione, non è stata una sorpresa.

Le ispezioni, ha sostenuto il Pentagono, saranno completate entro 48 ore. Olre 320 velivoli, dislocati su 15 aerobasi nel Mondo, dei Paesi coinvolti. sono operativi, le ispezioni “if suspect fuel tubes are installed, the part will be removed and replaced”. Anche AMI e MMI dovrebbero, pertanto, risultare coinvolti.

Dopo l'incidente dello scorso 28 settembre, nella South Carolina, una F35 versione B in servizio alla Marina USA scorso della versione "B" in uso nei Marine. L'individuazione di un primo problema derivato da una tubatura carburante sarebbe stato la causa dell'incidente, anche dopo la decisione del Pentagono non sono state ancora precisate quali “ispezioni” siano state prospettate.

La flotta F35 è stata acquistata oltre agli USA, primo finanziatore e fabbricato dalla Lockheed Martin (con il coinvolgimento del gruppo Finmeccanica-Leonardo), è stata condivisa dalla Marina e Aeronautica della Gran Bretagna, Italia, Paesi Bassi, Canada, Turchia, Australia, Norvegia e Danimarca per un ordine complessivo di oltre 3000 velivoli. Con tre versioni, F-35A , la variante a decollo ed atterraggio convenzionale (CTOL), F-35B, a decollo corto e atterraggio verticale (STOVL) e F-35C  per portaerei  (CATOBAR). Quasi 1800 sono stati ordinati dagli USA che al momento dovrebbe avere operativi circa 150 velivoli.

L'Aeronautica Militare Italiana – AMI all'origine aveva ordinato 60 F-35A + 15 F-35B, mentre la Marina Militare Italiana-MMI ne aveva ordinati 15. Anche se inizialmente l'impegno riguardava 131 esemplari, la flotta complessiva era diventata di 90 aerei, tuttavia, sarebbe stata ancora ridotta, con il taglio di ulteriori 15 F-35 STOVL dell'Aeronautica Italiana.

Il Pentagono aveva sospeso i voli della flotta USA F-35 nel luglio 2014, a seguito di un incidente relativo ad un incendio nella fase di decollo dall'aerobase di Eglin in Florida. Dopo circa una settimana l'attività di volo era stata, comunque, autorizzata.

Il progetto F35 risale al 1998 e le criticità sono spesso affiorate sia in relazione ai finanziamenti iniziali, ai costi reali di ogni singolo esemplare sia alla stessa “affidabilità” dei velivoli.

Alcune testimonianze, particolarmente critiche, sostengono, in sintesi, la problematica corrispondenza complessiva tra il progetto iniziale, la versatilità dei tre diversi esemplari, la tecnologia della cellula, le strumentazione, ai sistemi e impianti in genere e alla stessa motorizzazione: “Pentagon and Lockheed continue to wrestle (lottare) with resolving more than 900 deficiencies, including flaws in the plane’s complex software”. 13 Ottobre 2018

Nettuno e Bedizzole-Brescia, precipitano due ultraleggeri

Un pilota deceduto, nel secondo feriti i due occupanti, grave il pilota. Il primo schianto è avvenuto il pomeriggio di Domenica 7 ottobre. Pochi minuti dopo il decollo dall'aviosuperficie di Bedizzole, avvenuto intorno alle 17.00, con un gran boato, i residenti di una casetta con giardino hanno scoperto il velivolo che aveva frenato la sua corsa sul muro esterno della stessa costruzione, in via Ticino, nell'area industriale le paese

Il pilota 79enne e il passeggero di 47 anni sono stati immediatamente soccorsi e trasportati in all'ospedale

con ambulanze e l’elisoccorso. Lo stesso velivolo, non si sa per quali cause, sarebbe stato coinvolto in un atterraggio di emergenza. Al momento l'inchiesta sull'incidente è di competenza dei Carabinieri. Non sappiamo se ENAC ed ANSV saranno coinvolti e/o cointeressati da queste indagini!

Il secondo incidente, avvenuto anch'esso domenica, intorno alle 20.00, in località Le Grugnole a Nettuno, il pilota di 77anni è la vittima. La ricostruzione della dinamica incidentale propone uno scenario del pilota che si stava preparando all'atterraggio schiantandosi – per una qualche ragione che dovrà essere analizzata- in un canneto nei pressi della pista Arma Fly. I soccorsi , vigili del fuoco e 118 hanno trasportato il pilota all'ospedale Riuniti, dove è deceduto per le conseguenze del violento impatto. 9 Ottobre 2018

Ladispoli, elicottero militare risucchia un “surfista” in mare

Ma a quale quota operano le esercitazioni militari? Alcuni testimoni sostengono come l'elicottero - probabilmente un Augusta Westland Aw 139 – fosse in volo ad una altezza di circa 100 metri sul mare antistante Ladispoli quando ha risucchiato in aria un kitesurfer (in sostanza una sorta di surfista velico) che è poi ricaduto in acqua (e/o sul litorale/spiaggia?). Se il kite surfista era in volo a quale quota operava?

L'incidente è avvenuto Mercoledì 3 Ottobre quando sarebbero state in corso esercitazioni militari. Peraltro operative in zona da alcuni giorni a quote di volo ritenute basse dagli abitanti della zona. La flotta in volo sarebbe decollata dall'aerobase dell'Aeronautica Militare Italiana di Furbara. Erano in corso manovre operative multinazionali: di quale nazionalità era l'elicottero in questione?

Il vortice dell'elicottero ha risucchiato il 48enne Alessandro Ognibene che è poi stato ricoverato, con una eliambulanza, per gravi lesioni in prognosi riservata al Policlinico Gemelli. La Guardia Costiera sta investigando e una sua relazione sarà trasmessa alla Procura militare e alla Procura di Civitavecchia. La spiaggia prospiciente all'incidente è prossima alla Palude di Torre Flavia, un’area naturale protetta come «Monumento nazionale». L'equipaggio dell'elicottero, probabilmente, non ha avuto consapevolezza dell'evento incidentale.

L'incidente è avvenuto alle 15:11 a Ladispoli, il ferito, tuttavia, ha potuto essere trasportato solo alle 15:59 in gravi condizioni con l’eliambulanza in ospedale dove è giunto alle 16:06. Sono intervenuti il 118, la Capitaneria di Porto e i carabinieri della caserma di Ladispoli. Le indagini hanno riguardato la Capitaneria di Porto e carabinieri sull’accaduto. 5 Ottobre 2018

Aeroporto Khartoum, collisione al suolo tra un Antonov 32 e un Antonov 26

Incidente occorso Mercoledì 3 Ottobre: con una dinamica da chiarire! La collisione tra i due Antonov 32 e Antonov 26 operati dalle forze militari del Paese africano Sudan - Sudanese Air Force, si sarebbero scontrati nel corso di operazioni durante la movimentazione a terra. Le notizie sono alquanto imprecise. Non si hanno dati sul personale a bordo, su eventuali avarie ad uno e/o entrambi gli Antonov, nè sulle autorizzazioni ad entrare in pista e/o lungo i raccordi di rullaggio adiacenti alla pista 18/36. La collisione potrebbe essere rappresentata con uno scenario dove il muso di un Antonov 32 avrebbe colpito e tranciato la sezione di coda dell'Antonov 26. La pista 18/36 è stata chiuso alle operazioni di volo.

L'Antonov 26, tuttavia avrebbe riportato anche il distacco di un'ala nella posizione della taxiway-raccordo C che attraversa la pista a circa 1900 metri dalla testata pista. Quale dei due Antonov avrebbe innescato il grave incidente, le autorizzazioni della torre di controllo era compatibili con la movimentazione dei due velivoli? 4 Ottobre 2018

Bologna, precipita con il parapendio, grave

Le notizie su questi incidenti “minori” sono spesso scarse. Quest'ultimo caso si è verificato sabato pomeriggio 29 Settembre in località Tre Croci a Monzuno.

All'origine della dinamica avrebbe una perdita di controllo del parapendio. Caduto nella zona di Monzuno il 48enne pilota sarebbe stato immediatamente soccorso e trasportato all'ospedale Maggiore dove, sarebbe in condizioni gravi.

Quanti casi di parapendio simili sono avvenuti dall'inizio 2018, quanti negli anni precedenti? A quanto ammonta la flotta di parapendio in Italia? A chi tocca indagare? Sono interrogativi ai quali è indispensabile dare risposte. 1 Ottobre 2018

Boeing 737-8BK tocca prima della pista: in laguna

Passeggeri ed equipaggio sono stati sbarcati: tutti salvi! E' accaduto al velivolo immatricolato P2-PXE, operato dall'aerolinea Air Niugini, vettore aereo della Papua Nuova Guinea. Impegnato nella fase di atterraggio sulla pista 04 (lunga 1831 metri) dell'aeroporto di Chuuk in Micronesia è finito fuoripista con 47 persone, tra passeggeri ed equipaggio, sprofondando nella laguna prospiciente di Chuuk, non tanto profonda, al punto di rimanere con la fusoliera galleggiante a pelo del mare. Il Boeing 737-8BK (WL), con 13 anni di attività, sarebbe ammarato, intorno alle 10.10 ore locali del 28 Settembre, troppo corto – ben prima della testata pista - in pista a causa dei forti venti e pioggia intensa, finendo in mare, a circa 150 metri dalla testata pista. Era impegnato in un avvicinamento RNAV – GPS e, probabilmente, con l'ausilio NDB: era allineato alla pista? Il pilota era in addestramento? L'equipaggio segnalato sarebbe stato composto da 12 persone. L'equipaggio standard è di 2 piloti e ¾ assistenti di volo. Passeggeri sono stati evacuati dagli scivoli di emergenza delle porte e raccolti a bordo delle barche degli immediati soccorsi. Ci sarebbe stato solo qualche ferito, leggermente, tra i passeggeri. Tutto bene quindi, anche se qualche interrogativo deve essere posto, perché atterrare su una pista tanto corta, ccon un Boeing 737 e in condizioni meteo marginali? 29 Settembre 2018

Alitalia: Embraer 175 e quelle due gomme scoppiate

News aggiuntive sull'incidente, ma non dall'Italia! Con queste brevi note integriamo quanto riportato sull'incidente occorso al volo AZ568 di sabato 15 Settembre.

L'Embraer 175 decollato alle 21.41 con destinazione Ginevra e rientrato sullo stesso aeroporto di Fiumicino.

Il Cityliner Embraer ERJ-175, EI-RDM nella corsa di accelerazione sulla pista 25 avrebbe percepito forti vibrazioni prima del distacco del ruotino dal suolo.

Dopo il decollo le vibrazioni sarebbero cessate e il velivolo aveva raggiunto la quota di FL 200 (ventimila piedi circa) quando sulla pista a terra sarebbero state trovati residui e pezzi di gomme. Il riscontro aveva ipotizzato lo scoppio delle due gomme del carrello di destra. Dopo circa 35 minuti dal decollo l'equipaggio ha deciso il rientro atterrando sulla lunga pista 16 R.

I passeggeri sono stati informati di un atterraggio duro-forzato e istruiti assumere una posizione opportuna nei sedili. Dopo l'atterraggio risultato “duro” i passeggeri sarebbero sbarcati regolarmente dalle scale esterne e senza aver riportato alcuna conseguenza e danno. Trasportati al terminal dai bus di pista e hanno potuto reimbarcarsi per al destinazione di Ginevra con circa due ore di ritardo. 22 Settembre 2018

Aeroporto Fiumicino, Embraer 175 Alitalia atterra in emergenza

Problemi al carrello: è atterrato senza? Dai “media” la ricostruzione possibile è la seguente: le notizie non sono ancora circostanziate e i dettagli, probabilmente, saranno presentati solo nei prossimi giorni.

Al volo AZ568 decollato da Fiumicino con destinazione Ginevra sabato 15 Settembre, un Embraer 175 era decollato alle 21.27, un qualche inconveniente ad un ruota-gomma-pneumatico, probabilmente, con associate difficoltà nella retrazione al carrello, avrebbe costretto il volo al rientro sull'aeroporto di partenza.

Su quale pista è atterrato il volo Embraer, 38 minuti dopo il decollo (alle 22.19), e con quale procedura, con carrello e/o senza ovvero con la fusoliera/pancia, al momento non è stato notificato.

L'emergenza operativa, con assistenza, soccorsi attivati a lato pista, è stata completata senza danni all'Embraer e conseguenze per piloti, equipaggio e passeggeri, che avrebbero lasciato l'aeromobile con le scalette. Questi ultimi hanno potuto esser reimbarcati su altro volo per la destinazione originaria. 18 Settembre 2018

Senigallia, 16 Settembre: ultraleggero atterra in emergenza

Illesi i due occupanti! Stavolta è accaduto nei presi di alcuni caseggiati a Senigallia, erano circa le 11.30 di domenica 16 Settembre. L'ultraleggero (qualcuno parla di un aliante a motore) stava sorvolando il litorale e sarbbe volato sull'entroterra per un atterraggio di emergenza-fortuna. Il pilota e una seconda persona a bordo avrebbero dovuto sopportare un atterraggio di emergenza per una varia-blocco-spegnimento del motore. Cittadini sottostanti avrebbero inizialmente sentito l motore scoppiettare per poi spegnersi.

Vigili del fuoco e ambulanze sono prontamente intervenuti quando il velivolo dell'associazione Jesi “Assovolo”, che stava volando lungo la costa da Pesaro verso Ancona è atterrato in un campo alle Saline. Pilota e passeggero sono sbarcati del tutto illesi. L’eliambulanza proveniente da Torrette è pertanto rientrata senza poter prestare soccorso.Il pilota nella fase di atterraggio di emergenza – riportano i media – verso la terraferma sarebbe passato al di sotto di una linea elettrica fermandosi a circa 20-30 metri da via dell'Alderana. In un terreno nei pressi del campeggio Summerland e in prossimità di alcune abitazioni. 17 Settembre 2018

Catania, precipita ultraleggero Tecnam 92

Velivolo distrutto e una vittima. E' accaduto dopo il decollo, martedì pomeriggio 11 Settembre, dall'aviosuperficie Calatabiano in provincia di Catania, il volo è finito nel vallone limitrofo al torrente Minissale ed ha causato la morte della pilota.

ANSC ha aperto l’inchiesta di sicurezza relativa all’ultraleggero P92 , imatricolato I-6430. L'ipotesi dei media è una varia motore e perdita di controllo del velivolo, tuttavia la dinamica dovrà essere verificata.

Anche la Procura di Catania avrebbe aperto un'inchiesta con l'intervento dei carabinieri della Compagnia di Giarre e dai vigili del fuoco, che hanno estratto il corpo dai rottami. 13 Settembre 2018

Bolzano, precipita elicottero AS350

Illesi pilota e assistente! Lo schianto si è verificato nel pomeriggio di lunedì 10 settembre, Un elicottero AS350, marche I-ISAR della EliCampiglio, mentre operava su alcuni lavori quando, incontrollabile ha perso quota precipitando nei pressi di Verano in provincia di Bolzano. I due occupanti, sono rimasti illesi, anche se sono stati ricoverati in ospedale, alcuni sostengono per il trauma psichico riportato.

Erano impegnati in attività di manutenzione delle linee elettriche di media e alta tensione. La dinamica/causa dell'incidente deve essere investigata. In soccorso sono intervenuti carabinieri, vigili del fuoco, la Croce Bianca e l’elisoccorso Pelikan 1. 12 Settembre 2018

Lodi, 2 Settembre, precipita altro ultraleggero

E' accaduto dopo le ore 16.00 a Villanova del Sillaro nel Lodigiano. Era in volo ad una altezza di 10 metri e avrebbe impattato con un'ala la cima di un albero e conseguente perdita di controllo precipitato a terra. Il pilota di 59 ann in condizioni gravi è ricoverato in ospedale. Dove i rapidi soccorsi lo hanno imbarcato su elicottero al policlinico San Matteo di Pavia con traumi in tutto il corpo. L'ultraleggero Tecnam P-92  era decollato dall’aviosuperficie di Massalengo, poco distante dal fatale albero della cascina Monticelli, a Villanova Sillaro. Quali le cause dell'impatto? Il velivolo aveva perso quota per una qualche avaria del propulsore o la quota di volo era voluta? I soccorsi, tre ambulanze e un elicottero sono stati rapidi, saranno altrettanto solleciti gli investigatori dell'incidente? 3 Settembre 2018

Velivolo da turismo precipita tra Valle d'Aosta e Savoia

Due le vittime! Per alcune ore uno dei due aerei da turismo in volo e decollati dalla Monaco di Baviera (Germania) e con destinazione Marsiglia era stato dichiarato disperso. Per il maltempo (temporali alpini) l'altro velivolo aveva segnalato la scomparsa in una zona montana tra Valle d'Aosta e Savoia (Francia) nella zone del monte Miravidi. Nella zona è scattato l'allarme con elicotteri del soccorso aereo italiano e francese aveva perlustrato la zona da Col du Breuil a La Thuile.

Le ricerche sono proseguite anche dopo l'atterraggio del primo velivolo a Marsiglia quando il secondo velivolo con due occupanti era stato identificato: precipitato sulle Alpi francesi, presso il Colle del Piccolo San Bernardo. La localizzazione è risultata ad una altezza di 2000 metri e a circa 1000 metri dal confine italiano. Lo schianto sarebbe avvenuto il 29 Agosto, in serata. Al momento non si hanno notizie precise sulla tipologia del velivolo e l'immatricolazione. 31 Agosto 2018

Frosinone: elicottero militare atterra in emergenza per un'avaria al motore

I piloti sono sbarcati da soli e illesi! E' capitato Martedì 28 Agosto ad un elicottero del del 72° Stormo dell'aeroporto di Frosinone. Il velivolo era impegnato in esercitazioni quando una avaria al propulsore lo ha costretto ad un atterraggio di emergenza.

Nessun ferito tra il pilota istruttore e l'allievo in addestramento, nessuna conseguenza per gli abitanti e cittadini di passaggio. Anche lo stesso elicottero NH500 non avrebbe riportato danni sostanziali nell'impatto con il terreno. Era decollato dall’aeroporto Moscardini quando l'accensione di una spia rossa ha obbligato l'equipaggio ad un atterraggio di emergenza.

L'intervento dei soccorritori militari, dei tecnici dell’Aeronautica Militare e dei Carabinieri hanno constato la dinamica del volo e i danni al motore. L'atterraggio di emergenza sarebbe avvenuto in aperta campagna in via Vallifelle nel comune di Ripi. 30 Agosto 2018

Macerata: precipita, ancora, un ultraleggero

Nell'atterraggio in emergenza, comunque, due, il pilota e la moglie. L'incidente si è verificato nel primo pomeriggio di lunedì 27 Agosto nella campagne di Minervino nella zona di Andria. Era decollato dall'aviosuperficie "Tannoja" di Andria e, sostengono testimoni, mentre volava nella località Montecarafa si sarebbe staccata l'elica e/o una delle eliche del motore.

Il pilota di 54 anni avrebbe gestito il velivolo per un atterraggio controllato e/o di emergenza in uno spazio libero da alberi e costruzioni varie. La corsa a terra, tuttavia, incontrando una prato arato ha provocato il ribaltamento dell'ultraleggero. L'intervento sei soccorsi ha constatato l'esito e i Carabinieri della stazione di Minervino Murge, hanno trasmesso i dati salienti ad ENAC e AeCI oltre che alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani. 29 Agosto 2018

“VOLARE SICURI” e AG, una nota del gen. Carlo Landi

Aviazione Generale e sicurezza del volo e incidenti! Aerohabitat propone l'articolo che Avionews ha on-line dal 21 Agosto. Sono riflessioni e considerazioni che l'ex-generale  e istruttore di sicurezza del volo – ripresi dal sito dell'associazione " Volare Sicuri"- che inquadra la questione “safety-sicurezza del volo” in questo settore e in relazione alla sequenza di incidenti registrati nel mese di Agosto.

“La sequenza è quella di un bollettino di guerra: in meno di 4 giorni 4 morti (compreso un paracadutista), 3 feriti gravi, due lievi, 3 aerei fuori uso, 2 danneggiati seriamente. È il ferragosto del volo turistico sportivo in Italia. Numeri che non fanno neanche record, sono quasi la media dei mesi di bel tempo e nascondono altri incidenti clamorosi (un ultraleggero che decolla da un aeroporto chiuso e atterra di notte in un altro aeroporto chiuso dopo aver vagato tra procedure di discesa di velivoli commerciali) fortunosamente finiti senza vittime. Perché non se ne parla?

Perché non si comunica che nei confronti del pilota è stata aperta una procedura perlomeno disciplinare?

Perché mentre l'aviazione commerciale segna un netto decremento di incidenti e decessi, in Italia chi vola con velivoli da turismo o con ultraleggeri continua a trovarsi coinvolto in incidenti molte volte fatali?

Un bollettino a cui siamo talmente abituati che le testate nazionali non riportano più questi eventi, che fanno notizia solo tra gli appassionati. Inutile, dicono i tecnici, accusare meteo e malfunzioni:  in oltre l'85% dei casi a provocare l'incidente è l'uomo, e gli oltre dodicimila piloti che in Italia, volano con aerei ultraleggeri o turistici non fanno eccezione. È statisticamente accertato che la media dell'età di questi piloti è superiore ai 50 anni, eppure le statistiche dicono che il 99% di chi inizia un corso di pilotaggio lo supera.

Perché, visto che in altri settori la selezione è più severa?

Perché nessuno lo nota o mette in atto azioni correttive?

Ci sono vari rischi connessi con questo stato di cose. Il primo, più grave, è quello di sottovalutare questi segnali di "malessere" contando sul fatto che gli incidenti riguardano solo chi pratica volontariamente uno sport. I report di Enac, Enav e Ansv dicono il contrario: ogni anno sono centinaia i casi di violazioni degli spazi aerei controllati, Upa, in termini tecnici, che potrebbero risolversi in collisioni che coinvolgono velivoli passeggeri o mezzi delle forze dell'ordine. 

Il secondo rischio è quello di intervenire in maniera drastica con nuove norme e leggi che limitino l'attività del turismo aereo. Il risultato immediato sarebbe quello di anemizzare un settore turistico-sportivo che dà lavoro a migliaia di persone, esporta aerei e attrezzature in tutto il mondo, e che già soffre per lungaggini e gabelle di ogni genere. Assodato che ognuno degli enti,  nazionale per l'aviazione civile (Enac) per il traffico aereo (Enav) e la sicurezza ((Ansv) fa il proprio dovere, chi fa promozione della prevenzione e cultura del volo?

Avrebbe dovuto farla Aeroclub d'Italia, la federazione sportiva degli sport del volo che per quasi vent'anni (quelli del massimo sviluppo dei velivoli ultraleggeri) ha sottostimato (per usare un eufemismo) quest'attività.

Ora la "musica" dovrebbe cambiare grazie all'impegno e alle direttive del commissario voluto dal Governo.

Tra i due estremi citati esiste una via di mezzo ?

Come incrementare consapevolezza e preparazione delle migliaia di piloti che intendono migliorarsi, e allontanare coloro che non vogliono rispettare la disciplina sportiva?

Nella risposta a queste semplici domande è contenuto il futuro dell'aviazione sportiva in Italia. Un futuro che riguarda anche i tanti giovani che guardano al volo come una professione e che oggi preferiscono trasferirsi all'estero per frequentare corsi di volo professionali.

I perché non finirebbero mai, ma quanto meno ci aspettiamo delle risposte...27 Agosto 2018

Week end, ancora incidenti a ultraleggeri

Giovedi 16, Venerdì 17 e Domenica 19. Una specifica inchiesta è stata attivata da ANSV per l’incidente “occorso il 16 agosto, sull’aeroporto di Rieti, all’ASH 26 E marche D-KZAR, in fase di atterraggio. Illeso il pilota, danni strutturali all’aeromobile”.

Non ci sono notizie altrettanto dettagliate invece per l'ultraleggero precipitato in un terreno in prossimità di Migliaro (Cremona) il pomeriggio di venerdì 17. Per un qualche problema al propulsore poco dopo il decollo il velivolo ha cercato un rientro sulla stessa pista. In difficoltà e, probabilmente, senza spinta e velocità è stallato-precipitato in un campo di mais limitrofo. I due occupanti hanno potuto uscire illesi dai rottami dell'ultraleggero.

Una vittima invece, il pilota, nell'incidente avvenuto nella mattinata di Domenica 19 Agosto nei pressi di Polcenigo-Pordenone. Nessuna notizia specifica sulla dinamica incidentale. Intorno alle 10.30 il pilota è rimasto incastrato tra le lamiere dello Zlin Aviation Savage a Vigonovo (Fontanafredda). Tra perdita di carburante dal serbatoio e liberato con pinze oleodinamiche, nonostante le cure dai sanitari non si è salvato. Quali inchieste e a carico di chi saranno attivate nei due incidenti del 17 e 19 Agosto? 20 Agosto 2018

Rieti, ANSV segnala una collisione tra due alianti, dopo la Coppa

Ma non erano coinvolti una gara. Dopo una serie di giornate della Coppa Internazionale, senza alcun incidente, due dei piloti impegnati fino al giorno prima nella stessa manifestazione sono stati coinvolti in una collisione in volo, nei pressi del Monte Vettore. Dopo il decollo in libertà dal Ciuffelli, i due alianti, nel tardo pomeriggio si sarebbero scontrati due volte, in due zone diverse del mezzo aereo. La dinamica è ancora da chiarire, l'ipotesi è, innanzi tutto di un'ala dei due alianti che batte nella coda dell'altro, provocando una rottura-strappo di circa 50 centimetri. Dopo undici di Coppa Internazionale del Mediterraneo della Coppa Città di Rieti ecco la collisione che ANSV “comunica di avere aperto una inchiesta di sicurezza, classificando l’evento come incidente, a seguito della collisione in volo tra due alianti verificatasi il 12 agosto, in prossimità di Castelluccio di Norcia (PG). Gli aeromobili coinvolti (il Ventus-3F marche D-KGCM e il Discus B marche D-8592), ancorché danneggiati, sono riusciti a rientrare all’aeroporto di Rieti, da cui erano decollati”.

L'atterraggio dei due velivoli pilotati da due “veterani del volo a vela in Italia e nel mondo” è stato coordinato senza tentare un atterraggio di fortun 18 Agosto 2018a fuoricampo, ma realizzando un rientro in sicurezza sulla stessa pista di decollo.

Treviso, Piper impatta/ trancia cavi alta tensione

Era Mercoledì 15 Agosto, due vittime. Tutto sarebbe avvenuto in prossimità del fiume Piave a Cimadolmo (Treviso), nei pressi di via Baracca. Nell'impatto il Piper PA-18, immatricolato-NENA avrebbe tranciato cavi di alta tensione e quindi schiantatosi a terra e incendiandosi, causando due vittime: il pilota e il passeggero. Carbonizzati. L'intervento dei Vigili del Fuoco e soccorsi non ha potuto che accertare la tragedia. Quale la quota di volo, quale la dinamica? I cavi erano adeguatamente segnalati e/o la zona era off limitis? ANSV ha aperto una inchiesta. 17 Agosto 2018

Incidenti, due casi, un deltaplano e un parapendio

Il 13 e 15 Agosto, da Varese a Brescia! La dinamica incidentale del deltaplano, avvenuta lunedì 13 Agosto è stata registrata intorno alle 08.00 nella zona di monte Chiusarella, localizzato tra Varese e Induno Olona. La fase dell'incidente rimanda al decollo, a qualche probabile situazione meteo avversa e/o critica. L'intervento dei soccorsi hanno constatato alcune ferite sul pilota. Prontamente trasportato al Pronto Soccorso.

Nella mattinata di Ferragosto, 15 Agosto, è toccato ad un parapendio posizionato sul monte Coca, intorno alle 10.30, nel territorio di Valdbondione (bresciano). Il pilota trentaquatrenne, probabilmente, non ha potuto gestire la situazione critica ed ha perso la vita. Quale la dinamica incidentale e quali investigazioni potranno verificare la “perdita di controllo”, probabilmente, la mancata apertura della vela del parapendio? 16 Agosto 2018

Isola Lussino, 8 agosto: precipita Piper PA-28/181 italiano

Tra incidenti, ricostruzioni ipotetiche e inchieste ufficiali! L'incidente che non risulta segnalato dal sito ANSV è avvenuto la scorsa settimana ed ha riguardato un Cherokee Archer II, immatricolato I-VAAS, precipitato nella fase di atterraggio sulla pista dell'isola di Lussino in Croazia.

Secondo una prima ricostruzione il velivolo sarebbe finito in una zona boscosa a circa 10 metri dal sedime della pista. L'ipotesi incidentale rimanda ad una perdita di potenza del propulsore che avrebbe reso non-governabile il velivolo e causato l'impatto con il terreno.

I quattro a bordo, pilota incluso, sono di nazionalità italiana, sarebbero rimasti feriti e, due di loro, sarebbero stati estratti dai “rottami” dai vigli del fuoco soccorritori intervenuti. Sono stati trasportati, due feriti lievi e due gravi, con un elicottero all'ospedale di Fiume.

Il velivolo Piper immatricolato in Italia era decollato poco prima dello schianto dall'aeroporto turistico di Artatore della stessa isola di Lussino, intorno alle 12.00. 14 Agosto 2018

Aeroporto Orio al Serio e quel Boeing 737, 520metri oltre: l'inchiesta ANSV

Tra “human factor on board” e la viabilità SP 116 e SP591bis “outboard”! Quali Raccomandazioni di Sicurezza dovrebbero riguardare la localizzazione della pista a ridosso di un sistema stradale, parcheggi e tanto altro, dovrebbe concludere l'inchiesta relativa all’incidente occorso il giorno 5 agosto 2016, intorno alle ore 04.00, sull’aeroporto di Bergamo Orio al Serio, al Boeing 737-400 marche HA-FAX della Airlines Hungary Kft, operante un volo cargo per conto della compagnia DHL.? Dopo un atterraggio, in “condizioni meteorologiche avverse, sorvolava la pista a pochi metri di altezza, atterrando a circa 2/3 della sua lunghezza. Non riuscendo a decelerare, il B737 usciva dal sedime aeroportuale lungo il prolungamento dell’asse pista, fermandosi dopo circa 520 metri dal termine della stessa. Il bireattore, a seguito del contatto con il terreno e con gli ostacoli presenti esternamente al sedime aeroportuale, subiva consistenti danni strutturali. I due piloti, che costituivano le uniche persone presenti a bordo, uscivano autonomamente dall’aeromobile, azionando lo scivolo di emergenza della porta anteriore destra e venivano ricoverati in ospedale”.

Delle 103 pagine della Relazione d’inchiesta ANSV, appare indispensabile riportare lo stralcio riguardante la fase “fuoripista” del Boeing 737-400, mentre decelera la corsa incontrollata e, fortunosamente, data l'ora notturna non incontro veicoli di sorta lungo le due citate strade provinciale SP116, la porzione di parcheggio adiacente al sedime aeroportuale e la strada provinciale SP 591bis.

“Il luogo dell'incidente oltre il fine pista 28, oltre il sedime aeroportuale lo stop della corsa di atterraggio si è verificato nella strada provinciale SP116, una porzione di parcheggio adiacente al sedime aeroportuale e la strada provinciale SP 591bis.

Danni riportati dall'aeromobile

L'aeromobile subiva ingenti danni strutturali alla fusoliera, alla separazione di entrambi i motori e delle gambe del carrello di atterraggio, il cedimento di una parte del timone di profondità (foto 2,3 e 4).

Altri danni

L'aeromobile, durante la corsa di decelerazione ed arresto, ha prodotto danni ad ifrastrutture sia interne sia esterne al sedime aeroportuale, nonché ad automobili in sosta ne parcheggio adiacente (figura 1). In particolare, sono stati segnalati dalla società di gestione aeroportuale di Orio al Serio (SACBO) i seguenti danni:

la demolizione di circa 38.5 m di recinzione doganale;

l'abbattimento di n. 4 fuochi sopraelevati SALS con giunto di rottura;

l'abbattimento di n. 1 palo di sostegno SALS;

il danneggiamento del muro di contenimento area esterna autonoleggi, con la distruzione di 20 m di recinzione dell'area e di vari pali di illuminazione e con la distruzione di 20 m di recinzione dell'area e di vari pali di illuminazione con contaminazione di kerosene e oli di varia natura;

la demolizione di n. 13 antenne del localizzatore con i relativi pali di sostegno e piastre di ancoraggio;

il danneggiamento dei cablaggi del localizzatore;

l'abbattimento del palo monitore del localizzatore;

la demolizione de n. 1 nefoipsometro con relativo supporto e piastra di ancoraggio;

la demolizione, per circa 20 m. della recinzione di protezione area localizzatore.

Al di fuori del sedime aeroportuale sono state inoltre segnalati i seguenti danni dalle autorità locali:

il danneggiamento del guard rail corsia BG-CR e corsia CR-BG;

il danneggiamento del new jersey tra le corsie BG-CR e CR-BG;

la demolizione di 4 lampioni e dell'intera linea impianto di illuminazione;

la contaminazione dell'asfalto, per circa 200 m. di lunghezza e di 9 m di larghezza di kerosene e oli di varia natura, da rimuovere, e smaltire come rifiuti speciali, con successiva sostituzione del tappeto d'usura;

la contaminazione di terreno e aiuole da kerosene, oli e rifiuti di vario genere, da rimuovere e smaltire come rifiuti speciali, e successiva sostituzione;

il danneggiamento alla barriera e alle lampade di illuminazione della pista ciclopedonale;

il danneggiamento alla parte di asfalto compresa tra la pista ciclopedonale e la strada;

2 automobili distrutte totalmente;

3 automobili danneggiate”. 11 Agosto 2018

Regione FVG, precipitano altri parapendio

Ma le notizie incidentali sono sempre occasionali! Il periodo estivo è contrassegnato da eventi, da manifestazioni di ogni genere riguardanti il “volo libero”, da ogni altura e da ogni Regione del Belpaese. Amene località che vengono identificate come la “capitale del parapendio e/o del deltaplano” . A turno sui cieli di varie zone si svolgono prove generali e gare di campionato mondiali, europee delle varie categorie di “volatili e volanti”.

Tra decolli e atterraggi in aree trasnfrontaliere si svolgono gare dove partecipano specialisti provenienti da tutto il mondo. Con test di volo che vengono svolti anche in fasi preliminari e precedenti alle stesse gare con l'adesione del FAI Federation Aeronatique Internationale, AEC Aeroclub Italia, Lega Piloti e tanti altri traenti ed organizzatori e organizzazioni..

Perché parlarne ancora quindi? Gli appassionati non mancano e continuano a crescere e la possibilità di vivere tale evoluzioni aeree o diversamente assistere, come spettatori, entusiasti alla “poesia” del volo manifesta in quei piloti.

Ecco il punto, anche dopo la news di sabato 4 Agosto “Deltaplano in FVG, altri tre casi incidentali - A chi tocca investigare e/o documentare tali eventi?”, il giorno dopo ecco le foto di altri tre “incidenti” ancorchè minori riguardanti altri tre, svolta, “parapendio”.

Ebbene di quali statistiche documentate e aggiornate del “volo libero” disponiamo? Quale percentuali e quali dinamiche e quali “piloti” e quali “macchine volanti” operano e con quali livelli di rischio? Lo status manutentivo e di funzionalità delle “macchine volanti” sono sottoposte e verifiche periodiche? Chi dovrebbe analizzare e redigere “rapporti specifici” in materia? La risposta ad ENAC, AeCI e ANSV. 7 Agosto 2018

Junkers-52 HB-HOT impatta il terreno: 20 vittime

Era sabato 4 Agosto 2018! Lo schianto dello storico velivolo da trasporto dell'aeronautica militare elvetica, un trimotore degli anni '30, solitamente utilizzato per “appassionanti” escursioni si è verificato nel pomeriggio di Sabato 4 Agosto. Il volo si è fermato intorno alle ore 16.50 locali ad una altezza di 2540 metri: sul versante svizzero. Il volo Ju-Air Junkers JU-52 ("Tante Ju", "Auntie Ju"), immatricolato HB-HOT, operativo sulla tratta da Locarno a Dubendorf (Svizzera) con 17 passeggeri e 3 membri di equipaggio ha impattato nella posizione geografica N46.9011 E9.2273 a sudest di Martinsloch/Piz Segnas.

Nel corso di una conferenza stampa tenutasi il 5 Agosto la Polizia locale ha riferito come il velivolo non abbia impattato cavi o latri velivoli, ma sia verticalmente precipitato. Nel crash, senza alcuna segnalazione di emergenza e/o fuoco post-impatto e il comandante – ex pilota militare con 900 ore di volo sul tipodiaereo e il copilota con una esperienza di 250 ore di volo non abbiano trasmesso alcuna informativa su una qualche situazione critica a bordo.

Il gruppo dei passeggeri a bordo, dopo aver pranzato nel  Mendrisiotto, escursioni nel Ticino e dopo un passaggio tra il Ticino, le Alpi e l'Italia sarebbe rientrata.

Il velivolo Ju-52 è un velivolo da trasporto tedesco fabbricato negli anni 30 del secolo scorso dalla Junkers,: Utilizzato nel settore civile e commerciale quanto che militare, in alcuni casi anche come bombardiere aveva continuato la sua attività . In Svizzera tale flotta aerea dopo aver utilizzato per oltre 40 anni L'aeronautica militare elvetica acquistò tre Ju-52 nel 1939 e per oltre 40 anni li usò come velivolo da trasporto tali velivoli, nel 1981 vennero dismessi e impiegati, esclusivamente per voli turistici-panoramici. 6 Agosto 2018

Deltaplano in FVG, altri tre casi incidentali

A chi tocca investigare e/o documentare tali eventi? Tra Coppa del Mondo di parapendio, Coppa del Mondo di parapendio acrobatico, Campionato Italiano Open, Voli in tandem biposto e singolo e le mille varianti che gli appassionati del volo libero promuovono in ogni dove, nell'arco temporale primaverile, estivo e autunnale. Notizie specifiche su attività di volo in zone dal dal mare alle montagne si registrano solo quando i media segnalano eventi incidentali. Negli ambienti e scenari tra colline, montuosità e fiumi e laghi e valli per il volo libero vedere deltaplani in lento movimento è inevitabile e scontato.

 

Per attività varie, tra manifestazioni, scuola di volo e voli turistici in tandem biposto. Magari con postazioni di decollo splendidi: da alture con dislivello di circa 1000 metri sulle pianure e tanti spazi per atterraggi distanti da centri abitati. Come resistere a queste irresistibili tentazioni?!

Il dato della cronaca delle news dei quotidiani locali, tuttavia, riportano spesso di altri incidenti, magari minori, occorsi. Anche nelle scorse giornate di Agosto: con foto di “deltaplani” malamente atterrati: cosa è successo? Chi indaga? Chi testimonia e registra in tanta e rilevante attività di “volo libero” il numero degli incidenti e la loro natura e/o dinamica?

Deltaplano in FVG, altri tre casi incidentali

A chi tocca investigare e/o documentare tali eventi? Tra Coppa del Mondo di parapendio, Coppa del Mondo di parapendio acrobatico, Campionato Italiano Open, Voli in tandem biposto e singolo e le mille varianti che gli appassionati del volo libero promuovono in ogni dove, nell'arco temporale primaverile, estivo e autunnale. Notizie specifiche su attività di volo in zone dal dal mare alle montagne si registrano solo quando i media segnalano eventi incidentali. Negli ambienti e scenari tra colline, montuosità e fiumi e laghi e valli per il volo libero vedere deltaplani in lento movimento è inevitabile e scontato.

Per attività varie, tra manifestazioni, scuola di volo e voli turistici in tandem biposto. Magari con postazioni di decollo splendidi: da alture con dislivello di circa 1000 metri sulle pianure e tanti spazi per atterraggi distanti da centri abitati. Come resistere a queste irresistibili tentazioni?!

Il dato della cronaca delle news dei quotidiani locali, tuttavia, riportano spesso di altri incidenti, magari minori, occorsi. Anche nelle scorse giornate di Agosto: con foto di “deltaplani” malamente atterrati: cosa è successo? Chi indaga? Chi testimonia e registra in tanta e rilevante attività di “volo libero” il numero degli incidenti e la loro natura e/o dinamica? 4 Agosto 2018

Gran Sasso, 2 Agosto, precipita ultraleggero

Salvi i due occupanti! L'incidente si è verificato nel pomeriggio in una zona boschiva tra Prato Selva e Prati di Tivo. Le notizie, come al solito, quando sono segnalate anche nel caso di incidenti, sono al solito alquanto stringate. I due occupanti sono inglesi, una donna ed un uomo, ma sulla pista di partenza e destinazione non si hanno ancora certezze. Era un volo targato UE?

L'allarme sarebbe stato attivato dalla Ricerca e Soccorso (SAR) di Poggio Renatico che avrebbe localizzato e seguito le dinamiche del volo e del velivolo sui radar.  Con un elicottero Drago 54 dell'elisoccorso di Pescare le due persone sarebbero state recuperate con un verricello e trasportate all'ospedale. Una notizia sembra tuttavia confermava, era in corso un forte ed esteso temporale. 3 Agosto 2018

Embraer-190 fuoripista in decollo: nessuna vittima! E in Italia?

Lo spazio “disabitato” oltre la pista ha, probabilmente, salvato crew e passeggeri! Cosa sarebbe accaduto in una delle tante piste di volo affossate tra abitazioni, centri commerciali, scuole, ospedali e università e insediamenti ad elevato tasso di presenza umana? Quello che è accaduto al volo

Aeromexico Connect E190 all'aeroporto di Durango-Messico intorno alle ore 15.15 locali del 31 Luglio 2018, con una interruzione di decollo e rotazione a terra con stop fuoripista e conseguente esplosione e incendio dell'aeromobile, avrebbe potuto verificarsi in decollo da una delle tante piste prospicienti città e centri abitati?

Una considerazione che potrebbe riguardare aeroporti di tanti Paesi, ma che questa analisi viene proposta per le tantissime “piste cittadine” del Belpaese.

Il resoconto del volo AM-2431 da Durando a Mexico City, con velivolo Embraer ERJ-190 di 10 anni, immatricolato XA-GAL con 97 passeggeri e 4 membri di equipaggio in decollo dalla pista 03, con la distruzione del velivolo in fiamme, ha riportato 85 feriti e nessuna vittima.

La dinamica incidentale non è del tutto chiara anche se sono state confermate le critiche se non “pessime” condizioni meteorologiche. L'ipotesi di una qualche avaria ad un o dei due propulsori non può che aggravare il contesto operativo nel quale i piloti hanno operato.

Le considerazioni sull'incidente, come sopra rilevato, rimandano alla fortunoso esito del fuoripista, con una corsa di circa 300-400 metri senza incontrare “edificazioni” e/o alberature, che hanno consentito una “regolare decelerazione” della dinamica determinatesi.

Cosa sarebbe accaduto se tale corsa di decollo fosse stata interrotta su una delle piste di volo dei tanti scali aerei del Piano Nazionale Aeroporti?

Su quale di queste piste, sia quelle primarie che quelle secondarie e alternative funzionali alla direzione del vento prevalente, la dinamica incidentale occorsa a Durango avrebbe potuto “riprodursi”? Senza conseguenze disastrose e catastrofiche per passeggeri ed equipaggio da un lato e per cittadini residenti, passanti e/o occasionali persone localizzate temporaneamente in scuole, università, ospedali, centri commerciali e tanto altro equivalente, a fronte degli Ostacoli e pericoli alla navigazione aerea, al Piano ostacoli, al piano di Rischio, allle analisi di Rischio terzi e dei carichi antropici verificati? 2 Agosto 2018

Piloti, incidenti e psicologia, UE ha previsto un test specifico

A seguito della “tragedia-suicidio” del volo Germanwings. Alla fine, dopo tre anni dal crash dell'Airbus 320 della Germanwings, alla accertata responsabilità del copilota Lubitz, e, sopratutto dopo una analisi storica della FAA – Flight Aviation Foundation che dal 1950 ha certificato ben 17 casi – incidenti - crash attribuibili alla volontà alla deliberazione suicida del pilota la UE ha pubblicato uno specifico regolamento per l’accertamento iniziale, il controllo e il mantenimento dei requisiti di idoneità fisica e psicologica di piloti e cabin crew.

E' stata varata e introdotta una sorta di “cultura della prevenzione nel settore dell’aviazione civile”. A piloti e al personale di cabina sono attivati programmi di sostegno psicologico “proattivo e non punitivo”, volti a fornire assistenza e supporto nel “riconoscere, affrontare e superare eventuali problemi, che ne potrebbero pregiudicare la capacità di esercitare in sicurezza i privilegi della licenza”.

Al momento questo “Regolamento” dell’EASA, riguarda le aerolinee europee e dovrebbe coinvolgere anche i vettori “terzi” che operano con voli nella stessa Comunità Europea. Come e con quali criteri saranno attivate le disposizioni introdotte con il Regolamento (UE) 1042/2018, con quali tempistiche e frequenze? Prima di una serie di voli e/o periodicamente in funzione del ruolo a bordo e/o dell'attività di volo svolta in determinati periodi?

In Italia, l’Enac avrebbe predisposto la base regolamentare per l’implementazione di Programmi di Supporto tra Pari (Peer Support Program), attivati da parte degli operatori aerei e dei fornitori di servizi di assistenza al volo, disponendo la competenza dell’Autorità nella promozione e sorveglianza degli stessi programmi, mediante la pubblicazione di idonei strumenti normativi, quali circolari e materiale guida. ENAC ha illustrato l'iniziativa con il seguente Comunicato Stampa del 27 Luglio 2018:

“L’ENAC rende noto che sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 25 luglio, è stato pubblicato il nuovo Regolamento (UE) numero 1042/2018, che modifica il Regolamento (UE) numero 965/2012 e introduce nuove regole e nuovi obblighi per gli operatori, in vista di una maggiore attenzione alla valutazione e al mantenimento dell’idoneità psico-fisica degli equipaggi di condotta e di cabina.

Le norme appena pubblicate rafforzano la cultura della prevenzione nel settore dell’aviazione civile e trovano l’ENAC del tutto allineato, in particolare, sull’esigenza di implementare sistemi di supporto per i piloti, peraltro già previsti nel nuovo Regolamento ENAC “Organizzazione sanitaria e certificazioni mediche d’idoneità per il conseguimento delle licenze e degli attestati aeronautici”, edizione numero 4 del 12 marzo 2018.

Anticipando le previsioni dell’Unione, l’Ente ha già predisposto la base regolamentare per l’implementazione, in Italia, di Programmi di Supporto tra Pari (Peer Support Program), attivati da parte degli operatori aerei e dei fornitori di servizi di assistenza al volo, disponendo la competenza dell’Autorità nella promozione e sorveglianza degli stessi programmi, mediante la pubblicazione di idonei strumenti normativi, quali circolari e materiale guida.

La normativa europea pubblicata ieri, che contiene la sintesi delle raccomandazioni elaborate dalla task force istituita dall’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea (EASA) a seguito dell’incidente di Germanwings del 2015, rafforza il sistema di sicurezza dell’aviazione civile europea, introducendo nuove regole per l’accertamento iniziale, il controllo e il mantenimento dei requisiti di idoneità fisica e psicologica di piloti e cabin crew.

Le misure integrano da un lato la necessità di offrire ai piloti programmi di sostegno psicologico “proattivo e non punitivo”, volti a fornire assistenza e supporto nel “riconoscere, affrontare e superare eventuali problemi, che ne potrebbero pregiudicare la capacità di esercitare in sicurezza i privilegi della licenza”, dall’altro l’urgenza di estendere a tutti gli Stati membri, sotto l’egida dell’EASA, un sistema ancor più stringente di controlli sull’uso di alcol e di sostanze psicoattive da parte del personale di condotta e di cabina e in generale, di tutto il “personale critico ai fini della sicurezza” del volo. Tali controlli sono stati resi cogenti non soltanto per gli operatori aerei europei, ma anche per le compagnie di Paesi terzi che operino all’interno dell’Unione Europea.

Tra le disposizioni introdotte con il Regolamento (UE) 1042/2018, si segnalano i nuovi requisiti che vincolano gli operatori non soltanto a “consentire, agevolare e assicurare” l’accesso ai programmi di sostegno per i piloti, ma anche ad assicurare che l’equipaggio di condotta sia sottoposto a una valutazione psicologica prima di intraprendere voli di linea.” 1 Agosto 2018

Deltaplano precipita dopo il lancio, a Nimis in FVG, era il 28 Luglio

Sul Volo Libero in FVG e altrove in Italia! Volare in parapendio e deltaplano e promuovere il volo libero in ogni Regione rappresenta un obiettivo acquisito, probabilmente, in ogni luogo. Anche per far conoscere le bellezze naturali dellle Alpi e prealpi. Lo sport all'aria aperta per amanti del volo con un calendario di eventi determina anche una varietà di esperienze e di situazioni che devono essere monitorati. Quanti “voli” avvengono ogni settimana e ogni week-end? Quali dati incidentali sono registrati nel corso di un anno? Quale organismo è deputato all'analisi e alle statistiche e tipologie di eventi

Il deltaplano precipitato intorno alle 17 di sabato 28 Luglio in Friuli, nella zona di Nimis con un ferito grave ha riguardato un “volante giapponese”, poi ricoverato in ospedale a Udine. Partecipava ad una competizione sportiva con partenza dalle alture di Gemona del Friuli. La dinamica incidentale è ancora ignota anche se è, forse, stata causata dall'improvviso maltempo associato ad un repentino temporale locale. Il deltaplano ha concluso le sue evoluzioni in via Comelli, a Nimis. 31 Luglio 2018

Alpi Svizzere, Robin quadriposto precipita: 4 vittime

Dopo quattro giorni ancora nessuna notizia tecnica! La quota dell'impatto sarebbe quella di 3.300 metri, intorno alle 17.00 di giovedì 26 Luglio in prossimità del Col Durand, nel cantone del Vallese, in prossimità del confine italiano. Le vittime sono il pilota ed i tre passeggeri imbarcati. Il Robin era decollato dall'aeroporto di Sion si sarebbe schiantato a circa 150 metri dalla cima del colle ghiacciaio Durant. Un segnale automatico di allarme avrebbe trasmesso l'emergenza alla centrale REGA di Zurigo che ha avvertito Air Zermatt. I soccorritori non hanno potuto che constatare il decesso dei quattro. Le vittime il pilota e il giovane figlio e un coppia (madre e figlio) danese. Al momento non si hanno notizie sulla dinamica incidentale. Il SISI - Servizio d'inchiesta svizzero sulla sicurezza (SISI) e la polizia vallesana e il Ministero pubblico cantonale hanno avviato un'inchiesta. 30 Luglio 2018

Airbus 320-200, dirotta su Cagliari per perdita carburante

Nessuna conseguenza per i passeggeri, rientrati con altro volo! Ha riguardato il volo AZ 875 del 19 luglio 2018. Dopo la partenza da Casablanca con destinazione Roma-Fiumicino l’Airbus A320 EI-DTN “Ugo Foscolo”. Dopo aver volato alla quota di crociera a FL 370 in prossimità della Sardegna intorno alle 19.27 italiane ha dirottato sulla pista di Cagliari Helmas. Per un inconveniente tecnico “riconducibile” ad pompa di carburante dell’aereo “senza dichiarare emergenza, come misura precauzioale ha richiesto all’aeroporto sardo un atterraggio prioritario, abbandonando la quota di crociera e iniziando un’ampia virata discendente di 90° sulla destra”(by comunicato stampa e www.azfleet.info).

Il sito “www.avherald.com” ha sintetizzato la causa in una perdita di carburante di circa 700kg.

“Dopo soli 7 minuti – riporta ancora azfleet.info - l’aereo sorvolava già la Sardegna a sud di Oristano, a una quota di 13.750 piedi (4.191 metri) e con la velocità ridotta a 760 km/h. Nel frattempo allo scalo di Cagliari i mezzi dei vigili del fuoco e del 118 erano già posizionati in stato di allerta, mentre la Capitaneria si era occupata di schierare alcune motovedette nel tratto di mare a ovest della pista.”

“I 72 passeggeri del volo AZ875 sono stati sbarcati regolarmente e sono ripartiti per Roma con il volo successivo previsto in partenza dall’aeroporto cagliaritano, concludendo felicemente questa disavventura. Nel corso dei suoi 8 anni e 3 mesi di servizio, l’Airbus EI-DTN non aveva mai avuto nessuna avaria di rilievo. Dopo un controllo da parte del personale tecnico Alitalia il problema è risultato essere meno grave del previsto, tanto che la mattina successiva  – il 20 luglio – il velivolo è stato fatto rientrare a Roma come volo AZ 8006 in ferry flight (senza passeggeri a bordo), decollando alle 10:21 da Cagliari e atterrando a Fiumicino alle 11:11. Secondo quanto dichiarato da Alitalia, l’Ugo Foscolo riprenderà immediatamente il suo normale servizio di linea.” 24 Luglio 2018

Aviazione Generale, avaria in volo, il pilota atterra in emergenza

Era il pomeriggio di Venerdì 19 Luglio! Salvo il pilota. Stavolta il fuoripista dovrebbe aver riguardato un monomotore biposto targato LH-PPL. Il cinquantenne pilota sarebbe decollato dal campo volo di Sesto Imolese, impegnato in un volo per fare—ore per il mantenimento dei brevetti di pilota. Queste sono le poche note che il web mette a disposizione. Al momento ANSV, ENAC e AeCI no hanno ancora riferito dati specifici sulle possibili cause dell'incidente. Dalle foto del velivolo interessato è stato possibile identificare il bimotore in una qualche versione di Tecnam 2002 Sierra. La ricostruzione ipotetica dell'incidente rimanda ad un n qualche malfunzionamento al propulsore che avrebbe indotto il pilota a cercare un rapido rientro, cercato il ri-atterraggio sulla pista di decollo, e dopo aver toccato la pista sarebbe finito in un terreno esterno al sedime del campo. 21 luglio 2018

Deltaplano precipita nell'Aretino, l'ultimo evento è del 18 Luglio

Ferito il pilota, cosciente e subito ricoverato in ospedale! L'incidente aereo si è verificato a Santa Cristina di Castiglion Fiorentino (Arezzo) ma sulle cause e sulla dinamica dell'ennesimo incidente non si hanno, al momento, altre notizie. La realtà incidentali del volo libero in genere, di ultraleggeri e parapendio e tanto altro, ovvero di pratiche di volo diventate ultrapopolari al punto che anche la Federazione italiana volo libero e la Federazione italiana volo ultraleggero, hanno difficoltà ad identificare nel dettaglio tale flotte. Quattro-cinquemila e oltre per deltaplano e parapendio e oltre tremila che volano con un motore (ultraleggero), probabilmente sono dati in costante crescita. A fronte di una flotta di “volo libero” e volo con motore, magari quantificate con numero dei piloti e non altrettanto come unità di “velivoli”, quale in contesto operativo quotidiano, settimanale e del week-end? Sono numeri che, tuttavia, dovrebbero essere ben note e identificate. Altrettanto, ogni fine anno, dovrebbe riguardare una sorta di “Relazione Ufficiale degli incidenti minori e meno monitorati in Italia” ogni anno? A chi tocca tale raccolta data e analisi? ENAC e AeCI e la federazione del volo ultraleggero e libero quale ruolo svolgono?20 Luglio 2018

Precipita ultraleggero/elicottero, era sabato 14 Luglio

Una vittima, il pilota! A chi tocca indagare? I Vigili del Fuoco sarebbero stati informati dopo le 19.30 ore locali e sono intervenuti nei pressi del campo di volo del Club Papere Vagabonde a Camposile di Musile di Piave. La dinamica dell'incidente è ancora poco chiara: il R22 ULM, sarebbe precipitato poco dopo la fase del decollo. L'impatto con il suolo è avvenuto in un vicino campo di granturco. Il velivolo si è incendiato ed i soccorsi hanno solo potuto registrare la morte del pilota. Quali erano le condizioni meteo, quali gli altri voli aveva svolto in giornata l'elicottero ultraleggero?

Lo stato del velivolo era normale, senza qualche avaria e/o malfunzionamento tecnico del propulsore e/o della parte volo? Una qualche indagine/inchiesta sul Robinson 22, probabilmente, lo potrebbe facilmente appurare. 16 luglio 2018

Aeroporto Pescara, Piper fuoripista in atterraggio

Equipaggio in salvo! Tutto è avvenuto intorno alle 13.00 locali di Martedì 10 Luglio, con l'intervento dei Vigili del Fuoco, della Saga, la società che gestisce lo scalo, e dei suoi mezzi. L’aeroporto d’Abruzzo è stato quindi chiuso al traffico per l'indagine e al rimozione del Piper PA-30, immatricolato I-LUEL, finito fuoripista nel corso di attività di addestramento. L'ANSV ha aperto un’inchiesta di sicurezza sull'incidente relativa al monomotore con istruttore e pilota, che per un qualche malfunzionamento al propulsore, ccorso ieri 10 luglio al Piper PA-30 marche di identificazione I-LUEL, che, durante l'atterraggio e/o in fase di riattaccata è uscito lateralmente dalla pista. Il velivolo ha subito anche un danno al carrello e si è catapultato lateralmente. 12 Luglio 2018

ANSV, apre inchiesta su ultraleggero atterrato in “incognito”

L'aeroporto non era quello di destinazione originale! Cosa è accaduto? L'inchiesta per “inconveniente grave” aperta da ANSV propone alcune considerazioni sull'attività aerea minore, ovvero quella dell'Aviazione Generale e nello specifico del traffico di ultraleggeri tra piste di volo localizzate in campi di volo e aviosuperfici e aeroporti maggiori, ancorchè aperti al traffico-voli “strumentali e/o a vista”.

Se il volo citato non avesse atterrato su una pista sottoposta al controllo ATC-ENAV, chi se ne sarebbe accorto? Il volo ha forse dovuto gestire una qualche avaria radio? Qualora fosse questa l'origine “dell'inconveniente grave” in questione è stato, forse, il pilota stesso a segnalare- denunciare il malfunzionamento radio?

Certo se l'atterraggio in questione fosse avvenuto senza una preventiva e/o successiva segnalazione agli enti competenti la “realtà” sulla quale indagare risulterebbe assai problematica. Il pilota ha, in definitiva, solo atterrato sulla pista di un aeroporto sbagliato?

Quali statistiche disponiamo in materia? Tra ENAC, AeCI ed ENAV disponiamo di casistiche specifiche? Quanti sono i voli del week-end e/o giornalieri di aviazione generale e attività sportive “aeronautiche” quotidiane, feriali e/o domenicali e/o festive in Italia?

In questa circostanza l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) “comunica di aver aperto una inchiesta di sicurezza per l’inconveniente grave occorso l’1 luglio 2018 all’ultraleggero avanzato Pioneer 200 marche di identificazione I-6688. L’aeromobile, decollato con il solo pilota a bordo da Fratte di Montefano (MC) con destinazione l’aeroporto di Verona Boscomantico, atterrava, senza contattare il competente ente ATC (Air Traffic Control) e senza autorizzazione, per cause che saranno accertate, sull’aeroporto di Verona Villafranca. “ 5 Luglio 2018

Albareto, Parma: ultraleggero finisce tra gli alberi, pilota salvo

Dopo il decollo dal campo volo, probabilmente, una avaria motore! I primi soccorritori, i Vigili del Fuoco volontari di Borgotaro e dei sanitari  dell’Assistenza Pubblica di Borgotaro Albareto non hanno potuto che constatare che il pilota di 80anni del monomotore - una sorta di deltaplano - era finito tra gli alberi. Dopo aver registrato il malfunzionamento del motore dopo la corsa di decollo, lo stesso pilota ai comandi ha cercato di rientrare sulla stessa pista. Ma invano.

Una ala toccando i vertici degli alberi ha fatto ruotare e schiantare il velivolo. Il pilota illeso si è districato tra i rottami dello stesso velivolo e dalle alberature e dalla vegetazione che ha arrestato la corsa e/o il volo. L'incidente è avvenuto intorno alle 10.00 del mattino di lunedì 2 Luglio ad Albareto in località Le Moglie, nei pressi dello stesso campo volo del decollo. Chi indaga? 4 Luglio 2018

Como, precipita deltaplano: un ferito a Ronago

Tranciati i cavi di alta tensione: 15mila volts. Il deltaplano era, probabilmente, decollato da una altura (dal monte Generoso?) del circondario e fuoricontrollo era finito dopo aver impattato sui cavi elettrici di alata tensione, causando anche un blackout elettrico nella zona. L'incidente è avvenuto nel pomeriggio di Domenica 1 Luglio nella zona di Ronago provocando il ferimento, frattura alle gambe, del 48enne “pilota”. Il deltaplano ha finito il suo volo intorno alle 16.45 ribaltandosi a terra su un prato sottostante e incendiandosi. Chi indagherà sull'incidente? Quali precauzioni si prenderanno per evitare tali eventi? La segnaletica anche in quota? 3 Luglio 2018

Cassano d'Adda, precipita un ultraleggero, dopo due ore anche un altro!

E' accaduto sabato 30 Giugno. Come spesso accade la dinamica incidentale appare difficile da ricostruire. I dati riferiti ad una ultraleggero schiantatosi e/o precipitato descrivono la pista di partenza e la probabile destinazione oltre alle persone a bordo. Il primo dei due “casi” rimanda al decollo dall'aviosuperficie di Cassano d'Adda per Sondrio, di un pilota e di un passeggero usciti da soli e illesi dalla carcassa del velivolo, dopo aver sfiorato una strada è finito in un terreno erboso: era sabato 30 Giugno erano le 15.00 circa. I due sono dell’aereoclub di Sondrio uno di 54 e l'altro 59 anni. Quali le cause? Errore umano e/o avaria al motore?

Un secondo ultraleggero, solo due ore dopo, era appena decollato dalla stessa pista-aerocampo di Cassano d'Adda, è precipitato finendo a circa 300 metri dal precedente “crash”. Anche in questa circostanza due occupanti del velivolo, stavolta entrambi di 32anni. Quali le cause? Chi indaga? Un interrogativo, come è noto, che riguarda la quasi totalità della flotta ultraleggeri e “volatili” - ritenuti magari a torto - minori? 2 Luglio 2018

USA: Cessna 210 precipita tra le case ed esplode, due vittime

Il giovale pilota sopravvive fuggendo dalle fiamme! Anche questo è un incidente domenicale. Il Cessna 210 era partito dall’Arkansas e con destinazione al Coleman A. Young International Airport di Detroit, nel Michigan. L'origine, la causa sarebbe l'impatto – nella fase di atterraggio, nella notte del 25 Giugno – con alberature e qualche palo di luce elettrica – nel pressi di n Milton, ad ovest di Van Dyke, nelle vicinanze di Detroit.

I tre occupanti del velivolo erano una famiglia, il padre di 54 anni e la madre di 48), le due vittime ed il figlio diciassettenne di 17 anni alla condotta del Cessna 210.

Nell'impatto con alberi e un “hot air balloon hits power lines” il velivolo avrebbe perso una elica e si sarebbe incendiato ancora prima di finire al suolo. 27 Giugno 2018

Aereo ultraleggero precipita a Nettuno: era Domenica 24 giugno 2018

Dopo lo schianto a terra, il velivolo è esploso, salvi di due occupanti. Nella fase di caduta verso il terreno e/o una sorta di atterraggio d'emergenza il velivolo avrebbe tranciato fili di alta tensione e finito la corsa in una zona abitata. L'incidente, avvenuto forse per uno spegnimento e/o avaria motore era decollato intorno alle 19.00 di domenica 24 Giugno, un pilota e un passeggero, dalla avio-elisuperficie in località Le Grugnole. I due occupanti con una ala semi-staccata e, probabilmente, una perdita di carburante, sono rapidamente usciti e, illesi, si sono allontanati dal velivolo che, poco dopo, sarebbe esploso. La zona dello schianto finale sarebbe stata localizzata nei pressi di via Rocca di Cambio. 26 giugno 2018

Belluno, si schianta al suolo dopo il lancio con “tuta-alare”

Quale la dinamica e le eventuali cause? Il volo era iniziato da una delle cime dell'Agordino, il pilota sarebbe inglese. Era impegnata nella fase di atterraggio quando si sarebbe schiantato al suolo: fuori controllo. Erano le 11.00 di Domenica 24 Giugno 2018. Il volo sarebbe iniziato e, purtroppo, risolto dopo il lancio con l'apposito scafandro nel vuoto dalla cima della Busazza, nel comune di Taibon Agordino. Il volo verso terra sarebbe stato di 2000 metri.

La salma sarebbe stata recuperata dopo circa tre ore. La vittima/pilota sarebbe un jumper inglese di 47 anni:Haggarty Robert Noman. Il pilota si sarebbe fatto trasportare da un elicottero sulla stessa Cima della Busazza, sopra Listolade. Quali le cause del fuori controllo e conseguente schianto al suolo? 25 Giugno 2018

ANSV, inchiesta su UAV di 180 kg: é precipitato, dove?

Da uno scenario quotidiano di attività UAV-UAS che opera sui cieli del Belpaese! Il laconico comunicato con cui ANSV ha segnalato l'apertura di una “inchiesta di sicurezza sull'incidente occorso martedì 12 giugno all’aeromobile unmanned AWHERO marche I-UASF, avente una massa massima al decollo di 180 kg, impegnato in un volo sperimentale” non rivela rivela granché su cosa sia realmente accaduto.

L'aggiunta che “nessun danno a persone in superficie; gravemente danneggiato l’aeromobile” in realtà non rivela niente in più.

Il velivolo in questione, un cosiddetto sistema UAS-UAS (aereomobili o sistemi senza pilota a controllo remoto, o Apr, mezzi aerei a pilotaggio remoto) è uno dei gioielli dell'azienda Leonardo,

La  Leonardo è “azienda globale ad alta tecnologia nei settori dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza” e l’AWHERO, rappresenta una “delle differenti tipologie di UAV (Unmanned Aerial Vehicle), l’AWHERO fa parte degli UAV tattici, rientrando nella classe di peso dei 200 kg; può compiere operazioni di terra in ambienti particolarmente difficili, mentre, impiegato in mare, l’elicottero è in grado di operare in condizioni meteo e marine particolarmente critiche. Dalle prime fasi della progettazione, il sistema è stato infatti sviluppato anche per soddisfare l’impegnativo requisito delle operazioni da unità navali”, sostiene lo stesso sito aziendale. 

Da quale pista e/o piazzola era partito il “velivolo”, era un volo sperimentale e/o un'attività di controllo del territorio. Quale la rotta, la quota operativa e per quale causa si sarebbe schiantato al suolo? E dove?

Magari l'opinione pubblica sarebbe curiosa di conoscere quale flotta UAS-UAV AWHERO opera in zona?

In materia l'azienda segnala:

“Le Divisioni di Leonardo Elettronica per la Difesa Terrestre e Navale e Sistemi Avionici e Spaziali forniscono al programma AWHERO una vasta gamma di sensori, rendendolo, così, uno degli esempi di prodotto integratorealizzato dalla Società. E’ inoltre possibile, grazie alle elevate capacità di customizzazione, installare sull’AWHEROanche  altri sistemi e sensori”.

L’AWHERO esposto al Salone di Le Bourget 2017 è dotato di un radar Gabbiano Ultra-Light e di sensore EO/IR.

Con l’acquisizione della società Sistemi Dinamici nel dicembre 2016 e dunque del programma AWHERO per un nuovo elicottero a pilotaggio remoto, si è rafforzato ulteriormente l’impegno di Leonardo nel settore degli Unmanned. È aumentato, così, il portafoglio dei velivoli senza pilota di Leonardo Elicotteri che già include l’SW-4 Solo, unico nel suo genere perché progettato per operare con o senza pilota a bordo. Ciò, rende Leonardo anche l'unico Original Equipment Manufacturer in Europa, disponendo di una completa competenza nelle piattaforme senza pilota e nell'integrazione di sistemi. L’AWHERO, che unisce l’esperienza di Leonardo nello sviluppo delle piattaforme ad ala rotante e quella di Sistemi Dinamici nei velivoli senza pilota, può essere impiegato in missioni svolte nel campo di battaglia o in missioni marittime per la protezione e supporto del contingente, rifornimento merci, lotta antisommergibile e antipirateria. Può, inoltre, svolgere funzioni di sicurezza nazionale, sorveglianza costiera e delle frontiere, missioni ISTAR (Intelligence, Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance), rilevazione, identificazione e monitoraggio delle imbarcazioni, monitoraggio delle infrastrutture critiche, ricerca e monitoraggio ambientale”. 23 Giugno 2018

Belluno, incidente parapendio, una vittima

Era martedì pomeriggio di 19 Giugno. Dopo la corsa del decollo del parapendio dal Monte Avena il, breve volo, si sarebbe concluso ad una altezza di circa 1.400 metri nella zona del Comune di San Gregorio nelle Alpi.

L'incidente sarebbe stato testimoniato da una persona, verso le 17.00, che posizionato nei pressi del Bivaccio Palia, avrebbe osservato l'intero volo con lo schianto finale in frazione Roncoi.

L'immediato allarme ha permesso l'intervento di un elicottero del Suem (Servizio sanitario di urgenza ed emergenza medica) di Pieve di Cadore, decollato alla volta del Monte Pizzocco alle 17:20. Dopo alcune peripezie per calare un addetto dell'elisoccorso con un verricello, è stato constato il decesso del pilota, di 54anni. 21 Giugno 2018

Aeroporti e curve di isorischio, perchè escludere aerotaxi e generale?

Il ricalcolo sul limite dei 50mila/voli anno! Nella valutazione di impatto di rischio (third party risk assessment), che si associa all'adozione dei piani di rischio di cui all’art. 707 del Codice della navigazione, sono esclusi gli aeroporti militari.

Ma lo stesso Art. 715 del CdN, è rapportato alla valutazione di rischio delle attività aeronautiche con l’utilizzo di metodi scientifici (modelli matematici certificati e autorizzati) , viene applicato ad aeroporti interessati da significativi volumi di traffico. L’Enac ha individuato gli aeroporti per i quali effettuare la valutazione dell’impatto di rischio e dovrebbe aver comunicato i “risultati ai Comuni interessati per l’adeguamento delle misure previste nei piani di rischio adottati.”

Il dato che discrimina tale analisi di “rischio terzi” dovrebbe essere di 50mila/voli anno, anche nel caso di Treviso-San Angelo, scalo che a cui è stato posto un limite/anno di 16.300 voli/anno le considerazioni sembrerebbero, invece, del tutto distintive.

Quali le cause, quali le ragioni che hanno posto tale limite di voli su una pista di volo nel Belpaese?

La politica “preliminare e preventiva” al fine di contenere il “rischio derivante dalle attività aeronautiche alle comunità presenti sul territorio limitrofo agli aeroporti, l’Enac individua gli aeroporti per i quali effettuare la valutazione dell’impatto di rischio”.

A tale scopo Enac ha adottato la metodologia statistico-matematica elaborata dall'università La Sapienza per effettuare le valutazioni di risk assessment ed ha fissato i parametri sulla base dei quali individuare gli aeroporti su cui effettuare tale valutazione.

Nel quadro dell'adozione del piano di rischio il risk assessment, “rappresenta uno strumento di tipo

quantitativo poiché ogni studio è basato su dati specifici dell’aeroporto in esame (tra i quali volumi di traffico, rotte seguite, tipologie di aeromobili)”.

Ma tra gli otto scali civili-commerciali italiani che nel 2017 hanno movimentato oltre 50mila/voli/anno, Fiumicino, Malpensa, Bergamo, Linate, Bologna, Catania, Napoli, Venezia, come in fondo anche tra i restanti aeroporti l'incidenza dei voli di Aerotaxi e di Aviazione Generale è rilevante.

Per quale ragione il “peso” e l'incidentalità statistica di questi voli “minori” non è registrata nel rischio terzi-risk assessment? Per quale ragione “l'’analisi del rischio contro terzi, ai sensi dell’art. 715 del Codice della Navigazione, viene effettuata considerando principalmente gli aeromobili appartenenti all’Aviazione Commerciale”?

Ma quanto incidono questi voli aerotaxi e aviazione generale sui primi otto aeroporti italiani?

Nel 2017 Linate ne ha registrati 21.263, Bergamo solo 1.559, Bologna 4.790, Malpensa 4.199, Napoli 7227, Fiumicino 2701, Catania 2014, Venezia 6645. Ma Ciampino che ha registrato 35.412 di aviazione civile-commerciale ha cumulato 8969 di Aerotaxi e 9855 di aviazione generale: superando i 50mila voli senza, probabilmente, rilevare i voli militari – governativi.

L'’output dell’analisi complessiva del “rischio terzi” con e senza aerotaxi e A.G., in aggiunta ai voli militari e degli scali militari (italiani e USA-NATO), in relazione al rischio individuale e al rischio sociale (il rischio individuale fornisce la probabilità di un individuo, permanentemente presente in un certo luogo, di esser soggetti ad un danno e il rischio sociale che dovrebbe definire la probabilità di una popolazione di individui) non dovrebbero, a questo punto, essere riconsiderati? 14 Giugno 2018

Aliante disperso 10 Giugno, ritrovato il giorno dopo: da un elicottero

ANSV ha aperto l'inchiesta di competenza! Era decollato Domenica 10 Giugno dalla pista dell'aeroporto "Arturo Dell'Oro" di Belluno, avrebbe precorso una rotta verso a Feltre. Nel tardo pomeriggio dello stesso giorno, intorno alle 18.30 locali dall'Aero Club di Belluno era stato attivata una segnalazione di allarme. Dove rea finito. Intorno alle 19.00 un velivolo della Suem (Servizio Urgenza Emergenza Medica 118 della Regione del Veneto) era decollato alla ricerca tra le altitudine boschive e non dell'Alpago, del Col Visentin e il Monte Serva: senza risultati.

E' stato invece avvistato solo lunedì intorno alle 11.00 da un elicottero Falco della stessa Suem di Pieve di Cadore, in volo per altre ragioni che non quella della ricerca dell'aliante.

La zona dello schianto dell'aliante è stata localizzata a Le Piaie, tra il Monte Serva e il Monte Pelf, ad una altezza di 1800 mt. La vittima è un pilota trevisano di 59 anni. Anche in questa circostanza la magistratura, dopo aver disposto il recupero della salma e dei rottami ha attivato una inchiesta. Quale la causa? Anche stavolta il maltempo e/o un una origine riconducibile, comunque, al fattore umano?

L'ANSV con la seguente nota: “L’Agenzia nazionale sicurezza volo (Ansv) ha aperto l’inchiesta di competenza sull’incidente occorso all’aliante Mistral C marche D-4956, ritrovato distrutto ieri 11 giugno sul Monte Serva nel bellunese. Il pilota, unico occupante, è deceduto, mentre l’aereo è distrutto. Il velivolo, decollato per un volo locale da Belluno, risultava disperso dal giorno precedente” ha ribadito il suo ruolo. 13 Giugno 2018

Domenica 10 Giugno, precipita, ancora, un ultraleggero

Aperta una inchiesta dalla Prefettura! E ANSV e AeCI? Notizie non del tutto univoche sull'ultraleggero schiantatosi nella boscaglia della città di Savona nella domenica del 19 Giugno. Da dove era partito? Intorno alle 12.00 e resti del velivolo ritrovati verso le 16.00.

Era partito dal Lazio con destinazione Sant’Elia a Racconigi, in località Tagliata, o, invece, era decollato dall’aviosuperficie Il Gabbiano di San Vincenzo in provincia di Livorno per la stessa destinazione sopra riferita?

Il pilota di 75 anni avrebbe comunicato l'ultima posizione con la “torre” dell’aeroporto di Levaldigi (Cuneo). Le condizioni meteo erano avverse, ma quali: nebbia e/o bassissima visibilità o dinamiche temporalesche? I rottami del ultraleggero I-B 968 rinvenuti dai soccorritori, un VL-3 di fabbricazione Ceca, velivolo biposto monomotore con parametri aeronautici di rilievo, quali una IAS di 315 km/h e autonomia di 2400 km, erano sparsi sulle alture della boscaglia. La segnalazione dell'incidente aereo è stata attribuita ad un cercatore di funghi presente in zona. Sull'incidente il sostituto procuratore “locale” della Prefettura avrebbe aperto – riferiscono i media - un fascicolo contro ignoti per disastro aereo colposo proprio per fare luce sulle cause dell’incidente. 12 Giugno 2018

Kenya, Cessna 208B Grand Caravan sparito e ritrovato

Schiantato per condi-meteo o per human factors? Dopo due giorni sono stati rinvenuti i rottami dell'aerotaxi con otto occupanti e due piloti che in data 5 giugno, dopo essere decollato dalla pista dell'aeroporto di Kitale, con destinazione l'aeroporto internazionale "Jomo Kenyatta" di Nairobi, era sparito dai radar intorno alle 16.05 locali mentre era in discesa a circa 11 mila piedi. Il Cessna 208B, marche: 5Y-CAC, della aerolinea Fly Sax è stato trovato in data 7 Giugno sulla catena montuosa di Aberdare, in Kenya.

L'aeromobile 208B-0525 aveva fatto il primo volo nel 1996 ed era uscito dai radar ad una distanza di circa 40 miglia nautiche dalla pista di Nairobi. La parte montuosa più elevata dove si è schianto raggiunge l'altezza di 14 mila/piedi sul mare e, nonostante la rapidità dell'emergenza e dei soccorsi il vasto e intricato territorio ha reso difficili e complicate le ricerche. Anche le condizioni atmosferiche avverse esistenti avevano, inizialmente, bloccato le iniziative di ricerca e assai critiche le risultanze. 9 Giugno 2018

Primo week end Giugno, tre incidenti AG

Dal Trentino, al FVG, alla Sicilia. E' stata anche la stessa Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) a segnalare l'apertura di una inchiesta di sicurezza “sull'incidente occorso oggi 2 giugno, presso il Monte Croce in Trentino, all’aeromobile Cessna C152 marche di identificazione I-SVFG, provocando il decesso di uno dei due occupanti.

Il velivolo, impegnato in un volo didattico, era decollato dall’aeroporto di Bolzano”.

La vittima il pilota di 70anni, ferita gravemente invece la giovane allieva di 29anni. L'incidente al biposto è occorso sulla catena del Lagorai. Il Cessna è precipitato in località Busa delle Marmotte, nel comune di Baselga di Piné sull'altopiano, in uno spazio boschivo, nei pressi di una pietraia a circa 2.100 metri di altezza. L'incidente sarebbe avvenuta tra le 10 e le 11.00 della mattina e l'allarme sarebbe arrivato da escursionisti presenti in zona.

L'incidente di domenica 3 Giugno invece si è verificato in una sorta di volo precipitato con un ammaraggio, a poca distanza dall'arenile, in zona del molo di Schisò, di fronte agli stabilimenti balneari del lungomare di Giardini Naxos, nel Messinese. In questa circostanza il pilota, solo occupante, si sarebbe salvato e soccorso rapidamente dai numerosi astanti.

Il terzo caso in tarda serata di domenica 3 Giugno, un velivolo è finito fuoripista in atterraggio, in un fossato, a Visinale di Pasiano di Pordenone. Incolume il pilota. Tutti e tre gli incidenti, al momento senza una dinamica precisa degli eventi, saranno sottoposti alle doverose inchieste. Si conosceranno le reali dinamiche e cause incidentali? 4 Giugno 2018

Brianza, scomparso un deltaplano con due occupanti, tutto vero?

L'incidente sarebbe di martedì 29 Maggio: ma nessun riscontro! Gli interrogativi, tuttavia, sono multipli, era un deltaplano a motore o altro? La zona del mistero è tra le campagne della Monza-Brianza, sotto sera, intorno alle 19.00 locali, tra Bellusco e Mezzago. 

La prima segnalazione sarebbe stata fatta da una ragazza al 112: insieme ad un ragazzo avrebbero osservato un velivolo precipitare e schiantarsi al suolo.

Ad oltre 24 ore dalla denuncia, tuttavia, non sono state registrate ulteriori notizie, La testimonianza non ha avuto riscontri. Mancanti anche notizie su velivoli spariti nella zona.

Le ricerche nelle campagna svolte tra Bellusco e Monza Brianza nella zona industriale fino a Mezzago. Anche con l'intervento dei carabinieri di Bellusco, i vigili del fuoco di Monza e Vimercate, un’ambulanza di Busnago Soccorso.

L'area tra il campanile di Ornago e quello di Mezzago, a fronte di una ulteriore testimonianza non ha registrato “ritrovamenti di sorta”. Nonostante l'impiego – in tarda serata – anche dei corpi speciali, con cani e un elicottero con visori notturno. Notizie aggiuntive descrivono anche la segnalazione di un velivolo, deltaplano, parapendio inabissatosi nelle acque del Lago di Garda.

Altra testimonianza è stata lanciata da una persona a passeggio sul lungolago di Toscolano Maderno, verso il parco della Benella. Nella zona d’acqua di fronte ad Anffas di Fasano e villa Zanardelli.

Nessun risultato e ricerche sospese con il buio. Ma nella mattinata dopo ecco ancora interventi anche l’elicottero dei vigili del fuoco, arrivato da Malpensa, e i reparti di Milano e Trento di due squadre di Volontari del Garda a bordo del Volga 2026, con imbarcazione dotata di robot subacqueo per le ricerche in profondità.

Con l'arrivo anche il nucleo sommozzatori, per scandagliare i fondali e ancora senza risultati. Ma la corrente potrebbe aver trascinato lontano i resti del velivolo incidentato.

E' un giallo e/o sono segnalazioni erronee? Quali sono le realtà?

Il supposto “deltaplano” - secondo altra testimonianza – avrebbe avuto un'ala spezzata e sarebbe precipitato, avvitandosi su se stesso e precipitare tra il campanile di Ornago e Mezzago, una zona di circa 5 km. Altri hanno segnalato il precipitarsi de velivolo nelle vicinanze di di Sulbiate. Ma ENAC, ANSV e AeCI cosa riferiscono? 31 Maggio 2018

Volo MH17: abbattuto da un missile. Era di fabbricazione russa!

Chi lo ha lanciato? Ancora un volo Malaysia Airline, ancora un Boeing 777- 200. Stavolta l'evento incidentali avvenuto nei pressi di Donetsk, in Ucraina, il 17 Luglio 2014 e il velivolo sarebbe stato centrato da un missile dei separatisti ucraini. La notizia è del 24 maggio 2018 e proviene dal “Joint Investigation Team, Netherlands, Australia, Malaysia e Belgium con Ukraine”,

Il missile che ha colpito il volo MH17 sarebbe un missile antiaereo Buk, di fabbricazione russa.

Per gli inquirenti del Joint Investigarive Team sarebbe stato un missile del sistema terra-aria Buk-Telar, della “53^ brigata di missili anti-aerei di stanza a Kursk in Russia", ha sostenuto il responsabile della commissione, l’olandese Wilbert Paulissen.

A bordo dell'aeromobile Boeing 777-200 - MH17 della Malaysia Airlines decollato da Amsterdam con destinazione Kuala Lumpur (Malesia), volavano 273 passeggeri e i 15 membri di equipaggio.

La Russia ha negato ogni coinvolgimento motivando tali ragioni.

“The JIT is convinced that the BUK-TELAR that was used to down MH17, originates from the 53rd Anti Aircraft Missile brigade (hereinafter 53rd brigade), a unit of the Russian army from Kursk in the Russian Federation. The JIT reached this conclusion after extensive comparative research. During today’s meeting, an animation of this comparative research was shown. Several images of the BUK-TELAR with which MH17 was downed are available. Analysis of those produces a number of characteristics. The combination of those is so special that that can be considered as a fingerprint. This fingerprint has been compared with numerous images of BUK-TELARS, both Ukrainian and Russian ones. The only BUK-TELAR on which this combination of characteristics also was found, is a BUK-TELAR that was recorded several times when it joined a convoy of the 53rd brigade on 23 – 25 June 2014”.

Sulla causa dell'incidente quindi non ci sarebbero dubbi, l'unica questione aperta rimanda all'autore/i del lancio del missile: dalle forze russe o dai separatisti o magari qualche altro soggetto, comunque in possesso di un missile antiaereo Buk ?

La zona dove è avvenuto il lancio era/è quello dello spazio aereo dell'Ucraina orientale, dove volava il Boeing 777-200, ad una quarantina di chilometri dal confine con la Russia, nella regione di Donetsk, nel Donbass, area dove era in corso un violento conflitto fra forze separatiste filorusse e ucraine. 26 Maggio 2018

Ustica, 38 anni dopo, la Cassazione e 265 milioni/euro

Incidenti aerei e Belpaese: alcune sono storie infinite! Altri incidenti aerei, magari del secondo millennio, prima o poi sono e/o saranno destinati a riprendersi le prime pagine dei media dopo 20-30-20 anni dalle “stragi” e /o dai misteri? Dal mistero del Cessna 650 di Trigoria (2009) all'incidente di Linate (2001)? Nell'attesa di commentare altri “Cold Case” aeronautici del Belpaese ecco sulla scena Ustica e quel Dc-9 I-TIGI Itavia, decollato da Bologna con destinazione Palermo, volo IH870,  sparito dai radar di Roma CTA alle 20.59 e 45 secondi del 27 giugno 1980.  Finito nel mar Tirreno, tra Ponza e Ustica, con 81 persone a bordo.

Dopo tanti anni la Cassazione riunita a sezioni Unite ha ribadito la responsabilità dei ministeri di Difesa e delle Infrastrutture : i due radar della difesa aerea: quello di Licola e quello di Marsala non furono in grado di segnalare e/o impedire l'abbattimento del velivolo da parte di due caccia militari. Il sistema radar non avrebbe adeguatamente protetto il volo Itavia.

La lunga odissea dei risarcimenti, parallela alle investigazioni sulla dinamiche dell'evento, hanno proseguito tutti questi anni, nella definizione di una sorta di liquidazione da parte dei due Ministeri.

A seguito della sentenza della Cassazioni i giudici della III sezione civile dovranno decidere se 265 milioni di euro son adeguati. L’abbattimento dell’Itavia sarebbe dovuto per la Suprema Corte per omessa “attività di controllo e sorveglianza della complessa e pericolosa situazione venutasi a creare nei cieli di Ustica”. In realtà Itavia, aerolinea fallita in seguito all'incidente, ha da tempo incassato dall’assicurazione Assitalia, tre miliardi e ottocento milioni di lire. Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione Familiari delle Vittime della Strage di Ustica, dopo la sentenza ha sostenuto “Era compito dei due ministeri garantire la sicurezza del volo” -“Finalmente anche la Cassazione ribadisce quello che era già stato rilevato in altre sedi. I ministeri delle Infrastrutture e della Difesa devono pertanto risarcire l'Itavia per il disastro aereo di Ustica. Le sezioni unite civili della Cassazione, hanno, in sostanza, dichiarato inammissibile il ricorso presentato dai ministeri contro la sentenza pronunciata dalla Corte d'appello di Roma nel 2013. Il risarcimento stabilito dai giudici d'appello era di oltre 265 milioni di euro. Per la Cassazione: "La sentenza della Corte d'appello, ricostruiti i dati disponibili, ha innanzitutto valutato quale sia l'ipotesi della causa del sinistro che riceve il supporto relativamente maggiore, individuandola nell'esplosione esterna dovuta a missile lanciato da altro aereo e ha poi rilevato che la responsabilità dei ministeri convenuti deriva dall'omessa attività di controllo e sorveglianza della complessa e pericolosa situazione venutasi a creare nei cieli di Ustica, imposta da specifiche norme e non esclusa da fattori eccezioni o imprevedibili, che ha reso possibile la penetrazione nello spazio aereo italiano e l'occupazione dell'aerovia assegnata a Itavia da parte di aeromobili da guerra non autorizzati e non identificati, senza che fossero adottate misure idonee per evitare l'evento". Per la Corte se i Ministeri "avessero adottato le condotte loro imposte dagli specifici obblighi di legge, l'evento non si sarebbe verificato, attraverso un'adeguata sorveglianza della situazione dei cieli sarebbe stato possibile percepire la presenza di altri aerei lungo la rotta del Dc9 e, quindi, adottare misure idonee a prevenire l'incidente, ad esempio non autorizzando il decollo, assegnando altra rotta, avvertendo il pilota della necessità di cambiare rotta o di atterrare onde sottrarsi ai pericoli connessi alla presenza di aerei militari o, infine, intercettando l'aereo ostile con aerei militari italiani". 25 Maggio 2018

Volo MH370, Boeing 777, sparito dai cieli: qualcuno sostiene che è stato un suicidio!

Per gli australiani di "60 Minutes" nessun dubbio! Il mistero del volo MH370 della Malaysia Airlines scomparso dai radar l'8 marzo del 2014 sull'Oceano Indiano con 239 occupanti sarebbe pertanto risolto: è stato il Comandante Zaharie Amad Shah, il pilota, un suicida.

La sintesi risolutrice in realtà non sarebbe altro che la convinzione di tale Simon Harvey, un pilota UK di Boeing 777-200 ER. Tale dichiarazione, in realtà non confortata da dati e prove specifiche, sembrerebbe essersi imposta tra i media di tutto il mondo. Il pilota avrebbe pianificato l'area della picchiata “risolutiva” in uno spazio tra Thailandia e Malesya, con ridotta copertura radar e difficilmente “osservabile” e, anche, problematica per intraprendere ricerche specifiche. Quello che per la trasmissione australiana di “60 Minutes”, non è, tuttavia, la causa più probabile dell’incidente al volo MH370, non è l'unica tra le diverse ancora in circolazione. Nonostante sia una “teoria” già proposta negli scorsi anni, anche a fronte della persistente assenza del relitto dell’aereo e delle scatole nere. Nessun sostanziale indizio è mai stato trovato. Ma perchè allora privilegiare l'ipotesi della strage-suicidio? E' solo una trovata giornalistica, uno spunto coinvolgente per una trasmissione televisiva?

Il volo MH370 era decollato da Kuala Lampur con destinazione Pechino, dopo mesi di inutili analisi e ricerche, era diventato un incidente “inconcepibile e inaccettabile” per i tanti investigatori impegnati nelle ricerche delle possibili cause. Anche se ATSB - Australian Transport Safety Bureau ha esplicitamente dichiarato che senza un ritrovamento dell'aereo e/o di sue parti “ le cause dell'incidente non potranno essere spiegate con certezza”.

A tale scopo, comunque, nei primi mesi del 2018 il ministro dei trasporti malese Liow Tiong Lai ha segnalato come un mezzo navale USA stesse proseguendo la ricerca di eventuali tracce del velivolo e rottami residui. Un riscontro in tal senso, ovvero il recupero di pezzi del Boeing 777-200, immatricolato 9M-MRO, sarebbe compensata dal governo malese con una somma fino a 70 milioni di dollari USA.

Si profilano altri e/o ulteriori scenari investigativi? In quale sorta di “buco nero” è disperso il relitto e/o i rottami del Boeing 777-200? Le inchieste tecniche, tuttavia, sono tutt'ora in corso, e/o almeno le investigazioni dovrebbero, risultare ancora aperte. 24 Maggio 2018

Avana, Boeing 737-200 precipita dopo il decollo, con schianto e incendio

Era il 18 maggio 2018, oltre 100 vittime! Il volo DMJ/CU 972 della Cubana de Aviación avrebbe dovuto collegare la capitale di Cuba Havana con la destinazione isolana di Holguín. Il collegamento aereo era tuttavia operato dalla aerolinea messicana Damojh Aerolíneas- Global Air, con 105 passeggeri e sei membri di equipaggio messicani. Il Boeing 737-200, immatricolato XA-UHZ – 21816/592, aveva fatto il suo primo volo il 15 luglio 1979, e rimanda inevitabilmente alle questioni relative alle certificazioni e autorizzazioni al volo per le flotte aeree “obsolete”.

Le prime testimonianze descrivono il Boeing 737 che con una repentina virata a destra è precipitato al suolo tranciando una linea elettrica ad alta tensione, con uno schianto e immediato incendio. L'immediato intervento dei soccorsi ha permesso il recupero di tre passeggeri, in gravi condizioni.

Le prime ipotesi sulle cause dell'incidente rimandandano ad una ipotetica repentina condizione di asimettria flas/slats e/o cedimento strutturale con una sorte di fuoricontrollo dell'aeromobile da parte dei piloti: le condizioni meteo risultavano buone.

Gli investigatori all'opera, cubani, messicani e NTSB USA avrebbero a loro disposizione “scatole nere” in ottime condizioni. Nel 2017, riportano I media, la Guyana aveva vietato le operazioni di volo al Boeing incidentato. Il velivolo Boeing 737 – 200 è uno degli aeromobili soggetto a restrizioni operative su taluni Paesi. Al fine di tutelare I livelli di safety anche la Comunità Europea presenta un elenco dei vettori soggetti a divieto operativo nella stessa UE: ogni anno! 21 Maggio 2018

Pravisdomini, ANSV apre inchiesta sul P 92 e su quel cavo

Indispensabile l'attenzione su cavi dell'alta e bassa tensione e altro in prossimità delle piste. E' il preludio ad una mappatura delle piste di volo, da quelle di 3-4000 metri fino a quelle di 3-400 metri di lunghezza con ostacoli simili nelle fasi atterraggio e di decollo? Non solo cavi e linee di bassa e alta tensione ma anche alberature imponenti e no sottoposte a verifiche costanti. A chi tocca tale analisi? All'ENAC, all'AeCI o a qualche altro soggetto privato e/o pubblico.

Perciò nell'appassionante volo a vista su campi di volo privati, sia organizzati sia improvvisati, sia su aviosuperfici certificate e per i velivoli di categoria avanzata. , da piloti alle prime armi, a praticanti extemporanei ad autentici professionisti di lungo corso diventa indispensabile che siano identificati e segnalati, quanto costantemente verificati tali “ostici” ostacoli. Magari con una sorta di mappa circostanziata, pista per pista, con un elenco complessivo e integrale e integrato: sarà possibile? Una sorta, in sostanza di NOTAM per i naviganti di tali piste e/o aviosuerfici. Prima o poi e/o magari a seguito dell'inchiesta che Ansv (Agenzia nazionale sicurezza volo) ha aperto “sull’incidente che, martedì 8 maggio, ha coinvolto l’aereo ultraleggero avanzato P-92 Echo 2000RG marche I-6587, a Pravisdomini (Pordenone).  L’aeromobile, che era decollato da Padova, durante la fase di atterraggio sull’aviosuperficie Pravisdomini impattava un cavo della media tensione; il pilota riusciva comunque a completare l’atterraggio.  Incolume il pilota, danni strutturali al P-92.” 18 Maggio 2018

Pravisdomini, Martedì 8 Maggio, ultraleggero trancia cavi elettrici

Era in atterraggio sulla pista in erba di 600 metri 15/33. L’ultraleggero era decollato dal Gino Allegri di Padova con destinazione questa pista privata di Pravisdomini in Friuli. Il pilota e il passeggero – riportano le scarne notizie disponibili – avrebbero intrapreso un atterraggio di emergenza-fortuna in seguito a un qualche dinamica che avrebbe reso incontrollabile il velivolo. La ricostruzione della dinamica dell’accaduto ha evidenziato l’interruzione dei cavi-fili elettrici di media tensione nel paese di Barco e circa 140 abitanti senza elettricità a seguito, appunto, del trancio da parte dell’ultraleggero. L’evento sarebbe accaduto intorno alle 10.00 del mattino, nella fase di avvicinamento alla pista, in discesa, con, probabilmente conseguente perdita positiva del controllo del mezzo. I due occupanti del velivolo, comunque, sarebbero risultati illesi. Il pronto intervento dei vigili del fuoco del Distaccamento di San Vito al Tagliamento ha circoscritto e tutelato l'ultraleggero che dovrà essere sottoposto a verifiche tecniche e manutenzione. Sono intervenuti anche i carabinieri di Azzano Decimo. 10 maggio 2018

Georgia: Mercoledì 2 Maggio 2018, C 130 USAF si schianta in decollo

Nove le vittime, il numero delle persone dell’equipaggio imbarcato! Il volo cargo ha finito il suo volo circa 2000 metri dopo il fine pista, schiantatosi su una autostrada - Highway 21 - a Savannah, Georgia negli USA. Il Lockheed WC-130H Hercules cargo della Air National Guard C-130 in fuoco e fiamme era decollato dalla pista del Savannah/Hilton Head International Airport, GA (SAV/KSAV/USA), con destinazione lo scalo di Tucson-Davis Monthan AFB, AZ (DMA/KDMA). L’operatore della United States Air Force – USAF, il velivolo era registrato 65-0968 e aveva fatto il primo volo nel 1965.

Dopo l’incidente occorso in Libia, “C 130H cargo esplode nella fase di decollo” di alcuni giorni orsono (Domenica 29 Aprile 2018 alle 12.25 ora locale: tre vittime) la flotta Lockheed C-130 Hercules - quadrimotore turbo - dei 2500 C-130 fabbricati fino al 2015, non è, comunque, ancora noto quanti risultino ancora in servizio. In Italia la 46° Aerobrigata di Pisa avrebbe in dotazione ancora 6 (sei) C-130J. 4 Maggio 2018

Libia, C 130H cargo esplode nella fase di decollo

Domenica 29 Aprile 2018 alle 12.25 ora locale: tre vittime. Un’aeromobile militare Lockheed C-130H-30 Hercules della Libyan Arab Air Force, di cui non è stata notificata l’immatricolazione e, perciò la data del primo volo, impegnato nella fase di decollo dalla pista dello scalo di Sharara oil field (Libya) con un equipaggiato di quattro membri ha finito la sua corsa a circa 2000 metri dal fine pista.

Il velivolo C-130 era stato era stato charterizzato dalla società Akakus Oil per trasportare un carico di circa 18 tonnellate di “catering and materiale per la manutenzione e rifornimenti vari”. Uno dei membri è sopravvissuto al crash ma, al momento, le ipotetiche cause sono ancora investigate, anche alcune iniziali informazioni rimandano ad una possibile avarie motore.

La flotta Lockheed C-130 Hercules, con quattro propulsori, primo volo nel 1954, è stata prodotta in numerosi varianti, per trasporto “troop, medevac, and cargo transport aircraft”.

Ben 40 tipologie operative, “assault, search and rescue, scientific research support, weather reconnaissance, aerial refueling, maritime patrol, and aerial firefighting”, per operazioni civili, commerciali e militari e vendute a oltre 60 Paesi-Nazioni. L’estrema variabilità funzionale ed operativa, con dimensioni “lunghezza 29,79 m - Apertura alare 40,41 m – Altezza 11,84 m - Superficie alare 162,12 m², Peso a vuoto 34 274 kg - Peso max al decollo 79 380 kg – Capacità 92 passeggeri o 64 paracadutisti o 74 barelle con due medici o 2–3 HMMWV o 1 M113 e solitamente equipaggiati con quattro turboelica Rolls-Royce Allison T56-A-15 - Potenza3 700 kW (4 590 shp) – Prestazioni Velocità max 645 km/h - Autonomia 5250 km – Tangenza 9.315 mt”, ha reso il Lockheed C-130 Hercules un aereo da trasporto tattico militare quadrimotore turbo che, con adeguamenti e modifiche tecnologiche sembrerebbe ancora in produzione. Dei 2500 C-130 costruiti fino al 2015, non è noto quanti risultino ancora in servizio. In Italia la 46° Aerobrigata di Pisa avrebbe in dotazione ancora 6 C-130J. 1 Maggio 2018

Aeroporti Pantelleria-Palermo, davvero sono state le api a bloccare un Mistral Air

Ma solo nidi e voli isolati di vespe, calabroni e api: vedi il caso Birgenair con 189 vittime!

Secondo le prime ricostruzioni la loro presenza nell’impianto strumentale dell’ATR 72 della Mistral Air, che collega le piste di Palermo Punta Raisi con l’isola di Pantelleria e viceversa, si insinua attraverso i tubi di Pitot.

Basterebbero i pochi minuti precedenti alla messa in moto dei propulsori, quando sono rimossi i copritubi (peraltro per evitare l’ingestione di sabbia) degli stessi Pitot: due prese per la pressione statica e aerodinamica.

In quale delle due “prese di pitot” potrebbe essere entrata/e le eventuali api che hanno reso indispensabile interventi dei tecnici della manutenzione per la loro completa rimozione? L’ostruzione del canale Pitot, infatti, potrebbe determinare malfunzionamenti e/o avarie nel sistema impianto IAS e rilevazione della velocità in volo dell’aeromobile. La presa statica e quella in dinamica dei Pitot sono decisive, e il malfunzionamento poteva, potrebbe può originare distorsioni nella velocità rilevata dall’aeromobile in volo. Uno scenario critico che, purtroppo, non è una novità. Nella casistica incidentale si ricorda il Boeing 757 TC-GEN Birgenair 301 che il 6 febbraio 1996 è precipitato, per un errore del pilota causato da malfunzionamento della strumentazione Pitot e nella percezione della velocità IAS di volo, a 26 km NE da Puerto Plata nella Repubblica Dominicana. Era decollato dall’Aeropuerto Internacional Gregorio Luperón, Puerto Plata con destinazione Aeroporto di Francoforte sul Meno, Germania con 176 passeggeri e 13 membri di equipaggio.

Le circostanze dell’ATR 72 della Mistral Air, le difficoltà insorte nella percezione dell’indicazione sul manometro-strumento IAS dei piloti avrebbero indotto il rientro al parcheggio per ulteriori controlli. In due eventi uno avvenuto a Pantelleria, l’altro a Palermo Punta Raisi con il velivolo impegnato nella corsa di decollo. Il ritardo dei due voli, in entrambi i casi (martedì e mercoledì 24-25 Aprile) i tecnici avrebbero recuperato insetti/o nelle tubature dei pitot (in quale posizione dei sensori di determinazione della velocità dell’aeroplano). Quale realtà operativa ha originato l’intrusione? Erano api, vespe, calabroni e/o altro e dove erano posizionati eventuali nidi? Quali misure precauzionai e/o preventive potrebbero essere attivate per scongiurare situazioni similari? E’ avvenuto inizialmente a Pantelleria e/o a Palermo? Le segnalazioni dei piloti costituiscono i presupposti per un “inconveniente grave” con la necessità di istituire una specifica inchiesta da parte di ANSV e/o di ENAC?

L’insolita e anomala causa incidentale è il primo caso o anche nel Belpaese, magari nelle stagioni più calde sono state, negli anni, registrate situazione equivalenti? 28 Aprile 2018

Esplode in volo motore CFM56 di un Boeing 737-7H4, sfondato un finestrino

Le cause originanti riconducili all’affaticamento dei materiali? E’ accaduto martedì 17 Aprile sul volo WN-1380 della Southwest Airlines, immatricolato N772SW decollato da New York La Guardia,NY con destinazione Dallas Love,TX (USA) con 143 passeggeri e 5 membri di equipaggio nella fase di salita verso la quota di FL320 (era a circa 30mila piedi) . Improvvisamente il propulsore di sinistra CFM56 ha manifestato una avaria-malfunzionamento con lo scoppio e successiva separazione ed espulsione di parti interne e della conchiglia esterna, colpendo l’ala e la vicina fusoliera, sfondando un finestrino e causando una decompressione esplosiva a bordo.

Il propulsore, in sostanza, è esploso senza determinare un incendio motore, solo una deflagrazione violenta e potente.

L’immediata procedura di emergenza con l’attivazione delle maschere per passeggeri ed equipaggio ha, comunque, determinato una situazione di panico. Una passeggera stava per essere risucchiata dalla forte decompressione in cabina, salvata da altri passeggeri è, tuttavia, deceduta in seguito per infarto. Altri sette passeggeri sono stati ricoverati in ospedali per i traumi riportati. I piloti hanno dirottato in emergenza sul vicino scalo di Philadelphia,PA (USA) atterrando sulla pista 27 sinistra.

In relazione all’evento incidentale il portavoce della Southwest Airlines “This is a sad day and our hearts go out to the family and the loved ones of the deceased customer".

19 Aprile 2018

Drone impatta Boeing 737 e/o Boeing 737 impatta drone?

L’ennesima segnalazione di collisione in volo arriva dall’Argentina! Gli investigatori hanno avviato da prassi l’analisi dell’ennesimo evento incidentale identificabile stavolta in in una collisione tra un Boeing 737-800 dell'Aerolineas Argentinas impegnata in fase di atterraggio sulla pista Buenos Aires – Europarque. Dopo tante missed collision, ovvero collisione sfiorate per pochi metri o centinaia ecco il “crash” anche se con danni minori: alla fusoliera.

L’impatto, avvenuto lo scorso fine settimana, sarebbe stato localizzato a circa 1000 metri dalla testata e avrebbe colpito la parte sinistra del muso anteriore del velivolo: dalla parte del comandante, sul lato sinistro inferiore della postazione di pilotaggio. Ma quale scenario interpretativo porre?

Quale dei due voli era stato autorizzato? Possibile che entrambi, drone e Boeing 737 risultassero operativi con relative “autorizzazioni” ovvero l’APR- Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto, con massa operativa al decollo minore di 25 kg per operazioni specializzate critiche laddove sia assicurato un livello di sicurezza coerente con l’esposizione al rischio, fosse in “volo regolare”?

Come peraltro il Boeing 737-800, stava eseguendo un volo-a-vista o, diversamente era sottoposto alle regolamentazioni del volo “strumentale” gestito dall’ATC locale?

La materia e la “vasta” normativa, ad esempio, del Regolamento “Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto” e delle tante circolari abbisognano anche di “controlli-sistematici” sull’equivalente attività aerea?

In quale scenari operano i voli droni-APR-SAPR-Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto?

Quali sono, qualora non si tratti attività aerea “anarchica” e spregiudicata e senza l’adeguata cultura del volo con tutte le problematiche di sicurezza del volo attinenti, gli scenari ipotizzati per tali voli di droni?

Con quale criterio sono stati associati tipologie di volo di droni con “scenari operativi standard” in funzione delle numerose attività di volo e loro localizzazione nello spazio-aereo e/o le altezze degli stessi voli?

In aree urbane, nelle vicinanze di aeroporti, eliporti, zone comunque critiche per una moltitudine di motivi:

Ecco un quadro di quanto prospettato dalle normative ENAC:

(Nota informativa 17 Maggio 2017 – NI 2017 - 007 - IMPLEMENTAZIONE DEGLI SCENARI STANDARD

PER LE OPERAZIONI SPECIALIZZATE CRITICHE DI AEROMOBILI A PILOTAGGIO REMOTO)

“Gli scenari standard si suddividono per fasce di massa operativa al decollo, ovvero includente il payload, e per ambiente operativo come segue:

S01 - impiego di APR di massa operativa al decollo minore o uguale a 2 kg che non possiedono le caratteristiche di inoffensività di cui all’art. 12 in area urbana;

S02 - impiego di APR di massa operativa al decollo maggiore di 2 kg e minore o uguale a 4 kg in area urbana;

S03 - impiego di APR di massa operativa al decollo maggiore di 4 kg e minore o uguale a 10 kg in area urbana;

S04 - impiego di APR di massa operativa al decollo minore o uguale a 4 kg che non possiedono le caratteristiche di inoffensività di cui all’art. 12 in area extraurbana su cantieri o infrastrutture lineari quali ad es. autostrade, elettrodotti, ferrovie, gasdotti;

S05 - impiego di APR di massa operativa al decollo maggiore di 4 kg e minore di 25 kg in area extraurbana su cantieri o infrastrutture lineari quali ad es. autostrade, elettrodotti, ferrovie, gasdotti;

S06 - impiego di APR di massa operativa al decollo minore o uguale a 4 kg che non possiedono le caratteristiche di inoffensività di cui all’art. 12 in area extraurbana per riprese televisive cinematografiche;

S07 - per impiego di APR di massa operativa al decollo maggiore di 4 kg e minore di 25 kg in area extraurbana per riprese televisive cinematografiche.

Le prescrizioni tecniche e le limitazioni operative previste nei vari scenari sono commisurate al livello di rischio crescente con la massa operativa al decollo dell’APR e lo scenario operativo.

Le prescrizioni tecniche quindi per la fascia di maggiore massa possono prevedere sia un sistema di terminazione del volo indipendente e dissimilare dal sistema di comando e controllo che un sistema di comando e controllo dotato di funzionalità geofencing e di recovery in caso di perdita del data link.

Le rispettive limitazioni operative per la conduzione delle operazioni sono proporzionate al rischio ed alla tipologia delle operazioni per quella determinata fascia”. 18 Aprile 2018

Incidenti Aviazione Generale: scontro in volo in Germania

Ancora due vittime tra la flotta con peso inferiore a 2250kg! E’ accaduto nelle vicinanze dell'aeroporto "Adolf Würth" di Schwäbisch Hall nel pomeriggio di Domenica 15 Aprile 2018. Ha coinvolto due velivoli catalogabili nella categoria dell’aviazione “minore” e/o generale: un biplano e un ultraleggero. L’impatto in volo tra un Cirrus SR20 (immatricolato D-EWTG) e un Dallach D-4B Fascination (D-MJEK) mentre erano, entrambi, coinvolti in una fase di atterraggio sulla pista dell'aeroporto "Adolf Würth".

La collisione ha fatto precipitare i due velivoli ad una distanza di circa 600 metri dalla testata pista, causando un incendio, rapidamente domato e che non ha impedito di registrare due vittime. Non sarebbe, comunque, ancora chiaro se possano esserci ulteriori occupanti dei due velivoli e/o qualche persone al suolo.

La categoria “General Aviation” – lo riscontra il Report 2017 EASA – è, tra le altre, quella che registra il maggior numero di incidenti anno. Tra “aeroplanes and helicopters”, attività distinta dall’aviazione commerciale e quella del lavoro aereo che include anche la “business aviation” è quella che registra la prevalenza degli incidenti aerei.

Anche nel corso del 2017 le due categorie di Aviazione Generale, ovvero la flotta con peso superiore a 2250 kg e quella inferiore, dal lontano 2006 ha accumulato almeno 5 incidenti/anno, salvo il 2013 con 11 eventi registrati. Nel solo 2016 solo la flotta con peso inferiore a 2250kg hanno perso la vita 127 persona nella zona europea-EASA: perciò tra velivoli “minori” quali “balloons, dirigibles, para- and motorgliders, microlights and small helicopters”. La maggioranza di questi incidenti e relative vittime è stata, comunque, registrata nella fase di atterraggio. I riscontri EASA a riguardo risultano inequivocabili: l’85% degli incidenti aerei in Europa riguardano la flotta aerea con peso inferiore a 2250kg. 17 Aprile 2018

Airbus 321, incidente anomalo, sovratemperature e stallo a entrambi i propulsori

Il volo è, comunque, rientrato senza conseguenze per passeggeri ed equipaggio. E’ accaduto mercoledì 11 Aprile all’Airbus 321 della Vietjet airline sul volo da Da-Nang con destinazione l’aeroporto di Ho Chi Minh City in Vietnam.

Dopo il decollo dalla pista 35 Sinistra di Da Nang, il bimotore A321 immatricolato VN-A651, volo VJ-627, nella fase di salita iniziale quando entrambi i propulsori CFM56 ha registrato valori elevati di temperatura EGT (EGT OVERTEMPERATURE warnings) che hanno costretto i piloti a stoppare la salita a 4000 piedi e rientrare in emergenza all’atterraggio con lo stallo del propulsore di sinistra.

Il propulsore di destra in sovratemperatura (EGT) e una condizione persistente di stallo mentre il left engine dopo due minuti era stato arrestato e il volo ha potuto proseguire all’atterraggio in 15 minuti sulla pista 35Destra con indicazioni di costante e sostanziale avaria elettrica (AC essential bus fault, a DC Bus 1 fault indication and a fuel inerting system fault). L’atterraggio è comunque avvenuto senza ulteriore conseguenze per il volo, per equipaggio e passeggeri.

Quali le cause, le origini di una serie inverosimile di avarie e malfunzionamenti multipli? L’inchiesta dovrà appurare eventuali inconvenienti e/o avarie e/o incidenti registrate dai due propulsori occorse nel volo precedente. Alcuni analisti-commentatori avrebbero ipotizzato possibili ingestione di volatili non segnalati e/o non verificati nella fase post-volo, dopo l’atterraggio del volo precedente, dalla stessa manutenzione. Sono attesi riscontri rapidi e incontrovertibili. 14 Aprile 2018

Algeria, aeroporto di Boufarik, precipita in decollo Ilyushin Il-76

Era un volo militare interno. Il velivolo Il-76T, versione versione civile da trasporto medio raggio, operava per conto di Al Quwwat al-Jawwiya al-Jaza'eriya, con 10 membri di equipaggio e 247 passeggeri, dopo il decollo dall’aeroporto di Boufarik (DAAK), con destinazione Béchar Boudghene Ben Ali Lotfi Airport (CBH/DAOR), entrambi in Algeria è precipitato dopo il decollo. La località dell’impatto – l’aeroporto è a circa 40km da Algeri - nella provincia di Bilda, sarebbe un campo agricolo, nei pressi di una autostrada, distante dal centro della stessa città.

L’ora dell’incidente è le 08.00 ora locale di mercoledì 11 Aprile 2018 e l’impatto ha causato un vasto e totale incendio del quadrimotore di fabbricazione russa. Il rapido intervento dei soccorritori della Protezione Civile e dell'Esercito Popolare Nazionale non ha, tuttavia, potuto altro che constatare il catastrofico evento.

Quali le cause dell’incidente? Attentato e/o avaria con inconveniente tecnico e una situazione fuori controllo? L’inchiesta dovrà accertarlo! 12 Aprile 2018

Marina Militare Italiana, Operazione “Mare sicuro”, in mare elicottero SH 212

Equipaggio: quattro salvi e una vittima! Nella tarda serata di Giovedì 5 Aprile era in corso una esercitazione notturna della Marina Militare Italiana, la zona delle operazioni il Mediterraneo Centrale, una delle unità coinvolte era la Nave Borsini, quando un elicottero SH 212 è finito in mare.

Nonostante la rapidità dell’intervento di soccorso, tuttavia, un membro dei cinque dell’equipaggio in volo, ha perso la vita. L’incidente è stato descritto dai due seguenti comunicati-stampa della Marina Militare Italiana (www.marina.difesa.it):

 

Comunicato stampa n.59

Nella tarda serata di ieri un elicottero SH 212 di Nave Borsini, del dispositivo Mare Sicuro in Mediterraneo centrale, è caduto in mare in prossimità dell'unita per cause in corso di accertamento.

Tutti e cinque gli occupanti del mezzo sono stati prontamente recuperati dai mezzi della nave.

Quattro di loro sono in buone condizioni mentre lo specialista di volo, C°1^ cl. FAZIO Andrea, recuperato in stato di incoscienza, è deceduto a bordo di Nave Borsini nel corso delle operazioni di rianimazione.

I famigliari del militare effettivo presso il 2° Gruppo Elicotteri di Stanza a Catania sono stati avvertiti e vengono assistiti da personale specializzato per il supporto psicologico e spirituale. Altre unità della Marina Militare sono accorse in assistenza a Nave Borsini nella zona dell’ammaraggio.

 

Comunicato stampa nr. 60

Il Capo di Stato Maggiore della Marina , Ammiraglio di Squadra Valter Girardelli, ha espresso vicinanza alla famiglia del Sottufficiale che ha perso la vita nell'indicente di volo occorso all'elicottero SH 212 di Nave Borsini impegnata nell'operazione Mare Sicuro.

"A titolo mio personale e a nome di tutta la Marina esprimo alla famiglia il profondo cordoglio per la perdita del Capo di 1° Classe Andrea Fazio, a cui unisco la solidarietà di tutta la Forza Armata ai colleghi delle componenti volo per la scomparsa del professionista e dell'amico". "Esprimo anche grande apprezzamento" ha aggiunto l'Ammiraglio di Squadra Girardelli "per la prontezza dei soccorsi e la capacità di intervento dell'equipaggio di Nave Borsini e delle altre unità intervenute sul luogo dell'incidente".

Il Capo di 1° Classe Andrea Fazio era un esperto e apprezzato operatore di volo del 2° Gruppo elicotteri di stanza a Catania con una solida preparazione professionale e una vasta esperienza sugli elicotteri della Marina Militare.

L'elicottero è caduto in mare a breve distanza da nave Borsini in fase di appontaggio notturno a termine di una missione addestrativa programmata, in assetto "Night Vision Googles" (NVG), anche a favore di due tiratori scelti della Brigata Marina San Marco.

Appena ammarato l'elicottero si è rovesciato su un fianco; i due piloti e due operatori della BMSM sono riusciti ad uscire dall'elicottero mentre il Capo di 1° Classe Andrea Fazio è stato recuperato ancora dentro l'abitacolo dagli operatori subacquei di nave Borsini prontamente accorsi.

I due piloti e i due fucilieri di Marina sono in buone condizioni ma sotto shock e vengono seguiti dai sanitari dell'unità.

Alle prime luci dell'alba si è perso il contatto visivo con l'elicottero e con i galleggianti a cui era stato assicurato. Lo stesso potrebbe essersi inabissato anche e causa delle cattive condizioni meteo che insistono sull'area. Sul luogo dell'incidente sono convenute altre Unità della Marina Militare mentre Nave Borsini dirige per il porto di Augusta. Sono in corso le indagini per determinare le cause dell'incidente. 7 Aprile 2018

Flotta militare, precipitano un F 15, un F 16 e due elicotteri

Quattro casi in due giorni! Due gli incidenti di militari USA in due giorni, il terzo in Africa, il quarto nella Corea del Sud. Un velivolo US Air Force F-16 è precipitato nella mattinata di mercoledì 4 Aprile nei pressi della aerobase Nellis Air Force Base in Nevada, Las Vegas. Il pilota impegnato in una "routine aerial demonstration training flight" si è eiettato salvandosi. L’altro incidente nella stessa giornata ha riguardato un Air Force Thunderbirds nel quale il pilota è risultato la sola vittima. Il giorno prima, Martedì 3 Aprile un elicottero della Marine Corps CH-53E Super Stallion, un addestramento di routine, presso El Centro, California, è precipitato con quattro vittime: l’equipaggio. Un AV-88 Harrier, ancora della Marine Corps-USA è invece precipitato in zona Est dell’Africa.

L’ultimo degli incidenti di questa sequenza, un F-15K Eagle dell'aeronautica militare sud-coreana (Rokaf) si è schiantato nella mattinata di Giovedì 5 Aprile sulle alture della catena montuosa presso la città di Chilgok, a 300 chilometri a sud-est di Seoul. I due piloti a bordo, probabilmente vittime, stavano rientrando all’aerobase di Daegu dopo circa 60 minuti di volo. 6 Aprile 2018

Parapendio e incidenti, uno a Magnano in Riviera (Udine)

Ferite al torace e all’addome per il pilota! Ha finito il suo volo nel cortile di un caseggiato nella zona di Plan di Paluz di Tarcento. Al pilota nell’impatto con il terreno, dopo essere stato ricoverato in ospedale, sono state riscontrate lesioni e ferite oltremodo gravi. L’incidente è occorso nella giornata di venerdì 23 Marzo 2018.

Il 54enne, probabilmente, si era lanciato dalla zona alta di Gemona: località spesso sede anche di campionati. Un palcoscenico spesso frequentato da singoli appassionati e anche per eventi internazionali. Nel 2014 i British OPEN, nel 2015 i Nordic OPEN e nel 2016 ancorai British OPEN oltre che tappa di Coppa del Mondo di Parapendio E’ spesso sede anche di eventi di eventi di deltaplano. Nel 2017 Capitale di Parapendio. E dell’Italian Open 2017, tappa del Campionato Italiano.

E’ dal Monte Cuarnan, sito di “piattaforma di lancio” dalla quale, probabilmente, si è lanciato anche il 54enne rimasto seriamente ferito. Alcuni cittadini del luogo dell’impatto hanno testimoniato la caduta verticale del parapendio – almeno nella parte finale della discesa – e hanno avvertito prontamente i soccorsi: subito arrivati. Le cause dell’incidente, probabilmente, del fuori controllo nella parte conclusiva del volo, saranno investigate. I primi riscontri avrebbero inizialmente identificato il parapendio – avrebbero riportato testimoni - nella zona sottostante alla cresta del Gran Monte a Taipana (Udine) che stava utilizzando la vela di emergenza. 26 Marzo 2018

New York, elicottero precipita in Hudson, cinque vittime

Ipotetica causa, una borsetta posata su un pulsante: quello apre/chiude il carburante al propulsore. Solo il pilota alla guida dell’elicottero Eurocopter AS 350B2 Ecureuil della Liberty Helicopters, operatore per voli turistici, immatricolato N350LH - C/n / msn-7654 con sei occupanti totali, si è salvato. Precipitato nel Manhattan’s East River, presso Roosevelt Island, New York, NY, alle 19.08 locali di domenica 11 Marzo 2018, è affondato con i cinque passeggeri ancora imbragati.

Decollato dalla piazzola dell’aeroporto di Kearny, NJ, dove sarebbe riatterrato, era in volo turistico sulla città metropolitana e sul East River. E’ precipitato senza alcuna segnalazione particolare e, toccando la superficie dell’acqua è, tuttavia, subito affondato. Il fondale di 15 metri e la corrente avrebbe impedito un rapido e pronto intervento per recuperare i passeggeri.

Quale la causa? La CCN ha riportato che un “investigators that one of the passenger's bags may have inadvertently hit the emergency fuel shutoff button, causing the fatal crash, a senior law enforcement official said “, ovvero una malaugurata “fatalità”? Ancora una ed ennesima incidentalità riconducibile al fattore umano. 14 Marzo 2018

Kathmandu - Nepal, DHC-8-402Q Das8 fuoripista in atterraggio

Almeno 50 vittime! Il velivolo de Havilland Canada DHC-8-402Q Dash 8 della US-Bangla Airlines, è finito lateralmente fuoripista intorno alle 14.20 locali. Con a bordo 71 persone (66 passeggeri e 5 membri di equipaggio) sul volo BS211 decollato dalla pista del "Hazrat Shahjalal International Airport" Dhaka in Bangladesh, era stato autorizzato all’atterraggio sulla pista 02 di Kathmandu, mentre stava operando sulla pista 20.

Su richiesta degli stessi piloti il volo sarebbe stato autorizzato sulla pista 20, che non avevano in vista e, dopo, un qualche fraintendimento operativo sarebbe stato autorizzato per la pista 02 (questo riferiscono, peraltro con poca chiarezza i report internazionali). L’inchiesta dovrà, probabilmente, approfondire questa dinamica di “autorizzazioni” e anche verificare le effettive condizioni meteo esistenti sul “campo”. Il bimotore ha colpito un ostacolo “fuoripista” esplodendo ed incendiandosi. Ma il dubbio rimane, velivolo aveva toccato terra in pista per uscire lateralmente e/o doveva ancora toccare/impattare la pista?

I soccorritori avrebbero – al momento – contato 50 vittime. Le condizioni meteo registravano vento debole e di direzione variabile, assai più critiche invece la visibilità orizzontale e le formazioni nuvolose molto basse. Queste ultime, probabilmente, potrebbero aver costituito difficoltà nella “percezione di pista” per l’atterraggio. L’interrogativo maggiore sembrerebbe, tuttavia, relativo a: su quale pista stava atterrando? 12 Marzo 2018

Antonov 26 si schianta al suolo, in atterraggio, a 500 metri dalla pista

Trentadue le vittime! Era un velivolo militare con 26 passeggeri e 6 membri di equipaggio e il crash si è verificato alle ore 14.51 locali di Martedì 6 Marzo 2018, mentre si accingeva a concludere la fase di avvicinamento/atterraggio quando per qualche causa “tecnica” è impattato con terreno. Le prime informazioni hanno, comunque, rivelato come la causa non sia ascrivibile a proiettili e/o missile militare.

L’Antonov 26 bimotore turboelica aveva una lunga storia, aveva fatto il primo volo nel 1980, ed era in attività per la flotta militare Russian Air Force, immatricolato RF-92955/52, C/n / msn: 10107, ed era in atterraggio su una pista della aerobase Latakia-Khmeimim Air Base (LTK) in Siria. Era decollato dall’altra aerobase siriana di Kuweires. Gli investigatori hanno anticipato una ipotetica causa, peraltro abbastanza vaga, in un qualche “guasto tecnico” non identificato.

La flotta An-26 nelle varie versioni, il primo esemplare aveva volato nel 1969, in Russia ammonta a beni ben 1159 velivoli. Con una “license agreement” sarebbe ancora in produzione in Cina, dalla Xian Aircraft come aeromobili Y-14, recentemente identificabili anche nella serie Xian Y7. Bimotori Antonov 26 e derivati operano in ogni continente per flotte militari e civili-commerciali. 8 Marzo 2018

Iran, precipita un ATR 72, 66 vittime

Incidente avvenuto nel corso di avverse condizioni meteo. Era da poco decollato da una delle piste di Tehran Mehrabad con destinazione Yasuj (Iran) con 60 passeggeri e sei membri di equipaggio. Nella prima mattinata di domenica 18 Febbraio 2018 il velivolo della Aseman Airlines, Avions de Transport Regional ATR-72-212, immatricolato EP-ATS sul volo EP-3704 è scomparso dai radar in prossimità del gruppo montuoso Zagroz Mountains intorno alle 08:45Locali (05:15Z).

L’impatto sarebbe avvenuto dopo il decollo, nella fase di salita iniziale. I rottami del turboelica sono stati identificati nei dintorni del villaggio di Semirom (Iran).

Lo schianto e il ritrovamento sarebbe avvenuto nella zona montuosa circostante all’aeroporto, ad una altezza tra 12,500 and 13,500 piedi (3-4000metri) in una area nevosa e sottoposta da intense precipitazioni gelate e nevose, le condizioni atmosferiche al momento dell’incidente sarebbero risultate “severe”. Il velivolo ATR 72 era in servizio dal 1993. 19 Febbraio 2018

Mosca, Antonov 148 precipita nella fase di salita inziale

Il crash a 40 km dalla pista, 71 le vittime. Era decollato dalla pista 14R di Mosca Domodedovo di domenica 11 Febbraio e sarebbe precipitato dopo aver raggiunto una quota di circa 6000 piedi. L’aeromobile della compagnia Saratow, un Antonov AN-148-100, immatricolato RA-61704 volava con il nominativo 6W-703 con destinazione Orsk (Russia) con 65 passeggeri e sei membri di equipaggio avrebbe perso quota scomparendo dai tracciati radar. Erano le 14.28 ora locale. I rottami sono stati identificati dai soccorsi, subito intervenuti, ad una distanza di circa 18 miglia nautiche a sud est dell’aeroporto in prossimità del villaggio di Stepanovskoye nel Dergayevo nel Distretto di Ramensky District. I resti dell’Antonov sarebbero sparsi-estesi lungo una striscia-spazio- distanza di circa 1000 metri. Cinquanta corpi delle vittime sono stati recuperati in poco tempo. Secondo i primi riscontri non sarebbero state identificate tracce di incendio e/o esplosioni.

Alcune note di agenzia, ancora non confermate, hanno riferito sull’esistenza di rottami di un secondo mezzo aereo, un elicottero, nelle vicinanze, inquadrando l’ipotesi di una collisione in volo. 11 Febbraio 2018

Baku: Silk Way Italia Boeing 740-400 lungo fuoripista in decollo

Una aerolinea cargo italiana e forse non! I media che segnalano incidenti e inconvenienti gravi nel trasporto aereo hanno informato lo scorso 31 Gennaio, l’avvenuto ovverrun sulla pista di Baku del lunedì 25 dello stesso mese.

Perché segnalare questo “incidente” minore occorso ad un Boeing 740-400 Cargo immatricolato I-SWIB perciò targato Italia e annoverata nella flotta del Belpaese? Per diversi motivi, non solo di cronaca incidentale, ma anche perché ENAC non sembrerebbe annoverare questa flotta cargo tra quelle italiane.

Il Boeing della Sil Way ITALIA Airlines, operativo sul volo 7L-631 da Baku (Azerbaijan) a Singapore (Singapore), era decollato dalla pista 35 con un overran-fuoripista contattando e distruggendo un numero imprecisato di luci di finepista e (probabilmente anche) di atterraggio. Dopo una salita iniziale fino a 8000 piedi, uno scarico di carburante, il cargo era riatterrato in sicurezza sulla pista 34: 110 minuti dopo il distacco iniziale del decollo.

Le notizie dei media specializzati hanno riferito che ANSV, adeguatamente informata ha accreditato un tecnico-delegato per le investigazioni che saranno di competenza della CAA dell’Azerbaijan.

Un rapido controllo sul sito web di ANSV e ENAC, tuttavia, ha consentito la seguente verifica.

In dato 2 febbraio 2018 ANSV non aveva riportato on-line tale evento, probabilmente, registrato come un incidente e/o un inconveniente grave, né l’assegnazione di un incarico specifico a un suo investigatore.

ENAC, invece, nella lista delle aerolinee italiane certificate, l'elenco delle compagnie aeree nazionali titolari di Licenza di Esercizio di Trasporto Aereo e di COA secondo la normativa europea JAR-OPS (autorizzati ad impiegare aeromobili con più di 19 posti), erano le seguenti:

Air Dolomiti - Air Italy - Alitalia Cityliner - Alitalia Società Aerea Italiana - Blue Panorama Airlines - Ernest S.p.A.- Meridiana Fly - Mistral Air - Neos. L'elenco generale delle compagnie aeree titolari di Licenza di Trasporto Aereo è alla pagina "Elenco delle imprese titolari di licenza di trasporto aereo"(aggiornata al 10 agosto 2017). I vettori “cargo” sono forse in altra lista?

Quale realtà e quali interrogativi devono essere posti?

Altre informazioni riportano il Boeing 747-400F di SW Italia, una aerolinea “compagnia aerea cargo italiana fondata nel gennaio 2015 da Silk Way Airlines e Cargo Invest Limited. La sua base operativa è presso l'aeroporto di Milano-Malpensa e opera servizi cargo normalmente fra Europa e Asia. Con l'introduzione in flotta di un secondo Boeing 747-400F avvenuta nel Febbraio 2017, la compagnia raddoppierà la sua capacità di trasporto”.

A febbraio 2017 la flotta di SW Italia era composta da 2 velivoli.

Aereo In servizio In ordine Marche

Boeing 747-400F 1 - I-SWIA

Boeing 747-400F 1 - I-SWIB

Una nota stampa riportava: “Silk Way Italia (SW Italia) è un nuovo vettore cargo con base nell’Aeroporto di Milano Malpensa. Le operazioni sono iniziate il 10 Gennaio 2015 con un servizio inaugurale per Hong Kong via Baku. Silk Way Italia prevede inoltre di lanciare servizi ad altre destinazioni in Nord e Sud America e Sud Africa. La start-up è una joint venture tra l’Azera Silk Way Airlines (42%) e gli investitori italiani Ignacio Coraci e Francesco Rebaudo (58%). Il vettore ha ricevuto regolarmente il certificato di operatore aereo (COA) dall’ Italiana ENAC. Silk Way Italia opererà con un aereo cargo Boeing 747-400F, matricola I-SWIA: la società prevede l’incremento della flotta con 5 aerei in 5 anni”. 3 Febbraio 2018

Verona 31 Gennaio 2018, precipita Cessna F150

Due vittime, pilota e istruttore. Dopo essere decollato dall’aeroporto di Verona Boscomantico, con destinazione quello la pista di Thiene. Il Cessna F-150 immatricolato I-CENA ha impattato il terreno nella zona di Arbizzano intorno alle ore 10.40 locali del mattino, in provincia di Verona, è esploso e si è incendiato. Il monomotore è finito in un boschetto della Tenuta Novare. Sul posto sono subito arrivati gli operatori del 118 con una automedica, i vigili del fuoco e i carabinieri. I due occupanti di 69 anni il pilota e 61 l’allievo, quest’ultimo impegnato nel rinnovo della licenza di volo. L’intervento dei vigili del fuoco ha permesso l’estinzione dell’incendio. L’ANSV ha aperto un’inchiesta e le ragioni e le cause dell’incidente saranno indagate. Al momento non è possibile prefigurare e/o ipotizzare una qualche possibile causa e/o la dinamica incidentale. 1 febbraio 2018

Boeing 737 Pegasus fuoripista in atterraggio, lateralmente: tutti salvi

Fermo a 60 metri dalla pista, sulla scogliera! Le conformità ICAO? Incidente della serie “piste localizzate in spazi estremi” senza gli adeguati spazi di safety laterali come segnalato dall’ICAO e da organismi nazionali equivalenti. La materia rimanda alle conformità ed agli standard di pista, EMAS, RESA, Graded area, Strip Area, larghezza e lunghezza di pista e delle dimensioni laterali delle vie di rullaggio e ad eventuali deroghe “autorizzate” dagli “enti-organismi nazionali” al fine di consentire l’operatività ai voli commerciali su talune piste e aeroporti. Altrimenti non a-norma e/o non conformi alle regolamentazioni standard ICAO-EASA e ENAC (in Italia).

Il Boeing 737-800 della Pegasus in volo da Ankara a Trabzon in Turchia – volo PC-8622 sabato 13 Gennaio alle 23.26 ora locale – con 162 passeggeri e sei membri di equipaggio dopo l’atterraggio sulla pista 11, mentre si portava verso l’area dei parcheggi-terminal, ha eseguito una cura a sinistra slittando-derapando-slittando fuori dalla stessa pista e scivolando lateralmente circa 60 metri a sinistra dello spazio della stessa pista. L’assenza di uno spazio laterale di strip-area – solitamente di 150 metri laterali – orizzontale ha, probabilmente, comportato la discesa-precipizio sulla scogliera – su una pendenza di circa 30-40° – attigua. L’aeromobile si è fermato-bloccato a pochi metri dal mare-dalla marina sottostante del Mar Nero, probabilmente, perché il carrello è sprofondato nel terreno fangoso.

L’aeromobile ha potuto essere rapidamente evacuato dalle uscite d’emergenza, dopo il trauma iniziale, senza alcuna conseguenza fisica per gli occupanti, solo di tre di questi sono stati ricoverati in ospedale per traumi minori. L’aeromobile, probabilmente, ha riportato gravi danni al carrello principale e anteriore.

Le condizioni meteo nei frangenti dell’atterraggio risultavano: vento variabile con intensità quasi nulla (1-2nodi), visibilità di circa 2000 metri e pioggia leggera-moderata, pista umida-bagnata, con una temperatura di 8°C. Questo incidente evidenzia quindi l’esistenza di aeroporti, perciò non solo in Italia, ma in Europa e nel Mondo che, a fronte, delle conformità e standard dimensionali di ICAO-EASA-ENAC e altri operano con autorizzazioni in deroga, ad esempio in relazione ai seguenti “standard operativi”, quanti casi non “conformi” nel Belpaese?

-Aderenza (Friction) E‟ il fenomeno che permette il trasferimento di forze da un pneumatico, durante il suo rotolamento, ad una superficie pavimentata.

-Area di manovra (Manoeuvring Area) La parte di un aeroporto adibita al decollo, all‟atterraggio ed al movimento al suolo degli aeromobili, con esclusione dei piazzali (APRONS).

-Area di movimento (Movement Area) La parte di un aeroporto adibita al decollo, all‟atterraggio ed al movimento al suolo degli aeromobili comprendente l‟area di manovra e i piazzali.

-Area di sicurezza di fine pista (Runway End Safety Area - RESA) Un‟area simmetrica rispetto al prolungamento dell‟asse pista e adiacente alla fine della striscia di sicurezza, destinata primariamente a ridurre il rischio di danni agli aeromobili che dovessero atterrare troppo corti o uscire oltre la fine pista in decollo o in atterraggio.

-Area livellata e priva di ostacoli (Cleared and Graded Area - CGA) Quella parte della striscia di sicurezza (runway strip) livellata e priva di ostacoli, ad eccezione di oggetti non rilevanti debitamente specificati, destinata a ridurre il rischio di danni agli aeromobili in caso di uscita di pista

-Area Sensibile (Sensitive Area) Un‟area, che si estende oltre l‟Area Critica, dove il parcheggio o il movimento degli aeromobili o veicoli può disturbare il segnale di radioguida degli aeromobili fino al punto da renderlo inattendibile.

-Banchina (Shoulder) Un‟area adiacente al bordo di una superficie pavimentata predisposta per costituire una transizione tra la pavimentazione e la superficie adiacente.

-Striscia di sicurezza della pista (Runway Strip) Un‟area di dimensioni definite che comprende la pista e la stopway, se presente, realizzata allo scopo di ridurre il rischio di danni agli aeromobili in caso di uscita di pista ed a protezione degli aeromobili che la sorvolano in decollo o in atterraggio.

-Striscia di sicurezza della via di rullaggio (Taxiway Strip) Un‟area che comprende una via di rullaggio, predisposta allo scopo di proteggere gli aeromobili che operano sulla via di rullaggio e di ridurre il rischio di danni agli aeromobili in caso di uscita dalla stessa.

-Via di rullaggio (Taxiway) Un percorso definito destinato al rullaggio degli aeromobili, avente lo scopo di collegare differenti aree dell‟aeroporto; esso include:

1. Via/raccordo di accesso alle piazzole (Aircraft Stand Taxilane) Parte del piazzale destinata a via di rullaggio ed avente la funzione di fornire accesso unicamente alle piazzole di sosta aeromobili.

2. Via di rullaggio sul piazzale (Apron Taxiway) Parte di un sistema di vie di rullaggio situato su un piazzale ed avente la funzione di permettere il rullaggio attraverso il piazzale stesso.

3. Raccordo/Taxiway di uscita rapida/(Rapid Exit Taxiway) Via di rullaggio collegata, ad angolo acuto, ad una pista e avente lo scopo di permettere ai velivoli in atterraggio di liberare la pista a velocità maggiore di quella consentita sugli altri raccordi di uscita, minimizzando di conseguenza i tempi di occupazione della pista stessa.

-Zona di arresto (Stopway) Un‟area rettangolare definita, oltre la fine della TORA, adeguatamente preparata quale area idonea nella quale un aeromobile può essere arrestato in sicurezza nel caso di decollo interrotto.

-Clearway Un‟area rettangolare, su terra o su acqua, oltre la fine della TORA, e sotto il controllo del gestore, scelta o preparata come area idonea al di sopra della quale un velivolo può eseguire parte della sua salita iniziale fino ad una altezza specificata. 15 Gennaio 2017

Australia e Costarica, 31 dicembre 2017 due incidenti: 18 vittime

Coinvolti due monomotori a turboelica. L’annata si chiusa con due incidenti in poche ore. Dal piccolo idrovolante monomotore precipitato in un fiume nelle vicinanze, a nord, di Sydney, dove le vittime sono risultate il pilota e cinque turisti inglesi. Dopo diverse ore i soccorsi ed i sommozzatori erano ancora alla ricerca delle ultime tre vittime nelle acque del fiume Hawkesbury. Il velivolo DHC-2 Beaver appartenente alla Sydney Seaplanes si è inabissato nella Jerusalem Bay intorno alle 15.00 di domenica 31 Dicembre.

L’altro incidente di fine anno è stato registrato in una zona montuosa nella zona di Guanacaste (presso a Bejuco) nel nord-est del Costa Rica, in una zona boschiva. I due membri di equipaggio e i 10 passeggeri, di questi ultimi cinque appartenevano ad una sola famiglia, sono periti nell’impatto e conseguente esplosione con incendio del Cessna 208 Caravan turbomonomotore della aerolinea Nature Air. I passeggeri erano di cittadinanza USA. Il volo era decollato da San José intorno alle 12.00 locali con destinazione la località turistica di Punta Islita a circa 40 minuti di distanza. La prima ipotesi, in questo secondo incidente, attribuisce la causa dell’incidente a qualche malfunzionamento/avaria avvenuto subito dopo il decollo. Nella zona da alcune ore erano stati registrati e stimati venti intensissimi, di qualche origine meteo-atmosferica locale. Erano avvenuti numerosi dirottamenti per vento. 2 gennaio 2018

Airbus 330-200 Alitalia, dirotta per la contaminazione carburante

Una avaria, tuttavia, che non emergerebbe con trasparenza. Lo scorso mercoledì 22 novembre 2017 il volo AZ 631 da Miami a Roma Fiumicino, dopo aver sorvolato la penisola di Terranova, ha segnalato il dirottamento sulla pista di Gander in Canada. L’Airbus 330-200, immatricolato EI-EJI stave volando al livello 370 sull’oceano Atlantico a circa 460 miglia nautiche sud est di Gander,NL (Canada) i piloti hanno deciso di interrompere la tratta e sono scesi a FL 270. L’atterraggio sulla pista 29 di St. John è avvenuta dopo 85 minuti di volo.

I 189 passeggeri sono stati riprotetti su un Boeing 777-200 giunto da Roma Fiumicino e hanno potuto, ancorché in ritardo, completare il volo raggiungendo la destinazione con un ritardo di circa 19 ore.

Gli interrogativi riguardanti le problematiche dichiarate dall’equipaggio, riconducibili all’alimentazione dei motori e relativi alla tipologia del carburante imbarcato, ovvero un’ipotesi d contaminazione da qualche sostanza dovranno essere indagate e appurate. Quali le prove, le evidenze che hanno determinato tale riscontro e ipotetica “contaminazione? L’ipotesi di una sorta di “fuel-contamination” avrebbe coinvolto solo, esclusivamente, il volo Airbus 330-200 Alitalia e/o le possibili cause avrebbero riguardato anche altri voli in partenza da Miami? L’indagine avviata dovrebbe far emergere una qualche ipotetica causa. 25 Novembre 2017

Ultraleggero precipita a Pomezia, una vittima

E’ accaduto Sabato 18 Novembre 2017. Il crash si è verificato nella prima mattinata intorno alle 10.15. Un ultraleggero con a bordo il solo pilota ha finito il volo in via Monte Bianco incendiandosi nell’impatto. Un testimone sostiene che il velivolo è precipitato dopo aver tranciato cavi dell'alta tensione. Il Tecma P92 era decollato dalla pista 04/22 dell’aviosuperficie Ali Nettuno. 20 Novembre 2017

Droni in libertà, scontro con un Boeing 737-800

Impatto avvenuto nella fase di atterraggio. E’ accaduto ad un velivolo Aerolineas Argentinas immatricolato LV-GKS, volo AR-1865 proveniente dall’aeroporto Trelew - Patagonia verso lo scalo di Buenos Aires Aeroparque,BA (Argentina) sabato 11 Novembre 2017 intorno alle ore 19.00 z.

Il Boeing 737-800 era in atterraggio finale sulla pista 13 dell’aeroporto Jorge Newbery Aeroparqu alla quota di 3300 piedi (1000metri) a circa 900 metri dall’inizio pista e circa 220 piedi sul terreno quando l’equipaggio ha potuto osservare il volo di un drone con successivo impatto nella fusoliera.

Il volo è proseguito in atterraggio e al parcheggio in prossimità del terminal senza alcuna conseguenza per equipaggio ed equipaggio del volo e danni minori sul velivolo.

Nel corso dei controlli post-volo è stato verificata la zona dell’impatto: la parte anteriore della cabina di pilotaggio. E’ stata attivata una specifica inchiesta con interrogativi del tutto evidenti: chi governava il drone, da quale distanza, se era un volo a vista e tanti altri dettagli significativi oltre alla mancata identificazione da parte del radar dell’ATC e/o dagli addetti alla Torre di controllo a vista. 13 Novembre 2017

Roma - Aeroporto Urbe, ultraleggero sui binari in atterraggio

Gravi i due occupanti, sono stati ospedalizzati dai soccorsi. L’incidente è occorso nel pomeriggio di sabato 28 Ottobre 2017 in prossimità della pista dell’aeroporto dell’Urbe sulla strada Salaria 746 e a poca distanza di un distributore di benzina. L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto la rituale inchiesta di sicurezza sull'incidente che ha coinvolto un velivolo ultraleggero certificato Tecnam P92JS, immatricolato I-Cort. Alcune testimonianze hanno riferito – riportano i media – come dopo aver colpito un’alberatura di circa 10 metri il velivolo si sia schiantato su uno dei due binari del treno di Alta Velocità Freccia Rossa. Nel frangente dell’impatto su una dei due binari, sull’altro sarebbe transitato uno di questi treni. La stessa linea ferroviaria Roma-Firenze è stata, quindi, interrotta e ripesa solo dopo circa 90 minuti. A seguito della rimozione del velivolo incidentato. Dei due occupanti il pilota avrebbe riportato le ferite più preoccupanti. Meno gravi le condizioni del passeggero sessantenne. Le prime ipotesi sulle causa/concause dell’incidente inquadrano il possibile guasto/avaria tecnica e/o un errore umano o una loro coincidente evento. In primo piano anche questo incidente evidenzia, comunque, le problematiche delle piste di volo, siano queste aviosuperfici, piste di aviazione generale in genere e/o di aviazione commerciale in prossimità di rilevanti centri abitati, viari, ferrovie, distributori di benzina per auto e/o localizzazioni di attività industriali/commerciali critiche. Piani di rischio e rischio terzi per attività di volo nel centri di città storiche si afferma come uno strumento di analisi e verifica essenziali per garantire la sicurezza delle operazioni di volo e la tutela dei cittadini residenti e/o in circolazione. 30 Ottobre 2017

Deltaplano, ancora un incidente, stavolta a Borso del Grappa

E’ accaduto nella giornata di Lunedì 23 Ottobre. E’ toccato ad un pilota tedesco di 63 anni. Si è schiantato contro un camper nel parcheggio Garden Relais (Borso del Grappa è un Comune in Provincia di Treviso - situato alle pendici del Grappa) e i soccorsi non hanno fatto altro che recuperare il corpo della vittima. E’ stata una manovra errata e/o un qualche inconveniente tecnico? Il pilota - rivelano i media – era impegnato nella fase di discesa atterraggio quando la traiettoria del deltaplano ha finito la sua corsa contro il camper nel primo pomeriggio di Lunedì 23 Ottobre. Lo scorso 18 ottobre altro parapendio/deltaplano lanciatosi dal Monte Panettone (Dolomiti di Braies – Val Pusteria) si era schiantato sulla strada provinciale 140. Anche in quella occasione il pilota era risultato la sola vittima dell’incidente. Irrisolto ancora una volta l’interrogativo sulla causa/e e rimanda all’errore umano e/o all’inconveniente tecnico e/o alle condizioni meteo critiche. 24 Ottobre 2017

Cargo fuoripista in atterraggio, finisce in mare 650 metri oltre il fine pista

E’ una zona, spesso, ad elevata densità abitativa. L’incidente si è verificato ad Abidjan in Costa d’Avorio e l’Antonov 26 Cargo – bimotore turboelica si è schiantato in mare nella fase successiva all’atterraggio in condizioni meteo avverse. Pioggia, venti e temporale hanno, probabilmente, costituito una concausa nella dinamica incidentale. L’equipaggio di quattro piloti/tecnici sono risultate le vittime, altre sei persone/passeggeri sono invece sopravvissute.

L’aeromobile della Valan Air Cargo Antonov AN-26, immatricolato ER-AVB, operava sulla tratta da Ouagadougou (Burkina Faso) ad Abidjan (Cote de Ivoire) con 4 di equipaggio e 6 passeggeri, ed era impegnato nella fase di atterraggio sulla pista 03 alla 09.25 locali di sabato 14 Ottobre. Nella corsa in pista, dopo la toccata con carrello sull’asfalto, nella fase di decelerazione, con l’inizio frenata l’aeromobile avrebbe completato la sua dinamica oltre la testata opposta. Superandola, ad una distanza di 650 metri. La localizzazione della pista prospiciente il mare ha impedito una catastrofe tra le abitazioni che solitamente “popolano” gli aeroporti in numerosissimi aeroporti. Anche lo scalo di Abidjan è tra questi, ma lateralmente alla pista 03/21.

Cosa sarebbe accaduto se tale “crash” fosse avvenuto oltre 650 metri del fine pista dei tanti scali aerei affossati nelle città storiche? Anche in Italia?

Certo, il Piano di Rischio (completato in Italia solo nel 2011) anche quando viene adottato integralmente e senza deroghe, trova applicazione esclusivamente per nuove abitazioni e/o insediamenti e/o infrastrutture (centri commerciali, stadi di calcio e tanto altro) varie.

L’urbanizzazione comunale pre-revisione Art. 707, Art. 711., Art. 715 del CdN, i quartieri, i palazzi, gli edifici di ogni tipologia “storici” vanno, quindi integrati nella casistica incidentale nelle prossimità delle piste maggiori e minori degli aeroporti localizzati nelle città del Belpaese. Il Piano Nazionale Aeroporti- PNA ha valutato tali considerazioni?

La stessa definizione degli spazi-zone del Rischio Terzi e l’identificazione del “carico antropico” insediato e/o presente a ridosso delle piste non risolve la “pericolosità” di scenari di traffico e movimenti aerei orari/giornalieri/annuali in progressivo incremento: con ipotesi di raddoppio dei passeggeri al 2035.

Quali iniziative, quali provvedimenti predisporre allora per mitigare tale “rischio” in determinate piste di volo di taluni aeroporti del Belpaese?

Quali misure “aeronautiche” attivare se non identificare limiti e restrizioni nelle operazioni di volo? Perché, quindi, non stimare “curve di isorischio” (utilizzando modelli matematici condivisi e consolidati) adeguate con un tetto, un limite, nel numero dei voli orari e mensili e/o annuali su specifiche piste di volo? 16 Ottobre 2017

Moncucco Vische-Piemonte, precipita Cessna 172

Ansv ha aperto una inchiesta. E’ un velivolo che è in servizio dal 1956 e sono stati prodotti oltre 40mila esemplari. Nelle numerose varianti del Cessna 172 è, comunque, un monomotore quadriposto ad ala alta da turismo e addestramento è ancora in produzione.

L’incidente che ha coinvolto nella mattinata di venerdì 13 ottobre il Cessna 172, immatricolato I-MIKJ, è avvenuto nella fase di atterraggio sull’aviosuperficie di Moncucco Vische (Torino). Il velivolo avrebbe colpito un edificio-struttura, il Club house del campo di volo Barone Rosso, attigua alla pista. L’aeromobile sarebbe risultato distrutto e i due occupanti sarebbero stati rapidamente trasportati, feriti, all’ospedale di Ivrea in gravi condizioni. Sono il pilota istruttore e l’allievo pilota. Non si hanno notizie circostanziate sulle condizioni meteo sul campo, anche se alcuni media riportano l’esistenza di una situazione nebbiosa imprecisata, e neppure di eventuali difficoltà nel volo e/o anomalie tecniche nel mezzo aereo. 14 Ottobre 2017

Parapendio: due incidenti in due giorni

Sabato e domenica 7 e 8 Ottobre. Le notizie raccolte dai “media locali” sono circostanziate anche se limitate nei dati. Convinti che, comunque, Aeroclub d’Italia, ENAC o altro soggetto delegato registri questi incidenti, inconvenienti gravi o altro o come sono identificati, in una casistica del Belpaese, riportiamo, quanto, e con difficoltà è possibile recuperare on-line e/o per contatti telefonici.

Il primo dei due incidenti è accaduto in Veneto sabato 7 Ottobre a Semonzo nella frazione Borso del Grappa. Nei pressi del Garden Relais di Via Caose. Un impatto “pesante” nella fase di atterraggio avrebbe coinvolto una persona di 44 anni di Fontaniva. I soccorritori avrebbero riscontrato immediatamente le gravi condizioni del pilota, prontamente intubato e trasportato in elisoccorso all'ospedale Ca' Foncello di Treviso.

Il secondo incidente è stato registrato in provincia di Reggio Calabria domenica 8 Ottobre. La località è la frazione Pizzolo del comune Bagnara dove il “pilota” sarebbe precipitato dal parapendio in volo. Il recupero sarebbe avvenuto ai margini di una parete rocciosa quasi verticale che si affaccia sullo stretto. Sarebbero intervenuti i Vigili del fuoco del distaccamento di Bagnara e una squadra Speleo Alpino Fluviale e, data l’ora tarda, anche con un carro luce della sede centrale. Il soccorso sarebbe risultato difficoltoso a causa dell’intensa vegetazione e per la presenza di cavi elettrici. Per raggiungere l’incolume pilota, rimasto impigliato e intrappolato, i soccorritori avrebbero eseguito un’arrampicata di circa 180 mt. Non sono state riportate notizie specifiche relative alle cause/concause originanti i due incidenti. 11 Ottobre 2017

Padenghe del Garda, 7 Ottobre, precipita ultraleggero “avanzato”

Ma quali sono i numeri della flotta VDS in Italia? La vittima è un 79enne alla guida di un ultraleggero P2002, immatricolato I-8662, precipitato in circostanze al momento ignote. Il velivolo si è incendiato determinando ustioni gravissime sull’unico occupante: probabilmente è morto carbonizzato.

ANSV, Agenzia nazionale per la sicurezza del volo in un comunicato dello stesso giorno dell’incidente, 7 ottobre 2017, ha segnalato l’apertura di un'inchiesta di sicurezza sull'incidente occorso intorno alle 16.00 di sabato presso Padenghe sul Lago del Garda.

L’impatto con il terreno è avvenuto sulle colline tra Padenghe e Soiano e sul luogo sono intervenuti i carabinieri di Salò, gli agenti della Locale e i vigili del fuoco.

Il volo da diporto o sportivo (VDS) è una realtà in continua espansione anche in Italia e fra i compiti che il decreto legislativo n. 66/1999 ha assegnato all’ANSV c’è anche quello di monitorare gli incidenti occorsi agli apparecchi per il volo da diporto o sportivo (VDS), a quei mezzi, cioè, individuati dalla legge 25 marzo 1985 n. 106 (deltaplani, ultraleggeri, parapendio, ecc.).

Ma quanti sono i velivoli VDS in circolazione? Da uno stralcio del Rapporto informativo ANSV 2016Rapporto investigativo ANSV 2016 riportiamo a riguardo:

“Al 31 dicembre 2016 l’Aero Club d’Italia aveva rilasciato complessivamente 55.415 attestati di pilotaggio

di cui 3.569 al pilotaggio di VDS “avanzati”. In particolare nel solo 2016, sono stati rilasciati 1176 attestati. Per quanto riguarda i mezzi, sempre alla fine 2016 ne erano stati identificati (il dato riguarda soli quelli provvisti di motore, che sono assoggettati a registrazione presso AeCI) 12.719, di cui 1252 nella categoria degli apparecchi qualificati “avanzati”. In particolare nel solo 2016, sono stati identificati 327 apparecchi”.

Ma quanti sono gli ultraleggeri, quali i numeri dei deltaplani, dei parapendio e assimilabili (motoalianti; pendolari (comandati su due assi con lo spostamento del peso); paramotore (parapendio con imbrago, dotato di motore); tre assi (dotati di comandi sui tre assi spaziali: rollio, beccheggio ed imbardata); autogiri; elicotteri)? 9 ottobre 2017

 

Linate 8 Ottobre 2001, 16 anni dopo: una inchiesta incompleta

Ancora sullo scenario contromano! Aerohabitat ripropone la nota presentata nell’Ottobre 2016. Era una opzione applicabile e/o da investigare anche a Linate? E' un riscontro nodale! Dopo tanti anni la verifica dello scenario di "violazione intenzionale" di una SOP - Standard Operational Procedure, ovvero della procedura standard di rullaggio, andando contromano verso il punto attesa della pista 36 di Linate è ancora solo una ipotesi investigativa. Senza adeguati rilievi, riscontri sui tempi di rullaggio degli aeromobili che in quella tragica mattinata hanno rullato dal piazzale dei parcheggi (Piazzale Ovest ex ATA) dell'aviazione generale.

La responsabilità del pilota del Cessna immatricolato D-IEVX, autorizzato a muoversi intorno alle 07.48 dell'8 ottobre 2001, parcheggiato nel piazzale Ovest - ex ATA dell'aeroporto di Linate, ovviamente, non è in discussione. Ma la chiave dell'indagine è rappresentata dalla opzione: è stato un errore umano e/o un atto intenzionale deliberato e per quali, magari evidenti, evidenti ragioni?

Ma come, innanzitutto, definire e distinguere tra "Human Error" e/o "Violazione":

"Errors and Violations

In everyday language, the term “error” is used in a very broad sense. For a more detailed discussion of the topic, more precise definitions are needed. The classification used here is in line with James Reason’s definitions.

Errors are intentional (in)actions, which fail to achieve their intended outcomes.

Errors can only be associated with actions with a clear intention to achieve a specific intended outcome. Therefore, uncontrolled movements, e.g. reflexes are not considered errors. The error itself by definition is not intentional, but the original planned action has to be intentional. Furthermore, it is assumed in the above definition that the outcome is not determined by factors outside the control of the actor.

Violations are intentional (in)actions, which violate known rules, procedures or norms.

The fundamental difference between errors and violations is that violations are deliberate, whereas errors are not. In other words, commiting a violation is a conscious decision, whereas errors occur irrespective of one’s will to avoid them. Cases of intentional sabotage and theoretical cases of unintentional violation (breaking a rule because the person is not aware of the rule) are outside the scope of this Flight Operations Briefing Note.

Therefore, it is important to realize that within the scope of our discussion a person committing a violation does not intend the dramatic negative consequences which sometimes follow a violation - usually it is belived bona fide that the situation remains under control despite the violation.

It is worth noting that many sources, even in the domain of aviation safety, use the term “error” in a wider sense, covering both errors (as defined here) and violations.

Ma perchè inoltre i piloti - nel corso di talune operazioni e procedure a terra e in volo - deviano volontariamente e/o intenzionalmente dalle SOP - Procedure Operative Standard?

"Why do Pilots deviate from procedures?

Why do well trained, motivated and professional operators deviate from an SOP?

Individualism

Pilots and engineers are individuals at the end of the day and generally they want to impose some form of their own character on a procedure, this is in part what differentiates us from computers. Whether it be a different technique to break the boredom, or to apply some form of critical thinking to a procedure, generally these deviations do not adversely affect the outcome. Gone unchecked however, it can break down standardisation and bring confusion to a flight deck if a co-pilot does not understand the deviations in procedure of his Captain.

Complacency

This is the dropping of your guard during a repetitive task or the introduction of humour by deliberately mispronouncing words in a critical standardised task. The backstop to this is reinforced in CRM, where a pilot can correct repeated non-standardised responses to a checklist, preventing a deterioration in responses.

Frustration

Being forced to conform to a seemly ridiculous procedure can provide justification to alter or amend the practice of a procedure. There are several ways to approach this problem; either raise the issue with management and have the policy or procedure changed or have training provided to explain why a procedure is conducted in a particular way so it no longer seems ridiculous.

Conclusion

As we all know without procedures it would be difficult to maintain effective and safe operations of aircraft due to the complicated nature of the systems involved. The process of designing procedures from both an organisational as well an operational perspective is a long and tedious process. How effective these procedures are can only be determined by constantly monitering how much procedure deviation takes place once it is put into place. There will never be a perfectly designed set of SOPs due to the ever changing factors in the environment and thus changes in procedures." 7 Ottobre 2017

Quattro ultraleggeri-autogiro in vacanza e in emergenza

Uno stato di allerta e operazioni di volo del tutto inconsuete in FVG. Ma il volo in formazione con quattro velivoli e/a vista, è, forse, una procedura operativa compatibile con la normativa internazionale transfrontaliera e di quella prevista dalla Comunità Europea?

Nel tardo pomeriggio di martedì 26 Settembre (dopo ore 18.00 locali) il lancio di mayday in inglese (su quale frequenza?) da parte di un pilota in volo ha messo in allarme lo spazio aereo del Friuli Venezia Giulia.

Coinvolta e protagonista una pattuglia di quattro velivoli autogiro provenienti dalla Repubblica Ceca con destinazione una qualche – ignorata - località del Belpaese. La pianificazione del volo collettivo è stata interrotta dal “mayday” che dichiarava, nel contempo, una emergenza nel carburante imbarcato e un incidente tra due dei quattro autogiro. Non avrebbero avuto a bordo abbastanza carburante a raggiungere la destinazione prevista, anche se al momento ancora non nota. Probabilmente, inoltre, nel corso del volo in formazione due di essi si sono toccati in qualche fase del volo.

Le informative a riguardo, a 24 ore degli eventi, sono ancora imprecise anche se sono avvenuti atterraggi su piste diverse per i quattro ultraleggeri. Uno è atterrato sulla pista di Campoformido, altro all’aviosuperficie di San Mauro di Premariacco, in provincia di Udine. Vigili del fuoco, commissariato di polizia di Cividale e 118 hanno cercato di inquadrare una realtà operativa in corso in frangenti critici e senza adeguate informative. Un terzo velivolo, con feriti minori, sarebbe invece atterrato in Slovenia, mentre del quarto non ci sono registrate notizie circostanziate. Anche dopo 24ore. Non si hanno avuto, comunque, notizie di danni e infortuni a mezzi e restanti piloti imbarcati. Probabilmente i quattro autogiro avevano a bordo due persone l’uno. 28 Settembre 2017

Terracina, Air show, Eurofighter 2000 precipita in mare

Una vittima: il pilota che non si è eiettato. Nel pomeriggio di domenica 24 Settembre, nel corso delle esibizioni che avrebbero dovuto precedere le evoluzioni finali della PAN - Pattuglia Acrobatica Nazione degli MB 339, un caccia Eurofighter impegnato in una discesa verticale con richiamata e successivo basso passaggio sul mare è finito in picchiata nel mare antistante Terracina, nel Lazio. Il caccia era decollato dall’aerobase di Pratica di Mare e il volo era nel programma dell’Air Show Terracina iniziato alle 15.00. Numerose foto e video hanno ripreso la fase finale dell’inabissamento in acqua dell'Eurofighter. Il pilota ai comandi Gabriele Orlandi, al comando di un Eurofighter Typhoon del Reparto Sperimentale di Volo, aveva 36 anni e una provata esperienza in questa tipologia di voli e manovre. Il corpo sarebbe stato recuperato dai sommozzatori rapidamente intervenuti. 25 Settembre 2017

Malaysia Airlines, volo MH370, dove è finito?

Ma le investigazioni sono ufficialmente concluse! Era l’8 Marzo 2014 quando il Boeing 777 della Malayasia Airlines 370 decollava dalla pista di Kuala Lumpur con 227 passeggeri e 12 membri di equipaggio. Con destinazione Pechino.

Sette mesi dopo gli investigatori annunciarono come con assoluta certezza il volo si fosse inabissato

“with unprecedented precision and certainty 35.6 degrees south of the Equator and 92.8 degrees east of Greenwich”. Il 20 Gennaio 2017 i ministeri dei trasporti di Malaysia, Australia and China hanno comunicato l’abbandono di qualsivoglia ricerca, tutti tentativi sono falliti: “despite every effort using the best science available, cutting edge technology, as well as modelling and advice from highly skilled professionals who are the best in their field.” Gli investigatori non sono stati in grado di rispondere agli interrogativi, alle obbligate e scontate domande dei famigliari dei passeggeri e dell’equipaggio imbarcato.

Nonostante fossero stati recuperati ed identificati 12 residui, resti, pezzi, frammenti, rottami dell’aeromobile Boeing 777 e 28 altri, probabilmente appartenuti dello stesso velivolo. L’ultimo contatto radio del volo MH370 è avvenuto alle ore 01.19 minuti dell’8 Marzo 2014, quando il Comandante Zaharie Shah ha salutato l’air-traffic controller con le parole “Good Night Malaysian three-seven-zero”. Il volo Malaysia Airlines MH370 è diventato il maggior mistero nel trasporto aereo-aviazione commerciale dalla sua scomparsa sugli schermi radar. Cosa è realmente accaduto la notte dell’8 Marzo2104?

L’aeromobile aveva accumulato 7.525 decolli ed altrettanti atterraggi con 53.420 ore di volo complessive.

L’ultima traccia radar di un apparato militare risalirebbe alle ore 02.14 della stessa giornata, in prossimità sud dell’isola di Phuket nello Stretto della Malacca. Lo stesso radar militare riporta una improvvisa-repentina cambio di rotta-prua del velivolo. Qualche investigatore ha sostenuto che, dopo la perdita del contatto-radio, l’aeromobile abbia proseguito il volo per ulteriori sei ore. Con quale rotta-prua e in quale direzione e con quale quota? Le ricerche dei mesi seguenti avrebbero perlustrato, invano, almeno 1.5% della superficie terrestre. Con nessuna traccia della scatola nera-blackbox.

Il 29 Luglio 2015, oltre 12 mesi dopo della scomparsa, alcuni rottami sono stati ritrovati sulla spiaggia dell’Isola St Andre, Reunion. In Ottobre 2016 due parti alari - wing flaps sono stati ritrovate alle isole Mauritius.

Ma quali tesi e teorie si accompagnano all’attuale stasi delle ricerche e ricostruzioni sul mistero del volo MH 370? Dal dirottamento del volo, all’ipotesi di un essere stato colpito da un missile militare, perciò un incidente occasionale e/o un missile lanciato contro un aeromobile commerciale dirottato e fuori controllo. Resta uno scenario prefigurabile anche l’ipotesi di un suicidio premeditato (di un pilota e/o altro soggetto a bordo)?

Le investigazioni sono davvero chiuse? 23 Settembre 2017

Alessandria, 17 Settembre, Domenica: era precipitato altro ultraleggero

Era un velivolo autocostruito. Lo schianto è avvenuto intorno alle 17.30 sotto lo sguardo di testimoni e amici, subito dopo un saluto del pilota agli astanti. L’incidente è stato localizzato pressi dell’aviosuperficie di Quargnento, in strada Croci, dove ha sede una pista per aeromodelli. Il pilota di 59 era socio dell’attività del club di aeromodellisti (Aama - Associazione Aero Modellisti Alessandria) ma era invece decollato dalla pista di Mantovana ed era impegnato in una virata per ritornare all’atterraggio sulla pista di partenza. Quali le cause, per quale ragione sarebbe avvenuto una sorta di perdita di controllo del mezzo, un vento improvviso, un malore del pilota, per un qualche ulteriore fattore umano e/o una piantata motore? 20 Settembre 2017

Aereo ultraleggero precipita, poco dopo il decollo e accanto alla pista

Una vittima: il pilota. Tutto è avvenuto dopo la fase di decollo dalla pista dell’aeroporto Paolucci di Pavullo nel Frignano, intorno alle 11.00 del mattino di Domenica 17 Settembre. Alcuni testimoni avrebbero riferito di un velivolo sopra le case del centro abitato, impegnato in una condotta “instabile” e, susseguente, tentativo di rientrare all’atterraggio. E’ invece precipitato nell’immediata prossimità della stessa pista. Il pronto intervento dei soccorsi, del personale medico e dei Vigili del Fuoco, non ha potuto che constatare il decesso del pilota di 65anni. 18 Settembre 2017

Sabato 9 Settembre 2017, precipita Piper 34

ANSV ha aperto una inchiesta di sicurezza. L’incidente è avvenuto intorno alle 11.00, in mattinata, in località Riofreddo, frazione di Salussola (Biella). Il Piper A34-200 immatricolato G-STZA, era decollato dall’aviosuperficie di Piovera e diretto all’aeroporto di Biella Cerrione. Il pilota di 70anni è l’unica vittima. Da una prima ricostruzione - grazie alcuni testimoni - il pilota avrebbe cercato un atterraggio di emergenza sulla strada provinciale 416. Il tentativo non sarebbe riuscito per l’impatto con un muretto laterale alla strada, in una condizione meteo di ridotta visibilità. 11 Settembre 2017

Domenica 3 Settembre, precipita Cessna 182 presso la via Appia

ANSV ha aperto l'inchiesta di sicurezza. Il velivolo è precipitato in provincia di Latina mentre era in volo per lezioni di paracadutismo. A bordo dell’aeromobile Cessna C182 P immatricolato I-SCAP, era da poco decollato dall’aviosuperficie di Pontinia (LT) Pegaso Club 2000 con cinque persone. Lo schianto, forse per l’impatto di un cavo dell’alta tensione (ma solo l’inchiesta di sicurezza ANSV lo potrà verificare), dopo l’intervento dei soccorsi, ha evidenziato due casi gravi: il pilota e uno dei paracadutisti in codice rosso. Sono stati ospedalizzati anche gli altri tre componenti del volo, anche se con ferite minori. E’ precipitato dalle parti della Migliara 55, nei pressi della statale Appia – al km 90 – nel Comune di Pontinia tra Sabaudia e Latina. L’intervento dei vigili del fuoco, del personale del 118, dei carabinieri e della polizia è stato tempestivo. 4 Settembre 2017

Aeroporto Bolzano, velivolo ultraleggero (!) fuoripista

Illesi il pilota e il passeggero. Tutto è avvenuto poco dopo mezzogiorno di mercoledì 30 Agosto quando un ultraleggero targato tedesco nel corso dell’atterraggio si è “trovato” fuoripista all'aeroporto di Bolzano. La dinamica incidentale ha potuto riscontrare un velivolo inclinato su un lato. E’ stato un cedimento di un semicarrello e/o sprofondato nel terreno. Almeno qualora la corsa di atterraggio sia risultata esterna all’asfalto della pista.

Il velivolo Corvus Phantom RG viene identificato nella categoria ultraleggeri. E’ di ultima generazione ed ha una autonomia di quasi cinque ore alla velocita di crociera di circa 200 KM/ora, carrello retrattile, paracadute balistico, radio aeronautica, transponder ELT e GPS ed è immatricolato D-MDTK. Era decollato dall'aeroporto di Memmingen (Germania). Dopo l’intervento dei soccorsi e dei Vigli del Fuoco il velivolo è stato rimosso e la pista ha potuto essere riaperta al traffico. 31 Agosto 2017

Domenica 27 agosto, precipita deltaplano nel Senese

Dalla casistica dell’intenso week-end di voli. L’evento incidentale è stato registrato in prima mattinata, intorno alle 08.00 ed ha coinvolto un cittadino senese di 53 anni, alla guida di un deltaplano a motore. L’area della caduta è quella di Radicofani. Testimoni hanno segnalato l’evento ai vigili del fuoco che sono intervenuti in località Fonte Antese. Il pilota è stato trasportato – con alcune fratture – al policlinico delle Scotte con l'elisoccorso.

I media locali riferiscono come la presenza dei Carabinieri avrebbe permesso di inquadrare la possibile dinamica e causa dell’evento: il deltaplano a motore in volo sulla Val d’Orcia sarebbe improvvisamente precipitato: errore del pilota e/o cause tecniche. 28 Agosto 2017

 

Precipitano parapendio: anche il 22 Agosto

Solo in FVG, nella giornata, tre eventi incidentali! Il quadro, la casistica incidentale della flotta dei parapendio (ma anche deltaplani e ultraleggeri e droni e altro) non è una analisi di immediata registrazione e verifica. Chi li rileva, chi li denuncia? Quando non avvengono “incidenti” gravi con danni e vittime anche i media “locali” trascurano tali cronache. E’ un dato di fatto inevitabile.

Se la cronaca giornalistica-televisiva-newslocali ad esempio rilanciano la notizia di un parapendista ferito sul versante del monte Boscatz (era decollato dal Monte Stol in Slovenia) e, grazie all’intervento del soccorso alpino e la guardia di finanza di Tolmezzo al lavoro nella zona tra il monte Brancot e Trasaghis – coinvolto il cittadino polacco, G. J. K., con una frattura esposta della tibia, ecco altri due casi nella stessa giornata di Martedì 22 Agosto.

Nello stesso pomeriggio sarebbero state pervenute altre due richieste di soccorso per parapendisti.

Una nella zona di Maniago in Provincia di Pordenone, stavolta nella zona del Monte Valinis. Un testimone visivo avrebbe segnalato la scomparsa tra le alberature di una selvaggia zona boschiva. Una caduta in discesa libera incontrollata che, dopo l’intervento dei soccorsi del CNSAS Maniago e di un l'elicottero ha registrato l’autonoma e indipendente fuoriuscita del parapendista con le attrezzature del volo.

Il secondo “incidente” aggiuntivo era stato segnalato – come il primo dei tre alla stazione del CNSAS di Udine tramite il 112 sloveno, e con l’elicottero della Protezione Civile le ricerche era state inoltrate nella zona tra la il Chiampon e il Gran Monte. Anche in quest’ultimo caso, fortunatamente, l’atterraggio, pur anomalo, non aveva avuto conseguenze per “pilota e vela”. 24 Agosto 2017

Parapendio, ne precipita uno anche il 21 Agosto

Ma quanti sono? Quanti volano? A quanto ammonta la flotta dei parapendio (ma anche dei deltaplani, degli ultraleggeri e dei droni) in Italia? E quanti sono i “piloti” certificati da ENAC per operare su tali mezzi aerei? Comunque la sequenza dei deltaplani in difficoltà in qualche fase del volo e segnalata dai media del Belpaese, appare anomale e, nello stesso tempo, rilevante. Probabilmente, tuttavia, la casistica incidentale è più ampia dei resoconti “giornalistici”. E’ difficile essere documentati e tempestivi nel segnalare le difficoltà che si segnalano in questa genere di spettacolare e appassionante attività di volo. Stavolta l’incidente rimanda all’ennesimo parapendio incastratosi in uno o più alberi. Stavolta il “pilota” è riuscito a liberarsi da solo: è successo in prossimità del Lago del Segrino: illeso il parapendista.

L’evento sarebbe avvenuto intorno alle 12.30 di lunedì 21 agosto, sulla sponda canzese del Lago del Segrino, nell’intorno di un percorso ciclopedonale, sotto gli occhi di numerose persone. Il parapendio precipitato avrebbe perso quota e solo le alberature avrebbero impedito danni maggiori.

I soccorsi Alpini e l’Elisoccorso di Como, oltre ai Vigili del Fuoco di Erba hanno permesso l’assistenza al parapendista bergamasco e il ricovero in ospedale per le analisi di rito. 22 Agosto 2017

Piper precipita il 20 Agosto 2017, nessun superstite

Un “incidente-caso” anomalo? Con un pilota e due passeggeri a bordo il Piper PA-28-161 Warrior II era decollato intorno alle 13.00 di domenica 20 Agosto dalla pista dell’aeroporto di Sion nel Vallese – Svizzera. Le condizioni meteo sarebbero state di CAVOK.

Il velivolo aveva per destinazione l’aeroporto di Bienne-Kappelen (LSZP), appartenenza all’aeroclub di Fluggruppe Seeland, immatricolato HB-PTL, si è schiantato in quota, su un valico alpino. Quali siano le cause e le dinamiche che hanno determinato la distruzione del Piper impattato sul Colle del Sanetsch (VS), lo investigherà l’agenzia svizzera Service Suisse d'Enquête de Sécurité (SESE). 21 Agosto 2017

Parapendio nei boschi, stavolta rimane incastrato tra i rami

Volava troppo basso per scelta o per problemi aero-tecnici? I soccorsi lo hanno liberato dall’incastro nella tarda mattinata di Giovedì 17 Agosto nella zona di Forni Avoltri in Friuli Venezia Giulia. Il parapendista è rimasto intricato tra i tanti rami di una zona boschiva e la sua vela, probabilmente, ha anche impedito di liberarsi autonomamente. La vela sarebbe stata separata dal “pilota” - che non avrebbe riportato ferite rilevanti – dalle squadre dei soccorsi del Cnsas e dai militari del Sagf della Guardia di finanza di Tolmezzo. Il recupero sarebbe avvenuto con un verricello per sbarcare tecnici e soccorritori che poi hanno separato l’incolume uomo dai rami e dalle funi. Il parapendista impigliato era stato avvistato solo dall'elicottero del 118 che aveva identificato principalmente la vela tra i boschi localizzati in una zona ripida tra Forni Avoltri e Malga Bordaglia. Quale la causa? Errore umano e/o contrattempi tecnici? A chi spetta l’ardua investigazione? 19 Agosto 2017

Ferragosto: precipitano altri due parapendio

Il 14 e 15 Agosto: ma chi investiga sulle cause e conseguenze? Il primo incidente è avvenuto intorno alle 16.45 di lunedì 14 Agosto nel corso di una serie di manovre di volo a San Liberato in provincia di Macerata. E’ sempre difficoltoso descrivere l’evento e inquadrarlo senza conoscere la situazione meteo, l’esperienza del pilota ai comandi e l’eventualità di un qualche fattore tecnico scatenante una situazione di volo “fuori controllo”.

Le poche note di cronaca riportate dai media locali riferiscono di un’improvvisa perdita di quota del parapendio – c’erano testimoni oculari? – e schianto in una boscaglia nota nel sentiero del “del Capretto”, nel territorio di San Ginesio. Solo traumi e lesioni per un 48enne subito soccorso dal 118, i vigili del fuoco e dal soccorso alpino. Con trasferimento in eliambulanza all'ospedale di Torrette.

Il secondo incidente in provincia di Bolzano martedì 15 Agosto. Stavolta tutto sarebbe avvenuto nella fase di in-volo. Per qualche ragione riconducibile al solito meteo-human factor e inconveniente tecnico, il parapendio sarebbe impattato a terra. Al suolo, poco dopo le otto del mattino nelle vicinanze del rifugio Cremona alla Stua, nelle vicinanze del lago della Stua, ad una altezza di circa 2.400 metri. La persona ai comandi, prontamente soccorsa, scrivono i media, dal Soccorso alpino ed è stato trasportato all'ospedale di Vipiteno dall'elicottero dell'Aiut Alpin. Le condizioni non del ricoverato non sarebbero state ritenute gravi. Dopo questa ennesima segnalazione occorrerebbe interrogarsi su quanti – nel corso di 12 mesi ad esempio - siano tali incidenti, inconvenienti gravi e inconvenienti: chi dispone di un qualche database a riguardo? 16 Agosto 2017

Parapendio in picchiata, ancora una vittima

Incidente di domenica 13 Agosto 2017: ma chi indaga? Stavolta il parapendio era partito dalla Slovenia ed è precipitato in località Montemaggiore-Taipana in provincia di Udine. Volava in un gruppo di parapendio per un'escursione da Caporetto, quando intorno alle ore 15.30 la sua vela – testimoniano gli amici – si sarebbe avvitata con la conseguente perdita di controllo del mezzo e un verticale schianto sparendo dalla vista dei restanti “volanti”. L’impatto con il suolo-zona collinare sarebbe avvenuto in uno spazio intenso e vasta e alta vegetazione-boschiva.

I soccorsi – prontamente interventi – non hanno che potuto accertare, dopo aver calato con un verricello un medico nella zona impervia - il decesso del 55enne di nazionalità inglese.

Il recupero del “parapendio” schiantato potrebbe evidenziare la causa dell’anomalia intervenuta. E’ stato un errore umano, un inconveniente tecnico e/o un effetto della situazione meteo contingente? Anche in questa circostanza diventa indispensabile l’intervento di un qualche investigatore qualificato nell’ambito di specifiche autorità “aeronautiche” italiane e, qualora il parapendio risultasse “immatricolato” UK o altro, anche a livello internazionale. 15 Agosto 2017

Flotta ultraleggeri, 11 Agosto 2017: ne precipita ancora uno

Stavolta i due occupanti si salvano con i paracadute. Era decollato da una aviosuperficie localizzata a Benevento (dalla pista di contrada Olivola?) ed è precipitato nella zona di Cassano allo Jonio, tra Lauropoli e Sibari. In provincia di Cosenza. Un qualche avaria e/o malfunzionamento al velivolo e/o al propulsore avrebbe indotto – per difficoltà nel controllo del mezzo – le due persone a bordo a lanciarsi con i paracadute. Incolumi il pilota e l’altro passeggero, praticamente una carcassa l’aeromobile schiantatosi a terra. Le note dei media locali riferiscono anche di condizioni meteo con vento a raffiche quando l’ultraleggero si è schiantato a terra. Sull’incidente – almeno al momento – è stata informata la Procura della Repubblica di Castrovillari, che dovrebbe aprire una inchiesta. L’evento incidentale, tuttavia, avrebbe bisogno di un qualche indagine tecnica svolta da esperti, di investigatori di ANSV, ENAC e/o esperti di Aviazione Generale. 14 Agosto 2017

Ancora un parapendio, stavolta precipita a Vedeseta-Bergamo

Grave un 46enne, immediatamente ospedalizzato con un elicottero. Errore umano e/o inconveniente riconducibile al mezzo-aereo? Gli interrogativi prima o poi dovrebbero essere svelati da una qualche indagine specifica su questo evento e, magari, esteso alla casistica più ampia dell’incidentalità del volo libero “minore” (deltaplani, ultraleggeri in genere). Ma chi spetta tale compito? Quale organismo tecnico è stato deputato ufficialmente a tale compito?

Questo ultimo incidente noto (quanti altri avvengono senza l’intervento dei soccorsi e si risolvono con qualche ammaccatura del volante e non diventano cronaca giornalistica?) è avvenuto intorno alle 17.00 di martedì 8 Agosto in località Cioss, localizzata lungo un sentiero che parte dal centro di Vedeseta – in provincia di Bergamo – finendo la corsa-volo su una pianta di noce. La vittima, ferita grave, che è stata rianimata, volava con altri tre parapendio stava planando nei prati sottostanti a Vedeseta, era l’ultimo nella sequenza delle manovre.

Alcune testimonianze sostengono d’aver percepito un rumore intenso e di aver visto il parapendio-vela avvitarsi, sfiorando alcune alberature sbattendo su una ultima. L’area è caratterizzata da vasti prati, boschi e alberi da frutto, con vari torrenti e ruscelli – quali il Chignolo e il Bordesigli – e l’intervento dei soccorsi – pur rapidi con un elicottero – via terra con una squadra della Croce Rossa è avvenuto solo con l’utilizzo di una mulattiera. 9 Agosto 2017

Parapendio, ancora una vittima, stavolta sul Monte Cucco

L’incidente domenica 6 Agosto 2017. L’evento è occorso è del pomeriggio quando un parapendio si sarebbe avvitato e precipitato sul monte Cucco, nel Perugino in Umbria. L’impatto con il terreno sarebbe stato violento e, un 54enne di Biella ma residente da anni a Senigallia, la vittima non avrebbe avuto scampo. La velocità dello schianto sarebbe stata la causa prima della morte. L’intervento dei soccorsi, nelle vicinanze di un’area boschiva, tra Pian delle Macinare e Monte Le Gronde, non ha, quindi, che potuto registrare la tragedia. Alcuni testimoni avrebbero confermato una manovra incontrollata a causa dell’intrecciarsi della vela. Quale la causa iniziale: un errore umano e/o un guasto tecnico sopportato dal mezzo? Chi indaga? 8 Agosto 2017

Ennesimo incidente a ultraleggero, stavolta a Angolo Terme

Salvi, il pilota e il passeggero. L’incidente è avvenuto sabato 5 Agosto, nel pomeriggio intorno alle 17.00. L’ultraleggero sarebbe precipitato in località tra Angolo Terme e Borno, nella Valcamonica i provincia di Brescia. I due occupanti di 54 anni era decollati da una vicina aviosuperficie e – riportano le poche notizie disponibili – un cedimento e/o avaria del propulsore e/o spegnimento avrebbe costretto il velivolo ad un’atterraggio forzato-fuoricampo. Il rapido intervento dei soccorritori giunti in località Prave ha consentito l’estrazione dei due occupanti dalla carcassa del velivolo. Solo uno dei due sarebbe stato ospedalizzato con ferite minori alla testa e alle gambe. 7 Agosto 2017

 

Portogallo, C-152 biposto atterra in emergenza sulla spiaggia, due vittime

Della serie incidente estivo-balneare. E’ accaduto nel pomeriggio di mercoledì 2 Agosto sulla spiaggia di São João da Caparica, Portogallo. Il Cessna 152, immatricolato CS-AVA, velivolo da turismo in fase di addestramento con pilota e allievo sarebbe stato costretto ad un atterraggio di emergenza lungo una delle spiagge nell’intorno di Lisbona. L’impatto con il terreno sabbioso ha causato due vittime, un uomo di 50 anni e una bimba di otto.

I due occupanti del velivolo, invece, sono risultati indenni. Il percorso verso terra del C-152, con una fase di lungo basso sorvolo, prima di toccare la sabbia, aveva creato scompiglio e un fuggi fuggi tra gli affollati bagnanti-villeggianti. Le ragioni dell’atterraggio “fuori-campo” non sono ancora note: errore del giovane allievo e/o un qualche avaria ai comandi di volo e/o guasto motore? 4 Agosto 2017

Concluso l'Italian Open di parapendio, un successo: ma con alcune code

Belluno, parapendio su un passeggero di una seggiovia. Se un fortunoso volo è finito sui cavi, appeso a testa in giù di una seggiovia/funivia sabato 29 Luglio, comunque incolume e senza gravi danni, a Gemona del Friuli dal 16 al 22 luglio si è svolto il Campionato Italiano. La manifestazione, organizzata da Volo Libero Friuli, dopo il la Paragliding World Cup del 2016 ha messo in campo voli su voli per l’aggiudicazione del primato italiano.

Come spesso accade se da un lato si manifesta una organizzazione accurata e un sistema di controlli, procedure e verifiche puntuali, con “piloti” professionalizzati, talvolta accade che la passione individuale ed una certa qual carenza nell’organizzazione del volo e della operazione da sviluppare, nel contesto geografico e meteo designato, ecco un qualche “incidente”.

Come evitare che l’incidentalità “occasionale” e/o contingente risulti casisticamente in riduzione se non irrilevante? Nelle scorse giornate due parapendisti, nella zona di Gemona-Taipana i Friuli sono entrambi finiti in ospedale. Uno che in un volo in coppia proveniente dalla limitrofa Slovenia ha perso il controllo ed è finito a terra nella zona di Campo di Bonis, con pochi danni. Tutto sarebbe avvenuto intorno alle 15.00 del 31 Luglio, avrebbe evitato alberature nello schianto finale e con alcune fratture conclusive e, in seguito, trasportato nell’ospedale più vicino (Udine).

Negli stessi frangenti un parapendista polacco è stato soccorso in prossimità dell’abitato di Montemaggiore, presso il Gran Monte. Avrebbe malpianificato la traiettoria di atterraggio, trovandosi troppo basso sotto la piana – più elevata – dove concludere il volo.

In pochi giorni – con condizioni meteo favorevoli e una adeguata organizzazione - il campionato italiano svoltosi sui cieli del Friuli hanno assicurato un’attività percorsa su 33 mila chilometri, con 1280 decolli e 207 arrivi + atterraggi. Con “incidenti” minori: due partecipanti hanno chiuso il volo su qualche alberatura.

I decolli della settimana di gara sono partiti dalla cima del monte Cuarnan, volando su una zona confinaria con la Slovenia al Friuli occidentale al confine con l'Austria. Gli atterraggi sono stati localizzati nella zona di Gemona del Friuli e Bordano e di Cercivento in Carnia. 3 Agosto 2017

Lunedì 31 Luglio, precipita velivolo decollato da Collegno (TO)

Poche notizie anche su quest’ultimo evento incidentale! L’incidente sarebbe avvenuto intorno alle 13.30. Dopo aver decollato dal campo volo di Collegno (TO) un velivolo (ultraleggero e/o di aviazione generale) di “immatricolazione” francese con 4/5 occupanti sarebbe precipitato nella zona di Scale del Moncenisio, ad una altitudine di circa 1900 metri. Negli spazi prossimi alla Diga. L’area è di confine tra Italia e Francia e gli interventi di soccorso hanno coinvolto i servizi italiani. I soccorsi della Centrale Operativa del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS Piemonte) e l’eliambulanza 118 di stanza a Torino avrebbero identificato quattro persone di nazionalità francese, due delle quali feriti gravi. I media non riferiscono – dopo averne segnalato l’esistenza – sul quinto passeggero. Non è nota la destinazione del volo, se era un giro turistico in quota e rientro e/o atterraggio su una pista oltr’Alpe. 2 Agosto 2017

Impatto volatili in decollo, stop take-off e fuoripista

Un incidente inevitabile e quasi “standard” in birdstrike-zone. E’ accaduto nella pista dell’isola di San Tomè sabato 29 Luglio. Un Antonov 74TK-100, velivolo cargo, con due piloti a bordo, aeromobile con una attività di servizio di 24 anni era nella fase di accelerazione in pista, intorno alle ore 09.10 locali, con buona visibilità e condizioni meteo, quando il propulsore di destra ha subito una ingestione di uccelli.

Il blocco immediato della spinta ha motivato l’immediata procedura di arresto del decollo. Causa l’elevata velocità raggiunta e una pista di volo relativamente ridotta (2190 metri) il bimotore è finito lungo, oltre la fine pista. L’aeromobile ha registrato danni sostanziali, non riparabili e i due membri dell’equipaggio hanno, comunque, evacuato indenni. La pista non era attrezzata con spazi di RESA (Runway End Safety Area) adeguati e tantomeno di spazi EMAS - Engineered Materials Arresting System - all'estremità della testate di pista. 31 Luglio 2017

Parapendio e cavi Enel, ogni tanto si intrecciano

E’ sempre tempo di vele e voli, non solo di campionati italiani dell'Italian Open 2017. La zona dei decolli è nella zona di Gemona del Friuli. Nel periodo dal 16 al 22 di Luglio 2017 è diventata sede di addestramenti e voli prova mentre la competizione, le gare e le manifestazione partono/partiranno dal Monte Cuarnan.

I partecipanti sono numerosi. Ben 170 pre-iscrizioni dei quali almeno 70 italiani.

Nelle stesse giornate ecco, tuttavia, un cittadino australiano di 50 anni di origine turca, un parapendista impegnato nelle gare di coppa nel volo tra Gemona e Cercivento, sarebbe finito ”fuorizona” a Paluzza e soccorso dal Cnsas di di Forni Avoltri. La sua vela in comune di Paluzza, in località "Picigjel" a quota 850 metri e il “volante” appeso ad una betulla, incolume, a circa cinque metri d'altezza dal terreno.

Fuori da questa zona di lanci un altro parapendio è invece precipita sui cavi della corrente , nel pomeriggio di domenica 16 Luglio, intorno alle cinque, a via Caose a Borso del Grappa. Illeso il pilota del mezzo.

Estesamente frantumati i cavi della corrente elettrica, tranciandone tre, determinando un black-out. I soccorsi hanno fatto staccare l’alimentazione Enel per liberare il pilota.

La sua vela, prima di incastrarsi tra i cavi in fase di atterraggio, ne ha tranciati di netto tre, generando il black out della linea dell’illuminazione

Lo scorso mese di Giugno, il 22, un parapendio sui cavi della tensione elettrica: salvato 22 giugno 2017 a Pugnano di San Giuliano Terme – Pisa. La squadra dei vigili del fuoco e il nucleo speleo-alpinistico-fluviale, dopo la disattivazione Enel della linea elettrica ha permesso di soccorrere il “volante” , residente a Calci.

A Gennaio 2017 era stato registrato un caso precedente. In quella occasione il parapendio incastrato tra i cavi elettrici aveva causato ustioni il pilota. Era la zona di S. Floriano, a Marostica in via Prai. Un parapendista lanciatosi dalla zona di Rubbio e nell’operazione di atterraggio su un terreno distante 500 metri è rimasto agganciato ai fili a bassa tensione, ad una altezza di circa sei metri dal suolo. Era stata innescata l’interruzione dell’energia elettrica nella zona e sono l’intervento dei tecnici dell’Enel ha ripristinato l’erogazione dell’energia. 20 Luglio 2017

Belpaese, sabato 15 Luglio, precipitano tre velivoli di A.G.

Un ultraleggero, un velivolo per lanci e un aliante. L’aliante era decollato in mattinata dall’aeroporto transalpino di Serre La Batie ed è precipitato tra i monti di Italia e Francia sopra la Val De Prés, il pilota è la sola vittima. Partito dall’aeroporto francese di Serre La Batie in mattinata è precipitato sul versante di Névache. L’elicottero di soccorso lo ha identificato il rottame e il pilota ancora allacciato, erano le 15.30 del pomeriggio.

Il secondo incidente rimanda al decollo di aereo impiegato per il lancio di paracadutisti sportivi . Con cinque persone a bordo, pilota incluso, è precipitato dopo la corsa di decollo, nella fase di in-volo dall'aviosuperficie Porta della Maremma di Cecina. Una immediata perdita di quota (stallo?) e, probabilmente, nel tentativo del pilota di evitare ostacoli, edificazioni e altro il velivolo ha completato la sua dinamica in un terreno circostante. I quattro “paracadutisti” sono stati sbalzati fuori dall’abitacolo mentre il pilota è rimasto incastrato nella carlinga. Avrebbe riportato un forte trauma cranico ed è stato ricoverato con l'elicottero Pegaso all'ospedale Cisanello di Pisa.

Il terzo incidente ha invece causato due vittime, entrambi gli occupanti dell’ultraleggero.

Era partito da Verona nella stessa mattinata di sabato 15 Luglio ed si è schiantato in Sardegna nella Gallura.

La tragedia sarebbe sta probabilmente causato da una avaria al propulsore – quali le ragioni? - intorno alle 12.00 in località Li Balzaghi, tra Trinità d'Agultu e Vignola. L’aeroporto di arrivo era l'aviosuperficie di Costa Paradiso. Un secondo ultraleggero che volava “in coppia” avrebbe assistito impotente alle ultime manovre – tra le quali la discesa-precipitato in vite? - prima dello schianto. 17 Luglio 2017

San Francisco: A 320 Air Canada in atterraggio sulla via di rullaggio, FAA avvia un'inchiesta

E’ successo venerdì 7 Luglio, quattro velivoli erano allineati per decollare dall’aeroporto San Francisco International. L’inchiesta sull’aeromobile Airbus 320 Air Canada 759 proveniente da Toronto (Canada) autorizzato all’atterraggio sulla pista 28R, quando in corto finale in condizioni meteo di oltre nove km di visibilità, un pilota dei quattro velivoli in attesa di decollare dalla stessa pista, erano con passeggeri a bordo sulla parallela via di rullaggio, ha comunicato alla torre di controllo che l’Air Canada sembrava intenzionato ad atterrare sullo stesso raccordo.

A quel punto la “torre” obbligata l’Airbus 320 alla riattaccata che veniva eseguita sorvolando i sono quattro aerei di linea con un migliaio di passeggeri e migliaia di kg di carburante. Era un Boeing-787/9 Dreamliner della United Airlines con destinazione Singapore, un altro con meta l’Australia, un A-340/300 della Philippine Airlines per Manila (Filippine) e, infine un Boeing-737/900 United USA.

Altre due inchieste, rispettivamente della Transportation Safety Board del Canada e del National Trasportation Safety Board USA, dovranno capire quanto accaduto e quali le possibili cause.

L’orario di quello che negli Usa hanno descritto “Close to the greatest aviation disaster in history” era 08.50 del mattino - ore locali – e il volo Air Canada 759 aveva 135 passeggeri a bordo.

La taxiway e/o di di rullaggio è laterale di circa 150 metri alla pista 28 destra e l’incomprensione e/o allineamento errato è difficilmente riconducibile ad una sorta di human factors.

Per la U.S. Federal Aviation Administration il pilota, anche se l’equipaggio è di due piloti, “inadvertently” lined up for a taxiway that runs parallel to the runway instead — where there were four aircraft waiting to take off,

è, problematico, inquadrare l’analisi al solo “pilotaggio” del velivolo.

L’ Airbus A320, dopo la riattaccata, è quindi atterrato: “landed without incident” al secondo avvicinamento con atterraggio regolare. 13 Luglio 2017

Mississippi, precipita ancora un KC 130, disastro con velivolo simile a Pisa, nel 2009!

A Pisa le vittime furono cinque, 16 invece i marines negli USA. L’incidente capitato al volo militare è avvenuto intorno alle 16.00 (ora locale) in Mississippi - USA, di lunedì 10 Luglio. Come spesso accade le prime notizie sono scarne. Un testimone avrebbe riferito di una esplosione in volo, un boato (un motore in fiamme?), un aeromobile senza controllo in discesa e conseguente schianto. La localizzazione dell’impatto al suolo è a circa 160 km a nord della città di Jackson e l’aeromobile da trasporto della Marine Air Corps si sarebbe disintegrato nell’impatto in terreni coltivati a soia. I rottami del velivolo sarebbero sparsi in un raggio di 5 miglia.

Era decollato da Memphis (USA). La versione KC-130 della serie C-130 Hercules della Lockheed, con quattro propulsori turboelica è solitamente impiegato per il trasporto di carburante, rifornimento in volo e il lancio di paracadutisti e aviolancio in genere. Un velivolo similare dell’Aeronautica Militare Italiana era precipitato, finendo fuoripista nella fase di decollo, dalla pista dell’aeroporto di Pisa.

Era un volo di addestramento della 46° Aerobrigata e il C-130 si era schiantato sulla laterale via ferroviaria in località Le Rene, vicino a Coltano. Caduto sulla linea ferroviaria Pisa-Collesalvetti-Cecina i rottami erano sparsi in circa 150 metri. Non siamo a conoscenza di un Report conclusivo sulla tragedia del 23 novembre 2009. 12 Luglio 2017

 

Domenica 9 Luglio, cade deltaplano nel Casertano

La vittima aveva 43 anni. Era un deltaplano a motore e/o altro? E’ catalogabile come ultraleggero? Il pilota è la sola vittima dell’incidente occorso intorno alle ore 10.00 nel territorio di Caiazzo nell’Alto Casertano. L’impatto è avvenuto in aperta campagna dove era in volo dopo la partenza dal Club Rains nella Piana di Monte Verna, almeno questo è quanto riportano alcuni media locali. Come spesso accade la dinamica dell’incidente non è nota, e, probabilmente, di difficile accertamento. Lo schianto con il terreno – avrebbero rivelato alcuni testimonianze – sarebbe avvenuto all’improvviso quando la quota di volo non era, comunque, elevata. 11 Luglio 2017

Sardegna, ultraleggero si inabissa in mare

 

Due le vittime del biposto. L’incidente sarebbe avvenuto nella mattinata di mercoledì 5 Luglio e sarebbe stato osservato mentre il velivolo entrava nell’acqua del mare prospiciente la spiaggia di Portoscuso, sulla costa sud occidentale della Sardegna. La coppia a bordo, un uomo e una donna erano decollati dal campo volo di Ussana tra le 8 e le 8.30 e dopo circa mezzora, a seguito dell’avvistamento sono stati allertati i soccorsi per l’emergenza e l’allarme. In seguito la Guardia costiera di Cagliari avrebbe individuato la posizione dell’ultraleggero ad una distanza di qualche centinaio di metri dalla spiaggia di di Punta S'Aliga. Non è stata avanzata nessuna ipotesi sulle cause, sull’origine dell’incidente. Le condizioni meteo non sarebbero state determinanti. 6 Luglio 2017

Piemonte, precipita Cessna, occupanti salvi

Ancora un incidente di Aviazione Generale: stavolta non nel week-end. Dopo numerose ore dall’accaduto e dal soccorso sono ancora poche le notizie sull’aereo da turismo precipitato, nella mattinata di lunedì 26 Giugno, nella zona del Mont Mars, tra la Valle d’Aosta e il Piemonte. Il velivolo dovrebbe essere un Cessna e i due occupanti della carcassa sarebbero stati liberati solo all’arrivo dell’elicottero dei soccorsi. Il pilota e il passeggero estratti, dopo essere stati ricoverati all’ospedale di Biella e visitati, con lievi ferite, sarebbero stati lasciati liberi di rientrare alle rispettive abitazioni.

Quali le cause dell’impatto e/o atterraggio “forzato” e/o di emergenza in prossimità di una area boschiva nel comune di Sordevolo (Biella)? Il velivolo partito dalla pista di Valbrembo (Bergamo) era diretto all'aeroporto Gex di Saint-Christophe.

L'intervento dei soccorritori – da chi chiamati? – ha consentito l’estrazione dei due occupanti dopo che sulla zona il maltempo e la bassa visibilità si sarebbero risolti. Al momento non si hanno altre notizie e anche ANSV non ha emanato un comunicato specifico sull’incidente. 27 Giugno 2017

Elicottero decollato da Rivolto (UD) precipita fuoricampo ed esplode

Nell’aerobase friulana è tempo di esercitazioni interforze. Tutti salvi anche se dopo un grosso spavento e un atterraggio di emergenza fuoricampo per un principio di incendio al propulsore.

L’elicottero militare coinvolto è dell’Esercito polacco e nel corso d operazioni addestrative – dopo il decollo dall’aerobase di Rivolto in provincia di Udine – è atterrato in un prato nel primo pomeriggio in una zona veneta, tra Camposampiero e Massanzago nel padovano. Gli occupanti del mezzo, 5 militari polacchi e un francese, sono rapidamente sbarcati in emergenza dopo un atterraggio forzato – in un terreno coltivato - risultato assai pesante. La località del violento atterraggio sarebbe via Arzaroni, nei pressi di alcune edificazioni. Dopo lo schianto sul terreno l’elicottero modello W3 Sokol di fabbricazione polacca, avrebbe preso fuoco e sarebbe anche esploso e solo l’intervento dei pompieri avrebbe consentito lo spegnimento.

L’elicottero militare in esercitazione volava in formazione con altri mezzi e la prima segnalazione dell’incendio ad una turbina sarebbe stata comunicata da parte degli altri piloti in volo. 23 Giugno 2017

Cade Canadair antincendio, a Pedrogao – Portogallo

Il velivolo non sarebbe, comunque, italiano. E’ Estate e gli incendi si manifestano in ogni dove. In Italia e anche in Portogallo e altrove. Se nel pomeriggio di martedì 20 giugno un incendio di vaste proporzioni è divampato in una vasta zona boschiva – intorno alle 14.30 – in località Fontecorniale, nel comune di Colli al Metauro (ex Serrungarina) e l’intervento antiincendio dei responsabili di Fano, Pesaro, Urbino, anche con i Canadair ha circoscritto e quasi estinto le fiamme con successo. Non altrettanto è avvenuto in Portogallo , dove a seguito del massivo incendio dei giorni scorsi sono intervenuti anche Canadair italiani, uno di questi aeromobili, anche questo un Canadair impegnato nella zona di Pedrogao è precipitato. L’aeromobile interessato apparterebbe alla flotta di supporto spagnolo, anche se altre notizie sostengono che il velivolo sia portoghese.

L’impegno antincendio di quello che sembrerebbe uno dei maggiori incendio mai avvenuti in Portogallo è stato sostenuto da numerosi Paesi Europei non sarebbe ancora completamente sotto controllo, soprattutto quello divampato nella zona di Gois, a circa 20 km da Petroga. In azione sarebbero oltre 1.200 pompieri e nove mezzi aerei in loco. Nel Portogallo centrale. Altre 800 persone con altri quattro Canadair si sono aggiunti e la situazione, tuttavia, non sarebbe ancora risolta.

Nella giornata del 19 giugno 2017 i due Canadair CL 145 italiani sono atterrati a Valencia, in Spagna, altri due Canadair CL 415 del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Can 13 e Can 28 decollati da Ciampino si sono recati direttamente in Portogallo, a Montereal, per interventi nelle regioni di Braganca, Lisboa, Setubal, e Santarem. 21 Giugno 2017

Sabato 10 Giugno, è anche caduto un elicottero-ultraleggero

L’incidente è avvenuto sabato scorso nel Veneziano. La località dello schianto al suolo dell’elicottero ultraleggero si è verificato a Santa Maria di Sala, nella mattinata, nei pressi del campo di volo e la dinamica incidentale, come spesso accade, non è solo in ricostruzione ma si presenta alquanto complicata.

Quale la causa e/o le concause che hanno determinato la distruzione del velivolo dal cui abitacolo è stato estratto il pilota di 59anni e in gravi condizioni. Elitrasportato al vicino ospedale di Mestre, ancora cosciente, anche se con diversi traumi. L’impatto al suolo è avvenuto in prossimità di villa Farsetti, dove da una aviosuperficie di 400 metri di lunghezza dove gli amanti del volo svolgono la loro attività. Una scuola di volo VDS Volo Motore, corsi per deltaplano a motore, ultraleggeri ed elicotteri. L’elicottero ultraleggero, probabilmente, auto-costruito, precipitato, sarebbe stato impegnato nella fase di atterraggio. Inizialmente l’evento sarebbe stato identificato come un atterraggio “pesante”. 14 Giugno 2017

Week-end di incidenti, precipitano due alianti con due vittime

Entrambi nella Regione Piemonte. Il primo è occorso nel pomeriggio di sabato 10 Giugno e ha coinvolto l’aliante Glasflügel H.303 Mosquito -marche I-VIUS. Il velivolo si sarebbe schiantato su una parete rocciosa in alta Valsesia, a Riva Valdobbia, nel Vercellese. Stava sorvolando la Punta delle Pile a monte dell’Alpe Rissuolo, quando, avrebbero riportato testimoni, avrebbe iniziato a perdere quota: come se fosse fuori controllo. La carcassa e i resti dell’aliante sarebbero stati – in seguito – recuperati ad una altezza di 2200 metri, anche se l’impatto sarebbe avvenuto ad una quota più elevata. La 43enne vittima, unico occupante, sarebbe stata balzata fuori, lontano, aveva circa venti anni di esperienza specifica. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto un'inchiesta di sicurezza.

Il secondo incidente è invece di domenica 11 Giugno intorno alle 14:35 a Novi Ligure, in provincia di Alessandria. Ha riguardato un aliante storico degli anni ’50 in volo per partecipare ad un raduno di velivoli d’epoca. Da poco decollato dalla pista dell'aeroporto "E. Mossi", trainato in quota quando il pilota tedesco di 78 anni avrebbe assistito al distacco di una delle due ali del Jacobs DFS 108-70 Olympia-Meise con marche D-1420. Senza controllo l’aliante sarebbe precipitato, con altri pezzi che si staccavano, schiantandosi sul binario di una rete ferroviaria, tra alcune case. Unica vittima il pilota, nessuna conseguenza per gli abitanti dei caseggiati sfiorati e/o colpiti. Anche in questa circostanza l’ANSV ha aperto l’inchiesta di competenza. 13 Giugno 2017

 

Monte Cjampon, parapendio precipita, una vittima

Quanti altri lanci aveva già fatto? Quali corsi ed esperienza aveva maturato? E’ stato recuperato nella giornata di sabato 10 Giugno sul monte Cjampon in Friuli Venezia Giulia ad una altezza di circa 1500 metri.

Il cinquantatrenne parapendista è stato localizzato nel corso delle ricerche, avviate dopo che un suo amico aveva segnalato il suo ritardo all’atterraggio, grazie al GPS di cui era equipaggiato.

Il Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Tolmezzo era intervenuta in serata, intorno alle 20.00, in una giornata splendida, soleggiaata e con gran visibilità e senza venti significativi. Non ci sarebbe stato alcun testimone dell’evento e la ricostruzione della dinamica incidentale risulterà difficile e complicata.

Anche gli uomini del Cnsas di Gemona (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico FVG) e il 118 sono inizialmente mobilitati nelle ricerche, subito risolte con il segnale costante e continua emanato dal GPS. Il lancio del parapendio sarebbe avvenuto dal prospiciente monte Cuarnan. 12 Giugno 2017

Aeromobile scompare in mare, nella fase di salita, con 122 persone a bordo

L’incidente a circa 700 km dal “buco nero” del Boeing 777-200ER della Malaysia Airlines con 239 vittime. Il quadrimotore Shaanxi Y-8-200F, immatricolato 5820, velivolo militare delle forze aeree del Myanmar, avrebbe impattato il mare durante la tratta tra Myeik e Yangon (Rangoon) in Birmania. L’ultimo contatto radio sarebbe avvenuto a circa 20 miglia ad ovest di Dawei, alle ore 13.35 locali, circa 30 minuti dal decollo ad una quota di circa 180 FL (18 milapiedi) mentre volava lungo la costa nel contempo scompariva dai radar di controllo dell’ATC. Le condizioni meteo erano nuvolose e con pioggia, ma non severe e/o critiche. Il velivolo aveva fatto il primo volo nel 2016, Y-8 di produzione cinese e derivato dal Antonov A12 e aveva cumulato solo 809 ore di volo in totale.

Almeno 35 corpi sarebbero stati recuperati dai soccorsi da una nave della Marina della Birmania e da alcuni pescatori a largo delle acque di Myanmar, Mar delle Andamane a ovest della città di Laung Lone. Il quadrimotore a turboelica aveva a bordo 122 persone, tra di questi 5 militari, 58 familiari adulti, 15 bambini e 14 membri dell’equipaggio. 9 Giugno 2017

Boeing 737-800 fuoripista per un decollo abortito

Nessuna conseguenza per aeromobile e passeggeri: perché è aeroporto safe! E’ accaduto in USA, al San Antonio International Airport. Il volo 2214 della American Airlines nella fase di decelerazione successiva ad un abort-take-off, ovvero uno stop take-off, è finito con un fuoripista finale.

La destinazione era Dallas - Fort Worth, in Texas-USA, non il fuoripista, lungo e lateralmente lo scorso sabato 3 Giugno 2017. L’incidente è avvenuto intorno alle 09.32 a.m. locali sulla pista 13 Destra e non si è registrato alcun danno e/o inconveniente tra i sei membri di equipaggio e 38 passeggeri imbarcati quando le ruote del carrello anteriore e principale si sono arrestate nel soffice terreno erboso: lateralmente alla stessa pista. L’arresto nella turbinosa dinamica di decelerazione del velivolo è avvenuto a circa 300 metri di distanza dal manto asfaltato. Anche i danni ai carrelli sono risultati minori. I passeggeri hanno abbandonato il velivolo con l’ausilio delle scalette. La pista è rimasta chiusa per diverse ore prima del ripristino della sua piena operatività.

Ma perché quindi segnalare questo incidente-inconveniente minore?

La ragione è assai semplice e rimanda alle dimensioni di una infrastruttura aeroportuale, all’ampiezza dello stesso sedime, alle conformità delle piste, la loro lunghezza e alle distanze oltre le testate e laterali.

Un sistema piste, raccordi, RESA, Strip Area, CGA, EMAS non sempre disponibile-registrabile su tantissimi scali aerei, anche in Europa. Anche qualora tali aeroporti dispongano della “Certificazione” ufficiale che è tutto in regola.

Qual è la situazione del Belpaese? Una simile dinamica di fuoripista quali ripercussioni avrebbe determinato nelle piste senza rullaggi o con raccordi di rullaggio troppo ravvicinati e/o piazzali di sosta-parcheggio aeromobili a ridosso delle stesse e/o in prossimità di terminal passeggeri e/o serbatoi di carburante avio e/o torri di controllo? 6 Giugno 2017

Paracadute non si apre: una vittima

Quale “organismo aeronautico” indagherà? Ma, probabilmente, sarà un esclusivo dato della cronaca giornalistica e dei media del 4 Giugno 2017 anche quanto riguarda un “contesto aeronautico e di volo”.

Chi indagherà allora su quanto è avvenuto a San Marco, sul tragico incidente nella zona dell'aviosuperficie di San Tommaso alle Paludi a Fermo nelle Marche? La vittima è un appassionato di 55 anni precipitato al suolo dopo che il velivolo della manovra per il raggiungimento della quota ottimale per il lancio era decollato dalla stessa aviosuperficie: lo schianto verticale si è verificato in prossimità, nell'area del nuovo depuratore di San Marco alle Paludi..

La dinamica dell’incidente e l’analisi degli eventi e delle operazioni che hanno preceduto l’imbarco ed il volo saranno sicuramente sottoposti a un “report specifico”. Chi cura questa tipologia di statistiche incidentali? Oltre alla Magistratura ordinaria, quale “ente” preposto dovrà intervenire? 5 Giugno 2017

Parapendio: ancora un incidente e l’ennesimo soccorso

Stavolta e accaduto ad Opedaletti in Liguria. Lo scenario è quello di un evento che potrebbe essere classificato come “incidente”, ma quali sono invece i cosiddetti inconvenienti gravi e semplici inconvenienti e quale autorità e/o soggetto è deputato a registrarli, innanzi tutto, ed a completare un database specifico? E chi deve intervenire per evitarne la ripetizione? A varare misure precauzionali e un addestramento specifico?

Nella circostanza un parapendio in difficoltà, stava precipitando e la vela del parapendio vibrava senza controllo quando alcuni osservatori hanno segnalato al 118. Da Cuneo nella giornata di domenica 28 Maggio, poco prima di mezzogiorno è decollato un elicottero dei soccorsi. Il pilota del deltaplano, un cinquantaduenne, di Arma di Taggia (Imperia), volava sulla dorsale del Montemoro, dietro la zona di Ospedaletti, fra Sanremo e Bordighera. L’elicottero ha potuto recuperare il ferito e trasferirlo, dopo il trasbordo, in un mezzo terrestre nell’ospedale di "Santa Corona" di Pietra Ligure. Sono stati rilevati traumi ad una spalla ed alle gambe.

Parapendio: consigli utili in caso di incidente

Dal web specifico ecco, comunque, alcuni consigli utili per il parapendio in caso di intervento dell’elisoccorso:

1. interrompere i decolli;

2. in volo allontanarsi di almeno 2km dal luogo dell’evento e lasciare spazio di manovra all’elicottero;

3. avvertire dell’emergenza gli altri piloti via radio o “facendo le orecchie alla vela”;

4. evitare di volare dove è passato l’elicottero, la turbolenza di scia permane per alcuni minuti;

5. in presenza dell’elicottero nella zona di atterraggio, cercare un’alternativa e atterrare il più lontano possibile. 31 Maggio 2017

Domenica 28 Maggio, precipita, ancora, ultraleggero

E’ accaduto in località Tezze sul Brenta. Al solito sulle cause dello schianto con il suolo e successivo rapido incendio del velivolo qualcuno dovrà indagare e riferire. Succederà, ne sapremo qualcosa? Al momento le notizie riguardano il decesso del “pilota” di 67 anni, l’ora delle evento incidentale, 11 di domenica 28 Maggio e la località: una zona presso il fiume Brenta, in provincia di Vicenza.

L’intervento dei soccorsi e dei Vigli del Fuoco non ha potuto che constatare una circostanza tragica e irrimediabile e spegnere le fiamme innescate. L’informativa di un volo da una pista-aviosuperficie limitrofa e il sorvolo della propria abitazione non aggiunge, purtroppo, nulla di significativo.

Piuttosto ripropone uno scenario classico e statisticamente ripetitivo. L’origine, le cause potrebbero ricondurre ad un human factor, un malore e/o un qualche malfunzionamento avaria tecnica con una ipotesi di atterraggio di emergenza in una zona praticabile non è che un tentativo di ricercare una qualche ricostruzione della dinamica finale del volo. 29 Maggio 2017

Parapendio si schianta sulle rocce, quali le cause?

E’ accaduto domenica 21 maggio 2017. Un milanese (Peschiera Borromeo) di 57 anni è la vittima di un volo che gli era abituale. Il parapendio senza controllo per una qualche anomalia tecnica e/o qualche riscontro di human factor è all’origine della dinamica di questo incidente. Lo scenario dello schianto è quello del monte Linzone, nel territorio tra Palazzago e Almenno San Bartolomeo.

L’evento incidentale è avvenuto all’ora di pranzo, erano circa le 13.15 e la dinamica del volo sulle montagne della bergamasca era lineare e usuale quando improvvisamente il parapendio ha iniziato una discesa rapida e senza controllo. Fino allo schianto finale su un costone roccioso. L’intervento dei soccorsi ha potuto solo constatare le gravissime lesioni riportate dalla vittima.

Era iscritto all’Aero club Monte Cornizzolo - Suello (Lecco) - scuola dell’associazione sportiva dilettantistica fondata nel 1990 da Enrico Frigerio e Valeria Restelli con il nome di “Parapendio club Lecco”. 24 Maggio 2017

Precipita elicottero in Pusteria: una vittima, il pilota

Mercoledì 10 Maggio 2017 intorno alle 14.00 locali l’elicottero Enstrom 480B, immatricolato N480W, si è schiantato in Alto Adige, nei pressi di Fundres (Bolzano), in val Pusteria. Il pilota, di anni 75, unico occupante del mezzo, è anche la sola vittima ANSV ha aperto l’inchiesta di sicurezza. Le notizie sulle ipotetiche dinamiche sono scarne. Era decollato da Bolzano con destinazione “Austria” da dove sarebbe arrivato nella mattinata. Il volo sarebbe concluso ad una altezza di circa 1.500 metri su una parete dei Monti di Fundres, nella frazione di Dun, non distante dal Brennero. Condizioni meteo, stato e condizioni dell’elicottero, elementi di human factor relative al pilota saranno, probabilmente, evidenziate dall’inchiesta. 12 maggio 2017

Cargo in atterraggio tocca una ala sull’asfalto, fuoripista lateralmente

Ancora un incidente in prossimità della pista. Uno scenario tra il Piano di Rischio per incidente aereo e rischio terzi-risk assessment. L’aeromobile Shorts 330 cargo UPS volo 2Q-1260 ha finito la sua corsa tra gli alberi, lateralmente, sulla sinistra della pista 05 di Charleston-Yeager, aeroporto del West Virginia negli USA. Il bimotore turboelica immatricolato N334AC, era decollato da una delle piste di Louisville International Airport nel Kentucky alla 05.41 locali del mattino del 5 maggio 2017. Dopo aver toccato con il carrello principale in pista, dove sono state riscontrate anche tracce dell’impatto dell’ala sinistra, ha, perciò, concluso la traiettoria dell’atterraggio tra gli alberi, quasi incolumi i due piloti dell’equipaggio alle ore 06.53 locali. L’aeromobile cargo ha invece riportato danni sostanziali, sarebbe quasi completamente distrutto. Le condizioni meteo erano buone e il vento quasi nullo. 6 Maggio 2017

Paura in volo, ultraleggero in emergenza, non decolla!

Avaria motore e/o errore umano? Al solito le notizie sono risicate e formulare una qualche dinamica e scenario ipotetico diventa surreale. Aspettare una indagine e una inchiesta diventa una attesa senza troppe speranze? Chi dovrebbe indagare su un ultraleggero con occupanti austriaci e un incidente avvenuto nella Regione Friuli Venezia Giulia?

Forse ANSV, come sostenuto dai media locali, aprirà una inchiesta anche il velivolo è un ultraleggero?

L’evento incidentale è avvenuto intorno alle 16.00 locali di domenica 30 Aprile all’aviosuperficie di San Mauro di Premariacco in provincia di Udine. Nella fase del decollo mentre si apprestava ad alzarsi dal terreno, il velivolo sarebbe diventato non-controllabile – per una perdita di potenza e/o per una qualche deficit del “pilota” – e dopo aver evitato un pilone di corrente elettrica si sarebbe piantato con il muso sul terreno.

Si era alzato da terra o era rimasto in una fase prossima allo stallo senza adeguata portanza ma con una velocità significativa per finire fuoripista? L’emergenza ha bloccato l’ultraleggero senza conseguenze per i due occupanti del velivolo ma con danni sostanziali al muso e al carrello. 3 Maggio 2017

Boeing 737 e Airbus 320, due fuoripista in atterraggio – overrun – nell’arco di poche ore

Il 29 Aprile: sulle piste di Keflavik (Iceland) e Abha (Saudi Arabia). Le criticità associate agli incidenti aerei nei pressi delle piste di volo degli aeroporti civili, commerciali e militari è ben nota, al punto che, anche in Italia, sono state predisposte le normative identificate come Piano di Rischio per incidente aereo e il Rischio Terzi (risk assessment) nell’immediata prossimità del sedime dello scalo oltre che sulla stessa pista di volo.

Sono, tuttavia, regolamentazioni, adottate sulle edificazioni pre-esistenti per il Piano di Rischio e solo con numero movimenti aerei superiore a 50mila/voli anno (salvo sedimi di scalo particolarmente critici) e perciò in deroga. Per evidenziare tali “criticità” segnaliamo i due overrun, fuoripista occorsi a due velivoli di medio-corto raggio, ovvero due degli aeromobili più “popolari” e operativi: in ogni Continente.

Il primo dei due incidenti ha riguardato il Boeing 737-800 della Primera Nordic alle ore 17.21 locali di sabato 29 Aprile. Il volo 6F-108 immatricolato YL-PSH proveniente da Alicante (Spagna) con destinazione Keflavik (Iceland) con 137 persone a-bordo è atterrato sulla pista 19 – innevata in parte - ed è finito lungo, fuoripista, arrestando la corsa circa 150 metri dopo/oltre il fine delle stessa pista. Passeggeri ed equipaggio non ha riportato danni e/o ferite e l’aeromobile è rimasto pressochè integro. La circostanze è dovuta allo spazio libero da edificazioni e altro oltre la stessa fine pista.

Il secondo incidente ha riguardato un Airbus 320-200 della aerolinea Nesma all’aeroporto di Abha in Arabia Saudita ancora nella fase di atterraggio. L’Airbus immatricolato SU-NMC operativo sul volo NE-154 decollato dal Cairo (Egitto) a Abha (Saudi Arabia), atterrato sulla pista 31 (di 3350 metri di lunghezza) durante un intenso acquazzone alle ore 20.28 locali ha superato nella corsa di decelerazione la pavimentazione asfaltata fermandosi, anche in questo caso, 150 metri dopo. Anche in questa circostanza nessuna conseguenza per le persone a bordo e danni minori per il velivolo – grazie all’assenza di ostacoli al suolo oltre il fine pista - che è stato – in seguito - trainato in zona asfaltata. 2 Maggio 2017

Fase di volo: in crociera, precipita Antonov 26

Ignote le cause dell’incidente, delle condizioni meteo e della conduzione del volo. L’impatto con il terreno è avvenuto sabato 29 Aprile 2017 nella provincia di Artemisa, la localizzazione precisa sarebbe a circa 80 chilometri da L’Avana, nell’isola di Cuba. Le vittime sono otto, l’equipaggio militare a bordo dell’Antonov 26 che volava per l’aerolinea cubana AeroGaviota di proprietà delle forze armate dell’isola Caraibica.

Decollato da una pista dello scalo di Playa Baracoa – nei pressi dell’Avana intorno alle 06.40 locali del mattino – lo schianto si sarebbe verificato su un versante di una collina in prossimità della città di Candelaria. Il bimotore di fabbricazione russa era solitamente utilizzato per collegamenti -rotte interne. Nella circostanza il volo non operata come traffico commerciale

Non si hanno notizie riguardanti la tipologia del volo: se era a vista e/o era stato presentato un piano di volo strumentale. Sono, al momento, ignote anche le condizioni meteo nella zona dell’impatto e nell’area più vasta della Provincia di Artemisa. 1 Maggio 2017

Aeroporti, incidenti e centri commerciali e schianto e altri rischi

Stavolta è accaduto in Portogallo, a Pasquetta. Lo schianto è avvenuto alle ore 12.13 locali del 17 Aprile quando un bimotore PA-31T Cheyenne è precipitato in località Tires in Portogallo quando un velivolo immatricolato (svizzero) HB-LTI, con destinazione Marsiglia, dopo il decollo dalla pista dell'aeroporto di Cascais (Portogallo).

La singolarità dell’incidente – nonostante la prevalenza degli incidenti aerei si registra in prossimità delle piste di volo sia nelle fasi di decollo e atterraggio – è che l’impatto con il terreno è avvenuto in prossimità di un Centro Commerciale: della Lidl.

Una prospettiva di rischio che la pianificazione aeroportuale e la regolamentazione degli insediamenti e delle residenze e dell’edilizia in genere per il territorio in prossimità delle piste di volo ha da tempo risolto con la definizione delle aree/spazi di rischio (in Italia A, B, C e D) del Piano di Rischio.

In aggiunta anche l’adozione del rischio Terzi e/o Risk assessment avrebbe dovuto – o dovrebbe – risolvere il reale rischio per i residenti e gli abitanti e/o i passanti dalle parti di un aeroporto.

L’incidente di Tires-Cascais ha registrato quattro vittime tra gli occupanti del velivolo e uno a terra (è stato colpito un camion di passaggio) e provocato un incendio: rimasto circoscritto.

L’aeromobile sarebbe schiantato a circa 2 km dall’involo. Un caso similare era avvenuto lo scorso 18 Marzo a Montreal (Canada) dove due ultraleggeri sono precipitati – dopo una collisione – all’ingresso di un centro commerciale con una sola vittima.

La materia degli incidenti aerei in prossimità delle piste di volo è una emergenza reale e riguarda moltissimi scali aerei. Quanti sono, infatti, i centri commerciali, i distributori di carburante per auto, i depositi di carburante avio, le aziende e poli chimici, gli ospedali, gli stadi calcistici (realizzati e pianificati), gli ospedali, le università e tanto altro? Parliamo delle edificazioni storiche e perciò “dispensate-in deroga” dalle regolamentazioni-post, ma soprattutto di quelle pianificate e/o in corso di autorizzazione. 19 Aprile 2017

Flotta ultraleggeri, in Lombardia l'ennesimo incidente

Quanti eventi ogni anno? Chi registra il dato casistico e statistico? Stavolta l'incidente che ha causato due vittime, entrambi gli occupanti del velivolo è avvenuto intorno alle 15.00 venerdì 14 Aprile 2017. Con l'impatto con il terreno e un edificio del Tecnam P92 della cascina Molino Rizzi via Barbuzzera nel Cremonese. Il sollecito intervento dei soccorsi, con una ambulanza e una automedica è stato inutile per il giovane istruttore (27 anni) e l'allievo (17 anni). Le testimonianze sull'ipotetica causa/origine dell'incidente, sulla dinamica che ha condotto ad una sorta di perdita di controllo positivo dell'ultraleggero non sono univoche. Il frangente del disastro è stato, comunque, successivo alla fase di decollo e qualcuno ha sostenuto di aver visto un incendio a-bordo, nel cockpit, altri hanno constatato le fiamme manifestatisi dopo nell'impatto di una ala. La tragedia del volo si è verificata nel campo volo di Dovera, una infrastruttura, una aviosuperficie di volo ben nota agli appassionati del volo in Lombardia. Numerose persone sarebbero state presenti nel Campo di volo di Dovera - Aviosuperficie JFK, localizzata al km 24 della Paullese (CR). Il P92 biposto avrebbe concluso il volo nell’aia di una cascina con l’allevamento di maiali, a qualche centinaia di metri dal paese. Quale traiettoria ha percorso l'ultraleggero: rettilinea con la pista 16/34 lunga 400 metri e/o lateralmente in virata? 17 Aprile 2017

Aeroporto Montichiari, bimotore: cede un semi carrello e si blocca lo scalo

Ancora scarse le notizie sull'aeromobile. E' accaduto nella giornata di martedì 11 Aprile al l’aeroporto "Gabriele D’Annunzio" di Montichiari quando nella fase di atterraggio un aeromobile bimotore con immatricolazione OE-FAN (austriaco) dove nella tarda mattinata ha ceduto il semi-carrello laterale sinistro di un bimotore austriaco.

Il velivolo si è bloccato in pista e per la rimozione lo scalo è rimasto chiuso quattro ore.

Gli occupanti del velivolo, probabilmente un Cessna 441 Conquest, non avrebbero riportato ferite.

ANSV al momento non ha emanato alcun comunicato stampa relativo all'apertura della rituale inchiesta.

Il web dell'ANSV tuttavia riporta - nell'archivio on line - il report di una inchiesta riguardante un Cessna 500 Citation per un incidente occorso ad un aeromobile immatricolato OE-FAN, avvenuto a Punta Su Baccu Malu, Comune di Sinnai (Cagliari), il 24/02/2004.

La relazione ANSV di 96 pagine segnala come lo stesso executive bimotore sia stato prodotto nel 1976 e nel corso di un avvicinamento a-vista con la pista aveva impattato con la cima del Monte Baccu (18 miglia a EST dell'aeroporto di Cagliari) provocando sei vittime: tutte on-board. Il velivolo era completamente distrutto. 13 Aprile 2017

Ancora un Boeing 737-800 fuoripista in atterraggio

Scalo chiuso per la rimozione del velivolo. Il voloMH2718 Malaysia Airline proveniva da Kuala Lumpur e aveva per destinazione Sibu e dopo una attesa di circa 30 minuti per una situazione meteo di forti piovaschi, quando ha tentato l'atterraggio sulla pista 13 - lunga 2750 metri e 45 di larghezza - erano le 10.17 locali di sabato 8 Aprile.

Dopo la toccata con l'asfalto della pista il Boeing 737-800 con solo due anni e otto mesi di attività è schizzato lateralmente con il distacco del carrello anteriore e - parziale - del carrello principale. Il Boeing si è fermato perpendicolare alla direzione di pista a circa 1200 metri dall'inizio della pista 13. L'atterraggio è avvenuto sulla pista con procedura VORDME, l'altra testata (31) era invece equipaggiata con procedura ILS.

A bordo aveva sei membri di equipaggio e 61 passeggeri: nessuno di questi è rimasto ferito. Anche dopo l'evacuazione di emergenza avvenuta per mezzo degli scivoli sulle porte anteriori e alari. Sono stati registrati danni sostanziali al velivolo. Sono stati dirottati 48 voli prima della rimozione del velivolo e la riapertura dell'aeroporto è avvenuta nella nottata tra sabato e domenica. 10 Aprile 2017

Aviano, F 16 USAF in emergenza scarica serbatoi dopo il decollo

E' accaduto giovedì 6 Aprile 2017. Le notizie, come succede per le aerobasi USA in Italia, sono piuttosto scarne. I media riportano un resoconto limitato quanto, apparentemente, circostanziato. In torno alle 08.30 del mattino il pilota dopo aver registrato un malfunzionamento al turbofan General Electric F110-GE-129 (da 7.780 kg/s di spinta massima a secco, e 13.140 kg/s di spinta massima con postbruciatore) avrebbe sganciato entrambi i serbatoi supplementari. , Il rientro in emergenza (con propulsore funzionante e/o al minimo?) di stanza alla Base Usaf di Aviano ha eseguito l'atterraggio senza - sembra altre conseguenze per il velivolo all'aeroporto "Pagliano e Gori".

Non si hanno notizia se il caccia multiruolo F-16C Falcon, Block 50, standard CCIP, del costruttore

Lockheed Martin LMTAS - progetto General Dynamics stava operando un volo di addestramento locale e, pertanto, il peso al decollo era ridotto e se i serbatoi erano vuoti e/o se diversamente il velivolo era a pieno carico con una destinazione lontana.

L'ipotesi di un caccia che sgancia due serbatoi vuoti e/o pieni ha anche, comunque, ripercussioni dirette sulla zona dello schianto al suolo dei "due proiettili" staccati dalle sotto le ali. Sono finiti entro o fuori dal sedime dell'aerobase? Sono precipitati in una zona "deserta" - nella pianura dei Magredi - o hanno colpito qualche abitazione civile e/o militare circostante? In entrambi gli scenari quale danni ha causato? 8 Aprile 2017

Incidenti a deltaplani e parapendio: quattro casi in poco tempo

Sono gli ultimi giorni di Marzo. Il primo incidente elencato è occorso nei pressi di Piacenza giovedì 30 Marzo nei pressi di Piacenza. Era un deltaplano a motore decollato dall'aviosuperficie di Campo Madonna e, intorno alle 17.00 è precipitato a Grossolengo, nei pressi del fiume Trebbia. Il pilota è la solo vittima.

Alcuni giorni prima era invece un deltaplano a motore era precipitato in fase di decollo a Campogalliano in provincia di Modena: ferito il pilota.

Un parapendio è precipitato invece a 3500 metri di quota sul massiccio del Monte Bianco tra Pavillon e il Rifugio Torino. Non si hanno notizie dello stato di salute del pilota.

Ancora un parapendio è finito tra gli alberi giovedì 30 Marzo. Dopo essersi lanciato dal Monte Cuarnan a Gemona (Udine) ha perso quota finendo schiantato e intrappolato tra le alberature. I soccorsi lo hanno liberato. Il pilota avrebbe rifiutato di essere ospedalizzato. 1 Aprile 2017

Boeing 730-300 fuoripista in atterraggio: e si incendia

Tra il Piano di Rischio e il Rischio Terzi ancora incidenti in pista. Stavolta è toccato al vettore Peruvian Airlines, volo P9-112 da Lima-Jorge Chavez International allo scalo Jauja Francisco Carlé in Peru. L'incidente è avvenuto intorno alle ore 16.40 locali, nella giornata del 28 Marzo, al velivolo Boeing 730-300 immatricolato OB-2036-P dopo un atterraggio pesante sulla pista 13/31 della lunghezza di circa 2800 metri. Il velivolo si è fermato sulla destra fuoripista anche a seguito del cedimento parziale/totale del carrello principale. Ha continuato la corsa a terra con il carrello e quindi la fusoliera in fiamme arrestandosi mentre sopraggiungevano i soccorsi. La fusoliera è stata rapidamente evacuata e, salvo, alcuni feriti prontamente ospedalizzati, non si è registrata alcuna vittima tra i 141 a bordo. I passeggeri avrebbero dichiarato di aver percepito due pesanti bott/impatti al contatto con la pista/terreno. L'aeromobile è risultato del tutto distrutto, irreparabile. La pista - vedi foto - aveva ampi spazi liberi lateralmente al manto asfaltato e anche le problematiche di risk assessment non sono state riscontrate. 30 Marzo 2017

Agrigento, precipita ultraleggero: una vittima

Lo schianto è avvenuto sulla strada Statale 640. L'incidente è avvenuto intorno alle 09.30 del mattino del 21 Marzo 2017 e il velivolo ultraleggero sarebbe un P-92, immatricolato I-6953 (è attesa una conferma a riguardo) e il pilota sarebbe l'unica vittima. La carreggiata sulla quale si è schiantato era chiuso per il lavori finalizzati al raddoppio della stessa e la causa dell'evento sarebbe associata alla bassa quota di volo (stava facendo riprese video e/o foto?) e dall'urto con un cavo di alta tensione che attraversa la stessa strada Statale 640 che collega Agrigento a Favara. 22 Marzo 2017

Un MD 83 fuoripista, stavolta nella fase di decollo

Si è fermato 340 metri oltre la testata! L'incidente, per fortuna di tutti è accaduto in un aeroporto USA e una pista con un ampio spazio libero oltre il fine pista, e grazie al contesto operativo non ha è registrato alcun ferito. Danni sostanziali ha invece riportato il velivolo, sopratutto ai carrelli e alla parte inferiore della fusoliera.

L'overrun è avvenuto lo scorso 8 Marzo 2017 ad un McDonnell Douglas MD-83, immatricolato N786TW sul volo 7Z-9363 da Detroit Willow Run, MI allo scalo di Washington Dulles,DC (USA). Nella fase di accelerazione sulla pista 23 Sinistra, ore 15.40 locali, i piloti hanno adottato una procedura di interruzione del decollo (reject take-off) senza poter arrestarsi in pista.

Nella corsa l'MD 83 ha distrutto l'impianto di strumentazione di atterraggio strumentale sulla pista contraria 05 Destra e le luci di avvicinamento, ha inoltre frantumato la barriera/staccionata del sedime/perimetro aeroportuale, attraversato una strada fermando la corsa dopo aver distrutto/distaccato il ruotino anteriore mentre il carrello principale è franato in un avvallamento del terreno.

Il volo era stato noleggiato per il trasporto di una squadra di pallacanestro del Michigan. Equipaggio e passeggeri hanno evacuato l'aeromobile attraverso gli scivoli di emergenza. La lunghezza della pista è di circa 2300 metri. Gli investigatori della FAA e NTSB, al momento, non hanno ancora divulgato un Factual-Preliminary Report ed evidenziato l'origine della procedura di stop-take-off attivato dai piloti.

Questa tipologia incidentale, ovvero fuoripista nelle fasi di decollo e di atterraggio, fa risaltare l'importanza categorica di poter disporre piste di volo con spazi Runway End Safety Area e/o le aree di sicurezza di inizio e fine pista della lunghezza di 240 + 240 metri all'inizio e alla fine pista. Decisiva è, inoltre, per le piste cittadine, a ridosso di centri storici, borghi isolati e prospicienti a ridosso di decolli e atterraggi, l'adozione delle zone 'EMAS il sistema di pavimentazione-frenaggio EMAS (Engineered Materials Arresting System) posizionate, in aggiunta, all'estremità delle testate di pista. 15 Marzo 2017

 

Aeroporto Venezia, atterraggio in emergenza di un biposto senza carrello

Dalla pista di Treviso-Canova è stato dirottato a Tessera. Stavolta è toccato ad un Piper PA-46 immatricolato SP-KNT. Intorno alle 14.12 di martedì 7 Marzo 2017 il biposto con due occupanti, pilota e passeggero a bordo, era decollato dalla Slovacchia e avrebbe dovuto atterrare sulla pista dell'aeroporto di Treviso Sant’Angelo. Difficoltà nell'estensione del carrello in fase di atterraggio a Treviso hanno reso indispensabile un atterraggio in "emergenza" e il pilota e/o come scelta procedurale-operativa -probabilmente - delle autorità ENAC-SAVE è stato predisposto l'atterraggio sulla pista, più lunga, 04 Destra di Venezia Tessera. . Nella situazione full-emergency sarebbe stato predisposto anche uno strato di schiumogeno per evitare eventuali incendi. Lo scalo era stato chiuso. Il Piper PA-46 si è fermato in pista, Incolumi i due occupanti, con il carrello retratto (in parte e/o totalmente) e, si suppone una prima valutazione ispettiva, con la successiva rimozione l'aeroporto di Tessera è stato riaperto. Gli aeromobili con destinazione Venezia sono perciò stati dirottati sui vicini scali di Bologna e Trieste-Ronchi dei Legionari. Un comunicato della SAVE ha informato gli utenti che "l’operatività dello scalo, chiuso dalle 15.12 per un atterraggio di emergenza, è tornata regolare dalle ore 18.00". 8 marzo 2017

Incidenti e elicotteri, aperta altra inchiesta ANSV

Agusta Aw139 precipita durante un soccorso alpino. L'incidente di è verificato intorno alle 13.20 del 5 marzo 2017 dopo che due escursionisti era stati coinvolti da una slavina/valanga sul Monte Nambino nei pressi di Madonna di Campiglio, ad una altezza di circa 2650 metri. La dinamica dell'evento - raccontata dai media - riporta che l'elicottero AW 319 con sei membri a bordo avrebbe urtato il terreno da una quota bassa nel corso delle operazioni di sbarco dal velivolo dei soccorritori (medico e infermiere). Le cause esterne meteo di bassa visibilità e - forse - vento trasversale e/o correnti ascensionali avrebbero determinato l'impatto con il suolo innevato del terreno. Gli occupanti dell'elicottero avrebbero riportato solo alcune ferite minori. Più serie le conseguenze per un tecnico del velivolo e i due escursionisti oggetto del soccorso alpino. L'ANSV ha aperto l'obbligatoria inchiesta sull'Agusta Aw139, immatricolato I-TNCC e appartenente al nucleo elicotteri della Provincia autonoma di Trento. Quello registrato è il secondo incidente coinvolgente un elicottero impegnato in una missione di Elisoccorso. Il 24 gennaio 2017 un elicottero AgustaWestland AW139 del 118 della Regione Abruzzo era precipitato a Campo Felice e aveva causato sei vittime: tutti gli occupanti trasportati. 7 Marzo 2017

Pista di sci: elicottero "ultraleggero" (R22?) atterra-pesante tra villeggianti

L'incidente è accaduto il 26 Febbraio 2017 a Foppolo (Bergamo). Non è il primo incidente di questa tipologia di elicottero ma quello che è accaduto, la località, lo schianto pesante sulla neve tra tanta gente, i frammenti del rotore bipala tra i bambini e gitanti impegnati lungo la pista di sci, la fortunosa fuoriuscita dall'abitacolo dei due occupanti e senza altri inconvenienti, la rapida rimozione del mezzo disastrato e la prosecuzione della giornata tra la massa dei vacanzieri domenicali rappresenta uno spaccato di una realtà operativa che andrà sicuramente investigata.

Da chi? E' difficile indicare i possibili soggetti interessati anche se ANSV, ENAC e AeCI dovrebbero essere tutti coinvolti.

L'evento incidentale è occorso intorno alle 15.00 a quota 2100 metri nei pressi di una stazione turistica, tra una affollata (centinaia di persone?) partecipazione di pubblico nei pressi di un tapis-rulant e la seggiovia Montebello. Per quale ragione un mezzo del genere operava in quel contesto nevoso anche con il rischio di innescare valanghe? Era autorizzato, era a distanza di sicurezza, era una operazione sotto controllo, l'atterraggio era stato pianificato e/o si è verificata una situazione emergenziale, gli interrogativi sono tanti? Ma riguardano anche le caratteristiche di certificazione dell'elicottero monomotore Robinson R-22.

Era un mezzo regolarmente immatricolato e/o viceversa era uno dei modelli riqualificati come ultraleggero?

Sono elementi qualificanti per inquadrare una analisi preliminare dell'evento incidentale che l'eventuale investigatore dovrà, inevitabilmente appurare e che, comunque, sembrerebbe coinvolgere e potrebbe far emergere una prassi del tutto italiana nell'utilizzo di questa tipologia di elicotteri. Mezzi aerei con parecchi anni di servizio. I media riferiscono che un genitore avrebbe inoltrato una sorta di specifico quanto dettagliato esposto alla Procura di Milano.

Gli elementi dell'esposto-denuncia, a fronte di una realtà che non ha determinato ferimenti ea persone e/o danni alle cose, saranno sufficienti a impegnare la Procura di Milano. Qualora l'elicottero inoltre risultasse un "ultraleggero" l'ANSV non attiverebbe alcuna "investigazione". A chi tocca allora?

Quanti altri elicotteri di questa categoria potrebbero essere stati ri-classificati ultraleggeri e quanti di questi operano nel Belpaese? I "piloti" di tali mezzi possiedono l'attestato al volo ultraleggero e/o sono provetti certificati per volare su elicotteri? Esiste forse un mercato di elicotteri-macchine ormai arzille con migliaia di ore di volo che trovano un rinnovata vitalità nell'universo degli ultraleggeri? Chi sovraintende e chi vigila su questa eventuale attività aerea e sull'impiego di questi mezzi in prossimità di centri abitati e di aree densamente popolate? Ancora domande? Ma qualcuno prima o poi dovrà pur fornire qualche risposta. 3 Marzo 2017

Linate: 29-10-2016, una "ignota" near-miss collision in atterraggio

Sono attese risposte da parte di ANSV! La notizia è stata rilanciata dal sito web internazionale www.avherald.com di The Aviation Herald , uno dei migliori e maggiori e più informati riguardanti incidenti e inconvenienti aerei tra quelli disponibili on-line. Anche per il dibattito - che spesso emerge - sulle questioni della safety nell'aviazione commerciale. La novità è apparsa in data 28 febbraio 2017 e rimanda alla seguente segnalazione: "British Airways A319 at Milan on Oct 29h 2016, near collision with light aircraft on final approach".

L'aggiornamento ha, in sintesi, riportato il seguente testo:

"Airbus 319-100 della British Airways, immatricolato G-EUPB, operativo sul volo BA-576 da Londra-Heathrow a Linate lo scorso 29 ottobre 2017. Nella fase di avvicinamento per l'atterraggio sulla pista 36, alle ore 12.06 locali, alla quota di 1800 piedi (600 metri di altezza) ha rilevato la presenza di un velivolo bimotore sconosciuto che attraversava il sentiero finale di atterraggio. La separazione tra i due velivoli sarebbe risultato di 400 metri laterali e stessa quota. L'Airbus 319 ha proseguito l'atterraggio in sicurezza. In seguito l'informativa è stata prontamente trasmessa alle autorità Inglese e Italiana. La British Airways avrebbe sollecitato ANSV (Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo) lo scorso 24 febbraio e in data 28 febbraio non avrebbe avuto ancora risposte".

"A British Airways Airbus A319-100, registration G-EUPB performing flight BA-576 from London Heathrow,EN (UK) to Milan Linate (Italy), was on final approach to Linate's runway 36 descending through 1800 feet at about 12:06L (10:06Z), when an unknown light twin aircraft (squawking VFR Mode A only signifying no TCAS indications or responses) crossed the final approach path reducing the separation between the two aircraft to 0 feet vertically and 400 meters/1300 feet. The A319 continued for a safe landing on runway 36.

British Airways confirmed the occurrence telling The Aviation Herald: "In accordance with our obligations a report was submitted to the appropriate UK authorities and we have co-operated with investigations conducted by the Italian authorities." Italy's ANSV did not respond to our inquiry submitted on Feb 24th so far." 1 Marzo 2017

Aeroporti, incidente in decollo con schianto su centro commerciale limitrofo

Stavolta è accaduto a Melbourne! L'incidente ha riguardato un bimotore Beechcraft B200 King decollato dall'aeroporto Essendon a Melbourne (Australia) con cinque persone a bordo. Il velivolo immatricolato VH-ZCR della "Corporate and Leisure Aviation" era partito alle 08.59 locali del 21 Febbraio 2017 aveva per destinazione l'isola di King in Tasmania (Australia).

Un ipotetico malfunzionamento ad uno e/o entrambi i propulsori - dopo aver raggiunto una altezza di circa 30 metri - avrebbero causato una perdita di controllo e conseguente rovina sul tetto del limitrofo centro commerciale "Direct Factory Outlets (DFO) shopping centre". Nello schianto avrebbe sfondato la copertura innescando un incendio e un vasto fumo. Il riscontro di solo cinque vittime, il pilota e i quattro passeggeri che avrebbero dovuto raggiungere la destinazione per una gara di golf, è dovuto alla chiusura dello stesso "centro commerciale" che avrebbe aperto un'ora dopo alle 10.00 locali.

I media australiani hanno dato ampio risalto alla "spettacolarità" dell'incidente, con foto e video in diretta. Non hanno invece argomentato, almeno al momento, sulla casistica degli incidenti in prossimità di piste di volo e di vasti insediamenti abitativi, industriali, commerciali e di "edificazioni sensibili e ad alto rischio" e sulle politiche di tutela per residenti e persone eventualmente coinvolte in risk assessment-rischio terzi in prossimità delle piste di volo.

Purtroppo il contesto antropico dell'intorno delle due piste di Essendon, la localizzazione del centro commerciale Direct Factory Outlets (DFO) pur laterale ed esterno alle due piste per i decolli e gli atterraggi non è diversa dalle numerose situazioni "commerciali" e a rischio di altri siti sensibili, perciò non solo le residenze dei cittadini che abitano spazi precedenti all'allungamento di piste di volo e al vertiginoso incremento dei movimenti aerei giornalieri/settimanali/mensili/annuali.

Quanti aeroporti del Belpaese, sia con piste per aviazione generale, militare e con traffico civile/commerciale hanno adottato l'integrale Piano di Rischio per incidente aeronautico: anche con i 1000 metri laterali? Quante abitazioni e residenze e edificazioni sono in deroga perché pre-esistenti al varo di queste misure di tutela? Quale è il numero dei residenti e dei lavoratori e dei cittadini (clienti e utenti vari) coinvolti? Quante piste, infine, hanno adottato il cosiddetto rischio terzi e/o risk assessment e/o curve di isorischio? Perché ENAC non li rende disponibili e trasparenti, magari on-line tali dati? 22 Febbraio 2017

Quel Boeing 747 sulle case: un falso glide, sulle ipotetiche cause

E' stato solo un errore del pilota? L'incidente del 16 Gennaio 2017 - vedi "Boeing 747 Cargo, dopo l'atterraggio, finisce sulle case (http://www.aerohabitat.eu/news/dettaglio/archivio/2017/gennaio/article/boeing-747-cargo-dopo-latterraggio-finisce-sulle-case/) - aveva causato 37 vittime e altri 8 gravi oltre l'equipaggio cargo tra i residenti delle 17 abitazioni andate completamente distrutte mentre 30 su 43 sarebbero, comunque, state lesionate.

La novità è legata all'anticipazione del Preliminary Report da parte degli investigatori, come ha rivelato la rivista Flight Global con il servizio di David Kaminski lo scorso 9 Febbraio "Spectre of false glideslope emerges in Bishkek 747 crash".

All'origine dell'incidente sarebbe l'avvenuta cattura di un falso glide nel corso dell'avvicinamento nel corso di una procedura ILS Categoria II sulla pista 26 dell'aeroporto di Bishkek. Il sentiero di planata e di avvicinamento alla pista avrebbe registrato una pendenza (vedi grafico) tra 6° e 9° rispetto allo standard di 3°. Con ben 650 piedi al di sopra della posizione finale alla distanza minima per l'atterraggio. Il risultato è sicuramente attribuibile ai piloti ma occorre interrogarsi anche sulle cause dell'aggancio del falso glide/sentiero di planata. Alla quota di 100 piedi di altezza sulla testata pista il pilota ai comandi, in seguito alla mancata vista della stessa, avrebbe attivato-chiamato la procedura automatica di riattaccata con risultati disastrosi.

All'altezza di 52 piedi (radioaltimetro) sul terreno la procedura automatica di riattaccata sarebbe "comunque" scattata-diventata-esecutica senza, tuttavia, impedire all'aeromobile di toccare la pista dopo 900 metri dall'inizio della stessa e di lato di 60 metri. La corsa in pista è quindi proseguita, superando la fine della stessa e continuando per altri 1100 metri oltre: arrestando la tragica dinamica fuori-controllo nel villaggio dei residenti in prossimità. 14 febbraio 2017

Ultraleggeri e incidenti, stavolta è una collisione a terra

Ma erano al parcheggio o nella fase pre-decollo? E' accaduto sabato 11 febbraio nel sedime dell'aviosuperficie "Palazzolo" di Sansepolcro (Arezzo). Una area con una pista in erba affiancata da un hangar e dotato anche di una mini-torre di controllo.

Uno dei due ultraleggeri aveva a bordo un istruttore e un allievo, l'altro anch'esso con il conducente e un passeggero. Nella collisione - le cui cause dovranno essere accertate - i due "piloti" hanno riportato ferite. L'istruttore, un pilota con vasta esperienza di volo militare e civile-commerciale, avrebbe subito l'amputazione di una gamba come conseguenza di una vasta ferita provocata da una delle due eliche.

Uno dei due velivoli si sarebbe mosso da una posizione di fermo a terra per l'improvvisa accensione del propulsore e conseguente movimento a terra per l'assenza del freno di parcheggio e/o suo malfunzionamento. I due piloti rimasti feriti hanno rispettivamente circa 60, il più grave, e di 81 anni.

A chi tocca indagare "tecnicamente"? Quale inchiesta tecnica e quali "raccomandazioni procedurali, operative, qualificazione, idoneità e conformità degli "attestati" al volo, perciò relativi al tirocinio professionale degli stessi "piloti" e di conseguenza potranno essere varate misure per evitare altri "incidenti" analoghi? 13 Febbraio 2017

Ancora un Boeing 737 lungo e fuoripista

Piano di rischio e rischio terzi sono "protezioni" ineliminabili! Non succede solo sulle pista del Belpaese e la necessità di disporre di un piano di rischio aeronautico e del rischio terzi è una esigenza fondamentale e primaria per ogni scalo aereo. Dovunque sia localizzato: tra aree altamente urbanizzate come su piste con spazi laterali e di inizio e finepista ampi e senza effettivi "intralci".

Tutelare i passeggeri e gli equipaggi imbarcati quando l'aeromobile ferma la sua corsa di decollo e/o atterraggio oltre l'asfalto e/o quando deve essere protetta la popolazione residente nell'immediato del sedime aeroportuale. Talvolta occorre predisporre anche ulteriori misure anche a protezione di edificazioni sensibili e costruzioni comunque a rischio.

L'ultimo fuoripista è' accaduto lo scorso 1 febbraio nella pista di Yogyakarta (Indonesia) dove il volo GA-258 della Garuda Airlines - Boeing 737-800, immatricolato PK-GNK - proveniente da Giakarta con 123 passeggeri e 5 membri di equipaggio. In atterraggio sulla pista 09 (ore 19.47 locali) nel corso di una leggera/media precipitazione piovosa e finito fuoripista lateralmente. Il carrello principale è sprofondato nel terreno soffice e bagnato senza conseguenze per gli occupanti del volo. L'aeroporto è rimasto chiuso per circa 20 ore, fino alla rimozione del velivolo. 9 Febbraio 2017

 

Aeroporti e fuoripista, tra realtà e curve di isorischio

Altri due incidenti, il 19 e 28 gennaio! Ma è' decisiva la legge 241/90. E' oltremodo noto come le attività aeronautiche, siano esse militari quanti civili-commerciali, determinano riflessi diretti e concatenati qualora un aeromobile - in una delle fasi di volo e/o a terra - e anche in Italia, nel recente periodo, con l'aggiornamento e/o revisione degli art 707 e 715 del Codice della Navigazione è stato introdotto il Piano di Rischio e il Rischio Terzi. La loro applicazione non è del tutto delineata e trasparente - vedi adozione dei 1000 metri laterali di pista e curve di isorischio per il rischio terzi e rapporto movimenti storici e/o attuali e stima del masterplan - e i cittadini dell'intorno aeroportuali, legittimamente preoccupati stanno sollecitando le autorità (ENAC, Comuni e gestori aeroportuali) a rivelare l'indice di esposizione e/o livello delle curve di isorischio. La veridicità e congruità dei valori di 1x10-4, 1x10-5, 1x10-6 dovrebbe non solo essere resa trasparente ma anche verificata.

I cittadini interessati a tale riscontro non devono far altro, ad esempio, che inoltrare richiesta ai sensi della legge 241/90 e ss.mm.- istanza di accesso all’atto (per visione ed eventuale estrazione di copia) relativo al vigente Piano di rischio ex art.715 del Codice della Navigazione depositato in ENAC.

I due recentissimi aeromobili finiti fuoripista sono avvenuti negli ultimi dieci giorni:

19 Gennaio 2017 - All Nippon Airways Wings DHC-8-400 a New Chitose Airport-Giappone, volo NH 1831 in atterraggio ha superato il fine pista 01 Destra di circa 80 metri.

28 Gennaio 2017 - Il Boeing 737-400 di AerCaribe, immatricolato HK-5197 in volo da Bogota a Leticia (Colombia) è anch'esso finito oltre la pista - circa 100 metri - della pista 21 dopo l'atterraggio, dopo il manto d'asfalto sprofondando nel terreno fangoso. 31 Gennaio 2017

 

Cremona, precipita ultraleggero, due le vittime

Ma era un ULM o era di aviazione generale? L'incidente si è verificato intorno alle 13.00 di Domenica 29 Gennaio 2017 a circa due chilometri dalla pista dell'aviosuperficie di Migliaro. Lo schianto al suolo del velivolo del tipo Skyleader , è avvenuto nella zona di cascina Breda de Bugni nel territorio di Castelverde (Cremona). L'ultraleggero spesso operativo nell’aeroclub del Migliaro era decollato in mattinata dall’aeroporto di Gragnano (Piacenza). Passeggero e pilota sono deceduti. Le condizioni meteo, riferiscono i media locali, segnalano la presenza di foschia/nebbia, una scarsa visibilità non meglio identificata e nell'impatto il velivolo - dalle foto - non avrebbe, tuttavia, riportato sostanziali danni. L'intervento dei soccorsi del "118" e dei Carabinieri non avrebbe, comunque, evidenziato manifeste eventuali cause scatenanti dello schianto. Un malore, una avaria con una perdita integrale di controllo del mezzo aereo e un impatto di muso avrebbe causato il decesso dei due occupanti? L'interrogativo sulla tipologia del velivolo coinvolto rimane, era uno Skyleader 200-300-400-600 o special? Chi lo potrà chiarire? 30 Gennaio 2017

Malaysia Airlines, volo MH370: tre anni dopo, ancora un Cold Case

Ma quanti sono gli incidenti irrisolti? In Italia e nel mondo sono numerosi, anche se spesso non sono riconosciuti e/o rivendicati coma tali. Come Cold Case conclamati. Spesso l'investigazione ufficiale termine con un report conclusivo. Nel Belpaese due di questi sono, (senza dimenticare Ustica) tra i tanti - almeno per Aerohabitat CentroStudi - lo schianto del Cessna 650 di Trigoria: avvenuto il 7/02/2009 e quello del C130J dell’aeronautica militare in servizio alla 46esima brigata aerea precipitato nella fase di decollo all'aeroporto di Pisa, era il 23 novembre 2009.

Inchieste civili e inchieste militari, anche se spesso le indagini si sovrappongono e si integrano, dovrebbero rendere trasparenti le problematiche safety-security associate all'attività aerea delle flotte civili e militari la sicurezza del volo nello spazio aereo del Pianeta Terra e nelle prossimità delle piste di volo. La novità di questi ultimi giorni è la sospensione delle ricerche del volo MH370, dopo tre anni il Boeing 777 della Malaysia Airlines in volo da Pechino a Kuala Lumpur con 239 passeggeri oltre all'equipaggio inabissato/sparito nell'Oceano Indiano sottostante. Dopo aver scandagliato una zona di circa 120,000 kmq.

I tre Paesi coinvolti nelle indagine Australia, Malesia e Cina hanno comunicato ai parenti dei passeggeri la loro risoluzione. Questi hanno chiesto, invano, la prosecuzione delle indagini.

I rottami recuperati in questo periodo non avrebbero tuttavia neanche consentito di determinare informazione indispensabili a localizzare la zona dello "schianto" in mare. La posizione precisa del velivolo immerso in-mare e/o finito in ogni dove. Anche la spesa - viene sostenuto dalle Agenzie dei tre Paesi - di circa 150 milioni di dollari nel task force investigativo avrebbe costituito un impedimento nella continuazione delle indagini. Ricerche in superficie e subacquee senza poter recuperare le "scatole nere" sembrerebbero costituire un evidente limite nelle capacità investigative. E' davvero possibile che non siano state localizzate e/o identificate.

Possibile che i rottami siano stati localizzati all'isola di Reunion, migliaia di chilometri più in là a est del Madagascar quando il velivolo - era stato accertato - aveva eseguito una deliberata virata verso sud-ovest e/o sarebbe precipitato per esaurimento di carburante e/o per una collisione in volo.

Anche gli scenari di suicidio a bordo e/o altro rappresentano a tutt'oggi congetture improbabili?

Il responsabile ATSB - Australian Transport Safety Bureau - Greg Hood ha sostenuto che la zona di mare/oceano di indagine ritenuta dagli esperti “highly likely” di rottami e reperti del Boeing 777 non rappresenta comunque una certezza e l'opzione di interrompere le indagini è una decisione dei tre Governi Cinese, Malese e Australiano coinvolti. 26 Gennaio 2017

Abruzzo, precipita elicottero: sei vittime

Era un mezzo di soccorso del "118". L'incidente si è verificato intorno alle 12.15 locali di martedì 24 Gennaio 2017. Il velivolo - elicottero AW139 immatricolato EC-KJT - era impegnato mentre operava in una operazione di soccorso alpino - il personale aveva recuperato una persona infortunata mentre sciava - e sarebbe precipitato da una altezza di circa 600 metri in prossimità del Laghetto di Campo Felice, in provincia dell’Aquila. A bordo c'erano sei persone, le quali 2 membri del Soccorso alpino, un medico e un operatore: tutte decedute nell'impatto con il suolo. Lo schianto sarebbe avvenuto in località Vecchia Miniera, nella zona di Campo Felice, in un canalone nei pressi di Casamaina, nel comune di Lucoli. 25 Gennaio 2017

Aeroporti italiani e incidenti in pista e adiacenze

Quale scalo del Belpaese non ha registrato incidenti? Ogni qualvolta si verifica un qualche incidente aereo in prossimità delle piste di volo, conseguente alla fase di atterraggio e/o di decollo, i cittadini residenti nell'intorno del sedime di scalo non possono che preoccuparsi e ipotizzare che, prima o poi - statisticamente e casisticamente - potrebbe avvenire anche da noi.

In realtà tuttavia nel corso degli ultimi 40-50 anni la casistica degli incidenti aerei ha interessato numerose piste e aeroporti. Su quali?

Forse sarebbe più appropriato rilevare, invece, dove non sia accaduto. Quanti ricordano ad esempio il disastro del Lockeed C 130 dell'Aeronautica Militare Italiana del 2009 di Pisa, il Cold Case di Trigoria del 2009, dopo il decollo del Cessna 650 da Ciampino, l'Eurojet Italia Milano-Genova nel 2003 Milano, nel 2002 l'aereo finito sul Grattacielo Pirelli, l' Air 729 a Bergamo 30 ottobre 2005, il velivolo Minerva Airlines 1553 a Genova Sestri nel 1999, il Air Litoral 701 1 Firenze Peretola.

Senza dimenticare la strage di Linate del 2001 e l'Airbus 319 Windjet del 24 settembre del 2010 e quello recente - agosto 2016 - di Bergamo Orio al Serio: Boeing 737 DHL fuoripista sulla strada SS591 Statale. Dalla sezione incidenti di www.aerohabitat.eu (anche da www.aerohabitat.org), trascurando gli incidenti e inconvenienti gravi della flotta degli ultraleggeri e di aviazione generale in genere segnaliamo per soli titoli gli "eventi" dal gennaio 2017 al maggio 2009.

-Aeroporto Linate, velivolo Piper fuoripista in atterraggio

-Ancora scarse le notizie sull'incidente. Lo scalo chiuso per circa tre ore e alcuni aeromobili in arrivo sono

-Aeroporto Ciampino, Cessna 501 fuoripista

-Fuoripista di Bergamo, per ANSV le condizioni meteo erano "heavy shower rain"

-ANSV divulga il Preliminary Report sul fuoripista Boeing 737 di Bergamo

-Aeroporto Brescia Montichiari, velivolo atterra senza carrello

-Ultraleggero su una casa: ma non sarebbe disastro aereo

-Aeroporto di Napoli, ATR 72 perde una ruota in decollo

-Catania Fontanarossa, Fokker 50 atterra senza ruotino

-Aeroporto Peretola, atterraggio pesante per un Avro RJ85

-Aeroporto Torino, Avro RJ85: motore in fiamme alla messa in moto

-Aeroporto Catania, Boeing 737 Meridiana perde una ruota dopo il decollo

-Decollo Airbus 320, con grandine, poi atterraggio di emergenza a Napoli

-Scoppio di pneumatico in decollo: a Torino, Boeing 737 rientra dal volo, a Katowice (Polonia) si ferma pista

-Aeroporto di Ancona, cargo esce di pista in atterraggio

-Linate, Piper monomotore atterra senza carrello

-Fiumicino, ancora un atterraggio Airbus 320 con semicarrello

-Venezia, velivolo atterra fuoricampo, illesi gli occupanti

-Malpensa, Airbus 320 perde alcune coperture esterne motore in decollo

-Linate, monomotore Cessna spancia in atterraggio, scalo chiuso

-Atterraggio d'emergenza Aibus 320 Wizz air di Fiumicino: è stato tutto regolare?

-Fiumicino, sabato 8 Giugno, Airbus 320 atterra in emergenza con semicarrello

-Incidente ATR 72 Carpatair, dopo ANSV ecco l'intervento di ANACNA

-Roma, precipita bimotore dopo il decollo dall'Urbe

-Fiumicino, ATR 72 fuoripista in atterraggio, 70 metri sulla destra della pista

-Marina di Campo, monomotore si inabissa dopo il decollo

-Precipita Cessna 402, a Roma, presso Ciampino: due vittime

-Pisa, Airbus 320 riatterra in emergenza, una avaria al timone di coda?

-Firenze Peretola, decollo abortito per avviso di fuoco motore

-ATR 72 fuoripista durante un atterraggio in emergenza

-Dal crash del Windjet di Palermo: divulgati stralci dal voice recorder

-Peretola, ATR 72 con avaria ad un motore rientra in emergenza

-Verona - Catullo, ancora su quel Antonov 24 e sui risarcimenti

-Palermo - Punta Raisi, sull'incidente Airbus 319 e sulla R.E.S.A. 07

-Torino Caselle, Antonov 124 e una grave emergenza prima del decollo

-Trigoria e il Cessna 650: "Cold Case" italiano

-Elba, interrogativi su un Dash 8 contro un cavo elettrico in atterraggio

-Torino Caselle, Boeing 757 rientra per perdita di carburante

-Ronchi dei Legionari, un incidente MD 82 e una trascrizione da integrare

-Sciagura C 130 di Pisa, interrogazione sul rischio uranio impoverito

-Cessna 650 di Trigoria, nove mesi senza notizie

-Catullo, le possibili analogie tra Airbus 320 e Antonov 24

-Catullo, Airbus 320 tocca con la coda in decollo e rientra

-Cagliari, Boeing 737 atterra sul raccordo parallelo

-ATR 72 di Capo Gallo, piloti e tecnici ritenuti colpevoli

-Brindisi, Falcon 900 privato fuoripista in atterraggio

-Thiene, Siai Marchetti SF 260 in acrobazia centra una casa. 19 gennaio 2017

Boeing 747 Cargo, dopo l'atterraggio, finisce sulle case

Almeno 37 vittime, la maggioranza tra i residenti, 17 caseggiati distrutti. L'aeromobile cargo dell'aerolinea ACT si è schiantato oltre il fine pista 26 dell'aeroporto Bishkek Manas International in Kirghizistan intorno alle 07.19 locali del 16 Gennaio 2017. Era decollato dall’Hong Kong International Airport (HKG) Chek Lap Kok e dopo il transito sarebbe ri-decollato alla volta dell'Aeroporto di Istanbul.

Il Boeing 747/412F, immatricolato TC-MCL operativo sul volo TK6491 con quattro membri di equipaggio era impegnato in un atterraggio in condizione di bassa visibilità (generale 150 metri e 550 metri in pista).

Probabilmente difficoltà nella fase di toccata a terra e/o un tentativo di riattaccata ha fatto schiantare il cargo oltre 1000 metri dal fine pista. Precipitando e colpendo almeno 30 di 43 caseggiati, 17 di questi sono stati completamente distrutti, oltre il fine pista, il velivolo si è spezzato in quattro tronconi.

Il velivolo aveva fatto il primo volo nel 2003 e montava quattro propulsori Pratt&Whitney PW4056.

Anche questo incidente ripropone considerazioni relative al Piano di Rischio aeroportuale, al Rischio terzi e risk assessment in genere per le piste degli scali affossati, localizzati in prossimità di centri abitati popolosi, centri commerciali e poli industriali a rischio incidente rilevante. A che punto siamo nel Belpaese? Quali piste hanno predisposto adeguati risk assessment? Con quali limiti di movimenti aerei, di traiettorie di volo e vincoli precauzionali in genere? Le schede "Risk analysis" hanno, probabilmente, identificato, la vulnerabilità e/o livello di impatto e probabilità del "rischio incidenti" nei sistemi aeroportuali italiani.

Lo scenario dovrebbe aver individuato per ogni scalo in cinque categorie e precisamente:

A Limited consequences

B Substantial consequences

C Serious consequences

D Very serious consequences

E Catastrophic consequences

L'indice di probabilità invece inquadra: “a forecast about the occurrence of a risk scenario”.

A Very unlikely 0.005 - 0.05%

B Unlikely 0.05 - 0.5%

C Possible 0.5 - 5%

D Likely 5 - 50%

E Very likely 50 - 100%. 17 Gennaio 2017

ANSV e le segnalazioni sugli incidenti aerei

Dopo 10 giorni ancora no-news sul Piper fuoripista di Linate. Il sito web dell'ANSV nella giornata di domenica 15 Gennaio 2017, nella sezione "Home" segnala come ultimo incidente aereo in data 22/12/2016 dove la stessa Agenzia riporta, come consuetudine quello più recente, ovvero quello occorso il giorno prima:

"L’ANSV ha avviato un’inchiesta di sicurezza sull’incidente occorso ieri 21 dicembre, durante un volo di addestramento, all’elicottero AS350BA marche I-ELTE, in atterraggio sull’aviosuperficie di Caiolo (SO).

Illesi i due occupanti; l’elicottero riportava danni sostanziali."

Ma se in quella circostanza l'Agenzia aveva segnalato l'evento incidentale il giorno successivo, per quanto riguarda il velivolo finito fuoripista intorno alle ore 18.20 di giovedì 5 Gennaio 2017. Del Piper PA46T, immatricolato N26TG, che ha finito la sua corsa di atterraggio lateralmente alla pista 36 di Linate. Maggiori dettagli, magari con un factual report saranno forniti da ANSV. Nessun dubbio che ANSV abbia aperto una specifica inchiesta e incaricato un investigatore, quello che sorprende è il ritardo nella comunicazione o-line sul web di ANSV. 16 Gennaio 2017

Drone scontra Boeing 737, Boeing 737 impatta drone

Impatto volatili e impatto droni: ma pari non sono! Alle fine doveva accadere. Dopo tanti "near miss collision", mancate collisioni, tra aeromobili in voli e droni o droni e aeromobili in volo, più frequenti in prossimità delle piste di aviazione civile-commerciale, ecco il primo caso segnalato e documentato.

Il primo caso riferito dai media internazionali è stato registrato il 5 gennaio 2017 in Mozambico-Africa. Ha coinvolto nun Boeing 737-700 della LAM Linhas Aereas de Mocambique, immatricolato C9-BAQ, volo TM-136 da Maputo a Tete (Mozambco) con 80 passeggeri e 6 di equipaggio. Nella fase finale dell'atterraggio i piloti hanno percepito un forte botto ("heard a loud bang"), senza altre conseguenze e/o parametri di volo anomali. Il volo ha proseguito con l'atterraggio senza alcune inconveniente per la sicurezza delle operazioni. I piloti avrebbero sospettato l'impatto con un qualche volatile che però non avevano visto.

Al parcheggio la manutenzione nel corso di una ispezione esterna ha potuto tuttavia verificare un impatto/scontro con il muso anteriore sinistro del velivolo (davanti ai sedili dei piloti) con un mezzo metallico volante. La fusoliera esterna lacerata denota un tale impatto e la rituale inchiesta tecnica investigativa dovrà appurare la causa prima. Le prime evidenze sono tuttavia inequivocabili.

E magari, qualora recuperato il drone, anche attribuire una qualche responsabilità a qualcuno.

Come sarà rubricato tale "evento incidentale"? Incidente, inconveniente grave e/o inconveniente? La casistica incidentale dell'aviazione civile-commerciale rimanda all'impatto volatili, anche se questa "fenomenologia" incidentale è del tutto "umana".

In Italia ENAC con la circolare APT-01B, ad esempio, dava "indicazioni, linee guida e procedure da applicarsi nel campo della prevenzione del rischio di incidente tra volatili ed aerei. Tali mezzi, rispondenti ai requisiti normativi nazionali e in linea con le previsioni dell’Annesso 14 ICAO, definivano le procedure da adottarsi sugli aeroporti da parte dei gestori, fornivano interpretazioni basate su quanto raccomandato dall’International Bird Strike Committee (IBSC) ed altri organismi internazionali". Ma quali sono invece le procedure per la prevenzione dei rischi di impatto con droni in prossimità degli aeroporti. Quali le sanzioni per i trasgressori: magari anche senza impatto con aeromobili? Chi indaga? 9 Gennaio 2017

Aeroporto Linate, velivolo Piper fuoripista in atterraggio

Ancora scarse le notizie sull'incidente. Lo scalo è stato chiuso per circa tre ore e alcuni aeromobili in arrivo sono stati dirottati sulle piste di Malpensa e a Orio al Serio. Nel corso dell'atterraggio, intorno alle 18.20 di giovedì 5 Gennaio, sulla pista 36 di un Piper PA46T, immatricolato N26TG, in condizioni meteo con vento a raffiche si sarebbe rotto una parte o tutto il carrello nella fase di impatto con il suolo e il velivolo sarebbe finito fuoripista.

A quale altezza della pista il Piper ha toccato la pista? E' finito nel prato laterale alla pista asfaltata, ma dove? Sulla sinistra della pista e/o sulla destra in prossimità del raccordo parallelo alla stessa pista? Magari contromano agli aeromobili che rullavano verso il punto attesa della pista 36.

L'intervento de vigili del fuoco e de soccorritori ha consentito il recupero del pilota e del passeggero, del tutto incolumi, e probabilmente, ha consentito la rimozione del velivolo e la riapertura dello scalo. Le analisi e le considerazioni sull'incidente consentiranno, nei prossimi giorni, la verifica del rischio terzi, risk assessment, di una pista circondata da intensa viabilità, da un distributore di benzina per autoveicoli oltre il viale Forlanini e i caseggiati dei Comuni dell'intorno aeroportuale. 7 Gennaio 2017

Incidenti aerei: un TU154 precipita, un Boeing 727 fuoripista

In entrambi i casi coinvolti due "vetusti" velivoli trimotori. A finire fuoripista è stato il Boeing 727-200 cargo, immatricolato HK-4544, il 20 Dicembre 2016. Un aeromobile che aveva fatto il primo volo nel lontano 1975 ed era equipaggiato con tre propulsori Pratt & Whitney JT8D-15 (HK3) e, nella fase di decollo, dopo aver staccato a circa 1780 metri dal'inizio pista 25 dell'aeroporto di Puerto Carreno a Bogota (Colombia) - con sei membri di equipaggio - avrebbe perso quota impattando il terreno e incendiandosi dopo circa tre minuti, ad una distanza di 3-4 miglia. Ha sorvolato il recinto dell'aeroporto e una strada inclinandosi sull'ala destra. Due persone sono sopravissute.

Nella giornata di Natale 25 Dicembre invece un Tupolev-154B-2 decollato dalla pista 20 dell'aeroporto di Sochi in Russia intorno alle ore 05.25 locali con destinazione Latakia in Siria è sparito dai radar. Il trimotore dell'aviazione militare Russa - aveva fatto il primo volo nel 1983 - con otto membri di equipaggio e 85 passeggeri e finito nel Mar Nero dopo il decollo, affondando ad una profondità tra 50-70 metri. Dopo il distacca dalla pista il Tupolev avrebbe fatto una sorta di virata-inversione a U prima di finire in mare. 26 Dicembre 2016

Sondrio, precipita elicottero in addestramento

ANSV ha aperto una inchiesta. E' accaduto intorno alle 15.30 di giovedì 21 Dicembre nei pressi dell’aviosuperficie di Caiolo. Un pilota istruttore e un allievo erano impegnati nella fase di atterraggio quando, nel corso di un volo di addestramento, l’elicottero AS350BA , immatricolato I-ELTE, in prossimità del suolo il mezzo si sarebbe rovesciato di lato e avrebbe colpito il terreno con la pala rotante. Illesi i due occupanti ma sostanziali i danni all'elicottero. 24 Dicembre 2016

Week end, ancora un incidente: precipita elicottero ultraleggero

L'ultima parte del volo nella nebbia fitta. E' questa la probabile causa prima dell'ennesimo incidente accaduto ad una ultraleggero. Stavolta ha riguardato un elicottero biposto Syton. L'incidente con schianto al suolo ed incendio è avvenuto intorno alle ore 10.30 di sabato 10 Dicembre 2016 e nei rottami dell'incendio è stata recuperata la salma della vittima - pilota e unico occupante del velivolo - in Veneto: località Croce, in prossimità di via Casera, su un terreno agricolo nella zona di Musile di Piave. Era partito da Trevignano in una mattinata di sole verso la destinazione, probabilmente, l'aviosuperficie di Caposile dove imperversava una fitta nebbia. Con una comunicazione via radio, poco prima dell'impatto, il "pilota" aveva segnalato - riportano alcuni media - una situazione, ritenuta, comunque, con condizioni meteo del tutto praticabili, nonostante la bassissima visibilità. 12 Dicembre 2016

ATR 42 in emergenza motore si schianta su collina

Nessun superstite! Il volo ATR 42-500 della Pakistan International Airlines (Pia) immatricolato AP-BHO operava sulla tratta PK-661 da Chitral con destinazione Islamabad (Pakistan) con 42 passeggeri e 6 membri di equipaggio aveva dichiarato emergenza per avaria-spegnimento del propulsore di sinistra un Pratt & Whitney Canada PW127E a turboelica. Erano le 16.30 locali del 7 Dicembre e quasi immediatamente il velivolo è sparito dai radar.

I residenti di una zona limitrofa all'impatto su una collina-rilievo montuoso (Havelian presso Abbottabad) hanno dichiarato di aver sentito un forte botto, di uno schianto con il suolo in una posizione a circa 25 miglia dalla pista di destinazione. I rottami dell'ATR 42, avvolti da una nuvola di incendio e fumo,residuo, sono stati, in seguito, ritrovati dai soccorsi. Il velivolo aveva fatto il primo volo nel maggio 2007. 8 Dicembre 2016

Week end: cadono altri due ultraleggeri

Nelle giornate di sabato 3 e domenica 4 Dicembre altri due incidenti hanno coinvolto velivoli ultraleggeri. Il primo dei due eventi è avvenuto intorno alle 11.00 del 3 Dicembre - lo rivelano i media locali - in prossimità della pista dell’aeroporto ‘Lepore’ di Lecce-San Cataldo, era in fase di atterraggio. I due occupanti del velivolo estratti dalle lamiere sono risultati gravemente feriti. In ospedale uno dei due era in condizioni gravissime. Sono di Brindisi e del locale Aeroclub. Il mezzo aereo era un Pro.Mecc Freccia monoelica, costruito in Salento, a Corigliano d’Otranto, La Procura di Lecce ha aperto una inchiesta e quello che resta del velivolo schiantato é stato sequestrato per le indagini.

Del secondo incidente le notizie sono più scarne. Stavolta il riscontro è risultato subito tragico.

E' precipitato presso Nettuno nel Lazio, intorno alle ore 13:30 un aereo ultraleggero-parapendio si è schiantato in via Padiglione Campana. . Anche stavolta la dinamica e le probabili cause e concause non sono state identificate. Il pilota, unico occupante avrebbe riportato gravi traumi nella regione cranica e nella schiena. 5 Dicembre 2016

Ultraleggero scompare, moglie telefona a "Chi l'ha visto"

Era uno Storm con livrea nera. Il corso degli eventi associati all'attività aerea italiana della flotta degli ultraleggeri, ovvero delle vicende correlate agli incidenti aerei di questa tipologia di voli si dilata, ma non nell'ambito delle inchieste, dell'analisi riguardanti la professionalità dei possessori dell'attestato al volo, dell'affidabilità del mezzo aereo, dell'intervento di una qualche istituto deputato alla sicurezza delle operazioni di volo, delle conseguenze di una passione per il volo che, sembrerebbe, determinare una incessante sequela di incidenti - spesso nel week end - ma dell'estrema risorsa di una moglie che non ha notizie del marito decollato da una aviosuperficie che non ha notizie del volo.

Dopo troppe ore di assenza e una telefonata ai carabinieri, non sapendo a chi rivolgersi per saperne qualcosa - ecco un riscontro fondamentale - la moglie ha telefonato in diretta alla trasmissione su RAI Tre "Chi l'ha visto". Possibile che all'aviosuperficie, all'Aeroclub, all'AecI (Aerocblub Italia) e/o altrove nell'universo dell'aviazione generale e del volo da diporto sportivo (VDS) non esista una qualche referente in grado di "archiviare e/o documentare l'esistenza di una traccia del volo: ancorché a vista?

Carabinieri e Protezione Civile e il soccorso sono sicuramente i primi soggetti pronti all'intervento: ma a riscontro oggettivo rilevato. Qualcuno deve denunciare un mezzo aereo disperso, scomparso, ma senza il rilievo oggettivo di uno schianto al suolo, di un velivolo precipitato e localizzato non esiste alcuna operazione di soccorso. Il velivolo ultraleggero - uno Storm nero - scomparso era decollato nella mattinata di mercoledì 30 novembre, intorno alle 10.30 locali, dall'aviosuperfice di Monte Melino nel Trasimeno. La stessa moglie ha precisato che, probabilmente, il serbatoio era pieno e l'ultraleggero avrebbe avuto una autonomia di volo di 4-5ore. Nella speranza che il 63enne decollato sullo Storm abbia volato su una destinazione programmata e sia atterrato senza alcun inconveniente, sembrerebbe opportuno che una qualche "autorità" dell'aviazione civile e/o del volo VDS, alla fine di conoscere quando si svolge nello spazio aereo sovrastante centri urbani-residenziali, zone e terreni e marine non abitate, debba registrare una sorta di piano di volo anche per il volo a vista e/o sportivo. La concretizzazione di una sorta di mappatura dello spazio aereo di bassa quota evidenzia, potrebbe risolvere, anche la coesistenza con l'universo, altrettanto indeterminato, del volo dei droni. 2 Dicembre 2016

Avro RJ 85 si schianta in avvicinamento alla pista

Era una emergenza di carburante e/o elettrica? Il volo LMI-2933 da Santa Cruz (Bolivia) a Medellin (Colombia) con 72 passeggeri e 9 membri di equipaggio era nella fase di discesa-avvicinamento alla pista, nella zona di La Ceja intorno alle 21.25 locali del 28 novembre quando la traccia radar è sparita dagli schermi.

L'aeromobile AVRO RJ 85, quadrimotore Lycoming LF507-1F, immatricolato CP-2933, volava da 17 anni, era stato noleggiato charter dalla squadra di calcio della serie A brasiliana Chapecoense, si sarebbe schiantato mentre era impegnato in un atterraggio di emergenza. Nell'impatto il velivolo non si è incendiato e, sarebbero stati registrati cinque/sei sopravvissuti e 76 vittime.

Condizioni meteo avverse e la difficoltà nella localizzazione hanno ritardato l'arrivo dei soccorsi. I media locali hanno riferito su una ultima comunicazione da bordo, contraddittoria e discordante: i piloti avrebbero dichiarato l'esistenza di una emergenza di carburante e/o elettrica. 30 Novembre 2016

Incidenti e inconvenienti gravi a ultraleggeri: chi indaga realmente?

Per quale ragione non coinvolgere oltre a ENAC anche AeCI e ANSV. Generalmente quando accade in incidente ad un velivolo ultraleggero vengono aperte due inchieste: una della procura della Provincia e/o Regione nella quale è avvenuto l'evento e, una seconda, dovrebbe, essere attivata anche da parte dell’Enac, l'Ente Nazionale Aviazione Civile.

All'ANSV, a fronte dalle vigenti disposizioni di legge, sono demandati invece i seguenti compiti:

svolgere, a fini di prevenzione, le inchieste di sicurezza relative agli incidenti ed agli inconvenienti occorsi

ad aeromobili dell’Aviazione Civile, emanando, se necessario, le opportune raccomandazioni di sicurezza; lo scopo delle inchieste in questione è di identificare le cause degli eventi, al fine di evitarne il ripetersi. Le inchieste di sicurezza hanno quindi unicamente finalità di prevenzione; svolgere attività di studio e di indagine per assicurare il miglioramento della sicurezza del volo.

L’attività investigativa ANSV, quindi, concerne gli incidenti e inconvenienti gravi dei velivoli aviazione generale e commerciale. A fronte della persistenza di incidentalità nella flotta degli ultraleggeri (perciò velivoli 3 assi ad ala alta; 3 assi ala bassa; Delta motorizzato; Autogiro; Elicottero; Paramotore o Paracarrello e VNI (Velivoli Non Identificati) per quale ragione non si attiva "sostanzialmente" quello che è, ad esempio, il ruolo dell'Aeroclub Italia.

L’Aero Club d’Italia (AeCI) - rileva ad esempio il Programma Nazionale per la Safety dell’Aviazione Civile

State Safety Programme - Italy 2015 - "è l’Ente pubblico preposto per legge (L. n. 340 del 29.05.54) alla promozione e diffusione della cultura aeronautica in ogni sua forma nelle varie discipline codificate (volo a motore; volo a vela; volo da diporto o sportivo (VDS) e ultraleggero nelle sue diverse tipologie; volo con aeromobili ad ala rotante; paracadutismo; pallone libero o dirigibile; costruzione aeronautica amatoriale e restauro dei velivoli storici; paramotore)".

L’AeCI è costituito da oltre 150 Aeroclub federati, 140 associazioni sportive aggregate e 170 scuole di volo VDS) sviluppa, o si propone di "sviluppare, attraverso la standardizzazione di “Rapporti di Sicurezza volo” e l’organizzazione di “Corsi di sicurezza del volo”, è strettamente connessa alla formazione di piloti e/o utilizzatori dei mezzi aerei per le varie discipline sopra elencate, ed è mirata alla prevenzione basata sul concetto di “Just Culture” (ovvero quelle attività intese a far crescere la Cultura della Sicurezza attraverso la segnalazione degli inconvenienti/incidenti senza inquisire gli interessati)."

Per quale ragione non indagare sulle cause e concause originanti e scatenanti degli incidenti agli ultraleggeri : ovvero tecniche, meteo e/o riguardanti human factor in genere e predisporre misure per fronteggiare l'incidentalità imputabile, eventualmente, ai possessori dell'’Attestato di Pilota VDS (Volo Diporto Sportivo). 25 Novembre 2016

Varesotto, sabato 19 Novembre, precipita un elicottero

Ancora una vittima! Le informazioni non sono ancora coerenti, inizialmente infatti la cronaca news locale aveva riferito come il velivolo incidentato fosse un ultraleggero, un elicottero. In seguito invece l'incidente che ha causato una vittima tra le tre totali a bordo avrebbe coinvolto un elicottero Agusta Aw109, un mezzo che può imbarcare anche otto passeggeri, ha sbattuto contro una altura - probabilmente con meteo di bassa visibilità se non nebbia - in una zona boscosa tra Bisuschio e Arcisate nel varesotto. Non si conosce ancora l'immatricolazione del velivolo: dovrebbe essere italiano.

L'elicottero sarebbe decollato nel primo pomeriggio di sabato 19 Novembre dall’aviosuperficie di Agno (Lugano) del Canton Ticino in Svizzera con destinazione Bergamo Orio al Serio.

La località dello schianto è prossima al confine svizzero. Le altre due persone a bordo, il pilota e il copilota, feriti, sono state soccorse da soccorritori. Sarebbe stato lo stesso pilota, pur ferito, a fornire utili informazioni per concentrare le ricerche nella zona del monte Minisfreddo, a una quota di circa 800 metri, tra i comuni di Induno Olona e Arcisate intorno alle 18.00. 21 Novembre 2016

Un velivolo Siai Marchetti 208 fuori controllo a terra, si incendia

L'incidente è avvenuto all'aviosuperficie Morsella. Era impegnato nella fase che precede il decollo dalla pista dell’aviosuperficie di Morsella di Vigevano, la destinazione era la pista di Orio al Serio di Bergamo. Le prime notizie segnalano che nella prima mattinata di lunedì 7 Novembre a causa del cedimento/rottura di una ruota e/o di un semicarrello il Siai Marchetti 208 sarebbe risultato fuori controllo.

Il pilota non sarebbe riuscito a governare il velivolo che uscendo dalla pista e/o dalla posizione nel rullaggio per posizionarsi alla posizione dell'inizio corsa di decollo, dopo un impatto con cespugli e altro, si è incendiato. Il pilota è potuto evacuare dal cockpit in tempo, senza riportare danni.

Il SIAI-Marchetti 208 è un velivolo derivato dal quadriposto S.205.

"Il prototipo di questo nuovo aereo, denominato S.208, volò per la prima volta il 22 maggio del 1967. Monoplano, monomotore ad ala bassa di costruzione interamente metallica venne prodotto in serie dalla primavera del 1968 e nei primi cinque anni ne furono costruiti circa ottanta, dei quali oltre la metà, destinati all'Aeronautica Militare (S.208M) che lo impiegò per il collegamento e l'addestramento. Altri compiti assegnati a livello civile a questo velivolo leggero furono, marginalmente, quello sanitario, quello di trasporto merci ed infine quello agricolo nella versione S.208AG. La versione destinata alla Forza Armata, differiva dalla versione civile per la strumentazione di bordo modificata, due porte per il posto di pilotaggio, la possibilità di montare il gancio per il traino alianti e la mancanza dei serbatoi alle estremità alari".

E' un velivolo classificato nella categoria di ultraleggero, ultraleggero avanzato e/o di aviazione generale? Qualora ASNV aprisse una specifica inchiesta ufficiale il Siai Marchetti 208 incidentato sarebbe, indubbiamente quallificato come un aeromobile di Aviazione Generale. 9 Novembre 2016

Aviazione Generale, Cessna 172 fuoripista: sbatte su un muretto

Per i media locali e nazionali, tuttavia, non è una notizia! In totale assenza di informazioni specifiche non abbiamo altre alternative, riproporre il Comunicato ANSV: "Martedì 1° novembre, l’aeromobile Cessna 172 marche N14623, durante l’atterraggio sull’aviosuperficie di Avola, in Contrada Gallina, oltrepassava la soglia di fine pista e impattava contro un muretto, riportando danni; incolumi i due occupanti. L’ANSV ha aperto un’inchiesta sull’incidente". 4 Novembre 2016

Boeing 737 del viceTrump fuoripista in atterraggio

L'aeromobile arresta la corsa con lo spazio EMAS. E' stato il sistema di frenaggio EMAS (Engineered Materials Arresting System) installato a fine pista a impedire che il Boeing 737 proseguisse la sua corsa fuoripista causando maggiori danni all'aeromobile e agli insediamenti circostanti.

L'incidente - una dinamica equivalente a quella verificatesi a Bergamo Orio al Serio lo scorso 5 Agosto - è avvenuto su una delle piste dell'aeroporto La Guardia di New York. La notizia è diventata di prima pagina perché il Boeing 737 coinvolto in un atterraggio su pista bagnata e durante intense precipitazioni di pioggia (e visibilità ridotta) aveva a bordo il candidato repubblicano alla vicepresidenza degli Stati Uniti Mike Pence.

L'incidente non ha causato feriti tra i 37 spaventati passeggeri e 11 membri di equipaggio mentre l'aeromobile - arenatosi nello strato di "asfalto" EMAS - prima di concludere la corsa sull'erba ha sopportato danni consistenti al sistema dei carrelli: anteriore e principale. Il volo Eastern Air Lines Boeing 737-700, immatricolato N278EA, operativo sul volo charter EAL-3452 da Fort Dodge,IA a New York La Guardia,NY (USA) era impegnato in atterraggio sulla pista 22 alle ore 19.40 locali del 27 ottobre 2016. L'aeroporto newyorkese nel 2015 ha movimentato oltre 28 milioni di passeggeri.

Aerohabitat ha rilanciato questa notizia per l'analogia con il fuoripista di Bergamo Orio al Serio dello scorso 5 Agosto e l'importanza di dotare anche gli scali del Belpaese con il sistema EMAS.

L'EMAS all'estremità della testate di pista, nel caso di atterraggio lungo, fuoripista in atterraggio o nel caso di interruzione del decollo,frenerà la sua corsa su una superficie in grado di assorbire l'energia cinetica e quindi di arrestare il velivolo in modo rapido ed evitando pericoli.

Con la news del 22 Settembre 2016 "Aeroporti del Belpaese, la RESA inferiore a 240 mt e l'EMAS" (http://www.aerohabitat.eu/news/dettaglio/archivio/2016/settembre/article/aeroporti-del-belpaese-la-resa-inferiore-a-240-mt-e-lemas/). Aerohabitat aveva rilevato questa urgenza. Questa incidente conferma tale convinzione. 29 Ottobre 2016

Aretino, cade l'ennesimo ultraleggero, due vittime

L'evento incidentale nel pomeriggio di domenica 23 Ottobre. Ancora un week en con un incidente con vittime. Questa volta è precipitato nei pressi di Modine, in una zona tra i comuni di Loro Ciuffenna e Castelfranco di Sopra, in provincia di Arezzo. I soccorritori avrebbero identificato dall'alto, con un elicottero, il relitto incendiatosi in una zona boscosa. IL'intervento ha solo consentito lo spegnimento delle fiamme.

l velivolo, riportano le scarne notizie riferite dai media locali, sarebbe decollato da una aviosuperficie nella zona di Cavriglia (Arezzo) a Pratomagno, dove l’Aero club Valdarno di Cavriglia aveva programmato la manifestazione ‘Autumnia in Volo". Le condizioni meteo erano ottimali. Due le vittime, entrambi gli occupanti dell'ultraleggero. 25 Ottobre 2016

Flotta ultraleggeri, si schianta ancora uno, stavolta dopo il decollo

Incidente alle sei del mattino: nel Barese. E' accaduto nel week end, venerdì 14 ottobre e il pilota, con il velivolo sostanzialmente distrutto, è stato ricoverato in ospedale con una prognosi di 30 giorni per le fratture riportate. La località dello schianto al suolo dell' ultraleggero e la campagna di Toritto, nel Barese. L'incidente sarebbe avvenuto subito dopo il decollo dal campo di volo "La Quercia".

Quali le cause? I media - i pochi che hanno riportano la notizia - segnalano che una delle probabili cause-concause potrebbe essere stato il forte vento.

Possibile che un "forte vento" abbia provocato una incontrollabilità del velivolo?

L'ultraleggero, quello che resta dopo lo schianto, sarebbe stato posto sotto sequestro e il pilota denunciato all’autorità giudiziaria perché si valutino eventuali violazioni delle norme sulla sicurezza.

E', comunque, l'ennesimo incidente di ultraleggero in un week end di fine estate. La brutta stagione - autunno-inverno - come sostengono alcuni analisti, sicuramente determinerà una riduzione di questi specifici incidenti della flotta ultraleggeri. 1 Ottobre 2016

 

Vicenza e Cagliari, precipitano un velivolo e un elicottero

Ancora incidenti di Aviazione Generale e/o ultraleggeri? Il primo dei due incidenti è avvenuto mercoledì 5 ottobre intorno alle 16.45. Un velivolo è precipitato su una collinetta - testimoni dichiarano di averlo visto cadere in vite - nella contrada Valdicase a Castelgomberto in provincia di Il pilota, un settantenne è deceduto nello schianto a terra del velivolo Skyleader 200 che si è incendiato. SKYLEADER 200 - riportano i riscontri del costruttore - "è un aereo biposto convenzionale, completamente in metallo, ad ala bassa dritta con winglets alle estremità. Il velivolo dispone di carrello retrattile triciclo con ruota anteriore sterzante standard. Una versione con carrello di atterraggio fisso è disponibile su richiesta".

L'intervento dei Vigili del Fuoco di Arzignano e Vicenza hanno potuto constatare la presenza di un corpo carbonizzato. A circa cinque giorni dell'incidente i media non hanno ancora riportato la pista di decollo e la probabile destinazione del volo.

Il secondo è invece avvenuto nella giornata di domenica 9 ottobre in prossimità di un campo di volo privato dal quale era partito nella tarda mattinata. Un piccolo elicottero Dragon Fly è' precipitato sulla statale 387, nei pressi del bivio per Soleminis (Cagliari) finendo al suolo dopo aver colpito una automobile Renault Clio che viaggiava in direzione di Dolianova.

Il pilota di 66 anni è rimasto gravemente ferito ed è ricoverato in ospedale a Cagliari. Non hanno riportato conseguenza l'autista e i famigliari su cui è crollato l'elicottero, mentre la statale è rimasta chiusa al traffico per alcune ore. 10 Ottobre 2016

Linate, 8 ottobre 2001, 15anni dopo: ancora su un scenario contromano intenzionale!

Era una opzione applicabile e/o da investigare anche a Linate? E' un riscontro nodale! Dopo tanti anni la verifica dello scenario di "violazione intenzionale" di una SOP - Standard Operational Procedure, ovvero della procedura standard di rullaggio, andando contromano verso il punto attesa della pista 36 di Linate è ancora solo una ipotesi investigativa. Senza adeguati rilievi, riscontri sui tempi di rullaggio degli aeromobili che in quella tragica mattinata hanno rullato dal piazzale dei parcheggi (Piazzale Ovest ex ATA) dell'aviazione generale.

La responsabilità del pilota del Cessna immatricolato D-IEVX, autorizzato a muoversi intorno alle 07.48 dell'8 ottobre 2001, parcheggiato nel piazzale Ovest - ex ATA dell'aeroporto di Linate, ovviamente, non è in discussione. Ma la chiave dell'indagine è rappresentata dalla opzione: è stato un errore umano e/o un atto intenzionale deliberato e per quali, magari evidenti, evidenti ragioni?

Ma come, innanzitutto, definire e distinguere tra "Human Error" e "Violazione":

"Errors and Violations

In everyday language, the term “error” is used in a very broad sense. For a more detailed discussion of the topic, more precise definitions are needed. The classification used here is in line with James Reason’s definitions.

Errors are intentional (in)actions, which fail to achieve their intended outcomes.

Errors can only be associated with actions with a clear intention to achieve a specific intended outcome. Therefore, uncontrolled movements, e.g. reflexes are not considered errors. The error itself by definition is not intentional, but the original planned action has to be intentional. Furthermore, it is assumed in the above definition that the outcome is not determined by factors outside the control of the actor.

Violations are intentional (in)actions, which violate known rules, procedures or norms.

The fundamental difference between errors and violations is that violations are deliberate, whereas errors are not. In other words, commiting a violation is a conscious decision, whereas errors occur irrespective of one’s will to avoid them. Cases of intentional sabotage and theoretical cases of unintentional violation (breaking a rule because the person is not aware of the rule) are outside the scope of this Flight Operations Briefing Note.

Therefore, it is important to realize that within the scope of our discussion a person committing a violation does not intend the dramatic negative consequences which sometimes follow a violation - usually it is belived bona fide that the situation remains under control despite the violation.

It is worth noting that many sources, even in the domain of aviation safety, use the term “error” in a wider sense, covering both errors (as defined here) and violations.

 

Ma perchè inoltre i piloti - nel corso di talune operazioni e procedure a terra e in volo - deviano volontariamente e/o intenzionalmente dalle SOP - Procedure Operative Standard?

 

"Why do Pilots deviate from procedures?

Why do well trained, motivated and professional operators deviate from an SOP?

Individualism

Pilots and engineers are individuals at the end of the day and generally they want to impose some form of their own character on a procedure, this is in part what differentiates us from computers. Whether it be a different technique to break the boredom, or to apply some form of critical thinking to a procedure, generally these deviations do not adversely affect the outcome. Gone unchecked however, it can break down standardisation and bring confusion to a flight deck if a co-pilot does not understand the deviations in procedure of his Captain.

Complacency

This is the dropping of your guard during a repetitive task or the introduction of humour by deliberately mispronouncing words in a critical standardised task. The backstop to this is reinforced in CRM, where a pilot can correct repeated non-standardised responses to a checklist, preventing a deterioration in responses.

Frustration

Being forced to conform to a seemly ridiculous procedure can provide justification to alter or amend the practice of a procedure. There are several ways to approach this problem; either raise the issue with management and have the policy or procedure changed or have training provided to explain why a procedure is conducted in a particular way so it no longer seems ridiculous.

Conclusion

As we all know without procedures it would be difficult to maintain effective and safe operations of aircraft due to the complicated nature of the systems involved. The process of designing procedures from both an organisational as well an operational perspective is a long and tedious process. How effective these procedures are can only be determined by constantly monitering how much procedure deviation takes place once it is put into place. There will never be a perfectly designed set of SOPs due to the ever changing factors in the environment and thus changes in procedures." 8 Ottobre 2016

Aeroporto Ciampino, Cessna 501 fuoripista

ANSV ha aperto una inchiesta per inconveniente grave. Nella prima mattinata di mercoledì 5 Ottobre ad un aereo taxi-ambulanza Cessna 501 Citation I, immatricolato I-UUNY (primo volo nel 1977, seriale 500-00358), proveniente da Cagliari con quattro occupanti nel corso della fase atterraggio-decelerazione in pista rientrava il semicarrello destro principale.

Erano circa le ore otto e il velivolo finiva di traverso fuoripista lateralmente, strusciando sull'ala destra.

La squadra dei Vigili del Fuoco intervenuti hanno versato liquido ritardante sulle lamiere del velivolo che hanno sfregato sul mando di asfalto al fine di prevenire rischi di incendio.

L'aeroporto è rimasto chiuso per circa 3/4 ore in attesa della rimozione del Cessna 501. Illesi i due piloti e due medici imbarcati, sostanziali i danni al velivolo. L'aeroporto è stato riaperto alle 11.43 locali: alcuni voli sono stati ritardati, altri sono finiti su uno scalo alternato.

Non si hanno altre notizie riguardanti:

- il punto di toccata iniziale in pista;

- la lunghezza della distanza percorsa sulla pista;

- l'esatta localizzazione finale del fuoripista;

- la distanza dal recinto di sedime e/o dal piazzale velivoli. 7 Ottobre 2016

Precipitano due velivoli di Aviazione Generale

ANSV ha aperto due inchieste. Il primo dei due si è verificato sabato 24 settembre ed ha rigaurdato un velivolo immatricolato estero, un Maule M4 marche HB-ETR, decollato da Hohenems-Dornbirn (Austria) impegnato in un atterraggio in Italia, nell’aviosuperficie San Genesio (Bolzano). Il pilota, che sarebbe risultato del tutto illeso, ai comandi del velivolo finito su un recinto esterno della stessa pista. danni sostanziali all'aeromobile.

Il secondo ha interessato un monomotore Cessna 152, immatricolato I-ECSO decollato nel pomeriggio del 28 settembre dalla pista dell'aeroporto romano dell'Urbe con destinazione la pista di Rieti: Intorno alle ore 17.00 locali è precipitato in un bosco nella zona di Ornaro Alto, frazione Torricella Sabina di Rieti. I due occupanti, istruttore ed allievo pilota dopo i soccorsi e, nonostante alcuni traumi non sarebbero in pericolo di vita. Il monomotore, riportano ancora i media, velivolo della flotta della scuola di volo dell'Urbe, sarebbe stato costretto ad un atterraggio d’emergenza: nello schianto sarebbe risultato distrutto. 30 Settembre 2016

Fuoripista di Bergamo, per ANSV le condizioni meteo erano "heavy shower rain"

Era in corso un fenomeno avverso, o era severo e/o proibitivo? Nella nota del 10 Agosto, ANSV dopo aver comunicato come si "è proceduto allo scarico dei dati contenuti nei registratori di volo (Flight Data Recorder e Cockpit Voice Recorder) dell’aeromobile cargo B737-400 marche HA-FAX, finito fuori pista in atterraggio a Bergamo Orio al Serio lo scorso venerdì 5", ha anche rilevato una circostanza che Aerohabitat aveva ritenuto indispensabile commentare.

Con la news del 12 Agosto "Aeroporto Bergamo, il fuoripista e ANSV. Le condizioni meteo erano avverse, severe e/o proibitive?", infatti Aerohabitat aveva circostanziato come a fronte di informazioni meteo TAF (Terminal Aerodrome Forecast) e METAR (METeorological Air Report) disponibili l'ANSV aveva sinteticamente rilevato come il Boeing 737 avesse "effettuato un avvicinamento strumentale per pista 28, in condizioni meteorologiche avverse".

La terminologia alquanto generica di "condizioni meteorologiche avverse" non sembrano essere confermate dai comunicati previsionali e attuali trasmessi ufficialmente dai report meteo. dati che anche ANSV nella successivo "Preliminary Report" ha, in fondo ribadito.

Nel Report ANSV del 21 Settembre ha, tuttavia, alla voce condizioni meteo sull'aeroporto di Bergamo Orio al Serio, aggiunto una informazione aggiuntiva. Probabilmente segnalata dal sistema ATIS (Automatic Terminal Information Service e/o AWOS Automated Weather Observing System) aeroportuale e/o una informazione trasmessa via radio dal servizio di assistenza in atterraggio (frequenza di avvicinamento e/o di torre):

"Weather conditions:

Latest weather report delivered by TWR: visibility 4000m; wind: direction 280° (variable), speed 14 kts/maximun gust 23 kts; clouds: few clouds (1/8-2/8) 1700 feet, scattered CB (3/8-4/8) 3000 feet; temperature: 19°C, dew point 17°C; QNH: 1011.

Weather phenomena: heavy shower rain.

Metar: LIME 050150Z 260/11G 23 kts - 220 V 310 9999 VCTS FEW040CB BK080 23/16 Q1010".

Il Weather phenomena: heavy shower rain era forse una emissione di uno SPECI (usando gli stessi codici e criteri del METAR) e uno SPECIAL sostitutivo del MET REPORT?

Il fenomeno meteo aggiuntivo segnalato riguarda quindi un "heavy shower rain", ovvero una sorta di forte precipitazioni piovose. Ma quanto? Quale sorta di fenomeno potrebbe essere occorso in quei frangenti? Quali intensità, quali livello di "avversità" potrebbe aver costituito per un Boeing 737 in atterraggio?

Erano forse condizioni meteo non solo avverse, ma severe e proibitive al punto di aver impedito un atterraggio con toccata in pista secondo gli standard operativi?

La pista era forse allagata e il galleggiamento dell'aeromobile prima della toccata dopo quasi 2000 metri di pista sarebbe una causa/concausa nella dinamica incidentale che ha portato il Boeing 737 oltre 520 metri dal fine pista?

Le precipitazioni "heavy shower rain" avevano forse determinato un allagamento momentaneo e/o parziale di tratti di pista con uno strato, una sorta di pellicola temporanea stazionaria di acqua che ha ostacolato prima il punto di toccata e, dopo, ha reso inefficace la frenata?

Qualora l'incidenza di questo "fenomeno" meteo risultasse confermato, occorrerà tuttavia sapere se i due piloti lo conoscevano, se erano stati - comunque - informati e/o lo ignorassero, se, in definitiva, erano consapevoli del livello di "avversità" meteo in corso in relazione al contesto di lunghezza e caratteristiche di pista e sedime aeroportuale. 27 Settembre 2016

ANSV divulga il Preliminary Report sul fuoripista Boeing 737 di Bergamo

Per cause/concause e raccomandazioni occorrerà attendere il Final Report! L'atteso iniziale Report ANSV è stato reso disponibile on-line sul sito web nella giornata del 21 Settembre. In cinque paginette sono disponibili i database dell'aeromobile, dell'equipaggio, l'informativa meteo e i primi riscontri dei registratori CVR (Cockpit Voice Recorder) e DFDR (Digital Flight Data Recorder). I dati meteo (METAR e TAF) sono quelli segnalati sul web e disponibili da tempo: inquadrano una realtà operativa del tutto compatibile con operazioni di volo con vento (anche a raffiche), pioggia e temporali nell'area circostante alla pista. Tempo meteo perturbato ma del tutto ordinario.

Anche le trasmissioni radio terra-bordo-terra hanno permesso di inquadrare gli eventi della dinamica incidentale che portato il Boeing 737 ha concludere la sua corsa oltre il fine pista. A circa 520 metri oltre la testata pista. Ben oltre allo spazio di 90 metri della Runway End Safety Area (RESA). Anche il riscontro della toccata pista, avvenuto a circa 750 metri dalla fine pista 28, quindi oltre 2000 metri dall'inizio della stessa testata pista 28 non costituisce, tuttavia, una novità. I media (e Aerohabitat) lo avevano, comunque, anticipato. Il dato significativo del Preliminary Report rimanda alla fase di galleggiamento in pista del Boeing 737 dopo il sorvolo della pestata pista 28, alla velocità e quota del velivolo fino al punto di toccata.

Occorre assegnare rilievo alle ore di volo del co-pilota, senza tuttavia sottolineare alcuna causa e/o concausa nella dinamica incidentale. Il Report non sembrerebbe, infatti, indicare quale dei due piloti risultasse ai comandi : ovvero pilotasse l'aeromobile. Il co-pilota aveva accumulato nella sua vita lavorativa un totale di 343 ore di volo, delle quali 86ore e 02 minuti sul Boeing 737.

Il Boeing 737 ha infranto lo steccato/staccionata del sedime aeroportuale alla velocità di 109 kts, mentre il registratore di volo ha riportato l'ultima velocità del velivolo, perciò nei frangenti che hanno preceduto l'arresto, alla velocità di 91 knots.

A questo punto occorrerà attendere un Report ANSV intermedio, se non quello finale-conclusivo per poter sintetizzare le risultanze dell'inchiesta tecnica ufficiale in relazione alle cause-concause e alla presentazione di eventuali raccomandazioni al fine di evitare che simili incidenti/dinamiche possano riproporsi.

Raccomandazioni di sicurezza e provvedimenti indispensabili non solo per lo scalo-pista di Bergamo-Orio al Serio, ma anche per eventuali contesti operativi equivalenti: con sedimi aeroportuali localizzati in zone intensamente "urbanizzate". 23 Settembre 2016

Piemonte, sabato 17 Settembre, precipita ultraleggero

A chi verrà affidata l'inchiesta tecnica? Al solito le notizie sono sempre scarne, come in seguito, purtroppo, anche sulle cause e sulle determinazioni, su eventuali insegnamenti e raccomandazioni da ricavare se ne saprà poco. L'incidente occorso nel pomeriggio di sabato 17 Settembre, intorno alle 18.30 locali, in prossimità di un campo di volo nel Canavese in Piemonte. La località sarebbe quella della frazione Carolina di Caluso

Stavolta, riferiscono i media locali, l'ultraleggero con due persone a bordo, nella fase di atterraggio avrebbe urtato alcuni cavi elettrici: precipitando al suolo. Pilota e copilota (o era solo un passeggero) sono rimasti feriti - pur gravi ma non in pericolo di vita - nell'impatto con il terreno - l'ultraleggero sarebbe stato distrutto nell'impatto - e, prontamente trasportati all'ospedale (Cto di Torino) con un elicottero del 118. L'indagine/inchiesta generica è condotta dai Carabinieri, prontamente intervenuti. 19 settembre 2016

Boeing 737 cargo atterra senza carrello

Trasportava 12mila ton di liquidi infiammabili, oltre al residuo dei serbatoi. L'emergenza - non anticipata - è avvenuta in Indonesia, all'aeroporto Wamena ed ha interessato un Boeing 737-300 - immatricolato PK-YSY - cargo Trigana Air Service intorno alle 07.30 ore locale del 13 settembre.

Il volo IL-7321 proveniente da Jayapura trasportava 15.3 tonnellate di merce carburante, combustibile, riso e zucchero era in atterraggio sulla pista 15 e nella toccata con il manto d'asfalto ha perso il semicarrello sinistro e destro spanciando sul ruotino anteriore e finendo fuoripista, lateralmente. Sulla destro della pista. I danni all'aeromobile sono risultati sostanziali mentre i tre membri dell'equipaggio non avrebbero riportano lesioni fisiologiche. Il Boeing 737-300 era in servizio da 30 anni. 14 Settembre 2016

Precipita Piper decollato da Treviso, sei le vittime

Il crash in Macedonia. Uno dei velivoli della flotta stanziata all'aeroporto di Treviso, del locale Aeroclub, un Piper Seneca II, bimotore turbolelica, immatricolato D- GLLW si è schiantato nel tardo pomeriggio del 6 Settembre 2016 mentre si apprestava alla fase di avvicinamento per l'atterraggio sulla pista dello scalo capitale della Macedonia Skopje. Decollato intorno alle ore 14.00 dalla pista di Treviso Canova San Angelo di Pristina con il pilota e cinque passeggeri avrebbe atterrato per uno scalo tecnico - rifornimento di carburante - per riprendere il volo per la destinazione finale di Pristina in Kossovo.

Il velivolo, con altri tre dello stesso Aeroclub - monomotori - che hanno potuto proseguire il programma di volo, è, probabilmente stato coinvolto in condizioni meteo avverse.

Quali possano essere, al momento, le cause e concause, è uno scenario di ipotesi che inquadrano oltre alle condizioni meteo, il guasto tecnico e un qualche errore umano riconducibile a contesti di human factor. Le sei vittime sono di cittadinanza italiana, quattro di queste trevigiane tra cui il pilota, anche presidente dell'aeroclub. Lo schianto sarebbe avvenuto intorno alle ore 17.40 locali E alcuni cittadini del paese di Vetersko, vicino a Veles, città della Macedonia, avrebbero sentito un forte boato ed una un'esplosione, rilevando la presenza anche di fiamme e colonne di fumo. gli interventi dei mezzi di soccorso sono, comunque, risultati inutili.

La ricostruzione dell'incidente e la dinamica complessiva dei frangenti precedenti all'impatto al suolo si prevedono complicati. Le inchieste attivate, una locale, una italiana e una tedesca - il Piper è immatricolato in Germania - senza l'ausilio delle scatole nere e dei tracciati radar, dovranno, comunque formulare alcune ipotesi. 9 Settembre 2016

ANSV e il fuoripista di Bergamo Orio al Serio: 30 giorni dopo

Note in attesa di un preliminary-factual Report. Lo scorso 5 Agosto l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha aperto l’inchiesta di sicurezza di competenza e contestualmente disposto l’invio di un team investigativo presso l’aeroporto di Bergamo Orio al Serio dove, alle ore 04:07 di oggi 5 agosto, l’aeromobile DHL 737-400, volo BCS 7332, in arrivo da Parigi Charles De Gaulle, è uscito di pista durante l’atterraggio.

La relazione dell'inchiesta dovrebbe essere pubblica nel più breve tempo possibile

(12 mesi dall’evento) e qualora ciò non fosse praticabile, l’ANSV dovrà redigere un "report" ad interim - intermedia segnalando i riscontri e la progressione nei rilievi attinenti questioni rilevanti per la sicurezza del volo. In sostanza per quanto concerne l'incidente avvenuto all'Aeroporto Caravaggio di Bergamo - Orio al Serio eventuali considerazioni, rilievi e/o raccomandazioni di sicurezza (art. 16 regolamento UE n. 996/2010) inerenti le caratteristiche, le procedure, le operazioni di volo in vigore sull'infrastruttura aeroportuale.

A 30 giorni dall'incidente, tuttavia, in mancanza di un un Factual Report, un semplice resoconto elencazione degli eventi e delle indagini avviate, con una "analisys part" in relazione alle possibili cause, dirette, indirette, sulle eventuali deficienze (shortcomings) nonché iniziali raccomandazioni (qualora fossero impellenti) al fine di evitare che si possano ripetere "situazioni analoghe".

Ecco quindi come in attesa del FINAL-Report che abbisogna di analisi specifiche e dettagliate diventa indispensabile che ANSV proponga una prima stesura di report preliminare e/o un factual al fine descrivere e circostanziare - in alcune pagine, sulla base delle iniziali informazioni raccolte - l'evento incidentale occorso e di ribadire l'assoluta "operatività" dello scalo bergamasco. Senza l'analisi investigativa che troverà stesura nel documento successivo!

Un preliminary-factual report inoltre potrà confermare la piena affidabilità del Piano di Emergenza Aeroportuale e/o del Piano di Emergenza esterno, in relazione a quel dei due è stato attivato nelle prime ore dello scorso 5 Agosto. Il primo intervento di soccorso al Boeing 737 è avvenuto con mezzi/team aeroportuali e/o esterni al sedime? Le procedure e azioni in relazione alle fasi di allerta per garantire la piena operatività delle diverse strutture di protezione civile e la gestione efficiente ed efficace dell’emergenza sono state applicate in ottemperanza con l'Ordinanza ENAC n.8/2016 in vigore il 1 agosto 2016?

Lo scopo di un Report iniziale ha, oltre a rassicurare gli utenti del trasporto aereo, lo staff di scalo e i cittadini residenti nell'intorno aeroportuale, inoltre lo scopo di informare tutti gli addetti del settore.

A seguito dei "lavori di ammodernamento delle infrastrutture di volo con tecnologie d’avanguardia, eseguiti tra l’8 marzo e il 2 giugno 2014", con il comunicato stampa 59/2014 Enac il 18 Giugno ha rilevato:

"una delegazione della Direzione Generale dell’Ente ha visitato l’Aeroporto di Bergamo Orio al Serio ed effettuato un sopralluogo alla pista, i cui lavori di manutenzione straordinaria e ammodernamento si sono conclusi il 2 giugno ... opere eseguite, inoltre, consentono allo scalo di aumentare ulteriormente gli standard di operatività, sicurezza e capacità."

In effetti le opere hanno consentito l'aumento della capacità oraria da 24 a 26 voli, con 16 atterraggi.

A riguardo anche la SACBO in un comunicato stampa del 18 Giugno 2014, aveva, tra l'altro, rilevato:

"Le opere sulle infrastrutture di volo sono state eseguite pianificando due fasi propedeutiche, che hanno permesso di intervenire sulle due testate, senza interruzione delle attività aeronautiche né limitazione dei voli. La terza fase, dal 13 maggio al 1° giugno, è servita a completare il rifacimento e la ripavimentazione completa della pista, dei raccordi e via di rullaggio. Tra gli interventi eseguiti spiccano l’installazione di oltre 2.000 le luci di aiuto alla navigazione aerea con tecnologia LED, in sostituzione delle luci a incandescenza, con un risparmio del 70% in termini di consumo energetico, e la riqualificazione e ampliamento del piazzale nord con creazione di un nuovo raccordo che contribuisce a migliorare il movimento degli aeromobili a terra. Inoltre, nell’ambito dell’intervento, sono state realizzate, opere di incremento delle superfici destinate alla RESA (Runway End Safety Area), fortemente volute da Enac per migliorare gli standard di sicurezza dello scalo."

Concludendo:

"Sacbo, grazie agli ingenti investimenti, che hanno reso le infrastrutture di volo pienamente conformi ai migliori standard internazionali e grazie al lavoro svolto negli ultimi anni nell’ambito del Safety Management System, è pronta ad affrontare il nuovo percorso di certificazione EASA (l'agenzia dell'Unione Europea alla quale sono stati affidati specifici compiti regolatori ed esecutivi sulla sicurezza aerea), secondo quanto prescritto dal Regolamento n.139/2014, nei tempi stabiliti dalla norma e in sinergia con ENAC."

Le caratteristiche fisiche della pista principale di Bergamo Orio al Serio sono le seguenti:

Pista principale: pista 10/28; m 2.874 x 45.

spazi di sicurezza:

pista 10: SWY NIL - CWY 67x150 - Strip 2994x300 - RESA 90x90;

pista 28: SWY NIL - CWY 120x150 - Strip 2994x300 - RESA 150x90.

Gli standard ICAO-ENAC (vedi "Regolamento per la costruzione e l'esercizio degli aeroporti"), oltre alla Strip area, alla Clearway e alla RESA (area di sicurezza di fine pista), di cui indicano l'importanza di specifiche caratteristiche fisiche, in aggiunta agli spazi della Area livellata e priva di ostacoli (Cleared and Graded Area - CGA), della Stopway, delle Banchine di pista (Runway Shoulders). 7 Settembre 2016

Boeing 787 Dreamliner: non solo la flotta ANA con nuove turbine

L'operazione di sostituzione dei propulsori Trent 1000 entro tre anni. A seguito della decisione del blocco a terra della flotta di 50 Boeing 787 della All Nippon Airways (ANA) notizie stampa della stessa Rolls-Royce, produttori dei propulsori che equipaggiano i Dreamliner, hanno rivelato come tutti i motori Trent 1000 saranno sottoposti alla sostituzione di una parte delle palette della turbina.

All Nippon Airways avrebbe segnalato riscontri - in fase di ispezione e manutenzione - di un eccessivo affaticamento delle palette a causa di un anomalo processo di degrado-corrosione determinato da "chemical components in the atmosphere" con l'origine di fenomeni di cracks lesioni sulle stesse.

Il processo innescato dalla corrosione sarebbe aggravato dai cicli di impiego dei propulsori, che pur con una media di esercizio di soli 2.7 anni - per la flotta Boeing 787 ANA - hanno reso indispensabile una misura preliminare: la loro immediata sostituzione.

A stessa Rolls-Royce casa costruttrice dei "motori" si sarebbe dichiarata intenzionata nell'arco dei prossimi tre anni a sostituire i propulsori dell'intera flotta dei Dreamliner in servizio con i Trent 1000: 169 velivoli.

Pari a 338 propulsori.

Nel frattempo la flotta dei 50 Dreamliner della ANA saranno sottoposti alla sostituzione delle palette intermedie ovvero delle " intermediate pressure turbine blades ".

Per la FAA - Federal Aviation Administration - USA le problematicità emerse non costituiscono “safety concern”. Anche EASA e altri enti nazionali di controllo non sarebbero interessati a considerare l'emanazione di limiti e/o restrizioni e/o circolari restrittive nelle operazioni di volo della flotta dei Dreamliner. 1 Settembre 2016

Boeing 787, la flotta ANA bloccata a terra

Ancora criticità sul Dreamliner, stavolta associate ai propulsori.Dopo il blocco a terra della flotta Boeing 787 del 2013 - per ANA - All Nippon Airways Boeing e JAL- Japan Airline e su indicazioni di FAA e EASA in determinate altre aerolinee - per criticità, inconvenienti e incidenti imputabili a batterie specifiche installate a bordo dei velivoli, in questi giorni il fermo dei velivoli è conseguente ad una avaria ad un propulsore.

Il 25 Agosto l'aeromobile del volo ANA - All Nippon Airways, Boeing 787-900, immatricolato JA833A operativo come volo NH-241 da Tokyo Haneda a Fukuoka (Japan), in decollo dalla pista 05 ha interrotto la salita alla quota di circa 12.000 piedi a causa di malfunzionamento e chiusura del motore di sinistra, un Trent 1000. Dopo circa 40 minuti il volo è atterrato in sicurezza sulla pista 34R di Haneda.

I passeggeri sono stati riprotetti su un altro volo Boeing 787-900 immatricolato JA830A arrivando a destinazione con solo tre ore di ritardo.

In seguito alle analisi e la ricerca delle cause dell'incidente l'ANA - All Nippon Airways ha cancellato nella giornata seguente nove voli nazionali di Boeing 787 Dreamliner equipaggiati con motori Trent !000 della Rolls-Royce.

L'ANA con 50 velivoli Boeing 787 in flotta è uno dei maggiori operatori mondiali dei Dreamliner, ed ha programmato la cancellazione di oltre 300 voli nel mese di settembre in attesa di operazioni di manutenzione e sostituzione di particolari specifici dei Trent 1000.

La Boeing ha consegnato 442 aeromobili 787, nelle varie varianti - 3, 8, 9, 10 - mentre il carnet degli ordini ha raggiunto il numero di 1162. Sono equipaggiati con due propulsori: della General Electric GEnx o della Rolls-Royce Trent 1000. 29 Agosto 2016

Aeroporto Bergamo:scenario fuoripista ad una velocità di 140kts

Alcune note tecniche per l'analisi! Con l'Ordinanza n. 8/2016, “Norme e Procedure per l’assistenza agli aeromobili in emergenza e per il soccorso ad aeromobili in caso di incidente” il Dirigente dell’ENAC competente per la Direzione Aeroportuale Lombardia, Ufficio di Bergamo, lo ha dichiarato in vigore, dal 1 agosto 2016.

Il fuoripista del Boeing 737 del 5 agosto scorso ha, quindi, potuto usufruire di rinnovate procedure - il documento è accessibile e download da Internet by Goggle - nelle quali sono state stabilite le disposizioni "operative finalizzate a far fronte in modo organizzato alle possibili emergenze derivanti da eventi di pericolo di natura aeronautica o a causa di un incidente aereo che possono interessare l’Aeroporto di Bergamo Orio al Serio. Nell’eventualità di un incidente occorso al di fuori del sedime aeroportuale, si applicherà il “Piano di Emergenza Provinciale - Rischio Incidente Aereo”, approvato con Delibera del Consiglio Provinciale di Bergamo n. 50 del 13.05.2013 e sue successive revisioni."

Il Piano di Emergenza Aeroportuale e il Piano di Emergenza Esterno per l'incidente al Boeing 737 hanno, quindi, potuto disporre della nuova "procedura". Su quale delle due sia stata attivata, forse entrambe, ma sono riscontri che l'indagine ANSV sicuramente riporterà.

Nello scenario ipotizzato da media e blog il Boeing 737 avrebbe toccato pista tra il raccordo Charlie e quello Delta ad una distanza di 1900-2300 metri dall'inizio pista. Quindi il touchdown alle ore 04.12 locali del 5 agosto sarebbe avvenuto ad una altezza della pista 28 alla quale, solitamente, un aeromobile atterrato lascia la pista sulla sinistra per raggiungere il parcheggio assegnato per lo scarico dei passeggeri e del carico trasportato.

Perché è successo? Quali le cause e le concause di un incidente che avrebbe portato il Boeing 737 a lasciare la pista attiva ad una velocità residua di circa 140 kts - nodi. Chi e quando l'ANSV potrà confermare un scenario - al momento - del tutto ipotetico anche se verosimile? A quasi due settimane dall'incidente le notizie ufficiali rimandano al comunicato ANSV dello scorso 10 agosto nel quale la dinamica della corsa dell'aeromobile avrebbe registrato i seguenti aspetti:

-"si è proceduto allo scarico dei dati contenuti nei registratori di volo (Flight Data Recorder e Cockpit Voice Recorder) dell’aeromobile cargo B737-400 marche HA-FAX, finito fuori pista in atterraggio";

- l’aeromobile usciva dal sedime aeroportuale sostanzialmente lungo il prolungamento dell’asse pista e si fermava a circa 520 metri di distanza dal termine della stessa;

- dopo aver superato l’area di sicurezza presente al termine della pista, ha divelto le antenne del sistema di atterraggio strumentale e la recinzione aeroportuale;

- ha quindi superato la strada provinciale SP116, una porzione di parcheggio di automobili e si è fermato impattando il new jersey della strada provinciale SP591bis;

- a seguito dell’evento l’aeromobile ha subito consistenti danni strutturali, la separazione di entrambi i motori, delle gambe carrello di atterraggio ed il cedimento di una parte del piano di coda".

Ma per perché l'equipaggio non è intervenuto impedendo un atterraggio tanto "lungo"?

E' quindi inevitabile che la fase di avvicinamento (con atterraggio strumentale) alla pista 28 e atterraggio e la susseguente corsa fino allo stop del Boeing 737 dovrà essere analizzata e investigata in relazione alle caratteristiche fisiche della pista 28 (alla dimensione SWY-CWY-Strip-OFZ-RESA - Runway End Safety Area e altro), alle disposizioni riguardanti il Piano di Rischio e le così dette “zone di tutela” (art.707 del Codice della Navigazione e s.m.i e Capitolo 9 del Vigente Regolamento ENAC), alla valutazione di impatto di rischio (art.715 del Codice della Navigazione e s.m.i e Capitolo 9 del Vigente Regolamento ENAC e agli ostacoli alla navigazione aerea ed i potenziali rischi per la stessa navigazione (art.709 del Codice della Navigazione e Capitolo 9 del vigente Regolamento ENAC).

Qualora fosse confermato inoltre lo scenario di touchdown all'altezza della taxyway, a circa 1900-2300 metri dall'inizio pista, diventerà decisivo capire la ragione per la quale i piloti non abbiano interrotto l'avvicinamento e l'atterraggio eseguendo una semplice riattaccata.

L'investigazione dovrà a quel punto appurare se nelle mappe di vincolo delle zone di tutela interessate dal Piano di Rischio e dalle superfici di avvicinamento, di decollo ed orizzontale "sussistano" le limitazioni e le seguenti attività o costruzioni sottostanti:

• discariche e specchi d’acqua in funzione del possibile richiamo di uccelli,

• industria manifatturiera che, per il proprio ciclo di lavorazione, può creare richiamo per gli uccelli,

• manufatti con finiture esterne riflettenti,

• luci fuorvianti ed emanazioni laser,

• ciminiere con emissione di fumi,

• attività che prevedono l’emissione di onde elettromagnetiche, per le possibili interferenze con gli apparati di navigazione,

• manufatti che per la posizione e dimensione possono interferire con la propagazione delle onde elettromagnetiche degli apparati di navigazione. 18 Agosto 2016

Aeroporto Bergamo, il fuoripista e ANSV. Le condizioni meteo erano avverse, severe e/o proibitive?

Probabilmente erano "condizioni operative ordinarie"! Semplice cattivo tempo e/o bad weather? Era notte e le previsioni meteorologiche TAF e METAR segnalavano vento e direzione variabili (ma comunque contrario) intorno a 11 nodi e raffiche fino a 23 nodi, con visibilità di oltre 9 km e formazioni nuvolose e precipitazioni con fenomeni temporaleschi nelle vicinanze.

Sono condizioni meteo "avverse" come sostenuto, forse con una nota inopportuna in questa fase preliminare, da ANSV o erano "meteo" di ordinaria operatività in un contesto di "fenomeni" associati ad una situazione meteo estiva?

In sostanza le segnalazione del METAR (acronimo di METeorological Air Report) con frequenza semiorario e le informazioni TAF (Terminal Aerodrome Forecast), previsioni del tempo di aeroporto espresse con scadenza entro le 9 ore con emissione ogni 3 ore, non sono state rafforzate da informazioni aggiuntive extra informative o remarks (RMK) o Special o da rapporti AIRMET (in relazione a fenomeni pericolosi attesi o esistenti (AIREP), per forti turbolenze, per temporali molto estesi e/o violenti.

Le condizioni meteo riportate sono quelle sottostanti e non sembrerebbero evidenziare condizioni meteo non proibitive, non severe e tantomeno avverse. Era quello che si potrebbe inquadrare, con un linguaggio popolare e non tecnico, come semplice cattivo tempo e/o bad weather con operazioni di volo del tutto normali.

Metars:

LIME 050320Z 03007KT 9999 -RA SCT035CB BKN060 19/17 Q1010 RETSRA=

LIME 050250Z 03006KT 360V060 9999 +RA FEW015 SCT030CB BKN050 19/17 Q1010 RETS=

LIME 050220Z 34011KT 9999 SHRA TS FEW015 SCT030CB BKN050 18/17 Q1011=

LIME 050150Z 26011G23KT 220V310 9999 VCTS FEW040CB BKN080 23/16 Q1010=

LIME 050120Z 20004KT 9999 FEW050 SCT080 24/15 Q1010=

LIME 050050Z 18005KT 150V210 9999 FEW050 SCT080 24/15 Q1010=

LIME 050020Z 15007KT 9999 FEW050 SCT080 24/15 Q1010=

LIME 042350Z 13007KT 9999 FEW050 SCT080 24/15 Q1009=

LIME 042320Z 13009KT 9999 FEW050 SCT075 25/16 Q1009=

METAR Weather report:

01:50 UTC / 03:50 local time:

LIME 050150Z 26011G23KT 220V310 9999 VCTS FEW040CB BKN080 23/16 Q1010

Wind 260 degrees at 11 knots, gusting to 23 knots and varying between 220 and 310 degrees; Visibility 10+ km; thunderstorm in vicinity; few cumulonimbus clouds at 4000 feet AGL, broken clouds at 8000 feet AGL; Temperature: 23°C, Dew point 16°C; Pressure 1010 mb

02:20 UTC / 04:20 local time:

LIME 050220Z 34011KT 9999 SHRA TS FEW015 SCT030CB BKN050 18/17 Q1011

Wind 340 degrees at 11 knots; Visibility 10+ km; rain showers, thunderstorm; few clouds at 1500 feet AGL, scattered cumulonimbus clouds at 3000 feet AGL, broken clouds at 5000 feet AGL; Temperature: 18°C, Dew point 17°C; Pressure 1011 mb.

In quello che non sembra un Preliminary Report e tantomeno un Factual Report ecco quanto segnala ANSV evidenziando un contesto operativo ambientale di "condizioni meteo avverse".

"L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) informa che, oggi 10 agosto, nella propria sede, si è proceduto allo scarico dei dati contenuti nei registratori di volo (Flight Data Recorder e Cockpit Voice Recorder) dell’aeromobile cargo B737-400 marche HA-FAX, finito fuori pista in atterraggio a Bergamo Orio al Serio lo scorso venerdì 5.

Nei prossimi giorni, con la collaborazione degli investigatori dell’autorità investigativa ungherese, che, come previsto dalla normativa internazionale e dell’Unione europea partecipano all’inchiesta di sicurezza dell’ANSV in veste di rappresentanti accreditati, si procederà ad una prima analisi delle informazioni scaricate. Nell’inchiesta dell’ANSV sono anche accreditati rappresentanti dell’autorità investigativa statunitense, in rappresentanza dello Stato di costruzione dell’aeromobile.

L’incidente è occorso al termine di un volo cargo schedulato per conto della compagnia DHL, con partenza dall’aeroporto di Parigi Charles de Gaulle e destinazione Bergamo Orio Al Serio. In fase di atterraggio, dopo aver effettuato un avvicinamento strumentale per pista 28, in condizioni meteorologiche avverse, l’aeromobile usciva dal sedime aeroportuale sostanzialmente lungo il prolungamento dell’asse pista e si fermava a circa 520 metri di distanza dal termine della stessa. In particolare, il B737, dopo aver superato l’area di sicurezza presente al termine della pista, ha divelto le antenne del sistema di atterraggio strumentale e la recinzione aeroportuale; ha quindi superato la strada provinciale SP116, una porzione di parcheggio di automobili e si è fermato impattando il new jersey della strada provinciale SP591bis.

A seguito dell’evento l’aeromobile ha subito consistenti danni strutturali, la separazione di entrambi i motori, delle gambe carrello di atterraggio ed il cedimento di una parte del piano di coda. I due piloti, che costituivano le uniche persone a bordo, uscivano autonomamente dall’aeromobile e venivano ricoverati in ospedale." 12 agosto 2016

Aeroporto di Bergamo, il Boeing 737 avrebbe toccato lungo

Tra il raccordo C e D a circa 1900-2300 metri dall'inizio pista: il third party risk assessment l'aveva previsto?

I media sembrano aver quasi dimenticato la gravità e le potenziali conseguenze di quanto accaduto sulla pista 28 dello scalo di Orio al Serio. In assenza di vittime i resoconti dei giornali e delle TV si sono focalizzati sui disagi patiti da i passeggeri che avrebbero dovuto imbarcarsi. Sulla cancellazioni dei voli e sulle vacanze e/o trasferimenti di lavoro mancati nella giornata dell'incidente. Ragguagli, analisi e cronistoria relativa alla criticità delle operazioni di volo su uno scalo e sull'ipotetico scenario e dinamica dell'incidente con fuoripista non sono emerse.

Non sono state nemmeno enunciate ipotesi di massima.

Lo scenario di un Boeing 737, che a fronte di intenso vendo contrario e a raffiche mette il carrello sulla pista dopo 1900-2300 metri dall'inizio della stessa, a circa 500-700 metri dalla fine della stessa evidenzia l'esistenza di un, probabile, errore umano, nella fase di atterraggio. Un equipaggio consapevole della dinamica della toccata e arresto in pista in poche centinaia di metri residui, avrebbe sicuramente operato una riattaccata.

Quale la ragione di un avvicinamento e atterraggio non conforme agli standards? Una avaria al sistema strumentale di avvicinamento alla pista? Ma in tal caso un avvicinamento a-vista con l'assistenza di VASI e A-VASI avrebbe comunque garantito una pendenza con toccata dopo 300-400 metri dall'inizio pista.

L'incidente del fuoripista rappresenta, comunque, casisticamente, in un'analisi di safety, elaborata con criteri e procedure di risk management, basata sulla valutazione statistica e di dettaglio di database incidentali, inerenti eventi occorsi in prossimità delle piste, con valutazioni e risultanze di simulazioni con un quadro di procedure di mitigazione del rischi (valutati "tollerabili" in sede di risk assessment).

L'area ad alta tutela ricadente all’interno delle curve di isorischio caratterizzate dal valore di 1x10-4, quella interna ricadente tra la curva caratterizzata dal valore di 1x10-4 e quella caratterizzate

dal valore di 1x10-5 ha previsto una zona di inedificabilità, ma per le nuove edificazioni.

In quest’area deve evitarsi la presenza continua di persone al suo interno. In tale ottica andrà valutata l’opportunità di definire piani contenenti programmi di demolizione e/o misure di regressione rispetto alle opere esistenti. I piani dovranno essere principalmente finalizzati a garantire un decremento dell’eventuale carico antropico presente in tale area di tutela. Evitata la realizzazione di edificazioni assimilabili a scuole,

ospedali, centri ad elevato affollamento, ecc.. Evitate opere che possano comportare congestioni del

traffico e quindi significativo aumento del carico antropico (quali ad esempio caselli autostradali).

E' ben noto che il sedime dello scalo di Orio al Serio è circondato da territori Comunali le cui aree sono da tempo "sature": il sistema urbanistico, edilizia privata, centri commerciali e altro accerchiano la pista e lo scenario di rischio per incidente aereo, con riferimento alla pista principale, ha determinato non solo vincoli di nuove edificazione ma anche alle varianti nella destinazione d'uso delle "edificazioni esistenti". Vincoli e limitazioni nelle aree limitrofe agli aeroporti, dinnanzi alla possibilità che si verifichino incidenti aeronautici rappresenta una pianificazione inderogabile.

Nella zona A del Piano di Rischio per incidente aereo del Comune coinvolto nel fuoripista, ovvero quello di Orio al Serio si legge nell "Aggiornamento del Piano di Rischio Aeroportuale per il Comune di Orio al Serio dicembre 2012": "per quanto riguarda lo scenario di rischio in riferimento alla pista principale (10/28) in zona di tutela A sono presenti funzioni residenziali, attrezzature religiose (cimitero), un’area verde di rispetto cimiteriale con parcheggio, il campo sportivo, una parte di un’area produttiva di carattere artigianale, la piazzola ecologica comunale, una strada urbana di interesse locale e una parte di sedime aeroportuale di proprietà SACBO SpA.

Tutelare il territorio dalle conseguenze di un eventuale incidente aereo è diventato un obbligo, In base all'aggiornamento del Codice della Navigazione: in particolare agli adempimenti definiti con il Regolamento ENAC in materia di rischio aeroportuale riguardanti le aree limitrofe gli aeroporti "dall'Aggiornamento del Piano di Rischio Aeroportuale per il Comune di Orio al Serio dicembre 2012" e nello specifico:

"_ Il Piano di Rischio e le così dette “zone di tutela” (art.707 del Codice della Navigazione e s.m.i e Capitolo 9 del Vigente Regolamento ENAC).

-La valutazione di impatto di rischio (art.715 del Codice della Navigazione e s.m.i e Capitolo 9 del Vigente Regolamento ENAC): al fine di contenere il rischio derivante dalle attività aeronautiche, nell’ambito del Piano di Rischio, l’ENAC prevede per alcuni aeroporti la valutazione d’impatto di rischio o thirdy risk assessment, e l’Aeroporto Internazionale di Bergamo – Orio al Serio rientra tra questi. Mentre le zone di tutela sono definite per tutti gli aeroporti italiani in base al modello matematico, questa valutazione di rischio è specifica per ciascun aeroporto in base alle proprie caratteristiche, e le zone generate vanno sovrapposte a quelle contenute nel Piano di Rischio integrando tale valutazione a quella derivante dalle zone di tutela.

Da quanto riportato, emerge che il Piano di Rischio attiene, esclusivamente, le zone di tutela ricadenti su uno specifico territorio e recepisce l’eventuale valutazione d’impatto di rischio (third party risk assessment); mentre per le prime ENAC ne ha stabilito la disciplina all’interno del Regolamento, quali aree definite sulla base di valutazioni speditive a livello nazionale (approccio qualitativo), per le seconde, invece, è stata definita da ENAC un’apposita Policy di attuazione del risk assessment, pubblicata con Ed. 1 del 12 gennaio 2010, quali aree valutate sulla base di informazioni specifiche per i singoli aeroporti (approccio quantitativo). Tuttavia, è chiaramente definito che entrambe determinano ricadute di tipo urbanistico sui territori da esse interessati, costituendosi come aree soggette a prescrizioni da recepirsi negli strumenti urbanistici comunali."

Il fuoripista del Boeing 737, lo stesso scenario di human factor, va perciò analizzato non solo nei vincoli, in termini di limitazione di presenza umana, di attività compatibili e non compatibili, identificati a causa della potenziale amplificazione che potrebbe verificarsi in caso di incidente aereo, data la presenza di determinate attività sul territorio ma anche alla contestualità e trasparenza del "rischio terzi" redatto da ENAC.

Possibile che per i media del Belpaese le considerazioni e l'analisi della relazione che si è strutturata tra una infrastruttura aeroportuale "compressa" da un'estesa realtà antropica e il progressivo incremento dei voli non determina un interesse e una urgenza di approfondimenti che superano il "miracoloso" fuoripista di questi giorni?

Possibile che la third party risk assessment e, quindi, la valutazione essenziale per uno scalo come quello di Bergamo Orio al Serio, indifferibile e di massimo dettaglio (con le relative curve di isorischio), elaborata e che compete ad ENAC, con la valutazione specifica correlata, ad esempio, al volume di voli traffico del 2015-2016, con un determinata tipologia di voli e aeromobili, non sia stata ancora completata?

Una segnalazione del documento "Comuni di Bagnatica e Brusaporto - Piano di Rischio aeroportuale - febbraio 2014" riferiva come "tale valutazione specifica è, ad oggi, in fase di elaborazione".

E' possibile che non lo sia ancora?

Qualora non fosse ancora operativa e non "congrua-conforme" agli standard ciò non potrebbe costituire oggetto d'analisi per la cronaca giornalistica e per una qualche specifica "inchiesta"'?

I fuoripista "miracolosi" sono rari: anche statisticamente! 8 agosto 2016

Aeroporto Bergamo Orio al Serio, Boeing 737 fuoripista di 580 metri

Il volo cargo si ferma su una strada provinciale oltre il sedime aeroportuale: piloti illesi. Da verificare l'adeguatezza del PEA, del PEE e della RESA. Come da prassi l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV), ha aperto l'inchiesta di sicurezza di competenza e disposto l’invio di un team investigativo dopo l'incidente occorso alle ore 04:07 locali del 5 agosto, l’aeromobile interessato un Boeing 737-400 - con circa 25 anni di servizio, immatricolato HA-FAX - DHL 737-400, volo BCS 7332 proveniente da Parigi Charles De Gaulle.

Il velivolo aveva atterrato sulla pista 28 di 2807 metri ha proseguito la corsa oltre il fine pista, il recinto dello scalo, due strade esterne e un parcheggio di auto, arrestandosi su una strada provinciale (SP 591bis).

Le condizioni meteo del momento segnalavano presenza di temporali limitrofi e condizioni di vento a raffiche (260° 11-23 kts) e visibilità superiore a 10 km.

L'equipaggio in fase di avvicinamento e atterraggio non avrebbe segnalato alcuna varia, inconvenienti e malfunzionamenti tecnici.

L'aeroporto è rimasto chiuso - riporta ENAC in un comunicato- fino alle ore 06.47 locali. per circa 2 ore e 40 minuti.

La dinamica dell'incidente non è stata ancora prefigurata e l'inchiesta, dovrà appurare, una lunga serie di dati e di elementi attinenti alla sequenza in pista (punto di toccata, corsa di decelerazione, utilizzo del sistema frenante - reverse e freni carrello) e la fase del fuori pista prima, dell'oltre pista (dimensione SWY-CWY-Strip-OFZ-RunwayEndSafetyArea e altro), quella dello sfondamento del recinto del sedime, dell'attraversamento di strade e parcheggio.

L'inchiesta dell'ANSV dovrà inoltre analizzare, verificare e valutare non solo l'attivazione del Piano di Emergenza Aeroportuale (PEA) per i frangenti e lo spazio percorso all'interno al sedime dello scalo ma anche dell'integrato Piano di Emergenza Esterno (PEE) al sedime aeroportuale.

Le evidenze delle indagine dovranno necessariamente inquadrare le zone del Piano di Rischio Aeroportuale (A_B_C_D) per incidente aereo, l'efficacia operativa delle zone identificate in relazione al fuoripista del Boeing 737 e, soprattutto, alle dispute ed agli esposti sulla loro integrata adozione.

Una ulteriore focalizzazione dovrà adeguare il cosiddetto Piano Rischio Terzi e/o Risk Assessment di uno scalo che nel breve periodo è diventato il terzo scalo per numero di passeggeri trasportati in un anno ma con un numero di movimenti/anno nel 2015 di 74.447 voli.

Perciò un numero di voli superiori a 50mila/voli anno. La rilevanza del Piano di Rischio Terzi dello scalo, qualora aggiornato rispetto al tetto minimo dei voli, è talmente fondamentale per i cittadini e gli amministratori locali dell'intorno aeroportuale da essere reso reperibile e disponibile. Il cittadino deve essere rassicurato da riscontro diretto. Dalle metodologia e tipologia del modello matematico applicato, dalla coerenza dei parametri impiegati. E dalle evidenze del post incidente del Boeing 737.

La localizzazione della pista di Bergamo - Orio al Serio, un aeroporto all'origine militare con una infrastruttura circondata da elevata viabilità (anche l'autostrada A4) insediata in un contesto antropico rilevante, non può, evidentemente, essere sottoposto a ulteriori strategie di ampliamento delle operazioni di volo.

Bergamo Orio al Serio ha, inoltre, un Master Plan con procedura di conformità urbanistica conclusa al 2015 e uno secondo con Master Plan in corso di istruttoria ENAC al 2030 con volumi di traffico che esigono - anche dopo questo incidente - una necessaria ri-analisi. 6 agosto 2016

Boeing 777 - 300 in atterraggio: si incendia, distrutto: tutti salvi

Era in atterraggio e/o riattaccata e/o in touch & go? Il volo EK521 della Emirates proveniente dall'aeroporto di Thiruvananthapuram (India) con destinazione Dubai, pista sulla quale era impegnato nella fase di atterraggio con 282 passeggeri e 18 membri di equipaggio, un Boeing 777 immatricolato A6-EMW che aveva fatto il primo volo nel 2003 e montava di propulsori Rolls-Royce Trent 82 ha registrato un incidente con un vasto ed esteso incendio a seguito di una dinamica non ancora chiara.

Intorno alle ore 12.41 locali stava, infatti, atterrando sulla pista 12 left martedì 3 agosto, quando per una qualche ragione nella fase dell'impatto con il suolo uno dei due propulsori si sarebbe staccato con il successivo incendio di ala e fusoliera. Il grosso velivolo avrebbe continuato la corsa in pista fino ad arrestarsi nella parte finale della stessa. Passeggeri e equipaggio avrebbero immediatamente abbandonato l'aeromobile. In una rapida e fortunata sequenza di fuga: non si sa quanto preordinata quanto improvvisata.

Le prime notizie sulla dinamica e modalità dell'incidente ha sostenuto il possibile atterraggio duro con distacco di uno dei semicarrelli principale, la separazione per un qualche guasto tecnico di un semicarrello e conseguente crash di uno dei due propulsori con fuoriuscita di carburante e incendio. L'aeromobile è andato completamente bruciato.

I media locali riferiscono che i piloti avessero richiesto e/o dichiarato l'esecuzione di una riattaccata.

Secondo le registrazioni tra piloti e ATC l'aeromobile e l'equipaggio stavano operando un avvicinamento e atterraggio standard, senza alcuna anomalia e/o richiesta di emergenze e/o difficoltà tecnica di qualche genere. La dinamica e la logica dell'incidente si è, inevitabilmente, attivata nei frangenti iniziali dell'impatto con la pista in atterraggio. 4 agosto 2016

Friuli VG, precipita ultraleggero, una vittima e un ferito grave

E' un Tecnam 92 ULM Avanzato. L'ennesimo incidente è avvenuto nel pomeriggio del 30 luglio in zona Pieve di Rosa (Camino al Tagliamento) in provincia di Udine. La vittima è la madre del pilota al suo primo volo all'età di 72 anni,. il figlio era stato ricoverato in gravissime condizioni dopo che il velivolo era decollato dall'aviosuperficie di Casale - zona Pannellia. Alcune testimonianze e riscontri visivi - riportate dai media locali - riferiscono di una qualche avaria al propulsore e - dopo un messaggio radio di may day - il pilota avrebbe tentato un atterraggio fuori campo finendo sul greto del fiume Tagliamento: schiantandosi su un terrapieno rialzato e ribaltandosi.

I soccorsi sono rapidamente intervenuti.

I media locali riferiscono che il pilota: cinquantenne, ufficiale Colonnello dell'Esercito Italiano è un pilota e istruttore di volo. Alcuni dati sull'ultraleggero Tecnam 92 - ricavati da una ricerca su goggle - riportano che il velivolo immatricolato I-B305, come rilevato dalle foto divulgate dai media locali sull'incidente - è stato comprato nuovo dalla Tecnam nel 2012 - utilizzato e mantenuto da azienda certificata, utilizzato sempre in ambiente certificato da istruttori professionisti e manutentori certificati con standard AG. Tecnam Echo De Luxe uscito dalla fabbrica già avanzato (paracadute, radio, transponder) al quale poi sono stati aggiunti: Avionica Garmin G3X dual screen, Predisposizione autopilota, Impianto interfono, prese cuffie tipo LEMO, cassetto porta oggetti, valvola termostatica acqua, valvola termostatica olio, riscaldamento cabina con doppio salto termico, frizione riduttore, nav e strobe light led, landing light led, doppio sensore EGT, doppio sensore CHT, Amperometro, Voltmetro. 1265 Ore Totali - Tutta la manutenzione documentata - era stato posto in vendita dalla proprietà. 1 agosto 2016

 

Precipita ultraleggero e si incendia, salvi i due occupanti

E' accaduto lo scorso week end. Se la sono cavata solo con qualche ustione e, probabilmente, un grande spavento. L'incidente è occorso nel tardo pomeriggio di Sabato dell'altra settimana e la notizia è stata circoscritta in alcuni media locali del Trevisano.

Il velivolo Tecnam P2002 Sierra ha finito il suo volo in un terreno nella zona di Ca' Rainati, a San Zenone degli Ezzelini. I due occupanti, comunque feriti, sono stati trasportati in ospedale con in elicottero dei soccorsi. Nell'impatto con il suolo, un terreno coltivato a soia, il Tecnam P2002 Sierra si è ribaltato incendiandosi. Il pronto intervento del Soccorso alpino, i Vigili del fuoco e il Suem 118 ha, comunque, evitato altri danni al pilota e al passeggero.

Alcuni testimoni avrebbero assistito all'incidente, ma le dichiarazioni riguardanti una ipotetica causa in "un colpo di vento-una violenta folata" fatale che avrebbe generato la perdita di quota non sembrerebbe risolvere la reale dinamica che ha determinato la dinamica incidentale.

L'incidente sarebbe avvenuto nella fase susseguente al decollo dal campo di volo dell’Arca a San Zenone. L'incendio del motore e del serbatoio è stato spento dai testimoni presenti grazie all'utilizzo degli estintori a mano. Gli stessi hanno anche estratto dall'abitacolo i due occupanti.

 

Lo scorso 7 giugno 2016 ANSV in relazione ad alcune inchieste su incidenti aerei della flotta Tecnam ha emanato la seguente nota:

 

 

Tecnam P2002 JF: incontro tecnico promosso dall’ANSV

 

L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) informa che si è tenuto, presso la propria sede, lo scorso 7 giugno, un incontro tra autorità investigative per la sicurezza dell’aviazione civile, finalizzato alla condivisione delle evidenze tecnico-operative emerse durante tre diverse inchieste di sicurezza in corso relative ad altrettanti incidenti che hanno visto coinvolti aeromobili Tecnam P2002 JF.

I tre incidenti sono occorsi rispettivamente: in Islanda (12.11.2015, aeromobile marche TF-ICF, volo scuola, due persone decedute), in Ungheria (25.3.2016, aeromobile marche HA-VOE, volo turistico, due persone decedute), in Polonia (1.4.2016, aeromobile marche SP-RWZ, volo scuola, due persone decedute).

Nelle relative inchieste di sicurezza, avviate dalle autorità investigative dei tre Stati esteri citati, l’ANSV ha accreditato propri investigatori, così come consentito ed auspicato dalla normativa internazionale e UE in materia di inchieste di sicurezza (Annesso 13 ICAO e regolamento UE n. 996/2010). Nel caso dell’incidente occorso in Islanda, un investigatore dell’ANSV, su espressa richiesta della locale autorità investigativa, ha partecipato, in loco, al sopralluogo sul relitto dell’aeromobile.

Poiché i tre eventi parrebbero presentare alcuni elementi a fattor comune, l’ANSV ha ritenuto opportuno, trattandosi di velivoli costruiti in Italia, di farsi parte attiva, promuovendo l’incontro in questione, per condividere le evidenze disponibili ed individuare le iniziative più opportune, per quanto di rispettiva competenza, in un’ottica di sicurezza del volo.

All’incontro, caratterizzato da uno spirito di piena cooperazione, hanno partecipato rappresentanti del costruttore dell’aeromobile (Tecnam), dell’ENAC, dell’ITSB (Icelandic Transportation Safety Board), della PKBWL (Poland State Commission on Aircraft Accident Investigation) e del KBSZ (Transportation Safety Bureau of Hungary). 25 luglio 2016

Antonov 32 scompare in volo: 29 a bordo

Ancora un Cold Case? Stavolta militare? Il bimotore di fabbricazione russo era i volo sul Golfo del Bengala in India. Con tre membri di equipaggio e 26 passeggeri era partito dall'aerobase di Chennai (Madras) intorno alle 08.30 locali di venerdì 22 luglio e avrebbe dovuto atterrare sulla pista di Port Blair (arcipelago Andaman e Nicobar) dopo circa tre ore di volo.

L'Antonov 32 era impiegato dall'aeronautica militare indiana: uno del centinaio di velivoli dello stesso tipo in dotazione alla stessa flotta.

L'Antonov 32 era uno dei circa 400 esemplari costruiti dal 1976 in Russia.

Un portavoce della Marina Indiana, impegnata nella ricerca dell'Antonov 32 localizzata nei pressi dello Stretto della Malacca, dopo oltre 24 ore di indagini non è stato in grado di fornire alcuna indicazione sull'eventuale posizione della scomparsa e cause. Le condizioni meteo nella zona erano buone e l'equipaggio, nelle fasi precedenti, non avrebbe rilasciato alcun messaggio e/o comunicazione. 23 luglio 2016

Lockheed C-130 Hercules si schianta in decollo

A Montijo Airbase, il quadrimotore si incendia nell'impatto al suolo! L'incidente è avvenuto in Portogallo lunedì 11 luglio, intorno alle ore 12.00 locali, nei pressi della base della Marina Portoghese. Tre membri dell'equipaggio e quattro altri occupanti sarebbero le vittime. Lo storico aereo militare della Lockheed vola dall'inizio degli anni '50 per numerose Forze Armate e - a fronte del successo e dell'esteso utilizzo - in servizio in oltre 50anni se se sono contati, nei vari modelli C 130, ben 2350 esemplari - oltre il 15% ha sopportato incidenti.

In Italia ne sono stati registrati tre:

- 3 marzo 1977 : C-130H MM61996 dell'AMI - 46 Aerobrigata, aveva impattato sul Monte Serra, a 15 chilometri a est di Pisa;

- 3 gennaio 1979 : C-130H MM62000 dell'AMI - 46 Aerobrigata, a Pisa nel corso di una test - prova motori a terra aveva scavalcato il sistema blocco-freni-ceppi finendo su alberature circostanti;

- 24 novembre 2009 : KC-130J MM62176 dell'AMI nella fase di decollo pista 04 dall'aeroporto Galileo Galilei di Pisa è precipitato al suolo oltre la limitrofa ferrovia. Erano in corso attività addestrative di landing touch and go - atterraggio toccata e decollo - e lo schianto ha causato cinque vittime tra equipaggio e altri membri. 13 luglio 2016

 

Precipita (?) un Tecnam P-2004, due le vittime, una italiana

E' accaduto in Romania, il velivolo è di fabbricazione italiana: le A.D. EASA. Le notizie sull'incidente occorso al velivolo P-2004 Bravo della Tecnam sono assai scarne. La obbligatorietà e l'urgenza di maggiori dettagli è derivata innanzi tutto dalla dinamica e cause dell'incidente (avrebbe preso fuoco nella fase di toccata-impatto con il terreno) abbia preso fuoco nell'impatto e, non secondariamente dalla incontro tecnico che ANSV ha tenuto lo scorso 7 giugno in relazione ad inchieste relative episodi incidentali a velivoli della stessa Tecnam.

Il Tecnam P-2004 era impegnato sabato 2 luglio in un volo tra la pista di Cioca e destinazione Ghimbav (in Romania) quando testimoni lo hanno visto toccare terra e incendiarsi a circa 40 km dall'atterraggio. L'intervento dei soccorsi avrebbe constatato una vittima intrappolata tra i rottami e l'italiano, il pilota, ad alcuni metri di distanza. Nonostante la pronta assistenza anche quest'ultimo è deceduto.

Sulle possibili cause/concause, al momento, non ci sono elementi di indagine.

Anche gli incidenti che hanno motivato la riunione ANSV erano avvenuti in Paesi extraitaliani. ecco il comunicato dell'Agenzia, che parteciperà all'inchiesta ufficiale: il velivolo (del quale in allegato sono download alcune Prescrizioni di Aeronavigabilità - Airworthiness Directive EASA - ENAC, scaricabili anche by Goggle) era di fabbricazione italiana.

"L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) informa che si è tenuto, presso la propria sede, lo scorso 7 giugno, un incontro tra autorità investigative per la sicurezza dell’aviazione civile, finalizzato alla condivisione delle evidenze tecnico-operative emerse durante tre diverse inchieste di sicurezza in corso relative ad altrettanti incidenti che hanno visto coinvolti aeromobili Tecnam P2002 JF.

I tre incidenti sono occorsi rispettivamente: in Islanda (12.11.2015, aeromobile marche TF-ICF, volo scuola, due persone decedute), in Ungheria (25.3.2016, aeromobile marche HA-VOE, volo turistico, due persone decedute), in Polonia (1.4.2016, aeromobile marche SP-RWZ, volo scuola, due persone decedute).

Nelle relative inchieste di sicurezza, avviate dalle autorità investigative dei tre Stati esteri citati, l’ANSV ha accreditato propri investigatori, così come consentito ed auspicato dalla normativa internazionale e UE in materia di inchieste di sicurezza (Annesso 13 ICAO e regolamento UE n. 996/2010). Nel caso dell’incidente occorso in Islanda, un investigatore dell’ANSV, su espressa richiesta della locale autorità investigativa, ha partecipato, in loco, al sopralluogo sul relitto dell’aeromobile.

Poiché i tre eventi parrebbero presentare alcuni elementi a fattor comune, l’ANSV ha ritenuto opportuno, trattandosi di velivoli costruiti in Italia, di farsi parte attiva, promuovendo l’incontro in questione, per condividere le evidenze disponibili ed individuare le iniziative più opportune, per quanto di rispettiva competenza, in un’ottica di sicurezza del volo.

All’incontro, caratterizzato da uno spirito di piena cooperazione, hanno partecipato rappresentanti del costruttore dell’aeromobile (Tecnam), dell’ENAC, dell’ITSB (Icelandic Transportation Safety Board), della PKBWL (Poland State Commission on Aircraft Accident Investigation) e del KBSZ (Transportation Safety Bureau of Hungary)". 6 luglio 2016

EgyptAir A-320, confermati i primi rilievi di fumo-fuliggine-alte temperature a bordo

Indispensabili immediate misure e rassicurazioni sulle batterie al litio. Dai primi esami-analisi delle "scatole nere" e dal recupero ed esame dei rottami di quello che resta dell'Airbus 320 Egyptair abissato lo scorso 19 maggio a 3000 metri nel Mediterraneo sono confermate tracce di fumo, fuliggine e alte temperature (incendio?).

Questo dato confermerebbe quindi il guasto, avaria e/o problema tecnico come causa-concausa, all'origine quindi dell'incidente. Quindi l'atto di sabotaggio lascia spazio alla "problematica tecnica", qualunque possa rivelarsi la causa prima. Insita nel sistema strumentale, apparati, impianti o attrezzature di bordo e, diversamente, riconducibile a apparecchiature imbarcate da passeggeri e/o equipaggio.

Le tracce di fumo-fuliggine è un riscontro che si associa anche alle sette segnalazioni ricevute dal sistema automatico ACARS (Aircraft Communications Addressing and Reporting System), indispensabili al controllo a distanza degli apparati e strumenti di bordo, che avevano riportato dati riconducibili a "fumo" a bordo.

Alcuni media avevano riferito dei seguenti avvisi:

00:26Z 3044 ANTI ICE R WINDOW

00:26Z 561200 R SLIDING WINDOW SENSOR

00:26Z 2600 SMOKE LAVATORY SMOKE

00:27Z 2600 AVIONICS SMOKE

00:28Z 561100 R FIXED WINDOW SENSOR

00:29Z 2200 AUTO FLT FCU 2 FAULT

00:29Z 2700 F/CTL SEC 3 FAULT.

Tali dati avrebbero potuto costituire anche una serie di falsi segnali, ma la corrispondenza con il rilievo diretto degli investigatori assegna una attualità ed una importanza decisiva per lo sviluppo delle indagini.

L'agenzia Reuters con una nota del 4 luglio rileva a proposito "Initial analysis of the plane's flight data recorder showed there had been smoke in the lavatory and avionics bay while recovered wreckage from the jet's front section showed signs of high temperature damage and soot, the first physical signs that fire may have broken out on the airliner."

Nel luglio 2015 Aerohabitat aveva ripreso con la news "Flotta Boeing (e le altre?) e le batterie al Litio - Il trasporto e utilizzo sicuro a bordo e in volo è ancora di attualità!" considerando tali eventualità.

"Dopo gli inconvenienti/incidenti accaduti negli anni scorsi su alcuni esemplari di Boeing 787 Dreamliner che avevano evidenziato la problematicità associate alle batterie al litio: quello trasportate nei cargo e incorporate dai sistemi di bordo ecco la recente informativa della FAA.

Dopo l'iniziale alert e la limitazione del carico di litio imbarcato la Federal Aviation Administration per il rischio di corto circuito con emissione di gas pericolosi ad elevata infiammabilità e/o esplosioni ecco il nuovo pronunciamento.

La materia è ora anche oggetto di rinnovati standard di trasporto /o operativi da parte dell'ICAO (Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile) che dovrebbe prevedere l'utilizzo di contenitori speciali per lo stivaggio nei bagagliai.

Le indicazioni della FAA riguarda comunque anche le batterie al litio ricaricabili utilizzate per motivi personali e incorporate da "cameras, cell phones, laptop computers, tablets, watches, calculators, etc.".

Le indicazioni sono perciò destinate ai singoli passeggeri e agli spedizionieri. Entrambi dovranno predisporre procedure e metodologie maggiormente safety come imballaggio e trasporto.

Se, tuttavia, il traguardo è ancora "indeterminato" non è scattata la proibizione di trasporto e impiego, è stata varata una qualche misura precauzionale dettate da linee guida che saranno dettagliate."

 

La nota sintetica della FAA è, comunque, la seguente:

"Pack Safe - Lithium ion and lithium metal batteries, spare (uninstalled)

Rechargeable and non-rechargeable lithium batteries, cell phone batteries, laptop batteries, external batteries, portable rechargers Spare (uninstalled) lithium ion and lithium metal batteries must be carried in carry-on baggage only. When a carry-on bag is checked at the gate or at planeside, all spare lithium batteries must be removed from the bag and kept with the passenger in the aircraft cabin. The battery terminals must be protected from short circuit.

This covers spare lithium metal and spare rechargeable lithium ion batteries for personal electronics such as cameras, cell phones, laptop computers, tablets, watches, calculators, etc. This also includes external battery chargers (portable rechargers) containing a lithium ion battery. For lithium batteries that are installed in a device (laptop, cell phone, camera, etc.), see the entry for "portable electronic devices, containing batteries" in this chart.

Size limits: Lithium metal (non-rechargeable) batteries are limited to 2 grams of lithium per battery. Lithium ion (rechargeable) batteries are limited to a rating of 100 watt hours (Wh) per battery. These limits allow for nearly all types of lithium batteries used by the average person in their electronic devices. With airline approval, passengers may also carry up to two spare larger lithium ion batteries (101-160 watt hours). This size covers the larger after-market extended-life laptop computer batteries and some larger batteries used in professional audio/visual equipment.

Quantity limits: None for most batteries – but batteries must be for use by the passenger. Batteries carried for further sale or distribution (vendor samples, etc.) are prohibited. There is a limit of two spare batteries per person for the larger lithium ion batteries described above (101-160 watt hours per battery).

Batteries must be protected from damage.

Battery terminals (usually the ends) must be protected from short circuit (i.e., the terminals must not come in contact with other metal). Methods include: leaving the batteries in their retail packaging, covering battery terminals with tape, using a battery case, using a battery sleeve in a camera bag, or putting them snugly in a plastic bag or protective pouch". 5 luglio 2016

Ilyushin Il-76 scompare in volo, era impegnato in operazioni antincendio

Della serie incidenti e Cold Case! E' successo nella tarda mattinata del 1 luglio in Russia, nella regione di Irkutsk e stava trasportando sostanze estinguenti per un intervento antincendio in una foresta in Siberia.

Il contatto radar sarebbe cessato quando il velivolo operava ad una quota di 3000 metri (9000 piedi) e l'equipaggio era composto di dieci membri.

Nella zona sono stati paracaduti oltre 100 persone per la ricerca di eventuali rottami e/o tracce dello storico velivolo da trasporto russo. La flotta complessiva delle varianti del velivolo IL 76, che era entrato in servizio nel 1973, è costituita da circa 900 unità. Il velivolo quadrimotore in questione aveva fatto il primo volo nel 1993. 2 luglio 2016

Aeroporto Brescia Montichiari, velivolo atterra senza carrello

Ma che aereo era? Uno di aviazione generale, un ultraleggero, un VDS Avanzato? Nel pomeriggio, intorno alle 17.30 del 22 (o 23?) giugno 2016 un velivolo biposto avrebbe eseguito con "successo" un atterraggio senza carrello sulla pista "lunga" di Montichiari. Era decollato dall'aviosuperficie di Cizzago e la scelta operativa si è rivelata la più opportuna.

Con l'assistenza dei mezzi di emergenza, Vigili del Fuoco e 118, l'atterraggio è risultato "quasi normale" fatto salvo per l'elica che avrebbe strusciato sulla pista con l'inevitabile danno per il manto d'asfalto e per la stessa elica. L'evento incidentale non ha comportato conseguenze agli occupanti e, probabilmente, senza l'attivazione dei servizi di emergenza, non sarebbe stata rubricata nelle statistiche degli incidenti di questa tipologia di velivoli. La notizia non è, al momento, stata ripresa dai media nazionali e dalla stampa specializzata e non si hanno notizie dettagliate.

Che sono decisive: quanti erano a bordo e quale aereo è stato coinvolto?

Era forse uno dei due velivoli della scuola di volo "VITTORIA ALATA" che opera " su uno dei campi di volo storici della provincia bresciana, il campo di Cizzago, dove sorge la sede principale del club, con uffici e ambienti adeguati all’attività scolastica. Quì è possibile noleggiare i velivoli della nostra flotta e seguire i corsi avanzati (meteorologia, navigazione, fonia aeronautica), oltre che, ovviamente, imparare a volare con i nostri istruttori iscrivendosi ad uno dei corsi basici."

I velivoli - riportano le note informative del web della scuola di volo - sono:

P 96 100 cv I-7396 “Avanzato”

Velivolo del 2004, motorizzato con un rotax 100 cv, molto ben strumentato ( radio, gps garmin 496, transponder, anemometro, orizzonte artificiale, altimetro, variometro, turn coordinator, girodirezionale).

Adatto alla scuola di primo periodo e per il noleggio anche a lungo raggio.

P 96 100 cv I-8099

Velivolo del 2005, motorizzato con un rotax 100 cv, ben strumentato ( radio, gps garmin 495, anemometro, altimetro, variometro, girodirezionale). Adatto alla scuola di primo periodo e per il noleggio anche a lungo raggio. 24 giugno 2016

Ultraleggero su una casa: ma non sarebbe disastro aereo

Lo sostiene il Tribunale! E', forse, un precedente anomalo per ULM e droni? L'incidente è del dicembre 2013. Un ultraleggero P-92 Eaglet decollato da Piazzola sul Brenta, per una qualche causa probabilmente non oggetto di una indagine-inchiesta di ANSV o di una qualche "agenzia" ufficiale - dopo aver colpito il comignolo sul tetto di una casa è, come dinamica conseguente, precipitato nel giardino della stesso edificio (in via Brentanella a Resana-Treviso).

Il pilota è stato estratto dal cockpit dai soccorritori ed era stato ricoverato in codice due e, in seguito ha potuto superare le lesioni riportate. Nell'occasione era stato scongiurato il rischio d'incendio dei serbatoi di carburante.

Nelle fasi di identificazione dei danni al caseggiato il pilota ha risarcito con migliaia di euro i proprietari è stato anche destinatario di un procedimento penale per disastro aereo.

La novità di questi ultimi giorni riguarda per l'appunto la relativa sentenza della Procura.

I media del trevisano riportano che il "pilota" è stato assolto: il fatto non sussiste.

Bisognerà attendere e leggere il testo della motivazione del perché un velivolo - nel caso un ultraleggero -

non potrebbe essere incolpato di disastro aereo, come sostenuto dalla Procura di Treviso.

Per quale ragione quindi la condotta del pilota sarebbe stata era stata, magari, senza errori e probabilmente congrua? Il resoconto giornalistico di due anni e mezzo addietro avevano riportato come una ala del velivolo era, dopo il distacco, rimasta sul tetto del caseggiato mentre la restante fusoliera aveva terminato la corsa verso il suolo nel giardino prospiciente. Scavando almeno 40 centimetri del terreno nella fase dello schianto finale.

La sentenza, probabilmente, determinerà un precedente non solo interessante: anche anomalo.

In un contesto nel quale la flotta degli ultraleggeri e quella infinita dei droni è sottoposta ad una normativa e una regolamentazione nel quale gli "operatori" non sono sottoposti ad una formazione, un addestramento, una certificazione al volo distintiva dalle abilitazioni al pilotaggio "storico" dei piloti di aviazione generale e aviazione di linea - ovvero professionale - una qualche "responsabilizzazione" nel caso di incidenti aerei con rischio di disastro aereo deve essere, preliminarmente, investigato e, adeguatamente, valutato. 16 giugno 2016

Malaysia Airlines MH370, uno dei Cold Case e quei rottami troppo dispersi

XXI secolo: ancora ricerche e investigazioni senza esito! Sembra davvero del tutto impossibile pensare che un Boeing 777 - volo MH370 decollato da Kuala Lumpur con destinazione Pechino l'8 marzo del 2014 e precipitato con 239 persone a bordo - dopo oltre 25 mesi non abbia ancora un qualche riscontro obiettivo.

Quali siano le cause che potrebbero aver fatto "sparire" non solo lo stesso aeromobile ma anche ogni traccia residuale in mare o sulla terra. I radar non hanno rilevato nulla, tantomeno nessun segno e/o identificazione del segnale ELT. Emergency Locator Trasmitter /ELT) attivato con l'eventuale contatto con il mare e - solitamente - captato dai satelliti in orbita.

Ma anche i tanti radar "militari" che monitorano - sovrapponendosi - l'intera superficie e spazio aereo terrestre no avrebbero individuato alcunché. O perlomeno non si hanno notizie in tal senso.

Quali le cause dell'incidente e quali siano le ragioni della totale carenza di notizie sullo stato delle ricerche e delle investigazioni ufficiali in corso è, comunque, un mistero contraddittorio.

I media hanno riferito a rottami trovati nel corso di questi 25 mesi. Quasi "certamente ritenuti" appartenenti al Boeing 777 della Malasya Airlines. A fine marzo 2016 sarebbero stati rinvenuti sulle coste del Sud Africa e alle Mauritius. Dalle coste di Rodrigues Island e di Mossel Bay: "quasi certamente". Nel luglio 2015 altri "rottami", tre pezzi sull'isola francese di Reunion, di fronte al Madagascar. Altre due in Mozambico (dicembre 2015 e febbraio 2016).

Il ritrovamento dei due "rottami" del Madagascar e Australia sono stati attribuiti a Blaine Gibson, autore anche di quello in Mozambico.

Quelli scoperti a Kangaroo Island nei pressi della città di Adelaide. Le location dei rottami sono situati a circa 5.500 miglia (8.800 km) distanti, entrambe a migliaia di miglia dall'area di ricerca del volo MH370.

La zona delle ricerche all'origine di 30 mila-chilometri-quadrati sarebbero state estese ad un cerchio di 120mila km-quadri.

La ricostruzione dell'incidente sulla scorta dei relitti ritenuti spinti dalle dinamiche e correnti marine, perciò in uno spazio di oceano Indiano dalle Maldive alla Malaysia orientale, dalla Thailandia alle Filippine fino al Sud Africa continua senza dare esito. La logica delle correnti marine non appare del tutto coerente.

Aerohabitat con le news del posti incidente come "Boeing 777-200 Malaysia Airlines: tra mistero e volo fantasma e disinformazione" e "Boeing 777-200 Malaysia Airlines: tra mistero e volo fantasma e disinformazione" aveva inquadrato considerazioni ancora attuali e mai smentite.

Le possibili investigazioni avrebbero dovuto essere indirizzate sui seguenti ambiti:

1 - Esplosione in volo in volo per innesco e deflagrazione del carburante dei serbatoi

2 - Scontro in volo con drone di alta quota e/o velivolo suborbitale

3 - abbattimento causato da un missile militare incontrollato

4 - bomba e atto terroristico con esplosione del velivolo

5 - incendio del carico di batterie al Litio con generazione ed esalazione di sostanze tossiche e conseguente perdita di coscienza di passeggeri ed equipaggio. Ipotesi con uno scenario di aeromobile che prosegue il volo senza controllo e precipita - dopo alcune ore - per mancanza di carburante

6 - Perdita di coscienza per equipaggio e passeggeri conseguente a fenomeni emissione, sprigionamento e avvelenamento da sostanze generate dal sistema di condizionamento e pressurizzazione (alterazioni derivate dal ossigeno, CO2, origine criotecnica e altro)

7 - Incapacitation per i due piloti

8 - Atto suicida deliberato da parte di uno dei due piloti o atto conseguente a dirottamento

9 - Dirottamento di soggetti imbarcati a bordo e situazione incontrollata con perdita di governo del velivolo

10 - Qualche altra bizzarria incidentale del tutto imperscrutabile? 15 giugno 2016

Livorno, precipita altro velivolo, non è un ultraleggero

Altre due vittime! Stavolta il velivolo schiantato al suolo non è un ultraleggero. "Il Pilatus PC-6 Porter è un aereo da trasporto/utility monomotore ad ala alta con capacità STOL prodotto dall'azienda svizzera Pilatus Aircraft Ltd. dagli anni sessanta.". La sua ultima versione dotata di motore turboelica, la PC-6 Turbo-Porter, è attualmente ancora in produzione".

Nella circostanza il velivolo era adibito al trasporto e lancio di paracadutisti e nel corso di una di queste operazioni, probabilmente, a causa di uno dei questi paracaduti - rimasto in parte impigliato nell'impennaggio di a coda del velivolo danneggiando la manovrabilità - i due piloti a bordo hanno perso il controllo positivo del mezzo. Ha forse stallato?

L'incidente è avvenuto intorno alle 12.30 di sabato 11 giugno al Pilatus PC-6 Turboprop, immatricolato S5-CMB, nei pressi dell’aviosuperficie di Cecina - Livorno.

Sono state aperte due inchieste: della Procura e dell'ANSV.

Prima e/o nel corso dell'incidente sei paracadutisti si sono lanciati, il settimo dopo l'infortunio iniziale e atterrato con quello alternato, comunque, regolarmente senza riportare "danni".

Aerohabit su questa tipologia di velivolo ha on-line la news "EASA, Pilatus PC6, incidenti, ispezioni a altro" (http://www.aerohabitat.eu/news/dettaglio/archivio/2013/ottobre/article/easa-pilatus-pc6-incidenti-ispezioni-a-altro/) di mercoledì 23 ottobre 2013 a cura del Com.te Dario Romagnoli - Investigatore d’incidenti aeronautici. 13 giugno 2016

Rieti, precipita ultraleggero: due vittime

Erano padre e la giovane figlia. Ancora nel week end, ancora un incidente VDS. Stavolta è accaduto intorno alle 14.30 di venerdì 10 giugno 2016 nella Piana Reatina (Rieti). L'impatto/schianto al suolo è avvenuto nella zona do Colle Aluffi, in prossimità di una strada provinciale.

Il velivolo di proprietà della vittima era decollato poco prima dall'aviosuperficie di Valle Santa, poco distante, di cui, il pilota, era anche titolare. Qualora risultasse questa fase di volo, una qualche avaria e/o errore umano potrebbero essere la causa/concausa dell'incidente mortale. Nello schianto un incendio avrebbe avvolto l'abitacolo causando la morte dei due occupanti. L'intervento dei soccorsi non ha potuto che constatare il decesso dei due occupanti. Al momento no si ha notizia del tipo di velivolo coinvolto. 11 giugno 2016

Schianto al suolo per due caccia in USA, una vittima tra i Blue Angels Squadron

Salvo un pilota di F 16 eiettatosi prima dell'impatto al suolo! Un pilota della pattuglia acrobatica della Marina USA Blue Angels è la vittima di un incidente occorso mentre si apprestava ad una sessione di decolli dopo una training preparatoria alla settimana di "air show performance" presso Nashville, lo scorso 2 giugno. Gli altri cinque F/A 18 dello squadrone sono regolarmente atterrati.

Non si sono registrati danni e conseguenze per la popolazione e i caseggiati della zona nella quale si è schianto il caccia. Testimoni avrebbero segnalato una qualche difficoltà nelle prestazioni del F/A 18 nelle manovra di Loop coordinata con i restanti velivoli.

LA Navy USA ha annunciato che i "Blue Angels" non parteciperanno al weekend air show- Il "Great Tennessee Air Show" tuutavia ha confermato il restante programma degli eventi di volo.

Un secondo incidente, nella stessa giornata di giovedì 2 giugno, ha riguardato un F 16 "Thunderbirds fighter" avvenuta dopo una esibizione con passaggio basso in occasione del discorso che il Presidente USA Obama ha tenuto alla Air Force Academy nel corso della "graduation ceremony" nei pressi di Colorado Springs. La zona dell'incidente è avvenuta in una fase di ricongiungimento tra i velivoli nella "Security-Widefield area" a circa cinque miglia a sud della "Peterson Air Force base". Il pilota dopo il lancio è rientrato a piedi, senza soccorsi. 6 giugno 2016

Belpaese: il Cold Case del Cessna 650 di Trigoria

E' dall'aprile 2009 che i familiari delle vittime attendono una risposta? Il comunicato dei Legali! ANSV ha reso disponibile la Relazione dell'inchiesta nell'aprile 2015 ma l'identificazione della causa e/o concause dello schianto al suolo del Cessna 650. In quel cratere dell'impatto nei pressi di Trigoria - Roma ci sono le risposte

Aerohabitat ha posto da tempo tre questioni che non hanno trovato alcun riscontro e che riguardavano:

a) il rischio esplosione carburante - serbatoi in volo;

b) l'efficienza dei propulsori;

c) il numero degli esemplari Cessna 650 immatricolati nel 2009 in Italia.

I tre interrogativi erano la naturale conseguenza del dibattimento " electrical wiring failure" sorte in FAA e NTSB sul rischio esplosione di carburante/serbatoi e lo status operativo dei due propulsori TFE 731 con “Honeywell Alert Service Bulletin Calls For Rotor Discs Replacement Honeywell has issued Alert Service Bulletin No. TFE731-72-A3748 affecting airplanes 650-0001 thru 7119 with TFE731 engines requiring removal of second and third stage Low Pressure Compressor (LPC) rotor discs”.

L'ipotesi del "disorientamento spaziale e posizione inusuale" non potrebbe essere ricondotto ad una perdita di controllo del velivolo a seguito di una "esplosione" a bordo: magari nei serbatoi? L'indagine è stata appropriata?

Quello che Aerohabitat ritiene uno dei Cold Case italiani non sembra differenziarsi dalle inchieste riferite nella news "Incidenti aerei Cold Case, le analisi FAA, JAA, NTSB e EASA su "ullage" - Serbatoi esplosivi e vapori di benzina: uno scenario allarmante!

(http://www.aerohabitat.eu/news/dettaglio/archivio/2016/giugno/article/incidenti-aerei-cold-case-le-analisi-faa-jaa-ntsb-e-easa-su-ullage/)

La questione è perciò attualissima e porta in primo piano l'esito dell'ordinanza del Tribunale di Roma del 27 aprile scorso. A fronte della richiesta di archiviazione del procedimento purtroppo lo scenario investigativo rappresentato non sembrerebbe aver adeguatamente "esplorato" l'aspetto "tecnico" riconducibile alla funzionalità dei propulsori e al rischio incendio a bordo e all'esplosione dei serbatoi. Eventi incidentali, questi ultimi, ben noti in FAA; CAA, EASA, NTSB, ecc. e disponibili nell'archivio e nelle casistiche delle relazioni d'inchiesta.

A riguardo presentiamo il comunicato stampa dei legali dei due piloti.

COMUNICATO STAMPA DEL 31/05/2016

Ci sono voluti oltre sette anni per chiudere l'inchiesta relativa all'incidente aereo del Cessna 650 Citation III con marche I-FEEV che il 07 febbraio 2009 è precipitato alla periferia di Roma ed in esito al quale hanno perso la vita il Com.te Alfredo Lanza ed il Pilota Valerio Simeone. Lo scorso 27 aprile, infatti, il GIP di Roma, Dott. Maurizio Caivano, confermando la richiesta del Sostituto Procuratore di Roma Dott.ssa Elisabetta Ceniccola, ha disposto "l'archiviazione del procedimento ed il dissequestro dell'aereo e della documentazione in sequestro ai proprietari/aventi diritto".

La motivazione del GIP richiama a più riprese la relazione dell'Agenzia Nazionale Sicurezza Volo secondo la quale l'incidente “era derivato dalla perdita di controllo del velivolo da parte del Comandante, seguita ad una fase di iniziale inadeguata attenzione con conseguente disorientamento spaziale e a interventi inadeguati sui comandi di volo”.

Non sarebbe stata viceversa tenuta in alcun conto la tesi del Perito nominato dalla stessa Procura secondo cui l’incidente sarebbe da ricondursi ad avaria ed appariva svilupparsi “come conseguenza di un malfunzionamento repentino e rilevatosi ingestibile dall’equipaggio nella situazione contingente”.

I familiari delle vittime che si erano opposti alla richiesta di archiviazione del PM hanno proposto in data 25 maggio 2016 ricorso per cassazione concentrando l’attenzione sulla mancanza all’interno del fascicolo della procura della documentazione dei due piloti.

Paola Valentini, madre del compianto Valerio Simeone, trentacinquenne all’epoca dei fatti, non si è mai rassegnata ad accettare una verità processuale (quella dell’errore umano) che reputa solo funzionale allo smaltimento dell’arretrato delle Toghe così fortemente voluto dal Governo Renzi. Nel gennaio dello scorso anno, con una lettera rivolta al Procuratore della Repubblica Pignatone, la madre chiedeva che venissero accertate le colpe e attribuite le responsabilità per la morte del figlio in tempi ragionevoli. Parole dure oggi le sue: “La Procura ha dichiarato che l’addestramento professionale dei due piloti emergono compiutamente dalle indagini già svolte, ma come è possibile qualificarle già svolte se neppure hanno verificato le abilitazioni di mio figlio? Quando è stata richiesta l’archiviazione il suo fascicolo non si trovava in Procura, ma al Commissariato di Spinaceto in busta ancora sigillata. Attribuire la responsabilità a chi non può più parlare è senz’altro più rapido che disporre quelle indagini che, come ho detto, in alcuni casi, non sono state effettuate per niente, mentre in altri, sono state svolte impedendo la partecipazione ai difensori dei danneggiati”. Quindi conclude: “Abbiamo scongiurato per poco la restituzione dei rottami dell’aereo al proprietario. Una volta perduti quei reperti non avremmo più potuto disporre che di una verità politica.” Ora tutto è nelle mani della Suprema Corte. 4 giugno 2016

Trento, precipita altro ultraleggero

Ancora VDS - ULM Alert! L'ultimo giorno di maggio ha registrato lo schianto di un ultraleggero che ha causato altre due vittime.

Il velivolo interessato è un biposto TL2000 Sting-RG, immatricolato I-8616. Decollato intorno alle 10.00 del mattino da Ospedaletto e successivo sorvolo della stessa località e di Strigno - nella zona della Valsugana - alcune persone a terra avrebbero percepito una esplosione. Probabilmente era il rumore dello schianto nel quale hanno perso la vita il pilota Massimo Luzzana e Michele Pagan. Il mezzo incendiatosi sarebbe risultato distrutto dalle fiamme nella zona industriale di Scurelle. Il pronto intervento dei Vigili del Fuoco non ha potuto che constatare l'accaduto. La Procura di Trento ha aperto una inchiesta. Una seconda sarebbe stata aperta da ENAC. 2 giugno 2016

 

Umbria, biposto P92 JS atterra fuoricampo, Trentino, altri due incidenti

Tre incidenti in tre giorni. Le notizie su questo "evento incidentale" come spesso accade negli incidenti di Aviazione Generale e VDS sono assai scarne. ANSV con l'usuale nota ha segnalato come " per incidente è stata aperta dall’ANSV a seguito dell’atterraggio fuori campo effettuato, per cause da accertare, in prossimità di Narni (TR), dall’aeromobile P92 JS marche I-COSG, oggi 20 maggio. Illesi i due occupanti.

Il contatto con il terreno fuori campo, in pratica una sorta di atterraggio di emergenza sarebbe avvenuto in un "campo coltivato" adiacente il raccordo Terni-Orte, nei pressi di San Liberato di Narni. Il velivolo era partito nella stessa mattinata dalla pista di Roma - Urbe e aveva per destinazione l’aviosuperficie di Terni per fare rifornimento. L'esistenza di un qualche problema tecnico avrebbe obbligato il pilota al fuoricampo.

L'ANSV ha anche aperto due ulteriori inchieste su altrettanti incidenti avvenuti nel fine settimana nel Trentino Alto Adige. "Il primo, occorso sabato 21 maggio, ha interessato l’elicottero AS350 B3 marche I-CMSZ, che, in atterraggio in prossimità di Castelrotto (BZ), per cause da accertare, riportava danni strutturali. Nessuna conseguenza per i due occupanti.

Domenica 22, l’aeromobile Beechcraft 33 marche D-EJPU, in atterraggio sull’aeroporto di Trento, subiva, per cause oggetto di indagine, il rientro del carrello anteriore. Incolume il pilota, unico occupante; danni alla parte anteriore del velivolo." 30 maggio 2016

Aeroporto di Napoli, ATR 72 perde una ruota in decollo

ANSV ha aperto una inchiesta per inconveniente grave! E' accaduto lo scorso 18 maggio sul volo Alitalia AZ1203 con destinazione Palermo. Il velivolo ha perso la ruota sinistra del ruotino anteriore nella fase di corsa del decollo, perciò in pista e/o in quella della retrazione del carrello nella fase susseguente dell'involo.

Il volo ATR 72-212A (72-500), immatricolato HB-ACC, dopo il distacco della ruota sinistra ha, comunque, proseguito la tratta ed è atterrato a Palermo. Le notizie sull'inconveniente grave ATR 72, tuttavia, non ha avuto riscontri e notizie stampa e/o nei media specifici.

Non è stata notificata una qualche eventuale anomalia delle segnaletica on-board del carrello e ruotino. Le luci di carrello retratto e bloccato erano coerenti? L'equipaggio era consapevole del distacco di una delle due ruote del ruotino? Quanti erano i passeggeri a bordo? Quale conoscenza dei "fatti" hanno potuto avere/disporre i passeggeri dall'equipaggio? Nella fase di atterraggio erano state predisposte procedure di alert e/o emergenza per l'arrivo e toccata in pista?

Agli interrogativi, probabilmente, darà risposte la Relazione ANVS. Magari già in quella preliminare. 21 maggio 2016

Egyptair Airbus A320: scompare dai radar, altro Cold Case?

Ultima posizione nota: basso Mediterraneo, in rotta verso il Cairo. Quale ipotetica causa ha fatto "precipitare-inabissare" il volo Egyptair MS 804, Airbus 320, decollato nella serata del 18 maggio dal DeGaulle di Parigi e diretto al Cairo? Era da poco entrato nello spazio aereo egiziano con 56 passeggeri e 10 membri di equipaggio e, secondo una informativa non confermata, il velivolo sarebbe stato repentinamente sottoposto ad una virata di 90° a sinistra (con quale assetto di virata?) e quindi con altrettanto inspiegabile e incomprensibile 360° (??) verso destra e quindi una perdita di quota da 37.000 piedi di volo a 15mila.

Guasto tecnico, out-of-control dell'aeromobile, collisione in volo e/o esplosione per attentato e/o bomba a bordo e/o situazioni equivalenti originate da un atto terroristico?

Siamo ancora una volta davanti ad una investigazione tecnica senza sbocchi. Uno dei tantissimi COLD CASE, dei cosiddetti casi irrisolti, congelati, di incidenti aerei?

La flotta Airbus 320 (versioni 318-319-320-321) in circolazione ha raggiunto un numero di circa 7000. In quasi in ogni Paese del Pianeta Terra e volano su rotte nazionali e internazionali e governativi e militari.

L'ultima posizione registrata dai radar è stata localizzata alle ore 03.39 a sud, sud-est delle isole Greche di Kassos e Karpathos.

Il pilota comandante aveva accumulato 6.275 ore di volo totali delle quali 2.101 ore sull'A 320. Il primo ufficiale aveva un totale di 2.675 ore di volo totali. L'aeromobile in questione invece aveva fatto il primo volo nel 2003, immatricolato SU-GCC con MSN (Manufacturer Serial Number) 2088 aveva 48.000 ore di volo complessive. Era equipaggiato con due propulsori IAE - International Aero Engines - V2500.

In tarda serata del 19 maggio ricercatori e investigatori hanno rinvenuti rottami e frammenti ritenuti di un qualche aeromobile, localizzati nella zona dell'ipotetico inabissamento. 20 maggio 2016

ANSV e due inchieste su alianti caduti

Le condizioni meteo delle due località - distanti oltre 200 km - erano critiche? I due incidenti sono accaduti nella stessa giornata: il 7 maggio scorso. Entrambi i caso sono avvenuti nella fase di atterraggio. Il primo un Discus B, immatricolato D-7176, nell'immediato dell’aviosuperficie di Caiolo (Sondrio).

Il secondo invece ha riguardato un aliante Astir CS, immatricolato D-2540, finito fuori campo nei pressi dell’aeroporto Arturo Dell’Oro di Belluno. I due alianti hanno sopportato danni strutturali e solo uno dei piloti è stato sottoposto a controlli ospedalieri per accertamenti.

Quali le cause dei due incidenti? ANSV ha aperto due inchieste.

Probabilmente in entrambi i casi una qualche repentina-improvvisa dinamica e/o corrente discensionale ha reso incontrollabile l'aliante. Nel caso del Mono Astir prodotto dalla tedesca Grob Aircraft, l'aliante era stato noleggiato all’Aero Club Belluno. L’aspetto rilevante dell'incidente sarebbero risultate le forti correnti che avrebbero fatto impattare l'aliante a un centinaio di metri dalla pista.

Lo schianto violento ha spezzato la coda e sbriciolato la capottina in plexiglass della cabina di pilotaggio. Il pilota ha, comunque, potuto slacciare le cinture di sicurezza e autonomamente uscire dall'abitacolo. 16 maggio 2016

ANSV, Rapporto informativo 2015: ancora criticità nell'aviazione turistico-sportiva

La situazione emersa ripropone interventi urgenti! A chi spettano? ENAC e/o AeCI? Il punto dell' Agenzia nazionale per la sicurezza del volo registra un elevato numero di segnalazioni, 3553 eventi di interesse per la sicurezza del volo, superiori rispetto a alle 3118 del 2014. Sono comunque calati gli eventi classificati: 52 (contro 53 del 2014 e 64 del 2013). Gli incidenti e inconvenienti grave indagati con una serie di inchieste hanno delineato anche fattori e cause e concause comuni al fine di emanare eventuali raccomandazioni di sicurezza.

Per quanto concerne l'Aviazione turistico-sportiva ANSV ha riportato la seguente situazione:

"in generale, i fattori all'origine degli eventi occorsi nell'anno 2015 degli aeromobili delll'aviazione turistico sportiva sono stati sostanzialmente i seguenti, riconducibili essenzialmente all'area dello "human factor":

scarsa pianificazione del volo da parte del pilota in termini di verifica delle condizioni ambientali, calcolo appropriato del carburante in funzione della rotta e d elle prestazioni dell'aeromobile, valutazione delel caratteristiche dell'aeroporto/aviosuperfici di destinazione o alternato di emergenza;

incorretta tecnica di pilotaggio durante le fasi critiche di decollo, atterraggio, touch and go. Di particolare rilevanza un incidente occorso durante una manifestazione aerea, che ha determinato il decesso di uno dei due piloti coinvolti in una collisione in volo. L'evento in questione ha costituito lo spunto per l'avvio, da parte di ANSV, di una attività di studio a fini di prevenzione in materia di volo acrobatico e manifestazioni aeree, che ha poi portato all'emanazione di alcune raccomandazioni di sicurezza in materia (in allegato A al presente Rapporto informativo)".

Nell'ambito degli aeroporti e le aviosuperfici invece:

"Anche nel 2015 ANSV ha osservato, alla luce delle evidenze acquisite nell'ambito dell'assolvimento dei propri compiti di istituto, che continuano permanere delle criticità sugli aeroporti cosiddetti minori e sulel aviosuperfici, sui quali andrebbe esercitato una maggior attività di vigilanza.

Le aviosuperfici

Nel 2015 l'ANSV ha aperto 5 inchieste di sicurezza per incidenti/inconvenienti gravi occorsi su aviosperfici:

- 4 per incidenti (in un caso l'incidente è avvenuto su una aviosuperficie occasionale in pendenza e a fondo innevato, negli altri tre casi gli incidenti sono avvenuti su aviosuperfici gestite.

- una per inconveniente grave.

Tre dei quattro incidenti sono avvenuti durante l'esecuzione della manovra di atterraggio ed hanno comportato, in due casi, l'uscita di pista dell'aeromobile. In nessuno degli eventi in questione si sono registrate vittime, a differenza di quanto avvenuto in anni passati.

Proprio alla luce degli eventi ripetutamente occorsi su aviosuperfici, l'ANSV, sul finire del 2015, ha avviato degli approfondimenti per verificarne gli eventuali elementi a fattor comune, anche al fine di valutare se sussistano i presupposti per emanare delle raccomandazioni di sicurezza. In tutte le inchieste condotte negli ultimi anni dall'ANSV in relazione ad incidenti/inconvenienti gravi occorsi su aviosuperfici nazionali è stato accertato che la causa principale degli eventi è riconducibile all'area del fattore umano: in particolare, alle valutazioni fatte ed alle azioni intraprese dal pilota nella fse, sopratutto, di atterraggio. In generale, le criticità ricorrenti consistono in una inadeguata pianificazione del volo, in una inadeguata valutazione delle caratteristiche della pista dell'aviosuperficie e dell'orografia/ostacoli circostanti, in una inadeguata conoscenza delle prestazioni dell'aeromobile impiegato. In tale contesto, in particolare, si segnalano i seguenti fattori, che, in più di un caso, hanno contribuito non soltanto a causare l'incidente, ma anche ad aggravare l'entità dei danni subiti: caratteristiche fisiche della pista, assenza di aeree di sicurezza in prossimità delle testate pista, installazione di delimitatori di bordo pista difformi da quanto disposto dalla normativa vigente in materia. Proprio per mitigare tali criticità l'ANSV era già intervenuta emanando alcune raccomandazioni di sicurezza.

Fermo restando quanto già raccomandato in passato dall'ANSV, quest'ultima ritiene che sia opportuno, in un'ottica di prevenzione, intervenire sulle vigenti disposizioni normative, sia per quanto concerne l'addestramento dei piloti che operano su aviosuperfici, sia per quanto concerne i requisiti che debbono avere le aviosuperfici stesse affinché le operazioni vi si svolgano in completa sicurezza. Su questi aspetti si sta concentrando l'attenzione dell'ANSV, proprio al fine di valutare se sussistano, come già detto, i presupposti per emanare delle raccomandazioni di sicurezza." 5 maggio 2016

Catania Fontanarossa, Fokker 50 atterra senza ruotino

Pista bloccata ma nessuna conseguenza per passeggeri ed equipaggio. Sabato 30 aprile 2016 - informa un comunicato della Air Vallee - "poco prima delle ore 12.00, l’equipaggio dell’aeromobile Fokker 50 SE-LEZ operato dalla Compagnia Air Vallée in volo da Rimini a Catania con 18 passeggeri a bordo ha dovuto effettuare un atterraggio di emergenza presso l’aeroporto Fontanarossa di Catania a causa della mancata estrazione del carrello anteriore dell’ aeromobile.

L’atterraggio d’emergenza è avvenuto regolarmente come previsto dalle procedure operative atterrando sul carrello principale e toccando il muso sulla pista nella fase finale della corsa di arresto.

I passeggeri e l’equipaggio sono scesi illesi dall’aeromobile e sono stati accompagnati in aerostazione."

Come da prassi anche ANSV in un comunicato ha notificato "l’invio di un team investigativo a Catania Fontanarossa, dove, oggi 30 aprile, l’aeromobile Fokker 50 marche SE-LEZ è atterrato senza il carrello anteriore, per cause che saranno accertate".

In aggiunta le note della stampa specializzata ha riferito il nel dettaglio come il volo W2-1908 con 18 passeggeri e tre membri di equipaggio dopo un iniziale primo avvicinamento avvenuto alla ore 10.34 locali ed aver registrato la mancata estensione del carrello anteriore ha atteso/circuitato alla quota di 3000 piedi per almeno 45 minuti nell'inutile tentativo di sblocco a mano dello stesso ruotino. Dopo una ulteriore attesa per ridurre la quantità di carburante nei serbatoi a bordo, l'equipaggio ha predisposto il secondo avvicinamento per l'atterraggio in pista mantenendo il muso dell'aeromobile alto fino al limite del possibile per contenere i potenziali rischi del contatto e strusciamento dello stessa parte anteriore della fusoliera e delle eliche dei due propulsori, con l'asfalto della pista.

Passeggeri e equipaggio hanno evacuato il velivolo in pista, dove il mezzo è rimasto per le rituali analisi e investigazioni prima di essere rimosso. La pista stessa è rimasta chiusa per alcune ore al traffico civile-commerciale.

L'esemplare Fokker incidentato 50 aveva fatto il suo primo volo nell'agosto 1988 e montava due turoprop Pratt Whitney Canada PW 125B.

La compagnia con sede a Genova - sostiene la stessa aerolinea in una nota - , "nasce nel 1987 per promuovere lo sviluppo commerciale dell’aeroporto “Corrado Gex” di Aosta operando con un Beechcraft C90 da 6 posti. Dieci anni piu tardi ottiene da ENAC il certificato di operatore di linea, posizionano quindi Air Vallée come uno dei primi operatori privati di voli di linea italiani. Nel 2000 entra in servizio il pimo Dornier 328 Jet a 31 posti che collegherà Torino con diversi aeroporti italiani quali Pescara, Perugia, Alghero e Napoli, e l’aeroporto di Aosta a Roma ed Alghero. Nel 2014 vengono dismessi i Dornier 328 jet e sono entrati in flotta i Fokker 50 con una configurazione da 50 posti. Attualmente Air Vallée serve 4 voli internazionali Colleganto Rimini e Bari a Tirana e Pescara a Tirana ed Arad, e 2 voli domestici collegando Rimini e Brindisi a Catania." 2 maggio 2016

Londra Heathrow: collisione in volo, drone colpisce aereo di linea

L'incidente è avvenuto intorno all'ora di pranzo di domenica 17 aprile. Il volo British Airways BA 727 era nella fasi di avvicinamento per l'atterraggio - proveniva da Ginevra - con 137 persone a bordo: lo ha riferito in tarda serata di domenica 17 aprile la BBC e l'aeromobile in emergenza è atterrato senza altre conseguenze. Una collisione c'è stata e le indagini sono scattate immediatamente. In un articolo sul "The Telegraph - Reporters" è stata descritto l'episodio e analizzata una situazione che sta riguardando lo stesso scalo londinese e, anche, altri aeroporti. Di altri eventi nei quali, solo negli ultimi mesi, sono state registrate, fortunatamente, mancate collisioni tra velivoli civili-commerciali e droni.

I casi sarebbero quadruplicati.

I rappresentanti dei piloti hanno sollecitato multe elevate e uno stato di preoccupazione per una situazione di reale "emergenza". Specialmente in prossimità dei maggiori scali aerei della Gran Bretagna.

"Airline pilots want tests to be carried out to discover what would happen if a drone hit a passenger jet. Initial tests could cost around £250,000.

Steve Landells, flight safety specialist for the British Airline Pilots Association (Balpa), said: "Frankly it was only a matter of time before we had a drone strike given the huge numbers being flown around by amateurs who don't understand the risks and the rules".

Tra aprile e ottobre sono stati registrati 23 casi, sui quali l'agenzia UK Airprox Board (UKAB) ha aperto relative indagini. Tra di queste ben 12 sono stati identificati come "a serious risk of collision".

In uno di questi incidenti un drone ha sfiorato di circa 25m (82 piedi) di un Boeing 777 ancora presso London Heathrow Airport. In altra circostanza la distanza tra drone e Embraer 170 è risultata di 20 metri (66 piedi). Nel recente periodo in Italia l'Agenzia ANSV ha rilevato e segnalato circostanze ed eventi di "missed collision" anche nel Belpaese. Senza, tuttavia, riportare nel dettaglio le distanze delle mancate collisioni e/o intrusioni nello spazio aereo in prossimità delle piste di volo civili e militari.

L'emergenza droni, il rischio per voli di linea, impone considerazioni anche per i droni militari e la coesistenza con le flotte aeree di aviazione generale, ultraleggeri oltre alle problematiche di security generalizzata e di implicazioni associate al terrorismo criminale ed equivalente. Sono attese iniziative a riguardo, in ogni Paese della Comunità Europea: Italia inclusa. 18 aprile 2016

Aeroporto Siena Ampugnano: precipita un drone-elicottero in volo prova

ANSV ha aperto una inchiesta. E' accaduto martedì 12 aprile nel corso di voli autorizzati da un apposito NOTAM di AIP-Italia. Il drone in questione, comunque identificabile come UAS, UAV e APR, riporta ANSV con una nota del 15 aprile, segnalando come un comunicato "l’elicottero unmanned Ruas Hero marche I-UASC, avente una massa massima al decollo di 180 kg precipitava per cause che saranno accertate. Nessun danno alle persone presenti in superficie. Danni all’aeromobile."

Il drone-robot-elicottero e/o drone ad ala rotante a controllo remoto made in Italy, probabilmente, è l'esemplare SD-150 Hero, che avrebbe completato una prima fase dei test ancora nel 2014 e progettato da IDS Ingegneria SISTEMI DINAMICI S.p.A di Pisa in joint venture con AgustaWestland.

La IDS Sistemi Dinamici è uno degli operatori APR (Aerei a Pilotaggio Remoto) riconosciuti ed autorizzati da ENAC con permesso di volo in vigore. Rotary-Wing Unmanned System di classe leggera (MTOW 150 Kg) ad ala rotante è una produzione Italiana.

L'ANSV ha, probabilmente, identificato l'evento come incidente, e di conseguenza, anche se il "velivolo" sia classificato come mezzo "unmanned", ha aperto "una inchiesta di sicurezza, in linea con quanto contemplato dall’Annesso 13 alla Convenzione relativa all’aviazione civile internazionale e dal regolamento Ue n. 996/2010". 16 aprile 2016

Aeroporto Peretola, atterraggio "duro" Avro RJ85...era un incidente

Sono forse confermate le criticità negli atterraggi con piste corte e vento a raffica? Dopo 10 giorni dall'atterraggio "pesante" inizialmente classificato come "inconveniente grave" dalla stessa ANSV l'Avro RJ-85 bigetto della Cityjet, immatricolato EI-RJG è ancora fermo nel parcheggio dello scalo di Firenze.

La stessa ANSV, tuttavia, in data 29 marzo - sei giorni dopo l'evento incidentale - ha modificato la catalogazione "si comunica che l’evento occorso il 23 marzo all’aeromobile Avro RJ85 marche EI-RJG, sull’aeroporto di Firenze Peretola, è stato riclassificato quale incidente, in considerazione dei danni subiti dal velivolo".

In sostanza quello che era stato definito SERIOUS INCIDENT [Inconveniente grave], perciò:

"Evento, diverso dall’incidente, con alta probabilità di incidente, associato con le operazioni di un a/m che si verifica dal momento in cui una persona si imbarca con l’intento di partire fino al momento in cui tutte le persone sono sbarcate"; è stato classificato

ACCIDENT [Incidente:

"Evento associato con le operazioni di un a/m che si verifica dal momento in cui una persona si imbarca con l’intento di partire fino al momento in cui tutte le persone sono sbarcate, in cui: a) una PERSONA muore o si ferisce gravemente (perché era sull’a/m, perché è venuta in contatto con parti di a/m o per jet blast) b) un A/M subisce un danno o un’avaria strutturale (resistenza strutturale, performance, caratteristiche di volo)".

L'ANSV ha, di fatto, rilevato una severity: gravità dell’evento in termini di danni, sia all’a/m, sia all’aeroporto, sia a terzi , superiore alla prima formulazione e l'aeromobile non è stato autorizzato a riprendere il volo.

Quale è stato quindi il danno sostanziale-materiale della struttura, alla pancia dell'aeromobile? Siamo di fronte ad un atterraggio pesante-duro da poter essere inquadrato come una sorta di "crash landing" con ripercussioni sulla cellula complessiva della fusoliera stessa?

In attesa che ANSV divulghi una "Preliminary Report", indispensabile per capire la realtà operativa sulla ridotta pista di volo di Peretola in condizioni di vento a raffiche, la discussione sorta sull'incidente schiera piloti ed esperti aeronautici sulla difficoltà di gestire aeromobili con atterraggi "duri" al fine di ridurre la distanza di decelerazione in pista tra una autostrada e il Monte Morello. 4 aprile 2016

Dirottamento anomalo Airbus 320 dell'Egypt Air

Ma era solo un "amore" incompreso e/o non corrisposto! Nelle prime ore della mattinata del 29 marzo 2016 l'Airbus dell'Egypt Air, volo MS 181, decollato da Alessandria d' Egitto con destinazione la capitale Il Cairo, con 81 persone a bordo è stato dirottato a Larnaka a Cipro.

Le prime notizie che riportavano la minaccia di un passeggero con una cintura esplosiva alla fine sii è rilevata falsa. Nel corso della trattativa tra il "dirottatore" e le autorità con il velivolo parcheggiato sullo scalo cipriota, dopo una prima fase di tensione, si è rapidamente sbloccata.

Dopo il rilascio dei passeggeri non egiziani e la liberazione di altri ostaggi il dirottatore, identificato come Seif Eldin Mustafa. e ritenuto "psicologicamente instabile": aveva manifestato l'urgenza di vedere, contattare, recapitare una lettera alla moglie, cittadina cipriota.

La tempistica tra il decollo da Alessandria-Borg El Arab Airport alle 06.30 locali, all'atterraggio

sulla pista 04 di Larnaca alle 07.45 locali, al parcheggio sul piazzale 02, all'arresto del dirottatore alle ore 14.45 ore locali di Cipro rivelano la sequenza dell'evento che inizialmente era stato identificato come un atto doloso di origine terroristica.

La circostanza ripropone la necessità di aggiornare le procedure di security al check-in, dalla predisposizione di tecniche adeguate on board per identificare la corrispondenza tra dichiarazioni, comportamenti, realtà motivazione e operativa nell'interfaccia tra passeggeri e equipaggio e piloti. 30 marzo 2016

Aeroporto Peretola, atterraggio pesante per un Avro RJ85

ANSV ha aperto una inchiesta per inconveniente grave. L'impatto duro con la pista 05 è avvenuto alle ore 13.19 locali di mercoledì 23 marzo. Il volo WX-281 era partito dalla pista metropolitana di London City e l'Avro RJ-85 bigetto della Cityjet, immatricolato EI-RJG e le condizioni meteo riportavano vento variabile con intensità di circa 10 nodi, con possibilità di vento a raffiche fino a 29nodi.

La pista ha una lunghezza di 1750 metri e 30 metri di larghezza ed delimitata tra il Monte Morello e l'autostrada Firenze Mare e, probabilmente, i piloti si sono trovati con vento in coda e la necessità di ridurre la distanza di toccata e decelerazione in condizioni estreme. La pista utilizzabile, tuttavia, è di 1.455 per la presenza di ostacoli sul prolungamento della pista. La presenza in asse pista, inoltre, del monte Morello sulla eventuale traiettoria di riattaccata, pone dinamiche di pilotaggio per l'atterraggio aggiuntive.

La copertura nuvolosa era variabile e la direttrice di atterraggio 05 (dall'autostrada verso il monte Morello), con una, probabile, successiva toccata pista avanzata per le raffiche in coda, potrebbe aver reso indispensabile un atterraggio pesante/duro: per decelerare la velocità e assicurarsi maggior distanza residua in pista. I passeggeri e l'equipaggio non hanno riportato conseguenze, mentre l'aeromobile ha registrato un "atterraggio pesante-hard landing". L'Avro RJ-85 ha comunque liberato la pista posizionandosi al parcheggio.

Come conseguenza ANVS ha aperto una indagine per "inconveniente grave". Il volo di ritorno WX-280 è stato annullato e, segnalano i media locali, dopo 53 ore il velivolo era ancora a terra.

Gli investigatori ANSV, a questo punto, potranno inquadrare uno scenario operativo di volo che avrebbe potuto indurre i piloti a ritardare l'atterraggio in attesa di condi-meteo migliori e/o a dirottare in uno scalo alternato: una valutazione da porre in relazione alla "airline policy" della compagnia Cityjet. 28 marzo 2016

Boeing 737-800 precipita al secondo atterraggio: 62 vittime

Meteo avverse, ma anche qualche responsabilità dei piloti! Il Boeing della Flydubai FZ 891 era decollato da Dubai con destinazione Rostov in Russia con 55 passeggeri e sette membri di equipaggio e lo schianto a terra - in prossimità della pista, a circa 250 metri - è avvenuto nelle prime ore di sabato 20 marzo.

Le condizioni meteo erano caratterizzate da pioggie-neve rovesci e nuvole basse e veloci, bassa visibilità e vento a raffiche e dopo tre atterraggi il Boeing 737 - immatricolato A6-FDN con cinque anni di servizio - aveva riattaccato per posizionarsi in attesa di miglioramenti meteo - peraltro non previste.

Dopo il primo tentativo di atterraggio sulla pista 22 intorno alle 01:41 locali (22:41Z) il Boeing è rimasto in attesa ad una quota di 8000 piedi, dopo 30 minuti ha raggiunto la quota FL 150 e dopo ben due ore di attesa complessive ha iniziato un nuovo avvicinamento per atterraggio sulla stessa pista 22.

Il vento era da 240° con velocità a raffica tra 27- 44 nodi quando l'equipaggio segnalava una nuova riattaccata alle ore 03:43 locali (00:43Z) e con un'ala toccava terra e si schiantava tra le fiamme.

Quali le cause? Quali le considerazioni hanno portato i piloti a prolungare l'attesa per quasi 2 ore e 30 senza valutare adeguatamente il dirottamento in uno scalo alternato come avevano, nel frattempo, fatto altri velivoli?

Nell'impatto l'aeromobile si è disintegrato e l'agenzia Russa di investigazione MAK (Interstate Aviation Committee, Accident Investigation Board) dopo aver recuperato le scatole nere - seriamente danneggiate - sta valutando la loro funzionalità-attendibilità.

Determinanti, infatti, risulteranno le conversazioni intercorse tra i due piloti e le ragioni per le quali hanno "atteso" tanto a lungo prima del secondo avvicinamento e/o di operare verso una pista alternata. L'ipotesi che - per qualche motivazione inadeguata professionale-operativa-culturale - l'equipaggio abbia consumato il "carburante" per raggiungere uno scalo alternato potrebbe aver determinato una situazione procedurale "estrema". Quali sono le implicazioni delle "airline policy"? 22 marzo 2016

 

Nepal, due aeromobili si schiantano, in tre giorni

Le due aerolinee coinvolte sono elencate nella Lista nera 12-2015. Il primo incidente del 24 febbraio ha causato 23 vittime e riguarda un Twin Otter DHC-6-400 della Tara Air Viking, immatricolato 9N-AHH sulla tratta TA-193 da Pokhara a Jomsom (Nepal).

Dopo il decollo da Pokhara avvenuto alle 07.47 locali(02:02Z) ed era in rotta da 10 minuti quando si è schiantato in prossimità di Rupse Chhahara a Tikhedhunga nella giungla, nel distretto di Myagdi: nessun sopravissuto. L'aeromobile aveva fatto il primo volo nel 2015: era quindi nuovissimo

Venerdì 26 febbraio 2016 si è schiantato un velivolo Pacific Aerospace PAC-750XL immatricolato 9N-AJB per l'aerolinea Air Kasthamandap che collega piste in quota era partito dallo scalo di Epalganj con destinazione Stol - Jumia localizzato ad una altezza 2500 metri. A bordo erano imbarcati 11 passeggeri e due membri di equipaggio-piloti. Almeno due di questi sono deceduti.

L'ultimo elenco-lista nera UE, emanato il dicembre 2015 dopo la seguente - doverosa - nota legale:

"Le autorità dell'aviazione civile degli Stati membri della Unione europea sono abilitate a ispezionare soltanto i vettori aerei di compagnie che volano da/verso aeroporti della Unione; dato il carattere aleatorio di tali controlli, effettuati a caso, non è possibile esaminare tutti gli aeromobili che atterrano in ogni aeroporto della Unione. Che una compagnia aerea non figuri nell’elenco comunitario non significa quindi automaticamente che essa soddisfi i criteri di sicurezza vigenti.

Qualora una compagnia aerea che invece figura nell'elenco ritenga di ottemperare ai requisiti tecnici necessari prescritti dalle norme internazionali di sicurezza vigenti, può chiedere alla Commissione che venga avviata la procedura per ottenere la cancellazione dall'elenco" si ricorda inoltre come "tutti i vettori aerei certificati dalle autorità del Nepal responsabili della sorveglianza dell'applicazione delle norme, compresi i seguenti, identificati dal numero del certificato di operatore aereo (COA) o della licenza di esercizio".

La Tara Air - COA 53-2009 e la Air Kasthamandap - COA 51-2009, come tutte le altre aerolinee del Nepal, sono inserite nell'elenco dei vettori soggetti a divieto operativo nella UE. 27 febbraio 2016

Aeroporto Torino, Avro RJ85: motore in fiamme alla messa in moto

Poche le notizie sull'evento! E' accaduto nella prima mattinata di venerdì 19 febbraio 2016. Il primo volo Air France con quadrimotore Avro RJ85 con destinazione Parigi, con 48 tra passeggeri e equipaggio a bordo, intorno alle ore 06.45 nella fase di messa in moto dei propulsori uno di questi avrebbe preso fuoco. Il dettaglio dell'incidente, ad oltre 20 ore dall'evento non è ancora stato circostanziato da un comunicato ufficiale di ENAC, ANSV e/o altro soggetto qualificato.

Al punto che i media hanno collocato "l'evento incidentale" delle fiamme ad uno (imprecisato dei quattro motori) prevalentemente nella fase di decollo piuttosto che al parcheggio nella fase di accensione-messa in moto dei motori.

La procedura d'emergenza adottata dall'equipaggio e - probabilmente - in aggiunta a quella aeroportuale hanno consentito la rapida fuoriuscita-sbarco dei passeggeri e del crew incolumi. L'incendio è stato rapidamente contenuto e controllato (dall'equipaggio con i mezzi in dotazione dall'aeromobile e/o dai vigili del fuoco prontamente intervenuti?)

I passeggeri sono stati ri-protetti su altri voli.

Quali possano essere state le cause e/o concause? Qualcuno dovrà investigare! 20 febbraio 2016

 

Airbus A321 di Mogadiscio, era una bomba in un laptop

Security: massima attenzione sui voli. L'emergenza dell'Airbus A321 della Daallo Airlines, volo D3-159, dopo uno squarcio nella fusoliera e rientro immediato dopo 15 minuti dal decollo e con almeno un corpo risucchiato e precipitato al suolo ha una causa precisa.

Sarebbe stata una bomba inserita in un computer portatile a bordo ad aver innescato una esplosione e conseguente buco nella fusoliera del'Airbus 321.

L'informativa è arrivata dall'agenzia SAAIA - Somalia's Air Accident Investigation Authority e in data 6 febbraio il Ministero Somalo dei Trasporti e dell'Aviazione Civile ha sostenuto come l'ipotetica bomba sia stata imbarcata da un passeggero.

L'indagine sull'attentato al jet somalo ha inizialmente portato all'identificazione e fermo di cinque persone.

Tra di essi due addetti ai bagagli che avrebbero trasferito il laptop passeggero che poi sarebbe stato risucchiato dal foro creatosi nella fusoliera. In un video sarebbe evidenziata la consegna del computer portatile nella zona imbarchi dell'aeroporto.

La deflagrazione della microbomba sarebbe riconducibile ad una tecnica già utilizzata in altri attentati. Gli altri due feriti, occupavano probabilmente i due posti-passeggero in linea e attigui al kamikaze.

Il ridotto-contenuto danno esplosivo, probabilmente, sarebbe riconducibile alla bassa quota del velivolo in rapporto alla pressurizzazione esistente al momento. 8 febbraio 2016

 

Emergenza per Airbus A321 in salita: un fulmineo squarcio nella fusoliera

Incidente, attentato e/o un qualche scherzo imprudente? Il bimotore della Daallo Airlines, immatricolato SX-BHS, volo D3-159, operativo sulla tratta da Mogadiscio a Djibouti nel Corno d'Africa con 74 passeggeri a bordo, dopo circa cinque minuti dal decollo, dopo una qualche esplosione/botto ha immediatamente segnalato una emergenza con rientro dal volo.

Un largo buco sul lato destro della fusoliera (squarciata?), all'altezza dell'ala destra a lato di tre sedili affiancati.

I tre occupanti - passeggeri sono stati ospedalizzati, due di questi seriamente feriti da una qualche

deflagrazione-scoppio con susseguente incendio - rapidamente spento per l'intervento dell'equipaggio.

Le notizie sono alquanto incerte: alcuni testimonianze hanno segnalato anche di uno o di alcuni cadaveri precipitati dalla fusoliera. E' stata quindi registrata una depressurizzazione? Il velivolo aveva fatto il primo volo nel 1997. 4 febbraio 2016

ATR 72 atterra prima della pista, prima del recinto dello scalo

Piano di rischio e risk assessment sono state adottati? Ha toccato terra 300 metri prima della testata pista 02 dell'aeroporto Rondonopolis: è accaduto sabato 9 gennaio 2016 intorno alle ore 00.23 locali.

Un aeromobile della Passaredo Avions de Transport Regional ATR-72-212A, immatricolato PR-PDD, operava sul volo P3-2330 da Brasilia a Rondonopolis (Brasile), dopo aver toccato il terreno prima della testata nella fase di riattaccata ha abbattuto il recinto esterno dell'aeroporto. L'impatto ha causato danni minori alla fusoliera. Al secondo atterraggio l'ATR 72 ha toccato regolarmente la pista senza altri danni all'aeromobile ed agli occupanti del volo.

Le condizioni meteo riportavano bassa visibilità: le previsioni erano di 1000 metri, quella attuali, dichiarate, sarebbero risultate appena superiori a 100 metri. 11 gennaio 2016

Bigetto CRJ-200 cargo precipita da una quota di crociera di 33 mila piedi

Schianta al suolo in circa 60 secondi: un out-of-control immediato in volo? Nelle primi minuti di venerdì 8 gennaio un Canadair CRJ-200 della aerolinea West Atlantic Sweden, immatricolato SE-DUX operativo sul volo postale PT-294 da Oslo a Tromso in Norvegia con due membri di equipaggio e un carico di circa 4.5 tonnellate tra pacchi e posta volava alla quota di crociera di 330 FL.

Volava a circa 75 miglia ovesr di Kiruna (Svezia) quando è stata segnalata una emergenza a bordo - probabilmente un secco may day, may day - con una immediata perdita del contatto radio. Anche sui radar ATC è scomparso il segnale del velivolo. In seguito i rottami del velivolo sono stati ritrovati su un costone di una montagna (a circa 1000 metri) a nordovest del Lago Akkajaure a circa 10km dalla frontiera norvegese.

A terra è stata verificata una vasta fossa del diametro di circa 50metri e pochi rottami sparsi, senza alcun sopravvissuto. La temperatura media al suolo era di - 30° centigradi. Il bigetto aveva fatto il suo primo volo nel 1993 e i due piloti avevano accumulato rispettivamente oltre 3000 ore di volo di cui oltre 2000 sul velivolo - il comandante- , oltre 3mila anche il pilota che ne aveva circa 900 ore sul tipo CRJ 200. L'aeromobile aveva svolto 38.601 ore di volo e 31.036 cicli. Il sito internet Flightradar24 ha segnalato un dato fondamentale : il MODE-S del Radar ha registrato uno scarto temporale di circa 60 secondi per precipitare da 33000 piedi di volo al suolo, ad una altezza di 11725 piedi.

Quali le ipotetiche cause e concause? Il CEO della West Atlantic Gustaf Thureborn nel corso di una conferenza stampa ha sostenuto: “what should not happen and may not happen has happened”. 9 gennaio 2016

Airbus 310 cargo fuoripista dopo l'atterraggio: distrutti alcuni caseggiati

Alcune vittime tra i residenti del circondario della pista. La runway excursion si è verificata nella serata del 24 dicembre 2015 sulla pista 17 di Mbuji-Mayi nella regione di Karasi occidentale del Congo. L'aeromobile Airbus A310-300 cargo, della Services Air, immatricolato 9Q-CVH, aveva fatto il primo volo nel 1986, 30anni addietro, in volo da Lubumbashi to Mbuji-Mayi con quattro membri a bordo è finito lungo. Si è ferimato tra i caseggiati oltre 500 metri dalla fine pista. Il velivolo non avrebbe riportato rilevanti danni sostanziali, l'equipaggio non ha riportato ferite e/o contusione mentre si contano almeno sette vittime tra i cittadini residenti e/o di passaggio lungo il percorso incontrollato fuoripista. Alcune abitazioni sono state letteralmente distrutte dalla corsa dell'aeromobile lungo l'allineamento assepista.

La zona circostante è, infatti, densamente abitata, in pratica è la stessa pista localizzata nel bel mezzo della città. La pista è lunga solo 2000 metri. 26 dicembre 2015

Aeroporto Catania, Boeing 737 Meridiana perde una ruota dopo il decollo

Per la casistica incidentale è un "inconveniente grave"! E' accaduto il 17 dicembre intorno alle 09.30 locali, il volo Meridiana Boeing 737 con destinazione Milano-Linate, dopo il decollo verso il mare dalla pista dello scalo di Catania Fontanarossa ha registrato il distacco di una delle due ruote del semicarrello principale sinistro ed è rientrato all'atterraggio dopo circa 23 minuti di volo. La ruota è precipitata nell'attraversamento della costa sottostante colpendo il suolo all'altezza della spiaggia della Playa di Viale Kennedy. Le ricerca hanno permesso il recupero della ruota.

L'impatto non ha provocato danni a passanti e villeggianti anche a causa della stagione invernale e l'assenza di persone. Il rientro - si suppone si stata dichiarata una "emergenza" sarebbe avvenuto senza altre conseguenze per l'aeromobile.

L'ANSV ha aperto una "inchiesta di sicurezza per inconveniente grave a seguito dell’evento che ha interessato ... il B737 marche EI-IGS, che, durante il decollo per Milano Linate, subiva il distacco di una delle ruote del carrello principale". L'Agenzia ha quindi disposto l'invio di un investigatore sul luogo dell'evento, che si suppone abbia raggiunto il luogo "dell'incidente" dopo che l'aeromobile, aver abbandonato la pista di atterraggio, sia stato parcheggiato in una zona specifica.

Anche la Procura di Catania con il procuratore Michelangelo Patanè ha aperto una inchiesta-fascicolo.

Il comunicato stampa della SAC, esercente dello scalo catanese, ha riferito che a bordo erano imbarcati 90 passeggeri, 5 membri d'equipaggio e 3 cani in stiva e che nessuno di questi ha riportato conseguenze, probabilmente, qualora il Comandante abbia riferito di un rientro tecnico senza altri dettagli, non hanno avuto cognizione della tipologia incidente in corso. Lo scalo è stato chiuso al traffico, dopo l'atterraggio, per circa 32 minuti e un paio di voli sono stati dirottati su Palermo. 18 dicembre 2015

Precipita con parapendio da competizione: una vittima

Era un campione di slackline e speedriding. E' accaduto venerdì 4 dicembre quando Armin Holzer, funambolo, recordman di attività estreme, nel corso di un lancio in alta quota con un parapendio - da competizione - dopo il lancio si è schiantato su alcune rocce, in un canalone. Il giovane si stava allenando con un amico dopo aver raggiunto Forcella dei Castrati a 2.270 metri per lanciarsi. Ognuno con il proprio parapendio. L'amico ha chiamato i soccorsi che hanno avuto difficoltà nel recupero del corpo per le diffcioltà dell'intervento: un canalone stretto e forti correnti ventose.

Armin Holzer nel 2012 aveva raggiunto il record mondiale di slackline - una attraversata sospeso nel vuoto su una fettuccia - alla quota di 5 mila metri sulla catena montagnosa Muztaghata, in Cina.

Nel suo sito su facebook si era identificato e divenuto famoso come "atleta" anche per l'estrema discesa in speedriding (una sorta di sport tra parapendio e sci) nelle stesse zone e gole nelle quali ha perso la vita: nel Monte Piana. 8 dicembre 2015

Pordenone, precipita ultraleggero: due vittime

ENAC, AeCI e ANSV, quale soggetto potrebbe intervenire per arginare questa persistente serie di incidenti? E' accaduto sabato 5 dicembre intorno alle 14.30 locali. Il velivolo Pioneer 200 Alpi Aviation sarebbe precipitato al suolo da una altezza di circa 100 metri. Nello schianto ha preso fuoco e i due componenti del volo - entrambi ultrasessantenni con un buon numero di ore all'attivo, tra cui un Generale in pensione - sono periti incidente. I soccorsi hanno solo potuto constare i rottami inceneriti del mezzo e dei due corpi carbonizzati.

L'ultraleggero uno dei due della flotta dell’Aeroclub della Comina era decollato dalla stessa pista dell'aviosuperfice La Comina a Pordenone e, riferiscono alcune testimonianze, si stava approntando ad iniziare l'avvicinamento per l'atterraggio. L'impatto al suolo sarebbe avvenuto a circa 2 km dalla stessa pista.

La dinamica dell'incidente, rimanda alle solite considerazioni tra human factor e inconveniente tecnico come prima causa e/o concause. Le condizioni meteo erano ottimali. 7 dicembre 2015

Airbus 320, dopo l'incidente Air Asia e quella direttiva EASA-FAA: criticità trasparenti

Una flotta nel mirino: indispensabili una task force e misure perentorie e improrogabili! Era il dicembre 2014 quando un Airbus 320 Air Asia si è inabissato con 162 persone a bordo nel Mar di Giava. Nella relazione preliminare degli investigatori - dopo il recupero e la trascrizione delle scatole nere Cockpit voice recorder (Cvr) e Flight data recorder (Fdr) - aveva attribuito-genericamente - le cause ad un ipotetico, quanto ignoto e imprecisato, errore umano. O meglio aveva identificato le cause-concause nell'imperscrutabile universo comportamentale e operativo del "human factor".

Lo scorso 1 dicembre 2015 ecco emergere una inaspettata verità. Una conclusione che, in fondo, è stata anticipata dalla doppia direttiva sulla flotta Airbus 318-319-320-321 anticipata da EASA nel febbraio 2015 e adottata dalla FAA nelle ultime giornate di novembre 2015.

Il Comitato nazionale per la sicurezza dei trasporti indonesiano (NTSC) ha, infatti, rilasciato nel Final report conclusivo, di 206 pagine, le seguenti cause concause o "contributing factors" che hanno determinato la perdita di controllo dell'aeromobile e conseguente inabissamento del velivolo.

"The cracking of a solder joint of both channel A and B resulted in loss of electrical continuity and led to RTLU (rudder travel limiter unit) failure. The existing maintenance data analysis led to unresolved repetitive faults occurring with shorter intervals. The same fault occurred 4 times during the flight.

The flight crew action to the first 3 faults in accordance with the ECAM messages. Following the fourth fault, the FDR recorded different signatures that were similar to the FAC CB‟s being reset resulting in electrical interruption to the FAC‟s. The electrical interruption to the FAC caused the autopilot to disengage and the flight control logic to change from Normal Law to Alternate Law, the rudder deflecting 2° to the left resulting the aircraft rolling up to 54° angle of bank. Subsequent flight crew action leading to inability to control the aircraft in the Alternate Law resulted in the aircraft departing from the normal flight envelope and entering prolonged stall condition that was beyond the capability of the flight crew to recover".

Dopo che EASA aveva diramato l'AD No.: 2014-0217R1 EASA del 26 febbraio 2015 relativa al "Auto Flight / Instruments – Stop Rudder Input Warning – Installation / Activation e la successiva direttiva EASA concernente "la vulnerabilità" strutturale del "Rear fuselage clips, shear webs and angles" con AD del 24 luglio 2015 dei modelli Airbus 321-320-321 la FAA ha confermato le criticità, una settimana prima della divulgazione ufficiale del Final Report NTSC dell'Airbus 320 Air Asia.

Sembrerebbe una operazione concertata, tra organismi nazionali, sovranazionali e agenzie investigative con un solo obiettivo, rassicurare passeggeri, utenti e personale di volo.

A questo punto, tuttavia, serve una presa di posizione diretta, immediata, da parte degli organismi nazionali deputati alla sicurezza del volo. Quanti sono, ad esempio, i velivoli operanti per i vettori italiani che devono essere sottoposti agli interventi di verifica-manutenzione-modifica-riparazione. Quanti aeromobili in leasing volano per le aerolinee italiane? Quanti di questi sono sottoposti alla giurisdizione-vigilanza ENAC? Entro quale data devono essere espletate le operazioni di ispezione straordinaria?

La flotta Airbus interessata è la seguente: "A318-111, A318-112, A318-121, A318-122, A319-111, A319-112, A319-113, A319-114, A319-115, A319-131, A319-132, A319-133, A320-211, A320-212, A320-214, A320-215, A320-216, A320-231, A320-232, A320-233, A321-111, A321-112, A321-131, A321-211, A321-212, A321-213, A321-231 and A321-232 aeroplanes, all manufacturer serial numbers".

Vedi anche la news Aerohabitat "Direttiva FAA-EASA sulle code della flotta Airbus 318-319-320-321- Analogie e similitudini con l'Airbus 300-600 al JFK di New York (2001) e con la flotta Boeing 737?" del 26 novembre 2015. 4 dicembre 2015

Ancora un incidente a un ultraleggero, stavolta nei pressi di Stromboli

Non si interrompe l'alert dei voli VDS. Due vittime, padre e figlio, sono stati coinvolti nell'impatto con il mare avvenuto nel pomeriggio di lunedì 23 novembre. Un ultraleggero Storm 300 sarebbe inabissato nel pomeriggio/sera e i due corpi recuperati solo nella mattinata di martedì da una motovedetta della Guardia Costiera. I resti/rottami del velivolo non sarebbero stati ancora identificati e recuperati. L'ultraleggero era decollato da Gela (Caltanissetta) con destinazione Foggia.

Il pilota - riportano i media - era un odontoiatra con la passione del volo e nel 2013 avrebbe percorso la tratta di 9.000 km da Gela a Capo Nord; nel 2014 con un volo di 13 mila chilometri da Agrigento avrebbe raggiunto Nuuk, in Groelandia. Nel 2004, decollato da Roma (?) con un ultraleggero era precipitato nei pressi di Sabaudia. Dopo un mese di coma avrebbe, comunque, ripreso l'attività di volo. 25 novembre 2015

 

Mercoledì 19 novembre, precipita ultraleggero-deltaplano: una vittima

La zona interessata è il Canavese - Torino. L'incidente sarebbe occorso nel pomeriggio del 19 novembre, dopo le ore 16.30, anche il ritrovamento è avvenuto nella mattinata del giorno successivo: giovedì. I rottami del deltaplano-ultraleggero è stato ritrovato nei pressi della discarica comunale di Chivasso, nel torinese.

Le ipotesi sulla possibile causa/concause rimandano - al momento - ad un impatto con cavi di alta tensione e conseguente e/o un malore e schianto al suolo del mezzo. Nella zona imperversava una fitta nebbia e le ricerche sono scattate dopo che era stata segnalato il mancato rientro dal campo volo "i rondoni" nella frazione di Calorina di Caluso.

Le ricerche non hanno dato esito, fino a giovedì mattina quando è stato ritrovato il mezzo, che si era schiantato al suolo per cause da precisare, in regione Pozzo a Chivasso. Erano proseguiti anche nel corso della notte. 21 novembre 2015

EASA-AESA: l'analisi annuale della sicurezza 2013: ultraleggeri e altro

Una sintesi della incidentalità in 10 anni di volo, anche VDS (volo diporto sportivo). Numero di incidenti mortali che hanno coinvolto aeroplani per il trasporto aereo commerciale gestiti dagli Stati membri dell’EASA-AESA e paesi terzi, MTOM superiore a 2 250 kg, 2004-2013.

Riguarda le seguenti categorie di mezzi aerei: aerostati, dirigibili, aeroplani, alianti, autogiri, elicotteri, ultraleggeri in genere, motoalianti e altro.

 

"L'analisi annuale della sicurezza presenta le statistiche relative alla sicurezza dell’aviazione europea e mondiale.

I dati contenuti nell'analisi provengono da una molteplicità di fonti diverse, che includono i dati relativi a incidenti e inconvenienti gravi oltre ai contributi delle autorità aeronautiche nazionali, di Eurocontrol, dell’EUROSTAT, di Ascend e del gruppo di studio indicatori della sicurezza dell'ICAO. L'analisi riguarda il periodo 2004-2013 ma, in mancanza di dati di buona qualità, è stata limitata al periodo 2009-2013.

Tra il 2004 e il 2013 sono stati effettuati 106 milioni di voli IFR nelle regioni informazioni di volo degli Stati membri dell'EASA-AESA

Tra il 2004 e il 2013 sono stati effettuati circa 106 milioni di voli secondo le regole di volo strumentale (IFR) nelle regioni informazioni di volo degli Stati membri dell'AESA. Il grafico 3 mostra il numero dei voli per anno. Si può osservare che il numero dei voli per anno si è stabilizzato, a seguito di una diminuzione tra il 2009 e il 2010. Nel 2013 sono stati effettuati 10,25 milioni di voli IFR, rispetto a 11,2 milioni nel 2008.

Nel 2013 si sono verificati 18 incidenti che hanno coinvolto aeroplani del trasporto aereo commerciale di Stati membri dell'EASA-AESA

Nel 2013 non si sono verificati incidenti mortali che abbiano coinvolto aeroplani di Stati membri dell'AESA. Negli ultimi due anni è avvenuto un solo incidente mortale, il che costituisce un miglioramento rispetto alla media decennale di 2,3 incidenti mortali l’anno tra il 2002 e il 2011. I 18 incidenti che hanno coinvolto aeroplani di Stati membri dell'AESA nel 2013 rappresentano una diminuzione del 46 % rispetto ai 33 incidenti del 2012 e una riduzione del 27 % rispetto alla media decennale tra il 2002 e il 2011, pari a 24,6 incidenti l’anno. Il tipo più comune di incidenti è quello del "contatto anomalo con la pista", mentre il tipo più comune di incidenti mortali è quello della "perdita di controllo in volo".

I dati relativi agli elicotteri per il trasporto aereo commerciale del 2013 mostrano che si sono verificati sette incidenti, dei quali tre mortali. Il tipo più comune di incidenti è quello della "perdita di controllo in volo", che costituisce anche il tipo più comune di incidenti mortali.

I dati relativi agli incidenti durante attività di lavoro aereo per il 2013 mostrano una diminuzione del 12 % negli incidenti relativi agli aeroplani e una riduzione del 24 % negli incidenti relativi agli elicotteri rispetto alla media annua di incidenti dal 2002 al 2011

Di conseguenza, si è verificata una riduzione del 35 % nel numero di incidenti mortali con aeroplani durante attività di lavoro aereo, mentre il numero di incidenti mortali con elicotteri durante attività di lavoro aereo è diminuito soltanto del 2 %. Il numero di vittime a bordo di aeroplani durante attività di lavoro aereo è aumentato del 65 %, mentre il numero di vittime a bordo di elicotteri durante attività di lavoro aereo è aumentato del 30 %. Per quanto riguarda gli aeroplani, i tre principali tipi di operazioni durante le quali si sono verificati incidenti mortali sono state operazioni antincendio, rilievi e aerofotografie. Nel caso degli elicotteri, invece, i tre principali tipi di operazioni sono state edilizia, altro e aerofotografie.

Il numero degli incidenti subiti dagli aeromobili leggeri dell’aviazione generale nel 2013 è diminuito del 10 % rispetto alla media annua di incidenti durante il quinquennio tra il 2008 e il 2012 1

Il numero d’incidenti mortali è diminuito del 16 %, mentre il numero di vittime a bordo è calato del 21 % se si confrontano i dati del 2013 con la media annua nel periodo 2008-2012. I dati relativi al coinvolgimento per i voli dell'aviazione generale non sono disponibili e questo rende difficile determinare le cause di tali diminuzioni". 17 novembre 2015

 

Caseggiato in fiamme per lo schianto di un bimotore in atterraggio

Ancora un incidente aereo in prossimità di una pista. Nove le vittime dello schianto in atterraggio di un bimotorejet da 10 posti Hawker H25. L'aeromobile business è finito contro un edificio di due piani intorno alle ore 03.00 del pomeriggio del 10 novembre, provocando un vasto incendio a circa due chilometri dalla testata pista della pista 25 di Akron al Fulton International Airport, Ohio (USA). Il volo era decollato dall'aeroporto di Lunken (Cincinnati) con due piloti e sette passeggeri: le nove vittime. Era impegnato in un avvicinamento strumentale, la visibilità era buona anche se uno strato nuvoloso era segnalato a 600 piedi di quota.

L'aereo aveva fatto il primo volo nel 1980 ed era equipaggiato con due propulsori Garrett TFE731 e nell'impatto è andato completamente distrutto causando - primo dello schianto con l'edificio - l'interruzione della linea elettrica e telefonica. Non sono stati invece riportati feriti tra gli occupanti dell'edificio che hanno potuto rapidamente mettersi in salvo dopo il crash e il vasto incendio propagatosi. 13 novembre 20