Ronchi dei Legionari, nessuna alternativa, terza pista di Tessera

Lo studio Nomisma, KPMG e Onework ha salvato lo scalo Isontino, non verrà marginalizzato come succede ad altri scali periferici con un traffico inferiore al milione di passeggeri/anno, ma il futuro appare scontato ed a senso unico: una integrazione nel terzo sistema aeroportuale del Paese.

Dopo il polo di Roma e di Milano, infatti, è nel terzo sistema aeroportuale, quello Veneziano, del nordest, che potranno essere sviluppate le prospettive di rinascita e potenziamento dello scalo del Friuli Venezia Giulia.

 

Dopo dispute annose nel corso delle quali la capacità imprenditoriali della società esercente dello scalo sembravano paralizzate, dopo l'acquisizione della quota del Consorzio da parte della regione FVG, sarebbe stata avviata la procedura di incorporazione societaria tra Regione FVG e la SAVE di Venezia.

Nel frattempo i dati di traffico al settembre 2010 dei tre aeroporti del nordest fotografa una situazione poco lusinghiera per Ronchi dei Legionari.

 

Lo scalo del FVG con circa 530 mila passeggeri nei primi nove mesi del 2010, vale solo un terzo di Treviso che ne movimenta oltre 1.6milioni. Venezia invece con oltre 5.3 milioni nel 2010 triplica i passeggeri di Treviso e si pone oltre 10 volte Ronchi dei Legionari.

Dieci anni di impasse "imprenditoriale" dello scalo goriziano lo ha reso fanalino di coda degli aeroporti del nordest ma ha comunque assicurato un posto tra gli aeroporti italiani ritenuti primari. E integrato nel Gate Intercontinentale di Venezia.

Il prossimo periodo non sembrerebbe presentare altre alternative, la prospettiva di matrimonio con Venezia e la convivenza con Treviso, appare una scelta obbligata. Dettata e prefigurata dallo studio Nomisma, KPMG e Onework.

 

Il concambio di azionario  tra Save e la società Aeroporto FVG potrà rilanciare lo scalo Isontino come è avvenuto per Treviso? Un processo che ha consentito al Canova di passare dai 281 mila del 2000 (era meno della metà del traffico di Ronchi) per un potenziamento che garantirà anche per quest'ultimo traguardi compatibili.

In pochi anni Ronchi passerebbe a 1 - 2 milioni di passeggeri/anno recuperando lo stallo degli ultimi dieci anni.

 

Una prima risposta potrà esser verificato la prossima primavera - estate quando Treviso sarà chiusa per il rifacimento della pista e del layout air side. Cinque e mesi nei quali il traffico non potrà essere traslocato solo a Tessera.

A questo punto chi auspicava sinergie con Lubiana a qualche altro scalo dovrà riformulare le strategie: saranno compatibili esclusivamente con le politiche decise al Marco Polo di Venezia.

Ma se le prospettive di Ronchi dei Legionari sembrano riflettere direttamente l'esito dello studio del Piano Aeroporti Nazionale, quali e quanti altri aeroporti ne subiranno le conseguenze? 15 novembre 2010

Ronchi dei Legionari, ancora sostegni e spot

I dati di traffico stagionali di Assaeroporti proseguono negativi. A fronte di un - 9.2% (1.335 voli) nei movimenti mensili si registra un - 13.9% (5.587 voli) nei primi cinque mesi del 2010.

Il numero dei passeggeri trasportati dallo scalo Isontino evidenzia invece un - 2.5% (65.409 passeggeri) con un - 6.5% (252.281) tra gennaio e maggio..

 

Dati quindi poco incoraggianti e raffrontati con un periodo 2009 altrettanto negativo.

In attesa della nuova società aeroportuale con un 100% di proprietà Regione FVG e di eventuali accordi e fusioni con gestori aeroportuali di un qualche altro scalo va annotata l'apertura del  collegamento Ryanair fra Trieste-Ronchi dei Legionari e Dusseldorf-Weeze.

 

Da Ronchi il vettore irlandese vola già per Londra (dall'aprile 2001), ma anche per Birmingham, Bruxelles, Cagliari e Trapani.

 

E' ancora aperta la questione collegata dal collegamento con Milano. Manca da oltre 10 anni quello con Linate, da oltre 12 mesi quello con Malpensa. La ricerca del potenziamento dei voli e il raggiungimento di traguardi ambiti, innanzi tutto quello di arrivare ad un milione di passeggeri/anno, sembrerebbe legata a misure di sostegno ai voli.

Tra i questi l'utilizzo di 3 milioni di euro, anche per la riapertura, viene sostenuto, del volo su Linate. Resta da capire con quale vettore e se l'eventuale volo potrà contare un giro macchina su Ronchi per un ulteriore collegamento (magari su Napoli).

 

Ancora un volta, tuttavia, l'utente regionale rimane in attesa di una qualche definizione dei collegamenti su scali diretti hub. Al momento, infatti, dopo aver perso i voli quotidiani sullo scalo hub Air France di De Gaulle, l'unico hub funzionale appare Monaco di Baviera con Air Dolomiti - Lufhtansa. Non altrettanto si può sostenere per Fiumicino con Alitalia.

In mancanza di alternative hub multidestinazioni il passeggero regionale deve ancora rivolgersi sullo scalo di primo imbarco di Venezia Tessera e di Lubjana.

Con l’assestamento di bilancio di fine giugno - approntato dalla Giunta del FVG - saranno inoltre disponibili finanziamenti anche per la stessa ricapitalizzazione dell'aeroporto Ronchi dei Legionari. 25 giugno  2010

Ronchi dei Legionari, forse una doppia svendita

Il 2010 non si presenta con i migliori auspici. Prosegue l'incertezza sui destini societari dell'esercente aeroportuale, del Consorzio del FVG che detiene il 51% della società Aeroporto FVG. L'ipotesi di fusione e/o incorporazione nella SAVE veneziana incombe con lo scenario di una società aeroportuale isontina sotto il diretto controllo dei "veneziani" mentre il traffico aeroportuale registra ancora dati in discesa. Nonostante i picchi negativi registrati nel 2009. Dati che le previsioni, anche quelle meno lusinghiere, davano come ampiamente recuperabili. Nel mese di febbraio, intanto, il traffico aereo è calato del 21% come numero di movimenti e voli mentre, raggiungendo 43.044 passeggeri, ha incrementato il dato dello stesso mese 2009.

 

I primi due mesi del 2010 segnalano un meno 19.5% nel numero dei movimenti e un leggero meno 1.8% nei passeggeri, con il record negativo tra tutti gli scali della tabella di Assoaeroporti (salvo aeroporti minori come Cuneo, Perugia e Siena).

 

La crisi di traffico, gli ingenti finanziamenti necessari al rifacimento della pista e della recinzione ed altro stanno intanto delineando l'acquisizione, da parte della Regione, della quota del 51% del Consorzio, con un costo di 5.2 milioni di euro.

 

La Regione con 100% della società Aeroporto FVG dovrebbe, in seguito, raggiungere un qualche accordo col la SAVE di Venezia per la incorporazione/fusione con l'accoppiata Venezia Tessera - Treviso S. Angelo.

 

Saprà Ronchi, in questo inevitabile scenario, ritagliarsi uno spazio di traffico che non collochi l'aeroporto del FVG, esclusivamente come terza pista della SAVE?

Non si ha ancora notizia se oltre all’acquisizione delle quote del Consorzio, alla quantificazione degli investimenti indispensabili per il piano industriale, l'aumento di capitale, la Regione debba anticipare altri finanziamenti prima della definita "incorporazione" in SAVE.

 

Il dubbio dell'intera operazione sembrerebbe, tuttavia, inquadrarsi innanzi tutto sul prezzo dell'acquisizione della quota del Consorzio (conviene al Consorzio vendere ad un prezzo così basso?), dall'altro sul ventilato scambio con la SAVE (che otterrebbe l'intera proprietà dello scalo in cambio di una quota minoritaria della Regione FVG in SAVE).

 

Non siamo forse di fronte ad una doppia cessione/svendita?

 

Possibile che un aeroporto come Ronchi dei Legionari, nonostante gli odierni numeri di traffico e difficoltà varie, ma con prospettive di innegabile crescita e conseguente valorizzazione, debba essere sottoposto ad una doppia cessione/svendita? 29 marzo 2010 

Ronchi dei Legionari, un incidente MD 82 e una trascrizione da integrare

L'incidente è quello che riguardato un velivolo MD 82 Alitalia scontratosi con un camion in manovra sul margine dello stesso piazzale, era il 20 aprile 2004.

L’aeromobile, che nell’impatto ha avuto il distacco di una parte dell’ala riportando il distacco di una sezione dell’ala destra e gravi danni alla fusoliera, non ha più potuto volare.

L'ANSV ha da tempo completato ed emanato la relazione finale, quasi due anni dopo, nel 2006. Il processo presso il Tribunale Procura di Gorizia è invece ancora aperto.

 

Meglio il prossimo 26 febbraio 2010 sarà conferito un incarico CTO per verificare quante fossero realmente le persone presenti nella cabina di pilotaggio. Lo scenario è quello di una integrazione delle conversazioni T/B/T e tra i piloti e, dovrebbe, dopo quasi sei anni dall'incidente, risolvere una questione essenziale: c'era forse un'altra persona nel cockpit, magari seduto sullo strapuntino, tra i due piloti?

Certo, la relazione ANSV, nelle 66 pagine del rapporto, non sembrerebbe segnalare la presenza di un terzo uomo, Anche nelle conclusioni del rapporto ANSV, quanto nelle Raccomandazioni di sicurezza (Raccomandazione ANSV-8/89-04/1/A/05 - Raccomandazione ANSV-9/89-04/2/A/05 - Raccomandazione ANSV-10/89-04/3/A/05 - Raccomandazione ANSV-11/89-04/4/A/05), non ci sarebbe un qualche riferimento sulla (i) presenza, (ii) sull'opportunità di autorizzare la presenza a bordo di personale non di condotta  in cockpit.

Ricordiamo che siamo nel dopo 11 settembre 2001 di New York.

Nel rapporto ANSV non sembrerebbe esserci alcun riscontro, ovviamente, neanche sulle possibili interferenze operative e/o safety tra l'eventuale presenza di un qualche soggetto terzo e la condotta dell'aeromobile. Oltre che ad una possibile violazione delle procedure di volo della compagnia e delle specifiche disposizioni ENAC in materia.

 

La necessità di integrare le trascrizioni T/B/T e delle conversazioni nel cockpit non è, tuttavia, una novità nelle breve storia delle investigazioni post incidente aereo di questo Paese.

E' avvenuto anche nel corso del processo dell'incidente di Linate del 2001 - Aerohabitat lo ha puntualmente rilevato, vedi www.aerohabitat.eu  "Linate, l'altra inchiesta" www.aerohabitat.eu/dossier/linate-2001-laltra-inchiesta - e, probabilmente, non sarà l'ultima volta.

Il doppio livello tra la investigazione tecnica e quella giuridica, nella possibile divaricazione, potrà, probabilmente, ripresentarsi anche in futuro. Con innegabili ed inevitabili ripercussioni per la Relazione tecnica, qualora questa sia risultata più rapida di quella giuridica.

 

Per completare questa breve analisi occorre, tuttavia, porre alcune considerazioni su risvolti post investigativi di questo eventuale riscontro?

 

  • Quale rilievo deve essere attribuito alla relazione conclusiva di ANSV?

  • Il ritardo derivato dalla nuova verifica delle trascrizioni delle conversazioni, e eventuali varianti nella definizione delle cause e/o concause come delle responsabilità, porterà forse all'archiviazione dell'inchiesta e prescrizione del processo?

  • Se l'obiettivo dell’inchiesta tecnica, è “di prevenire gli incidenti e inconvenienti, escludendo ogni valutazione di colpa e responsabilità”, almeno in questo caso, il risultato è stato raggiunto? 16 febbraio 2010 

Ronchi dei Legionari, traffico 2009 a picco

Il risultato negativo era scontato. La recessione economica, la crisi Alitalia, le difficoltà conseguenti al dualismo tra la Società Aeroporto FVG e il socio di maggioranza del Consorzio, con l'ardua reperibilità di risorse finanziare per il mantenimento dei voli, sono le prime cause dei dati di traffico 2009.

La crisi economica e la recessione del traffico hanno, infatti, investito tutti gli aeroporti della Penisola, ma se la media negativa complessiva Italiana ha registrato un calo di passeggeri intorno al - 2.7%, Ronchi dei Legionari si è attestato al - 10.4%.

 

La percentuale dei passeggeri trasportati è quattro volte inferiore alla media nazionale, ma sono il numero dei voli (dei movimenti) a preoccupare maggiormente.

Il numero dei voli interni/domestici è calato del 34%, mentre è invece contenuto, intorno al -3%, il numero dei movimenti dei voli internazionali.

Il dato nazionale potrebbe, con una diversa analisi, rispecchiare - per Ronchi dei Legionari - una maggior propensione sui collegamenti per l'estero, ma il dato è controverso.

L'opzione dei voli esteri è probabilmente derivata dalla difficoltà nel mantenere e riattivare il volo per "Milano" piuttosto che una scelta strategica voluta dai manager aeroportuali.

Nessun aeroporto nazionale di rilievo, ha infatti, registrato un taglio dei voli interni di tale portata. Con 700.870 passeggeri trasportati, comunque, lo scalo Isontino realizza un risultato superiore a quello raggiunto nel 2006.

 

Il 2010 dovrebbe essere l'anno del recupero, sia nel numero dei passeggeri quanto nei movimenti aerei. Con il prossimo orario estivo, aprirà il volo per Foggia, sarà ripristinato il Genova, voli marginali, come frequenze e passeggeri attesi. Ryanair collegherà l’aeroporto di Ronchi dei Legionari con Trapani e Cagliari. 

Voli anche questi che appaiono funzionali al network della low cost irlandese, piuttosto che la premessa strategica per conseguire il rilancio e il potenziamento dei collegamenti/voli nazionali dello scalo Isontino.

Si annuncia invece problematica - per Ronchi - la presentazione del Piano Aeroporti Nazionale. Qualora lo scalo non venga identificato come di riferimento nell'Atlante Nazionale del Ministero dei Trasporti, ovvero nella ventina con rilievo strategico, subirà una inevitabile ulteriore marginalizzazione. 19 gennaio 2010